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Before 2006-8-29

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Suspect Device

Suspect Device
[Fingers/Ogilvie]
Dal primo album del gruppo, "Inflammable Material", 1979.


Stiff Little Fingers - Inflammable Material di Massimiliano Raffa
da Sentire Ascoltare

Ci vogliono due anni prima che un’opera come Inflammable Material venga al mondo. Datata 1979, esce nel periodo in cui il Punk primordiale (’77 style) sembra volgere al termine. Invece gli Stiff Little Fingers scuotono nuovamente i punkettoni, oltre all’ordine pubblico: i deliri demolitori dei concerti non si riveleranno certo un toccasana per l’establishment.

L’Irlanda degli Stiff Little Fingers non è l’Irlanda verde e boscosa delle agenzie di viaggio: la band è inserita all’interno di un contesto che più stradaiolo non si potrebbe, quattro “teppistelli pacifisti” che muovono da Belfast.
In copertina, nove icone che stanno a significare - guarda un po’ - “materiale infiammabile” preparano l’ascoltatore allo Stiff Little... (Continues)
Inflammable material is planted in my head
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/29 - 18:44

Wir sind des Geyers schwarzer Haufen

Wir sind des Geyers schwarzer Haufen
[1885]
Testo di Heinrich Von Röder, nach der ursprünglichen Fassung neu gedichtet ("rielaborato poeticamente dalla fonte originale")
Musica di Fritz Sotke [1919]

La "rielaborazione poetica" di un canto proveniente direttamente dalla Guerra dei Contadini tedesca del XVI secolo, eseguita da Heinrich Von Röder e poi musicata da Fritz Sotke nel 1919 con il preciso intento di farne un canto rivoluzionario per la Räterepublik di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg. Un più che tipico caso non di "canzone contro la guerra", ma di canzone nella guerra. Sulla Guerra dei Contadini tedesca e sulle successive guerre di religione consigliamo, a chi non lo avesse già fatto, la lettura di un romanzo di Luther Blissett (i futuri Wu Ming), Q.

Il testo è ripreso dal Deutscher Volksliederarchiv. Il Florian Geyer nominato nel canto fu il comandante dell'armata dei contadini annientata a Frankenhausen (lui stesso... (Continues)
Wir sind des Geyers schwarze Haufen,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/29 - 14:50
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La lunga notte

La lunga notte
(2006)
Da "La lunga notte" nuovo disco di Stefano "Cisco" Bellotti
Voce recitante ed illuminante di Don Andrea Gallo (qui in corsivo)

Qualcuno ha detto che il periodo che stiamo vivendo è un nuovo medioevo..."tecnologico". Davvero difficile da contraddire! Sono anni bui - tempi oscuri. Ora speriamo nella luce!
(Cisco)

La frase iniziale, presa in prestito da un discorso del subcomandante Marcos, assume un significato importante: c'è dolore, forse anche sgomento, nel constatare la realtà che stiamo vivendo. Ma c'è anche rabbia e voglia di reagire, un'urgenza di dimostrare con i fatti il dissenso verso un mondo buio e superficiale.
(da Black Out Firenze)
Veniamo dalla notte buia
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2006/8/29 - 12:54

Wat hendeken gebuwet haen, dat können wol hendken tobreken

Anonymous
Wat hendeken gebuwet haen, dat können wol hendken tobreken
[1404]

Doveva prima o poi succedere che le CCG mi facessero…rispolverare la mia antica e oramai quasi dimenticata formazione di filologo germanico. Così ecco che nel nostro sito compare, proveniente dal glorioso Deutscher Volksliederarchiv, questo antichissimo testo in basso tedesco, o Plattdeutsch, o Plattdüütsch che dir si voglia, la cui grafia è però leggermente “modernizzata”. Andiamo a guardarne un po’ la storia.

La paludosa contrada dei Dithmarschen, nello Schleswig-Holstein, estesa e contesissima regione nell’estremo nord tedesco al confine con la Danimarca, tenne fin dal medioevo una cronaca redatta in latino, intitolata “Neocorus”, nella quale si registravano gli avvenimenti salienti di ogni singolo anno (era, cioè, una cosiddetta “cronaca annalistica” o “Jahreschronik”). Nel XIX secolo, il filologo Steinitz, che stava analizzando gli antichi documenti del Dithmarschen e le sue... (Continues)
Dar is ein niet raet geraden
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/29 - 03:09
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Das Blutgericht

Anonymous
Das Blutgericht
[1844]

" In den ersten Junitagen 1844 bricht in Schlesien jener Weberaufstand aus, den das Lied „Das Blutgericht“ beschreibt. Darin ist die ganze aufgestaute Wut und die Verzweiflung einer ganzen Klasse verpackt, die ihre Ausbeuter als „Satansbrut und höllische Kujone“ beschreibt. Oft dem Hungertode nahe, lehnen sie sich verzweifelt gegen ihre übermächtigen Herrscher auf."

All'inizio di giugno del 1844 scoppia in Slesia una rivolta degli operai tessili, descritta nella canzone "Das Blutgericht" ("Il tribunale di sangue"). In essa sono contenute tutta la collera repressa e le certezze di un'intera classe, che descrive i suoi sfruttatori come "mostri satanici e avanzi d'inferno". Spesso vicini a morire di fame, si ribellano senza pensarci un attimo ai loro onnipotenti dominatori.

Il testo è ripreso da de.wikisource.

Interpretata, tra gli altri, da Ernst Busch (in “Bauernkrieg 1525 Weberaufstand... (Continues)
Hier im Ort ist das Gericht,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/29 - 02:37
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Il poveretto

Il poveretto
[1847]
testo anonimo
musica di Giuseppe Verdi

Giuseppe Verdi è noto universalmente come compositore di opere liriche. Molto meno note sono le sue canzoni, quindici di numero, che musicò di tanto in tanto. Quella che segue risale al 1847 ed è con tutta probabilità un vero e proprio canto popolare che il Maestro di Busseto adattò a canzone lirica. È un tema assai presente nelle canzoni popolari di ogni epoca e paese: il povero vecchio mendicante costretto a chiedere la carità dopo che è stato soldato per tutta la vita. Una volta vecchio, la patria per la quale ha combattuto e che gli ha preso la vita, si scorda di lui e lo riduce alla miseria… la famosa "gratitudine della patria", insomma.

Il testo è ripreso da Karadar Verdi Tribute.
Passegger, che al dolce aspetto
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/29 - 01:51
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Convien partir

Convien partir
Da La Figlia del Reggimento
Opera comica in 2 atti di J.H.V. De Saint-Georges e J.-F. A. Bayard
Libretto italiano di Carlo Bassi
Musica di Gaetano Donizetti
Prima rappresentazione: Parigi, 1840
Atto I, 12

Di tanto in tanto le CCG si concedono qualche…gradito excursus nel campo della musica classica e dell’opera lirica, con la certezza che un’attenta analisi dei testi delle opere liriche di tutte le epoche disvelerebbe molti più brani intrinsecamente o esplicitamente contro la guerra di quanti si sarebbe inclini a credere. È il caso di questa celebre romanza proveniente da “La figlia del reggimento” di Donizetti. Ricordiamo brevemente la trama: allevata da un intero reggimento, la trovatella Maria scopre di essere figlia di una marchesa. Ma la marchesina non dimentica, nel lieto finale (ricordiamo che si tratta di un’opera comica) né i soldati, né soprattutto l’amato Tonio.

“Convien... (Continues)
Convien partir,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/29 - 00:59
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Argentina

Il testo è ripreso da questa pagina
Hace algún tiempo atrás
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/29 - 00:19
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Barbed Wire Love

Barbed Wire Love
Dal primo album del gruppo, "Inflammable Material", 1979.


Stiff Little Fingers - Inflammable Material di Massimiliano Raffa
da Sentire Ascoltare

Ci vogliono due anni prima che un’opera come Inflammable Material venga al mondo. Datata 1979, esce nel periodo in cui il Punk primordiale (’77 style) sembra volgere al termine. Invece gli Stiff Little Fingers scuotono nuovamente i punkettoni, oltre all’ordine pubblico: i deliri demolitori dei concerti non si riveleranno certo un toccasana per l’establishment.

L’Irlanda degli Stiff Little Fingers non è l’Irlanda verde e boscosa delle agenzie di viaggio: la band è inserita all’interno di un contesto che più stradaiolo non si potrebbe, quattro “teppistelli pacifisti” che muovono da Belfast.
In copertina, nove icone che stanno a significare - guarda un po’ - “materiale infiammabile” preparano l’ascoltatore allo Stiff Little Fingers sound.

Suspect... (Continues)
I met you in No Man's Land
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/29 - 00:12
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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State Of Emergency

State Of Emergency
Dal primo album del gruppo, "Inflammable Material", 1979.


Stiff Little Fingers - Inflammable Material di Massimiliano Raffa
da Sentire Ascoltare

Ci vogliono due anni prima che un’opera come Inflammable Material venga al mondo. Datata 1979, esce nel periodo in cui il Punk primordiale (’77 style) sembra volgere al termine. Invece gli Stiff Little Fingers scuotono nuovamente i punkettoni, oltre all’ordine pubblico: i deliri demolitori dei concerti non si riveleranno certo un toccasana per l’establishment.

L’Irlanda degli Stiff Little Fingers non è l’Irlanda verde e boscosa delle agenzie di viaggio: la band è inserita all’interno di un contesto che più stradaiolo non si potrebbe, quattro “teppistelli pacifisti” che muovono da Belfast.
In copertina, nove icone che stanno a significare - guarda un po’ - “materiale infiammabile” preparano l’ascoltatore allo Stiff Little Fingers sound.

Suspect... (Continues)
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(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/28 - 23:56
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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Desapariciones

Desapariciones
Rubén Blades Bellido de Luna (“Blades” può essere pronunciato sia all’inglese che alla spagnola, essendo Rubén completamente bilingue): non è facile definire questo personaggio. Panamense, cantante di salsa famoso in tutto il mondo, cantautore, avvocato impegnato (è laureato in legge), attore cinematografico, uomo politico. Nel 1997 si presenta alle elezioni presidenziali nel suo paese, e prende il 20% dei voti; dal 2004 è ministro del turismo nel governo di Oscar Torrijos. Riprendiamo questa sua canzone dove il dramma dei desaparecidos si mescola ad un’amara ironia. [RV]


La canzone è stata ripresa anche da Los Fabulosos Cadillacs, Manà e da Sergent Garcia.
Que alguien me diga si han visto a mi esposo
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/28 - 23:03
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Canción de cuna para gobernante

Canción de cuna para gobernante
Testo ripreso da questa pagina
da Canciones infantiles
Duerme tranquilamente que viene un sable
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/28 - 22:56
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Punto de vista (sobre Pinochet)

Punto de vista (sobre Pinochet)
Testo e musica di Carlos Puebla
Letra y música de Carlos Puebla

Carlos Puebla è senz'altro uno dei più noti e importanti cantautori e musicisti cubani. Ma, soprattutto, è l'autore di una delle canzoni più famose della storia: Hasta siempre comandante (ascolta e scarica anche l'mp3), dedicata al Che Guevara. Ecco invece qui, in questa canzone, Puebla alle prese con il generale Pinochet con un condivisibile "punto di vista", specialmente quando chiama il generale "Pinocho", cioè Pinocchio (soprannome assai comune e ovvio, viste le bugie di quell'assassino fascista, quello che adesso è inquisito da mezzo mondo per essersi appropriato di miliardi interi; si veda a tale riguardo anche Pinocho...). Il testo, segnalato da Adriana, proviene da El suicidio de un fascista chileno.
Fue Pinocho el general
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/28 - 15:57
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Todos tenemos la misma idea

Todos tenemos la misma idea
Testo ripreso da questa pagina.
Todos tenemos la misma idea,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/28 - 15:49
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Sobreviviendo

Sobreviviendo
[1984]
Testo e musica di Víctor Heredia
Letra y música de Víctor Heredia

Testo ripreso da questa pagina
Me preguntaron cómo vivía, me preguntaron;
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/28 - 15:40
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Durup dururken

Durup dururken
Testo e musica di Zülfü Livaneli
Lyrics and music by Zülfü Livaneli
Söz ve müzik: Zülfü Livaneli
in "Zor Yıllar"
del 1987

Il testo è ripreso da Türkçe Müzik.
Zülfü Livaneli ha ripreso il titolo e la struttura della canzone da una poesia di Nâzım Hikmet.

In Turchia, Zülfü Livaneli è una scomoda istituzione. E’ senz’ombra di dubbio il cantautore, o poeta in musica, più famoso del suo paese, e siamo onorati, nonostante la nostra più che scarsa conoscenza della lingua turca, di poter ospitare un suo testo (che è stato individuato grazie al nostro giovane amico Osman Ahmet Banguoğlu). « Durup dururken » significa qualcosa come « Quanto a cessare, cesserà » o, « Cessare, cesserà » ; una strofa della canzone (« Durup dururken bir savaş çikar »…) significa : « Per cessare, la guerra cesserà di esistere, le bombe di esplodere, gli uomini di morire ». Ma dicevamo della scomoda istituzione «... (Continues)
Durup dururken bir deli rüzgar savurur uzaklara
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/27 - 23:38
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Savaş çocukları

Savaş çocukları
I frequentatori del nostro sito saranno oramai abituati abbondantemente alle...cose turche. Ecco infatti il primo, autentico rap contro la guerra in turco! Si ringrazia il giovane amico Ahmet Osman Banguoğlu (16 anni), grosso fan di Ceza, per aver prima segnalato il suo beniamino e poi per avere individuato il testo; prima o poi ha promesso anche una traduzione in francese.
Il testo è ripreso da Türkçe Muzik. Il titolo della canzone significa "Figli della guerra" (o "bambini della guerra").
Zaman kavramı kalmadı anlayış yok
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/27 - 22:59
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Asker kaçakları

Asker kaçakları
Il testo è ripreso da Türkçe Muzik. Il sito ufficiale del Grup Yorum risulta inaccessibile nelle sue pagine interne, con gravi sospetti di "messa a tacere".
La canzone, brevissima nella sua drammaticità, non sfigura al confronto con Le déserteur

Lyrics are reproduced from Türkçe Muzik. Grup Yorum's official website is not available in its internal pages. We suspect it has been silenced.
Köyün evleri karanlık
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/27 - 22:16
Song Itineraries: Deserters
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Dopo Ardisun

Dopo Ardisun
Registrazione: 1980
Parole e musica del Collettivo Ticino Riva Sinistra

Ancora una ballata (in milanese) su Giovanni Ardizzone, lo studente ucciso il 27 ottobre 1962 durante una manifestazione per la pace (per maggiori notizie si veda La ballata dell'Ardizzone). Ardizzone era di Castano Primo, centro operaio dell'hinterland milanese in cui anche il Collettivo Ticino Riva Sinistra si era formato. Il testo, irreperibile in rete, è stato trascritto all'ascolto da Massimiliano Cazzaniga ("Max Van Loon") sulla mailing list "Brigatalolli", e lo ringraziamo di cuore per questo prezioso contributo. Riportiamo anche la sua breve introduzione:

Oramai avrete capito che mi ci sono preso la malattia per questo sconosciutissimo gruppo, e l'ennesima manifestazione di questa bella malattia è stata la mia trascrizione (con almeno tre o quattro buchi di significato, segnalati da "?" ) della ballata per... (Continues)
Ventasel che i bei tusan
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/8/27 - 21:00




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