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Before 2006-5-23

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Quello che mai potranno fermare

Quello che mai potranno fermare
[1973]
Incisa dal Canzoniere del Proletariato

Sull'assassinio di Franco Serantini, nel 1973 Pino Masi compose questa canzone da cantarsi sull'aria di I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night di Alfred Hayes e Earl Robinson, la famosissima canzone dedicata a Joe Hill cui Masi si ispirò chiaramente anche per il testo.

Incisioni:

- Canzoniere del Proletariato: 45 Lotta Continua LC 14
- Canzoniere del Proletariato: 45 Circolo Ottobre CO SP 07

Sull'assassinio di Serantini si veda La ballata di Franco Serantini.
Ho fatto un sogno questa notte
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 23:37
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E depois do adeus

E depois do adeus
[1974]
Letra/ Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: José Niza
Música / Musica/ Music / Musique / Sävel: José Calvário

Questa canzone rappresenta un "unicum" in tutta la nostra raccolta, in quanto vi è ospitata non per il suo contenuto, ma per ciò che le capitò di rappresentare.

Si tratta, infatti, di una canzonetta d'amore finito, una delle tante che sono state scritte in tutti i paesi e in tutte le lingue. Scritta da José Niza e José Calvário e interpretata da Paulo de Carvalho, un noto cantante portoghese dell'epoca, parla di un uomo che si ritrova di fronte alla fine di un amore. Parla all'amata di come si sente, paragonandola a "un fiore che ho colto"; la relazione è stata quindi di breve durata. Vi è anche un originalissimo commento sulla natura dell'amore stesso che sarebbe "vincere e perdere".

La canzone, dopo aver vinto il Festival della RTP (Rádio Televisão Portuguesa, il Sanremo... (Continues)
Quis saber quem sou
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/5/23 - 23:19
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Ballata per Franco Serantini

Ballata per Franco Serantini
[1972]
Testo di Ivan della Mea
Sull'aria del "Canto per la morte di Felice Cavallotti", noto anche come "Povero Cavallotti".

Su Franco Serantini si veda La ballata di Franco Serantini.

Il video I sovversivi dedicato a Franco Serantini.

"La canzone è eseguita sull'aria di "Canto per la morte di Felice Cavallotti", nota anche col titolo di "Povero Cavallotti". Da sottolineare l'ottava stanza "Una unità di classe sopra gruppi e partiti, una unità in coscienza di nuova resistenza!", per il significato e il peso che questi versi potrbbero avere in un momento come quello attuale, in cui il popolo sembra afflitto da una malafede enorme nei confronti dei partiti e da un disfattismo insormontabile nei riguardi della politica. Forse, servirebbe ancora un Ivan che, passando per le radio dei poveri lavoratori italiani, uccisi dalla borghesia come Serantini dai fascisti, sbraitasse ancora di simili parole! (Salvo Lo Galbo)"
Di nome avevi Franco
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 23:15
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Grândola, vila morena

Grândola, vila morena
Tradução inglesa / English translation / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös



Nessuna traduzione o versione ritmica di Grândola, vila morena è stata mai fatta in inglese. Presentiamo qui, dunque, una traduzione molto letterale tra le tante reperibili in rete.
Grândola, Swarthy Town
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/5/23 - 23:05
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Somos livres [Uma gaivota voava, voava]

Somos livres [Uma gaivota voava, voava]
Portogallo, primavera del 1974.
I militari, stanchi di combattere assurde guerre per mantenere i possedimenti coloniali in Africa, con un colpo di stato incruento depongono il dittatore Marcelo Caetano, continuatore del regime instaurato nel 1926 da Antonio Salazar. Il governo militare provvisorio concede l'indipendenza ad Angola, Mozambico e Guinea Bissau e nel 1976 si tengono libere elezioni.
La canzone di Ermelinda Duarte è uno degli inni della "Rivoluzione dei Garofani" intrapresa dai "Capitani di Aprile"
Ontem apenas
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/5/23 - 22:56
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Nienawiść i wojna

Nienawiść i wojna
Fribourg, 23 mai 2006
Merci à Marta, que j'ai enlevée à sa famille pour une demi-heure pour faire cette traduction. Dziekujemy, Marto!
HAINE ET GUERRE
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 22:22
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Saltarelli: 12 dicembre 1970

Saltarelli: 12 dicembre 1970
[1971]
Testo di Pino Masi
Sull'aria de "La povera Rosetta"
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia

Incisioni:

- Canzoniere del Proletariato: 45 Lotta Continua LC 3
- Canzoniere del Proletariato: 45 Circolo Ottobre CO SP 02
- Pino Masi: 12 dicembre

Si veda Saltarelli per l'introduzione e l'iconografia.
Il 12 dicembre un anno era passato
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 21:52
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Da via Tibaldi

Da via Tibaldi
[1971]
Testo e musica di Diego De Palma.
Disco: Io vi parlo di Milano - Dischi del Sole DS 75 - 1972.


Milano, maggio/giugno 1971.

I baraccati e i senza casa della metropoli lombarda occupano le case, di proprietà dell'IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) site in via Tibaldi.

Nella notte fra il 2 e il 3 giugno, 4000 agenti in armi sono chiamati a sgomberare le case con la forza. La polizia attacca sparando all'impazzata un numero impressionante di candelotti lacrimogeni, ed è un'aggressione che i testimoni definiscono bestiale.

Un bambino di appena sette mesi, Massimiliano Ferretti, malato di cuore ed affetto da bronchite, viene colpito dai gas lacrimogeni.

Ricoverato alla clinica Mangiagalli cessa di vivere.
Il padre di Massimiliano, ricercato dalla polizia per furto, deve subire l'onta di nascondersi, come se il criminale fosse lui, mentre il potere gli ha ammazzato il figlio.

Lotta... (Continues)
Alla Camera è passata la riforma della casa!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 21:16
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La ballata di Franco Serantini

La ballata di Franco Serantini
FRANCO SERANTINI. ANARCHICO. FIGLIO DI NN. UCCISO DALLA REPRESSIONE POLIZIESCA.
Riccardo Venturi 2006/5/23 - 14:36
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Cara Laura

Cara Laura
IL CASO FACIO, IL FINTO PROCESSO E LE VERITA' NASCOSTE
di Maurizio Bardi
da Cronaca di un secolo in Lunigiana


Questo articolo è stato pubblicato nel mese di ottobre 1990 sul mensile Lunigiana la Sera. Lo riproponiamo come itinerario per «I luoghi della resistenza in Lunigiana»


Dante Castellucci, detto Facio, uno dei capi più coraggiosi della guerra partigiana, fu fucilato nel 1944 col pretesto del furto di un lancio. Dietro quel finto processo ombre e verità sulle quali ormai si deve far luce.
Come ha scritto Mauro Calamandrei: «Non è Facio che dobbiamo compiangere; compiangiamo invece i suoi fucilatori e soprattutto i loro mandanti, capaci di tanta scelleratezza»

Quella del 21 luglio è una giornata di mezza estate particolarmente afosa. Un vento caldo sfiora le piante che sbucano come lance sui monti intorno a Zeri.
Mi sono alzato presto per arrivare nella prima mattinata ad Adelano.
Quella... (Continues)
2006/5/23 - 14:05
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Proposta (Mettete dei fiori nei vostri cannoni)

Proposta (Mettete dei fiori nei vostri cannoni)
E' bellissimissima
elia piras 2006/5/23 - 12:03
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Compagni se vi assiste la memoria (Storia di Licio Nencetti Partigiano)

Compagni se vi assiste la memoria (Storia di Licio Nencetti Partigiano)
interpretato da Caterina Bueno in "Se vi assiste la memoria" del 1974

Erroneamente considerato un canto in ottava rima, questo testo è eseguito su una melodia assai simile a quella dei canti "a braccio", ma non ha la struttura classica dell’ottava a rima incatenata. L’esame del testo poetico del canto mostra anche l’intervento di "mani" diverse nella composizione che è, in parte, descritta in prima persona e, in parte, in terza persona.
Non sfugge neppure una certa diversità di linguaggio presente in tutto l’arco della composizione, quasi a testimoniare più interventi in tempi diversi, anche se il canto è attribuito all’improvvisatore A. Casini.
Comunicazione manoscritta di Enzo e Sergio Piccoletti s.i.d. cfr. Caterina: Se vi assiste la memoria, Cetra folk, lpp. 263 (n° 28).
Compagni se vi assiste la memoria
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 01:24
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Otto settembre

Anonymous
Dalla pagina "Memoria" della provincia di Arezzo, in cui è possibile scaricare l'mp3 del canto. Il testo è stato trascritto all'ascolto.

Diffuso su tutta la dorsale appenninica, il canto è stato composto e diffuso da ex-prigionieri reduci dai campi di concentramento nazisti, dove molti nostri connazionali furono deportati dopo l'otto settembre 1943, data in cui fu firmato l'armistizio tra l'Italia e le Nazioni Unite. L'aria è quella della nota ballata "Un bel giorno andando in Francia".
L'otto settembre fu la data,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 01:02
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Terra Innamorata. 9: Trent'anni dopo

Terra Innamorata. 9: Trent'anni dopo
[1978]

"Battan l'otto, ma saranno le nove
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 00:23
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Terra Innamorata. 8: Elegia del mondo umano

Terra Innamorata. 8: Elegia del mondo umano
[1978]

Fu l'ultima ferocia di una guerra
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 00:21
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Terra Innamorata. 7: In piazza Quattro Novembre

Terra Innamorata. 7: In piazza Quattro Novembre
[1978]

Prima gli scioperi, poi
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 00:18
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Terra Innamorata. 6: La canzone di Nicola

Terra Innamorata. 6: La canzone di Nicola
[1978]

Nikolaj Bujanov

Nikolaj Grigor'evič Bujanov (in russo: Никола́й Григо́рьевич Буя́нов?, in ucraino: Микола Григорович Буянов, traslitterato: Mykola Grigorovič Bujanov; Mogilëv-Podol'skij, 24 aprile 1925 – Castelnuovo dei Sabbioni, 8 luglio 1944) è stato un militare e partigiano sovietico.

Nato in Ucraina nel 1925, si arruolò nell'Armata Rossa e fu fatto prigioniero dai nazisti durante l'invasione dell'Unione Sovietica. Fu deportato in Italia per essere inquadrato in reparti antipartigiani, ma riuscì a fuggire trovando ospitalità presso una famiglia di San Giovanni Valdarno e successivamente si unì alle formazioni partigiane operanti nel Valdarno aretino. Membro della 5ª Compagnia "Chiatti" della 22ª Brigata Garibaldi "Vittorio Sinigaglia", durante un rastrellamento tedesco a Castelnuovo dei Sabbioni ignorò l'ordine di ritirarsi e venne ucciso mentre proteggeva i compagni e permetteva... (Continues)
In brigata, sul monte
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 00:06
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Terra Innamorata. 5: Canto dei minatori

Terra Innamorata. 5: Canto dei minatori
[1978]

Pane, pace e libertà
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 00:03
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Terra Innamorata. 4: Vent'anni

Terra Innamorata. 4: Vent'anni
[1978]

Questa volta i compagni
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/23 - 00:00
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Terra Innamorata. 3: I sette gatti

Terra Innamorata. 3: I sette gatti
[1978]

Il 21 marzo 1921, un convoglio
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/22 - 23:57
Song Itineraries: Cats & Bad cats
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Terra Innamorata. 2: La canzone di Gino e Galliano

Terra Innamorata. 2: La canzone di Gino e Galliano
[1978]

Si riuniscono ogni sera
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/22 - 23:49
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Terra Innamorata. 1: Un'introduzione

Terra Innamorata. 1: Un'introduzione
[1978]


Aprile 2001 . IL CANZONIERE DEL VALDARNO, TERRA INNAMORATA

Registrato nel 1978, a Bologna negli studi dell'Harpo's Bazaar, questo disco fu il settimo vinile pubblicato dall'allora (quasi) neo-nata Materiali Sonori. Un disco all'epoca importante, più volte segnalato come uno degli ultimi rilevanti lavori di una stagione in cui si coniugavano bene musica e impegno civile, canzoni e politica. Come si potrebbe definire oggi? Canzone d'autore, neo-folk, forse world music. Chissà. Un'opera comunque giovanile, con qualche ingenuità, che però era rimasta nel cuore di tanti appassionati. Un disco ormai introvabile. Noi però, un po' per pudore e un po' per le differenti strade creative successivamente intraprese, non lo avevamo mai ristampato su digitale. Forse ritenendolo inattuale...
E' stata la caparbietà di Enzo Brogi, mitico sindaco di Cavriglia (uno che ad ogni elezione prendeva... (Continues)
Battan l'otto, ma saranno le nove
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/22 - 23:39
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Jaurès

Jaurès
Pourquoi ont-ils tué Jaurès?

La réponse est très simple, mon ami sans nom. Parce qu'il était un homme qui ne voulait pas la guerre et qui se battait pour qu'elle n'éclate. Voilà. Salut. [RV]
2006/5/22 - 16:05
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Conscrits, égayons nos vingt ans

Anonymous
Conscrits, égayons nos vingt ans
Canzone popolare della Franca Contea (Lantenne-Lavennay)
Chanson populaire de Franche-Comtée (Lantenne-Lavennay)

Da Chants populaires français

Una canzone che sembra celebrare il passaggio dei vent'anni segnato dalla coscrizione militare. Sembra. Si consiglia di tenere conto soprattutto delle strofe pari.
Conscrits, égayons nos vingt ans
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/21 - 00:26

Un jour l'envi' m'a pris de déserter la France

Anonymous
Canzone popolare del Québec (Canada)
Chanson populaire québecoise.

Da Chants populaires français


E' evidente il collegamento con La chanson du déserteur, L'Exécution du Déserteur e Le déserteur (dei Malicorne). Si tratta del più tipico esempio di storia popolare elaborata in diverse ballate di diversa localizzazione. Questa è la versione canadese di importazione.[RV]
Un jour l'envi' m'a pris
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/21 - 00:14
Song Itineraries: Deserters

Le retour du soldat

Anonymous
Canzone popolare dell'Ile-de-France e Normandia.
Chant populaire (Ile-de-France/Normandie)

Da Chants populaires français
Voulez-vous permettre en passant
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/20 - 23:36

La guerre des paysans

Anonymous
La guerre des paysans
Canto popolare alsaziano (ca. XVII secolo)
Chanson populaire alsacienne (env. XVIIème siècle)
Da Chants Populaires Français

Si tratta di un canto popolare in lingua francese testimoniato a partire dal XVII secolo, le cui origini sono però senz'altro da ricercare negli avvenimenti della Guerra dei contadini, la rivolta popolare che infuriò nei paesi di lingua tedesca tra il 1524 e il 1526 (l'Alsazia era ed è tuttora, in parte, una regione di lingua tedesca; in particolare, fu interessata dalla rivolta tra l'aprile e il maggio del 1525).
Paysan, qui plaint ta peine
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/20 - 23:27

Stornello No Tav

Francesco
Da :Carta-Campagne Ambiente


Ciao redazione!
Nel corso dei mesi finali del 2005 ho potuto seguire,
anche da vicino sebbene meno di quanto avrei voluto, gli avvenimenti della Valsusa. Salendo in treno a Venaus per capodanno, ed in parte completandolo in seguito, ho scritto uno stornello che vi propongo (in allegato) per metterlo tra i messaggi, o tra le lettere, o dove lo ritenete opportuno, della sezione Campagna No Tav.
Buon proseguimento
Francesco
Scritto (in parte) in treno verso Susa il 31/12/05
(Continues)
Contributed by adriana 2006/5/20 - 09:18
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Soldier Soldier

Soldier Soldier
Un singolo antimilitarista anarco-punk ironico e delirante risalente al 1979
Soldier Soldier - What's Your Price?
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/5/19 - 12:51
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Wer zettelt immer die Kriege an

Johannes Leschinski
[1920]
Testo/Text: Johannes Leschinski
Musica/Musik: M. Zachcial / F.Baier
da/aus Volksliederarchiv
Wer zettelt immer die Kriege an
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/19 - 02:41

Wir traben in die Weite

Anonymous
Wir traben in die Weite


Wir traben in die Weite proviene sempre dall'ambiente clandestino degli Edelweisspiraten. E' una parodia di un'omonima canzone militaresca assai diffusa nella Germania attorno al 1920; e già questo fatto la rende una canzone contro la guerra in sé e per sé. Ma nel suo testo c'è anche un chiaro attacco alla Hitlerjugend, della quale i "Pirati della Stella alpina" non volevano far parte, e che aveva imposto ad ogni altra organizzazione il divieto di portare divise o altri segni di riconoscimento (Uniformverbot. La parodia si diffuse sotterraneamente in molte varianti (qui ne proponiamo una) e, secondo un testimone dell'epoca, "era cantata da migliaia di persone incazzate".

Secondo i dati forniti da Maria Schnorrenberg, la parodia era spesso cantata durante i loro vagabondaggi dai Navajos, i "pirati" della Neues Universität di Colonia. Era assai diffusa anche nella gioventù cattolica.

Das... (Continues)
Wir traben in die Weite,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/19 - 01:46

Wir sind die schwarzen Rebellen

Anonymous
Wir sind die schwarzen Rebellen



Wir sind die schwarzen Rebellen può ben essere la più breve canzone contro la guerra presente in questo sito. Due soli versi, provenienti dall'ambiente dei "Pirati della Stella Alpina", gli Edelweisspiraten tedeschi. Dei giovani che, sotto il regime nazista, desideravano ancora vivere come persone libere, libere di vagare all'aria aperta, di amare la natura, di non irreggimentarsi a forza nelle organizzazioni guerresche del Reich. Molti pagarono con la vita questa loro scelta.
Questo piccolo canto doveva per forza essere breve. Basta leggerlo per capirne il perché. Leggerlo e immaginarsi di stare sotto il regime nazista. Proviene forse dalla gioventù cattolica, con tutta probabilità lo Jugendschar di St.Dreikönigen, presso Colonia. Dovrebbe risalire circa al 1937.

Testo: da Volksliederarchiv.
Wir sind die schwarzen Rebellen,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/19 - 01:34
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Leg dein Ohr auf die Schiene der Geschichte

Leg dein Ohr auf die Schiene der Geschichte
Testo in Kleinschreibung - Kleinschreibungtext

text & musik: philippe kayser, martin welzer, max herre
testo e musica: philippe kayser, martin welzer, max herre
viele menschen schrecken zurück wenn sie "geschichte" hör'n
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/18 - 00:07
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Chile [Der Kameramann]

Chile [Der Kameramann]
[1975]
Testo e musica di Wolf Biermann
Worte und Weise: Wolf Biermann


Ispirata ad un episodio accaduto durante il golpe militare fascista dell'11 settembre 1973: un operatore della "Chile Films", la compagnia statale cinematografica promossa dalla Unidad Popular, riuscì a filmare fino all'ultimo momento il suo assassinio da parte dei soldati di Pinochet.
Genossen!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/17 - 23:34

Canzone dei padri

Canzone dei padri
Testo di Dario Fo
Dallo spettacolo "La passeggiata della domenica"
Testo ripreso dal Canzoniere dei Ribelli
A parte
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/17 - 23:28
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Per un piatto di maccheroni

Per un piatto di maccheroni
Arrangiamento di Arturo Benedetti Michelangeli

Testo e mp3 ripresi dal sito ufficiale del Coro di Micene.

Negli anni ’50 viene armonizzata per coro da A. Benedetti Michelangeli della SAT, entrando a far parte del repertorio di questo storico coro di montagna.
Da allora si diffonde, sino a essere presente con questa armonizzazione praticamente in tutti i cori di montagna.
Era nato poveretto
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/17 - 21:39
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Claudio Cormio e Ivan Della Mea: Sciambola

Claudio Cormio e Ivan Della Mea: Sciambola
Testo e musica di Omicron-Ivan Della Mea
Interpretazione di Claudio Cormio
Dall'album Ho male all'orologio [1997]

Lo Sciambola nelle CCG, sia pure negli "Extra"...? Uhm, uhm, diranno sicuramente le nostre lettrici/fruitrici e i nostri lettori/fruitori. Ma in fondo, in questa canzone si ricorda anche la Milano del tempo di guerra, e c'è tutta un'atmosfera che riporta a certi anni in contrapposizione a "certi altri" a noi più vicini, visti con gli occhi di uno di quei fantasmagorici e stupefacenti personaggi milanesi di cui Ivan Della Mea e Claudio Cormio sono stati e continuano ad essere i meravigliosi cantori. Racconta proprio Ivan Della Mea in un'intervista radiofonica di aver conosciuto una persona, una di quelle che ora sarebbe definito un "senza dimora fissa", insomma un "barbone", che, la notte, dormendo in un parco o in un giardino, disponeva il suo cartone, si spogliava con cura... (Continues)
Sont el Burdun el Sciambola padron de mi e de nient,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/17 - 18:41
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Dissubbidance

Dissubbidance
2005
da "Lascia che sia"

Testo e musica di Enrico Capuano, Luigi Magurno, Renato Salvetti

Praticamente un rifacimento di If I Had A Hammer.
E datemi un martello
(Continues)
2006/5/16 - 16:43
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A me stesso

A me stesso
2005
da "Lascia che sia"

Testo e musica di Enrico Capuano
È molto tardi e non riesco proprio a dormire
(Continues)
2006/5/16 - 16:32
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Viva Maria

Viva Maria
2005
da "Lascia che sia"

"Tutto il disco è contro la guerra. Una delle canzoni che amo in maniera particolare è «Viva Maria» che è stata scritta al ritorno di un viaggio in Iraq prima della scoppio della guerra, dove siamo andati io, un gruppo di artisti e una troupe cinematografica che ha fatto anche un film sulla nostra esperienza. E’ stato molto toccante andare in un posto dove si fiutava l’aria di una guerra e si avvertivano i segni di quella precedente. Da lì abbiamo capito che c’era anche un’altra Europa che voleva la pace ed è bastato parlare con quelli che con la politica non c’entravano niente per comprenderlo. Sono tornato dall’Iraq con in testa questa idea della bomba intelligente, allora in musica ho avvicinato due storie, una che è la nostra e che fa parte della cultura cristiana, la storia di Maria in quanto madre che soffre per il figlio che viene umiliato, ucciso e messo... (Continues)
Sono forti le parole
(Continues)
2006/5/16 - 16:31
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Ninna nanna della guerra

Ninna nanna della guerra
Da "Memorie resistenti" [2005]
Testo e musica di Gigi Modiano - NCB
Scarica il libretto di "Memorie resistenti" dal Sito del NCB


Shamira trascina i suoi passi disperati
tra le macerie di questa lontana città d’oriente
stringe a sè le mani e piange
piange la pietà della sua gente massacrata
mentre una falce di luna
implacabile illumina l’orrore,
i feriti abbandonati alla loro agonia
i morti lasciati soli nella loro crudeltà mortale
senza una mano indulgente che possa accarezzarne gli occhi

Falluja chiede aiuto,
urla tra le acque del fiume Eufrate
che scorre portando con sé centinaia di persone
Falluja piange tra il sordo rumore delle bombe assassine
e un vecchio fuggito all’orrore urla:
Un po’ di misericordia per dio,
Un po’ di misericordia

Shamira aspira l’aria di questo giorno abbandonato
non ritrova il profumo della dolce terra di Babilonia
trattiene le lacrime dietro... (Continues)
Occhi scuri che guardano il cielo
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/16 - 14:44
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Abril '74

Abril '74
[1975]
Testo e musica di Lluís Llach
Album: Viatge a Itaca
Testo ripreso da questa pagina
Altri interpreti: Silvia Pérez Cruz, Cantabile - The London Quartet, Sergi Carbonell i Gemma Humet

In video, il fantastico duetto tra Lluís Llach e il tenore (catalano) Josep Carreras, più noto come José Carreras. Da non perdere, anche per ascoltare una canzone splendida, con tutta probabilità una delle più belle contenute in tutto questo sito. La registrazione è stata effettuata al Palau Sant Jordi di Barcellona. Questa canzone in catalano, scritta pochi mesi prima della caduta del franchismo, è probabilmente il più bell'omaggio che sia stato fatto alla Rivoluzione dei Garofani portoghese, che aveva liberato il vicino paese iberico da una dittatura fascista cinquantennale.

Nell'apposita sezione è presente anche il video del concerto del Camp Nou del 1985. [RV]

"Finalmente Abril 74, una composición... (Continues)
Companys, si sabeu on dorm la lluna blanca,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/16 - 14:36

Piazza Loggia

Piazza Loggia
Da "Memorie resistenti" [2005]
Testo e musica di Antonello Baldi [NCB] - 1974
Scarica il libretto di "Memorie resistenti" dal Sito del NCB


1936-1976-2006

Piazza Loggia non è solo il luogo della memoria civile di questa città, della sua vicenda politica e sociale più recente. E' qualcosa di più e di diverso solo se sappiamo intrecciare tra di loro, nel modo giusto, col “filo rosso” della conoscenza, i fatti accaduti e che la Storia ci mette davanti in un modo apparentemente arbitrario. C’è stata la strage fascista del 28 maggio del ‘74, ma c’è stata anche un’altra strage, e per questo fascista: quella del 29 maggio del ‘93. C’è stata Brescia e c’è stata Gorni Vakuf. Sono due episodi resi simili non solo perché segnati da una violenza assassina (ma non cieca), ma per il valore esemplare che la vita di quegli uomini e di quelle donne, e non la morte, ha avuto in sé. Per loro e per noi.
Nello... (Continues)
Acqua sui volti, sulle bandiere, sulle mie mani
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/16 - 14:17
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30 anni [Piazza della Loggia 1974-2004]

Da "Memorie resistenti" [2005]
Testo e musica di Gigi Modiano [NCB] - 2004
Scarica il libretto di "Memorie resistenti" dal Sito del NCB.
Si veda anche Ringhera

"La mattina plumbea sembra pesare sul clima dello sciopero che solitamente comunica con una città abituata, come un corpo avvizzito, ad essere scossa dai rumorosi cortei operai che ne sconvolgono le monotone, piccole consuetudini quotidiane.

Non tutti i lavoratori hanno raggiunto il luogo della manifestazione, quando Gianni Panella, dinanzi a circa 2500 persone, introduce gli oratori ufficiali. Il dirigente della Camera del lavoro richiama i motivi che hanno indotto le organizzazioni sindacali a dichiarare lo sciopero, e sottolinea la necessità di spezzare la sempre più fitta trama di attentati che da mesi segna la vita quotidiana della provincia.

Franco Castrezzati, segretario della Fim-Cisl, prendendo la parola, esprime il... (Continues)
Troppi anni son passati
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/16 - 14:12

'Na guera

Da "Memorie resistenti" [2005]
Testo e musica di Tiziano Zubani [NCB]
Scarica il libretto completo dal Sito del NCB

*


"A 14 anni appena compiuti sono andata in fabbrica, ed è stato terribile andare là dentro. Il senso di oppressione che ho provato quando i cancelli si sono chiusi dietro di me. Invece dell’aria dei prati, invece di tutti i sogni che
aveva fatto sui miei studi, sulla mia vita libera…, mi son sentita chiudere dietro quelle inferriate come di una prigione. La vita di fabbrica era terribile. Mi mancava il respiro in mezzo a tutta quella polvere. Lavoravo come le altre apprendiste, non alle macchine ma alla preparazione. Aiutavo a preparare il cotone per filare e così ho continuato per un anno. Poi ho avuto anch’io la mia macchina. Ricordo quel giorno: è stata una grande emozione. Mi hanno dato due telai. Ero felice di avere qualche cosa che fosse mia, qualche cosa di cui... (Continues)
Go cominciat a laurà – che ghere dudes agn
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/16 - 13:49
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I Should Be Proud

I Should Be Proud
1970
Scritta da Henry Cosby

"I Should Be Proud" is a 1970 protest song by Motown girl group Martha and the Vandellas. Though not a big hit (peaking at #80 pop and #45 R&B), the song was noted for being the first released Motown protest song (released in February of the year) just months before the releases of Edwin Starr's "War" and The Temptations' "Ball of Confusion". The song had the narrator talk of how she was devastated on hearing the news that her loved one, who was fighting in the Vietnam War, was shot and killed in action. Instead of being proud that her loved one "fought for her" as the narrator suggested people around her was claiming, all she wanted was him and not his honors for fighting the war exclaiming that the man, disguised as "Private Johnny C. Miller" was "fightin' for the evils of society".

Wikipedia
I was under the dryer when the telegram came:
(Continues)
2006/5/15 - 12:37
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Holiday

Holiday
[2004]
by Billie Joe Armstrong
Album: American Idiot

Written by singer Billie Joe Armstrong for his band Green Day's seventh studio album American Idiot (2004). The song is the prelude to "Boulevard of Broken Dreams", which appears as the following track on the album and was released as the second single. "Holiday" was released in the spring of 2005 as the third single from the album and performed moderately on the charts. In the U.S., it reached number nineteen on the Billboard Hot 100; it debuted at number eleven in the UK and at number twenty-one in Canada. The song achieved considerable popularity across the world.

It is also thought that the song was written while on a visit to Los Angeles, CA. Many persons remember the city when hearing the song.

(Wikipedia)
say! hey!
(Continues)
2006/5/15 - 12:22
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Big Oil

© 2003 DJ MONKEY
************
in l.a. whether you’re a punk or a star
(Continues)
Contributed by Joey Alkes 2006/5/15 - 03:40
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Carrying No Cross

Carrying No Cross
(by Eddie Jobson and John Wetton)

da "Danger Money"

Stupefacente sia per la musica che per il testo, che narra di come un soldato dell'esercito regolare tedesco nella Seconda Guerra Mondiale che, come tanti ha scelto di combattere per dare un senso alla propria vita, si accorga finalmente, mentre vaga disperso dal resto della truppa in territorio nemico, di quanto sia stupido ed insensato combattere ed uccidere altri esseri umani solo perchè appartenenti ad una nazione che qualcun altro ha considerato nemica.
Stop........
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/5/13 - 18:31
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La manifestazione in cui morì Zibecchi

La manifestazione in cui morì Zibecchi
[1978]
Testo e musica di Giovanna Marini
Correvano coi carri

[2003]
dall'album Buongiorno e Buonasera
Caravan/Sonymusic 2003
Si veda anche Per Claudio Varalli.





GIANNINO ZIBECCHI: STORIA DI UN ASSASSINIO DI STATO
di Riccardo Venturi, dalla mailing list Brigatalolli, 26 ottobre 2005

E' il 17 aprile 1975. Fin dalle prime ore della mattina, a Milano, si respira un’aria bruttissima malgrado la bella giornata di sole. La folla è enorme alla manifestazione indetta contro il fascismo, contro la repressione, contro l’assassinio di Claudio Varalli, avvenuto il giorno precedente. Si cominciano con il colpire i punti della presenza fascista in città, e soprattutto le sedi dalle quali partivano le spedizioni squadristiche come quella di piazza Cavour del giorno prima.

E piazza Cavour è proprio la destinazione del corteo, che via via si fa immenso. Però non si ferma in piazza Cavour.... (Continues)
Nella piazza un gran groviglio,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/11 - 16:12
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La balorda

La balorda
[1972]
Testo e di Ivan Della Mea
Musica -in gran parte- di Ivan Della Mea
Per il resto ripresa da filastrocche e canzoni popolari, romanze liriche, eccetera, eccetera, eccetera.
Alla chitarra Paolo Ciarchi.
Testo ripreso da La musica dell'Altra Italia


La Balorda di Ivan Della Mea è un risotto.
Sotto il nome di risotto, nella tradizione della musica popolare (da osteria) milanese e lombarda si intenda una cantata, quasi sempre improvvisata, formata da elementi compositi: altre canzoni, strofe inventate su arie note, ottave, di tutto. E Della Mea, da profondo conoscitore delle tradizioni, e della lingua, della sua città di adozione, servì nel 1972 proprio un bel risottino. Tanto che una frase della Balorda, "Non mangiare würstel coi RAUTI", passò quasi in proverbio. Almeno per un certo periodo. Ora i nipotini di Rauti stanno in parlamento e fanno parte della Casa delle Libertà; solo... (Continues)
Movimento I
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/11 - 00:28
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Massimiliano Larocca: Il nini muàrt

Massimiliano Larocca: Il nini muàrt
[2004]
Poesia di Pier Paolo Pasolini
da Poesie a Casarsa [1942]

Adattamento in italiano e musica di Massimiliano Larocca
Da Il ritorno delle passioni [2005]

Anche Il nini muart fa parte delle canzoni che verranno (o saranno già state) mandate in onda da Radio Dissident nella trasmissione dedicata alle CCG. Crediamo fermamente che, se Pier Paolo Pasolini fosse stato ancora vivo, non avrebbe detto nulla e si sarebbe limitato ad ascoltare come Massimiliano ha messo in musica e cantato la sua poesia. Diciamo solo questo. Anzi no. Diciamo anche che la poesia fu forse ispirata a Pasolini dalla morte del fratello, partigiano della divisione Osoppo, rimasto ucciso nel tragico ed ancora oscuro episodio di Porzûs. Negli "extra", certo; ma forse...
Sera imbarlumida,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/10 - 22:53
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El me gatt

El me gatt
[1962]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Omicron (Ernesto Esposito) - Della Mea
Album / Albumit: 1. Ballate della violenza [EP 1962; I Dischi del Sole DS 19]
2. Ringhera [1974]


"El me gatt è la prima canzone di animalismo militante della Storia"
"El me gatt is the first song of militant animalism in history"
"El me gatt est la première chanson d'animalisme militant dans l'histoire"
"El me gatt on historian ensimmäinen militantti animalismilaulu"
Alessio Lega

Questa pagina è (anche) per Alfredo Cospito
This page is (also) for Alfredo Cospito
Cette page est aussi pour Alfredo Cospito
Tämä sivu on (myös) Alfredo Cospitolle
"L'è la giustissia che me fa tort..."



EL NOSTER GATT
di Riccardo Venturi (2023)

Scritta originariamente nel 1962 a tempo di valzer musette in 6/8, e ispirata a un reale episodio dell'adolescenza di Ivan Della Mea accaduto... (Continues)
A l'han trovàa distes in mezz a i orti,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/5/10 - 21:35
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Gather 'Round The Stone

Gather 'Round The Stone
Un altro bel pezzo contro la guerra di Bush, sempre dal doppio "Both Sides Of The Gun" (Virgin, 2006)
You're too young to know
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/5/9 - 22:13
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Both Sides Of The Gun

Both Sides Of The Gun
Dall'omonimo album uscito in questo 2006, un bel pezzo contro la strategia del terrore di Bush, "un pazzo ad una dimensione in un mondo tridimensionale"
Living these days is making me nervous
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/5/9 - 22:06
Song Itineraries: George Walker Bush II
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Militares Subnormales

Militares Subnormales
album: ¡Ya hera ora!

L'utilizzo della z al posto della c (ad esempio soziales) penso che abbia un valore simile all'uso della k in italiano (okkupazione...)
Militares subnormales, parásitos soziales
(Continues)
2006/5/9 - 09:32




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