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Song Itinerary Violence on Women: just like and worse than war

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The Shooting of His Dear (or Polly Vaughan)

The Shooting of His Dear (<Em>or</Em> Polly Vaughan)
[Fine 18° sec? O più antica?]
Una canzone popolare irlandese già ben conosciuta – ma disdegnata - da Robert Jamieson (1772 – 1844), antiquario scozzese che nel 1806 curò l'edizione della raccolta “Popular Ballads And Songs From Tradition, Manuscripts And Scarce Editions With Translations Of Similar Pieces From The Ancient Danish Language”.
Le versioni e gli interpreti del brano sono moltissimi, sicchè ho deciso di proporre qui il testo di una delle prime registrazioni, quella di A. L. Lloyd risalente al 1951, come trovata su English Folk Music
Dalla raccolta curata da Peter Kennedy ed Alan Lomax intitolata “The World Library of Folk and Primitive Music: England”, Columbia Masterworks, USA, 1955.


Il tema della donna magica che si trasforma in animale, una bianca cerva, come nella Complainte de la blanche biche, o, come in questo caso, un bianco cigno – e si noti però l'identico candore... (Continues)
Come all you young fellows that carry a gun,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/18 - 22:22
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The Whore's Lament (or the Magdalene's Lament)

Anonymous
The Whore's Lament (<Em>or</Em> the Magdalene's Lament)
[18° sec.]
Una canzone il cui testo si trova nella raccolta “The Ballad Book” a cura di George R. Kinloch (Edimburgo, 1827) ma che risale al 700, presente nel repertorio di Charles Leslie, detto “Mussel Mou'd Charlie”, un cantante girovago dell’Aberdeenshire morto ultracentenario nel 1782.
Testo trovato su English Folk Music

Interpretata dai The Clutha di Glasgow, nel loro LP “Scotia!” del 1971, e da Frankie Armstrong, nel suo “Songs and Ballads” del 1976.




Una ragazza vittima di uno stupro di gruppo da parte di alcuni Geordie's men (Geordie è appellativo di persona proveniente dal Tyneside, dal nord est inglese) finisce lei in galera, non i suoi aguzzini. In questa ballata tutta la rassegnazione per il proprio destino di donna. Come non pensare immediatamente alla celebre Katie Cruel di Karen Dalton…
As I come in by Tansey's wood,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/14 - 09:36
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Valzer della toppa

Valzer della toppa
[1960]
Parole di Pier Paolo Pasolini
Musica di Piero Umiliani
Nel disco “Laura Betti con l'Orchestra di Piero Umiliani”
Celebre anche nell'interpretazione di Gabriella Ferri

Una sbronza allontana per un attimo una puttana di Roma dalla sua squallida vita, un'improvvisa allegria disperata che le dà il coraggio di allontanare in malo modo i clienti e di riassaporare una bellezza e una purezza ormai perdute...
Me sò fatta un quartino
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/8 - 20:59

Time-O

Time-O
(1973)
Album: Honor Thy Womanself 1973
Parole e musica di Carolyn McDade

Pubblicata su Broadside 126
It's time-o, time-o, time-o, time that we are changing;
(Continues)
2016/10/23 - 19:13
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Cecilia

Anonymous
Cecilia
O Cecilia, bella Cecilia
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/6 - 17:12
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Questa di Marinella

Questa di Marinella
Tradotta da me tanto tempo fa. Renato

Vortoj de la “Movimento Femminista Romano” (Roma Inista Movado)
laŭ la ario de “La kanzono de Manjo” de Fabrizio De André
Trad. Renato Corsetti (el “La Kancerkliniko” 1980-14, p.11)
MANJO
(Continues)
Contributed by Renato Corsetti 2016/10/4 - 14:13
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La ragazza dell'Est

La ragazza dell'Est
2013
L'amore tace

…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una ragazza dell’est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col Naufragio del loro sgangherato barcone. È... (Continues)
Era bella... veniva dall'Est
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/25 - 15:46
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Le roi a fait battre tambour, ou La marquise empoisonnée

Anonymous
Le roi a fait battre tambour, <i>ou</i> La marquise empoisonnée
EL REY HACE BATIR LOS TAMBORES
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/9/6 - 19:51
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Mary Hamilton

Anonymous
Mary Hamilton
Caro Richar Gwenndour, scrivo a te in quanto non ci sono purtroppo molti altri "bretonanti" in giro (che io sappia):

anche in Bretagna c'è una canzone sull'infanticidio molto toccante e dove la ragazza si consegna per essere giudicata, anche se il finale è davvero sorprendente in quanto il monaco del convento e i fratelli di Saint-François le assicurano che dopo essere stata giustiziata, lei andrà in paradiso.

Allego la versione della giovane fantastica arpista Lina Bellard con al canto Rozenn Talec, kenavo

Flavio Poltronieri 2016/9/3 - 15:26
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A Loreley

A Loreley
2013
L'età dell'oro

Lorelei è una figura leggendaria della Germania. Qui L'Orage (riprendendo la poesia di Apollinaire) ne fanno una donna accusata prima di stregoneria, graziata poi (e condannata a farsi suora), infine suicida.
Il video è un vero e proprio cortometraggio di 9 minuti.
L'unica colpa di Loreley è la sua bellezza e quando qualcuno si uccide per amore di lei, lei si sente in colpa, perchè in fondo per Secoli la Chiesa ha governato con i sensi di colpa, ed è forse una delle violenze peggiori quella di convincerci che siamo colpevoli. Quindi Loreley si autoaccusa di stregoneria, ma viene "graziata" e rinchiusa in convento... e come i conventi fossero più luoghi di potere e punizione che di vocazione è piena la letteratura così come le canzoni popolari: dalla Monaca di Monza di Manzoni a "Han tagliato i miei biondi capelli". Infine Loreley morrà suicida nel Reno, forse per il senso di colpa, forse per fuggire alla condanna a vita in convento.
Lungo il fiume che taglia il confine francese
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/1 - 22:33
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Vivir sin miedo

Vivir sin miedo
[2015]
La traccia che dà il titolo all’album del 2015
They say I'm going to burn on fire
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/9/1 - 08:13
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La maumariée vengée par son frère

Anonymous
La maumariée vengée par son frère
grazie
Rik
Chris Crow 2016/9/1 - 06:42
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Killing Jar

Killing Jar
IL BARATTOLO DELLA MORTE - KILLING JAR (1)
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/18 - 09:35
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La Normalità

La Normalità
[2016]

Album: Letiana

"Volevo parlare della violenza di genere ritenuta “normale”, quella quotidiana cui assistiamo tutti inermi perché ne se siamo assuefatti e, talvolta, artefici. È la violenza che mi spaventa di più: è semplice indignarsi per “i mostri”, lo è meno quando ci rendiamo conto che siamo tutti colpevoli in un modo o nell’altro"

«Il video de La Normalità», si legge nelle note stampa allegate, «procede in modo volutamente statico e incentrato sulle reazioni di una ragazza – incredulità, fastidio, ridicolaggine, amarezza – al discorso portato avanti dal protagonista della canzone. Un discorso in cui la violenza quotidiana – nel caso specifico, sulle donne – viene legittimata con la sua presunta “normalità”, perché “è così che va il mondo / è così che è sempre andato”, osteggiando qualsivoglia processo di emancipazione nella società. A tutte queste persone che negano diritti... (Continues)
La Normalità
(Continues)
2016/8/8 - 00:17
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Home Movies

Home Movies
[ENG] An anti-war song with a more "humanistic" approach,
describing the conflict as seen through the eyes of a fictional father/soldier caught in a seemingly never-ending war, who sees his son grow up only thorough the "home movies" he gets from his family.
Initially set in a kind of SF scenario, it gradually
incorporated elements from the Iraq war (broken promises of troops withdrawal from presidents, sexual assaults on women soldiers at the hands of their own "colleagues", etc)

[ITA] Una canzone pacifista con un approccio quasi "romantico", nel descrivere la situazione di un padre al fronte di un conflitto interminabile, che vede crescere suo figlio solo attraverso i filmini (home movies) che riceve da casa.
Inizialmente ambientata in uno scenario fantascientifico, la canzone è mutata, incorporando parecchi elementi caratteristici della guerra in Iraq e toni di invettiva contro la politica estera US.
You run for shelter from the sparks
(Continues)
Contributed by Andrea Imberciadori 2016/8/4 - 16:43
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111

111
Album: "Uno" (2007)

Una canzone che comincia lenta e avvolgente con il racconto di una storia di ordinario fallimento coniugale, poi esplode in un finale noise in cui l'assassino parla in prima persona svelando il terribile epilogo di questa triste storia troppo simile a tante altre storie vere.
Si sposarono in estate
(Continues)
2016/7/26 - 23:42
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Våldtagen med bajonett

Våldtagen med bajonett
PISTIMELLÄ RAISKATTU
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/7/11 - 10:21
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African Lady

African Lady
[1960]
Versi di Langston Hughes
Musica di Randy Weston (1926-), uno dei più grandi pianisti e compositori jazz di tutti i tempi.
Nell’album intitolato “Uhuru Afrika (Freedom Africa)”, pubblicato nel 1961, dove Weston fu affiancato da alcuni mostri sacri dell’epoca come - ne cito solo alcuni - Freddie Hubbard, Yusef Abdul Lateef, Clark Terry, Jerome Richardson, Ron Carter, Max Roach, Candido Camero, Babatunde Olatunji.
Rilevante inoltre il fatto che gli arrangiamenti dell’album furono opera di Melba Liston, compositrice e trombonista (!), la prima donna (e una delle poche) a suonare in una big band.
Testo trovato su Bentari Project Blog

Uhuru, Freedom, Libertà... Inutile dire che l’album fu bandito nel Sudafrica dell’Apartheid...
La dedica: “to our mothers, our sisters, those African women who were always in the background, who always supported us, you see.”
Sunrise at dawn,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/4 - 20:21
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Elle reste là

Elle reste là
[1997]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore

La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915, nel periodo dei "Tre Pascià", il triumvirato retto Ismail Enver, Ahmed Djemal e Mehmed Talat Pasha, proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani. E nel 1915 i “Giovani Turchi”, autori della rivoluzione nel 1908, erano già saldamente al potere, nucleo originario di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.

Una donna sola e disarmata, nel giardino... (Continues)
Elle reste là, à les attendre
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/13 - 13:57
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Il silenzio della colomba

Il silenzio della colomba
[1996]
Album: Amici per sempre

Valerio Negrini è stata la voce, attraverso quei Pooh da lui stesso fondati quel 1966, di brani di una intensità poetica incommensurabile.
Per la personalità, l'immedesimazione, la profondità e tutto ciò che possiamo dire "la qualità" dei testi, quanto per la quantità; è davvero incredibile quanti siano stati i temi affrontati dalla penna di Negrini.

Di lui, purtroppo, non si sa moltissimo. Poco si sa delle sue letture, dei suoi riferiment. Le sue idee sulla società, sulla politica, sulla religione, sono palesi in tutti i suoi testi e non occorrono autoattestati per quelli.

È sempre rimasto il "quinto Pooh", il Pooh nell'ombra; quello che non calcava i palchi, che non si incipriava, che non troneggiava sotto i riflettori e nel fumo dei loro spettacolari concerti, e che non raccoglieva gli applausi, ma era un signore tracagnotto, con un vocino da cartone... (Continues)
Ti chiederanno se li hai visti in faccia,
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2016/5/22 - 11:58
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Only Women Bleed

Only Women Bleed
Man got woman to take his seed
(Continues)
2016/5/18 - 02:40
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Images

Images
IMMAGINI
(Continues)
Contributed by Lela Mee 2016/4/12 - 22:40
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Aldonza

Aldonza
[1968]
Adattamento francese della commedia musicale americana “Man of La Mancha” (1965), con testi e musiche originali di Joe Darion e Mitch Leigh.
Ne “L'Homme de la Mancha” i testi sono di Brel e gli arrangiamenti musicali di François Rauber
L’interpretazione del brano è di Jacques Brel e Joan Diener (1930-2006), cantante ed attrice americana
Testo trovato su Frmusique.ru, sito russo consacrato alla canzone francese

Nel delirio cavalleresco di Don Quijote, la principessa Dulcinea del Toboso altri non è che la trasfigurazione della contadina Aldonza Lorenzo, “la mejor mano para salar puercos que otra mujer de toda la Mancha”
Je suis née comme une chienne une nuit où il pleuvait
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/4 - 09:01
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Ballata triste

Ballata triste
(2015)
Dal disco "L’amore devi seguirlo" (2016)

“Ballata triste” racconta una storia di ordinaria violenza domestica.

“Mi sono sorpresa anch’io a trattare un tema come il femminicidio. Non ci sarei mai riuscita se mi fossi messa lì a scriverne a tavolino. Questo disco racconta la nostra vita in mezzo a una vita che non è vita, dice dell’ingiustizia infinita che dilaga. È un grido di protesta”.
Intervista a Nada
Era una giornata
(Continues)
2016/3/31 - 22:33
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Wreccan wifes ged [The Wife's Lament; The Wife's Complaint]

Anonymous
Wreccan wifes ged [The Wife's Lament; The Wife's Complaint]
"Il lamento della sposa" toscano fu interpretato anche da Daisy Lumini nel suo disco intitolato "Daisy come Folklore - Daisy Lumini canta la vecchia Toscana" inciso nel 1969 e pubblicato nel 1972.
Bernart Bartleby 2016/3/29 - 11:30
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Porteuse d'eau

Porteuse d'eau
[1961]
Parole e musica di Anne Sylvestre
Nel suo album d’esordio, “Anne Sylvestre chante…”
La terre colle à mes sabots
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/29 - 09:13
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Maria Solitaria

Maria Solitaria
[2015]

Alessio Lega e I Malfattori - Albumconcerto

Canta Giusi Delvecchio
Basso elettrico Nicola Zamagna
Chitarra Alessio Lega
Organo Hammond Guido Baldoni
registrata live a Gambettola il 27 ottobre 2015

Maria Solitaria (con Maria Tortura e Maria Tabacchina) fa parte della trilogia della "Madonne", preghiere laiche sulle figure femminili scritte originariamente da Alessio Lega per il film di Ascanio Celestini "Viva la sposa" (2015) dove è appunto stato inserito un frammento di Maria Tabacchina.

Il verso "si mise il vestito più vecchio e più brutto" è la citazione della canzone "Il vestito vecchio e brutto" di Corrado Sannucci, dedicata agli aborti clandestini.
Di bava e preghiera la bocca incrostata
(Continues)
Contributed by adriana 2016/3/21 - 09:23
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Bruton Town

Bruton Town
Un’antica murder ballad inglese, raccolta da Cecil Sharp tra le su “100 English Songs”, volume pubblicato nel 1904.
Nota anche con i titoli “The Bramble Briar” e “The Murdered Servantman”.
Tutti i testi (e informazioni più dettagliate) sono reperibili su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Interpretata da Martin Carthy (in “Second Album”) e da Ewan MacColl (in “The Manchester Angel”, con il titolo “The Bramble Briar”) nel 1966. In seguito anche dai Pentangle (nel loro disco d’esordio) e da Maddy Prior (in “Folk Songs of Old England Vol. 1”) nel 1968, e poi da Sandy Denny in alcune esibizioni del 1972 raccolte innanzitutto nell’antologia “Who Knows Where the Time Goes?” pubblicata nel 1986.
Comunque è impossibile citare tutti gli artisti che hanno interpretato “Bruton Town”…

La fonte originaria della canzone parrebbe addirittura essere il “Decamerone” del Boccaccio e,... (Continues)
In Bruton Town there lived a noble,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/17 - 16:10




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