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Io non so dire

Io non so dire
Io non so dire se la Legge è giusta o se la Legge è ingiusta.
(Continues)
Contributed by adriana 2019/3/8 - 07:54
Song Itineraries: From World Jails
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San Martino

San Martino
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

L’11 novembre, giorno del calendario dedicato a San Martino, corrispondeva in molti luoghi alla scadenza dei contratti agrari, data nella quale il proprietario poteva non rinnovare e dare la disdetta alla famiglia del mezzadro. Era scelta tale data perché in genere erano stati terminati i lavori dei campi, in particolare la semina, prima del riposo invernale. Dato che il contratto prevedeva l’obbligo del mezzadro di abitare sul terreno assegnato in una casa messa a disposizione dal proprietario, il mancato rinnovo del contratto si risolveva in un vero e proprio trasloco per tutta la famiglia, che caricava le poche cose su un carretto o su un barroccio trainato dai buoi, ed era costretta ad andarsene. La famiglia del mezzadro, prima doveva seminare e poi andarsene.

Inizia... (Continues)
Vattene mezzadro contadino
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:56
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Il vento del Nord

Il vento del Nord
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Il vento del Nord è il nome che gli diedero quando rientrò a Corleone dopo la guerra partigiana in Carnia, per l’energia che metteva al servizio delle lotte contadine della sua terra. La figura di Placido Rizzotto ho avuto modo di approfondirla proprio durante in viaggio in Carnia tre anni fa, proprio passeggiando su quelle belle montagne dove Rizzotto aveva vissuto la sua università.

La Carnia è nella foto qui accanto, una foto friulana per parlare di Sicilia. Il giorno prima di arrivare in Carnia ero stato sulla diga del Vajont per la veglia notturna dei cittadini per la memoria del Vajont, in occasione del cinquantenario di quella strage, ed ero già carico di suggestioni verso le terre e le lotte da non dimenticare.

Inoltre, proprio quell’anno avevo pubblicato... (Continues)
Non si può ingabbiare il vento
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:52
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Scagliosa

Scagliosa
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

In questi giorni di metà dicembre ricorre l’anniversario della morte di Giuseppe Novello, ferito il 14 dicembre del 1949 a Montescaglioso (Matera) e poi deceduto tre giorni dopo, il 17, appena un giorno prima del suo 32° compleanno. Per una singolare coincidenza di date, in questi giorni, il 15 dicembre, ricorre anche l’anniversario della morte di Rocco Scotellaro, avvenuta nel 1953 all’età di trent’anni, e quindi, a maggior ragione, è il momento giusto per ricordarli entrambi.

Il racconto che nel libro è a loro dedicato prende il titolo da un verso di una poesia di Scotellaro, “Ti porterò gli odori della terra (Verrò tirando il mulo carico / degli aratri di ferro, / ti porterò gli odori della terra / incollata alle mie scarpe, canta il poeta in Una dichiarazione... (Continues)
Ma dov’è che accade
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:49
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Il rogo delle biciclette (dedicato ai contadini dell’Arneo)

Il rogo delle biciclette (dedicato ai contadini dell’Arneo)
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Ecco l’ultima canzone arrivata, appena in tempo prima di capodanno, per ricordare le due occupazioni delle terre d’Arneo, nel feudo di Nardò in Salento, che avvennero appunto nei giorni di capodanno, per due anni consecutivi, tra il ’49 e ’50 e poi tra il ’50 e ’51, visto che nel frattempo i padroni 1non avevano rispetto gli accordi, e per di più lo stesso governo aveva lasciato fuori dalla pseudo riforma agraria la provincia di Lecce, reinserita dopo la seconda occupazione. Alcune migliaia i braccianti a occupare, e centinaia poliziotti e carabinieri a seguirli e aspettarli; fu nel secondo anno che si verificò il sequestro delle biciclette, una pratica più dispettosa che repressiva e assai diffusa allora negli scioperi dei braccianti in ogni parte d’Italia,... (Continues)
Bruciano
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:47
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Su alzati Maria

Su alzati Maria
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Su alzati Maria, storia di una canzone, dedicata alla memoria di Maria Margotti. In realtà è la prima canzone nata da L’erba dagli zoccoli, quando Silvano mi stuzzicò a scrivere qualche testo originale per le canzoni che avrebbero accompagnato le letture dal libro. Scelsi questo racconto perché in quel momento mi sembrava il più facile, per una sorta di musicalità, e anche di coralità, che avvertivo già nel testo del racconto, con quel ritornello già presente, Su alzati Maria, che avevo ripreso da un articolo scritto al tempo di quella storia, nel maggio ’49, dall’inviata dell’Unità Renata Viganò, la partigiana che pochi anni prima magari poteva anche averla incontrata davvero Maria Margotti, passando a piedi anche da quelle parti, avanti e indietro su quelle... (Continues)
Su alzati, alzati Maria andiamo a casa
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:44
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Sogni alla deriva (ai migranti di ieri e di oggi)

Sogni alla deriva (ai migranti di ieri e di oggi)
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

parole di Tullio Bugari, musiche di Silvano Staffolani

SOGNI ALLA DERIVA è una delle prime canzoni che abbiamo composto ed è forse quella che più è stata fatta ascoltare durante i reading concerto, ma non solo. È l’unica di quelle composte che è nata prima da una base musicale e da una idea / ritornello di Silvano, e poi le parole le si sono sviluppate attorno. Per mia fortuna non ho mai vissuto l’esperienza dell’emigrazione in prima persona sulla mia pelle, ho avuto soltanto occasione negli anni di vivere molte esperienze sociali e culturali a fianco delle migrazioni e dei rifugiati, dalle attività seguite durante le guerre di ex Jugoslavia e poi le attività interculturali con le scuole – compreso un giornale scolastico bilingue tra una scuola elementare di Jesi e una analoga di ragazzi sfollati a Mostar in Erzegovina... (Continues)
Neanche una valigia
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:39
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Lentella

Lentella
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

parole di Tullio Bugari, musiche di Silvano Staffolani

Sono affezionato a Lentella in modo particolare, perché è stato il primo racconto che sono riuscito a raccogliere e scrivere per il mio libro, e mi aveva stimolato in questo la visita al paese, con i suoi vicoli, la piazzetta, i panorami che si aprono e in particolare la simpatia immediata delle persone incontrate, e ricche di questa memoria. Poi, quando il libro uscì, fu proprio nella biblioteca di Lentella, voluta a suo tempo dal sindaco Pierino Sciascia, che ho avuto il piacere di fare la prima presentazione, leggendo alcuni brani dal libro, e non in un momento qualunque dell’anno ma proprio nei giorni in cui cadeva l’anniversario, che coincide con il primo giorno di primavera, il 21 marzo.
Avevo già deciso prima di iniziare a scrivere, che con questo libro... (Continues)
Vi racconto la verità con la fantasia
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:34
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Prendete quella canaglia

Prendete quella canaglia
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testi di Tullio Bugari, musiche di Silvano Staffolani

Prendete quella canaglia, storia di una canzone. “Prendete quella canaglia”, inizia così il racconto dedicato a Vittorio Veronesi, con il grido dei carabinieri che lo inseguono per impedirgli di andare a parlare con i crumiri, e magari convincerli ad aderire allo sciopero, il grande sciopero dei braccianti della primavera 1949, 36 giorni consecutivi di sciopero in tutta Italia, con il nucleo principale nella pianura padana.
Vittorio Veronesi era un partigiano, aveva perso due fratelli in guerra, uno disperso in Russia e l’altro partigiano come lui ma fucilato nel marzo del ’44 a Bologna.
Sono molti i partigiani o i militari che dopo la guerra ritornano a casa ma trovano una realtà in cui alla libertà appena conquistata bisogna aggiungere, e non è facile, anche... (Continues)
C’è un’ombra che veloce pedala
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:29
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Vi cunto e canto (Portella della Ginestra)

Vi cunto e canto (Portella della Ginestra)
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Portella della Ginestra, primo maggio 1947. Il racconto nel libro e la canzone, “Vi cunto e canto”.
Domani è il Primo Maggio, settanta anni esatti dall’eccidio di Portella. Ho dedicato a questa vicenda uno dei racconti del libro, «Purtelja së Jinestrës», in lingua arbëreshe, la lingua di tanti in quella zona. Tutti i racconti del libro riguardano storie accadute tra il 1949 e il 1950, tranne questa di Portella, che risale a due anni prima, ma non potevo escluderla e non solo per la sua importanza ma anche perché da ragazzo ho avuto l’occasione di incontrare due persone presenti quel giorno a Portella, due superstiti per raccontare quella storia negli anni.

Il racconto che ho scritto e inserito nel libro nasce dunque da questo legame di sentimento. Ho raccolto... (Continues)
Vi cunto e canto la storia di quel giorno
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:26
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Corre il treno [I treni della felicità]

Corre il treno [I treni della felicità]
testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Corre il treno, storia di una canzone che non è riferita ad uno specifico racconto del libro, ma è trasversale a più storie, come nel racconto “Il curandero” ambientato nelle Marche, con i bambini che arrivano da Montescaglioso mentre altri bambini di San Severo erano stati ospitati ad Ancona:
« “È da qui che avevo iniziato,” si avviò a concludere il venditore di ovi, “dal mio arresto a Fano l’8 febbraio del ‘50. Mi fanno uscire dal carcere di Fossombrone il mese dopo e vado a Pesaro per firmare delle carte in Tribunale. Prima però passo da casa e riempio la borsa di ovi e altre cose perché arrivano i bambini di Montescaglioso, quelli con le famiglie in galera: pure le donne avevano arrestato, prima di Natale, e ora stavano già occupando di nuovo le terre. Ci si aiutava, era così in tutta Italia.”
“Ad Ancona ospitarono i bambini... (Continues)
Ci dicono
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 18:21
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Sai

Sai
2019
#Notengocasa

Tornano con ben dieci nuove canzoni i Marmaja, la storica band folk rock, che mancava sulle scene da qualche anno.

La notizia l’hanno data loro, sulla pagina Facebook del gruppo: “Dopo un lungo silenzio volevamo regalarvi delle canzoni, loro già c’erano alcune pronte, alcune quasi, ma erano rimaste lì, senza nessuno, senza casa.
Ci siamo ritrovati e le abbiamo cantate di nuovo, registrate con piccoli mezzi, in uffici, in stanze prestate, non avendo sala prove”.

“È stato come agli inizi, arrangiandoci, facendo del nostro meglio – raccontano ancora -. Gli abbiamo dato un nome, che dipinge la nostra situazione attuale, il nostro stare qui, ora, l’abbiamo chiamato #notengocasa e lì ci ritroveremo, augurandoci che tutto ciò sia per voi un regalo”.

maurizio zannato - voce
guido frezzato - chitarra, archi
moreno prearo - percussioni
mirco drago - bouzouki
giovanni la terza - fisarmonica
jacopo frezzato - basso elettrico
Ho navigato tanto nella notte dentro al mare
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/6 - 14:19
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Chissà se Dio lo sa

Chissà se Dio lo sa
1989
Don Chisciotte
Dove prima c'era un prato
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/3 - 17:26
Song Itineraries: The Berlin Wall, 1961-1989
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Quante domande

Quante domande
1989
Don Chisciotte

Una canzone che sicuramente risente nella struttura di Blowin' in the Wind, anche se in parte la canzone di Gian Pieretti è una canzone decisamente più intimista.
Quante strade devi fare per un po' di libertà
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/3 - 17:14
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Penso diverso

Penso diverso
2019
Adversus

Mai militanti, i Colle der Fomento hanno, però, sempre preso posizione e continuano a farlo. “Il rap deve raccontare quello che succede, In ‘Io penso diverso’, il pezzo più politico dell’album, parliamo di migranti, di razzismo. Non ci interessa parlare di Salvini, ma delle persone che lo hanno votato sì”, ci dice Masito. “È uno scontro di mentalità: tra chi pensa che un muro risolva i problemi e quella nuova umanità che i confini li ha già buttati giù”, chiude Danno.
Repubblica.it
[Strofa 1: Danno]
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/2 - 09:51
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Nuovi schiavi

Nuovi schiavi
2018
Il sangre e il sal

Finalista Voci x la libertà 2019
C'erano un tempo schiavi orgogliosi di sognare
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/1 - 15:50
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Le bombe

Le bombe
1973
Ma...
Per ogni bomba che non porti una firma
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 15:54
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A Victor

A Victor
1975
Moby Dick

Cercando in rete sembrerebbe che esistano due diverse edizioni dell'LP Moby Dick e la canzone sarebbe presente solo in una delle due.
Ho sempre creduto in te e perciò che ti canto
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 15:38
Song Itineraries: Víctor Jara
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Don Chisciotte

Don Chisciotte
1989
Don Chisciotte
Io ne ho visti bambini nel deserto
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 14:46
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Radio Belgrado

Radio Belgrado
2001
Europa Hotel

"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.

"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (Continues)
Notte chiara sopra i fiumi grandi fiumi sembra che riposino
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 13:23
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I bambini di Sarajevo

I bambini di Sarajevo
2001
Europa Hotel

"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.

"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (Continues)
Sono tuoni o son cannoni lì nei boschi quei fuochi dimmi cos'è
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 12:58
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Belfast

Belfast
1983
Cattivi pensieri
È strano come piova anche d'agosto in questa città
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/27 - 12:27
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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Livorno non si piega (Labronicamente ribelle)

Livorno non si piega (Labronicamente ribelle)
2016
A colpi di Machete

Con una dedica speciale a Riccardo
Antifà dal 1591, leggi livornine(1) qui nessuno è straniero
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/26 - 15:05
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Hunger Strike & Troubles

Hunger Strike & Troubles
2016
A colpi di Machete
Vento ribelle che accarezza l'erba,
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/26 - 14:56
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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I dannati della terra

I dannati della terra
2018
"Storie tra bottiglie e ciminiere"
feat. Kento
Bruciano ancora quegli occhi insanguinati
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/26 - 14:52
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Mille lire al mese

Mille lire al mese
Sergio Endrigo ha prodotto con Mille lire una riflessione poetica sul fenomeno dell'inflazione.
La canzone afferma che negli anni Trenta

mille lire almeno mille lire al mese
era un sogno, il sogno piccolo borghese

ed è probabile che questo assunto derivi da Mille lire al mese, di Carlo Innocenzi e Alessandro Sopranzi, scritta per il film omonimo uscito nel 1939.
Secondo Gianfranco Vené (1988) "Il film è stato del tutto dimenticato, a torto perché il regista austriaco Max Neufeld fu un pioniere della commedia cinematografica e gli attori, Alida Valli, Umberto Melnati e Renato Cialente, erano eccellenti; la canzone, al contrario, è ricordata anche troppo, e troppo spesso viene citata dagli evocatori di quegli anni come parametro utile a definire il valore reale del denaro alla vigilia della seconda guerra mondiale. Mille lire al mese, secondo questa generica interpretazione, indicavano... (Continues)
Che disperazione,
(Continues)
Contributed by Io non sto con Oriana 2019/2/26 - 10:50
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Teorema

Teorema
[24 febbraio 2019]
Testo di Stefano Andreoli [@blogstark] di Spinoza
Lyrics by Stefano Andreoli [@blogstark] from Spinoza
Paroles de Stefano Andreoli [@blogstark] de Spinoza
Sanat: Stefano Andreoli [@blogstark], Spinozasta
Musica / Music / Musique / Sävel: Marco Ferradini, Teorema (Ferradini / Herbert Pagani), 1981

Luca e Paolo, vale a dire Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu (nipote di un profugo armeno sfuggito al genocidio turco), genovesi, non devono in fondo tenere così tanto alla loro carriera televisiva. Già pressoché eliminati dalla TV “di stato” italiana, tale RAI, e confinati a Quelli che (il calcio), una trasmissione di intrattenimento calcistico sulla RAI2 attualmente diretta dal neosovranista Carlo Freccero, ieri domenica 24 febbraio il duo si è praticamente scavato la fossa con una parodia antisalviniana di Teorema, la famosa canzone del 1981 scritta da Marco Ferradini e... (Continues)
Prendi una barca piena di gente,
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- & R.V. 2019/2/25 - 22:03
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Argentovivo

Argentovivo
[2019]
Parole e musica di Daniele Silvestri
Featuring Rancore e Manuel Agnelli
Singolo poi nell'album "Scusate se non piango"

“Argentovivo” è il brano presentato al Festival di Sanremo 2019 da Daniele Silvestri, in collaborazione con Rancore, Manuel Agnelli e Fabio Rondanini, questi ultimi due rispettivamente frontman e batterista degli Afterhours.
“Argentovivo” si è classificata sesta al Festival di Sanremo 2019 ed ha vinto il Premio della Critica Mia Martini, il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo e il Premio Sala stampa Lucio Dalla.
Ho sedici anni
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/23 - 21:18
Song Itineraries: Child Abuse, From World Jails
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Collemaggio

Collemaggio
2009
Collemaggio

Il 6 e il 7 aprile 2010 a L’Aquila, Michele Gazich e La Nave dei Folli hanno suonato tre concerti in un giorno e mezzo.
Michele Gazich e La Nave dei Folli (Anna Petracca, Marco Lamberti e Fabrizio Carletto) hanno suonato gratuitamente e gratuito è stato l’ingresso ai concerti.
I concerti si sono svolti presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Bafile e presso la Chiesa-tenda di Gignano.
Nell’ambito dei concerti è stato presentato il CD “Collemaggio”.
Collemaggio è il monumento simbolo de L’Aquila.
Collemaggio è ora anche simbolo del centro de L’Aquila, militarizzato e sottratto ai suoi abitanti.
Collemaggio è anche una canzone composta da Michele Gazich ed eseguita con La Nave dei Folli.
“La canzone è stata scritta – dice Michele – grazie alla conoscenza con Giuseppe Dell’Orso, Professore di Liceo a L’Aquila, che mi ha fatto vedere cosa succedeva nella sua città... (Continues)
I cuori dei vivi accanto ai cuori dei morti
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/23 - 18:53
Song Itineraries: Earthquakes

Die Fahne hoch

Anonymous
Die Fahne hoch
IN ALTO LA BANDIERA
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/2/23 - 15:28

Maykäfer, flieg!

Anonymous
Maykäfer, flieg!
MAGGIOLINO, VOLA!
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/2/21 - 20:48

Lied Von Navajos

Anonymous
Lied Von Navajos
CANZONE DEI NAVAJOS
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/2/21 - 20:42
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Un tempo la fuga era un'arte

Un tempo la fuga era un'arte
2016
La via del sale

Uno dei brani più belli, sorprendenti e spiazzanti di tutto il disco è “Un tempo la fuga era un’arte”. La codardia tipica dell’epoca moderna ha cancellato anche il saper fuggire nel momento giusto? Che cosa intenti per fuga?

Fuga dal presente faticoso, fuga dalla vita in generale che è faticosa tout court, ma anche fuga da situazioni intollerabili come la guerra. Fuga da una società in cui è rivoluzionario anche solo dire se si preferisce la pasta o il risotto, fuga dalla propaganda, fuga dai matrimoni non scelti “nel buio della notte che unisce / ciò che gli uomini hanno diviso”. Fuga è anche il genere musicale portato alla perfezione da Bach, dal quale cito in apertura di canzone il tema appunto de “L’arte della fuga”, per poi trasformarlo, sporcarlo in una polka ignorante, più adatta a descrivere la nostra fuga caotica di uomini-formiche dal nostro formicaio-Europa…... (Continues)
Un tempo la fuga era l'arte dei profeti, degli indovini
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/21 - 19:47
Song Itineraries: Deserters
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Wo das Lager steht

Anonymous
Wo das Lager steht
DOVE STA IL CAMPO
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/2/21 - 19:24
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Wenn die Leute fragen (Heckerlied)

Anonymous
Wenn die Leute fragen (Heckerlied)
Questa canzone, legata alla figura tipicamente risorgimentale di Friedrich Hecker (che per la Germania fu quasi un nascente ma sfortunato Garibaldi) ebbe innumerevoli varianti; ci sono diversi libri che ne trattano: tra questi, consultabili anche online, di H. C. Grünefeld “Die Revolution marschiert”, e “Revolution und Revolutionslieder in Mannheim 1848-1849”.
Questa canzone in effetti non è certo pacifista, e la sua carica violenta è stata reimpiegata nei decenni successivi contro nemici che non erano solo i potenti e gli oppressori; tra le varianti del periodo post-1848 esistono anche quelle antisemite, ovviamente valorizzate dal nazismo.

Quanto alle spiegazioni da dare nella traduzione:
per porpora, come si ricava anche da altre versioni, si intende i mantelli color porpora, per stivali i grossi boccali a forma di stivale, di varia capacità, ordinariamente da 2 litri, ma anche fino a 5.
SE LA GENTE CHIEDE
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/2/21 - 15:05
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Terra di nessuno

Terra di nessuno
"Terra di nessuno" è un brano del 2018, presente nell'album "Nomadi Dentro". La canzone si presta a numerose interpretazioni, data la genericità del testo, ma sicuramente può essere associata a tante situazioni di conflitto nel mondo, dove popoli oppressi occupano terre di nessuno.

A questo link è possibile trovare il testo con accordi:
Note tra le righe - testi e accordi delle canzoni dei Nomadi
Terra di nessuno
(Continues)
Contributed by gabriele 2019/2/20 - 13:10

Un domani diranno

Un domani diranno
2015
Memorie ritrovate

Ringraziamo l'autore che ci ha inviato i testi direttamente dal libretto del CD
Un domani diranno che tutto non è mai accaduto
(Continues)
Contributed by Dq82 + Andrea Sigona 2019/2/20 - 09:52

Stazzema

Stazzema
2015
Memorie ritrovate
Ho visto sudare di sangue nell'ora della pioggia e del fuoco.
(Continues)
Contributed by Dq82 + Andrea Sigona 2019/2/20 - 09:43
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Terezín-Lied

Anonymous
Terezín-Lied
CANZONE DI TEREZÍN
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/2/19 - 19:12
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Come un miracolo

Come un miracolo
Album: Modern Art (2017)


Credo che sia insieme a “1xUnAttimo” ed “Il punto in cui tornare” il punto più alto del mio disco. Per me questa canzone ha una importanza fondamentale, l’ho scritta dopo la strage del Bataclan: la paura crea odio, divide e indebolisce.
intervista su rockol
Lo so lo so che sbaglierò
(Continues)
2019/2/18 - 23:32
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1xUnAttimo

1xUnAttimo
Album: Modern Art (2017)

È sicuramente “LA” canzone pacifista. In questi tempi in cui dovremmo essere davvero tutti connessi quindi tutti “1xUnAttimo” usiamo male i social, ce ne freghiamo della gente che muore, eppure lo sappiamo che l’unione fa la forza e che la divisione indebolisce! L’ho scritta dopo uno degli ultimi attentati il cui intento è quello di disseminare paura, al contrario noi dobbiamo avere tanto coraggio e dobbiamo anche indignarci perché credo sia possibile stare bene tutti quanti nel mondo".

rockol


Devo dire che leggendo il testo sembra di una banalità assoluta, ma ascoltandola con la musica non è malissimo...
Ogni volta muoio un po'
(Continues)
2019/2/18 - 23:24
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Niente scuse

Niente scuse
2017
Niente scuse

Testo: S.Bonito
Musica:A.Usai-S.Bonito-Wogiagia crew

La band romana, dopo più di 16 anni di attività, non abbandona l’idea che la generò nel lontano 1999: l’importanza di pensare con la propria testa, di non adeguarsi alle ingiustizie e alle disparità sociali e di seguire la propria strada lontano da competizioni sterili, populismi inquietanti, divisioni arbitrarie e convenienze discutibili.
In un’epoca difficile come questa, l’unico modo per resistere è rimanere uniti; è non perdere i propri ideali e il contatto con le proprie radici attraverso l’auto critica costruttiva, la condivisione e la consapevolezza di non essere soltanto dei passeggeri casuali in questo mondo o, peggio, dei bravi e solerti consumatori.
La ballad “Niente scuse”, suonata a 22 mani e arricchita dal flauto traverso di una guest d’eccezione, Francesco Gualerzi (ex Nomadi), è un “manifesto musicale”... (Continues)
Aspettando epoche nuove
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/18 - 12:53
Song Itineraries: Deserters
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Gli angeli del Novecento

Gli angeli del Novecento
2013
Angeli del novecento
Fischia il vento infuria la bufera
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/18 - 12:45
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Rentrez chez vous !

Rentrez chez vous !
TORNATE A CASA VOSTRA!
(Continues)
2019/2/17 - 21:32
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Alichino

Alichino
[2019]
Album : Prezioso

Parole e musica di Gianmaria Testa
Gianmaria Testa, voce e chitarra
Non sono il re dei saltimbanchi
(Continues)
Contributed by adriana 2019/2/17 - 09:51
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Mein Berlin

Mein Berlin
LA MIA BERLINO
(Continues)
Contributed by Dany 2019/2/17 - 09:43
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Peace, Sex & Tea

Peace, Sex & Tea
con qualche dubbio....
PACE, SESSO E TÈ
(Continues)
2019/2/15 - 23:38
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Bieda

Bieda
LA MISERIA
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2019/2/14 - 18:37
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Pieśń niewiary

Pieśń niewiary
IL CANTO DELLA MISCREDENZA
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2019/2/13 - 01:20
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Soldatenschicksal (O wunderbares Glück)

Anonymous
Soldatenschicksal (O wunderbares Glück)
DESTINO DI SOLDATO
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/2/12 - 20:33
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L'homme fossile

L'homme fossile
Parole e musica Pierre Tisserand

«L’uomo fossile» è un omaggio di Mimmo Mòllica a Pierre Tisserand, cantautore del ventesimo secolo, discreto e bene educato. «L'uomo fossile», canzone qua tradotta da Mòllica, è il momento più alto del pubblico riconoscimento di Pierre Tisserand.

Composto nel 1966, «L'homme fossile» rimane uno dei brani più famosi di Pierre Tisserand. La canzone descrive la scoperta dei resti fossili di un uomo che gli studiosi prendono molto seriamente in considerazione come antenato del genere umano e ne studiano a fondo ogni particolare. Ne ricompongono le ossa, scomposte dalla picconata che ne ha tranciato il collo, e provvedono a ripulirne e ricomporre le singole ossa fino a ‘rimetterlo in forma’. L’essere così riscoperto acquista molto presto la celebrità di una ‘vedette’, la stampa ne enfatizza la notizia e i connotati e gli studiosi non mancano di attribuirgli... (Continues)
L'UOMO FOSSILE
(Continues)
Contributed by Mimì 2019/2/12 - 16:08
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Lied für die Pariser Kommune

Anonymous
Lied für die Pariser Kommune
CANZONE PER LA COMUNE DI PARIGI
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/2/12 - 14:26
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Mediterraneo

Mediterraneo
2013
Apologia
Oggi è un giorno speciale: passi, nelle mie gambe c’erano tanti passi da scaricare; due fucili, ed ho avuto mira.
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 22:26

Heut singen wir ein neues Lied (Lied der Alten)

Anonymous
Heut singen wir ein neues Lied (Lied der Alten)
Sudetenquell (fonte dei Sudeti), la maggior produttrice di acque minerali in Germania nel periodo nazista, era un’impresa economica delle SS promossa da Himmler non solo per fornire mezzi economici alle SS, ma anche per promuovere un maggior uso dell’acqua in sostituzione degli alcolici
OGGI CANTIAMO UNA NUOVA CANZONE
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/2/11 - 20:14
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Sempre

Sempre
2016
Evidenti Tracce Di Felicità

Acoustic Guitar – Paolo Bonfanti
Bagpipes, Flute – Simone Lombardo
Drums – Eugenio Merico
Electric Bass – Andrea Cavalieri
Violin – Chiara Giacobbe
Vocals – Anna Maria Stasi
Vocals, Acoustic Guitar, Charango – Paolo E. Archetti Maestri*
Words By, Music By – Paolo E. Archetti Maestri*

L’epilogo è caratterizzato da una frase di Carlo Mazzacurati (che è anche una dedica al regista scomparso), leggermente modificata: “Ogni individuo (persona) che vedi (incontri), sta combattendo una battaglia, di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre”.
Una sorta di filastrocca che con il suo epilogo è un vero invito all'incontro e alla conoscenza dell'altro, senza pre-giudizi... al giorno d'oggi ne fa una CCG Doc
Fanciulla ha un dito sulla pancia,
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 19:08
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La storia

La storia
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

La Storia con la S maiuscola, da sempre fatta dai potenti, che stritola innumerevoli vite destinate invincibilmente al ruolo di vittime. La stessa Storia che culmina nel “punto di orrore definitivo”, come lo definisce Elsa Morante, rappresentato dal Ventesimo Secolo.
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E poi sui prati lasciammo
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:31
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Dell’inizio e la fine

Dell’inizio e la fine
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il tragico epilogo. Ida trova in casa il piccolo Useppe privo di vita (anche lui, come la madre, affetto da epilessia) e viene sopraffatta dal dolore fino ad impazzire. Nella sua mente ruotano le scene dell’intera Storia umana, che percepisce come le spire di un assassinio interminabile. Il brano è una celebrazione della vita in tutte le sue forme, con la sua mortuarietà contrapposta alla Storia.
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Ora rimpiangi la notte
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:25
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Nel rifugio, l'Idea

Nel rifugio, l'Idea
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Stefano Disegni: armonica

Sempre Davide, nello stesso anno, arriva nel rifugio di Pietralata presentandosi con il falso nome di Carlo Vivaldi. Stremato e privo di forze, racconta parte della sua storia: arrestato per la propaganda anarchica, ebreo latitante, rinchiuso nelle “anticamere della morte”, viene caricato in un treno merci di deportati dal quale riesce miracolosamente a fuggire mescolandosi tra i cadaveri. Nel brano si fa riferimento anche alle quattro giornate di Napoli del ’43.
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Ida in... (Continues)
A dispetto della bocca impastata dal bere
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:21
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Ceteri desunt

Ceteri desunt
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Nell’immediato dopoguerra Davide Segre si reca a Mantova, nella sua casa paterna. Sa che tutta la sua famiglia è stata deportata nel 1943 ad Auschwitz-Birkenau, dove nessuno di loro è sopravvissuto. Trova stanze abbandonate e vuote, dove gli oggetti di famiglia sono rimasti immobili nel tempo.loudvision.it

Ora Davide torna a casa
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:15
Song Itineraries: Extermination camps
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Luglio '43

Luglio '43
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il 10 luglio 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia. Una mattina Ida e Useppe vengono sorpresi in strada dal bombardamento che devasta San Lorenzo: un inferno da cui escono miracolosamente illesi, ma nel quale morirà Blitz – il loro primo cane – tra la disperazione di Useppe. Perduta la loro casa sotto le bombe, trovano ricovero insieme a un gruppo di sinistrati, in un caseggiato fatiscente nel quartiere di Pietralata. Il 25 luglio dello stesso anno Mussolini viene deposto e arrestato dal re: cade il fascismo.
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Ida... (Continues)
Per Ida la borgata con i suoi abitanti
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:06




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