[2005]
Stefano Saletti - Gabriel Zagni
Dall'album "Stari Most"
Stefano Saletti: piano rodhes, bouzouki, oud, darbouka, programming
Gabriel Zagni: voice / voce
Giovanni Lo Cascio: skin udu
Mario Rivera: bass / basso, programming
Gabriele Coen: clarinet / clarinetto
Carlo Cossu: violin / violino
Per un'introduzione all'album vedi Stari Most.
La canzone è in lingua ebraica e ne viene fornito nell'album il testo traslitterato sommariamente; è quello che qui presentiamo. Verrà al più presto presentata una versione in alfabeto ebraico. [RV, 15-10-2005]
Per la serie: i famosi “quanto prima” di questo sito, siamo lieti di presentare, dopo tredici anni e rotti, il testo di questa canzone nell'alfabeto della lingua in cui è scritta, vale a dire l'ebraico (testo dovuto, con tutta probabilità, a Gabriel Zagni, poliedrico artista la cui formazione “affonda le radici nel variegato mondo della... (Continues)
[1] היו זמנים של חלב ושל דבש (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/10/15 - 21:31
[S.Saletti - C.Cossu]
Dall'album "Stari Most" - 2005
Dalla poesia Granata s Mrkovica di Izet Sarajlić
"Non esiste una sola cultura mediterranea: ce ne sono molte in seno a un solo Mediterraneo"
Predrag Matvejević
A Mostar, nella Bosnia-Erzegovina, durante la guerra feroce che bruciava i Balcani, il 9 novembre del 1993 una granata croata abbattè lo Stari Most, il Ponte Vecchio sulla Neretva che da quattrocento anni univa Oriente e Occidente. Era il simbolo del dialogo tra cattolici, musulmani e ortodossi. Scrive lo scrittore Paolo Rumiz: "Il ponte di Mostar era il luogo della nostalgia, il segno dell'appartenenza e dell'alleanza tra mondi che si volevano a tutti i costi separare".
Dopo che l'ultima pietra cadde nel fiume ci fu un gran silenzio. Anche i cecchini per una volta fecero tacere le armi. Tutti intorno capirono che qualcosa di terribile era accaduto: non era stato abbattuto... (Continues)
Vec trideseti sat (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/10/15 - 21:27
dal disco dal vivo "Radio Bemba Sound System" (2002)
È il riadattamento di "Eldorado", una canzone di "Proxima Estación: Esperanza", e si riferisce ai fatti di Genova. Nei concerti era seguita dalla musica di Pinocchio, a sottolineare la marea di balle raccontate dal governo e dalla polizia italiana.
La canzone mi sembra in un misto di spagnolo e portoghese
Stefano Saletti - Gabriel Zagni
Dall'album "Stari Most"
Stefano Saletti: piano rodhes, bouzouki, oud, darbouka, programming
Gabriel Zagni: voice / voce
Giovanni Lo Cascio: skin udu
Mario Rivera: bass / basso, programming
Gabriele Coen: clarinet / clarinetto
Carlo Cossu: violin / violino
Per un'introduzione all'album vedi Stari Most.
La canzone è in lingua ebraica e ne viene fornito nell'album il testo traslitterato sommariamente; è quello che qui presentiamo. Verrà al più presto presentata una versione in alfabeto ebraico. [RV, 15-10-2005]
Per la serie: i famosi “quanto prima” di questo sito, siamo lieti di presentare, dopo tredici anni e rotti, il testo di questa canzone nell'alfabeto della lingua in cui è scritta, vale a dire l'ebraico (testo dovuto, con tutta probabilità, a Gabriel Zagni, poliedrico artista la cui formazione “affonda le radici nel variegato mondo della... (Continues)