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Before 2005-5-7

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Our page on Le déserteur gets a link in Wikipedia's English and Italian edition.
Riccardo Venturi 2005/5/7 - 21:32
AWS adiministrators are glad to contribute the database collection of antiwar songs with the outstanding The Accrington Pals by Mike Harding.
Riccardo Venturi 2005/5/6 - 22:52
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Piazza Fontana (Luna Rossa)

Piazza Fontana (Luna Rossa)
[1971]
Parole e musica di Claudio Bernieri
Lyrics and music by Claudio Bernieri

Incisa poi dagli Yu Kung nell'album "Pietre della mia gente" (1976).
Interpretata anche anche dalla Banda Bassotti nell'album "Avanzo de cantiere" (1995) con una variante sul finale ("la classe operaia continua la sua lotta") e con il titolo "Luna Rossa".

Per maggiori notizie sulla strage di Piazza Fontana si veda l'introduzione a La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida].
Il pomeriggio del dodici dicembre
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/5 - 09:54
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A fiaccula di a vita

A fiaccula di a vita
Testo e musica di Ghjan-Terenziu Rocchi
Dall'album "C'hè dinù" (1982)
U locu di u nostru amore
(Continues)
2005/5/5 - 09:37
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Missaghju

Missaghju
Testo e musica di Natale Luciani
Dall'album "C'hè dinù" (1984)
Tanta suffrenza
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/5 - 09:35
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Clandestinu

Clandestinu
Parole e musica di Ghjan-Paolu Poletti
Dall'album "A strada di l'avvene" (1977)
T'aghju intesu caminà di bughju in la campagna
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/5 - 09:00
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Surella d'Irlanda

Surella d'Irlanda
Testo e musica di Ghjan-Paolu Poletti
Dall'album "La strada di l'avvene" (1977)
S'hè infiarata la mio rima chi n'aghju tamanta pena
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/5 - 08:55
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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Lettera di u prigiuneru

Lettera di u prigiuneru
Testo e musica di Ghjan-Paolu Poletti
Dall'album "Libertà" (1974)
Da u fondu di e prigione induve tù sì,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/5 - 08:52
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Chjaruscuru

Chjaruscuru
Testo e musica di Natale Luciani
Dall'album "Rinvivisce" (2003)

Una canzone che mette sotto accusa gli atti dei vari movimenti indipendentisti corsi, che pur partendo da una causa giusta, si sono negli anni abbandonati a violenze terroristiche ingiustificate e ingiustificabili. Una storia, appunto, di chiaroscuro.
D'una lotta naziunale
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/5 - 08:42
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God Save The Queen

God Save The Queen
[1977]
Singolo, poi nell'album "Never mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols"

Rilasciata come singolo in occasione del giubileo d'argento (25 anni dall'ascesa al trono) di Elisabetta II, balzò immediatamente ai vertici delle classifiche di vendita dei singoli, anche se la BBC decise di retrocederla al secondo posto dietro una melensa ballata di Rod Stewart.

La canzone più famosa dei Sex Pistols e un vero e proprio inno di tutto il movimento punk, nonché la prima canzone balzata in testa alle classifiche di vendita nel Regno Unito che sia mai stata censurata (per "vilipendio alla regina e all'inno nazionale", tutte cose che andrebbero "vilipese" in po' più spesso anche perché, solo pochi anni dopo, il rigurgito di imperialismo inglese made in Thatcher & Elisabetta mandò a morire non so quanta gente nell'assurda guerra delle Falkland).

Ma anche una violentissima requisitoria contro... (Continues)
God save the queen her fascist regime
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/5 - 07:50
Song Itineraries: Anthems and Anti-Anthems
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A Change Is Gonna Come

A Change Is Gonna Come
(1963)

Musica e testo di Sam Cooke
Lyrics and music by Sam Cooke


A Change is Gonna Come nasce da una serie di circostanze che investirono la vita di Sam Cooke nel 1963.

Il confronto con alcuni studenti impegnati in una manifestazione per i diritti civili, a Durham nel North Carolina; la morte del figlio Vincent, appena diciottenne, avvenuta nel giugno dello stesso anno; l’arresto subìto in ottobre a Shreveport, in Louisiana, per il solo fatto di aver chiesto una stanza in un motel “per soli bianchi”; l’ascolto di “Blowin’ in the wind” di Bob Dylan… tutti questi fatti determinarono l’urgenza di Cooke di esprimere un concetto molto chiaro: non sappiamo cosa ci sia dopo la morte e, proprio per questo, ad ogni essere umano deve essere garantita giustizia, una vita degna su questa terra. Dylan chiedeva: "how many years can some people exist, before they're allowed to be free?". Cooke rispose:... (Continues)
I was born by the river in a little tent
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/5 - 07:03
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Inner City Blues (Make Me Wanna Holler)

Inner City Blues (Make Me Wanna Holler)
[1971]
Terzo singolo estratto dall'album "What's Going On"

Testo di Marvin Gaye
Musica di James Nyx

"Inner City Blues (Make Me Wanna Holler)" parla dei ghetti e dei giovani che ci vivono, e va ascoltata e basta. Si tratta di un brano semplicemente perfetto: non una nota suona datata, neanche nel senso migliore della parola.
Marvin Gaye - What's Going On :: Le Pietre Miliari di OndaRock

Dah, dah, dah, dah
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/5 - 06:56
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Devils & Dust

Devils & Dust
title track dell'album del 2005

Un soldato statunitense di guardia a un posto di blocco in Iraq. Le sue certezze che diventano dubbi.

Leggi l'interessante articolo di Sandro Portelli
I got my finger on the trigger
(Continues)
2005/5/4 - 09:48
Song Itineraries: The Devil
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No Bravery

No Bravery
Questa canzone, che Blunt ha cantato al concertone del Primo Maggio 2005 a Roma, è stata scritta durante la sua esperienza in Kosovo come militare britannico.
There are children standing here,
(Continues)
2005/5/2 - 22:41

Song for Carlo

Song for Carlo
Dall'album / From the album "Peace, Love and Petrol Bombs"
(Colm Bryce)
Engineered, produced and mastered by Rory Donaghy @ Blast Furnace Studios

Testo da / Lyrics from piazzacarlogiuliani.org
There's a picture of you, lying still,
(Continues)
Contributed by adriana 2005/5/1 - 11:42
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Arresta

Arresta
L'intolleranza e' gia' abbastanza senza l'esigenza che prenda consistenza l'abitudine a reagire con la violenza verso chi e' diverso troppo tempo e' stato perso giocando questo gioco perverso adesso basta! Usa la tua testa se sei fuori pista fermati, arresta. Questa e' la cosa giusta la scelta migliore, la nostra proposta pensa prendine coscienza inverti la tendenza senza ipocrisia o indifferenza a stento questo sento lo stesso tento a fondo io diffondo il seguente insegnamento: meno razzismo piu' fratellanza la migliore cura contro l'intolleranza. Stando fermo non ho mai raggiunto niente ma andando avanti incontro tanti intolleranti e spenti, sveglia. E' necessario imparare a dare rispetto alle culture diverse dalla nostra e quindi arresta arresta l'ignoranza e' tanta e oltretutto c'e' chi... (Continues)
Contributed by Alessio Gentili 2005/5/1 - 11:33
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Abbasso Nixon

Abbasso Nixon
Dall'album Pace e Male
Ai compagni morti per sbaglio alle manifestazioni,alla memoria
Pallonate crude
(Continues)
Contributed by adriana 2005/5/1 - 09:08
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Cara Laura

Cara Laura
(2005)
Da "Apuamater" di Davide Giromini

Testo e musica di Fabio Ghelli
Voce narrante: Laura Seghettini
Voce e chitarra: Fabio Ghelli
Voce: Davide Giromini
Chitarra solista: Antonio Pincione
Violino: Michele Menconi


La prima volta che ho sentito una canzone scritta e cantata da Davide Giromini ero ad uno spettacolo teatrale, in un parco a Scandicci. "Sottosopra". Uno spettacolo creato da Virginia Martini a partire da "il figlio di Bakunin" di Sergio Atzeni. E proprio "Sottosopra [Inno darmico del cavatore]" si chiamava la canzone che faceva da tema e filo conduttore per tutto lo spettacolo. L'avevo già visto all'opera, Davide, più volte, con la sua fisarmonica, e la sua grinta a fare da contrappunto alle sue sembianze; ma era la prima volta, dopo molto anni, che sentivo una canzone "nuova" vibrare di sapore antico e, allo stesso tempo, sentivo una canzone "antica" che sapevo essere... (Continues)
Sono morto altre volte, Laura,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/29 - 14:51
Another commentary which makes us special pleasure.
Riccardo Venturi 2005/4/28 - 14:13
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Flodden Field

Anonymous
Flodden Field
Child #168
Traditional [1597]
Tradizionale [1597]

E' abbastanza raro che una ballata tradizionale britannica (inclusa regolarmente da Francis James Child nel suo Canone, al numero 168), pur esaltando una vittoria in battaglia, riesca a descriverne con precisione gli effetti devastanti, e con toni dai quali traspare se non un'effettiva (e per certi versi, allora impossibile) opposizione ad una guerra, almeno lo sgomento dell'anonimo cantore di fronte allo spettacolo terrificante del massacro, e la sua registrazione precisa dell'opposizione alla guerra della Regina Margret (che per questo viene gettata in prigione dal re). E' il caso della stupenda Flodden Field.

Il 9 settembre 1513 fu combattuta presso i monti di Flodden, vicino alla città di Bramstone (propriamente Brankstone), la battaglia decisiva nella guerra dichiarata solo pochi giorni prima (12 agosto) dal Re di Scozia Giacomo IV... (Continues)
King Jamie hath made a vow,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/28 - 11:08
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Draft Resister

Draft Resister
[1969]
Lyrics and music by Steppenwolf
Testo e musica degli Steppenwolf
Album: Monster

"Draft Resister is a Vietnam era antiwar protest song by Steppenwolf. It appeared on the album Monster which was released in 1969. It tells the story of a man who volunteered to be a soldier and then deserted when he saw what it was all about. The song goes on to praise those who oppose conscription." - en.wikipedia
He was talkin' 'bout the army while he passed his pipe around
(Continues)
2005/4/27 - 23:00
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Ruby Don't Take Your Love To Town

Ruby Don't Take Your Love To Town
(1967)

"Ruby, Don't Take Your Love to Town" is a song written by Mel Tillis about a paralyzed veteran of a "crazy Asian war" (given the time of its release, widely assumed—but never explicitly stated—to be the Vietnam War) who either lies helplessly in bed or sits helplessly in his wheelchair as his wife "paints [herself] up" to go out for the evening without him; he believes she is going in search of a lover, and as he hears the door slam behind her, he pleads for her to reconsider. The song was made famous by [Kenny Rogers and The First Edition in 1969. "Ruby" was originally recorded in 1967 by Johnny Darrell, who scored a number nine country hit with it that year.

I always thought this was a very powerful song. There aren't too many songs about disabled war veterans and this one made it's point as far as I am concerned. It was a big hit, but I'll bet most people missed the point. You... (Continues)
You've painted up your lips and rolled and curled your tinted hair,
(Continues)
2005/4/27 - 22:56
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La ballade de Willy Brouillard

La ballade de Willy Brouillard
[1994]
Paroles et musique de Renaud Séchan
Parole e musica di Renaud Séchan
Album "A la belle de Mai"

Una canzone dedicata a un poliziotto da Renaud? Ebbene, sì. Ma alla sua maniera, certamente. Un povero poliziotto di periferia che va a fare il suo lavoro per mangiare, e viene quasi a mente il vecchio slogan: "La disoccupazione t'ha dato un bel mestiere, mestiere di merda, carabiniere", oppure le controverse parole di Pier Paolo Pasolini sui "carabinieri figli del popolo", scritte all'indomani degli scontri di Valle Giulia del 1. marzo 1968. In ogni caso, in una raccolta di "Canzoni contro la guerra", antimilitariste e pacifiste, una canzone come questa non poteva mancare. Introduce, perché no, un'angolazione di cui non è possibile oggettivamente non tenere conto; e farlo con le parole di questa (bellissima) ballata di Renaud è certamente il modo migliore.

Il nome Willy Brouillard... (Continues)
C'est la nuit sur la banlieue
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/26 - 09:52

Hanno ucciso un ragazzo nella piazza dove sono nato

Ci son cresciuto, in piazza Alimonda.
Quel cazzo di venerdì ci sono tornato, da Sampierdarena alla Foce, mettendoci ore
Ho trovato gli amici con gli occhi rossi, del sangue in mezzo alla strada che già si stava coprendo di fiori rossi.

Siamo stati lì fino all'alba, con Niklas,
non riuscivamo ad andarcene via.
Han preparato tutto per mesi
(Continues)
Contributed by Alessandro 2005/4/22 - 11:10
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Severino

Severino è il primo morto partigiano in provincia di Genova.
La brigata garibaldina volante Severino ne prende il nome, e svolge un lavoro pesantissimo sui monti della ValBisagno, fino ad entrare a Genova in Piazza Palermo, il 25 Aprile.

La canzone è tratta dalla prima pagina di "Scarpe Rotte", del partigiano e poi giornalista de L'Unità Attilio Camoriano (Biondo)

La canzone, per sola chitarra, è stata scritta nel 2005, 60esimo della liberazione dell'Italia dai nazisti e dai fascisti
All'ora di vespro, il piazzale è deserto
(Continues)
Contributed by Alessandro 2005/4/22 - 11:02
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Rich Man's War

Rich Man's War
(2004)
dall'album Revolution Starts Now

[...]“Rich Man's War” è splendida ballata dolce e struggente con un testo tutto da ascoltare. Parla di un ragazzo che per sopravvivere va a fare il soldato e viene inviato in Irak a combattere appunto la “ guerra dell’uomo ricco”. Canzone favolosa, cantata con una voce roca e dolce e con un accompagnamento strumentale grandioso basato su un efficacissimo tappeto sonoro teso dall’ organo e da brevi ed efficaci interventi di chitarra. A tratti sembra di ascoltare Springsteen nel modo di scandire le strofe." - Da Rocklab.
Jimmy joined the army ‘cause he had no place to go
(Continues)
2005/4/21 - 21:17
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Missiles

Missiles
Con il nome di The Sound esce l’album d'esordio "Jeopardy" (1980). Registrato a basso costo, con suoni scarni ed essenziali, sara’ destinato a rimanere uno dei lavori piu’ interessanti (e sottovalutati) della new wave britannica.Da questo album e' tratta la canzone antimilitarista "Missiles" un misto di rabbia e passione,cui Borland da’ voce con piglio disperato.
Deep in the country
(Continues)
Contributed by Mauro 2005/4/21 - 15:36
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Waterloo '70

Waterloo '70
1969
Memorie

Testo e musica di Valerio Negrini e Roby Facchinetti

Questa è una canzone che parla di una guerra generica, anche se si intitola "Waterloo 70" potrebbe riferirsi a qualsiasi guerra e proprio questo forse le fa mantenere la sua forza primordiale, là dove racconta la battaglia vista da vicino da un soldato qualsiasi che si capisce buttato dentro al conflitto, e potrebbe trattarsi di un antico soldato greco, di uno romano o cartaginese, assiro, vichingo, normanno, spagnolo, francese, napoleonico, austriaco, inglese, prussiano, sudista, nordista e anche ad uno qualsiasi dei nostri contadini mandati a morire a migliaia nel macello della Prima Guerra Mondiale.
Ognuno di questi soldati potrebbe narrare la stessa storia con le stesse semplici parole.
Voglio dire che non c’è bisogno di eccelsi poeti per raccontare la guerra.
Nasce il giorno intorno a noi
(Continues)
Contributed by i.fermentivivi 2005/4/20 - 10:26
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Padre O'Brien

Padre O'Brien
da "Senza Orario senza bandiera" (1968)

(De André - Leva - Di Palo - De Scalzi)

Un vecchio LP del 1968 riscoperto per l’occasione dove, tra i testi quasi tutti (ma non questo) tratti da alcune liriche del poeta genovese Riccardo Mannerini, affiorano personaggi e situazioni le più disparate possibili.

Padre O’Brien è una di quelle figure che di solito rimangono un po’ in ombra, superate come sono dalle figure grandi dei Grandi Capi, i Grandi Condottieri, i Principi, i Re e i Presidenti vari.
Poi ci sono anche loro, i padri O’Brien di ogni possibile religione e credo, che se ne vanno in giro quotidianamente sulle strade di ogni latitudine del mondo a cercare qualcosa da portare ai poveri, agli sfruttati, ai sofferenti che sono sempre tanti, tanti, troppi.
Uomini e donne che forse conoscono bene l’opulenza. lo sfarzo, la ricchezza e lo spreco infame che le nazioni “civilizzate” producono... (Continues)
Ho chiesto, e non mi han dato,
(Continues)
Contributed by i fermentivivi 2005/4/19 - 16:21
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Le tredici vittime

Le tredici vittime
[2006]

La canzone parla di un fatto realmente accaduto nel '44 a Borgoticino, un paese del novarese
Il 13 di agosto verso le 14
(Continues)
2005/4/18 - 23:16
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La Represión

La Represión
(1975)

Testo di P.Rojas
Musica di J.Soto

Dall'album "El pueblo unido jamás será vencido"
El aire se está llenando,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/18 - 17:04
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Appello ai dormienti

Appello ai dormienti
2003
"L'unione dei mondi"
Noi sempre al confine
(Continues)
Contributed by laura 2005/4/18 - 15:17
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Stranizza d'amuri

Stranizza d'amuri
nn l'avevo mai sentita attentamente...ma... stranizza d'amuri.....è una favola!
angela 2005/4/18 - 10:49
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From A Distance

From A Distance
[1990]
Written by Julie Gold [1985]
Recorded by Nancy Griffith [1987]
Album: "Some People's Lives"

This [song] was written by singer/songwriter Julie Gold, who was working odd jobs in New York to make ends meet when she received a very special 30th birthday gift from her parents back home in Philadelphia: the piano she had played as a child. The men who delivered her piano told her that it had gotten pretty cold in the truck on its way to her, and that she shouldn't play it for a day to give it time to adjust to its new surroundings in her apartment. Gold wanted to play it very badly, but, not wanting to cause damage, resisted the urge. Instead, she just "hugged it and polished it." The next day, she sat down at that piano and wrote this song in about 2 hours.

Gold: "I only set out to write a decent song about the difference between the way things seem and the way things are. It has... (Continues)
From distance the world look round and real
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 23:10
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Peace Train

Peace Train
TRENO DELLA PACE
(Continues)
2005/4/17 - 23:06
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The War Song

The War Song
LA CANZONE DELLA GUERRA
(Continues)
2005/4/17 - 23:00
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Woodstock

Woodstock
(1969)
Album: "Ladies Of The Canyon"

Joni Mitchell scrisse questa canzone sul più grande festival rock, ironicamente senza avervi partecipato.
La canzone divenne una hit nella versione di Crosby, Stills, Nash & Young (dall'album Dejà vu) e di Matthews' Southern Comfort.

La canzone contiene nell'ultima strofa la famosa immagine dei bombardieri che si trasformano in farfalle, un bellissimo simbolo dello spirito pacifista del concerto.
I came upon a child of God
(Continues)
2005/4/17 - 22:39
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Sotto la pioggia

Sotto la pioggia
(1982)
Album: "Sotto la pioggia"
I carri armati a fari spenti nella notte sotto la pioggia
(Continues)
2005/4/17 - 22:31
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The Band Played Waltzing Matilda

The Band Played Waltzing Matilda
LEZIONE DI DIANA BIANCHI SULLA CANZONE


È interessante leggere la lezione che Diana Bianchi ha tenuto a proposito di questa canzone e di John Walker's Blues di Steve Earle.

Canzoni contro la guerra - Am I to tell these things? Or am I to hold my tongue?
(lezione tenuta alla Scuola Superiore di Lingue Moderne per interpreti e traduttori dell'Università di Bologna, sede di Forlì nel 2003)
2005/4/17 - 22:20
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Po partyzancie dziewczyna płacze

Anonymous
Canto della resistenza polacca (1942).
Po partyzancie dziewczyna płacze.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 19:47
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Idzie żołnierz borem lasem

Anonymous
Canto della resistenza polacca [1941].
Idzie żołnierz
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 19:43
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Rozszumiały się wierzby płaczące

[1942]
Testo di R. Ślęzak sull'aria di una melodia popolare
słowa: R. Ślęzak; melodia popularna

Canzone della Resistenza polacca; su un'aria popolare.

L'esercito tedesco attaccò la Polonia il 1° settembre 1939: fu il primo atto della seconda guerra mondiale. Alle divisioni corazzate del generale Guderian, i polacchi opposero le loro brigate di cavalleria; vennero sconfitti in meno di un mese; il 27 settembre cadde Varsavia.

Già nell'ottobre 1939 si formarono i primi gruppi partigiani: lo S.Z.P. (Sluzba Zwyciestwu Polski - Servizio per la Vittoria della Polonia) e la Z.W.Z. (Zwiazek Walki Zbrojnej - Unione della Lotta Armata).

Il 15 maggio 1942 venne fondata la Gwardia Ludowa (Guardia Popolare) che nell'aprile del 1943 si trasformava in Armia Ludowa (Esercito Popolare), alla quale facevano capo le forze politiche di sinistra.

Le forze di destra si unirono nella Armia Krajowa (Esercito... (Continues)
Rozszumiały się wierzby płaczące,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 19:40
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Giancarlo e gli altri

Giancarlo e gli altri
molto bella un fiore all'occhiello
luisa 2005/4/17 - 19:00

Letzte Variation über das alte Thema

Letzte Variation über das alte Thema
17 aprile 2005
ULTIMA VARIAZIONE SUL VECCHIO TEMA
(Continues)
2005/4/17 - 17:42
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Σαράντα πέντε πετεινοί

Anonymous
Σαράντα πέντε πετεινοί
Saránda pénde peteinói
Dal disco "Atene in Piazza 1940-1965"
I Dischi del Sole DS 51 SP [1968]
Interpretata da Paolo Castagnino "Saetta" & Gruppo Celso di Genova

Si tratta di un anonimo canto della resistenza greca durante la seconda guerra mondiale. Purtroppo non ci è stato ancora possibile reperire il testo originale (a parte il titolo), e quindi inseriamo per ora soltanto la traduzione italiana ripresa da "La musica dell'altra Italia". (RV - 17.4.2005)

Per il “miracolo”, a distanza di dodici anni, è bastato un comune, arcaico giradischi: quello del webmaster Lorenzo Masetti, che appunto ha girato il disco (che gli avevo passato a suo tempo con un epico ed efferato furto con destrezza a una Vetrina dell'Editoria Anarchica, del quale informerò l'Arrighetti rifondendolo...) facendone poi un video YouTube oltremodo artigianale:



Il volume della registrazione è, purtroppo e finora,... (Continues)
Ὢχ ὤχ!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 15:35
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Chiudi gli occhi e spara

Chiudi gli occhi e spara
[2006]
Turro torna

La canzone parla delle ultime ore di vita del Che in Bolivia. Il titolo è preso dalla frase che il Che pronunciò davanti agli occhi del suo carnefice che impietrito dalla paura non riusciva a premere il grilletto dalla pistola. Il ritornello è preso da una frase che il Che scrisse nel suo diario ancora prima di partire guerrigliero a Cuba, cioè quando ancora studiava medicina nel '48. Il ritmo e gli arrangiamenti della canzone ricalcano i ritmi e le sonorità cubane
Una corrente di pensieri e di parole
(Continues)
Contributed by adriana 2005/4/17 - 10:12
Song Itineraries: Che Guevara

A Compiègne (Marche du Front Stalag 122)

A Compiègne (Marche du Front Stalag 122)
(1943)

Il 27 marzo 1942 i primi ebrei francesi rastrellati furono inviati a Auschwitz. Alla fine del conflitto saranno oltre 80.000. Questo canto proviene probabilmente dall'interno stesso del campo di smistamento di Compiègne (gli altri erano a Drancy, alla periferia di Parigi, e a Pithiviers); nessun'altra parola è da aggiungere, che non sia detta nel canto stesso.

Credo di aver trovato finalmente la versione completa di questo canto.
La data di composizione è sicuramente il 1943, e non il 1942

Sulla pagina dove l’ho reperita, sul sito Mes musiques régénérées – Jewish Music curato da Claude Torres di Montpellier, viene indicato come autore Jean Maupoint (1907-1945), musicista, cantante e fantasista, re del music-hall a Clermont-Ferrand negli anni 30. Appena prima dell’occupazione nazista il nostro aveva l’abitudine di entrare in scena con un ritratto di Hitler e, rivolgendosi al pubblico,... (Continues)
De tous les coins de France,
(Continues)
Contributed by Alessandro + CCG/AWS Staff 2005/4/17 - 03:54
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Je suis venue quand même (Grèce des colonels '67)

Je suis venue quand même (Grèce des colonels '67)
[2000]
Testo e musica: Annie Nobel
Paroles et musique: Annie Nobel
CD/Album: Chansons Engagées
Je suis venue quand même
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 03:43

Les Histoires

Les Histoires
Dall'album "Chroniques terriennes"
Assieme a Philippe Richeux
Je ne sais pas grand chose, petit
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 03:39
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Valparaiso

Valparaiso
Dall'album "Chroniques terriennes"
assieme a Philippe Richeux
Nous irons un jour
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 03:35




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