Ça fait d'excellents français
Le colonel était dans la finance,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/2/7 - 22:47
Bombe e fiori (A Adriano Sofri)
La presenza del piombo in Piazza Fontana
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2006/2/7 - 20:31
Mourir pour des idées
Ripresa dal suo blog
MORIR PER L'IDEYAL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/2/7 - 15:43
Marcia anche tu
[1967]
Testo e musica di Salvatore Adamo
Paroles et musique de Salvatore Adamo
dal sito "ADAMO in Italiano"
http://www.webalice.it/cosgri/
Autocover (ma il testo ha un significato completamente diverso e non inerente alle CCG) di Tu me reviens
Testo e musica di Salvatore Adamo
Paroles et musique de Salvatore Adamo
dal sito "ADAMO in Italiano"
http://www.webalice.it/cosgri/
Autocover (ma il testo ha un significato completamente diverso e non inerente alle CCG) di Tu me reviens
Ieri ancora eri un bambino
(Continues)
(Continues)
Contributed by Davide Costa 2006/2/7 - 04:47
Ci si rivedrà
[1997]
Testo e musica di Omicron/Della Mea
Dall'album "Ho male all'orologio"
Paroles et musique: Omicron/Della Mea
Album: "Ho male all'orologio" ("J'ai mal à l'horloge")
L'inserimento di questa canzone nelle CCG ha molteplici motivi.
Uno proprio, dato che si tratta di una canzone dedicata da Ivan della Mea a Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani. Essendoci occupati diffusamente nelle CCG della morte di Giuseppe Pinelli, e del conseguente assassinio del commissario Calabresi, è utile e doveroso vedere anche come "è andata a finire", anche se ci ostiniamo a credere che non sia finito un bel niente. Questo è quel che abbiamo sotto gli occhi adesso, e in questa bellissima e struggente canzone/recitativo di Ivan Della Mea.
Una canzone che si apre con quelli che, a mio parere, sono forse i più bei versi dedicati in assoluto nella canzone d'autore italiana (e non solo)... (Continues)
Testo e musica di Omicron/Della Mea
Dall'album "Ho male all'orologio"
Paroles et musique: Omicron/Della Mea
Album: "Ho male all'orologio" ("J'ai mal à l'horloge")
L'inserimento di questa canzone nelle CCG ha molteplici motivi.
Uno proprio, dato che si tratta di una canzone dedicata da Ivan della Mea a Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani. Essendoci occupati diffusamente nelle CCG della morte di Giuseppe Pinelli, e del conseguente assassinio del commissario Calabresi, è utile e doveroso vedere anche come "è andata a finire", anche se ci ostiniamo a credere che non sia finito un bel niente. Questo è quel che abbiamo sotto gli occhi adesso, e in questa bellissima e struggente canzone/recitativo di Ivan Della Mea.
Una canzone che si apre con quelli che, a mio parere, sono forse i più bei versi dedicati in assoluto nella canzone d'autore italiana (e non solo)... (Continues)
Poiché amo l'amore
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/2/6 - 22:02
Bastian contrario
[1997]
Testo di Ivan della Mea
Musica di Paolo Ciarchi
Dall'album "Ho male all'orologio".
La guerra è una delle molte, molte cose nominate in questa straordinaria e dissonante canzone (nella musica e nell'assai arduo testo) di Ivan della Mea. Quasi recitata, e "per contrari".
Testo di Ivan della Mea
Musica di Paolo Ciarchi
Dall'album "Ho male all'orologio".
La guerra è una delle molte, molte cose nominate in questa straordinaria e dissonante canzone (nella musica e nell'assai arduo testo) di Ivan della Mea. Quasi recitata, e "per contrari".
Oh come lievi mi girano le palle
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/2/6 - 21:44
Mourir dans tes bras
Come qualcuno ha detto:
"Penso che insieme a Leonard Cohen Salvatore Adamo sia il più grande cantautore della seconda metà del Novecento".
Davide Costa (sito ADAMO in Italiano) http://www.webalice.it/cosgri/
"Penso che insieme a Leonard Cohen Salvatore Adamo sia il più grande cantautore della seconda metà del Novecento".
Davide Costa (sito ADAMO in Italiano) http://www.webalice.it/cosgri/
Davide Costa (sito ADAMO in Italiano) http://www.webalice.it/cosgri/ 2006/2/6 - 14:54
דער הױפֿזינגער פֿון װאַרשעװער געטאָ
dal disco Canti dei Lager distribuito con L'Unità il 27 gennaio 2006 in occasione della giornata della Memoria.
CANZONE DEL GHETTO DI VARSAVIA
(Continues)
(Continues)
2006/2/5 - 12:33
An amazing gift from Beppe "Jaka" Giacalone to the Antiwar Songs website and to its users: since today you can download from our website Senti Senti and Nessun dubbio, two peace and love songs. Thanks Jaka. One Love!
Lorenzo Masetti 2006/2/5 - 10:59
Ho sognato una strada
Dall'album "L'arcangelo", uscito il 3 febbraio 2006.
Ho sognato una strada
(Continues)
(Continues)
Contributed by Antonio Piccolo 2006/2/5 - 09:45
Nessun dubbio
da "Love To The People"
feat. Roy Paci
(Giacalone-Gervasi-Giacalone)
Testo liberamente tratto da "Nessun dubbio" di Francesco Carpini, ex dj di Controradio, amico e collega del Jaka.
feat. Roy Paci
(Giacalone-Gervasi-Giacalone)
Testo liberamente tratto da "Nessun dubbio" di Francesco Carpini, ex dj di Controradio, amico e collega del Jaka.
È un immenso fluttuare
(Continues)
(Continues)
2006/2/4 - 15:23
'Αμα τελειώσει ο πόλεμος
dal disco I canti dei Lager distribuito con L'Unità il 27 gennaio 2006 in occasione della giornata della Memoria.
QUANDO LA GUERRA FINIRÀ
(Continues)
(Continues)
2006/2/4 - 15:15
Ο δραπέτης
dal disco I canti dei Lager distribuito con L'Unità il 27 gennaio 2006 in occasione della giornata della Memoria.
L'EVASO
(Continues)
(Continues)
2006/2/4 - 15:10
Ο Αντώνης
dal disco I canti dei Lager distribuito con L'Unità il 27 gennaio 2006 in occasione della giornata della Memoria.
ANTONIO
(Continues)
(Continues)
2006/2/4 - 12:50
Još i danas zamiriše trešnja
E una delle poche canzoni scritte durante la guerra in Croazia che ha cercato di unire simbolicamente tutte le due parti - non politicamente ma nel condividire della sofferenza.
Djordje 2006/2/3 - 16:11
Everybody Wake Up (Our Finest Hour Arrives)
da "Stand Up" (2005)
Everybody wake up
(Continues)
(Continues)
2006/2/3 - 14:08
Soldato
Vorrei dire GRAZIE ai NOMADI per questo testo semplicemente Stupendo e che mi sento davvero addosso "sono un soldato anche io e la mia vita attraverso un avana sette e' solo un dettaglio"
Damiano 2006/2/2 - 18:55
Stalingrado
E' sicuramente cascina.
perché infatti l'ultima strofa: "sette operai, sette bicchieri che brindano a Lenin..." è riferita ai sette fratelli Cervi.
perché infatti l'ultima strofa: "sette operai, sette bicchieri che brindano a Lenin..." è riferita ai sette fratelli Cervi.
Giulio Breglia 2006/1/29 - 13:52
The Future
[1992]
Lyrics and Music by Leonard Cohen
Testo e musica di Leonard Cohen
Lyrics and Music by Leonard Cohen
Testo e musica di Leonard Cohen
Give me back my broken night
(Continues)
(Continues)
2006/1/29 - 00:42
Bone Bomb
da "Another Day on Earth" (2005)
"La canzone si basa su due articoli di giornale: uno raccontava la storia di una kamikaze donna, l’altro parlava di un dottore israeliano che descriveva lo scenario che incontrava dopo un attentato kamikaze: uno dei problemi più terribili che doveva affrontare era estrarre le mille schegge di ossa del kamikaze esploso dalla pelle dei feriti. Pezzettini di ossa volati ovunque. Dunque c’è l’immagine di questa donna, l’immagine (prima ancora che si facesse saltare in aria) di una "santa", di una "già morta" che aveva trovato la sua pace, la sua gioia nell’uccidere qualcun altro. È una nuova tragedia moderna."
(Brian Eno, intervistato da Silvia Boschero, L’UNITA’ – 15/06/2005
"La canzone si basa su due articoli di giornale: uno raccontava la storia di una kamikaze donna, l’altro parlava di un dottore israeliano che descriveva lo scenario che incontrava dopo un attentato kamikaze: uno dei problemi più terribili che doveva affrontare era estrarre le mille schegge di ossa del kamikaze esploso dalla pelle dei feriti. Pezzettini di ossa volati ovunque. Dunque c’è l’immagine di questa donna, l’immagine (prima ancora che si facesse saltare in aria) di una "santa", di una "già morta" che aveva trovato la sua pace, la sua gioia nell’uccidere qualcun altro. È una nuova tragedia moderna."
(Brian Eno, intervistato da Silvia Boschero, L’UNITA’ – 15/06/2005
my
(Continues)
(Continues)
2006/1/29 - 00:26
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
We Didn't Start The Fire
La canzone ripercorre più di 30 anni di storia, per i riferimenti rimandiamo a Octopus's Garden.
"The World's always been kinda messed up, it was messed up before I was born, it was messed up during the time that I lived and it will probably be messed up after I'm gone. That doesn't mean you don't try the best that you can and make this a better world."
"The World's always been kinda messed up, it was messed up before I was born, it was messed up during the time that I lived and it will probably be messed up after I'm gone. That doesn't mean you don't try the best that you can and make this a better world."
Harry Truman, Doris Day, Red China, Johnnie Ray,
(Continues)
(Continues)
2006/1/29 - 00:12
Danny Boy
Parole di Frederick Weatherly (1910)
Adattate alla melodia "A Londonderry Air" nel 1913.
Accogliamo quella che è una delle più famose ballate irlandesi (il cui testo però è stato scritto da un avvocato inglese, Frederick Weatherly, che successivamente le adattò ad una melodia tradizionale, A Londonderry Air, decretando il succeso della canzone) tra le canzoni contro la guerra, in base all'interpretazione secondo la quale le parole sono dirette da una madre (o da un padre), ormai vecchia e che sente la fine vicina, al giovane figlio costretto a partire per la guerra e che teme di non rivedere mai più.
(Lorenzo Masetti)
Per una storia completa della canzone e del suo inaspettato successo rimandiamo a Danny Boy—the mystery solved!.
Il testo qui riportato è l'originale di Weatherly ma ne esistono numerosissime varianti.
Adattate alla melodia "A Londonderry Air" nel 1913.
Accogliamo quella che è una delle più famose ballate irlandesi (il cui testo però è stato scritto da un avvocato inglese, Frederick Weatherly, che successivamente le adattò ad una melodia tradizionale, A Londonderry Air, decretando il succeso della canzone) tra le canzoni contro la guerra, in base all'interpretazione secondo la quale le parole sono dirette da una madre (o da un padre), ormai vecchia e che sente la fine vicina, al giovane figlio costretto a partire per la guerra e che teme di non rivedere mai più.
(Lorenzo Masetti)
Per una storia completa della canzone e del suo inaspettato successo rimandiamo a Danny Boy—the mystery solved!.
Il testo qui riportato è l'originale di Weatherly ma ne esistono numerosissime varianti.
Oh Danny boy, the pipes, the pipes are calling
(Continues)
(Continues)
2006/1/28 - 20:25
Student Demonstration Time
da Surf's Up (1971)
Based on "Riot in Cell Block Number 9" -originally written by Jerry Leiber and Mike Stoller in 1954
Based on "Riot in Cell Block Number 9" -originally written by Jerry Leiber and Mike Stoller in 1954
If you lived through the 60s, the civil riots, the unrest, the anti-war demonstrations, the crowds of unruly students in the streets, with hundreds of young soldiers dying every day -- every day, and in-depth TV coverage of people being shot at close range coming into our living rooms every night, you might have more understanding of "the why and wherefore" of the song.
Michael was seeing all this going on in Santa Barbara, California, where he lived. It was in his front yard. It was in all our lives. It was a sick time. The country was sick. And much of it was needless. Michael was moved to write a song about war protest. His approach was to offer vocal advice to the listener as to what to do when you may be caught up in one of these civil unrests -- so as not to get killed. Remember, Kent State was still in the news when the lyrics were written.
Stephen W. Desper, engineer of the Beach Boys
Michael was seeing all this going on in Santa Barbara, California, where he lived. It was in his front yard. It was in all our lives. It was a sick time. The country was sick. And much of it was needless. Michael was moved to write a song about war protest. His approach was to offer vocal advice to the listener as to what to do when you may be caught up in one of these civil unrests -- so as not to get killed. Remember, Kent State was still in the news when the lyrics were written.
Stephen W. Desper, engineer of the Beach Boys
Starting out with Berkeley Free Speech
(Continues)
(Continues)
2006/1/28 - 20:01
Song Itineraries:
War in Viet Nam: Student Protest and Repression
Birmingham Six
[1988]
Lyrics & Music by Shane MacGowan
Album: If I Should Fall from Grace with God (in medley con Streets of Sorrow)
Hugh Callaghan, Patrick Hill, Gerard Hunter, Richard McIlkenny, William Power e John Walker, i Birmingham Six, sei uomini falsamente accusati di aver piazzato una bomba a Birmingham nel 1974 che provocò la morte di 21 persone.
Nonostante che la polizia inglese conoscesse i nomi dei veri terroristi, i sei furono pestati, torturati e infine incarcerati. La loro innocenza venne riconosciuta solo nel 1991.
Sorte simile toccò ai Guildford Four: Paul Hill, Gerry Conlon, Patrick (Paddy) Armstrong e Carole Richardson, incarcerati per 15 anni.
Vedi anche The Annotated Pogues Lyrics ed un articolo di Silvia Morosi
Lyrics & Music by Shane MacGowan
Album: If I Should Fall from Grace with God (in medley con Streets of Sorrow)
Hugh Callaghan, Patrick Hill, Gerard Hunter, Richard McIlkenny, William Power e John Walker, i Birmingham Six, sei uomini falsamente accusati di aver piazzato una bomba a Birmingham nel 1974 che provocò la morte di 21 persone.
Nonostante che la polizia inglese conoscesse i nomi dei veri terroristi, i sei furono pestati, torturati e infine incarcerati. La loro innocenza venne riconosciuta solo nel 1991.
Sorte simile toccò ai Guildford Four: Paul Hill, Gerry Conlon, Patrick (Paddy) Armstrong e Carole Richardson, incarcerati per 15 anni.
Vedi anche The Annotated Pogues Lyrics ed un articolo di Silvia Morosi
There were six men in Birmingham
(Continues)
(Continues)
2006/1/27 - 15:10
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland, From World Jails
Why Can't We Live Together?
[1972]
Parole e musica di Timothy E. "Timmy" Thomas
Singolo estratto dall'album "Why Can't We Live Together"
Molto celebre anche l'elegantissima cover di Helen Folasade Adu, in arte Sade, nel suo splendido disco d'esordio del 1984, intitolato "Diamond Life"
(Bernart Bartleby)
Parole e musica di Timothy E. "Timmy" Thomas
Singolo estratto dall'album "Why Can't We Live Together"
Molto celebre anche l'elegantissima cover di Helen Folasade Adu, in arte Sade, nel suo splendido disco d'esordio del 1984, intitolato "Diamond Life"
(Bernart Bartleby)
Tell me why, tell me why, tell me why.
(Continues)
(Continues)
2006/1/27 - 14:13
The Winter Of The Long Hot Summer
Album: Hypocrisy Is the Greatest Luxury (1992)
It all seemed so idiotic all the accusations of unpatriotic
(Continues)
(Continues)
2006/1/27 - 13:57
Άσμα ασμάτων ("Song of Songs"), Ο Αντώνης ("Andonis"), 'Αμα τελειώσει ο πόλεμος ("When the War is over") and Ο δραπέτης ("The Fugitive"): the four songs composing the "Mauthausen Trilogy" by the great Greek poet and dramaturgist Iakovos Kambanellis, set to music by Mikis Theodorakis and performed by artists such as Maria Farandouri. No doubt one of the most important AWS contributions for 2006, which we invite you to read on today's World Memorial Day of Auschwitz and of the other extermination camps.
Riccardo Venturi 2006/1/27 - 10:47
Lamento
Canzone tratta da una poesia di Hermann Hesse, dal Glasperlenspiel ("Il libro delle perle di vetro").
Un canto-poesia la cui bellezza si commenta da sola. [RV]
Un canto-poesia la cui bellezza si commenta da sola. [RV]
Non c'è concesso di essere, noi siamo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/26 - 22:44
Amore e Odio
(2005)
Amore e Odio
(Musica: Angelo "Sigaro" Conti - Testo: David Cacchione)
"Il nostro amico fotografo Tano D'Amico un giorno ci ha raccontato che in un suo precedente viaggio in Palestina, diversi anni fa, aveva fatto un servizio fotografico nei campi profughi. Li' aveva fotografato una famiglia, madre padre e figlia. Nel marzo 2002 siamo stati in Palestina e Tano e' tornato a trovare la famiglia della foto. La bambina nel frattempo era cresciuta e da poco si era fatta esplodere come kamikaze."
Amore e Odio
(Musica: Angelo "Sigaro" Conti - Testo: David Cacchione)
"Il nostro amico fotografo Tano D'Amico un giorno ci ha raccontato che in un suo precedente viaggio in Palestina, diversi anni fa, aveva fatto un servizio fotografico nei campi profughi. Li' aveva fotografato una famiglia, madre padre e figlia. Nel marzo 2002 siamo stati in Palestina e Tano e' tornato a trovare la famiglia della foto. La bambina nel frattempo era cresciuta e da poco si era fatta esplodere come kamikaze."
Amore ancora scorre l'Odio nelle vene
(Continues)
(Continues)
2006/1/26 - 21:22
Italiano
[2006]
Testo (e musica?) di Redshadow
Dal newsgroup it.fan.musica.guccini, 25 gennaio 2006. Grazie di cuore al hermano Redshadow per il permesso di inserirla nelle CCG. [RV]
Testo (e musica?) di Redshadow
Dal newsgroup it.fan.musica.guccini, 25 gennaio 2006. Grazie di cuore al hermano Redshadow per il permesso di inserirla nelle CCG. [RV]
Sono italiano, forse romano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/26 - 19:20
I tre potenti
Da cantarsi sull'aria della canzone popolare pistoiese "Le tre sorelle", eseguita da Riccardo Tesi e la Banditaliana.
C’erano tre potenti,
(Continues)
(Continues)
2006/1/26 - 19:09
Song Itineraries:
The other side of AWS: AntiWar Shit
La battaglia di San Lorenzo
Anonymous
[1921]
"Ma quali sono i canti della Resistenza più celebri? Se consideriamo la categoria in senso lato, sicuramente possiamo considerare "materiali resistenti" i canti del biennio '19-'20, quando le avanguardie operaie presero coscienza della propria condizione all'interno del capitalismo italiano nascente. Di lì a poco il fascismo avrebbe iniziato la sua scalata al potere. La Battaglia di San Lorenzo del '21 che può essere considerata a pieno titolo la madre di tutte canzone antifasciste, racconta la connivenza della Guardia Regia e delle squadracce fasciste e della loro violenza contro un gruppo di ferrovieri dissenzienti."
Da questa pagina.
Il testo è invece ripreso da Canti di Lotta. La canzone è sull'aria della Leggenda del Piave.
"Ma quali sono i canti della Resistenza più celebri? Se consideriamo la categoria in senso lato, sicuramente possiamo considerare "materiali resistenti" i canti del biennio '19-'20, quando le avanguardie operaie presero coscienza della propria condizione all'interno del capitalismo italiano nascente. Di lì a poco il fascismo avrebbe iniziato la sua scalata al potere. La Battaglia di San Lorenzo del '21 che può essere considerata a pieno titolo la madre di tutte canzone antifasciste, racconta la connivenza della Guardia Regia e delle squadracce fasciste e della loro violenza contro un gruppo di ferrovieri dissenzienti."
Da questa pagina.
Il testo è invece ripreso da Canti di Lotta. La canzone è sull'aria della Leggenda del Piave.
Il padre di famiglia se ne stava al suo lavoro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/26 - 18:03
R60
Canto della provincia di Reggio Emilia [1951].
Testo di Ermanno Rivetti
Musica di Michele Isernia
Riprendo il testo dal sito di Franco Frascolla, con lievi correzioni testuali.
L' "R60" è un potente trattore prodotto dalle OMI-Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia, nel corso di uno dei primi esperimenti di autogestione operaia di una fabbrica in Italia. Tra il 1950 e il 1951 le Officine Reggiane vennero occupate dai lavoratori in sciopero contro la direzione della fabbrica, impegnata da sempre nelle costruzioni di automezzi e componenti per uso militare; nel corso dell'occupazione, per dimostrare la capacità gestionale delle maestranze in lotta, fu decisa la progettazione e la realizzazione di un trattore, di uno strumento di lavoro e di pace. Un episodio straordinario che fu celebrato con questo canto popolare. Sulla sua scrivania, Alcide Cervi tenne fino alla sua morte il... (Continues)
Testo di Ermanno Rivetti
Musica di Michele Isernia
Riprendo il testo dal sito di Franco Frascolla, con lievi correzioni testuali.
L' "R60" è un potente trattore prodotto dalle OMI-Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia, nel corso di uno dei primi esperimenti di autogestione operaia di una fabbrica in Italia. Tra il 1950 e il 1951 le Officine Reggiane vennero occupate dai lavoratori in sciopero contro la direzione della fabbrica, impegnata da sempre nelle costruzioni di automezzi e componenti per uso militare; nel corso dell'occupazione, per dimostrare la capacità gestionale delle maestranze in lotta, fu decisa la progettazione e la realizzazione di un trattore, di uno strumento di lavoro e di pace. Un episodio straordinario che fu celebrato con questo canto popolare. Sulla sua scrivania, Alcide Cervi tenne fino alla sua morte il... (Continues)
Schiere d'eroi umili ed offesi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/26 - 17:56
Dachau Blues
[1969]
Album: Trout Mask Replica
"By all means, Trout Mask Replica is a joke - or a 'mystification', if you prefer. It's not unprecedented: after all, Beefheart the joker took his cues from his good old pal Frank Zappa and certain other freaky artists. But it's probably the grandest and most flawlessly and intelligently executed mystification in music as a whole, or rock music at least: a grandiose, 79-minute project, with specially trained musicians, thought out lyrics and actually a lot of care thrown into the whole project. The most successful mystification is the one that stands the closest to the truth, isn't it? But it's still a mystification. Beefheart's lyrics are fun, but for the most part they're dadaist and sound good just for the sake of sounding good; when he goes for something a little sharper, like his thoughts on World War Two in 'Dachau Blues', he shows that he can be goofy and serious at the same time, but that's very rarely the point."
From This page
Album: Trout Mask Replica
"By all means, Trout Mask Replica is a joke - or a 'mystification', if you prefer. It's not unprecedented: after all, Beefheart the joker took his cues from his good old pal Frank Zappa and certain other freaky artists. But it's probably the grandest and most flawlessly and intelligently executed mystification in music as a whole, or rock music at least: a grandiose, 79-minute project, with specially trained musicians, thought out lyrics and actually a lot of care thrown into the whole project. The most successful mystification is the one that stands the closest to the truth, isn't it? But it's still a mystification. Beefheart's lyrics are fun, but for the most part they're dadaist and sound good just for the sake of sounding good; when he goes for something a little sharper, like his thoughts on World War Two in 'Dachau Blues', he shows that he can be goofy and serious at the same time, but that's very rarely the point."
From This page
Dachau blues those poor Jews
(Continues)
(Continues)
2006/1/26 - 17:09
Song Itineraries:
Extermination camps
We Gotta Get Out of This Place
(1965)
Parole di Cynthia Weil
Musica di Barry Mann
La canzone non si riferisce direttamente alla guerra, tutt'altro... parla di un figlio che vede morire il padre e decide di andarsene dalla città dove da sempre si vive in povertà.
Tuttavia il ritornello si adatta perfettamente alla situazione del Vietnam e così venne interpretata dai soldati in Vietnam. Se non uscivano dal Vietnam, era perché combattere sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbero fatto! Diventò in pratica l'inno delle truppe americane in Vietnam.
This song, released in 1966, was written about a poor boy living in England and watching his father die. However, the lyrics of the refrain can be applied very easily to the situation of the average GI in Vietnam.
If an American soldier didn't get out of Vietnam, it was because fighting in Vietnam was the last thing that soldier ever did. "We Gotta Get Out of This Place" was... (Continues)
Parole di Cynthia Weil
Musica di Barry Mann
La canzone non si riferisce direttamente alla guerra, tutt'altro... parla di un figlio che vede morire il padre e decide di andarsene dalla città dove da sempre si vive in povertà.
Tuttavia il ritornello si adatta perfettamente alla situazione del Vietnam e così venne interpretata dai soldati in Vietnam. Se non uscivano dal Vietnam, era perché combattere sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbero fatto! Diventò in pratica l'inno delle truppe americane in Vietnam.
This song, released in 1966, was written about a poor boy living in England and watching his father die. However, the lyrics of the refrain can be applied very easily to the situation of the average GI in Vietnam.
If an American soldier didn't get out of Vietnam, it was because fighting in Vietnam was the last thing that soldier ever did. "We Gotta Get Out of This Place" was... (Continues)
In this dirty old part of the city
(Continues)
(Continues)
2006/1/26 - 16:40
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Katanga
Gli Anarchici milanesi
La canzone si riferisce alle manifestazioni organizzate un anno dopo la strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1970), durante la quale Saverio Saltarelli fu ucciso dalle "forze dell'ordine". Il testo è ripreso da Il Deposito-Canti di lotta. Per l'esatta attribuzione del brano si veda questa nota di Matteo Ogliari, che ringaziamo. [CCG/AWS Staff]
Primo anniversario della strage,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/26 - 15:10
My Rainbow Race
[1967]
Words and Music by Pete Seeger
Parole e musica di Pete Seeger
Album: Pete Seeger Now
Non facciamo alcuna fatica nel capire perchè una canzone come questa sia odiata da individui del genere. E ci permettiamo di aggiungere che l'odio di un assassino fanatico è la migliore prova di quanto una canzone possa essere importante, quando sa andare dritta al cuore delle cose. E meno che mai ci stupiamo che sia proprio di Pete Seeger. [CCG/AWS Staff]
We have no difficulty in understanding why a song like this is hated by such kind of a person. And we take the liberty of saying that the hate shown by a fanatic murderer is the best evidence how much a song can be important, when it knows how to go into the very heart of things. We aren't amazed it's a song by Pete Seeger. [AWS Staff]
Words and Music by Pete Seeger
Parole e musica di Pete Seeger
Album: Pete Seeger Now
Non facciamo alcuna fatica nel capire perchè una canzone come questa sia odiata da individui del genere. E ci permettiamo di aggiungere che l'odio di un assassino fanatico è la migliore prova di quanto una canzone possa essere importante, quando sa andare dritta al cuore delle cose. E meno che mai ci stupiamo che sia proprio di Pete Seeger. [CCG/AWS Staff]
We have no difficulty in understanding why a song like this is hated by such kind of a person. And we take the liberty of saying that the hate shown by a fanatic murderer is the best evidence how much a song can be important, when it knows how to go into the very heart of things. We aren't amazed it's a song by Pete Seeger. [AWS Staff]
One blue sky above us
(Continues)
(Continues)
2006/1/26 - 14:21
Save The Country
Album: New York Tendaberry (1969)
Incisa anche dai Fifth Dimension
Incisa anche dai Fifth Dimension
Come on, people! Come on, children!
(Continues)
(Continues)
2006/1/26 - 13:47
Here Comes President Kill Again
(Colin Moulding)
Album: "Oranges & Lemons" (1989)
Album: "Oranges & Lemons" (1989)
Here comes President Kill again,
(Continues)
(Continues)
2006/1/26 - 13:39
Comandante
[1997]
da "Fuori dal controllo"
Riproposto (con nuovo arrangiamento) nel nuovo album dei Gang, Il seme e la speranza [2006].
Ripresa anche da i Luf in Paradis del diaol [2007]
Dedicata al subcomandante Marcos e all'EZLN, l'unico esercito al mondo che "nasce per sciogliersi".
"Esortato a dire la verità e niente altro che la verità, l'individuo in questione dichiarò di chiamari Marcos dei Monti della Selva, figlio del vecchio Antonio e di Dona Juanita, fratello di Antonio figlio, Ramona e Susana, zio della Tonita, del Beto, della Eva e dell'Heriberto, che nacque nell'accampamento guerrigliero di Agua Fría, Selva Lacandona, Chiapas, una notte di agosto del 1984."
Marcos è la selva, è il ponte fra il mondo indigeno e il mondo esterno. E' l'uomo capace di accendere il sogno in ogni parte del pianeta. Colui che ha scoperto, dietro il dolore, la speranza. Un sub-Comandante che ha il fiore della parola, perché la lotta continua nelle parole prima di qualsiasi altro posto. [Dal libretto de Il seme e la speranza]
da "Fuori dal controllo"
Riproposto (con nuovo arrangiamento) nel nuovo album dei Gang, Il seme e la speranza [2006].
Ripresa anche da i Luf in Paradis del diaol [2007]
Dedicata al subcomandante Marcos e all'EZLN, l'unico esercito al mondo che "nasce per sciogliersi".
"Esortato a dire la verità e niente altro che la verità, l'individuo in questione dichiarò di chiamari Marcos dei Monti della Selva, figlio del vecchio Antonio e di Dona Juanita, fratello di Antonio figlio, Ramona e Susana, zio della Tonita, del Beto, della Eva e dell'Heriberto, che nacque nell'accampamento guerrigliero di Agua Fría, Selva Lacandona, Chiapas, una notte di agosto del 1984."
Marcos è la selva, è il ponte fra il mondo indigeno e il mondo esterno. E' l'uomo capace di accendere il sogno in ogni parte del pianeta. Colui che ha scoperto, dietro il dolore, la speranza. Un sub-Comandante che ha il fiore della parola, perché la lotta continua nelle parole prima di qualsiasi altro posto. [Dal libretto de Il seme e la speranza]
Comandante comandante
(Continues)
(Continues)
2006/1/26 - 13:30
Luglio, agosto, settembre (nero)
grazie mille! erano anni che speravo di sapere cosa dicesse la ragazza nell'introduzione :-)
Il Salta 2006/1/26 - 02:29
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Jean Boyer / George van Parys
Interprétation: Maurice Chevalier
Una canzone ironica e blandamente antimilitarista interpretata da Maurice Chevalier, che fu a suo tempo accusato di non essersi curato di andare a cantare per l'occupante tedesco. Ma tant'è. E' nominata da Georges Brassens in Honte à qui peut chanter.
Testo ripreso da questa pagina.