Corpo a corpo
Album: Terrestre (2005)
Stanco di vedere le parole che muoiono
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2005/5/17 - 18:18
La logica del profitto
2004
Occhio!
Occhio!
Cos'è che rende schiavi tutti gli esseri umani?
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2005/5/17 - 17:14
Il mio miglior inganno (Baghdad Baghdad)
La guerra è proprio là fuori
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2005/5/17 - 16:38
Lippe-Detmold eine wunderschöne Stadt
Anonymous
La melodia è ripresa da una canzone del 1842 e si ha quindi una datazione abbastanza precisa.
La città di Detmold era la capitale del libero stato della Lippe. Il principato di Lippe, risalente al XII secolo, fu suddiviso in tre linee dinastiche, ridotte a due nel 1613 per estinzione di una di esse. I due principati superstiti, Lippe-Detmold (o semplicemente Lippe) e Schaumburg-Lippe (così detto per aver ereditato nel 1640 la contea di Schaumburg) confluirono separatamente nel Reich nel 1871. Per una storia più dettagliata, si veda la seguente pagina in italiano:
http://www.rbvex.it/europag/lippe.html
Il sito della città di Detmold (si noti che, nella presentazione, viene utilizzato proprio il titolo di questa famosa canzone popolare):
http://www.detmold.de/
La città di Detmold era la capitale del libero stato della Lippe. Il principato di Lippe, risalente al XII secolo, fu suddiviso in tre linee dinastiche, ridotte a due nel 1613 per estinzione di una di esse. I due principati superstiti, Lippe-Detmold (o semplicemente Lippe) e Schaumburg-Lippe (così detto per aver ereditato nel 1640 la contea di Schaumburg) confluirono separatamente nel Reich nel 1871. Per una storia più dettagliata, si veda la seguente pagina in italiano:
http://www.rbvex.it/europag/lippe.html
Il sito della città di Detmold (si noti che, nella presentazione, viene utilizzato proprio il titolo di questa famosa canzone popolare):
http://www.detmold.de/
Lippe-Detmold eine wunderschöne Stadt,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 02:17
Ich bin Soldat, doch bin ich es nicht gerne
Anonymous
La canzone dovrebbe risalire al periodo della guerra franco-prussiana del 1870-71.
La melodia è quella della popolare "Denkst du daran mein tapferer Lagienka" scritta da tal Karl Holtei intorno al 1825 sulla melodia della canzone francese "Te souviens-tu ? di Émile Debraux del 1817
La melodia è quella della popolare "Denkst du daran mein tapferer Lagienka" scritta da tal Karl Holtei intorno al 1825 sulla melodia della canzone francese "Te souviens-tu ? di Émile Debraux del 1817
Ich bin Soldat, doch bin ich es nicht gerne,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 02:14
Zu Straßburg auf der Schanz (Der Schweizer)
Anonymous
Proveniente da fogli volanti della fine del XVIII secolo. La melodia è probabilmente originaria della regione dell'Assia, anche se alcuni ne riportano come autori J.W.Lyra e Friedrich Stilcher.
Il testo che segue è riportato nel capolavoro di Clemens Maria von Brentano, "Des Knaben Wunderhorn".
Nato a Ehrenbreitstein [Coblenza] nel 1778, figlio di un mercante di origini italiane (Antonio Brentano, nato a Tremezzo sul Lago di Como) e di Maximiliane la Roche, amica di gioventù di Goethe. Negato per il commercio, tentò varie strade. Studiò scienze camerali a Halle, soggiornò nel 1798-1800 a Jena dove strinse amicizia con Achim von Arnim, che finì per sposare sua sorella, Bettina Brentano. Fu nel gruppo dei romanticisti di Jena, frequentatore anche lui di casa Schlegel. Sposò la scrittrice Sophie Mereau, di alcuni anni più anziana di lui, da cui ebbe tre figli che morirono tutti ben presto... (Continues)
Il testo che segue è riportato nel capolavoro di Clemens Maria von Brentano, "Des Knaben Wunderhorn".
Nato a Ehrenbreitstein [Coblenza] nel 1778, figlio di un mercante di origini italiane (Antonio Brentano, nato a Tremezzo sul Lago di Como) e di Maximiliane la Roche, amica di gioventù di Goethe. Negato per il commercio, tentò varie strade. Studiò scienze camerali a Halle, soggiornò nel 1798-1800 a Jena dove strinse amicizia con Achim von Arnim, che finì per sposare sua sorella, Bettina Brentano. Fu nel gruppo dei romanticisti di Jena, frequentatore anche lui di casa Schlegel. Sposò la scrittrice Sophie Mereau, di alcuni anni più anziana di lui, da cui ebbe tre figli che morirono tutti ben presto... (Continues)
Zu Straßburg auf der Schanz,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 01:54
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war, Thirty Years' war
O König von Preußen
Anonymous
[XVIII secolo]
Questa antica canzone popolare antimilitarista tedesca è divenuta uno dei cavalli di battaglia di Hannes Wader.
Nella discografia di Hein & Oss ("Soldatenlieder", 1973), dei Liederjan ("Live Aus Der Fabrik - Deutsche Volkslieder Aus 5 Jahrhunderten", 1976) e di Peter Rohland ("Lieder Deutscher Demokraten")
(Bernart Bartleby)
Questa antica canzone popolare antimilitarista tedesca è divenuta uno dei cavalli di battaglia di Hannes Wader.
Nella discografia di Hein & Oss ("Soldatenlieder", 1973), dei Liederjan ("Live Aus Der Fabrik - Deutsche Volkslieder Aus 5 Jahrhunderten", 1976) e di Peter Rohland ("Lieder Deutscher Demokraten")
(Bernart Bartleby)
O König von Preußen, Du großer Potentat
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 01:47
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
Zogen einst fünf wilde Schwäne
Anonymous
[origine: XVII secolo]
testo tedesco di Karl Plenzat [1917]
Questa stupenda ballata, proveniente probabilmente dalla Guerra dei Trent'anni, proviene originariamente dalla regione polacca della Mazovia (Mazur in polacco, da cui anche la nota danza detta mazurka); se ne hanno molte testimonianze anche nella Prussia Orientale (la regione attualmente compresa tra il territorio di Kaliningrad e gli stati baltici). Il vero testo originale dovrebbe essere quindi o in polacco, o nel dialetto tedesco prussiano orientale. Il testo tedesco che qui presentiamo, e con il quale la canzone è più nota, fu però scritto da Karl Plenzat nel 1917. Ha la tipica struttura della "Kettenlied" ("canzone a catena") un cui esempio è anche Where Have all the Flowers Gone; da molti ne è ritenuta addirittura alla base, oppure analoga alla strofa ucraina A gde gusy? da cui Pete Seeger trasse ispirazione. In effetti, i punti di contatto sono evidenti (così come è impossibile non ripensare alla canzone Le cinque anatre di Francesco Guccini.
testo tedesco di Karl Plenzat [1917]
Questa stupenda ballata, proveniente probabilmente dalla Guerra dei Trent'anni, proviene originariamente dalla regione polacca della Mazovia (Mazur in polacco, da cui anche la nota danza detta mazurka); se ne hanno molte testimonianze anche nella Prussia Orientale (la regione attualmente compresa tra il territorio di Kaliningrad e gli stati baltici). Il vero testo originale dovrebbe essere quindi o in polacco, o nel dialetto tedesco prussiano orientale. Il testo tedesco che qui presentiamo, e con il quale la canzone è più nota, fu però scritto da Karl Plenzat nel 1917. Ha la tipica struttura della "Kettenlied" ("canzone a catena") un cui esempio è anche Where Have all the Flowers Gone; da molti ne è ritenuta addirittura alla base, oppure analoga alla strofa ucraina A gde gusy? da cui Pete Seeger trasse ispirazione. In effetti, i punti di contatto sono evidenti (così come è impossibile non ripensare alla canzone Le cinque anatre di Francesco Guccini.
Zogen einst fünf wilde Schwäne,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 01:44
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war, Thirty Years' war
Es ist ein Schnitter, der heißt Tod
Anonymous
[1637]
Il testo e la melodia provengono da un foglio volante del 1638 recante la seguente dicitura: Ein schöns Meyenlied, wie der Menschenschnitter, der Todt, die Blumen ohn Underschid abmehet ("Un bel cantar di maggio, ovvero come la falciatrice degli uomini, la morte, falcia gli uomini senza differenza"). Sullo stesso foglio è annotato a mano: Schnitterlied, gesungen zue Regensburg da ein hochadelige junge Bluemen ohnversehen abgebrochen im Jenner 1637. Gedichted im Jahr 1637 ("Canzone del falciatore, cantata a Regensburg quando un giovane dell'alta nobiltà aveva senza pensarci spezzato dei fiori nel gennaio del 1637. Composta nell'anno 1637"). Anche questa canzone proviene dall'epoca della guerra dei Trent'anni; fu pubblicata per la prima volta in Röhrich/Brednich, Deutsche Volkslieder, p. 143.
Il testo è in grafia modernizzata. Si tratta di una canzone allegorica delle vittime della... (Continues)
Il testo e la melodia provengono da un foglio volante del 1638 recante la seguente dicitura: Ein schöns Meyenlied, wie der Menschenschnitter, der Todt, die Blumen ohn Underschid abmehet ("Un bel cantar di maggio, ovvero come la falciatrice degli uomini, la morte, falcia gli uomini senza differenza"). Sullo stesso foglio è annotato a mano: Schnitterlied, gesungen zue Regensburg da ein hochadelige junge Bluemen ohnversehen abgebrochen im Jenner 1637. Gedichted im Jahr 1637 ("Canzone del falciatore, cantata a Regensburg quando un giovane dell'alta nobiltà aveva senza pensarci spezzato dei fiori nel gennaio del 1637. Composta nell'anno 1637"). Anche questa canzone proviene dall'epoca della guerra dei Trent'anni; fu pubblicata per la prima volta in Röhrich/Brednich, Deutsche Volkslieder, p. 143.
Il testo è in grafia modernizzata. Si tratta di una canzone allegorica delle vittime della... (Continues)
Es ist ein Schnitter,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 01:40
Dunkle Wolken [Es geht ein dunkle Wolk herein]
Anonymous
[origine: XVI secolo; redazioni: 1540, 1544, 1630, 1646, e posteriori]
Es geht ein dunkle Wolk herein, nota anche come Dunkle Wolken, è una canzone popolare tedesca tratta dal canzoniere del frate benedettino e musicologo bavarese Johannes Werlin (1588-1666), del monastero di Seeon. Si trattava in origine di una canzone di addio del XVI secolo.
La fonte principale per la conoscenza di questa canzone è la trascrizione effettuata da fra' Johannes Werlin nel 1646, all'interno di una raccolta di circa 3000 canzoni popolari in sette fascicoli in-folio. Il religioso aveva deciso di procedere all'opera per preservare dal completo oblio una massa di canzoni popolari del proprio secolo e di quello precedente. Nel manoscritto werliniano, però, è presente soltanto la prima strofa.
Le versioni moderne della canzone contengono in generale due ulteriori strofe, ma si tratta senz'altro di aggiunte posteriori.... (Continues)
Es geht ein dunkle Wolk herein, nota anche come Dunkle Wolken, è una canzone popolare tedesca tratta dal canzoniere del frate benedettino e musicologo bavarese Johannes Werlin (1588-1666), del monastero di Seeon. Si trattava in origine di una canzone di addio del XVI secolo.
La fonte principale per la conoscenza di questa canzone è la trascrizione effettuata da fra' Johannes Werlin nel 1646, all'interno di una raccolta di circa 3000 canzoni popolari in sette fascicoli in-folio. Il religioso aveva deciso di procedere all'opera per preservare dal completo oblio una massa di canzoni popolari del proprio secolo e di quello precedente. Nel manoscritto werliniano, però, è presente soltanto la prima strofa.
Le versioni moderne della canzone contengono in generale due ulteriori strofe, ma si tratta senz'altro di aggiunte posteriori.... (Continues)
Es geht ein dunkle Wolk herein,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 01:35
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war, Thirty Years' war
Das letzte Kapitel, oder Die Weltregierung
Poesia di Erich Kästner [1930]
A poem by Erich Kästner [1930]
Poème d'Erich Kästner [1930]
Erich Kästnerin runo [1930]
"Ein Mann gibt Auskunft"
Musica di Holger Münzer [1968]
Music by Holger Münzer [1968]
Musique : Holger Münzer [1968]
Sävel : Holger Münzer [1968]
Primo interprete: Will Elfes [1970]
Interpretata da Holger Münzer [1976]
Dal musical "Was nicht in euren Lesebüchern steht" (si veda Kleines Marschliedchen), di cui rappresenta la canzone finale. E non si potrebbe immaginare canzone più "finale" del genere, con la sua visione terribile e apocalittica. Fortunatamente, il 12 luglio 2003 è passato da quasi due anni, non c'è nessun "Governo mondiale" (anche se quello degli USA cerca di ricordarcelo in ogni momento) e siamo ancora più o meno tutti vivi...
A poem by Erich Kästner [1930]
Poème d'Erich Kästner [1930]
Erich Kästnerin runo [1930]
"Ein Mann gibt Auskunft"
Musica di Holger Münzer [1968]
Music by Holger Münzer [1968]
Musique : Holger Münzer [1968]
Sävel : Holger Münzer [1968]
Primo interprete: Will Elfes [1970]
Interpretata da Holger Münzer [1976]
Dal musical "Was nicht in euren Lesebüchern steht" (si veda Kleines Marschliedchen), di cui rappresenta la canzone finale. E non si potrebbe immaginare canzone più "finale" del genere, con la sua visione terribile e apocalittica. Fortunatamente, il 12 luglio 2003 è passato da quasi due anni, non c'è nessun "Governo mondiale" (anche se quello degli USA cerca di ricordarcelo in ogni momento) e siamo ancora più o meno tutti vivi...
Am zwölften Juli des Jahres zweitausenddrei
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 01:25
Kleines Marschliedchen
Poesia di Erich Kästner [1972]
Musica di Holger Münzer [1972]
Interpretata da Holger Münzer [1976] e Georg Schneyder [1986]
Dal musical "Was nicht in euren Lesebüchern steht", basato sulla vita e sulle opere di Erich Kästner: si veda la pagina del musical.
"Was nicht in euren Lesebüchern steht" ("Quel che non sta scritto nei vostri libri di lettura") è un musical multimediale scritto, concepito e interpretato tra il 1972 e il 1976 da Holger Münzer basandosi sulla vita e sulle opere del grande scrittore e poeta antinazista Erich Kästner (che collaborò anche alla realizzazione nei due anni che lo separavano dalla sua morte, avvenuta il 29 luglio 1974). Nel musical si alternano canzoni a registrazioni audiovisive (tra le quali quella del "rogo dei libri" di Norimberga del 1933), letture di comunicati, performances di danza ed altre cose. Si è parlato di questo particolarissimo musical come... (Continues)
Musica di Holger Münzer [1972]
Interpretata da Holger Münzer [1976] e Georg Schneyder [1986]
Dal musical "Was nicht in euren Lesebüchern steht", basato sulla vita e sulle opere di Erich Kästner: si veda la pagina del musical.
"Was nicht in euren Lesebüchern steht" ("Quel che non sta scritto nei vostri libri di lettura") è un musical multimediale scritto, concepito e interpretato tra il 1972 e il 1976 da Holger Münzer basandosi sulla vita e sulle opere del grande scrittore e poeta antinazista Erich Kästner (che collaborò anche alla realizzazione nei due anni che lo separavano dalla sua morte, avvenuta il 29 luglio 1974). Nel musical si alternano canzoni a registrazioni audiovisive (tra le quali quella del "rogo dei libri" di Norimberga del 1933), letture di comunicati, performances di danza ed altre cose. Si è parlato di questo particolarissimo musical come... (Continues)
Ihr und die Dummheit zieht in Viererreih'n
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 01:22
Sergeant Waurich
Poesia di Erich Kästner [1972]
Musica di Holger Münzer [1972]
Interpretata da Holger Münzer [1976]
Dal musical "Was nicht in euren Lesebüchern steht" (si veda Kleines Marschliedchen).
Musica di Holger Münzer [1972]
Interpretata da Holger Münzer [1976]
Dal musical "Was nicht in euren Lesebüchern steht" (si veda Kleines Marschliedchen).
Das ist nun ein Dutzend Jahre her,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 01:19
Soldier's Song
Smoke was slowly rising as the night began to fade,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 00:37
Stop The Cavalry
[1980]
Lyrics by Jona Lewie
Testo di Jona Lewie
Music: Jona Lewie, freely based on Hugo Emil Alfvén's Swedish Rhapsody no. 1 and Wolfgang Amadeus Mozart's Rondo in D Major, K382
Musica: Jona Lewie, basata liberamente sulla Rapsodia Svedese n° 1 di Hugo Emil Alfvén e sul Rondò in Fa Maggiore K 382 di Wolfgang Amadeus Mozart.
"Stop The Cavalry" is a song written and performed by the musician Jona Lewie.
The song peaked at number three in the UK Singles Chart in December 1980, at one point only being kept from number one by two re-issued songs by John Lennon, who had been murdered on 8 December.
The song was never intended as a Christmas hit, but the line 'Wish I was at home for Christmas' as well as the brass band arrangements made it an appropriately styled song to play around Christmas time.
The song is set at the front during a British war, though references to cavalry, Churchill... (Continues)
Lyrics by Jona Lewie
Testo di Jona Lewie
Music: Jona Lewie, freely based on Hugo Emil Alfvén's Swedish Rhapsody no. 1 and Wolfgang Amadeus Mozart's Rondo in D Major, K382
Musica: Jona Lewie, basata liberamente sulla Rapsodia Svedese n° 1 di Hugo Emil Alfvén e sul Rondò in Fa Maggiore K 382 di Wolfgang Amadeus Mozart.
"Stop The Cavalry" is a song written and performed by the musician Jona Lewie.
The song peaked at number three in the UK Singles Chart in December 1980, at one point only being kept from number one by two re-issued songs by John Lennon, who had been murdered on 8 December.
The song was never intended as a Christmas hit, but the line 'Wish I was at home for Christmas' as well as the brass band arrangements made it an appropriately styled song to play around Christmas time.
The song is set at the front during a British war, though references to cavalry, Churchill... (Continues)
Hey, Mr. Churchill comes over here
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 00:30
Too Long A Soldier
1988
From the album "Wide awake in Dreamland"
Written by: Neil Geraldo & Myron Grombacher
Dall'album "Wide awake in dreamland"
Scritta da Neil Geraldo e Myron Grombacher
From the album "Wide awake in Dreamland"
Written by: Neil Geraldo & Myron Grombacher
Dall'album "Wide awake in dreamland"
Scritta da Neil Geraldo e Myron Grombacher
We were the children of `45
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/5/17 - 00:27
Le déserteur
INGLESE / ENGLISH / ANGLAIS [4] - James Prescott
Versione inglese di James Prescott [1983], da Questa pagina. Si tratta di un adattamento cantabile, nel quale il Presidente viene sostituito, britannicamente, con Sua Maestà il Re.
English translation by James Prescott [1983], from This page. A very British singable adaptation in which the French president is replaced by His Majesty the King.
Version anglaise de James Prescott [1983], d'après Cette page. Il s'agit d'une version chantable très britannique, où le Président est remplacé par Sa Majesté le Roi.
English translation by James Prescott [1983], from This page. A very British singable adaptation in which the French president is replaced by His Majesty the King.
Version anglaise de James Prescott [1983], d'après Cette page. Il s'agit d'une version chantable très britannique, où le Président est remplacé par Sa Majesté le Roi.
THE DESERTER
(Continues)
(Continues)
2005/5/16 - 22:23
The War Song
ciao a tutti...con questa canzone ho fatto un musical, hair, ed è stato per me il momento più emozionante perchè bisognava esprimere, ballando, che la guerra è sciocca e molto brutta...cercate di espandere l'idea anti guerra dicendo che al posto della guerra c'è l'amore una cosa molto ma molto più bella...volete fare una guerra? fate la guerra contro la guerra e penso che sia la guerra più difficile che c'è in tutto l'universo.
peace & love
peace & love
la mitica ballerina!!!!!!!!!!!!!! 2005/5/14 - 21:59
Disamistade
Version française de Riccardo Venturi
14 maggio/14 mai 2005
14 maggio/14 mai 2005
A mon avis, "Disamistade" est l'un des chefs-d'œuvre absolus de l'art de Fabrizio de André (le mot "disamistade" signifie "inimitié" en langue sarde et, en détail, un conflit entre familles, souvent très long et sanglant). La traduction de cette chanson dans n'importe quelle langue pose de nombreux problèmes; cependant, elle a été traduite et chantée en anglais par le groupe des Walkabouts (dans l'album "The Train leaves at Eight", 1998). Voilà ma traduction française. (RV)
DISAMISTADE
(Continues)
(Continues)
2005/5/14 - 17:26
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Versione italiana di Herbert Pagani
Italian version by Herbert Pagani
Versión italiana de Herbert Pagani
Tutte le informazioni e il testo con le correzioni autografe su questa pagina