Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
La presente versione in elbano occidentale (dei comuni di Campo nell'Elba e Marciana Alta) ha una storia un po’ così. Le vere autrici sono due "bambine", ovvero mia madre, Luciana, di anni 74, e mia zia, Clara, di anni 79. Stasera le ho un po’ distolte dal gatto e dalla televisione per aiutarmi: il fatto è che, oramai irrimediabilmente contaminato dal livornese cittadino, ho un po’ perso l’elbano occidentale “duro e puro” che loro ancora parlano e che anche a me riusciva parlare quand’ero bimbetto. Così io mi sono limitato a …sistemare la traduzione, chiedendo a quelle du’ donne di dirmi le parole com’erano davvero quando loro erano ragazzine e quando da queste parti non c’erano che mulattiere e barche, ma in compenso i ragazzi a morire in guerra li mandavano a migliaia. Infatti al posto di “John” c’è Mamiliano, un loro fratello, e quindi un mio zio che non ho potuto mai conoscere perché le sue molecole si trovano da qualche parte sotto capo Matapan, in Grecia, da dove non è mai tornato nel 1941 dopo che la sua nave fu silurata. Aveva 22 anni. [RV]
ACCASA LI DEVI FA’ TORNA’ (SE T’AGGEGNA LO ZIO SA’)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/13 - 23:43
Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
...Bene, ecco quì la mia traduzione in dialetto Barese (probabilmente "sporcata" in alcuni punti dalla mia permanenza in provincia).
Chiaramente la traduzione dal dialetto all'Italiano è fedele ai termini usati, anche se in dialetto hanno un significato diverso, tipo: "fare il macello" = fare casino, festeggiare in modo rumoroso. -Alberto
Chiaramente la traduzione dal dialetto all'Italiano è fedele ai termini usati, anche se in dialetto hanno un significato diverso, tipo: "fare il macello" = fare casino, festeggiare in modo rumoroso. -Alberto
PURT'L A CAS' (CH'NG WUE' BBUN O ZI' SEM)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/13 - 22:34
Quando fernesce 'a guerra
QUANDO FINISCE LA GUERRA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Giorgio 2006/9/13 - 18:56
Soldier's Joy, 1864
Album: "The Dark" (2002)
Come dall'incipit del sito dedicato "Soldier's Joy" è uno dei più antichi e conosciuti motivi musicali nel mondo anglofono. Su quell'aria, risalente al 1700 e diffusasi soprattutto durante la Guerra Civile, il primo a scrivere un testo pare fu tale JImmy Driftwood nel 1957... Ma Guy Clark, a dispetto del fatto che il motivo fosse utilizzato per spronare i soldati in battaglia e sia ancora oggi uno standard country di area conservatrice, ne dà una versione ben poco militarista e anche ben poco "joyful", considerato che parla di un soldato che muore dopo essere stato ferito e aver assistito all'amputazione della propria gamba incancrenita...
“La gioia del soldato” infatti altro non è che la morfina che, evidentemente fin dal ‘700. veniva generosamente profusa ai maciullati che sui campi di battaglia non avevano la fortuna di morire sul colpo…
Come dall'incipit del sito dedicato "Soldier's Joy" è uno dei più antichi e conosciuti motivi musicali nel mondo anglofono. Su quell'aria, risalente al 1700 e diffusasi soprattutto durante la Guerra Civile, il primo a scrivere un testo pare fu tale JImmy Driftwood nel 1957... Ma Guy Clark, a dispetto del fatto che il motivo fosse utilizzato per spronare i soldati in battaglia e sia ancora oggi uno standard country di area conservatrice, ne dà una versione ben poco militarista e anche ben poco "joyful", considerato che parla di un soldato che muore dopo essere stato ferito e aver assistito all'amputazione della propria gamba incancrenita...
“La gioia del soldato” infatti altro non è che la morfina che, evidentemente fin dal ‘700. veniva generosamente profusa ai maciullati che sui campi di battaglia non avevano la fortuna di morire sul colpo…
First I thought a snake had got me it happened dreadful quick
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 17:21
Ben McCulloch
Benjamin McCulloch fu generale dell'esercito confederato durante la Guerra Civile (1861-1865).
A lui vanno, nel brano che è incluso nell'album del 1997 "Train a Comin'" le maledizioni dei soldati che sono andati a combattere nella fanteria texana, ingannati dalle false promesse lette sui manifesti per l'arruolamento.
A lui vanno, nel brano che è incluso nell'album del 1997 "Train a Comin'" le maledizioni dei soldati che sono andati a combattere nella fanteria texana, ingannati dalle false promesse lette sui manifesti per l'arruolamento.
We signed up in San Antone my brother Paul and me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 16:44
Born Dead
Come "Alabama Blues", una canzone dedicata alla non-vita quotidiana degli afroamericani negli Stati razzisti del sud, tra gli anni '50 e '60.
Il brano è incluso negli album "Crusade" della Polydor e "Down in Mississipi" della L&R, entrambi datati 1970.
Il brano è incluso negli album "Crusade" della Polydor e "Down in Mississipi" della L&R, entrambi datati 1970.
Lord why was I born in Mississippi,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 12:16
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Vietnam Blues
Lord I got my questionnaire
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 12:12
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Korea Blues
Scritta da Lenoir nel 1951 e inclusa nell'album "Natural Man", Chess, 1970.
Sulla guerra in Corea (1950-1953).
Sulla guerra in Corea (1950-1953).
Lord I got my questionnaire, Uncle Sam's gonna send me away from here
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 12:10
Alabama Blues
Title track dell'album del 1965, con Willie Dixon.
Un potente brano blues che fa eco ad "Alabama" di John Coltrane.
Un potente brano blues che fa eco ad "Alabama" di John Coltrane.
I never will go back to Alabama, that is not the place for me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 11:39
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Ricordati di Chico
una bellissima canzone che dovrebbero sapere a memoria tutti i signori della guerra
nino 2006/9/12 - 22:59
Non, non, rien n'a changé
[1971]
Parole e musica di Gilles Péram e Jacqueline Néro
45 giri, lato A. Sul lato B, Love, Lioubov, Amour
Informazioni da Encyclopédisque
Parole e musica di Gilles Péram e Jacqueline Néro
45 giri, lato A. Sul lato B, Love, Lioubov, Amour
Informazioni da Encyclopédisque
C'est l'histoire d'une trêve
(Continues)
(Continues)
Contributed by Colas Géranton 2006/9/12 - 21:29
I Know I'm not Alone
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Lyrics taken from Jim's Notes
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Lyrics taken from Jim's Notes
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
What ever happened to the sun?
(Continues)
(Continues)
2006/9/12 - 18:36
Alabama
[1963]
Music by John Coltrane
Musica di John Coltrane
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
Si tratta di un brano - ovviamente strumentale, perché credo che, a parte il mantra di "A Love Supreme" (che forse andrebbe anch'esso postato qui) non ci siano altre parole nella sterminata produzione del grande Trane - che Coltrane scrisse subito dopo la strage realizzata da membri del KKK nella chiesa Battista di Birmingham, Alabama, il 15 settembre 1963, nella quale morirono 4 ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo soltanto nel 2000!
In questo blog maggiori info sul brano
Music by John Coltrane
Musica di John Coltrane
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
Si tratta di un brano - ovviamente strumentale, perché credo che, a parte il mantra di "A Love Supreme" (che forse andrebbe anch'esso postato qui) non ci siano altre parole nella sterminata produzione del grande Trane - che Coltrane scrisse subito dopo la strage realizzata da membri del KKK nella chiesa Battista di Birmingham, Alabama, il 15 settembre 1963, nella quale morirono 4 ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo soltanto nel 2000!
In questo blog maggiori info sul brano
Contributed by Alessandro 2006/9/12 - 17:59
Song Itineraries:
Anti-War Jazz, Racism and Slavery in the USA
Into The Fire
regaz dobbiamo fare un questionario su sta canzone ci aiutate o no??? diteci il tema della canzone e cosa rispondereste alla canzone...please
La canzone parla evidentemete di un vigile del fuoco che, durante gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, compie un gesto eroico salendo le scale nel fuoco per salvare vite umane.
L'altruismo del pompiere è visto come un segno di speranza in un mondo segnato dal terrorismo e dalla guerra.
Mi sembra questo, più o meno, il tema della canzone!
(Lorenzo)
L'altruismo del pompiere è visto come un segno di speranza in un mondo segnato dal terrorismo e dalla guerra.
Mi sembra questo, più o meno, il tema della canzone!
(Lorenzo)
sg 2006/9/12 - 17:59
Renato Carosone: Caravan petrol
(1958)
Testo di Nisa (Nicola Salerno)
Musica di Renato Carosone
Esiste anche un film con lo stesso titolo nel quale appare anche lo stesso Carosone.
Vorrei proporre questa canzone in ricordo di Renato Carosone morto recentemente (e io ho avuto la fortuna di sentire il suo ultimo concerto a Napoli nei festeggiamenti del capodanno '98 in prima persona).
Ritengo questa canzone, risalente agli anni '50, sia ancora attuale in quanto come tutti sanno le guerre si fanno per il petrolio.E poi col prezzo del greggio....
E poi il verso "Allah!Allah!Allah! ma chi t'ha fatto fa'?" è quello che si dovrebbe dire ai fondamentalisti religiosi che buttano via la propria vita.
(Willy)
Questa canzone è stata segnata recentemente da assurde polemiche:
A scatenarla è la sigla del reality La Fattoria che, prendendo spunto da Caravan Petrol di Renato Carosone, ne ha modificato un passaggio cruciale... (Continues)
Testo di Nisa (Nicola Salerno)
Musica di Renato Carosone
Esiste anche un film con lo stesso titolo nel quale appare anche lo stesso Carosone.
Vorrei proporre questa canzone in ricordo di Renato Carosone morto recentemente (e io ho avuto la fortuna di sentire il suo ultimo concerto a Napoli nei festeggiamenti del capodanno '98 in prima persona).
Ritengo questa canzone, risalente agli anni '50, sia ancora attuale in quanto come tutti sanno le guerre si fanno per il petrolio.E poi col prezzo del greggio....
E poi il verso "Allah!Allah!Allah! ma chi t'ha fatto fa'?" è quello che si dovrebbe dire ai fondamentalisti religiosi che buttano via la propria vita.
(Willy)
Questa canzone è stata segnata recentemente da assurde polemiche:
A scatenarla è la sigla del reality La Fattoria che, prendendo spunto da Caravan Petrol di Renato Carosone, ne ha modificato un passaggio cruciale... (Continues)
Canta Napoli,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Willy 2006/9/12 - 14:50
Imagine
NEERLANDESE (OLANDESE-FIAMMINGO) / DUTCH (FLEMISH) - Dominique
Ik hoop dat meer mensen deze levenswijze kunnen waarmaken, het is moeilijk alles op te geven maar alleen als we elkaar steunen kan de wereld veranderen in de goede zin
Dominique
Dominique
BEELD JE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dominique 2006/9/12 - 12:03
Yell Fire!
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
A revolution never come with a warning
(Continues)
(Continues)
2006/9/12 - 09:33
Time To Go Home
da "Yell Fire" (2006)
"Time to go home" è la canzone d'apertura del nuovo disco di Michael Franti & Spearhead, 14 nuove canzoni
quasi tutte contro la guerra.
I SOLDATI HANNO PENSATO: QUESTO TIPO HA LE PALLE
Va benissimo cantare canzoni contro la guerra in California, ma a Baghdad? Ai soldati americani? Michael Franti racconta a Dorian Lynskey perché ha voluto correre il rischio.
di Dorian Lynskey
da The Guardian (read the original article in english here)
traduzione di Lorenzo Masetti
Quando Michael Franti ha detto alla sua famiglia che voleva visitare l'Iraq, loro non sono stati esattamente entusiasti. Quando ha chiesto agli altri membri della sua band, gli Spearhead, se volevano unirsi a lui, gli hanno risposto grazie, no. Quando ha chiamato una dozzina di diversi musicisti. questi non solo hanno declinato l'invito, ma hanno cercato in ogni modo di dissuaderlo. Infine, nel... (Continues)
"Time to go home" è la canzone d'apertura del nuovo disco di Michael Franti & Spearhead, 14 nuove canzoni
quasi tutte contro la guerra.
I SOLDATI HANNO PENSATO: QUESTO TIPO HA LE PALLE
Va benissimo cantare canzoni contro la guerra in California, ma a Baghdad? Ai soldati americani? Michael Franti racconta a Dorian Lynskey perché ha voluto correre il rischio.
di Dorian Lynskey
da The Guardian (read the original article in english here)
traduzione di Lorenzo Masetti
Quando Michael Franti ha detto alla sua famiglia che voleva visitare l'Iraq, loro non sono stati esattamente entusiasti. Quando ha chiesto agli altri membri della sua band, gli Spearhead, se volevano unirsi a lui, gli hanno risposto grazie, no. Quando ha chiamato una dozzina di diversi musicisti. questi non solo hanno declinato l'invito, ma hanno cercato in ogni modo di dissuaderlo. Infine, nel... (Continues)
Those who start wars never fight them
(Continues)
(Continues)
2006/9/11 - 18:36
Blowin' in the Wind
RETOROMANCIO [PUTER DELL'ALTA ENGADINA] / RHETOROMANIC [HIGH ENGADINE PUTER] [Daniele Pandocchi]
Versione in "Puter" (Retoromancio dell'Alta Engadina) di Daniele Pandocchi
"Puter" (High Engadine Rhetoromanic) version by Daniele Pandocchi
Versione in "Puter" (Retoromancio dell'Alta Engadina) di Daniele Pandocchi
"Puter" (High Engadine Rhetoromanic) version by Daniele Pandocchi
Cari amici antimilitaristi e pacifisti, ecco un tentativo di traduzione (cantabile) in Puter di Blowin' in the wind. Un ringraziamento particolare all'amico Tobia che mi ha suggerito l'idea per il ritornello.
(Daniele)
(Daniele)
CHANTIN' AINT IL VENT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniele Pandocchi 2006/9/11 - 15:14
Inno dell'Internazionale, o Inno della pace [Internazionale del lavoro; La Marsigliese dei lavoratori]
[1874/75]
Testo di Stanislao Alberici Giannini
Sull'aria della "Marsigliese".
Il canto interpretato da Michele Luciano Straniero.
" È uno fra i più famosi canti del primo anarchismo organizzato come movimento e risale al 1874. [1] L'autore, il dottor S[tanislao] Alberici Giannini, è fra i fondatori della Sezione Internazionalista di Massignano (Federazione Marchigiana) che si lega nel 1872 ai principi proclamati dal Fascio Operaio di Bologna in forte polemica con i mazziniani. L'Inno dell'Internazionale è pubblicato per la prima volta sul giornale 'L'Anarchia' di Firenze, n. 10 del 18 novembre 1877 [2] che fornisce alcune notizie di un certo interesse: 'Certi di fare un regalo gradito ai nostri lettori, e come memoria dell'indefesso propagatore dei principi Anarchici-Rivoluzionari, pubblichiamo oggi un Inno dell'Internazionale, che il non mai abbastanza compianto compagno nostro,... (Continues)
Testo di Stanislao Alberici Giannini
Sull'aria della "Marsigliese".
Il canto interpretato da Michele Luciano Straniero.
" È uno fra i più famosi canti del primo anarchismo organizzato come movimento e risale al 1874. [1] L'autore, il dottor S[tanislao] Alberici Giannini, è fra i fondatori della Sezione Internazionalista di Massignano (Federazione Marchigiana) che si lega nel 1872 ai principi proclamati dal Fascio Operaio di Bologna in forte polemica con i mazziniani. L'Inno dell'Internazionale è pubblicato per la prima volta sul giornale 'L'Anarchia' di Firenze, n. 10 del 18 novembre 1877 [2] che fornisce alcune notizie di un certo interesse: 'Certi di fare un regalo gradito ai nostri lettori, e come memoria dell'indefesso propagatore dei principi Anarchici-Rivoluzionari, pubblichiamo oggi un Inno dell'Internazionale, che il non mai abbastanza compianto compagno nostro,... (Continues)
Su leviamo alta la fronte
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/11 - 14:15
Fratello nero
Fratello nero che cammini sulla spiaggia
(Continues)
(Continues)
Contributed by marco chiavistrelli 2006/9/11 - 10:25
Dopo... niente è più lo stesso
"Per troppo tempo ho avuto gli occhi nudi e il cuore in gola.
Eppure non era poca cosa la mia vita.
Cosa ho vinto, dov'è che ho vinto quando io
ora so che sono morto dentro
tra le mie rovine."
Basterebbe questo a capire la follia della guerra. Basterebbe questo.
E Francesco Di Giacomo lo canta con un tale pathos che mi fa venire i brividi... ogni volta... dopo anni.
Eppure non era poca cosa la mia vita.
Cosa ho vinto, dov'è che ho vinto quando io
ora so che sono morto dentro
tra le mie rovine."
Basterebbe questo a capire la follia della guerra. Basterebbe questo.
E Francesco Di Giacomo lo canta con un tale pathos che mi fa venire i brividi... ogni volta... dopo anni.
MarKco 2006/9/8 - 22:55
Last act from Fribourg: the complete reshaping of the Pescatore page. Tomorrow is another story, hopefully beautiful as before. See you soon. [RV]
Riccardo Venturi 2006/9/8 - 22:11
Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
RIPORTELI CASA (SE GHE VOLI' BEN A ZIO SEM)
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/8 - 19:15
Giustizia per Genova
Io sono il ragazzo picchiato oltraggiato deluso tradito
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Chiavistrelli 2006/9/8 - 18:16
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Wounded Knee 1890
Massacro di Wounded Knee è il nome con cui è passato alla storia un eccidio di Sioux da parte dell'esercito degli Stati Uniti d'America commesso il 29 dicembre 1890.
Il 29 dicembre 1890 alcune centinaia di Sioux Teton, seguaci del predicatore Wovoca e praticanti la danza degli spiriti (Ghost Dance) fuggirono dalla riserva di Pine Ridge (South Dakota) per raccogliersi intorno al moribondo capo Big Foot.
Essi credevano che ballando la Ghost Dance fossero stati immuni dai proiettili dei bianchi e che, presto sarebbero tornati i tempi del bisonte.
Circondati dalle truppe del settimo reggimento cavalleggeri armato con le mitragliatrici Hotchkiss, che intendeva riportarli indietro, si arresero, ma, a causa di uno sparo, l'esercito aprì il fuoco sull'accampamento. Durante la primavera successiva, quando le condizioni climatiche permisero all'esercito di tornare sul luogo a seppellire i morti,... (Continues)
Acqua dolce come eri bella quella mattina ricordi ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by G/B 2006/9/8 - 14:21
Song Itineraries:
Native American Genocide, Right-wing Reactionarism against and inside war
Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
Sempre dalla mailing list bruce.it proviene la seguente versione in piemontese monferrino, opera di Marco Gioanola, fatta pervenire sempre da Diego Bucconi. Riportiamo anche la piccola introduzione fatta dall'autore:
Vi propongo qui il tentativo, nel "mio" dialetto piemontese-monferrino. Mi perdonerete eventuali strafalcioni, compresa la translitterazione di certi suoni. Alcune note: ho tradotto il titolo in una specie di "(ri)chiamateli a casa"; in piemontese, almeno dalle mie parti, il "barba" è lo zio; ho scritto "oeu" per indicare la vocale tipica dei dialetti del nord, la stessa che sta per esempio in "casoeula" tanto per capirci.
Qui abbiamo però riportato l'[oeu] usato da Marco come [ö].
Qui abbiamo però riportato l'[oeu] usato da Marco come [ö].
CIAMJI A CA' (SE T'VORI BEN AL BARBA SAM)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/8 - 14:11
Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
E dall'8 settembre 2006 ne esiste anche una fantasmagorica versione in anconetano! L'autore è Fabrizio Fiori della mailing list bruce.it e mi è stata fatta pervenire da Diego Bucconi della lista "Combat Folk". La qual cosa fa particolare piacere perché al "Bring Them Home" tirrenico risponde quello adriatico. Sempre marinai siamo!
ARPURTÉLI A CASA (SI JE VULE' BE' A ZIO SAM)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/8 - 12:17
La médaille
La versione italiana di Alessio Lega fatta pervenire da Paolo Talanca, valente studioso della teoria cantautorale italiana nonché amico a prova...di bomba [la qual cosa è alquanto in tema con questo sito]. La canzone è presente sul nuovo disco di Alessio dedicato alle traduzioni da chansons à texte francesi, intitolato Sotto il pavé la spiaggia
LA MEDAGLIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/8 - 12:08
Clandestino
Riflettevo sulla traduzione del verso
"soy una raya en el mar"
Io ho sempre pensato a "raya" nel significato di "traccia", "scia": "sono una scia nel mare", cioè non sono niente, passo e scompaio, non esisto..
Non so però se sia possibie forzare il senso da "striscia", "traccia" a "scia", che in spagnolo sarebbe "estela" (vedi questa poesia di Machado)
Baci e di nuovo grazie per il tuo/vostro lavoro.
Cristina
(Maria Cristina Costantini)
"soy una raya en el mar"
Io ho sempre pensato a "raya" nel significato di "traccia", "scia": "sono una scia nel mare", cioè non sono niente, passo e scompaio, non esisto..
Non so però se sia possibie forzare il senso da "striscia", "traccia" a "scia", che in spagnolo sarebbe "estela" (vedi questa poesia di Machado)
Caminante, son tus huellas
el camino, y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino,
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante, no hay camino,
sino estelas en la mar.
(Antonio Machado)
el camino, y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino,
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante, no hay camino,
sino estelas en la mar.
(Antonio Machado)
Baci e di nuovo grazie per il tuo/vostro lavoro.
Cristina
(Maria Cristina Costantini)
Io avevo pensato alla razza per via del mare (e l'ho trovato tradotto così anche nel libro "Oggi ho salvato il mondo"), però è chiaro che scia sarebbe anche più suggestivo... il dubbio rimane
(Lorenzo)
(Lorenzo)
2006/9/8 - 09:35
Quanno turnammo a nascere
QUANDO NASCEREMO DI NUOVO
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 21:56
Quanno sona la campana
..."che" traduce dal napoletano?!?!...
QUANDO SUONA LA CAMPANA
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 21:50
Che belo el mondo che'l sarìa
..."che" bello sarebbe il mondo!
CHE BELLO SAREBBE IL MONDO
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 20:53
Addio Venezia addio [El diciaòto novembre]
ADDIO VENEZIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 19:21
Me pare
Marco "di cui" aspettiamo altre traduzioni! [RV]
MIO PADRE
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 19:05
Le sorti de un pianeta
Marco "che" saluto e abbraccio forte[RV]
LE SORTI DI UN PIANETA
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 18:58
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