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Das Lied von der Suppe (oder Lied vom Ausweg)

Das Lied von der Suppe (<em>oder</em> Lied vom Ausweg)
[1930-31]
Versi di Bertolt Brecht, originariamente nel dramma “Die Mutter. Leben der Revolutionärin Pelagea Wlassowa aus Twer”, scritto - a partire da un racconto di Maksim Gorky (1906) - in collaborazione con Hanns Eisler, Slatan Dudow e Günther Weisenborn e rappresentato per la prima volta nel 1932.
Musica di Hanns Eisler, che nel 1935 trasformò l’opera in una cantata (“Die Mutter”, Op. 25, per coro, voci soliste e due pianoforti)
Nel 1951 fu Brecht stesso a dirigere il dramma con i Berliner Ensemble al Deutsches Theater di Berlino.

Mentre Renzie ed il suo Governo “mietono successi” e si autocelebrano onanisticamente ad ogni piè sospinto, a noi ci stanno per togliere anche i buoni pasto (il servizio mensa l’hanno liquidato già molti anni fa)… La crisi, dicono. E intanto sono altri 100 euro al mese che s’involeranno, qualche decina di euro in meno che da domani, per giunta, saremo noi... (Continues)
Wenn du keine Suppe hast
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/30 - 14:24
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Wir sind überall

Wir sind überall
Parole / Lyrics / Text: Reinhold Andert & Hartmut König
Wir sind überall auf der Erde
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/28 - 12:38
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Nire aitaren etxea

Nire aitaren etxea
German translation by Gabriele Schwab
Deutsche Übersetzung von Gabriele Schwab
MEINES VATERS HAUS
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/27 - 13:58
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Lob des Revolutionärs

Lob des Revolutionärs
Testo / Lyrics / Text: Bertolt Brecht
Musica / Music / Musik: Hanns Eisler
Interpretazione / Interpretation: Ernst Busch
Wenn die Unterdrückung zunimmt
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/27 - 12:09
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Lob des Lernens

Lob des Lernens
Poesia di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch

Poem by Bertolt Brecht
Music by Hanns Eisler
Performed by Ernst Busch
Lerne das Einfachste! Für die,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/24 - 23:01

El Cimarrón (Biographie des geflohenen Sklaven Esteban Montejo)

El Cimarrón (Biographie des geflohenen Sklaven Esteban Montejo)
[1969-70]
Adattamento tedesco di Hans Magnus Enzensberger del racconto dello scrittore cubano Miguel Barnet intitolato “Biografía de un cimarrón” (1963), in cui l’autore raccolse la testimonianza di Esteban Mesa Montejo (1860-1965), un ultracentenario che era stato schiavo, poi fuggiasco e poi soldato nella guerra d’indipendenza.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “El Cimarrón”, recital per quattro musicisti (una voce baritono, un chitarrista, un flautista e un percussionista).

In Italia il lavoro antropologico, storico e politico di Barnet è stato pubblicato da Einaudi con il titolo “Autobiografia di uno schiavo (Cimarrón)”.

“Nel 1963 un giornale dell’Avana dedicava un servizio agli abitanti più vecchi dell’isola. Miguel Barnet, un giovane scrittore ed etnologo, notò tra essi un cimarrón, un ex schiavo fuggiasco: Esteban Montejo, che allora aveva... (Continues)
I. Die Welt
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/24 - 12:18
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Fragen eines lesenden Arbeiters

Fragen eines lesenden Arbeiters
[1935]
Scritta da Bertolt Brecht
Da Svendborger Gedichte (1937/38)
Written by Bertolt Brecht
From Svendborger Gedichte (1937/38)
von Bertolt Brecht geschrieben
Aus Svendborger Gedichte (1937/38)
Recitata da Ernst Busch
Read by Ernst Busch
Von Ernst Busch gelesen






Recitata da Ernst Busch
Read by Ernst Busch
hier von Ernst Busch gelesen


Le Fragen eines lesenden Arbeiters (Domande di un lettore operaio, così tradotta da Franco Fortini nella versione italiana più classica e diffusa; ma le traduzioni sono parecchie) può ben essere non solo la poesia più famosa di Brecht, ancor più famosa delle altre pur famosissime, ma anche una delle poesie che più ha avuto una profonda influenza sulla coscienza operaia del '900, e che non cessa sicuramente di averla tuttora. Perché pone delle domande semplicissime, che hanno tutte a che fare con la coscienza di classe. Anzi, proprio oggi... (Continues)
Wer baute das siebentorige Theben?
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/23 - 20:15
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Recht und billig

Recht und billig
[1970]
Versi di Erich Fried (1921-1988), nella raccolta intitolata “Unter Nebenfeinden”, 1970.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".

La poesia si riferisce certamente alle stragi di civili compiute dai nordamericani in Vietnam, ma può benissimo riferirsi ai cosiddetti “condolence payments” (o “solatia payments”, in gergo militare), i risarcimenti ai familiari delle vittime... (Continues)
Für jeden von ihnen getöteten Zivilisten
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/19 - 16:28
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42 Schulkinder

42 Schulkinder
[1966]
Versi di Erich Fried (1921-1988), nella raccolta intitolata “und Vietnam und” (“and Vietnam and”), 1966.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".

Erich Fried, viennese, ebreo, era poco più che adolescente quando, a causa dell’Anschluss, l’annessione nazista del 1938, dovette fuggire dall’Austria con i suoi familiari. Ripararono in Gran Bretagna, dove divenne scrittore... (Continues)
Wie weit ist es von Guernica nach Mang Quang
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/19 - 14:55

Der Untergang der Titanic (Fünfter Gesang)

Der Untergang der Titanic (Fünfter Gesang)
[1978]
Versi di Hans Magnus Enzensberger (1929-), autore, poeta, traduttore ed editore tedesco, da “Der Untergang der Titanic. Eine Komödie”, un’opera costituita da 33 canzoni alternate a 16 poesie.

“Ci fu un episodio che dai contemporanei venne sentito come una prova generale della fine del mondo in atto unico: il naufragio del Titanic la mattina del 13 maggio 1912 per la collisione con un iceberg. La nave era, allora, il non plus ultra della tecnica, e a bordo c'erano molti milionari autentici (i miliardari erano probabilmente di là da venire). Fu la fine della belle époque. Quel che venne dopo non fu la fine del mondo, ma la prima rata, la Prima guerra mondiale. L'argomento era già stato largamente sfruttato in libri e film. Enzensberger lo riprende nel quadro della sua analisi negativa del progresso: analisi negativa non in quanto escluda la possibilità di inquadrare il progresso in... (Continues)
Raubt, was man euch geraubt hat,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/19 - 11:37
Song Itineraries: Shipwrecks

Der Krieg, wie

Der Krieg, wie
[1995]
Versi di Hans Magnus Enzensberger (1929-), autore, poeta, traduttore ed editore tedesco, nella raccolta “Kiosk, Neue Gedichte” pubblicata nel 1995.

Musica di Wolfgang Nening (1966-), compositore austriaco, nella sua opera “4 Lieder nach Texten von Hans Magnus Enzensberger, no. 1.” Per soprano e pianoforte preparato.
Er glitzert wie die zerbrochene Bierflasche in der Sonne
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/19 - 10:19
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Natalia

Natalia
English version by Juha Rämö
Deutsche Übersetzung von Juha Rämö
Saksankielinen käännös Juha Rämö
NATALIA
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/18 - 22:14
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Ballade des pendus [Épitaphe Villon]

Ballade des pendus [Épitaphe Villon]
LIED DER GEHENKTEN
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/18 - 13:58

Vom François Villon

Vom François Villon
[1918]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”) pubblicata nel 1927.

Una ballata (“canzonetta”, come Brecht stesso scrive nell’ultima strofa) dedicata a François Villon (1431 o 1432 – dopo il 1463), laureato in lettere a Parigi a 21 anni, continuamente implicato in risse, furti ed omicidi, bandito dalla città nel 1463 e da quel momento sparito per sempre nel nulla, di professione poeta e maledetto...
François Villon war armer Leute Kind
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/18 - 11:36
Song Itineraries: From World Jails

Über Die Bezeichnung Emigranten

Über Die Bezeichnung Emigranten
[1937]
Versi di Bertolt Brecht, scritti durante l’esilio a Svendborg. Nella raccolta “Svendborger Gedichte” (1939)
Musica di Kurt Weill
Trovo la poesia interpretata da Katja Ebstein ‎nel suo “Laßt Euch Nicht Verführen! - Katja Ebstein Singt Und Spricht Bertolt Brecht” del 1999.
Immer fand ich den Namen falsch, den man uns gab:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/18 - 08:29
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Grabschrift 1919

Grabschrift 1919
Versi di Bertolt Brecht, in onore e memoria di Rosa Luxemburg e dei protagonisti della Rivoluzione Tedesca del novembre 1918 e della Rivolta del Gennaio 1919.
Musica di Kurt Weill

Trovo la poesia interpretata da Milva nel suo disco “Milva ‎canta un nuovo Brecht” del 1996
La canzone si può anche trovare in inglese nell'album del 1986 di Dagmar Krause - Supply & Demand e in tedesco nell'album Angebot & Nachfrage: Lieder von Brecht / Weill & Eisler.

Il 15 gennaio Rosa Luxemburg venne rapita ed in seguito assassinata, insieme a Karl Liebknecht, da uomini dei Freikorps, i gruppi paramilitari ai comandi dell’esercito e agli ordini del governo socialdemocratico. Il corpo delle Luxemburg venne gettato in un canale e fu recuperato e sepolto solo alla fine di maggio. Nel 1926, a lei, a Liebknecht e ad altri protagonisti della rivolta spartachista trucidati venne dedicato un monumento... (Continues)
Die rote Rosa nun auch verschwand.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/17 - 13:39

In finsteren Zeiten

In finsteren Zeiten
[1938?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Gedichte 1933-1938” pubblicata a Frankfurt am Main nel 1967.
Trovo il brano interpretato da Hilmar Thate in “Hilmar Thate Singt Brecht In Kompositionen von Brecht, Dessau, Eisler, Hosalla”, 1968.

Come già in An die Nachgeborenen ecco un’altra descrizione dei “tempi bui”. Il poeta presagisce che al ritorno della luce saranno in molti – quelli “emersi dai gorghi dove fummo travolti” – a chiedere “perché i loro poeti anno taciuto?”. La risposta la diede lo stesso Brecht nella stessa “A coloro che verranno”: “pensate quando parlate delle nostre debolezze anche ai tempi bui cui voi siete scampati… pensate a noi con indulgenza.”
La diede – e forse anche meglio di Brecht – Salvatore Quasimodo nella sua Alle fronde dei salici
Man wird nicht sagen: Als da der Nussbaum sich im Wind schüttelte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/17 - 09:56
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Gründungssong der National Deposit Bank

Gründungssong der National Deposit Bank
[1931]
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Kurt Weill
Una canzone inserita ex novo da Brecht nella sceneggiatura de “Die Dreigroschenoper” (“L'opera da tre soldi”) predisposta per la trasposizione cinematografica di Georg Wilhelm Pabst. Non compare comunque nel film perché Pabst decise di utilizzare solo le parti musicali dell’opera originale.
Nicht wahr, eine Bank zu gründen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/16 - 12:01
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Bertolt Brecht: Erinnerung an die Marie A.

Bertolt Brecht: Erinnerung an die Marie A.
[1920]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Hauspostille” pubblicata nel 1927.
Su di una melodia popolare di fine 800, probabilmente appresa dall’amico Karl Valentin (1882-1948), celebre cabarettista ed attore teatrale bavarese.

Voglio proporre, seppur come Extra, questa poesia di Brecht - o, piuttosto, canzone, che lo stesso autore amava cantarla accompagnandosi con la chitarra - perchè, insieme a Die Sonate vom Guten Menschen, fa parte della colonna sonora ed emotiva del film “Das Leben der Anderen” (“Le vite degli altri”), diretto dal regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck e vincitore del premio Oscar nel 2007.

Infatti sia la sonata che Brecht sono nel film legati al personaggio di Albert Jerska (interpretato da Volkmar Kleinert), un attore perseguitato dalle autorità della Germania Est e costretto all’inattività. E’ lui, poco prima di mettere fine ai propri giorni, che... (Continues)
An jenem Tag im blauen Mond September
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/15 - 22:13
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Die Rose war rot

Die Rose war rot
Musica / music / Musik: Gerd Natschinski, 1966
Parole / lyrics / Text: Jürgen Degenhardt
Prima esecuzione di Gerry Wolff (1920-2005) sul lato A di un 45rpm pubblicato nel 1966 per i tipi di AMIGA in RDT (sul lato B, “Mond Über Dem Mekong” di Siegfried Köhler, interpretata da Barbara Kellerbauer)

Dell’anno successivo la versione finlandese (“Ruusu On Punainen”) di Tauno Palo (1908-1982) su musica di Niilo Sauvo Pellervo Puhtila (1928-2014)

In seguito in molte compilation, a cominciare da “Die Rose War Rot: Schlager Chansons Unserer Tage” del 1967, pubblicata sempre da AMIGA in RDT.

(Bernart Bartleby)
Im Jahre siebzig, die Hitze war groß
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/11 - 15:04
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Ustedes

Ustedes
IHR
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/10 - 14:01
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Yo soy de un pueblo sencillo

Yo soy de un pueblo sencillo
ICH BIN AUS EINEM KLEINEN VOLK
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/10 - 11:48
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Wir sagen nein

Wir sagen nein
[1978]
Parole di Martin Hoffmann,
Musica di Martin Hoffmann e Wolfgang Tilgner
Singolo pubblicato in RDT. Sul lato B “El Cantor”, canzone tratta dal film omonimo diretto ed interpretato dallo stesso Dean Reed proprio quell’anno e dedicato alla figura di Víctor Jara.

Qualche anno dopo Wir sagen ja ecco anche “Wir sagen nein”, altra canzone pacifista in cui si parla di Irlanda, di Cile e dell’apartheid in Sudafrica…
Ja, noch jagen sie die Angst durch Irlands Gassen,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/10 - 10:42
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We'll Say Yes

We'll Say Yes
WIR SAGEN JA
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/10 - 10:18

Der Krieg hört nicht auf

Der Krieg hört nicht auf
[1966?]
Parole e musica di Dean Reed, attore e cantautore statunitense che divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
La versione originale era in inglese (“The War Keeps On”) ma non sono riuscito a trovarne il testo.
Così pure di una versione successiva in russo (“Война Продолжается”).
La versione in tedesco che presento è tratta dal sito dedicato all’autore
Nell’album “Дин Рид” (“Dean Reed”) pubblicato in Unione Sovietica nel 1966. Poi in parecchie raccolte successive.

Certamente una CCG DOC, e contro la guerra americana in Vietnam in particolare.
Proprio nel 1966 gli strateghi statunitensi ordinarono l’intensificazione delle operazioni cosiddette “search & destroy”, che si trasformarono ben presto in massacri indiscrminati.

Ripresero anche i bombardamenti a tappeto sul nord Vietnam che erano stati sospesi alla fine del 1965.
Sempre nel 1966 negli States si tennero le prime grandi manifestazioni, a New York, Washington, Chicago, Philadelphia, Boston e San Francisco.
Trommeln ständig dröhnen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/10 - 09:36
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Si se calla el cantor

Traduzione tedesca di Ilga Röder, trovata sul sito dedicato a Dean Reed, attore e cantautore statunitense che divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Si se calla el cantor
WENN DER SÄNGER SCHWEIGT
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/10 - 08:34
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Somos los revolucionarios

Somos los revolucionarios
WIR SIND REVOLUTIONÄRE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/6 - 14:01
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Las cosas que yo he visto

Las cosas que yo he visto
WAS ICH SAH
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/6 - 13:32
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Oh, Jerusalem

Oh, Jerusalem
OH JERUSALEM
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/5 - 15:48
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Values

Values
WERTE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/5 - 15:14

Yo quiero que sepas

Yo quiero que sepas
ICH MÖCHTE, DASS DU WEIßT
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/5 - 14:33
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Love Your Brother

Love Your Brother
LIEBE DEINEN BRUDER
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/4 - 16:13

Historia Llama (O Siento Que La Historia Llama)

Historia Llama (<Em>O</Em> Siento Que La Historia Llama)
ICH HÖRE DEN RUF DER GESCHICHTE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/4 - 15:43
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Hemos dicho basta

Traduzione tedesca di Ilga Röder, trovata sul sito dedicato a Dean Reed, attore e cantautore statunitense che divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Hemos dicho basta
Dean Reed interpretò la canzone in spagnolo (che parlava fluentemente, insieme al tedesco) in un 45 giri pubblicato in Uruguay nel 1971.
WIR HABEN GESAGT: ES REICHT!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/4 - 13:25

Frieden

Frieden
[1974]
Parole di Dieter Schneider (1937-), paroliere berlinese
Musica di Ralf Petersen (1938-), nome d’arte di Horst Fliegel, compositore, arrangiatore e produttore musicale ceco
Una canzone “beat” presente nella compilation intitolata “Rhythmus '74”, pubblicata in DDR nel 1975.

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation... (Continues)
Frieden, in den Häusern überall, Frieden,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/4 - 13:13

Freedom (Is the Word of Today)

Freedom (Is the Word of Today)
DAS WORT DES TAGES HEIßT FREIHEIT
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/4 - 11:53
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Aquí me quedo

La versione tedesca cantata dall’attore, regista e cantautore statunitense Dean Reed (Denver 1938 – Berlino Est 1986) nel film “El Cantor”, prodotto in Germania Est nel 1978 e da lui diretto ed interpretato. La pellicola è ispirata alla figura di Víctor Jara, cui è dedicata.
Aquí me quedo
La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation nucleare e contro la politica estera statunitense, tenne concerti gratuiti nei barrios più poveri delle grandi città. Il suo atteggiamento gli guadagnò l’ostilità dei potenti, tanto che nel 1966 il generale Juan Carlos Onganía - che aveva appena deposto il leggittimo presidente Illia... (Continues)
HIER BLEIBE ICH
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/4 - 10:42
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Plegaria a un labrador

Plegaria a un labrador
Interpretata da Dean Reed, nella parte di Víctor Jara, nel film per la televisione della Germania Est intitolato “El cantor”, diretto dallo stesso Reed nel 1978.
Dean Reed (1938-1986) è stato un attore, cantautore e regista statunitense che ha vissuto prevalentemente in America Latina e Germania Est, morto suicida (ma le circostanze precise non furono mai ben chiarite) a Berlino Est nel 1986. Era soprannominato “The Red Elvis”…
VATERUNSER AN EINEN BAUERN
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/3 - 10:59
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Der schlimmste Feind

Der schlimmste Feind
[1926]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 28 dicembre 1926. Poi nell’antologia di scritti e poesie intitolata “Das Lächeln der Mona Lisa” pubblicata nel 1929.

Musica di Hanns Eisler, in “Lieder nach Texten von Kurt Tucholsky” (1959)
In “Brecht - Eisler - Tucholsky - Weinert: Lieder Gegen Den Krieg”, nell’interpretazione di Elke Petri e Michael König con l’Erich-Weinert-Chor (1976)

Poesia interpretata anche da Ernst Busch, nel suo “Ernst Busch Singt Tucholsky / Eisler - Merkt Ihr Nischt”, ristampato nel 1997.
Più recentemente rimusicata da Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia

La versione poetica di “Per che cosa?” (“Das Andere Deutschland”), un articolo che Tucholsky aveva pubblicato giusto un anno prima su “Die Weltbühne” sotto lo pseudonimo di Ignaz Wrobel,... (Continues)
Für Ernst Toller

(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/3 - 09:36
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Wiegenlieder einer proletarischen Mutter

Wiegenlieder einer proletarischen Mutter
[1930]
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
In “Historische Recordings 1931-1933”
Poi anche nel repertorio di Gisela May, a cominciare dal disco “Gisela May Singt Brecht – Eisler - Dessau”, pubblicato nel 1968
Trovo il brano anche in un’interessante raccolta intitolata “Lieder Gegen Den Imperialistischen Krieg - Tucholsky, Weinert, Brecht, Eisler”
I
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/2 - 16:39
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Ballade vom Paragraphen 218

Ballade vom Paragraphen 218
[1929]
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler e poi anche di Gustavo Beccerra-Schmidt (1925-2010), compositore cileno, esule in Germania da 1973 e naturalizzato tedesco.

Forse la prima canzone al mondo in difesa dell’interruzione di gravidanza e contro le leggi fatte contro le donne…

L’aborto è sempre stato ed è ancora illegale in Germania, anche se dal 1995 la legge è stata modificata con la previsione di eccezioni e condizioni al verificarsi delle quali viene meno la punibilità.

“Nella Germania pre-nazista l'aborto era regolato dall'articolo 218 del Codice introdotto dalla Repubblica di Weimar. In esso si prevedeva la liceità dell'aborto nel caso in cui il parto avesse messo in pericolo la vita della madre.

“I nazisti non modificarono la legge se non consentendo l'aborto nel caso in cui la nascita del bambino fosse un pericolo per l'igiene razziale tedesca. In altri termini... (Continues)
Herr Doktor, die Periode...
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/2 - 14:07
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Ruhe und Ordnung

Ruhe und Ordnung
[1925]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicato con lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 13 gennaio 1925. Poi nell’antologia di scritti e poesie intitolata “Das Lächeln der Mona Lisa” pubblicata nel 1929.
Musica di Hanns Eisler, composta nel 1959
In “Lieder nach Texten von Kurt Tucholsky für singstimme und klavier”
Poi anche nel disco di Claus Boysen e Rainer Abraham intitolato “Tucholsky Und Genossen”

Legge e Ordine, un binomio spesso invocato, a destra come a sinistra, specie nei momenti di crisi e di trasformazione. Siccome però in genere nessuno si sogna di coniugarlo con Giustizia, ecco che puntualmente si rivela sempre per quel che è: Fascismo e Repressione.

A proposito di Ernst Ottwalt, nome di penna di Ernst Gottwalt Nicolas: tedesco, nato nel 1901, scrittore, comunista… La data di morte – agosto 1943 – potrebbe farci pensare che sia morto in qualche campo di concentramento... (Continues)
Wenn Millionen arbeiten, ohne zu leben,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/2 - 11:35

Das Lied vom täglichen Brot

Das Lied vom täglichen Brot
[1923?]
Versi di Bruno Schönlank (1891-1965).
Musica per baritono e pianoforte di Emil Petschnig (1877-1939), compositore viennese.

Bruno Schönlank è stato uno scrittore e poeta di idee socialiste.
Nel 1915 fu arrestato e detenuto per aver preso parte ad una maifestazione contro la guerra.
Negli anni successivi fu vicino agli ambienti spartachisti e partecipò, forse solo marginalmente, alla Rivoluzione del novembre 1918.
Nel 1933, all’avvento di Hitler, fuggì a Zurigo, dove rimase fino alla morte.
Das ist das Lied vom täglichen Brot
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/26 - 16:56

Maykäfer, flieg!

Anonymous
Maykäfer, flieg!
[prima metà del 600]

Una tetra ninna nanna che arriva dalla terribile Guerra dei Trent’anni, combattuta tra il 1618 ed il 1648 soprattutto nell’Europa centrale, nei territori allora appartententi al Primo Reich, il Sacro Romano Impero germanico. Le stime degli storici sulle vittime di quel prolungato conflitto sono discordi, ma vanno da un minimo di 3-4 milioni ad un massimo di 12-13 milioni di morti.
La melodia oggi nota è quella della tardo settecentesca “Schlaf, Kindlein, schlaf” di Johann Friedrich Reichardt.
Il testo ha, com’è naturale, numerose varianti succedutesi nel tempo. Quella presentata è la versione
più antica di cui vi sia testimonianza scritta e risale ai primissimi anni dell’800.

Difficile dire a cosa alluda il riferimento al volo del coleottero maggiolino… Forse la natura che ostinatamente ogni anno si rinnova nonostante la distruzione prodotta dall’uomo… Forse il... (Continues)
Maykäfer, flieg!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/26 - 15:37
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Aus dem Dunkel

Aus dem Dunkel
[1937]
Versi di Gertrud Chodziesner, in arte Gertrud Kolmar, nella raccolta intitolata “Welten” (poesie composte tra agosto e dicembre del 1937) pubblicata postuma nel 1947.
Musica del compositore inglese Julian Marshall nella sua cantata intitolata “Out of Darkness”, 2009

La vita adulta di Gertrud Käthe Sara Chodziesner, ebrea, nata a Berlino nel 1894, iniziò e terminò nella tragedia.
Poco più che ventenne Gertrud si innamorò di un ufficiale, sposato, che la mise incinta, poi la indusse ad abortire (con il sostegno della famiglia di lei) e quindi la abbandonò. Gertrud cadde in una profonda depressione, tentò anche il suicidio e si riprese faticosamente solo grazie alla scrittura poetica (la sua prima raccolta fu pubblicata nel 1917) e al lavoro con i bimbi sordomuti svolto negli anni successivi tra Parigi e Digione.
Nel 1928 fu costretta a tornare a Berlino per assistere la madre... (Continues)
Aus dem Dunkel komme ich, eine Frau.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/24 - 11:09
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Das neue Deutschland

Das neue Deutschland
[1919]
Parole di Erich Mühsam, nella raccolta “Revolution. Kampf-, Marsch- und Spottlieder” pubblicata a Berlino nel 1925
Originariamente pensata sulla melodia di “Preisend mit viel schönen Reden”, verso di apertura de “Der reichste Fürst” del poeta tesesco Justinus Kerner (1786-1862), divenuta poi inno del Württemberg.
Il testo di Mühsam è stato più recentemente ripreso dal solito Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.

Canzone satirica indirizzata alla dirigenza socialdemocratica delle Repubblica di Weimar, responsabile della feroce repressione della Novemberrevolution. Due su tutti: Friedrich Ebert, allora Cancelliere, e Gustav Noske, ministro della Difesa, mandante ed esecutore della reazione, coloro che diedero mano libera ad esercito e paramilitari (Freikorps) per fare a pezzi i lavoratori e i militanti rivoluzionari, comunisti, socialisti ed anarchici.
Sich empfehlend den Genossen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/23 - 13:21
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Lied des Gefangenen

Lied des Gefangenen
[1817-21]
Versi di Heinrich Heine, nella raccolta “Buch der Lieder” (sezione “Junge Leiden”, capitolo “Romanzen”), pubblicata nel 1827.
Questa poesia è già strutturata di per sé come canto, ma è stata comunque musicata da diversi compositori quali Bernhard Jestl, Wilhelm Kempff, Franz Theodor Kugler ed Eduard Steuermann (si veda The LiederNet Archive)

Un condannato a morte, nelle sue ultime ore di vita, ricorda il destino della nonna processata per stregoneria e messa al rogo. Trasformatasi in corvo nel momento del trapasso, la vecchia indomita che rifiutò di confessare è invocata dal prigioniero alla vigilia della sua impiccagione. (Stefania Sbarra)
Als meine Großmutter die Lise behext,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/23 - 11:08

In der Zelle

In der Zelle
[1920?]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Musica del gruppo Der Singende Tresen ‎nel loro album intitolato “Mühsamblues”, dedicato interamente ad Erich Mühsam, pubblicato nel 2014.

Erich Mühsam - l’“Anarchisterich” come lui stesso si definiva in un’altra sua poesia – aveva già conosciuto il carcere nel 1918 quando, dopo l’iniziale fase interventista quasi subito abortita, aveva preso parte a scioperi e manifestazioni, anche violente, contro la guerra. Il governo bavarese aveva proceduto ad arresti di massa e anche Erich Mühsam era stato buttato in gattabuia per qualche mese, giusto fino al termine della guerra.

Ma il nostro non si perse d’animo e, tornato a Monaco, lì subito... (Continues)
Scheu glitt ein Tag vorbei – wie gestern heut.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/23 - 10:47

Brudermord

Anonymous
Brudermord
[1848]
Canzone di anonimo soldato dell’esercito imperiale austriaco, inorridito dall’ordine di sparar sulla sua gente ricevuto durante la repressione della rivoluzione del 1848. In quel periodo accadde effettivamente – specie durante le rivolte del 1849 nel Baden-Palatinato - che reparti dell’esercito si rifiutassero di sparare e passassero con gli insorti, ma fu un fenomeno sporadico e comunque irrilevante per l’esito finale.
Testo trovato su Volkslieder Archive
Brudermord, Brudermord!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/20 - 14:27
Song Itineraries: Deserters
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Lied Der Verfolgten

Lied Der Verfolgten
[183?]
Versi di Friedrich von Sallet (1812-1843), scrittore e poeta tedesco, che in molte opere ha satirizzato la casta militare della sua epoca.
Musica di Dieter Süverkrüp
Nel suo album “1848, Lieder Der Deutschen Revolution” pubblicato nel 1973.
Ulteriore musicalizzazione ad opera del compositore Sergio Vesely, nell’album intitolato “Schlafe, mein Deutschland. Alte Dichter, 1848 - neue Lieder, 1998 - Politische Lieder von heute zur Vormärz-Lyrik der 48er Revolution”, pubblicato nel 1998 in occasione dei 150 anni dalla Rivoluzione del 1848.
1830, nach der Julirevolution in Frankreich, wächst in Deutschland die antifeudale Opposition.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/20 - 13:12
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Der General

Der General
[1964]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel disco intitolato “Fröhlich Ißt Du Wiener Schnitzel”
Was macht der General am Feierabend?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/20 - 11:48
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Oh welche Lust Soldat zu sein

Oh welche Lust Soldat zu sein
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Credo si tratti di parodia della militare ottocentesca “Auf Brüder stimmet alle ein wie schön es ist Soldat zu sein
Poesia messa in musica da Dieter Süverkrüp ed Walter Andreas Schwarz ‎nel loro album “Erich Mühsam: Ich Lade Euch Zum Requiem” pubblicato nel 1995
Soldat sein heißt zu Zeit
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/20 - 11:33
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Kriegslied [So lebt der edle Kriegerstand]

Kriegslied [So lebt der edle Kriegerstand]
[März 1917]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Nella raccolta intitolata “Brennende Erde. Verse eines Kämpfers” pubblicata a Monaco nel 1920.
Questa poesia è già di per se stessa una canzone, come dal titolo.
In ogni caso è stata messa in musica da diversi artisti, come Gerhard Stäbler ‎(in “Für Später: Jetzt” del 1984), dai gruppi punk Blockade (nel loro disco omonimo del 1989) e Kaltfront ‎(nel loro “Zieh Dich Warm An” del 2006), dai Der Singende Tresen ‎(nel loro “Mühsamblues” del 2014) e da Claus Boysen e Rainer Abraham ‎(nel loro “Tucholsky Und Genossen”, data imprecisata)…
Oltre all’immancabile, prolificissimo Christoph Holzhöfer.
Sengen, brennen, schießen, stechen,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/20 - 09:55
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Kalender 1913

Kalender 1913
[1913]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Credo che la poesia faccia parte della raccolta intitolata “Kain-Kalender für das Jahr 1913”, pubblicata a Monaco
Poesia musicata da Dieter Süverkrüp ed Walter Andreas Schwarz ‎nel loro album “Erich Mühsam: Ich Lade Euch Zum Requiem” pubblicato nel 1995.
Più recentemente è stata messa in musica da Christoph Holzhöfer

Una poesia che intuisco molto attinente al percorso, non formalizzato ma trasversale, de La Guerre de Cent mille ans che i ricchi hanno fatto, fanno e faranno ai poveri.
Urgerebbe quindi un intervento traduttorio degli ottimi Marco Valdo M.I. e il suo inseparabile amico Lucien Lane, che ringrazio anticipatamente.
Januar:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/20 - 09:21
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Wiegenlied

Wiegenlied
[2005]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Nell’album intitolato “Am Flußufer”
Du hattest nie eine Kindheit, mein Kind.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/19 - 20:56
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Dil dixwaze here cengê

Şehid Delîla û Koma Amara
Dil dixwaze here cengê
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La traduzione viene riportata con alcuni interventi: per prima cosa sono state eliminate le "varianti tra parentesi" proposte dal traduttore (che sembra essere tale Xerîb), che comunque possono essere consultante cliccando sul link alla pagina originale. Delle varianti è stata qui accolta solo quella per l' "arma" (Waffe), che appare essere il Kalashnikov. [RV]
DAS HERZ MÖCHTE IN DEN KAMPF ZIEHEN
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/2/19 - 20:55
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Waffenhändler-Tango

Waffenhändler-Tango
[2001]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Una canzone che trovo pubblicata come singolo, significativamente sul lato B di “Amerika”, e poi anche in una compilation del 2006 intitolata “Politische Lieder”
Erst baun wir Waffen, dann verkaufen wir sie weiter,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/19 - 20:18

Hallo, Mister General

Hallo, Mister General
[1982]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel disco collettivo intitolato “Wir Wollen Leben - Lieder Gegen Den Untergang”

Una canzone dedicata ad Alexander Haig (1924-2010), gran generale USA e politico di spicco nelle amministrazioni Nixon, Ford e Reagan (di cui fu Segretario di Stato), famoso non solo (e non tanto) per il cognome in comune con una nota marca di scotch whisky (il cui motto era ed è “Don't be vague, ask for Haig”) ma soprattutto per una “felice” ed imitata frase a proposito della necessità di intensificare i bombardamenti per vincere la guerra in Vietnam: “Bombing the North [Vietnam] back to the Stone Age.” Forse la frase non era proprio farina del suo sacco ma di uno dei suoi collaboratori, il gen. Curtis Lemay… Fatto sta che Haig la fece sua e viene ancora oggi comunemente utilizzata sia dai gerarchi israeliani che da quelli americani. Recentemente è stata utilizzata... (Continues)
Hallo, Mister General mit dem klangvollen Whisky-Namen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/19 - 11:57

Das Krähenlied (Zwischen Zwei Kriegen)

Das Krähenlied (Zwischen Zwei Kriegen)
[1982]
Parole di Heinz R. Unger, leader di questa “Folk-Politrock-Band” austriaca attiva negli ani 70 e 80
Musica di Georg Herrnstadt e Willi Resetarits
Nell’album intitolato “Die Letzte Welt”
Zwischen zwei Kriegen krächzen drei Krähen –
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/19 - 10:21
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Mister Kapital

Mister Kapital
[1982]
Parole di Heinz R. Unger, leader di questa “Folk-Politrock-Band” austriaca attiva negli anni 70 e 80
Musica di Georg Herrnstadt e Willi Resetarits
Nell’album intitolato “Die Letzte Welt”
Sagt mich tot und schreibt mich krank, Totgesagte leben lang
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/19 - 09:40
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Die Mäuler auf!

Die Mäuler auf!
[1930]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 26 agosto 1930
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel disco intitolato “Ist Das Von Gestern?” del 1969 (ristampato in CD nel 2005).

Brano presente anche nel doppio LP di Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn ‎intitolato “Antifaschistische Lieder”

Il 1930 fu per Kurt Tucholsky un anno fatidico. Il suo irridente e velenoso “Deutschland, Deutschland über alles” non era uscito che da qualche mese e, durante una conferenza a Wiesbaden, Tucholsky scampò per miracolo ad un agguato tesogli dalle SA. Decise così di lasciare la Germania per trasferirsi in Svezia, a Göteborg, dove nel 1933 fu raggiunto dalla notizia che i nazisti bruciavano anche i suoi libri e che gli avevano confiscato ogni cosa e revocato la cittadinanza. Come sappiamo, Tucholsky non resse alla disperazione... (Continues)
Heilgebrüll und völksche Heilung,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/18 - 15:11
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Spartakus 1919

Spartakus 1919
[1919]
Versi di sconosciuto militante spartachista
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nell’EP intitolato “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964.

In seguito in “Liedertheater”, un disco di Vera Oelschlegel (1979), più nota come attrice e direttrice teatrale
Poi interpretata da Dagmar Krause ‎nel suo “Panzerschlacht: Die Lieder Von Hanns Eisler” (1988)
Infine presente anche nel doppio LP di Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn ‎intitolato “Antifaschistische Lieder”

“Atene sulla Sprea” è uno dei modi con cui viene chiamata Berlino. L’espressione altisonante fu coniata in relazione alla politica culturale promossa tra fine 600 ed inizio 700 da Federico I di Prussia, il quale, per esempio, a Berlino fondò l’Akademie der Künste, l’Accademia delle Belle Arti. “Atene sulla Sprea” divenne poi di uso comune con la fondazione nel 1809/10 dell’Humboldt-Universität zu... (Continues)
Oh, Spree-Athen, oh, Spree-Athen,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/18 - 13:11
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Universal Soldier

Universal Soldier
Fu interpretata per prima da una giovane cantante scoperta da Max Colpet stesso, Dominique:



La canzone non ebbe però molto successo, al pari della cantante. Fu poi reinterpretata da Juliane Werding nel suo disco intitolato “Mein Name ist Juliane”, pubblicato nel 1973.

Ricordiamo anche che Max Colpet è l'autore della celeberrima traduzione tedesca di Where Have all the Flowers Gone, interpretata da Marlene Dietrich.
DER EWIGE SOLDAT
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/17 - 10:29
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Großstadt-Indianer

Großstadt-Indianer
[1972]
Parole di Wolfgang “Jack” Asam e Niebusch
Musica di Jack Asam
Nell’album d’esordio di Juliane Werding intitolato “In tiefer Trauer”
Das Land war groß genug für ein freies Leben,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/17 - 10:08
Song Itineraries: Native American Genocide




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