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Große Zeiten

Große Zeiten
[1931]
Versi di Erich Kästner. Ignoro in quale raccolta furono originariamente pubblicati. Gli scritti di Kästner vennero tutti bruciati dai nazisti nel 1933.
Trovo la poesia illustrata da Paul Flora in un volumetto edito nel 1959.

La musica è di Will Elfes (1924-1971), scultore e musicista tedesco. Nel suo album “Will Elfes Singt Kästner” del 1970.

Prima della sua prematura scomparsa Will Elfes ha messo in musica molte poesie di grandi autori, come François Villon, Christian Morgenstern, Bertolt Brecht, Kurt Tucholsky, Erich Kästner, Joachim Ringelnatz, H. C. Artmann.
Come scultore Will Elfes è stato anche autore di importanti opere, come quelle esposte nell’ex campo di sterminio di Dachau:
Die Zeit ist viel zu groß, so groß ist sie.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/5 - 09:13
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Kriminal-Tango

Kriminal-Tango
Kriminal-Tango
Hazy Osterwald-Sextett – Kriminal-Tango (1959)
Kriminal-Tango
Text: Kurt Feltz; Musik: Piero Trombotta

Kriminal-Tango ist ein Schlager aus dem Jahr 1959, der am erfolgreichsten vom Hazy-Osterwald-Sextett interpretiert wurde. Der Kriminal-Tango wurde im Original von Piero Trombetta, einem italienischen Künstler, komponiert und herausgebracht.
Kriminal-Tango in der Taverne
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/9/2 - 11:08

Das Gesetz

Das Gesetz
[1929]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati sotto uno dei suoi tanti pseudonimi, quello di Theobald Tiger, sul n. 41 dell’Arbeiter Illustrierte Zeitung, 1929.
Musica di Erich Einegg (1898-1966), pianista e compositore.

Una canzone che il grande giornalista ed intellettuale scrisse per la grande Rosa Valetti, la quale solo qualche mese prima era stata tra gli interpreti della prima de “Die Dreigroschenoper“ di Brecht e Weill al Theater am Schiffbauerdamm di Berlino.
La Valetti allora conduceva il “Larifari”, che credo sia stato l’ultimo Kabarett da lei fondato prima dell'esilio e della morte, avvenuta nel 1937.
Di lì a poco il nazismo avrebbe travolto tutto e tutti…
Proprio nel 1929 Tucholsky diede alle stampe il suo capolavoro e testamento politico, il “Deutschland, Deutschland über alles. Ein Bilderbuch von Kurt Tucholsky und vielen Fotografen. Montiert von John Heartfield (“Germania,... (Continues)
Mann und Frau und Frau und Mann –
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/2 - 09:28

Lied von Sachsenburg

Anonymous
Lied von Sachsenburg
[1933]
L’attribuzione di questo canto è incerta. Alcune fonti parlano di un giornalista di Lipsia, tal R. Seidel (sul quale non ho trovato alcuna informazione), altre l’associano a Rudi Reinwarth (1907-1971), artigiano bavarese, militante comunista, redattore in un giornale del partito. Fu arrestato, come tanti altri, già nel 1933 e si fece alcuni anni in campo di concentramento. Poi venne arruolato nella Wehrmacht e finì prigioniero dei sovietici. Dopo la guerra è stato un dirigente politico in Germania Est.
Sulla melodia di “Arbeitsmann, du lebst in Not” (così almeno si afferma su Music and Holocaust), canzone agit-prop che deve aver prestato la musica a molti canti composti da prigionieri politici nei campi di concentramento nazisti.
Come spesso mi capita ultimamente, devo la comprensione di questo testo alla traduzione in francese fatta dal pastore luterano Yves Kéler, curatore del... (Continues)
Gefüget aus Beton und Stahl,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/26 - 09:09

Ein jeder von uns sechsen (oder Die Jauchkolonne)

Ein jeder von uns sechsen (<em>oder</em> Die Jauchkolonne)
[1935-37]
Versi di Ludwig Bendix (1877-1954), avvocato e notaio ebreo tedesco, composti in prigionia a Lichtenburg oppure a Dachau.
Su di una qualche melodia non nota o composta dallo stesso Bendix
Testo trovato sul dal Volks Lieder Archiv e compreso grazie alla traduzione offerta dal pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants.
Nel volume intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936”, a cura di Guido Fackler, edizioni Temmen, Brema, 2000.

Laureato in legge, avvocato in Berlino dal 1907, notaio dal 1923, fondatore e direttore della rivista giuridica “Die Justiz”, Ludwig Bendix perse tutto con l’avvento del nazismo e nel 1935 fu internato in uno dei primi campi di concentramento allestiti dai nazisti, quello ospitato nel castello di Lichtenburg, in Sassonia. In seguito fu trasferito a Dachau, da dove nel... (Continues)
Ein jeder von uns sechsen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/25 - 09:22

Kartoffelschällied

Kartoffelschällied
[1935-37]
Versi di Ludwig Bendix (1877-1954), avvocato e notaio ebreo tedesco.
Su di una qualche melodia non nota o composta dallo stesso Bendix
Testo trovato sul dal Volks Lieder Archiv e compreso, almeno in parte, grazie alla traduzione della prima strofa offerta dal pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants.
Nel volume intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936”, a cura di Guido Fackler, edizioni Temmen, Brema, 2000.

Laureato in legge, avvocato in Berlino dal 1907, notaio dal 1923, fondatore e direttore della rivista giuridica “Die Justiz”, Ludwig Bendix perse tutto con l’avvento del nazismo e nel 1935 fu internato in uno dei primi campi di concentramento allestiti dai nazisti, quello ospitato nel castello di Lichtenburg, in Sassonia. In seguito fu trasferito a Dachau, da dove nel 1937 fu... (Continues)
Des Abends nach dem Fraße:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/24 - 21:32
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Heil, Sachsenhausen!

Heil, Sachsenhausen!
BIN ICH EIN HALBWILDER SCHEIßPOLE! (oder HEIL SACHSENHAUSEN)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/24 - 09:27

Alles fügt sich und erfüllt sich

Alles fügt sich und erfüllt sich
[1935]
Versi del poeta tedesco Christian Morgenstern (1871-1914), dalla raccolta “Ich und die Welt” pubblicata a Berlino nel 1898. Il titolo originale della poesia è “Stilles Reifen”
Testo trovato sul Volks Lieder Archiv

Musica composta da Eva Rutkowski Lippold (1909-1994), poetessa e scrittrice, militante comunista, attivista ‎del Soccorso Rosso tedesco e componente della resistenza antinazista a Berlino, durante i lunghi anni di detenzione nelle carceri naziste di Jauer (Jawor, in Polonia) e Waldheim (Sassonia).
Alles fügt sich und erfüllt sich,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/24 - 08:53
Song Itineraries: From World Jails
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Ja, am Alex, ja, am Alex

Anonymous
Ja, am Alex, ja, am Alex
[1934]
Canto di donne berlinesi arrestate dai nazisti per motivi politici e detenute nel Polizei-Praesidium di Alexanderplatz, in attesa di essere trasferite nella prigione di Moabit.
Ho incontrato questo testo sul Volks Lieder Archive ma si trattava di una versione parziale. Per fortuna il pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants ne ha pubblicata la versione integrale, con tanto di note e traduzione in francese. La fonte citata è il volume “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern” (Hofmeister, Leipzig 1962) curato dalla celebre ricercatrice musicale, ebrea tedesca, Inge Lammel (1924-2015), coadiuvata nel lavoro da Günter Hofmeyer.

“Alex” era il modo in cui i berlinesi indicavano il vecchio quartier generale della polizia in Alexanderplatz, un maestoso edificio costruito alla fine dell’800 e che nel 1933 divenne la sede della Gestapo nazista. Distrutto dai... (Continues)
Ja, am Alex, ja, am Alex
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/23 - 09:10

Maulkorb, Maulkorb über alles

Maulkorb, Maulkorb über alles
[fine 800/inizio 900]
Versi di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco.
Parodia della canzone patriottica “Das Lied der Deutschen”, il “Deutschland über Alles”, composto nel 1846 da August Heinrich Hoffmann von Fallersleben.
Testo trovato qui

Una canzonetta contro la censura guglielmina che Wedekind pubblicò sul Simplicissimus, rivista satirica fondata a Monaco di Baviera nel 1896. Questa ed altre invettive contro la casta politico militare del tempo gli costarono diversi mesi di galera. Simbolo del Simplicissimus era un disegno dell’illustratore Thomas Theodor Heine raffigurante un cagnaccio tutto rosso, scatenato e ringhiante, pronto ad avventarsi sull’aristocrazia prussiana e sul clero suo benedicente.
Maulkorb, Maulkorb über alles;
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/19 - 09:08
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Berliner Weihnacht 1918

Berliner Weihnacht 1918
[1918]
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Interpretata da Katja Ebstein e più recentemente messa in musica da Hein Ratz nel suo album “Klabund - Leuchtet ihre Uhr des Nachts?” pubblicato nel 2006.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE

Poesia gemella di Weihnachten di Kurt Tucholsky, e altrettanto bella e terribile.
Il Kurfürstendamm (familiarmente Ku'damm) è uno dei più famosi viali di Berlino, paragonabile agli Champs-Élysées di Parigi...

“Al Kurfürstendamm s’incontrano persone piene di boria,
vogliose di baldoria,
brillanti con signore, frac, visone,
cuore di pietra con doppio mento e corruzione.
E perle, perle, perle,
tra fiumi di champagne effervescente.
Gridano le cocottes allegramente,
mio caro, a noi non può mancare proprio niente,
e se muoiono di fame in milioni,
noi vogliam divertirci coi soldoni.”

(traduzione italiana da “Kabarett! Satira, politica e cultura tedesca in scena dal 1901 al 1967”, a cura di Paola Sorge. LIT Edizioni 2015)
Am Kurfürstendamm da hocken zusamm
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/17 - 22:53
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Tubel Trophy

Tubel Trophy
IDIOTENPOKAL
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/16 - 09:43
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Vater komm erzähl vom krieg

Vater komm erzähl vom krieg
[1966]
Versi del poesta austriaco Ernst Jandl (1925-2000)
In un'antologia del 1967 intitolata “Thema: Frieden”
Musica del compositore austriaco Friedrich Cerha, nel disco intitolato “Eine Art Chansons” (1993)

Papà, raccontami della guerra... Perchè è stata fatta? E tu, che cosa hai fatto? Come sei stato ferito? E come... sei morto... Papà, raccontami della guerra...
Domande assurde, senza possibile risposta, di un figlio ad un padre caduto in un'assurda guerra...
Chissà se Bruce Springsteen e Joe Grushecky conoscevano questa poesia quando scrissero What Did You Do in the War?‎...
vater komm erzähl vom krieg
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/15 - 13:56

Wien : Heldenplatz

Wien : Heldenplatz
[1962]
Versi del poesta austriaco Ernst Jandl (1925-2000)
Nella raccolta intitolata “Laut und Luise” pubblicata nel 1966
Musica del compositore austriaco Friedrich Cerha, nel disco intitolato “Eine Art Chansons” (1993)

Era adolescente Ernst Jandl quando Hitler si annesse l'Austria. Era il 12 marzo del 1938. L'Anschluss fu un'operazione studiata a tavolino e si risolse non solo con l'intervento militare ma pure con un successivo “democraticissimo” referendum, tenutosi il 10 aprile, il cui semplice quesito era il seguente:

“Sei d'accordo con la riunificazione dell'Austria con il Reich tedesco avvenuta il 13 marzo 1938 e voti per la lista del nostro Führer Adolf Hitler?”

Ovviamente le ragioni del “No” non ebbero alcuno spazio, persino nella scheda elettorale, dove la casella dei contrari era relegata ai margini e molto più piccola di quella riservata ai favorevoli... Il risultato: oltre... (Continues)
der glanze heldenplatz zirka
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/14 - 21:15
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Schtzngrmm

Schtzngrmm
[1956]
Versi del poesta austriaco Ernst Jandl (1925-2000)
Musica per sola tromba del compositore Johannes X. Schachtner (2004).
Anche il musicista jazz Christian Muthspiel si è cimentato col brano nel 2008.

Se al termine tedesco “Schützengraben”, trincea, si tolgono tutte le vocali (e si tengono solo le consonanti, con nell'ultima sillaba una concessione al dialetto viennese), ecco che possiamo ottenere una serie di suoni molto evocativi, onomatopeici, di quello che fu davvero la guerra in trincea. Si tratta di cosiddetta “poesia concreta”.

La poesia qui di seguito provoca sempre, inevitabilmente, qualche sorriso, al pari di quelle di Marinetti o di Palazzeschi. Ma è un sorriso di breve durata. L’autore è un poeta austriaco, Ernst Jandl, che dopo essere stato catturato dagli inglesi nella Seconda Guerra Mondiale, tornò a Vienna ad insegnare. Jandl mescolò la terribile esperienza della... (Continues)
schtzngrmm
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/13 - 22:22
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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El alma llena de banderas

El alma llena de banderas
DIE SEELE VOLLER FAHNEN
(Continues)
Contributed by KahEsDeh 2016/8/11 - 22:08
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Dämmerung senkte sich von oben…

Dämmerung senkte sich von oben…
[1827]
Versi di Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), nella raccolta “Chinesisch-deutsche Jahres- und Tageszeiten” pubblicata nel 1830, due anni prima della morte del grande scrittore, poeta e drammaturgo tedesco.
Una poesia messa in musica da diversi artisti, tra cui il pianista e compositore ebreo ceco Gideon Klein (1919-1945), già incontrato su queste pagine, per esempio in Die Peststadt e Ein Psalm aus Babylon, zu klagen e, soprattutto in Hälfte des Lebens ed An einen Springbrunnen. Infatti anche questa poesia di Goethe, insieme a quelle di Klaj e di Hölderlin, fa parte della trilogia “Drei Lieder op.1 Hohe Stimme und Klavier” che Klein compose nel 1940.

Lascio all’israeliano Galit Gertsenzon Fromm, nella sua tesi per il dottorato di ricerca presso l'Università di Cincinnati, USA, intitolata significativamente “Musical Expressions in Times of Uncertainty: A Study Of Gideon Klein’s... (Continues)
Dämmerung senkte sich von oben,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/28 - 09:18
Song Itineraries: Extermination camps
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An einen Springbrunnen

An einen Springbrunnen
Versi del poeta tedesco Johann Klaj (1616-1656)
Una poesia messa in musica da diversi artisti, tra cui il pianista e compositore ebreo ceco Gideon Klein (1919-1945), già incontrato su queste pagine, per esempio in Die Peststadt e Ein Psalm aus Babylon, zu klagen e, soprattutto in Hälfte des Lebens. Infatti anche questa poesia di Klaj insieme a quella di Hölderlin fa parte della trilogia “Drei Lieder op.1 Hohe Stimme und Klavier” che Klein compose nel 1940.

Tre poesie, di tre diversi grandi autori tedeschi, che Gideon Klein mise in musica nella sua Cecoslovacchia sotto occupazione tedesca, mentre su di lui e su tutti gli ebrei cechi ed europei si stava per chiudere la morsa nazista.
E tutte e tre le poesie hanno la medesima ispirazione, il medesimo andamento: una prima parte traboccante di vita, di pace, di serenità ed una seconda dove improvvisamente irrompe l’incertezza del domani, la... (Continues)
Hellglänzendes Silber! mit welchem sich gatten
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/27 - 09:03
Song Itineraries: Extermination camps
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Das Lied vom Kompromiß

Das Lied vom Kompromiß
Das Lied vom Kompromiß

Das lied vom Kompromiß – Max Werner Lenz – 1935

Versen Max Werner Lenz
Musique d’Otto Weißert
'gibt ein Staatform, die aufs Volk gestellt ischt,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/7/26 - 22:19
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Hälfte des Lebens

Hälfte des Lebens
[1804]
Versi di Friedrich Hölderlin (1770-1843), pubblicati per la prima volta nella raccolta “Taschenbuch für das Jahr 1805” dall’editore Friedrich Wilmans
Una poesia messa in musica da tantissimi compositori, da Britten a Ligeti a Wolpe, solo per citarne alcuni in un modo o nell’altro già presenti sulla CCG…

“Metà della vita”, una delle poesie più celebri di Hölderlin, che nel 1804 paradossalmente giungeva più o meno alla metà della sua vita e cominciava ad affacciarsi alla seconda parte, quella dominata dalla malattia mentale che però non lo piombò nell’oscurità mentale bensì in una diversa dimensione creativa, certamente più sofferente. E forse questo passaggio è qui già evidente nella differenza tra la prima strofa, solare, e la seconda, dove è l’inverno, l’ombra, il silenzio, il freddo, il vento.

Ho osato proporre questa poesia – e nemmeno come Extra – perché tra coloro che la misero... (Continues)
Mit gelben Birnen hänget
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/26 - 09:08
Song Itineraries: Extermination camps

Immer langsam

Immer langsam
[1943]
Scritta da Willy Rosen e Max Ehrlich per lo spettacolo Humor und Melodie, messo in scena nel settembre del 1943 dai prigionieri nel campo di concentramento e transito di Westerbork.
Interpretata dallo stesso Max Ehrlich, con Mara Rosen e Günther Witepski, in una scenetta in carrozza ambientata nel periodo cosiddetto “Biedermeier” (prima metà dell’800 tedesco), quello dove, nel pieno della Restaurazione, trionfava l’estetica piccolo-borghese.

“Prendiamocela con calma, inutile correre, abbiamo ancora un sacco di tempo...”, allegri cantavano i nostri a Westerbork, davanti ad un compiaciuto Albert Konrad Gemmeker, comandante tedesco del campo... Nell’agosto del 1944 Gemmeker pose fine ad ogni attività ricreativa dei prigionieri... Nemmeno un mese dopo Ehrlich, Rosen e molti degli altri furono trasferiti ad Auschwitz e avviati alle camere a gas appena giunti nel campo...
Immer langsam, immer langsam,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/25 - 22:25
Song Itineraries: Extermination camps

Glück Auf!

Anonymous
Glück Auf!
[1943?]
Canto degli internati a Fürstengrube, sottocampo di Auschwitz
Testo trovato negli atti di «Musique et camps de concentration», un convegno internazionale tenutosi nel 2013 e patrocinato Consiglio d’Europa.

Il sottocampo di Fürstengrube, a 30 km da Auschwitz fu inaugurato nell’estate del 1943.
I prigionieri erano costretti ad estrarre carbone in una miniera dell’industria IG Farben.
Sul cancello d’ingresso, sotto l’insegna del campo, campeggiava il saluto dei minatori tedeschi “Glück auf!”, “Buona fortuna!”, che suonava ancora più cinico e derisorio del solito, onnipresente “Arbeit macht frei”.
Le condizioni di lavoro erano terribili: le gallerie erano strette, spesso soggette ad allagamenti... I prigionieri non erano adeguatamente equipaggiati e restavano costantemente esposti ad incidenti e crolli, oltre alle quotidiane vessazioni del personale.
Alla fine del 1944, nel pieno... (Continues)
Glück auf! Glück auf! Wir sind die bergwerksleute.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/23 - 22:23
Song Itineraries: Extermination camps
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Mensch ohne Pass

Mensch ohne Pass
[1935]
Parole di Max Werner Lenz (1887-1973), attore, regista, cabarettista ed autore svizzero
Musica di Otto Weissert (1903-1969), compositore e direttore teatrale tedesco.

Max Werner Lenz e Otto Weissert (il secondo fuggito nel 1934 in Svizzera perchè sposato ad una donna ebrea) furono tra i fondatori nel 1933 a Zurigo del Cabaret Cornichon, un teatro cabaret che mirava a riprodurre analoghe esperienze tedesche che erano appena state stroncate dall’avvento del nazismo. Nonostante i vincoli imposti dalla censura ed il costante monitoraggio ed intimidazione dei servizi segreti nazisti, il Cabaret Cornichon riuscì comunque a condannare apertamente fascismo e nazismo.

In questa sua “L’uomo senza passaporto” Max Werner Lenz criticava la mancanza di sostegno ai rifugiati dal regime hitleriano e, anzi, la loro persecuzione da parte delle autorità...
Una canzone molto attuale, visto il trattamento che l’Europa ancora oggi riserva ai rifugiati...
Ich bin aus aller Ordnung ausgetrieben.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/23 - 13:46
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Wenn ein Paketchen kommt

Wenn ein Paketchen kommt
[1943]
Scritta da Willy Rosen e Max Ehrlich per lo spettacolo Humor und Melodie messo in scena nel settembre del 1943 dai prigionieri nel campo di concentramento e transito di Westerbork.

La canzone fu interpretata dalla star del cinema Camilla Spira insieme ad un coro femminile (Camilla Spira und das Tanzensemble)
Testo trovato nel programma di sala dello spettacolo “Tutto ciò che mi resta. Il miracolo della musica composta nel lager”, concerto per il Giorno della Memoria tenutosi all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 26 gennaio 2015, a cura di Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese.

Nato Julius Rosenbaum, l’ebreo tedesco Willy Rosen (1894-1944) è stato un importante compositore ed autore per il cabaret. Attivissimo nella scrittura di spettacoli a Westerbork, fu poi trasferito ad Auschwitz dove fu assassinato il 29 settembre 1944.

Max Ehrlich (1892-1944), ebreo tedesco, è... (Continues)
Wenn ein Paketchen kommt
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/22 - 14:23
Song Itineraries: Extermination camps

... den 24. November 1663 wurde Otto von Rilke

... den 24. November 1663 wurde Otto von Rilke
[1899]
Parole di Rainer Maria Rilke (1875 - 1926), scrittore, poeta e drammaturgo austriaco di origine boema
Dal racconto “Die Weise von Liebe und Tod des Cornets Christoph Rilke”, scritto in una sola notte nel 1899 ma pubblicato solo anni più tardi.

Musica di Viktor Ullmann (1898-1944), compositore ebreo austriaco, internato a Terezín (Theresienstadt) e poi assassinato ad Auschwitz.
Fa parte di “Die Weise von Liebe und Tod (Rilke). 12 Stücke für Sprecher und Orchester oder Klavier”, 1944, una delle ultime composizioni di Ullmann.
... den 24. November 1663 wurde Otto von Rilke
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/20 - 09:31

בּעריאָזקעלע

Traduzione tedesca di Heinz Kahlau, in “Es brennt Brüder, es brennt: Jiddische Lieder”, a cura di Lin Jaldati ed Eberhard Robling, Berlino 1969 (1985).
בּעריאָזקעלע
KLEINE BIRKE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/20 - 08:54

Die Unentwegten

Die Unentwegten
Versi di Kurt Tucholsky, credo risalenti a poco dopo la fine della Grande Guerra o ai primissimi anni 20. Non sono riuscito a trovare la data esatta. Facile che siano stati pubblicati sulla Weltbühne allora diretta da Siegfried Jacobsohn.
Musica di Hanns Eisler, composta nel 1959 (“Die Unentwegten / The Stalwarts”, in “Songs to Texts by Kurt Tucholsky”)
Testo trovato su Lieder.net

Grandissima presa per il culo che Tucholsky riservava ai sostenitori dei vertici militari tedeschi (l’OHL, Oberste Heeresleitung, il Comando Supremo incarnato da gentaglia come Paul von Hindenburg ed Erich Ludendorff), incompetenti e vigliacchi (Tucholsky si riferiva precisamente alle disfatte in Marna e a diversi altri guai combinati dai nostri durante la Grande Guerra) e bugiardi (giacchè non si erano mai assunti le loro responsabilità e, anzi, le avevano scaricate sulle forse d’opposizione, comunisti ed anarchici... (Continues)
Ein blinder Mann ist zu bedauern,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/17 - 22:35
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Erdowie, Erdowo, Erdowahn

Erdowie, Erdowo, Erdowahn
[2016]
Scritta da Dennis Kaupp (1972-), autore ed attore, conduttore del programma satirico “Extra 3” sulla rete TV tedesca NDR.
Sulla melodia della canzone “Irgendwie Irgendwo Irgendwann”, successo risalente al 1984 del gruppo tedesco Nena, quello di 99 Luftballons.
Testo trovato - com moltissime traduzioni, compresa quella in italiano - su Lyricstranslate

Canzoncina satirica all’indirizzo del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, il quale si è molto offeso e ha richiamato già un paio di volte l’ambasciatore tedesco ad Ankara. Eppure il testo non è altro che una fedele cronaca della particolare e svergognata propensione di Erdoğan alla dittatura, sfociata nelle ultime ore in un autogolpe finalizzato al rafforzamento definitivo della sua autorità e all’annientamento dell’opposizione... Proprio come fece Hitler nel 1933.

Stante che la migliore storpiatura del cognome Erdoğan è senz’altro... (Continues)
Er lebt auf großem Fuß,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/17 - 16:48

Lied vom Trockenbrot

Lied vom Trockenbrot
[1929]
Versi di Walter Mehring
Musica di Hanns Eisler
Nell’opera teatrale di Mehring intitolata "Der Kaufmann von Berlin", messa in scena da Erwin Piscator al Berliner Volksbühne nel 1929.
In seguito interpretata da Eric Bentley (“Songs Of Hanns Eisler”, 1964) e da Ernst Busch (“Walter Mehring - Das Lied vom Leben”, 1974)
Testo trovato su Erinnerungsort.de

“Il mercante di Berlino” è una satira feroce contro gli speculatori negli ultimi anni della Repubblica di Weimar, travolta dai debiti di guerra, dalla crisi internazionale e dal rafforzarsi del nazionalsocialismo. La prima dello spettacolo fece scandalo e fu accompagnata da manifestazioni violente delle squadracce delle SA. Joseph Goebbels in persona tuonò contro Mehring il quale, ormai condannato a sicura morte, fu costretto a riparare in Francia, paese dove del resto aveva vissuto per molti anni. L’occupazione nazista del maggio... (Continues)
Wer arbeit' muß auch essen.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/13 - 18:20

Ach, all wir armen Teufel

Ach, all wir armen Teufel
[1942]
Parole di Walter Hammer, pseudonimo di Walter Hösterey (1988-1966), scrittore ed editore tedesco.
Testo trovato sul Volksliederarchiv, dove non viene detto nulla circa la melodia.
Il testo, o una sua parte, si trova anche in “Kazett-Lyric. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen” (1995), dove però viene attribuito ad autore anonimo.

Scrittore precoce, Walter Hammer assunse il suo nome d’arte in onore di Nietzsche e del suo “Crepuscolo degl'idoli; come si filosofa col martello”. Poi se ne partì entusiasta per la Grande Guerra ma vi fece ritorno da convinto pacifista e antimilitarista, disgustato dall’orrore di quella inutile carneficina. Dopo la guerra Hammer divenne persino presidente dell’Associazione Veterani per la Pace. Militante ed esponente del Partito Repubblicano, nel 1932 fu tra i firmatari dell’appello all’unione delle forze democratiche... (Continues)
Ach, all wir armen Teufel
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/11 - 19:16
Song Itineraries: Extermination camps

Wir haben so manches Lager gebaut

Anonymous
Wir haben so manches Lager gebaut
[1939-45]
Canzone con melodia ignota, di anonimo autore di lingua tedesca, quasi sicuramente un prigioniero politico, internato in qualche campo nazista. E, a meno che non si tratti di un testo collettivo, l’autore doveva essersi passato diversi campi, almeno quello di Esterwegen nell’Emsland e quelli di Sachsenhausen e Ravensbrück nel Brandeburgo.
Il brano può essere datato tra il 1939, anno in cui fu inaugurato il campo di Ravensbrück, ed il 1945.

Il testo l’ho trovato sul Volksliederarchiv, così come ripreso da “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern”, una raccolta edita dalla Taschen nel 1962. Ma le prime due strofe si trovano anche in “Kazett-Lyric. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen”, a cura di Katja Klein, raccolta di poesie e canzoni composte dai prigionieri di Sachsenhausen, pubblicata nel 1995, nel cinquantenario della sua liberazione.
Wir haben so manches Lager gebaut
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/11 - 18:22
Song Itineraries: Extermination camps

Muselmane

Muselmane
Versi composti da Karl Szamek, un internato a Sachsenhausen di cui si conoscono solo il nome e cognome con cui ha firmato alcune poesie o canzoni.
Testo presente in “Kazett-Lyrik. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen.”, a cura di Katja Klein, raccolta di poesie e canzoni composte dai prigionieri del campo, pubblicata nel 1995, nel cinquantenario della sua liberazione.
Testo trovato qui

Sia “Kazett” che “Muselmane” sono termini in Lagersprache, lo slang parlato dai prigionieri nei campi nazisti, una lingua basata sul tedesco, quello elementare e duro degli ordini impartiti da guardie e kapo, su cui si innestavano le lingue di provenienza degli internati.

Nello specifico, “Kazett” è abbreviazione di Konzentrationslager, mentre “Muselmane” (o Muselmann, o Muzułman in polacco) designava il prigioniero in procinto di morire d’inedia, nello stadio... (Continues)
Es ist vielleicht zum zehntenmale,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/11 - 09:09
Song Itineraries: Extermination camps

Die Menschen balancieren

Anonymous
Die Menschen balancieren
[19 settembre 1941]
Versi composti da anonimo prigioniero nel campo di concentramento nazista di Sachsenhausen, Oranienburg, a una trentina di chilometri da Berlino.
Testo presente in “Kazett-Lyrik. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen.”, a cura di Katja Klein, raccolta di poesie e canzoni composte dai prigionieri del campo, pubblicata nel 1995, nel cinquantenario della sua liberazione.
Il termine “Kazett” era usato dai prigionieri come abbreviazione di Konzentrationslager.
Testo trovato qui

Il manoscritto di questa poesia - ma potrebbe trattarsi benissimo di una canzone - fu ritrovato alla fine degli anni 50 conservato in una bottiglia sigillata sepolta sotto il pavimento dell’edificio che a Sachsenhausen ospitava la lavanderia del campo, una struttura - ancora oggi esistente - che divenne luogo d’incontro e scambio d’informazione tra i prigionieri... (Continues)
Heute ist der 19. September 1941. Eben erfahren wir, dass wieder 400 Rotgardisten zur Ermordung eingeliefert wurden. Wir stehen alle unter dem erschütternden Eindruck der Massenmorde, die die Zahl 1000 bereits überschritten haben.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/9 - 11:19
Song Itineraries: Extermination camps

Kameraden, Laßt Uns Singen

Kameraden, Laßt Uns Singen
[1940]
Parole di Paul Rakow, artigiano berlinese, per la precisione pellicciaio.
Provocatoriamente sulla melodia del bellicissimo “Infantrielied”, l’inno delle truppe di fanteria tedesche
Testo trovato su Volksliederarchive
Il brano, interpretato dal Rundfunk-Jugendchor Wernigerode diretto da Friedrich Kell si trova nella raccolta “Lied-Wort-Dokument Im Deutschen Antifaschistischen Widerstand 1933-1945”, pubblicato dalla Eterna nelle RDT nel 1979.

In seguito nella raccolta “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”

Di chiara fede comunista, Paul Rakow fu arrestato il 15 aprile del 1937 e poi rinchiuso nel campo di concentramento di Sachsenhausen per molti anni. Era ancora vivo all’inizio del 1945, ma come tedesco fu allora costretto a scegliere tra la morte e l’arruolamento nella famigerata “Brigata Dirlewanger”, un battaglione di criminali ed impresentabili, comandato da un sadico psicopatico... (Continues)
Kameraden, laaßt uns singen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/29 - 23:52
Song Itineraries: Extermination camps
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Es wird die neue Welt geboren

Es wird die neue Welt geboren
[1931?]
Parole di Ludwig Renn (1889-1979), scrittore tedesco, il cui vero nome era Arnold Friedrich Vieth von Golßenau
Musica di Stefan Wolpe (1902-1972), compositore tedesco
Credo che originariamente il brano facesse parte di uno spettacolo musicale che Ludwig Renn scrisse a partire da “25 images de la passion d'un homme”, un bellissimo racconto in 25 xilografie realizzato nel 1918 dal pittore fiammingo Frans Masereel (1889-1972)

Trovo la canzone in molti dischi di Ernst Busch, a partire da “Spanien - Venceremos” del 1966-67

Sia Renn che Wolpe erano comunisti. Il primo fu dirigente di primo piano del KPD, il secondo era per giunta ebreo e, per di più, componeva musica d’avanguardia. All’avvento di Hitler fuggirono dalla Germania. Renn combattè in Spagna, come ufficiale del Thälmann-Bataillon nelle brigate internazionali repubblicane, e poi riparò in Unione Sovietica. Wolpe si trasferì... (Continues)
Es wird die neue Welt geboren,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/28 - 22:14
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Canzone della libertà

Canzone della libertà
dal disco Milva ‎– Was Ich Denke (1979)
FREIHEIT IN MEINER SPRACHE
(Continues)
2016/6/27 - 00:17

מײַדאַנעק

מײַדאַנעק
Deutsche Übersetzung

MAJDANEK
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/6/19 - 13:06
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Ballade von der Krüppelgarde

Ballade von der Krüppelgarde
BALLADE VON DER KRÜPPELGARDE
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/6/10 - 09:11
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42 Schulkinder

42 Schulkinder
42 SCHULKINDER
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/6/5 - 10:05
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Georges Brassens: Les passantes

Georges Brassens: Les passantes
German version by Michi and Herbert Killian (according to Fabrizio de André)
Deutschsprachige Version von Michi und Herbert Killian (nach Fabrizio de André)
DIE PASSANTINNEN
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/5/16 - 11:39
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Frieden

Frieden
First released on a 1994 album titled Immer weiter
Dein Bild in den Spätnachrichten,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/5/11 - 09:34
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Quello che non ho

Quello che non ho
Deutsche Übersetzung von Michi und Herbert Killian
Fonte/Quelle
WAS ICH NICHT HABE
(Continues)
Contributed by Seppo Ilmarinen 2016/5/7 - 11:05
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Красная Армия всех сильней (Белая Армия, Чёрный Барон)

Красная Армия всех сильней (Белая Армия, Чёрный Барон)
Die Rote Armee / Weißes Gesindel und adlige Brut
L'adattamento tradizionale in lingua tedesca
Traditional Adaptation into German
Traditionelle deutsche Nachdichtung
(da/from/aus Hamburger Volksliederarchiv)


Fonti / Sources / Quellen:

Rot Front. Neues Kampf-Liederbuch, Berlin 1925, Nr. 11 S. 19
Zum roten Sturm voran. Kampfliederbuch, Berlin 1926, Nr. 11 S. 19
Mit Lenin. 50 Kampflieder, 21.-40. Tausend (ca. 1928/29), Nr. 37, S. 23
Front Kämpfer Liederbuch, 21.-40. Tausend, Berlin 1928/29, Nr. 38 S. 24
DIE ROTE ARMEE
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/5/6 - 22:00
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Mein Freund der Afghane

Mein Freund der Afghane
[2013]
Testo e musica: Dominik Plangger
Worte und Musik: Dominik Plangger
Lyrics and Music: Dominik Plangger
Album: Hoffnungsstur

Come si è già detto, Dominik Plangger da un po' vive a Vienna. Su Vienna e sull'Austria tutta vige ancora un po' un certo „romanticismo“: il bel Danubio blu (che, per altro, scorre in un quartiere periferico), il walzer, la principessa Sissi con la faccia di Romy Schneider, le montagne, l'Austria felix, la cultura mitteleuropea, il bravo e giusto Kaiser coi baffoni che -dicono- è rimpianto pure dai friulani e dai triestini... ma forse bisognerebbe un po' ricordare anche che Adolf Hitler era austriaco di nascita, che l'Anschluß al terzo Reich fu accolto in generale benissimo dalla popolazione viennese e del paese intero, che l'ex segretario generale dell'ONU (!), l'austriaco Kurt Waldheim, aveva passatucci nazisti e che certi rigurgiti (chiamiamoli così), negli... (Continues)
Mein Freund, der Afghane, hat zwei Kinder und eine Frau
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/5/6 - 09:02
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Heimatland

Heimatland
[2015]
Lyrics and Music: Dominik Plangger
Worte und Musik: Dominik Plangger
Testo e musica: Dominik Plangger
Album: trans/alplantisch

Mi sono imbattuto in Dominik Plangger cercando canzoni o „qualcosa“ provenienti dal Tirolo del Sud, o Sud Tirolo, o Südtirol, o Alto Adige, o come lo si voglia chiamare. Prima di imbattermi in Dominik Plangger, ho dovuto ingoiare tutta una discreta serie di gruppi, band, rapper e quant'altro stracolmi di „identità“, di „tradizioni“ e di nazi[onali]smi più o meno imbecilli e camuffati; perché, come recita un famoso slogan di quelle parti, „Der Tyroler Patriot ist kein Nazi-Idiot“, però, almeno sul lato musicale, nella provincia autonoma di Bolzano mi sembra che ci sia poco da stare allegri. Poi, appunto, mi sono imbattuto in Dominik Plangger, con la sua bella facciona di ragazzo alpino, con la sua chitarra e con il suo cane. E la musica, di colpo, è cambiata... (Continues)
Ich will kein Heimatland der alten Werte
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/5/5 - 03:13
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Der Handstand auf der Loreley (Nach einer wahren Begebenheit)

Der Handstand auf der Loreley (Nach einer wahren Begebenheit)
Der Handstand auf der Loreley
(Nach einer wahren Begebenheit)

Der Handstand auf der Lorelei (Nach einer wahren Begebenheit) – Erich Kästner – 1932
Die Loreley, bekannt als Fee und Felsen,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/5/3 - 22:03
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Totentanz 1916

Totentanz 1916
Totentanz 1916
Lied – Hugo Ball – 1916
Nach der Melodie "So leben wir"
Interpretata da Emmy Hennings (nata Emma Maria Cordsen, 1885-1948), moglie di Hugo Ball, nel 1917 a Zurigo al Cabaret Voltaire, il locale notturno che la coppia aveva fondato l'anno precedente insieme ad un manipolo di anarchici e dadaisti.
So sterben wir, so sterben wir.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/4/13 - 23:12
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Seminatori di grano

Seminatori di grano
GETREIDERSÄER
(Continues)
Contributed by Andrea Briel 2016/3/30 - 20:02
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Been on the Road so Long

Been on the Road so Long
Deutsche Fassung von Hannes Wader [1972]
Testo / Text : Hannes Wader
Musica / Musik: A. Campbell
Album: 7 Lieder

La canzone era stata originariamente postata come canzone a se stante (9.8.2005)
SCHON SO LANG
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi (originariamente 9/8/2005) 2016/3/17 - 09:20
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Quello che non ho

Quello che non ho
WAS ICH NICHT HABE
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/3/16 - 12:18
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Mandela Day

Mandela Day
TAG DER MANDELA
(Continues)
2016/3/5 - 11:15
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Drei Minuten Gehör!

Drei Minuten Gehör!
Drei Minuten Gehör!

Kurt Tucholsky – alias Theobald Tiger – 1922
Theobald Tiger
Republikanische Presse, 29.07.1922, Nr. 6, wieder in: Mit 5 PS (1928)
Drei Minuten Gehör will ich
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/3/2 - 23:46
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The Hangin Tree

The Hangin Tree
Es wird von einem Mann gesungen, der vom Kapitol erhängt wurde, weil er angeblich drei Menschen getötet hat. Das Lied singt er für seine Liebste, die er vor dem Regime warnt und auffordert zu fliehen, selbst wenn dies nur möglich ist, indem sie sich das Leben nimmt und neben ihm auf dem Henkersbaum erhängt. Das Lied ist während der erstenRebellion entstanden und wurde ein Symbol für den Aufstand, weswegen das Kapitol das Singen des Liedes verboten hat.

Viele Jahre später lernten Katniss und ihre Schwester Prim das Lied von ihrem Vater und sangen es häufig aufgrund seiner einfachen und eingängigen Melodie. Als Prim anfing, Halsketten aus Seil zu basteln, war ihre Mutter wütend auf den Vater und verbot ihnen, das Lied zu singen. Erst als ihr Vater starb, erinnerte sich Katniss wieder an das Lied. Mit zunehmendem Alter erkannte sie, was die Worte bedeuteten und fand das Lied ein wenig gruselig.

Während... (Continues)
LIED VOM HENKERBAUM
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2016/3/1 - 09:30
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Auf den Tod eines Fußballspielers

Auf den Tod eines Fußballspielers
[1945]
Versi di Friedrich Torberg, pseudonimo di Friedrich Ephraim Kantor-Berg (1908-1979), scrittore, giornalista ebreo austriaco, di origine ceca.
Musicata da Christoph Holzhöfer

Approfondendo la vicenda di Johann Trollmann Rukelie, il grande pugile zingaro tedesco che si battè fino alla fine contro i nazisti, ho scoperto un’altra storia di un campione dello sport che non piegò la testa e che sfidò apertamente Hitler.

Questa poesia di Friedrich Torberg – che negli anni 40 finì esule negli USA dopo aver lungo vagato per l’Europa, braccato dai nazisti – è dedicata a Matthias Sindelar (1903-1939), il più forte calciatore austriaco di sempre, centrocampista ed attaccante del “Wunderteam”, la meravigliosa nazionale austriaca degli anni 30. Soprannominato “Der Papierene”, ossia “carta velina”, per via della sua figura sottile, o anche il “Mozart del pallone”, per l’eleganza del movimento... (Continues)
Er war ein Kind aus Favoriten
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/8 - 13:07
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Wenn alles grünt und blüht auf dieser Erde

Anonymous
Wenn alles grünt und blüht auf dieser Erde
Una delle pagine abbozzate e poi dimenticate che qua e là emergono ogni tanto dalla sconfinata base di dati delle CCG/AWS...

A proposito di questa, mi sento di dire - caro Riccardo - che nel lontano 2008 prendesti un mezzo granchio se è vero, come mi pare, che “Wenn alles grünt und blüht auf dieser Erde” non sia altro che la celebrazione - seppur piena d’amore - dell’eroe teutonico morto eroicamente in battaglia, possibilmente nelle steppe sovietiche o di qualche altro paese occupato, una canzone che non a caso è presente nel “Liederbuch der Fallschirmjäger”, il canzoniere dei paracadutisti tedeschi...

Tuttavia, il motivo e la struttura di “Quando tutto è verde e in fiore sulla Terra” furono ripresi in un canto dei prigionieri - tra di loro molti soldati della Wermacht condannati dai tribunali militari - del campo di concentramento di Börgermoor, o di un altro dei 15 “Emslandlager” allestiti... (Continues)
WENN ALLES GRÜNT AND BLÜHT AUF EMSLANDS FLUREN
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/5 - 20:58

Kołysanka dla Birkenau

Kołysanka dla Birkenau
La musica dovrebbe essere quella della canzonetta tedesca degli anni 30 “Wenn ich groß bin liebe Mutter” interpretata da Marita Gründgens.
Su Volksliederarchiv trovo la traduzione tedesca di Doris Radojewski.
WIEGENLIED FÜR BIRKENAU
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/5 - 15:35

Onze luis heeft neten gekregen

Onze luis heeft neten gekregen
UNSERE LAUS HAT NISSEN BEKOMMEN
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/2 - 13:23

Singt ein Vogel am See

Singt ein Vogel am See
Parole e musica di Eva Rutkowski Lippold (1909-1994), poetessa e scrittrice, militante comunista, attivista ‎del Soccorso Rosso tedesco e componente della resistenza antinazista a Berlino.
Una delle canzoni scritte dalla Lippold durante i lunghi anni di detenzione nelle carceri naziste di Jauer (Jawor, in Polonia) e Waldheim (Sassonia).
Testo trovato sul sito Mes musiques régénérées – Jewish Music curato da Claude Torres, come ripreso dal Volks Lieder Archive
Nella raccolta che ha come titolo un’altra composizione della Lippold, “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”

Trovo il brano anche nel settimo CD della raccolta “KZ-Musik”, enciclopedia della musica concentrazionaria curata dal compositore e pianista pugliese Francesco Lotoro.

Eva Rutkowski in Lippold (1909-1994) era di origini proletarie: 12 fratelli, madre lavandaia, padre sconosciuto. Lei divenne stenografa e dattilografa, e... (Continues)
Singt ein Vogel am See
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/2 - 09:37
Video!

Ein alter Mann geht vorüber

Ein alter Mann geht vorüber
Ein alter Mann geht vorüber

Erich Kästner – 1933
Ich war einmal ein Kind. Genau wie ihr.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/2/1 - 22:33

Des Morgens um halb fünfe

Anonymous
Des Morgens um halb fünfe
[1934-35]
Versi di anonimo trascritti su di un libretto da un prigioniero del campo di concentramento di Esterwegen (Bassa Sassonia), tal Hugo Gefroi.
Sulla melodia de “Wir sind die Musketiere vom 10. Regiment”, canzone risalente alla Grande Guerra.
Trovata su Volksliederarchiv (con la speranza che il testo sia corretto…)
Testo contenuto in “Des Lagers Stimme. Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936.”, a cura di Guido Fackler, Edizioni Temmen, Brema, 2000.

Al proposito, si veda anche Esterwegenlied
Des Morgens um halb fünfe
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/1 - 16:53
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La guardia rossa

La guardia rossa
DIE ROTE GARDE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/29 - 13:56
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Rosso levante e ponente

Anonymous
Traduzione tedesca di Johanna Kootz da “Europa im Kampf 1939–1944”, come riportata su Chants Protestants
Johanna Kootz (1942-) è bbliotecaria, sociologa e studiosa di storia delle donne presso la Freien Universität di Berlino. Nel 1997 e nel 2007 ha pubblicato studi sull’esperienza delle donne prigioniere nel KZ Ravensbrück.
ROT DER OSTEN
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/29 - 09:04
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Los campesinos (o Adelante campesinos)

Versione tedesca – non totalmente corrispondente all’originale nella seconda parte - di Lore Krüger, nata Heinemann (1914-2009), ebrea, combattente in Spagna, brevemente rinchiusa nel campo di Gurs, traduttrice e fotografa.
Los campesinos (<em>o</em> Adelante campesinos)
Trovata su Chants Protestants come tratta dall’edizione tedesca dell’antologia clandestinamente compilta nel KZ Ravensbrück intitolata “Europa u boji 1939 – 1944” (“Europa im Kampf 1939–1944. Internationale Poesie aus dem Frauen-Konzentrationslager Ravensbrück”, volume e CD a cura di Constanze Jaiser e Jacob David Pampuch, Metropol Verlag, Berlino, 2005)
DIE BAUERN SPANIENS
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/29 - 08:39




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