Though with some hours' delay, happy birthday to Francesco Guccini, born on June 14th, 1940.
Riccardo Venturi 2005/6/14 - 22:31
The AWS allow themselves some good laugh: read the songs by Masturbate for Peace :-)
Riccardo Venturi 2005/6/12 - 23:01
L'Internationale: Probably the most complete page in the world on the workers' world hymn, which also has a strong antimilitarist element. The page contains up to now over 100 versions and translations.
Riccardo Venturi 2005/6/9 - 20:58
Geef vrede, Heer, geef vrede
Geef vrede, Heer, geef vrede
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/7 - 22:29
Wie moet zwijgen zal gaan spreken
Wie moet zwijgen zal gaan spreken
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/7 - 22:28
Not only songs, but also masterworks of classical music and poetry against war and for universal peace: Friedrich Schiller's Ode an die Freude, set to music by Ludwig van Beethoven ("de iure" a basic song), and A Survivor from Warsaw by Arnold Schönberg. Don't miss them!
Riccardo Venturi 2005/6/7 - 21:59
Fratello poliziotto
[2005]
Album: "Quello che sei"
Album: "Quello che sei"
Polizia dappertutto, giustizia no!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessio Gentili 2005/6/7 - 21:53
A Survivor from Warsaw
[1947]
Su testi di Arnold Schönberg, di varia natura e provenienza,
tratti dalle testimonianze dei sopravvissuti alla rivolta del ghetto di Varsavia (1943)
Musica di Arnold Schönberg
In questo unico caso, per una più esatta comprensione della composizione musicale di Arnold Schönberg, riportiamo integralmente, nella sezione testuale, il commento degli insegnanti e degli alunni del liceo scientifico statale "Antonio Vallisneri" di Lucca, contenuto nella sezione dedicata alla musica di pace.
I testi sono seguiti dalla traduzione italiana. Dell'inno ebraico finale verrà data anche una trascrizione nell'alfabeto originale.
Riccardo Venturi
7 giugno 2005
Riportiamo l'introduzione all'opera dal medesimo sito:
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, sconfitto definitivamente il nazismo, Schönberg scrisse un lavoro che voleva rievocare la persecuzione condotta dalla Germania di Hitler... (Continues)
Su testi di Arnold Schönberg, di varia natura e provenienza,
tratti dalle testimonianze dei sopravvissuti alla rivolta del ghetto di Varsavia (1943)
Musica di Arnold Schönberg
In questo unico caso, per una più esatta comprensione della composizione musicale di Arnold Schönberg, riportiamo integralmente, nella sezione testuale, il commento degli insegnanti e degli alunni del liceo scientifico statale "Antonio Vallisneri" di Lucca, contenuto nella sezione dedicata alla musica di pace.
I testi sono seguiti dalla traduzione italiana. Dell'inno ebraico finale verrà data anche una trascrizione nell'alfabeto originale.
Riccardo Venturi
7 giugno 2005
Riportiamo l'introduzione all'opera dal medesimo sito:
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, sconfitto definitivamente il nazismo, Schönberg scrisse un lavoro che voleva rievocare la persecuzione condotta dalla Germania di Hitler... (Continues)
"Un sopravvissuto di Varsavia"
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/7 - 21:27
Ode an die Freude
Testo di Friedrich von Schiller [1785]
Musica di Ludwig van Beethoven [1801]
[dalla IX. Sinfonia]
A sua volta da una melodia popolare
Inno dell'Unione Europea
L'inno europeo (inno alla gioia) è l'adattamento dell'ultimo movimento della Nona Sinfonia di Beethoven scritta dal compositore nel 1823 ed è non solo l'inno dell'Unione europea ma di tutta l'Europa in generale.
Per il movimento finale della sinfonia, Beethoven musicò l'inno alla gioia composto nel 1785 da Friedrich von Schiller. Il poema esprime la visione idealistica di Schiller sullo sviluppo di un legame di fratellanza fra gli uomini, visione condivisa da Beethoven.
Nel 1972 il Consiglio d'Europa - lo stesso organismo che nel 1955 concepì la bandiera europea - adottò l'inno alla gioia come proprio inno. Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori d'orchestra del Novecento, fu incaricato di scrivere tre adattamenti... (Continues)
Musica di Ludwig van Beethoven [1801]
[dalla IX. Sinfonia]
A sua volta da una melodia popolare
Inno dell'Unione Europea
L'inno europeo (inno alla gioia) è l'adattamento dell'ultimo movimento della Nona Sinfonia di Beethoven scritta dal compositore nel 1823 ed è non solo l'inno dell'Unione europea ma di tutta l'Europa in generale.
Per il movimento finale della sinfonia, Beethoven musicò l'inno alla gioia composto nel 1785 da Friedrich von Schiller. Il poema esprime la visione idealistica di Schiller sullo sviluppo di un legame di fratellanza fra gli uomini, visione condivisa da Beethoven.
Nel 1972 il Consiglio d'Europa - lo stesso organismo che nel 1955 concepì la bandiera europea - adottò l'inno alla gioia come proprio inno. Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori d'orchestra del Novecento, fu incaricato di scrivere tre adattamenti... (Continues)
O Freunde, nicht diese Töne!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/7 - 19:09
Song Itineraries:
Anti-war classical music
Er is zoveel verdriet in de wereld
[1975]
Scritta da Luigi Verderame e Nelly Byl
Lato B del 45 giri "Gelukkig Zijn"
Esiste anche una versione inglese intitolata "This World Is Full Of Pain"
(B.B.)
Scritta da Luigi Verderame e Nelly Byl
Lato B del 45 giri "Gelukkig Zijn"
Esiste anche una versione inglese intitolata "This World Is Full Of Pain"
(B.B.)
Kijk niet zo boos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/7 - 18:29
A las madres de Mayo
[1996]
Testo e musica di Ismael Serrano
testo ripreso da: http://www.trovadores.net
Un'altra canzone dedicata alle madri di Plaza de Mayo.
Testo e musica di Ismael Serrano
testo ripreso da: http://www.trovadores.net
Un'altra canzone dedicata alle madri di Plaza de Mayo.
Te busca madre mientras su cuerpo es mecido
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/7 - 14:41
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
Canción de posguerra
Testo e musica di Silvio Rodríguez
ripreso da: http://www.trovadores.net
ripreso da: http://www.trovadores.net
Yo sé que cuando todo pase
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/7 - 14:24
Banneri
[2003]
Testo siciliano di Massimiliano e Pippo Pollina
Musica di Pippo Pollina
dall'album "Racconti Brevi"
Colonna sonora del film Ricordare Anna [Anna erinnern] di Walo Deuber.
Testo siciliano di Massimiliano e Pippo Pollina
Musica di Pippo Pollina
dall'album "Racconti Brevi"
Colonna sonora del film Ricordare Anna [Anna erinnern] di Walo Deuber.
[...] I “Racconti Brevi” contenuti in quest’album rievocano frammenti di questa affascinate storia di vita e di musica di cui Pippo Pollina è protagonista ( l’intensa amicizia di “Marrachech”, la romantica avventura di “Questo Amor”e, la ninnananna ai propri figli di “Sambadiò” , l’invocazione alla pace in siciliano di “Banneri”) ; brani che traggono ispirazione dalla memoria storica del nostro Paese (la personale rivisitazione di “Bella Ciao” in versione orchestrale) e dalle vicende umane di personaggi che hanno profondamente toccato lo spirito artistico e la coscienza civile di Pollina (“Centopassi” ispirato alla vita di Peppino Impastato, “La Memoria e Il Mare” adattamento in italiano del celebre brano di Leo Ferrè, “La Tenda Rossa” sulla storia di Umberto Nobile e la sua tragica trasvolata sull’Artico col dirigibile Italia).
Da questa pagina
Da questa pagina
M'arruspigghiavu prestu sta matina
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/7 - 10:29
Song Itineraries:
Free Birds
Las Madres del Amor
Testo di León Gieco
Musica di Luis Gurevich
Una canzone dedicata alle madri di Plaza de Mayo, le madri delle migliaia di "desaparecidos" argentini fatti deportare e assassinare dal regime sanguinario e corrotto dei militari che si stabilì il 18 marzo 1977 con il colpo di stato che depose Isabela Perón, e che crollò nel 1982 con la disastrosa guerra delle Falkland/Malvine.
Sui desaparecidos argentini si veda il seguente sito:
http://www.desaparecidos.org
Musica di Luis Gurevich
Una canzone dedicata alle madri di Plaza de Mayo, le madri delle migliaia di "desaparecidos" argentini fatti deportare e assassinare dal regime sanguinario e corrotto dei militari che si stabilì il 18 marzo 1977 con il colpo di stato che depose Isabela Perón, e che crollò nel 1982 con la disastrosa guerra delle Falkland/Malvine.
Sui desaparecidos argentini si veda il seguente sito:
http://www.desaparecidos.org
"Éramos catorce madres. Volvimos a la semana siguiente. Volvíamos cada semana por novedades a reclamar. Hasta que un día la policía nos dijo que no podíamos estar reunidas, porque había estado de sitio, y que debíamos caminar. Ellos nos impulsaron a caminar. -Caminen de a dos... circulen...- nos gritaban los policías. Nos tomábamos del brazo y empezábamos a caminar. Llegábamos a la plaza y nos poníamos en marcha para que la policía no nos corriera." (Revista Paz y Justicia. Enero 1983)
http://www.me.gov.ar/efeme/24demarzo/f...
(Alessandro)
http://www.me.gov.ar/efeme/24demarzo/f...
(Alessandro)
Enarbolando dignidad
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2005/6/7 - 09:49
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
Zona gialla zona rossa
Dall'album "Non lo faccio più"
Nell’anno che verrà
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2005/6/7 - 07:43
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Versi per la libertà
[1984?]
Poesia di Paolo Messina (1923-2011)
[da "Versi per la libertà", inedito]
Titolo originale in siciliano: "Virsi pi la libirtà"
Musica di Pippo Pollina
Inserita per la prima volta nell'album "Camminando" [2002]
Poi in "Bar Casablanca" [2005] (alla pagina linkata si può ascoltare un frammento in mp3).
Secondo altre fonti, la poesia di Paolo Messina è del 1955 e dovrebbe essere stata pubblicata nel 1985 dalle Officine Grafiche del Mediterraneo in una raccolta intitolata “Rosa fresca aulentissima”.
La canzone veniva interpretata da Pippo Pollina con gli Agricantus già negli anni '80.
Poesia di Paolo Messina (1923-2011)
[da "Versi per la libertà", inedito]
Titolo originale in siciliano: "Virsi pi la libirtà"
Musica di Pippo Pollina
Inserita per la prima volta nell'album "Camminando" [2002]
Poi in "Bar Casablanca" [2005] (alla pagina linkata si può ascoltare un frammento in mp3).
Secondo altre fonti, la poesia di Paolo Messina è del 1955 e dovrebbe essere stata pubblicata nel 1985 dalle Officine Grafiche del Mediterraneo in una raccolta intitolata “Rosa fresca aulentissima”.
La canzone veniva interpretata da Pippo Pollina con gli Agricantus già negli anni '80.
Ammanitati lu ventu
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2005/6/6 - 16:08
Nebo, nebo plavo je
Dalla pagina delle canzoni contro la guerra della ex Jugoslavia
http://www.yurope.com/people/danko/xyu-aw.html
http://www.yurope.com/people/danko/xyu-aw.html
Tog sam jutra ustao,
(Continues)
(Continues)
2005/6/6 - 11:58
Tin Omen
[1989]
Album: Rabies
This song compare the Kent shootings (see Ohio by CSN&Y) to the 1989 Tiananmen Square Massacre.
Questa canzone paragona la sparatoria alla Kent University (vedi anche Ohio di CSN&Y) al massacro di piazza Tien An Men
Album: Rabies
This song compare the Kent shootings (see Ohio by CSN&Y) to the 1989 Tiananmen Square Massacre.
Questa canzone paragona la sparatoria alla Kent University (vedi anche Ohio di CSN&Y) al massacro di piazza Tien An Men
every truncheon hit misguided the people's army divided united stance amped
(Continues)
(Continues)
2005/6/5 - 23:13
Song Itineraries:
War in Viet Nam: Student Protest and Repression
Worlds Apart
1986 - 29:29 Split Vision
Ignorance and innocence go together
(Continues)
(Continues)
2005/6/5 - 22:54
When The Bomb Drops
1984
When the bomb drops I'll be a bank holiday
(Continues)
(Continues)
2005/6/5 - 22:51
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
From The Cradle To The Grave
(1984)
title track dell'album
title track dell'album
Well they took you from your mother's womb and put you in a school
(Continues)
(Continues)
2005/6/5 - 22:42
Who's Gonna Fight in the Third World War?
Album: Demolition War e.p.
Release Date: 1981 December
Release Date: 1981 December
The government talk about conscription
(Continues)
(Continues)
2005/6/5 - 22:38
L'uomo che non dorme mai
dall'allbum "Che cosa te ne fai di un titolo" (2005)
"L'uomo che non dorme mai è un elogio alla sensibilità. Ritengo che ci siano delle differenze, a volte mi chiedo se l'essere umano è uno solo o ci sono diverse -non diciamo razze che è brutto - però ci sono diversi stampi totalmente diversi. Ci sono persone che distruggono tantissime cose in un secondo e non hanno il benché minimo problema, ci sono persone che passano la vita per salvare un pezzettino di qualcosa e che soffrono per tutto quello che non funziona. Faccio fatica a considerarle come parti appartenenti alla stessa specie. E quindi, sì, la definirei un elogio alla sensibilità, che forse è quella che ci sta salvando."
(intervista a Lorenzo Monguzzi dei Mercanti di Liquore, da Bielle)
"L'uomo che non dorme mai è un elogio alla sensibilità. Ritengo che ci siano delle differenze, a volte mi chiedo se l'essere umano è uno solo o ci sono diverse -non diciamo razze che è brutto - però ci sono diversi stampi totalmente diversi. Ci sono persone che distruggono tantissime cose in un secondo e non hanno il benché minimo problema, ci sono persone che passano la vita per salvare un pezzettino di qualcosa e che soffrono per tutto quello che non funziona. Faccio fatica a considerarle come parti appartenenti alla stessa specie. E quindi, sì, la definirei un elogio alla sensibilità, che forse è quella che ci sta salvando."
(intervista a Lorenzo Monguzzi dei Mercanti di Liquore, da Bielle)
L'uomo che non dorme mai
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2005/6/5 - 21:56
Delamo Skifo
Samo sam gledao,
(Continues)
(Continues)
2005/6/5 - 21:37
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
Ratnik paorskog srca
[1982]
Testo e musica di Đorđe Balašević
Lyrics and music by Đorđe Balašević
Album: Pub
Testo e musica di Đorđe Balašević
Lyrics and music by Đorđe Balašević
Album: Pub
Non che, prima del primo macello mondiale, i contadini non fossero state le principali vittime delle guerre, sia con i giovani mandati a morire, sia con la devastazione totale delle campagne (con le conseguenti carestie, pestilenze ecc.); ma, con la “grande guerra”, le masse contadine europee vengono inviate per la prima volta in blocco al massacro. In certi paesi europei, come la Jugoslavia, la distruzione del mondo rurale si è avuta anche con la successiva guerra mondiale, cui ci riporta questa canzone di Đorđe Balašević. Una canzone che, non a caso, presenta dei grossi punti di contatto con Mio nonno partì per l'Ortigara, e non soltanto per l'identica età del protagonista (19 anni). Fatte le debite differenze, sono due canzoni sorelle. [CCG/AWS Staff]
Kada se Braca devetneste vrn'o,
(Continues)
(Continues)
2005/6/5 - 18:22
Nella chiesa di Bellusco
dall'allbum "Che cosa te ne fai di un titolo" (2005)
"Probabilmente sull'onda del dopo-Sputi, volevo scrivere una canzone che parlasse della Resistenza. Perché tutte le suggestioni che Marco [ Paolini ] dava alla gente durante lo spettacolo, ovviamente le ha date in primis anche a me. Quindi mi sono letto Rigoni-Stern e Meneghello e ho riscoperto il fascino di quel periodo, che poi riguarda anche le mie radici, le mie cose di famiglia.
Però non mi andava né di inventare qualcosa né di commentare una vicenda importante. Così ho scelto di parlare di un fatto minore ma reale, tra l'altro accaduto in un paese vicinissimo a dove sono nato e cresciuto, quindi che riesco anche ad immaginarmi nei particolari e nelle reazioni delle persone.
È uno dei testi che mi ha stressato di più la vita, perché era difficile riuscire a non uscire dalla storia vera e propria. Oddio, c'è qualche ricamo, ma... (Continues)
"Probabilmente sull'onda del dopo-Sputi, volevo scrivere una canzone che parlasse della Resistenza. Perché tutte le suggestioni che Marco [ Paolini ] dava alla gente durante lo spettacolo, ovviamente le ha date in primis anche a me. Quindi mi sono letto Rigoni-Stern e Meneghello e ho riscoperto il fascino di quel periodo, che poi riguarda anche le mie radici, le mie cose di famiglia.
Però non mi andava né di inventare qualcosa né di commentare una vicenda importante. Così ho scelto di parlare di un fatto minore ma reale, tra l'altro accaduto in un paese vicinissimo a dove sono nato e cresciuto, quindi che riesco anche ad immaginarmi nei particolari e nelle reazioni delle persone.
È uno dei testi che mi ha stressato di più la vita, perché era difficile riuscire a non uscire dalla storia vera e propria. Oddio, c'è qualche ricamo, ma... (Continues)
Nella chiesa di Bellusco ci arrivarono i tedeschi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2005/6/5 - 15:47
Neću protiv druga svog
(con alcune integrazioni di Riccardo Venturi riprese dalla versione tedesca di Franz Hohler)
NON FARÒ NIENTE CONTRO IL MIO SIMILE
(Continues)
(Continues)
2005/6/5 - 15:16
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
Un semplice ricordo personale. Nel 1944 mi trovavo sulla linea gotica ed ero sfollato in una casa vicino a un cannone tedesco. I tedeschi cantavano frequentemente "Lili Marleen". Con grande nostro stupore, con l'avanzare dell'Ottava Armata sentimmo i soldati inglesi che la cantavano anche loro, con la stessa frequenza.
Ferruccio Alessandri 2005/6/5 - 11:09
Ballata del piccolo An
Deutsche Fassung von Riccardo Venturi
Marina di Campo, Isola d'Elba / Insel Elba
4 giugno / 4. Juni 2005
Marina di Campo, Isola d'Elba / Insel Elba
4 giugno / 4. Juni 2005
BALLADE VOM KLEINEN AN
(Continues)
(Continues)
2005/6/4 - 20:31
La triste danza
sul G8 di Genova da Il deposito
Freddo che mi entra fin dentro alle ossa,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2005/6/4 - 17:01
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
La strada del marmo
Il testo è ripreso da Il deposito.
Come si evince da Resistenza Toscana, la canzone parla dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema.
Come si evince da Resistenza Toscana, la canzone parla dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema.
Ritornò al mattino, il cielo grigio su di sé,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/4 - 10:53
Song Itineraries:
Fascist and Nazist mass slaughters in Italy and Europe
Ballata del piccolo An
Version française de Riccardo Venturi
Marina di Campo, Isola d'Elba / Ile d'Elbe
4 giugno / 4 juin 2005
Marina di Campo, Isola d'Elba / Ile d'Elbe
4 giugno / 4 juin 2005
BALLADE DU PETIT AN
(Continues)
(Continues)
2005/6/4 - 10:46
Rooster
splendida!Questa è una canzone completa,tutte le volte che la ascolto mi commuovo!
HardRockMachine FABIUS 2005/6/4 - 00:24
Lullaby zwischen den Kriegen
2/3 giugno 2005
Marina di Campo (Isola d'Elba)
Marina di Campo (Isola d'Elba)
NINNA NANNA FRA LE GUERRE
(Continues)
(Continues)
2005/6/3 - 19:15
זאָג ניט קײנמאָל
questa pagina de "La Cantarana" sugli 'Zuf de Žur.
NON DIRE MAI
(Continues)
(Continues)
2005/6/3 - 18:36
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