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Bangladesh

Versione tedesca di Hans-Ulrich Weige interpretata da Juliane Werding nel suo disco d’esordio, “In tiefer Trauer”, pubblicato nel 1972.
Bangladesh
BANGLA-DESH
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/17 - 09:57
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Soldatenzug

Soldatenzug
[1994]
Parole e musica di Juliane Werding ed Andreas Bärtels
Nell’album intitolato “Du schaffst es!”
Es war Zeit
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/17 - 09:50
Song Itineraries: Trains
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Eine Frage

Eine Frage
[1931]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su Die Weltbühne del 27 gennaio 1931
Musica di Leon Boden e Bernd Klinzmann nel loro “Tucholsky in Rock” del 1984
E’ stata anche musicata e interpretata dal cantante, pianista e cabarettista neerlandese Robert Kreis

Una canzone scritta alla vigilia dell’avvento del nazismo, nella fase più acuta della crisi del 29 e dell’agonia della Repubblica di Weimar, ma credo che parli un po’ anche dei nostri tempi...
Da stehn die Werkmeister - Mann für Mann.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/16 - 23:08
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Nach der Schlacht

Nach der Schlacht
[1924]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su Die Weltbühne del 29 maggio 1924
Tra il 1959 ed il 1961 questa poesia di Tucholsky, come molte altre sue, fu messa in musica da Hanns Eisler. L’interpretazione - ad opera del solito Ernst Busch - si trova nel disco “Rosen Auf Den Weg Gestreut - Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky” pubblicato nel 1981.
Del 1984 la versione offerta da Leon Boden e Bernd Klinzmann nel loro “Tucholsky in Rock”
Più recentemente la poesia è stata ripresa da Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.



Se ho capito bene, il protagonista di questa poesia di Tucholsky se la passa male e, come accade in certe circostanze, gli amici lo schienano... Ma comunque si consola, pensando che ad altri è andata anche peggio, per esempio a quelli che son tornati dalla guerra con una... (Continues)
Wenns mir mal schlecht geht, wird mich keiner kennen.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/16 - 22:09
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Der Krieg

Der Krieg
[1911]
Versi di Georg Heym (1887-1912), scrittore e poeta espressionista tedesco.
Nella raccolta intitolata “Umbra Vitae”, pubblicata postuma a Lipsia nel 1912. Ripubblicata nel 1924 a Monaco con il corredo iconografico di Ernst Ludwig Kirchner, artista espressionista.
Musica di Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.
Aufgestanden ist er, welcher lange schlief,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/16 - 15:42
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Empört euch

Empört euch
[2011]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Nell’album intitolato “Wut und Zärtlichkeit”

Indignez-vous! Indignatevi! Empört euch!
Sie sind wie wir, doch sind sie es nicht gerne,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/16 - 14:01
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Diplomatenjagd

Diplomatenjagd
[1968]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Ankomme Freitag Den 13.”
Auf Schloß Hohenhecke zu Niederlahr
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/16 - 13:23
Song Itineraries: War against Animals
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Kai

Kai
[2007]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Bunter Hund”

Una canzone - che attirò a Mey parecchi insulti - di critica alle missioni militari all’estero in cui è impegnata la Bundeswehr, l’esercito tedesco, e alle loro reali motivazioni e conseguenze.
la posizione di Mey è chiara: “La violenza darà vita a nuove violenze, il terrore nutrirà nuovo terrore.”
Un discorso che di questi tempi perde sostenitori ogni minuto che passa...
Ein Schreiben in einfühlsamen, klaren Worten,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/15 - 18:56
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Und Der Wind geht allezeit über das Land

Und Der Wind geht allezeit über das Land
[1985]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Hergestellt in Berlin”

Non era facile fare una Blowin' in the Wind originale in tedesco: Reinhard Mey mi pare ci sia riuscito egregiamente.
Der Wind geht allezeit über das Land,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/15 - 18:19
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Es ist doch ein friedlicher Ort

Es ist doch ein friedlicher Ort
[1985]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Hergestellt in Berlin”

Una canzone da accostare ad altre già presenti sulle CCG, come Sky Pilot, Il pilota di Hiroshima e Enola Gay degli Orchestral Manoeuvres In The Dark, e ancora Pilota di guerra, Ad un giovine pilota e Il rondone.
Wenn ich die Schreckensbilder seh‘ von Coventry und Rotterdam,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/15 - 18:01
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Der Bär, der ein Bär bleiben wollte

Der Bär, der ein Bär bleiben wollte
[1977]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Menschenjunges”

Storia di un orso che viveva felice nel suo bosco ma un brutto giorno, al risveglio dal letargo, trovò che la sua caverna era stata inglobata in un nuovo stabilimento industriale, costruito mentre lui dormiva della grossa. Il fatto incredibile è che una volta uscito l’orso fu scambiato per un essere umano, per un operaio poco curato e lavativo. E non ci fu verso. L’orso fu messo ad una macchina, a fare un lavoro alienante di quelli da catena di montaggio. Se non che, alle porte dell’inverno successivo, il plantigrado cominciò ad accusare - com’è naturale - una grande sonnolenza e fu licenziato per essersi addormentato di brutto in servizio.

Fuori già infuriava una tempesta di neve e l’orso, cacciato dalla fabbrica, cercò riparo in un motel. Ma lì finalmente lo riconobbero come orso e lo cacciarono. Lui corse nel bosco e, ormai esausto, trovò finalmente l’ingresso di una caverna, dove potè finalmente addormentarsi in pace o, forse, morire.
Er lebte in den Wäldern und lebte frei und allein,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/15 - 16:50
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Alles o.k. in Guantánamo Bay

Alles o.k. in Guantánamo Bay
[2004]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Nanga Parbat”

Nel GTMO - così viene chiamato il Guantanamo Bay detention camp - sono rinchiusi ancora 122 prigionieri e nulla lascia presagire (alla luce del vaso di Pandora che è stato scatenato dalle guerre americane e dalle “primavere arabe”) una sua prossima chiusura.

Non è certo un caso se tutti i prigionieri che finora sono stati assassinati dai terroristi dello Stato Islamico fossero costretti a vestire una divisa arancione simile a quella adottata per i prigionieri degli USA rinchiusi a Guantanamo...
Wir sagen schwarz ist schwarz und weiß ist weiß
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/15 - 16:09
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Die Mauern meiner Zeit

Die Mauern meiner Zeit
[1988]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Balladen”
Erinn‘rungen verblassen, und des Tages Ruhm vergeht,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/15 - 15:32
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3. Oktober '91

3. Oktober '91
[1992]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Alles Geht!”

Non so se Reinhard Mey si riferisse ad un episodio specifico... Certamente in “3. Oktober '91” - primo anniversario della riunificazione tedesca - parla della violenza neonazista, razzista e xenofoba nella Germania postunitaria.
Dopo il macello nazista e fino al 1980 in Germania Ovest cadde una spessa coltre di silenzio sulle azioni dei gruppi neonazisti, anche perchè per anni l’attenzione dell’opinione pubblica fu artatamente dirottata sul terrorismo di sinistra e della Rote Armee Fraktion (RAF), gruppo Baader-Meinhof, in particolare. Eppure tra il 1980 - quando il problema entò nelle statistiche ufficiali - e la riunificazione, non furono meno di 20 gli attentati e gli agguati mortali portati da neonazisti contro militanti di sinistra, immigrati, omosessuali e senzatetto.

Dopo la riunificazione - così come testimoniava... (Continues)
Ein ungewohnter Hauch von Feiertag liegt auf der Stadt.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/15 - 12:17
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Gegen den Wind

Gegen den Wind
[2010]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Mairegen”
Was kann ich dir mitgeben?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/14 - 23:50
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Bevor ich mit den Wölfen heule

Bevor ich mit den Wölfen heule
[1972]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Mein achtel Lorbeerblatt”
Bevor ich mit den Wölfen heule,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/14 - 23:34
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Maskerade

Maskerade
[1971]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Ich bin aus jenem Holze”
Harlekin ist in sein Festkleid geschlüpft
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/14 - 23:23
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Von heiligen Kriegen

Von heiligen Kriegen
[1967]
Parole e musica di Reinhard Mey
La canzone che chiude l’album “Ich Wollte Wie Orpheus Singen”

Canzone risalente a quasi mezzo secolo fa ma - ne converrete - ancora piuttosto attuale...
Man rief zum Djihad, zu heiligen Kriege
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/14 - 22:56
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Kaspar

Kaspar
[1968]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Ankomme Freitag Den 13.”

Il mistero dell’apparizione, della vita e della morte di Kaspar Hauser hanno alimentato un mito che, assumendo di volta in volta sfumature diverse, ha attraversato il tempo giungendo intatto fino a noi.
Da Anselm von Feuerbach (uno dei padri del diritto moderno) a Georg Trakl a Werner Herzog, in molti sono rimasti affascinati dal “fanciullo d’Europa” e da molti la vicenda di Kaspar Hauser è stata letta come una parabola anti-autoritaria.
Per esempio da Reinhard Mey, in questa sua canzone sessantottina, ma anche più recentemente dal nostro Davide Manuli che nel 2012 ha diretto “La leggenda di Kaspar Hauser”, una rilettura del mito in chiave libertaria, sovversiva, inondata di musica electro house.
Sie sagten, er käme von Nürnberg her und er spräche kein Wort.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/11 - 11:17

Georg Trakl: Kaspar Hauser Lied

Georg Trakl: Kaspar Hauser Lied
[1912]
Versi di Georg Trakl, pubblicati nel 1913 sulla rivista “Der Brenner” diretta dall’amico Ludwig von Ficker.
Non so se qualche compositore abbia mai messo in musica questa poesia, tuttavia la propongo perché si tratta di un “lied”, una canzone.

Era il 26 maggio del 1828 quando sulla piazza di Norimberga comparve uno strano giovane mai visto prima. Sembrava in stato confusionale, non riusciva quasi a stare in piedi e ad esprimersi, se non a dire quello che forse era il suo nome, Kaspar Hauser; pareva infastidito dai suoni e dalla luce e da tutto il movimento che aveva intorno, proprio come se fino a quel momento fosse vissuto in una grotta buia, o nel profondo di una prigione...

Sottratto alla curiosità morbosa della gente, che causava allo “smemorato” un forte disagio, Kaspar Hauser fu affidato alle cure di uno stimato insegnante, il professor Daumer, che in breve riuscì a recuperarlo... (Continues)
Fuer Bessie Loos (*)

(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/10 - 16:53
Song Itineraries: Child Abuse, From World Jails
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Klage

Klage
[1914]
Versi di Georg Trakl, pubblicati sulla rivista “Der Brenner”, diretta dall’amico Ludwig von Ficker, all’inizio del 1915.
Poi nella raccolta “Die Dichtungen” pubblicata nel 1919.
Musica di Jan Adriaan Stuten (1890-1948), musicista e direttore d’orchestra neerlandese, nella sua composizione “In Memoriam” (1940) dedicata al poeta Georg Trakl.

Poesia composta nel settembre 1914, un mese prima di Grodek e di questa – l’ultima prima del suicidio – sorella.
Come nell’invocazione con cui si apre il quinto movimento della cantata di Bach BWV 56 (“Komm, o Tod, du Schlafes Bruder”, “Vieni, o Morte, sorella del Sonno”), anche Georg Trakl in questo “Lamento” invoca il sonno e la morte, descritti come uccelli rapaci che volteggiano intorno all’uomo mentre, gemente, affonda nel mare dell’angoscia, verso la Notte finale.
E fu proprio così, ormai impossibilitato a sostenere i suoi drammi interiori... (Continues)
Schlaf und Tod, die düstern Adler
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/10 - 10:11
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Im Osten

Im Osten
[1914]
Versi di Georg Trakl, pubblicati sulla rivista “Der Brenner”, diretta dall’amico Ludwig von Ficker, all’inizio del 1915.
Poi nella raccolta “Die Dichtungen” pubblicata nel 1919.
Musica di Jan Adriaan Stuten (1890-1948), musicista e direttore d’orchestra neerlandese, nella sua composizione “In Memoriam” (1940) dedicata al poeta Georg Trakl.

Un’altro terribile presagio della Grande Guerra in cui sarebbe sprofondata per sempre la sua vita. Georg Trakl scrisse questi versi nell’agosto 1914, pochi giorni prima di partire da Innsbruck con un trasporto militare diretto al fronte in Galizia e Bucovina.
Lì Georg Trakl, assegnato ad un reparto sanitario, si trovò a dover assistere, da solo e senza mezzi, decine di soldati feriti, straziati, agonizzanti. Il senso di disperazione ed impotenza lo indusse a tentare il suicidio, ma gli fu impedito dai commilitoni. Trasferito presso l’ospedale... (Continues)
Den wilden Orgeln des Wintersturms
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/9 - 16:50
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Menschheit

Menschheit
[1912]
Versi di Georg Trakl, nella raccolta “Gedichte” pubblicata nel 1913.
Musica di Jan Adriaan Stuten (1890-1948), musicista e direttore d’orchestra neerlandese, nella sua composizione “In Memoriam” (1940) dedicata al poeta Georg Trakl.

Una poesia che nei suoi primi versi è un presagio dell’orrore della guerra imminente della quale, già alla fine del 1912, si poteva avvertire l’odore di morte. Non bisogna infatti dimenticare che l’impero austro-ungarico tra il 1908 ed il 1909 si era annesso la Bosnia ed Erzegovina e che proprio nei Balcani in quegli anni divamparono i conflitti (prima e seconda guerra balcanica) e serpeggiavano quelle tensioni che fecero da innesco all’esplosione della Grande Guerra.
Nei versi successivi il poeta esprime la propria convinzione che solo la fede possa salvare gli uomini sull’orlo del baratro, prima che “la disperazione e la notte calino nei loro tristi cervelli”.

Su quanto pesò l’esperienza della guerra sulla vita di Georg Trakl si legga Grodek.
Menschheit vor Feuerschlünden aufgestellt,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/9 - 15:14
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Sonate für Klavier n° 2: 27 April 1945

Sonate für Klavier n° 2: 27 April 1945
[1945]
Sonata per pianoforte di Karl Amadeus Hartmann
Klaviersonate von Karl Amadeus Hartmann

"Am 27. und 28. April 1945 schleppte sich ein Menschenstrom von Dachauer "Schutzhäftlingen" an uns vorrüber - unendlich war der Strom - unendlich war das Elend - unendlich war das Leid." (Karl Amadeus Hartmann)

Tra il 27 e il 28 aprile 1945, pochissimi giorni prima della morte di Hitler e della capitolazione della Germania nazista, una fiumana di quasi trentamila prigionieri del lager di Dachau venne fatta uscire dal campo e avviata a una “marcia della morte” dalla quale pochi sopravvissero. Tra i testimoni oculari vi era il compositore antinazista Karl Amadeus Hartmann, rimasto in Germania pur essendo condannato al silenzio totale e alla sorveglianza più stretta avendo espressamente vietato che le sue opere fossero eseguite nel suo paese; una sua composizione, Miserae, si situava nel 1933,... (Continues)
I. Bewegt
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/2/1 - 00:14

Ein Psalm aus Babylon, zu klagen

Ein Psalm aus Babylon, zu klagen
Versi di František Petr (Franz Peter) Kien (1919-1944), poeta ed artista ebreo ceco di lingua tedesca.
Molte delle poesie di Franz Peter Kien furono trasposte in musica dall’amico Gideon Klein (1919-1945), pianista e compositore ebreo ceco, che scrisse, per esempio, la musica per la poesia Die Peststadt e per l’intero ciclo in cui era inclusa, intitolato “Die Pest”.
Non so se anche questi versi siano stati musicati, ma comunque si tratta di un salmo, di un canto di lamentazione, per cui mi permetto di proporli direttamente, senza inserirli come Extra.
Testo trovato sullo studio di Sandra Alfers, della Western Washington University, intitolato Poetry from the Theresienstadt Transit Camp, 1941-1945

Franz Peter Kien era nativo di Varnsdorf in Boemia, al confine con la Sassonia. Studiò pittura e grafica a Brno e a Praga, dove fu compagno di scuola dello scrittore e drammaturgo Peter Weiss.... (Continues)
Unter den Mauern Babylons
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/27 - 15:09
Song Itineraries: Extermination camps

Die Peststadt

Die Peststadt
Versi di František Petr (Franz Peter) Kien (1919-1944), poeta ed artista ebreo ceco di lingua tedesca.
Musica di Gideon Klein (1919-1945), pianista e compositore ebreo ceco.
La poesia fa parte del ciclo “Die Pest” musicato da Klein su versi di Kien. Il ciclo fu eseguito a Theresienstadt con la direzione Viktor Ullmann (1898-1944), compositore, pianista e direttore d’orchestra ebreo austriaco, ma purtroppo la musica è andata perduta, così come tutti i suoi protagonisti.
Testo trovato su di un sito dedicato al Ghetto di Theresienstadt

Franz Peter Kien era nativo di Varnsdorf in Boemia, al confine con la Sassonia. Studiò pittura e grafica a Brno e a Praga, dove fu compagno di scuola dello scrittore e drammaturgo Peter Weiss. Quando nel 1939 la Boemia e la Moravia furono fagocitate dalla Germania nazista, uno dei primi atti dei dominatori fu l’estensione delle leggi razziali. Gli ebrei furono... (Continues)
Kaum wagt der Blick sich in die öde Weite,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/27 - 11:36
Song Itineraries: Extermination camps

Man müßte wieder sechzehn Jahre sein

Man müßte wieder sechzehn Jahre sein
Man müßte wieder sechzehn Jahre sein
oder 
Existenz im Wiederholungsfälle 

Erich Kästner 1936
(« Doktor Erich Kästners Lyrische Hausapotheke »)
Man müßte wieder sechzehn Jahre sein 
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/28 - 21:32
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Kurzgefasster Lebenslauf

Kurzgefasster Lebenslauf
Kurzgefasster Lebenslauf

Erich Kästner – 1930

Musica di Will Elfes (1924-1971), scultore e musicista tedesco. Nel suo album “Will Elfes Singt Kästner” del 1970.

(Bernart Bartleby)
Wer nicht zur Welt kommt, hat nicht viel verloren.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/24 - 21:49
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Patriotisches Bettgespräch

Patriotisches Bettgespräch
Patriotisches Bettgespräch

aus: "Was nicht in Euren Lesebüchern steht"   von und mit Holger Münzer

Text: Erich Kästner
Komposition: Holger Münzer (1972)
Gesang: Holger Münzer (1976)
Hast Du, was in der Zeitung stand, gelesen?
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/23 - 20:48
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Einigkeit und Recht und Freiheit

Einigkeit und Recht und Freiheit
[1927]
Versi di Kurt Tucholsky pubblicati - con lo pseudonimo di Theobald Tiger - il 15 marzo 1927 su “Die Weltbühne”.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Sylvia Anders nel disco “Hanns Eisler: Hollywood~Elegien Und Andere Lieder”

“Unità, Giustizia e Libertà”, che cosa significhino per le “tribù germaniche” resta completamente sconosciuto… così Tucholsky nel 1927.
Se poi si pensa che “Einigkeit und Recht und Freiheit” è la terza strofa del “Das Lied der Deutschen” (1846), passata quasi indenne attraverso le epoche (Primo Reich, Repubblica di Weimar, Terzo Reich) e ancora oggi inno della Bundesrepublik Deutschland…
Was die Freiheit ist bei den Germanen,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/15 - 11:21
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An den deutschen Mond

An den deutschen Mond
[1920]
Versi di Kurt Tucholsky pubblicati - con lo pseudonimo di Theobald Tiger - il 18 aprile 1920 sul “Berliner Volkszeitung”.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel suo disco “Ernst Busch Singt Tucholsky Und BrechtDeutsches Miserere

La luna osserva dall’alto, quasi annoiata, la Germania di Weimar, con la gente che passeggia e figlia indifferente, i cambiavaluta illegali agli angoli delle strade, i burocrati di Gustav Noske (il dirigente socialdemocratico responsabile della feroce repressione della Rivoluzione spartachista) che affollano gli uffici del Governo, i militari nelle caserme che attendono dal generale Ludendorff il segnale per la presa del potere… Tutto questo la luna lo conosce bene… Ma ecco che sbuca un tizio – lo stesso Tucholsky, io credo – il quale, nonostante gli insulti, le minacce e i fischi, sbatte un pugno sul tavolo e urla: “L’esercito deve essere smantellato, solo così sarete finalmente al sicuro!”… No, questa scena la luna proprio non se l’aspettava…
Guter Mond, du gehst so stille
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/15 - 09:54
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Einkäufe

Einkäufe
[1919]
Versi di Kurt Tucholsky pubblicati - con lo pseudonimo di Theobald Tiger - il 21 dicembre 1919 su “Ulk”, rivista satirica berlinese (che i nazisti chiusero nel 1933, dopo più di sessant’anni ininterrotti di pubblicazione)
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel suo disco “Ernst Busch Singt Tucholsky Und BrechtDeutsches Miserere

Insieme a Weihnachten, un’altra “allegra” canzoncina natalizia di Tucholsky: “Che cosa comprerò al piccolo Michel per questo freddo Natale?”
Was schenke ich dem kleinen Michel
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/15 - 09:13

Revolutions-Rückblick (1)

Revolutions-Rückblick (1)
[1919]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati come Kaspar Hauser (uno dei suoi 4 pseudonimi) su Die Weltbühne del 6 novembre 1919
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel suo disco “Ernst Busch Singt Tucholsky Und BrechtDeutsches Miserere

Prima parte della “retrospettiva” di Tucholsky sulla Rivoluzione tedesca, schiacciata nel sangue tra gennaio (quando vennero assassinati Rosa Luxemburg, Karl Liebknecht e molti altri dirigenti spartachisti) e maggio del 1919 (quando cadde anche la Repubblica dei Consigli di Monaco).
L’intento di Tucholsky è ancora quello di cercare di tenere viva la debole fiamma della speranza, contro l’onda montante della destra, contro l’ipocrisia dei socialdemocratici, contro il ritorno in pompa magna della casta militare, con in testa quel Ludendorff che fu contemporaneamente tra i responsabili della disfatta tedesca nella Grande Guerra, lo stratega dell’annientamento della Rivoluzione ed uno dei teorici del nascente nazional-socialismo...
Ich schau zurück. Die Pressegenerale
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/14 - 21:42

Helden!

Helden!
Helden! 

Erich Kästner – 1928 (?)
Es gibt ein Wort, das sagt so viel 
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/14 - 18:35
Song Itineraries: Heroes
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Jahrgang 1899

Jahrgang 1899
Jahrgang 1899

Erich Kästner – 1928
Wir haben die Frauen zu Bett gebracht,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/11 - 20:29
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Weihnachten

Weihnachten
[1918]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati come Kaspar Hauser (uno dei suoi 4 pseudonimi) su Die Weltbühne del 19 dicembre 1918
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel suo disco “Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht ‎– Deutsches Miserere

Beh, a questo punto ci voleva proprio una canzone natalizia!

Solo che questa di Tucholsky - scritta nel dicembre del 1918, a poco più di un mese dalla fine della Grande Guerra, da cui l’Impero era uscito malconcio per colpa delle “idee spartachiste e socialiste che avvelenavano l'esercito tedesco”, come ebbe a dire il glande generale Ludendorff, e nel pieno della ribellione socialista che di lì a poco sarebbe stata schiacciata nel sangue – non è proprio una canzoncina rasserenante…
So steh ich nun vor deutschen Trümmern
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/11 - 17:38
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Weihnachtslied, chemisch gereinigt

Weihnachtslied, chemisch gereinigt
Weihnachtslied, chemisch gereinigt

Erich Kästner - 1928
Weihnachtslied, chemisch gereinigt
( Nach der Melodie: „Morgen, Kinder, wird’s was geben!“ )
Morgen, Kinder, wird's nichts geben!
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/10 - 21:26
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Antifascista

Antifascista
Herz für die Sache (2013)

Antifascista è un appello a bloccare il neonazismo e a opporsi all’ideologia di destra e alle manifestazioni della estrema destra.

La canzone fa parte del progetto Kein Bock auf Nazis, avviato da ZSK e alcune altre band tedesche. Si tratta di un’“iniziativa contro il neonazismo, la politica di destra e il razzismo”.
Es ist unsere Stadt, merkt euch das
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2014/11/28 - 17:19
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Spiel nicht mit den Schmuddelkindern

Spiel nicht mit den Schmuddelkindern
Spiel nicht mit den Schmuddelkindern
Franz-Josef Degenhardt – 1965
Spiel nicht mit den Schmuddelkindern,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/27 - 11:57
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Para la guerra nada

Para la guerra nada
Parole di Wanda Toth
Für den Herbstwind einen Drachen,
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/11/26 - 22:17
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Tonio Schiavo

Tonio Schiavo
Tonio Schiavo
Franz-Josef Degenhardt - 1966

Gesprochen:
Dies Lied ist gewidmet dem italienischen Gastarbeiter Tonio Schiavo. Er lebte nur kurze Zeit in der westdeutschen Stadt Herne.

Nachwort:
Dieses Lied habe ich 1966 geschrieben. Es ist also ein sogenannter guter alter Degenhardt. Heute, 1971, fehlt eine letzte Strophe. Sie müßte dem Inhalt nach so lauten: Wenn die Arbeiter aller Länder sich verständigen, daß sie Klassengenossen sind, werden sie sich nicht mehr gegenseitig beschimpfen und erstechen. Dann werden sie ihre Waffen gegen ihren wahren Feind richten. Dieser Prozeß der Verständigung ist im vollen Gange, und er reicht von Hanoi bis San Franzisko, von Leipzig bis Kapstadt. Und er wird ganz sicher zu Ende geführt werden. Amen.
Das ist die Geschichte von Tonio Schiavo
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/25 - 23:34
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So what

So what
So what

Franz-Josef Degenhardt - 1998
Arbeitslosigkeit? 
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/21 - 15:10
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Göttingen

Göttingen
Göttingen

Text und Musik: Franz Josef Degenhardt
(1983)
Göttingen
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/19 - 22:24
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Ο Αντώνης

Ο Αντώνης
da/aus questa pagina/dieser Seite
Deutsche Fassung von Gisela Steineckert
Την μετάφραση στα γερμανικά έχει κάνει η Gisela Steineckert
ANDONIS
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/11/19 - 12:39
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Zu Straßburg auf der Schanz (Der Schweizer)

Anonymous
La versione ottocentesca [184?] di Salomon Hermann Mosenthal (1821-1877), scrittore ebreo tedesco originario di Kassel, Hesse, ma che visse per lo più a Vienna.
Musica per voce e pianoforte di Anton Häckel (1799-1846), compositore viennese (che viene comunemente indicato come l’inventore della fisarmonica).
DER DESERTEUR
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/15 - 16:35

Der letzte Wolf

Der letzte Wolf
[1996]
Parole e musica di Ingo Barz
La canzone che dà il titolo al suo album del 1996
Es ist lang nach Mitternacht
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/14 - 22:52
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Die Gedanken sind frei

Anonymous
La versione tedesca di Ingo Barz, cantautore e poeta della Germania comunista, uno per nulla allineato col regime. Infatti non gli consentirono mai di cantare in pubblico, solo nelle chiese del culto evangelico di cui l’artista era seguace.
Die Gedanken sind frei
Questa riscrittura de “I pensieri sono liberi” credo risalga a pochi anni prima la caduta del Muro.
LIED DER FRIEDENSGEBETE IN NEUBRANDENBURG
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/14 - 22:28
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Lied der Steinklopfer

Lied der Steinklopfer
[1929]
Versi di Kurt Tucholsky, in “Deutschland, Deutschland über alles” del 1929, un “giornale di lotta realizzato con fotografie di tendenza” con gli scritti di Tucholsky e l’apparato iconografico (fotografie e montaggi fotografici) a cura di Helmut Herzfeld, in arte John Heartfield

Una poesia messa in musica da The Ex, famigerata band anarco-punk neerlandese.
Singolo del 1989 (in collaborazione con gli scozzesi Dog Faced Hermans) poi incluso in diverse compilation successive. La foto di copertina è la stessa che John Heartfield utilizzò a commento dei versi di Tucholsky.
Wenn jeder Stein ein Richter wär,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 14:19
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Prolet vor Gericht

Prolet vor Gericht
[1925]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati - sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger - su Die Weltbühne, 22 giugno 1925. Poi inseriti in “Deutschland, Deutschland über alles” del 1929, un “giornale di lotta realizzato con fotografie di tendenza” con gli scritti di Tucholsky e l’apparato iconografico (fotografie e montaggi fotografici) a cura di Helmut Herzfeld, in arte John Heartfield

Musica di Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.
Stehst du in dem Menschenschrank?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 13:39
Song Itineraries: From World Jails
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Gebet für die Gefangenen

Gebet für die Gefangenen
[1924]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati - sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger - su Die Weltbühne, 23 dicembre 1924. Poi inseriti in “Deutschland, Deutschland über alles” del 1929, un “giornale di lotta realizzato con fotografie di tendenza” con gli scritti di Tucholsky e l’apparato iconografico (fotografie e montaggi fotografici) a cura di Helmut Herzfeld, in arte John Heartfield

Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch, ma anche da altri artisti su musica propria, come Peter Janssens e Leon Boden con Bernd Klinzmann.

Dopo la repressione della rivoluzione spartachista del 1919, le carceri della Repubblica di Weimar (neonata dalla stretta di mano tra imperial esercito e socialdemocrazia) si riempirono di comunisti, sicchè poi nel 1933 le SA di Hitler finirono solamente l’efficace lavoro iniziato in quell’occasione dai “Freikorps” della Repubblica, gli assassini di quasi... (Continues)
Herrgott!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/9 - 22:48
Song Itineraries: From World Jails
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Die Welt ist rund

Die Welt ist rund
Die Welt ist rund

Erich Kästner
1929
Die Welt ist rund. Denn dazu ist sie da.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/9 - 21:23

Rathenau

Rathenau
Rathenau

Kurt Tucholky – 1922
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 29.06.1922, Nr. 26, S. 653.
Du bist doch schon daran gewöhnt!
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/3 - 21:28

Die Herde

Die Herde
Die Herde

Kurt Tucholsky – 1922
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 31.08.1922, Nr. 35, S. 232.
Ob im Sturm die Königsfahnen flattern,
(Continues)
Contributed by m 2014/10/31 - 22:05

Vom kriegerischen Lehrer

Vom kriegerischen Lehrer
[1950]
Poesia di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler, nell’opera “Neue Kinderlieder”
Interpretata, per esempio, da Sonja Kehler ‎in “Sonja Kehler Singt Hanns Eisler”

Wilhelm Pieck (1876–1960), citato nella prima strofa, fondatore della lega Spartachista e dirigente comunista tedesco, fu il primo e unico presidente della Repubblica Democratica Tedesca, dal 1949 fino alla sua morte. La carica fu in seguito abolita.
Da war der Lehrer Huber
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/30 - 15:58

Lied der Starenschwärme

Lied der Starenschwärme
[1932]
Versi di Bertolt Brecht, poi compresi nella raccolta “Svendborger Gedichte” pubblicata nel 1939 durante l’esilio in Danimarca.
Non so se questa poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque, e dichiaratamente, di un “lied”.

Il funesto presagio dell’imminente, inevitabile esilio, dell’annunciato quanto improvviso sradicamento. Il giorno dopo l’incendio del Reichstag, mentre le SA di Göring già rastrellavano gli oppositori per le strade, Brecht - insieme alla moglie, il figlio Stefan ed alcuni amici – senza nemmeno passare di casa, riempì una valigia e in fretta e furia abbandonò Berlino.
Wir sind aufgebrochen im Monat Oktober
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/30 - 14:01
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Im Gefängnis zu singen

Im Gefängnis zu singen
[1930-31]
Versi di Bertolt Brecht (in collaborazione con Hanns Eisler, Slatan Dudow e Günther Weisenborn), dalla piéce “Die Mutter. Leben der Revolutionärin Pelagea Wlassowa aus Twer” presentata al pubblico nel 1932 e tratta da un racconto del 1906 dello scrittore russo Maksim Gor'kij (1868-1936).
Musica di Hanns Eisler.

È la canzone che intona Pavel, figlio di Pelageja Vlasova (La Madre), rinchiuso in prigione perché rivoluzionario, prima di evadere e poi morire ucciso dalla polizia zarista. "Die Mutter" fu l'ultima opera di Brecht ad essere rappresentata in Germania prima dell'avvento del nazismo.
Sie haben Gesetzbücher und Verordnungen,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/30 - 11:02
Song Itineraries: From World Jails
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Ein Deutsches Lied

Ein Deutsches Lied
Ein Deutsches Lied

Nichts
1982
Deutsch sein,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/10/29 - 20:08
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Ballade von den Osseger Witwen

Ballade von den Osseger Witwen
[1934]
Versi di Bertolt Brecht, in “Svendborger Gedichte” (1937), la prima grande raccolta di poesie pubblicata in esilio.
Musica di Stefan Wolpe (1902-1972), compositore tedesco, comunista, come Brecht esule dopo il 1933. Nel disco “Lieder. Battle Piece” (1942–1943, 1947), con Gunnar Brandt-Sigurdsson, tenore, e Johan Bossers, pianoforte.

Nella terza edizione di “Bertolt Brecht. Poesie e canzoni”, a cura di Ruth Leiser e Franco Fortini (Einaudi, 1962), la “Ballata delle vedove di Osseg” è annotata da Brecht come segue (in traduzione):

“120 vedove e 80 bambini di minatori periti nella miniera Nelson di Osseg vennero nell’aprile [o piuttosto novembre, stando all’ultima strofa, ndr] del 1934 a Praga e mossero verso il Parlamento per appoggiare le loro richieste.”

Osek (in tedesco Ossegg) è una città della Repubblica Ceca nel distretto di Teplice, nella regione di Ústí nad Labem, nella... (Continues)
Die Osseger Witwen im Witfrauenkleid
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/29 - 14:11
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Bertolt Brecht: Von Armen B. B.

Bertolt Brecht: Von Armen B. B.
[1921?]
Versi di Bertolt Brecht, inclusi nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Libro delle devozioni domestiche”) pubblicata nel 1927.
La versione inglese della poesia, nell’adattamento di Michael Hamburger, è stata messa in musica dal compositore Dmytro Morykit per il disco di poetry reading “From Dungeons to the Sky”, ideato e realizzato nel 1996 dallo scrittore e storico scozzese Angus Calder (1942-2008) su commissione di Amnesty International.

Propongo questa poesia di Brecht come Extra perché forse non può essere considerata una CCG tout court. Eppure l’inquietudine che pervade questi versi non è solo quella personale del poeta ma anche quella dei tempi bui e sanguinosi in cui aveva vissuta la sua giovinezza e in cui avrebbe vissuto la sua maturità, come uomo e come artista. Se poi questa poesia fosse davvero databile al 1921 (così come indicano la Leiser e Forini nel loro volume... (Continues)
Ich, Bertolt Brecht, bin aus den schwarzen Wäldern.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/29 - 10:11
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Deutsches Lied

Deutsches Lied
Deutsches Lied

Kurt Tucholsky – 1923
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 18.10.1923, Nr. 42, S. 381.
Musica di Hanns Eisler (1961), in "Lieder nach Texten von Kurt Tucholsky".
Interpretata da Ernst Busch, nel suo “Ernst Busch Singt Tucholsky / Eisler” (1965)
Interpretata anche da Christoph Holzhöfer
Blasse Kinder auf dem Hof
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/10/28 - 22:58
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Flieder

Flieder
[1919]
Versi di Karl Kraus (1874-1936), austriaco, scrittore, giornalista, autore satirico, saggista, aforista e poeta, in “Worte in Versen” (IV sezione), raccolta di poesie scritte tra il 1916 ed il 1930.
Più volti messi in musica da importanti compositori, quali Hanns Eisler, Ernst Křenek e Krzysztof Penderecki.

La Grande Guerra era finita. Nessuno poteva crederci. Nessuno poteva credere che la lunga, orribile notte avrebbe potuto lasciare ancora una volta spazio alla primavera, che tutti ormai pensavano rubata per sempre…

Ma Karl Kraus sapeva che il suo era solo un entusiasmo momentaneo: nel suo capolavoro, la tragedia “Die letzten Tage der Menschheit” (“Gli ultimi giorni dell’umanità”), già anticipava il nuovo orrore che sarebbe giunto di lì a non molto. Lo intuì in tutta la sua chiarezza e, per sua fortuna, il poeta morì poco prima che si inverasse.
Nun weiß ich doch, 's ist Frühling wieder.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/27 - 14:03
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Die erfrorenen Soldaten

Die erfrorenen Soldaten
[1915-22]
Versi di Karl Kraus (1874-1936), austriaco, scrittore, giornalista, autore satirico, saggista, aforista e poeta, dalla tragedia intitolata “Die letzten Tage der Menschheit” (“Gli ultimi giorni dell’umanità”), scritta in reazione all’ecatombe della Grande Guerra.
Musica composta da Hanns Eisler nel 1928 (“Zwei Männerchöre Op. 35”, l’altro brano è Kohlen für Mike di Bertolt Brecht), poi nella “Chöre” pubblicata nella DDR nel 1976.


Gli ultimi giorni dell’umanità stanno al centro dell’opera di Karl Kraus, come il Minotauro nel labirinto. Tutti i suoi saggi, i suoi aforismi, i suoi pamphlets, le sue liriche convergono verso questo testo di teatro irrappresentabile, che accoglie in sé tutti i generi e gli stili letterari, così come la realtà di cui parla – quell’irrappresentabile evento che fu la prima guerra mondiale – racchiudeva in sé le più sottili e inedite varietà dell’orrore.... (Continues)
[Bei der vordersten Linie in den Karpathen. Es ist alles ruhig. In den Schützengräben stehende Leichname, Mann neben Mann, das Gewehr im Anschlag.]
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/27 - 10:46
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Kohlen für Mike

Kohlen für Mike
[1926]
Versi di Bertolt Brecht, poi compresi nella raccolta “Svendborger Gedichte” pubblicata nel 1939 durante l’esilio in Danimarca.
Musica di Hanns Eisler (Zwei Männerchöre Op. 35), nel disco intitolato “Chöre” del 1976

Interpretata da Ernst Busch, nel disco intitolato “An Die Nachgeborenen” del 1978, e dal Cuarteto Cedrón, nel disco “Cuarteto Cedrón chante Bertolt Brecht” del 1985.

Brecht scrisse questa canzone dopo aver letto “Poor White” (1920), un racconto dello scrittore americano Sherwood Anderson (1876-1941). Al capitolo 12° del quarto libro è descritto il personaggio della vedova di un ferroviere morto in un incidente sul lavoro. Ridotta quasi in miseria dalla morte del marito (all’epoca mica esistevano pensioni e reversibilità, il primo sistema pensionistico fu introdotto negli USA da Roosevelt nel 1935), la signora McCoy di Bidwell, Ohio, riusciva a scaldarsi grazie ai pezzi... (Continues)
Ich habe gehört, daß in Ohio
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/24 - 10:54
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Auf, auf zum Kampf!

Anonymous
Auf, auf zum Kampf!
[1919]
Ho preferito attribuire questa canzone ad anonimo perchè la paternità di Bertolt Brecht non è universalmente confermata.
Sull’aria e sulla falsariga di una canzone militare della Grande Guerra.

Magistralmente interpretata da Hannes Wader fin dal disco “Hannes Wader Singt Arbeiterlieder” del 1977.

Una canzone dedicata a Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, protagonisti della rivoluzione tedesca del 1918, tra i fondatori del partito comunista di Germania, leader della rivolta spartachista del gennaio 1919. Il 15 gennaio di quell’anno Liebknecht e la Luxemburg vennero rapiti da membri dei Freikorps, il gruppo paramilitare allora agli ordini del governo socialdemocratico, che li torturarono ed uccisero.
In memoria di Liebknecht, della Luxemburg e di altri militanti comunisti uccisi nel 1919, qualche anno dopo fu eretto un monumento a Berlino, opera di “sovietica brutalità” firmata dall’architetto... (Continues)
Auf, auf zum Kampf, zum Kampf!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/10 - 12:09
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Der Rattenfänger

Der Rattenfänger
[1974]
Parole e musica di Hannes Wader
La canzone che dà il titolo all’album del 1974.

Il pifferaio di Hameln cantato da Hannes Wader libera la città dai topi in cambio della semplice promessa di essere compensato. Quando però, a lavoro fatto, si presenta per riscuotere la sua paga le autorità della città non solo si rifiutano e lo scherniscono, ma lo fanno massacrare e sbranare dai cani, ignorando che il pifferaio – figura simile all’ “ebreo errante” - è una creatura sovrannaturale, un immortale. Questi infatti fa presto ritorno in città, di domenica, quando tutti gli adulti, falsi ed ipocriti, sono a messa e a casa sono rimasti solo i bambini. Il pifferaio li raccoglie al suono del suo flauto e canta loro della sua disgrazia, sicchè i ragazzini decidono di aiutarlo ad ottenere giustizia contro i loro stessi padri. La reazione non si fa attendere: i genitori, messi alla berlina, non esitano... (Continues)
Fast jeder weiß was in Hameln geschah, vor tausend und einem Jahr
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/10 - 09:43
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Unser Marsch ist eine gute Sache

Unser Marsch ist eine gute Sache
[1964]
Parole e musica di Hannes Stütz
Arrangiamento musicale di Dieter Süverkrüp
Interpretata da Fasia Jansen, Ingrid & Dieter Süverkrüp ed Hannes Stütz.
In “Wir Wollen Dazu Was Sagen - Neue Lieder Gegen Die Bombe 64”, uno dei dischi collettivi riconducibili al movimento pacifista e antimilitarista tedesco.
Unser Marsch ist eine gute Sache
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/9 - 15:50
Song Itineraries: No Nukes
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Erschröckliche Moritat Vom Kryptokommunisten

Erschröckliche Moritat Vom Kryptokommunisten
[1965]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Die Widerborstigen Gesänge Des Dieter Süverkrüp” del 1967.

Prima ancora di Hannes Wader e di Reinhard Mey, l’alfiere della canzone di protesta in Germania (parliamo della Germania ovest, quella capitalista) è stato Dieter Süverkrüp, classe 1934, da Düsseldorf. Lui iniziò il suo canto politico alla fine degli anni 50 e ben prima del ’68 scrisse questa canzone sul comunismo o, meglio, sugli abusati stereotipi sui comunisti allora molto in voga nell’Occidente in piena Guerra Fredda…

Incredibile come le classi politiche dirigenti in ogni epoca riescano a nutrire i rispettivi popoli di pregiudizi velenosi e perniciosi al fine di colpire opposizioni, minoranze e inconformi. E si tratta oltretutto di fole che molto spesso attraversano intatte i secoli e che talora, nonostante il bersaglio diverso, sono assai simili tra di loro, se si pensa per esempio alle immagini dell’ebreo sacrificatore di bambini, del comunista che li mangia e dello zingaro che invece li rapisce…
Wenn die Sonne, bezeichnenderweise im Osten und rot hinter Wolken aufgeht –
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/9 - 14:40




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