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Before 2005-4-24

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Bim Bum Bush!

Bim Bum Bush!
mah... ha aperto il concerto dei mcr a roma sto qui e è piaciuto molto...a me è sembrato molto banale...ma malgrado sembrassealex britti politicizzato a me è piaciuto...
^^

.getter.
2005/4/24 - 16:31

Hanno ucciso un ragazzo nella piazza dove sono nato

Ci son cresciuto, in piazza Alimonda.
Quel cazzo di venerdì ci sono tornato, da Sampierdarena alla Foce, mettendoci ore
Ho trovato gli amici con gli occhi rossi, del sangue in mezzo alla strada che già si stava coprendo di fiori rossi.

Siamo stati lì fino all'alba, con Niklas,
non riuscivamo ad andarcene via.
Han preparato tutto per mesi
(Continues)
Contributed by Alessandro 2005/4/22 - 11:10
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Severino

Severino è il primo morto partigiano in provincia di Genova.
La brigata garibaldina volante Severino ne prende il nome, e svolge un lavoro pesantissimo sui monti della ValBisagno, fino ad entrare a Genova in Piazza Palermo, il 25 Aprile.

La canzone è tratta dalla prima pagina di "Scarpe Rotte", del partigiano e poi giornalista de L'Unità Attilio Camoriano (Biondo)

La canzone, per sola chitarra, è stata scritta nel 2005, 60esimo della liberazione dell'Italia dai nazisti e dai fascisti
All'ora di vespro, il piazzale è deserto
(Continues)
Contributed by Alessandro 2005/4/22 - 11:02
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Rich Man's War

Rich Man's War
(2004)
dall'album Revolution Starts Now

[...]“Rich Man's War” è splendida ballata dolce e struggente con un testo tutto da ascoltare. Parla di un ragazzo che per sopravvivere va a fare il soldato e viene inviato in Irak a combattere appunto la “ guerra dell’uomo ricco”. Canzone favolosa, cantata con una voce roca e dolce e con un accompagnamento strumentale grandioso basato su un efficacissimo tappeto sonoro teso dall’ organo e da brevi ed efficaci interventi di chitarra. A tratti sembra di ascoltare Springsteen nel modo di scandire le strofe." - Da Rocklab.
Jimmy joined the army ‘cause he had no place to go
(Continues)
2005/4/21 - 21:17
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Missiles

Missiles
Con il nome di The Sound esce l’album d'esordio "Jeopardy" (1980). Registrato a basso costo, con suoni scarni ed essenziali, sara’ destinato a rimanere uno dei lavori piu’ interessanti (e sottovalutati) della new wave britannica.Da questo album e' tratta la canzone antimilitarista "Missiles" un misto di rabbia e passione,cui Borland da’ voce con piglio disperato.
Deep in the country
(Continues)
Contributed by Mauro 2005/4/21 - 15:36
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Waterloo '70

Waterloo '70
1969
Memorie

Testo e musica di Valerio Negrini e Roby Facchinetti

Questa è una canzone che parla di una guerra generica, anche se si intitola "Waterloo 70" potrebbe riferirsi a qualsiasi guerra e proprio questo forse le fa mantenere la sua forza primordiale, là dove racconta la battaglia vista da vicino da un soldato qualsiasi che si capisce buttato dentro al conflitto, e potrebbe trattarsi di un antico soldato greco, di uno romano o cartaginese, assiro, vichingo, normanno, spagnolo, francese, napoleonico, austriaco, inglese, prussiano, sudista, nordista e anche ad uno qualsiasi dei nostri contadini mandati a morire a migliaia nel macello della Prima Guerra Mondiale.
Ognuno di questi soldati potrebbe narrare la stessa storia con le stesse semplici parole.
Voglio dire che non c’è bisogno di eccelsi poeti per raccontare la guerra.
Nasce il giorno intorno a noi
(Continues)
Contributed by i.fermentivivi 2005/4/20 - 10:26
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Padre O'Brien

Padre O'Brien
da "Senza Orario senza bandiera" (1968)

(De André - Leva - Di Palo - De Scalzi)

Un vecchio LP del 1968 riscoperto per l’occasione dove, tra i testi quasi tutti (ma non questo) tratti da alcune liriche del poeta genovese Riccardo Mannerini, affiorano personaggi e situazioni le più disparate possibili.

Padre O’Brien è una di quelle figure che di solito rimangono un po’ in ombra, superate come sono dalle figure grandi dei Grandi Capi, i Grandi Condottieri, i Principi, i Re e i Presidenti vari.
Poi ci sono anche loro, i padri O’Brien di ogni possibile religione e credo, che se ne vanno in giro quotidianamente sulle strade di ogni latitudine del mondo a cercare qualcosa da portare ai poveri, agli sfruttati, ai sofferenti che sono sempre tanti, tanti, troppi.
Uomini e donne che forse conoscono bene l’opulenza. lo sfarzo, la ricchezza e lo spreco infame che le nazioni “civilizzate” producono... (Continues)
Ho chiesto, e non mi han dato,
(Continues)
Contributed by i fermentivivi 2005/4/19 - 16:21
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Le tredici vittime

Le tredici vittime
[2006]

La canzone parla di un fatto realmente accaduto nel '44 a Borgoticino, un paese del novarese
Il 13 di agosto verso le 14
(Continues)
2005/4/18 - 23:16
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La Represión

La Represión
(1975)

Testo di P.Rojas
Musica di J.Soto

Dall'album "El pueblo unido jamás será vencido"
El aire se está llenando,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/18 - 17:04
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Appello ai dormienti

Appello ai dormienti
2003
"L'unione dei mondi"
Noi sempre al confine
(Continues)
Contributed by laura 2005/4/18 - 15:17
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Stranizza d'amuri

Stranizza d'amuri
nn l'avevo mai sentita attentamente...ma... stranizza d'amuri.....è una favola!
angela 2005/4/18 - 10:49
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From A Distance

From A Distance
[1990]
Written by Julie Gold [1985]
Recorded by Nancy Griffith [1987]
Album: "Some People's Lives"

This [song] was written by singer/songwriter Julie Gold, who was working odd jobs in New York to make ends meet when she received a very special 30th birthday gift from her parents back home in Philadelphia: the piano she had played as a child. The men who delivered her piano told her that it had gotten pretty cold in the truck on its way to her, and that she shouldn't play it for a day to give it time to adjust to its new surroundings in her apartment. Gold wanted to play it very badly, but, not wanting to cause damage, resisted the urge. Instead, she just "hugged it and polished it." The next day, she sat down at that piano and wrote this song in about 2 hours.

Gold: "I only set out to write a decent song about the difference between the way things seem and the way things are. It has... (Continues)
From distance the world look round and real
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 23:10
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Peace Train

Peace Train
TRENO DELLA PACE
(Continues)
2005/4/17 - 23:06
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The War Song

The War Song
LA CANZONE DELLA GUERRA
(Continues)
2005/4/17 - 23:00
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Woodstock

Woodstock
(1969)
Album: "Ladies Of The Canyon"

Joni Mitchell scrisse questa canzone sul più grande festival rock, ironicamente senza avervi partecipato.
La canzone divenne una hit nella versione di Crosby, Stills, Nash & Young (dall'album Dejà vu) e di Matthews' Southern Comfort.

La canzone contiene nell'ultima strofa la famosa immagine dei bombardieri che si trasformano in farfalle, un bellissimo simbolo dello spirito pacifista del concerto.
I came upon a child of God
(Continues)
2005/4/17 - 22:39
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Sotto la pioggia

Sotto la pioggia
(1982)
Album: "Sotto la pioggia"
I carri armati a fari spenti nella notte sotto la pioggia
(Continues)
2005/4/17 - 22:31
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The Band Played Waltzing Matilda

The Band Played Waltzing Matilda
LEZIONE DI DIANA BIANCHI SULLA CANZONE


È interessante leggere la lezione che Diana Bianchi ha tenuto a proposito di questa canzone e di John Walker's Blues di Steve Earle.

Canzoni contro la guerra - Am I to tell these things? Or am I to hold my tongue?
(lezione tenuta alla Scuola Superiore di Lingue Moderne per interpreti e traduttori dell'Università di Bologna, sede di Forlì nel 2003)
2005/4/17 - 22:20
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Po partyzancie dziewczyna płacze

Anonymous
Canto della resistenza polacca (1942).
Po partyzancie dziewczyna płacze.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 19:47
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Idzie żołnierz borem lasem

Anonymous
Canto della resistenza polacca [1941].
Idzie żołnierz
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 19:43
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Rozszumiały się wierzby płaczące

[1942]
Testo di R. Ślęzak sull'aria di una melodia popolare
słowa: R. Ślęzak; melodia popularna

Canzone della Resistenza polacca; su un'aria popolare.

L'esercito tedesco attaccò la Polonia il 1° settembre 1939: fu il primo atto della seconda guerra mondiale. Alle divisioni corazzate del generale Guderian, i polacchi opposero le loro brigate di cavalleria; vennero sconfitti in meno di un mese; il 27 settembre cadde Varsavia.

Già nell'ottobre 1939 si formarono i primi gruppi partigiani: lo S.Z.P. (Sluzba Zwyciestwu Polski - Servizio per la Vittoria della Polonia) e la Z.W.Z. (Zwiazek Walki Zbrojnej - Unione della Lotta Armata).

Il 15 maggio 1942 venne fondata la Gwardia Ludowa (Guardia Popolare) che nell'aprile del 1943 si trasformava in Armia Ludowa (Esercito Popolare), alla quale facevano capo le forze politiche di sinistra.

Le forze di destra si unirono nella Armia Krajowa (Esercito... (Continues)
Rozszumiały się wierzby płaczące,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 19:40
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Giancarlo e gli altri

Giancarlo e gli altri
molto bella un fiore all'occhiello
luisa 2005/4/17 - 19:00

Letzte Variation über das alte Thema

Letzte Variation über das alte Thema
17 aprile 2005
ULTIMA VARIAZIONE SUL VECCHIO TEMA
(Continues)
2005/4/17 - 17:42
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Σαράντα πέντε πετεινοί

Anonymous
Σαράντα πέντε πετεινοί
Saránda pénde peteinói
Dal disco "Atene in Piazza 1940-1965"
I Dischi del Sole DS 51 SP [1968]
Interpretata da Paolo Castagnino "Saetta" & Gruppo Celso di Genova

Si tratta di un anonimo canto della resistenza greca durante la seconda guerra mondiale. Purtroppo non ci è stato ancora possibile reperire il testo originale (a parte il titolo), e quindi inseriamo per ora soltanto la traduzione italiana ripresa da "La musica dell'altra Italia". (RV - 17.4.2005)

Per il “miracolo”, a distanza di dodici anni, è bastato un comune, arcaico giradischi: quello del webmaster Lorenzo Masetti, che appunto ha girato il disco (che gli avevo passato a suo tempo con un epico ed efferato furto con destrezza a una Vetrina dell'Editoria Anarchica, del quale informerò l'Arrighetti rifondendolo...) facendone poi un video YouTube oltremodo artigianale:



Il volume della registrazione è, purtroppo e finora,... (Continues)
Ὢχ ὤχ!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 15:35
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Chiudi gli occhi e spara

Chiudi gli occhi e spara
[2006]
Turro torna

La canzone parla delle ultime ore di vita del Che in Bolivia. Il titolo è preso dalla frase che il Che pronunciò davanti agli occhi del suo carnefice che impietrito dalla paura non riusciva a premere il grilletto dalla pistola. Il ritornello è preso da una frase che il Che scrisse nel suo diario ancora prima di partire guerrigliero a Cuba, cioè quando ancora studiava medicina nel '48. Il ritmo e gli arrangiamenti della canzone ricalcano i ritmi e le sonorità cubane
Una corrente di pensieri e di parole
(Continues)
Contributed by adriana 2005/4/17 - 10:12
Song Itineraries: Che Guevara

A Compiègne (Marche du Front Stalag 122)

A Compiègne (Marche du Front Stalag 122)
(1943)

Il 27 marzo 1942 i primi ebrei francesi rastrellati furono inviati a Auschwitz. Alla fine del conflitto saranno oltre 80.000. Questo canto proviene probabilmente dall'interno stesso del campo di smistamento di Compiègne (gli altri erano a Drancy, alla periferia di Parigi, e a Pithiviers); nessun'altra parola è da aggiungere, che non sia detta nel canto stesso.

Credo di aver trovato finalmente la versione completa di questo canto.
La data di composizione è sicuramente il 1943, e non il 1942

Sulla pagina dove l’ho reperita, sul sito Mes musiques régénérées – Jewish Music curato da Claude Torres di Montpellier, viene indicato come autore Jean Maupoint (1907-1945), musicista, cantante e fantasista, re del music-hall a Clermont-Ferrand negli anni 30. Appena prima dell’occupazione nazista il nostro aveva l’abitudine di entrare in scena con un ritratto di Hitler e, rivolgendosi al pubblico,... (Continues)
De tous les coins de France,
(Continues)
Contributed by Alessandro + CCG/AWS Staff 2005/4/17 - 03:54
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Je suis venue quand même (Grèce des colonels '67)

Je suis venue quand même (Grèce des colonels '67)
[2000]
Testo e musica: Annie Nobel
Paroles et musique: Annie Nobel
CD/Album: Chansons Engagées
Je suis venue quand même
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 03:43

Les Histoires

Les Histoires
Dall'album "Chroniques terriennes"
Assieme a Philippe Richeux
Je ne sais pas grand chose, petit
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 03:39
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Valparaiso

Valparaiso
Dall'album "Chroniques terriennes"
assieme a Philippe Richeux
Nous irons un jour
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/17 - 03:35
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Berlin, du deutsche deutsche Frau

Berlin, du deutsche deutsche Frau
15 aprile 2005
BERLINO
(Continues)
2005/4/17 - 01:49
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Die Ballade von dem Briefträger William L. Moore aus Baltimore, der im Jahre 63 allein in die Südstaaten wanderte. Er protestierte gegen die Verfolgung der Neger. Er wurde erschossen nach einer Woche. Drei Kugeln trafen seine Stirn.

Die Ballade von dem Briefträger William L. Moore aus Baltimore, der im Jahre 63 allein in die Südstaaten wanderte. Er protestierte gegen die Verfolgung der Neger. Er wurde erschossen nach einer Woche. Drei Kugeln trafen seine Stirn.
15 aprile 2005
BALLATA DEL POSTINO WILLIAM L. MOORE DI BALTIMORA, CHE NELL'ANNO '63 GIRAVA DA SOLO PER GLI STATI DEL SUD. PROTESTAVA CONTRO LA PERSECUZIONE RAZZIALE. FU AMMAZZATO DOPO UNA SETTIMANA CON DUE PALLOTTOLE IN FRONTE.
(Continues)
2005/4/17 - 01:37
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Das Solidaritätslied

Das Solidaritätslied
15 aprile 2005




La prima stesura di Das Solidaritätslied. Sonntagslied der freien Jugend (“Canto solidale. Canto domenicale della libera gioventù”) risale “alla prima metà del 1931 con testo di Bert Brecht e musica di Hanns Eisler”. Era stato progettato per l'uso nel film Kuhle Wampe, oder: Wem gehört die Welt (“Pancia fredda, o: A chi appartiene il mondo”) diretto da Slatan Dudow; si tratta della scena finale del film, che era stata scritta direttamente da Bertolt Brecht. Hanns Eisler musicò il “Canto Solidale” nell'estate del 1931; la prima esecuzione in pubblico risale però al 17 novembre 1931, durante la “rivista rossa” della Junge Volksbühne (“Teatro Popolare Giovanile”) Wir sind ja sooo zufrieden! (“Certo che siamo taaaanto contenti!”). L'8 maggio 1932 il Berliner Schuben-Chor lo eseguì nell'ambito della sua accademia di canto come “canto di lotta contemporaneo”; in Unione Sovietica,... (Continues)
CANTO SOLIDALE
(Continues)
2005/4/17 - 01:16
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Canto dei coscritti, o Partirò, partirò

Canto dei coscritti, <i>o</i> Partirò, partirò
Così la cantavano i Gufi.

Ricordiamo che questa versione è scaricabile in formato .OGG Vorbis da MP38.
Da: "I Gufi cantano due secoli di Resistenza" (1966)
PARTIRE PARTIRÒ PARTIR BISOGNA
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2005/4/16 - 19:36
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Hécatombe

Hécatombe
대살육 (1집-06,1955)
(Continues)
2005/4/16 - 14:56
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Ballade des gens qui sont nés quelque part

Ballade des gens  qui sont nés quelque part
어디 가나 꼭 있는 놈들에 대한 발라드 (11집-3,1972)
(Continues)
2005/4/16 - 14:52
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Mourir pour des idées

Mourir pour des idées
da My.netian.com.

La pagina coreana dalla quale proveniva questa traduzione non esiste più da anni; il link è quindi rotto. La traduzione, oltre che dal nostro sito, sembra essere quindi "tramandata" solo da Lyricstranslate. Dalla traduzione sembra apparire anche la data di composizione della canzone: l'11 luglio 1972. [RV]
이념을 위해 죽는 것 (11집-07,1972)
(Continues)
2005/4/16 - 14:50
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Les deux oncles

Les deux oncles
두 삼촌들 (8집-6, 1964)
(Continues)
2005/4/16 - 14:46
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La guerre de '14-'18

La guerre de '14-'18
questa pagina, poi cancellata.
1차 세계 대전 (7집-7, 1962)
(Continues)
2005/4/16 - 14:43
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La mauvaise réputation

La mauvaise réputation
Come si può vedere dal link inattivo, la pagina coreana è stata rimossa. Il nostro sito è quindi il solo che ancora riporta queste rare traduzioni coreane da Brassens.
나쁜 평판 (1집-01,1952)
(Continues)
2005/4/16 - 14:40
Le déserteur has now its Korean version, found by Lorenzo Masetti in a Brassens website. From the same website, a lot of korean translations of songs by Georges Brassens.
Riccardo Venturi 2005/4/16 - 12:14
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Le déserteur

Le déserteur
COREANO / KOREAN / COREEN


Versione coreana, da questo sito dedicato a Georges Brassens

Korean version, from this website on Georges Brassens

Version coréenne, d'après cette page sur Georges Brassens


Riportiamo anche l'introduzione alla canzone:


* 보리스 비앙의 <병역거부 편지(Deserteur>는 1954년 인도차이나 전쟁이 끝나고 알제리 전쟁이 시작될 무렵에 만들어졌다. 이 곡을 가수 Mouloudji가 선보였을 때, 곧바로 금지되었다. 음반은 압수되고 공영 방송은 전파를 거부했다. 그 후 이 곡은 문제된 구절들이 완전히 탈색된 채 한동안 불려졌다. 61년 알제리 전쟁이 끝나자, Serge Reggiani가 원곡을 복귀시켰다. Peter, Paul & Mary 등이 부른 버젼도 원곡의 뜻이 손상된 것이었다. 비앙은 참전 용사들에게 모욕이 될 만한 가사로 하나의 금기를 깼다. 이 노래는 냉전 시대에 만들어진, 수많은 반전, 평화 시위 노래들 가운데 하나였지만, 개인 문제가 되는 구체적인 내용(병역거부)를 대립적으로 멜로디화해서 가장 공격적인 효력을 보였다. 특히 개인 편지의 형식은 진지함을 더해 주어 효과적이었다. 국가권력을 대표하는 대통령에게 이름없는 내가 맞서 가식없는 평범한 말투로 일반 대중의 정서와 삶을 노래하는 방식은 많은 이의 호응을 불러일으켰다.
병역거부 편지
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2005/4/16 - 12:10
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Песня о госпитале [Медсанбат]

Песня о госпитале [Медсанбат]
RINGRAZIO IL VOSTRO SITO E RICCARDO VENTURI DI AVER MESSO IL MIO NOME NELLA TRADUZIONE DELL'OSPEDALE MILITARE.

DISTINTI SALUTI

YLLI SPAHIU
TIRANA,ALBANIA
YLLI SPAHIU 2005/4/15 - 13:25




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