אונטער דײַנע ווײַסע שטערן
אונטער דײַנע ווײַסע שטערן
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/18 - 11:52
Black Crow
(JK, Harris, Fyffe)
dall'album "A Funk Odyssey" (2001)
Si riferisce alla guerra in Kosovo
dall'album "A Funk Odyssey" (2001)
Si riferisce alla guerra in Kosovo
He sees the stormy anger of the world
(Continues)
(Continues)
2005/4/17 - 23:30
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
Too Young To Die
1993
(Kay/Smith)
dall'album Emergency on planet earth
(Kay/Smith)
dall'album Emergency on planet earth
Everybody
(Continues)
(Continues)
2005/4/17 - 23:26
The Side Of A Hill
Una canzone scritta e pubblicata da Paul Simon nell'album "The Paul Simon Songbook" del 1965 prima del successo mondiale con "The Sound of Silence". Il testo è stato riadattato per la canzone "Scarborough fair/Canticle" di Simon and Garfunkel del 1966
(Marco)
(Marco)
On the side of a hill, in a land called somewhere
(Continues)
(Continues)
2005/4/17 - 23:21
From A Distance
[1990]
Written by Julie Gold [1985]
Recorded by Nancy Griffith [1987]
Album: "Some People's Lives"
This [song] was written by singer/songwriter Julie Gold, who was working odd jobs in New York to make ends meet when she received a very special 30th birthday gift from her parents back home in Philadelphia: the piano she had played as a child. The men who delivered her piano told her that it had gotten pretty cold in the truck on its way to her, and that she shouldn't play it for a day to give it time to adjust to its new surroundings in her apartment. Gold wanted to play it very badly, but, not wanting to cause damage, resisted the urge. Instead, she just "hugged it and polished it." The next day, she sat down at that piano and wrote this song in about 2 hours.
Gold: "I only set out to write a decent song about the difference between the way things seem and the way things are. It has... (Continues)
Written by Julie Gold [1985]
Recorded by Nancy Griffith [1987]
Album: "Some People's Lives"
This [song] was written by singer/songwriter Julie Gold, who was working odd jobs in New York to make ends meet when she received a very special 30th birthday gift from her parents back home in Philadelphia: the piano she had played as a child. The men who delivered her piano told her that it had gotten pretty cold in the truck on its way to her, and that she shouldn't play it for a day to give it time to adjust to its new surroundings in her apartment. Gold wanted to play it very badly, but, not wanting to cause damage, resisted the urge. Instead, she just "hugged it and polished it." The next day, she sat down at that piano and wrote this song in about 2 hours.
Gold: "I only set out to write a decent song about the difference between the way things seem and the way things are. It has... (Continues)
From distance the world look round and real
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 23:10
The Fiddle And The Drum
Dall'album Clouds (1969)
La canzone è una protesta, scritta dal punto di vista di una canadese, contro il governo degli Stati Uniti, che ha scambiato il violino per il tamburo, cioè ha scelto la guerra e non la pace. Ma l'autrice ricorda ancora quanto di buono c'è in una grande nazione. La canzone è stata interpretata anche da June Tabor e recentemente dagli A Perfect Circle
La canzone è una protesta, scritta dal punto di vista di una canadese, contro il governo degli Stati Uniti, che ha scambiato il violino per il tamburo, cioè ha scelto la guerra e non la pace. Ma l'autrice ricorda ancora quanto di buono c'è in una grande nazione. La canzone è stata interpretata anche da June Tabor e recentemente dagli A Perfect Circle
And so once again
(Continues)
(Continues)
2005/4/17 - 22:43
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Woodstock
(1969)
Album: "Ladies Of The Canyon"
Joni Mitchell scrisse questa canzone sul più grande festival rock, ironicamente senza avervi partecipato.
La canzone divenne una hit nella versione di Crosby, Stills, Nash & Young (dall'album Dejà vu) e di Matthews' Southern Comfort.
La canzone contiene nell'ultima strofa la famosa immagine dei bombardieri che si trasformano in farfalle, un bellissimo simbolo dello spirito pacifista del concerto.
Album: "Ladies Of The Canyon"
Joni Mitchell scrisse questa canzone sul più grande festival rock, ironicamente senza avervi partecipato.
La canzone divenne una hit nella versione di Crosby, Stills, Nash & Young (dall'album Dejà vu) e di Matthews' Southern Comfort.
La canzone contiene nell'ultima strofa la famosa immagine dei bombardieri che si trasformano in farfalle, un bellissimo simbolo dello spirito pacifista del concerto.
I came upon a child of God
(Continues)
(Continues)
2005/4/17 - 22:39
Song Itineraries:
Woodstock 1969 and other pop rock festivals
Sotto la pioggia
(1982)
Album: "Sotto la pioggia"
Album: "Sotto la pioggia"
I carri armati a fari spenti nella notte sotto la pioggia
(Continues)
(Continues)
2005/4/17 - 22:31
John Walker's Blues
John Walker's Blues prende spunto da un avvenimento recente: la storia di John Walker Lindh, un giovane americano convertitosi sll'islamismo, andato a combattere a fianco dei talebani in Afghanistan, quindi catturato dagli americani e riportato in patria. Nella canzone Steve Earle assume la prospettiva di John Walker e lo fa parlare in prima persona, facendogli descrivere il motivo della sua scelta religiosa e la sua esperienza di combattente assieme ai talebani.
John Walker vive la guerra in modo diverso dall'anonimo soldato australiano di The Band Played Waltzing Matilda; ha scelto volontariamente di andare in guerra e pensa alla battaglia come a un sacrificio che lo purificherà. Ma il destino gli riserva un ruolo assai diverso, quello di traditore del proprio paese che ritorna in America con "le catene ai piedi" e "la testa in un sacco".
La canzone ha suscitato molte polemiche... (Continues)
John Walker vive la guerra in modo diverso dall'anonimo soldato australiano di The Band Played Waltzing Matilda; ha scelto volontariamente di andare in guerra e pensa alla battaglia come a un sacrificio che lo purificherà. Ma il destino gli riserva un ruolo assai diverso, quello di traditore del proprio paese che ritorna in America con "le catene ai piedi" e "la testa in un sacco".
La canzone ha suscitato molte polemiche... (Continues)
I'm just an American boy raised on MTV
(Continues)
(Continues)
2005/4/17 - 22:07
Po partyzancie dziewczyna płacze
Anonymous
Canto della resistenza polacca (1942).
Po partyzancie dziewczyna płacze.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 19:47
Idzie żołnierz borem lasem
Anonymous
Canto della resistenza polacca [1941].
Idzie żołnierz
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 19:43
Rozszumiały się wierzby płaczące
[1942]
Testo di R. Ślęzak sull'aria di una melodia popolare
słowa: R. Ślęzak; melodia popularna
Canzone della Resistenza polacca; su un'aria popolare.
L'esercito tedesco attaccò la Polonia il 1° settembre 1939: fu il primo atto della seconda guerra mondiale. Alle divisioni corazzate del generale Guderian, i polacchi opposero le loro brigate di cavalleria; vennero sconfitti in meno di un mese; il 27 settembre cadde Varsavia.
Già nell'ottobre 1939 si formarono i primi gruppi partigiani: lo S.Z.P. (Sluzba Zwyciestwu Polski - Servizio per la Vittoria della Polonia) e la Z.W.Z. (Zwiazek Walki Zbrojnej - Unione della Lotta Armata).
Il 15 maggio 1942 venne fondata la Gwardia Ludowa (Guardia Popolare) che nell'aprile del 1943 si trasformava in Armia Ludowa (Esercito Popolare), alla quale facevano capo le forze politiche di sinistra.
Le forze di destra si unirono nella Armia Krajowa (Esercito... (Continues)
Testo di R. Ślęzak sull'aria di una melodia popolare
słowa: R. Ślęzak; melodia popularna
Canzone della Resistenza polacca; su un'aria popolare.
L'esercito tedesco attaccò la Polonia il 1° settembre 1939: fu il primo atto della seconda guerra mondiale. Alle divisioni corazzate del generale Guderian, i polacchi opposero le loro brigate di cavalleria; vennero sconfitti in meno di un mese; il 27 settembre cadde Varsavia.
Già nell'ottobre 1939 si formarono i primi gruppi partigiani: lo S.Z.P. (Sluzba Zwyciestwu Polski - Servizio per la Vittoria della Polonia) e la Z.W.Z. (Zwiazek Walki Zbrojnej - Unione della Lotta Armata).
Il 15 maggio 1942 venne fondata la Gwardia Ludowa (Guardia Popolare) che nell'aprile del 1943 si trasformava in Armia Ludowa (Esercito Popolare), alla quale facevano capo le forze politiche di sinistra.
Le forze di destra si unirono nella Armia Krajowa (Esercito... (Continues)
Rozszumiały się wierzby płaczące,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 19:40
Σαράντα πέντε πετεινοί
Anonymous
Saránda pénde peteinói
Dal disco "Atene in Piazza 1940-1965"
I Dischi del Sole DS 51 SP [1968]
Interpretata da Paolo Castagnino "Saetta" & Gruppo Celso di Genova
Si tratta di un anonimo canto della resistenza greca durante la seconda guerra mondiale. Purtroppo non ci è stato ancora possibile reperire il testo originale (a parte il titolo), e quindi inseriamo per ora soltanto la traduzione italiana ripresa da "La musica dell'altra Italia". (RV - 17.4.2005)
Per il “miracolo”, a distanza di dodici anni, è bastato un comune, arcaico giradischi: quello del webmaster Lorenzo Masetti, che appunto ha girato il disco (che gli avevo passato a suo tempo con un epico ed efferato furto con destrezza a una Vetrina dell'Editoria Anarchica, del quale informerò l'Arrighetti rifondendolo...) facendone poi un video YouTube oltremodo artigianale:
Il volume della registrazione è, purtroppo e finora,... (Continues)
Dal disco "Atene in Piazza 1940-1965"
I Dischi del Sole DS 51 SP [1968]
Interpretata da Paolo Castagnino "Saetta" & Gruppo Celso di Genova
Si tratta di un anonimo canto della resistenza greca durante la seconda guerra mondiale. Purtroppo non ci è stato ancora possibile reperire il testo originale (a parte il titolo), e quindi inseriamo per ora soltanto la traduzione italiana ripresa da "La musica dell'altra Italia". (RV - 17.4.2005)
Per il “miracolo”, a distanza di dodici anni, è bastato un comune, arcaico giradischi: quello del webmaster Lorenzo Masetti, che appunto ha girato il disco (che gli avevo passato a suo tempo con un epico ed efferato furto con destrezza a una Vetrina dell'Editoria Anarchica, del quale informerò l'Arrighetti rifondendolo...) facendone poi un video YouTube oltremodo artigianale:
Il volume della registrazione è, purtroppo e finora,... (Continues)
Ὢχ ὤχ!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 15:35
Chiudi gli occhi e spara
[2006]
Turro torna
La canzone parla delle ultime ore di vita del Che in Bolivia. Il titolo è preso dalla frase che il Che pronunciò davanti agli occhi del suo carnefice che impietrito dalla paura non riusciva a premere il grilletto dalla pistola. Il ritornello è preso da una frase che il Che scrisse nel suo diario ancora prima di partire guerrigliero a Cuba, cioè quando ancora studiava medicina nel '48. Il ritmo e gli arrangiamenti della canzone ricalcano i ritmi e le sonorità cubane
Turro torna
La canzone parla delle ultime ore di vita del Che in Bolivia. Il titolo è preso dalla frase che il Che pronunciò davanti agli occhi del suo carnefice che impietrito dalla paura non riusciva a premere il grilletto dalla pistola. Il ritornello è preso da una frase che il Che scrisse nel suo diario ancora prima di partire guerrigliero a Cuba, cioè quando ancora studiava medicina nel '48. Il ritmo e gli arrangiamenti della canzone ricalcano i ritmi e le sonorità cubane
Una corrente di pensieri e di parole
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2005/4/17 - 10:12
Song Itineraries:
Che Guevara
A Compiègne (Marche du Front Stalag 122)
(1943)
Il 27 marzo 1942 i primi ebrei francesi rastrellati furono inviati a Auschwitz. Alla fine del conflitto saranno oltre 80.000. Questo canto proviene probabilmente dall'interno stesso del campo di smistamento di Compiègne (gli altri erano a Drancy, alla periferia di Parigi, e a Pithiviers); nessun'altra parola è da aggiungere, che non sia detta nel canto stesso.
Credo di aver trovato finalmente la versione completa di questo canto.
La data di composizione è sicuramente il 1943, e non il 1942
Sulla pagina dove l’ho reperita, sul sito Mes musiques régénérées – Jewish Music curato da Claude Torres di Montpellier, viene indicato come autore Jean Maupoint (1907-1945), musicista, cantante e fantasista, re del music-hall a Clermont-Ferrand negli anni 30. Appena prima dell’occupazione nazista il nostro aveva l’abitudine di entrare in scena con un ritratto di Hitler e, rivolgendosi al pubblico,... (Continues)
Il 27 marzo 1942 i primi ebrei francesi rastrellati furono inviati a Auschwitz. Alla fine del conflitto saranno oltre 80.000. Questo canto proviene probabilmente dall'interno stesso del campo di smistamento di Compiègne (gli altri erano a Drancy, alla periferia di Parigi, e a Pithiviers); nessun'altra parola è da aggiungere, che non sia detta nel canto stesso.
Credo di aver trovato finalmente la versione completa di questo canto.
La data di composizione è sicuramente il 1943, e non il 1942
Sulla pagina dove l’ho reperita, sul sito Mes musiques régénérées – Jewish Music curato da Claude Torres di Montpellier, viene indicato come autore Jean Maupoint (1907-1945), musicista, cantante e fantasista, re del music-hall a Clermont-Ferrand negli anni 30. Appena prima dell’occupazione nazista il nostro aveva l’abitudine di entrare in scena con un ritratto di Hitler e, rivolgendosi al pubblico,... (Continues)
De tous les coins de France,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro + CCG/AWS Staff 2005/4/17 - 03:54
Je suis venue quand même (Grèce des colonels '67)
[2000]
Testo e musica: Annie Nobel
Paroles et musique: Annie Nobel
CD/Album: Chansons Engagées
Testo e musica: Annie Nobel
Paroles et musique: Annie Nobel
CD/Album: Chansons Engagées
Je suis venue quand même
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 03:43
Song Itineraries:
The "Colonels' Dictatorship" in Greece, 1967-1974
Les Histoires
Dall'album "Chroniques terriennes"
Assieme a Philippe Richeux
Assieme a Philippe Richeux
Je ne sais pas grand chose, petit
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 03:39
Valparaiso
Dall'album "Chroniques terriennes"
assieme a Philippe Richeux
assieme a Philippe Richeux
Nous irons un jour
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 03:35
Quella notte davanti alla Bussola [La ballata della Bussola]
(1969)
Parole scritte in collettivo dal Gruppo del canzoniere Pisano
Interpretazione, e probabilmente musica, di Pino Masi
Album: Quella notte davanti alla Bussola, DS18, Dischi del Sole
La ballata è la cronaca fedele dell'episodio della contestazione avvenuta il 31 dicembre 1968 presso il locale alla gran moda "La Bussola" di Focette, in Versilia, dove alcuni studenti medi e universitari si erano recati (come il 7 dicembre a Milano per la celebre contestazione alla prima della Scala) per lanciare uova sui ricchi borghesi che si recavano al locale "chic" per festeggiare il capodanno col concerto delle due "vedettes" Fred Bongusto e Shirley Bassey. Partecipare al cenone e assistere allo spettacolo costava 36.000 lire dell'epoca, vale a dire l'intero stipendio mensile di un operaio della Fiat.
Gli studenti erano armati di uova; i carabinieri, di armi. Fu la prima volta in assoluto in Italia... (Continues)
Parole scritte in collettivo dal Gruppo del canzoniere Pisano
Interpretazione, e probabilmente musica, di Pino Masi
Album: Quella notte davanti alla Bussola, DS18, Dischi del Sole
La ballata è la cronaca fedele dell'episodio della contestazione avvenuta il 31 dicembre 1968 presso il locale alla gran moda "La Bussola" di Focette, in Versilia, dove alcuni studenti medi e universitari si erano recati (come il 7 dicembre a Milano per la celebre contestazione alla prima della Scala) per lanciare uova sui ricchi borghesi che si recavano al locale "chic" per festeggiare il capodanno col concerto delle due "vedettes" Fred Bongusto e Shirley Bassey. Partecipare al cenone e assistere allo spettacolo costava 36.000 lire dell'epoca, vale a dire l'intero stipendio mensile di un operaio della Fiat.
Gli studenti erano armati di uova; i carabinieri, di armi. Fu la prima volta in assoluto in Italia... (Continues)
Quella notte davanti alla Bussola
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/15 - 02:21
Песня o земле
[1969]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij
Lyrics and music by Vladimir Vysotsky
"Chi ha detto che la terra bruciasse? No, s'è solo nascosta per un po'..."
Testo e musica di Vladimir Vysotskij
Lyrics and music by Vladimir Vysotsky
"Chi ha detto che la terra bruciasse? No, s'è solo nascosta per un po'..."
Кто сказал: "Все сгорело дотла?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/15 - 02:01
Охота на волков
Oxota na volkov
[1968]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij.
Lyrics and music by Vladimir Vysotsky.
[1968]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij.
Lyrics and music by Vladimir Vysotsky.
Forse la più celebre e drammatica canzone di Vladimir Vysotskij, da lui interpretata (come si può ascoltare nell'album-tributo "Il volo di Volodia", che si chiude proprio con l'interpretazione originale di questa canzone) in modo assolutamente unico e agghiacciante, martellando la chitarra come solo lui sapeva fare.
"La caccia ai lupi" come metafora dell'uomo braccato dai soldati e dalla guerra. Solo e alla mercé dei cacciatori armati fino ai denti; solo, ma indomito.
"La caccia ai lupi" come metafora dell'uomo braccato dai soldati e dalla guerra. Solo e alla mercé dei cacciatori armati fino ai denti; solo, ma indomito.
Рвусь из сил и из всех сухожилий,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/15 - 01:55
Song Itineraries:
AWV (AntiWar Wolves)
Letzte Variation über das alte Thema
Sempre dall'album "Die Drahtharfe" (1965).
Da mitten in Deutschland - Steck ein! Steck tot!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/15 - 01:45
Berlin, du deutsche deutsche Frau
Dall'album "Die Drahtharfe", del 1965. Un anno in cui intitolare una canzone "Berlino" diceva già tutto.
Berlin, du deutsche deutsche Frau,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/15 - 01:43
Song Itineraries:
The Berlin Wall, 1961-1989
Die Ballade von dem Briefträger William L. Moore aus Baltimore, der im Jahre 63 allein in die Südstaaten wanderte. Er protestierte gegen die Verfolgung der Neger. Er wurde erschossen nach einer Woche. Drei Kugeln trafen seine Stirn.
[1965]
Dall'album "Werke: "Die Drahtharfe - Balladen, Gedichte, Lieder", Klaus Wagenbach Verlag, Berlin 1965.
Disco: "Wolf Biermann, Ost, zu Gast bei Wolfgang Neuss, West", Philips 843 742 PY.
Se nella nostra raccolta esistono dei record, sicuramente questa ballata del grande Wolf Biermann stabilisce quello per il titolo più lungo. Un titolo che spiega tutta la canzone: La ballata del postino William L. Moore di Baltimora, che nell'anno '63 girava da solo gli stati del Sud. Protestava contro le violenze contro i negri. Fu ammazzato dopo una settimana con tre revolverate alla fronte.
Dall'album "Werke: "Die Drahtharfe - Balladen, Gedichte, Lieder", Klaus Wagenbach Verlag, Berlin 1965.
Disco: "Wolf Biermann, Ost, zu Gast bei Wolfgang Neuss, West", Philips 843 742 PY.
Se nella nostra raccolta esistono dei record, sicuramente questa ballata del grande Wolf Biermann stabilisce quello per il titolo più lungo. Un titolo che spiega tutta la canzone: La ballata del postino William L. Moore di Baltimora, che nell'anno '63 girava da solo gli stati del Sud. Protestava contro le violenze contro i negri. Fu ammazzato dopo una settimana con tre revolverate alla fronte.
Sonntag
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/15 - 01:40
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Das Solidaritätslied
[1931]
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Prima interpretazione di Ernst Busch
Dalla colonna sonora originale del film:
Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt [1932]
Regia di Slatan Dudow
Text: Bertolt Brecht
Musik: Hanns Eisler
Erstaufführung: Ernst Busch
Aus der Tonspur des Films:
Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt [1932]
Regie: Slatan Dudow
A poem by Bertolt Brecht
Music by Hanns Eisler
First performed by Ernst Busch
From the original soundtrack of the motion picture:
Whither Germany? (Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt)
directed by Slatan Dudow
Poème de Bertolt Brecht
Musique: Hanns Eisler
Interprétation originale: Ernst Busch
De la bande sonore originale du film:
Ventres Glacés (Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt) [1932]
Dirigé par Slátan Dudow
Bertolt Brechtin runo
Sävel: Hanns Eisler
Ensimmäinnen tallennus: Ernst Busch
Elokuvan Kuhle... (Continues)
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Prima interpretazione di Ernst Busch
Dalla colonna sonora originale del film:
Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt [1932]
Regia di Slatan Dudow
Text: Bertolt Brecht
Musik: Hanns Eisler
Erstaufführung: Ernst Busch
Aus der Tonspur des Films:
Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt [1932]
Regie: Slatan Dudow
A poem by Bertolt Brecht
Music by Hanns Eisler
First performed by Ernst Busch
From the original soundtrack of the motion picture:
Whither Germany? (Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt)
directed by Slatan Dudow
Poème de Bertolt Brecht
Musique: Hanns Eisler
Interprétation originale: Ernst Busch
De la bande sonore originale du film:
Ventres Glacés (Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt) [1932]
Dirigé par Slátan Dudow
Bertolt Brechtin runo
Sävel: Hanns Eisler
Ensimmäinnen tallennus: Ernst Busch
Elokuvan Kuhle... (Continues)
Vorwärts und nicht vergessen,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/15 - 01:29
Guy Fawkes' table
The table in question is in the Mother Shipton Inn in Knaresborough, West Yorks. I had no idea: I just went in there for a drink last Tuesday, sat down and saw the plaque on it. It seemed horribly appropriate to be there at that moment, a few hours after hundreds of Labour MPs whom so many decent and committed party members had campaigned for at the last two elections betrayed their party workers and constituents so abjectly.
"Bazza", da un forum dedicato a Billy Bragg
"Bazza", da un forum dedicato a Billy Bragg
I'm sitting at Guy Fawkes' table
(Continues)
(Continues)
2005/4/14 - 14:29
Credo
[1975]
Dalla "Misa campesina nicaragüense" (pubblicata nel 1977)
Compuesto con partes de los testimonios después del evangelio oficiado por Ernesto Cardenal
interpretato nella versione orchestrale incisa in Spagna nel 1979 da Elsa Baeza
e da Nana Mouskouri con Mercedes Sosa in "Nana Latina" del 1996
Autore di un celebre "album di combattimento", intitolato significativamente "Guitarra armada", il sandinista e ateo Carlos Mejía Godoy volle significativamente comporre un'intera messa di cui faceva parte questa canzone ispirata alle omelie del sacerdote cattolico Ernesto Cardenal, tra i massimi poeti di ogni tempo del suo paese, che la causa rivoluzionaria aveva sposato da tempo in pieno accordo con quello che riteneva il vero messaggio evangelico. Un "Credo" del tutto particolare ed in linea con la teologia della liberazione sostenuta da Cardenal e da molti esponenti progressisti della... (Continues)
Dalla "Misa campesina nicaragüense" (pubblicata nel 1977)
Compuesto con partes de los testimonios después del evangelio oficiado por Ernesto Cardenal
interpretato nella versione orchestrale incisa in Spagna nel 1979 da Elsa Baeza
e da Nana Mouskouri con Mercedes Sosa in "Nana Latina" del 1996
Autore di un celebre "album di combattimento", intitolato significativamente "Guitarra armada", il sandinista e ateo Carlos Mejía Godoy volle significativamente comporre un'intera messa di cui faceva parte questa canzone ispirata alle omelie del sacerdote cattolico Ernesto Cardenal, tra i massimi poeti di ogni tempo del suo paese, che la causa rivoluzionaria aveva sposato da tempo in pieno accordo con quello che riteneva il vero messaggio evangelico. Un "Credo" del tutto particolare ed in linea con la teologia della liberazione sostenuta da Cardenal e da molti esponenti progressisti della... (Continues)
Creo señor firmemente
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/13 - 17:28
Romani Ite Domum [Romans go home]
Dall'album "Beelzebush meets the ÜberPlebs"
(2004)
Lo slogan "Yankee go home"...latinizzato in questo hip hop dedicato alla coppia Bush/Blair. Come si può vedere da questo sito, dal quale si può anche scaricare la canzone, si tratta di uno slogan utilizzato ampiamente in manifestazioni contro la guerra in Iraq... forse ripreso da qualche fonte classica.
(2004)
Lo slogan "Yankee go home"...latinizzato in questo hip hop dedicato alla coppia Bush/Blair. Come si può vedere da questo sito, dal quale si può anche scaricare la canzone, si tratta di uno slogan utilizzato ampiamente in manifestazioni contro la guerra in Iraq... forse ripreso da qualche fonte classica.
The truth of the matter is, if you listen carefully, Saddam would still be in power if he were the President of the United States and the world would be a lot better off.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/13 - 11:43
Bushbusters
Our Earth Music, Inc. © 2004 Copyright, all rights reserved.
Una divertente ed evidente parodia di "Ghostbusters", la sigla dell'omonimo film sugli "acchiappafantasmi"...
Una divertente ed evidente parodia di "Ghostbusters", la sigla dell'omonimo film sugli "acchiappafantasmi"...
If there's something wrong
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/13 - 11:28
Song Itineraries:
George Walker Bush II
Another Bush Bites The Dust
[2004]
Our Earth Music, Inc. © 2004 Copyright, all rights reserved.
Our Earth Music, Inc. © 2004 Copyright, all rights reserved.
People walk warily down the street,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/13 - 11:23
Song Itineraries:
George Walker Bush II
Tango militaire
(1957)
Testo di Boris Vian e Monique Laurie
Paroles de Boris Vian et Monique Laurie
Musica di André Popp
Musique d'André Popp
Interpretata da Les Trois Horaces e dall'Orchestra di André Popp
Enregistrée par Les Trois Horaces et par l'Orchestre d'André Popp
Testo di Boris Vian e Monique Laurie
Paroles de Boris Vian et Monique Laurie
Musica di André Popp
Musique d'André Popp
Interpretata da Les Trois Horaces e dall'Orchestra di André Popp
Enregistrée par Les Trois Horaces et par l'Orchestre d'André Popp
Nous sornm's tous patriotes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/12 - 21:23
Io sono qui
[2003]
Album “non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice”
Scritta da Scritta da Lorenzo "Lollomanna" Mannarini
Album “non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice”
Scritta da Scritta da Lorenzo "Lollomanna" Mannarini
Questa mattina di primavera
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessio Gentili 2005/4/12 - 12:42
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Le vent nous portera
Versione inglese di Annika
da questo forum
da questo forum
THE WIND WILL CARRY US
(Continues)
(Continues)
2005/4/11 - 23:00
Sette fratelli
Il poema di Gianni Rodari da cui è tratta la canzone
COMPAGNI FRATELLI CERVI
(Continues)
(Continues)
2005/4/11 - 21:57
I bambini fanno oh
[2005]
Testo e musica di Giuseppe Povia
Testo e musica di Giuseppe Povia
Su Giuseppe Povia si veda il commento relativo. Fortunatamente, dopo un paio d'anni di spopolamento o quasi a base di bambini che fanno oh e di becchi vari, sembra che si stia jalissizzando rapidamente. Su questa canzone, poco o nulla da dire a parte che ha caramellato la minchia a un intero paese per diversi mesi; come se non bastasse, è stata pure utilizzata come colonna sonora per la "grande iniziativa umanitaria per il Darfur" voluta nientepopodimeno che da Paolo Bonolis ('azz!). E senza contare che ci sono anche bambini che, mentre fanno oh col topolino e col cagnolino, fanno anche il disegnino in classe dove cacciano via lo zingarino. [RV]
Quando i bambini fanno "oh" c'è un topolino
(Continues)
(Continues)
Contributed by Giulia 2005/4/11 - 19:04
Song Itineraries:
The other side of AWS: AntiWar Shit
Ved Bov
9 aprile 2005
157° anniversario della battaglia del Bov
L'esclamazione "faldera", del tutto priva di significato in danese, è stata tradotta con "miseria", per assonanza.
157° anniversario della battaglia del Bov
L'esclamazione "faldera", del tutto priva di significato in danese, è stata tradotta con "miseria", per assonanza.
AL BOV
(Continues)
(Continues)
2005/4/9 - 16:45
Le déserteur
9 aprile 2003
Italian version of the foregoing parody, by Riccardo Venturi
April 9, 2005
Version italienne de la précédente parodie, par Riccardo Venturi
9 avril 2005
Italian version of the foregoing parody, by Riccardo Venturi
April 9, 2005
Version italienne de la précédente parodie, par Riccardo Venturi
9 avril 2005
IL DISERTORE 2003
(Continues)
(Continues)
2005/4/9 - 14:13
Imagine
SERBO / SERBIAN [1]
Trascrizione serba di Riccardo Venturi
9 aprile 2005
Basata sulla versione croata di Monia e Ester
Serbian transcription by Riccardo Venturi, based on Monia and Ester's Croatian translation
April 9, 2005
Trascrizione serba di Riccardo Venturi
9 aprile 2005
Basata sulla versione croata di Monia e Ester
Serbian transcription by Riccardo Venturi, based on Monia and Ester's Croatian translation
April 9, 2005
ЗАМИСЛИ
(Continues)
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2005/4/9 - 13:49
Il Pescatore
di Nicola Ruggiero (amministratore delle CCG)
inviata l'8 aprile 2005
inviata l'8 aprile 2005
U PƏSKATÀURƏ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/8 - 23:07
La strada
Testo di Gaber-Luporini
Musica di Giorgio Gaber
Musica di Giorgio Gaber
C'è solo la strada su cui puoi contare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/8 - 22:36
Hopes of Peace
Senti il cuore della tua città
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/8 - 22:33
Canzone per i Desaparecidos
da "Quando ci sarai" (1996)
Un palazzo sfavillante dalle finestre luminose,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/8 - 22:28
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
I ragazzi dell'olivo
[1989]
45°: I ragazzi dell'Olivo
[1990]
Album: Solo Nomadi
Testo di Augusto Daolio ed Odoardo Veroli
Musica di Odoardo Veroli e Giuseppe Carletti
45°: I ragazzi dell'Olivo
[1990]
Album: Solo Nomadi
Testo di Augusto Daolio ed Odoardo Veroli
Musica di Odoardo Veroli e Giuseppe Carletti
In quei disegni senza più serenità
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/8 - 22:27
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
Le déserteur
8 aprile 2005
Italian version of the foregoing parody, by Riccardo Venturi
April 8, 2005
Version italienne de la précédente parodie, par Riccardo Venturi
8 avril 2005
Italian version of the foregoing parody, by Riccardo Venturi
April 8, 2005
Version italienne de la précédente parodie, par Riccardo Venturi
8 avril 2005
Signor Presidente,
(Continues)
(Continues)
2005/4/8 - 22:22
Cupe Vampe
Trascrizione serba di Riccardo Venturi
8 aprile 2005
Basata sulla versione croata di Monia
Teкст Џoванниjа Линда Фeppeттиja
Mузика Џанниjа Mapoкколa, Франчеcка Maњeллиja, Џopџa Каналиja и Maccима Замбoниja
8 aprile 2005
Basata sulla versione croata di Monia
Teкст Џoванниjа Линда Фeppeттиja
Mузика Џанниjа Mapoкколa, Франчеcка Maњeллиja, Џopџa Каналиja и Maccима Замбoниja
ЗАГACИTE ПЛAMEHИ
(Continues)
(Continues)
2005/4/8 - 21:28
The Last Border
Testo e Musica di Sandro e Marino Severini
(1984)
Dall'album "Tribes' Union"
(1984)
Dall'album "Tribes' Union"
Hey cosa sta accadendo?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/8 - 19:33
Song Itineraries:
Prague Spring 1968
Killed in Action
Testo e musica di Sandro e Marino Severini
Dall'album "Tribes' Union"
(1984)
Testo inglese trascritto all'ascolto da DonQuijote82
Dall'album "Tribes' Union"
(1984)
Testo inglese trascritto all'ascolto da DonQuijote82
Spies shoot the presidents
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/8 - 19:31
War In The City
Testo e musica di Sandro e Marino Severini
dall'album "Tribes' Union"
(1984)
Canzone tratta dal primo disco dei Gang, autoprodotto, dove ancora sono evidenti le sonorità dei Clash.
dall'album "Tribes' Union"
(1984)
Canzone tratta dal primo disco dei Gang, autoprodotto, dove ancora sono evidenti le sonorità dei Clash.
There is war in the city
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/8 - 19:25
Prima della guerra
Testo di Sandro e Marino Severini
Dall'album "Controverso"
(2000)
Dall'album "Controverso"
(2000)
Tutti erano in fila
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/8 - 19:18
Chi ha ucciso Ilaria Alpi?
[1997]
Testo e musica di Sandro e Marino Severini
Dall'album "Fuori dal controllo"
Lyrics and Music by Sandro and Marino Severini ("The Gang")
Album: Fuori dal controllo
Per la vicenda dell'uccisione (o esecuzione?) della giornalista del TG3 Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, si rimanda al sito di Carlo Lucarelli "Misteri d'Italia". Qui una Cronologia dettagliata del caso fino al 2010.
La giornalista vittima di un “esecuzione premeditata” insieme all’operatore Miran Hrovatin avvenuta a Mogadiscio nel marzo del ’94. Come nel caso di 200 giorni a Palermo (canzone per la quale ancora c’è un processo che ci vede imputati..) tiene conto di un inchiesta giornalistica di Avvenimenti.
the-gang.it
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
"Ilaria e Miran uccisi per un traffico rifiuti-armi. Ma è una verità troppo scomoda per l'Italia"
"In 20 anni di indagini", spiega la madre della giornalista... (Continues)
Testo e musica di Sandro e Marino Severini
Dall'album "Fuori dal controllo"
Lyrics and Music by Sandro and Marino Severini ("The Gang")
Album: Fuori dal controllo
Per la vicenda dell'uccisione (o esecuzione?) della giornalista del TG3 Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, si rimanda al sito di Carlo Lucarelli "Misteri d'Italia". Qui una Cronologia dettagliata del caso fino al 2010.
La giornalista vittima di un “esecuzione premeditata” insieme all’operatore Miran Hrovatin avvenuta a Mogadiscio nel marzo del ’94. Come nel caso di 200 giorni a Palermo (canzone per la quale ancora c’è un processo che ci vede imputati..) tiene conto di un inchiesta giornalistica di Avvenimenti.
the-gang.it
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
"Ilaria e Miran uccisi per un traffico rifiuti-armi. Ma è una verità troppo scomoda per l'Italia"
"In 20 anni di indagini", spiega la madre della giornalista... (Continues)
Dove la terra non è di nessuno
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/8 - 19:14
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(1943)
La più famosa canzone di resistenza di Avrom Sutzkever, scritta durante il periodo di clandestinità in Lituania.