Nella traduzione di De André manca la penultima strofa, della quale riportiamo la versione letterale di Riccardo Venturi.
Più avanti riportiamo anche la traduzione letterale dell'intera canzone - visto che la versione di De André è piuttosto libera.
«Questa è, come si può ben vedere, l'affermazione (del tutto logica nell'"ottica" brassensiana) dell'inutilità totale dei rivolgimenti [...], della morte come solo corollario di tutti i grandi mutamenti, dell'immobilismo più totale. E De André, toh, questa strofa non ce l'ha messa. Vorrà dire pure qualcosa, no?»
(Riccardo Venturi, da it.fan.musica.de-andre 26/3/2003)
Nella foto: Pescatore sul lago d'Iseo, Camunia, Pisogne, ca. 1910. Malauguratamente la foto è rovinata dalla consueta e pessima abitudine della stampigliatura in sovraimpressione.
Per il camuno viene proposta una nuova grafia. Si noti che:
1. [X] corrisponde a una "h" fortemente aspirata;
2. [Ň] corrisponde alla "gn" italiana in "bagno";
3. [Č] corrisponde alla "c" italiana palatale in "laccio" (si trova spesso anche in finale di parola, come nell'inglese [match];
4. [Ğ] corrisponde alla "g" italiana palatale in "spiaggia".
Perdonateci per non essere riusciti a trovare l'immagine di un pescatore piemontese... Ma non avevo appena terminato di scrivere 'sta cosa, che la prode Adriana arriva e provvede
"Garantisco che stanno pescando in acque piemontesi:-P"
Rivedo e correggo la mia precedente versione, che chiedo a Riccardo di rimuovere e sostituire con la presente.
La pronuncia della "l" nel Veneto è sempre molto labile, in alcune parole è quasi inesistente (es.: spale) per cui la sostituisco con un'apostrofo; in altri casi è lievemente più marcata (ma mai a livello di una corretta pronuncia italiana) e la mantengo. Credo poi che la pronuncia cambi estremamente da zona a zona. Da Rovigo al paese di Polesella, che sorge sull'argine del Po, ci sono dodici chilometri e tre centri abitati. Inutile dire che ci sono tre pronuncie della lettera "elle" radicalmente differenti.
Infine, spero di non avere fatto troppa confusione con gli accenti: nel secondo verso della prima strofa "el sè" è inteso con la "e" aperta; mentre nell'ultimo verso della terza strofa "gò sé" va pronunciato con la "e" chiusa. Marco "Che" Randolo