Song Itinerary The other side of AWS: AntiWar Shit
Ciao Siciliano
Non c'e' un solo posto in questa terra
(Continues)
(Continues)
Contributed by krzyś 2014/2/16 - 01:30
ma che, ce lavete un bloc su Umberto Tozzi. So' cincue vorrte che manno la su canzone e me da error? scusate er spiazzameto
krzyś 2014/2/16 - 09:46
Ciao krzyś, c'era un bug nel codice (stiamo aggiornando alcune librerie) comunque le canzoni sono arrivate. Ora rifunziona tutto (spero). Comunque a un blocco su Umberto Tozzi ci potremmo pure pensare... ;)
Lorenzo 2014/2/16 - 09:47
Adesso ci manca solo "L'italiano" di Toto Cutugno e poi a posto stiamo!
Bernart Bartleby 2014/2/16 - 10:38
Chiedo venia. Non si tratta di Umberto Tozzi bensì del cantante di nome Umberto Tabbi, un esponente del genere Italo Disco. Lascio agli amministratori la decisione di ospitare o meno il brano nel sito. Se dovesse rimanere bisognerebbe però cambiare l'attribuzione. Magari, accompagnata con un segno "Bleuuuh", ci potrebbe anche rimanere, visto che comunque si iscrive a sufficenza nel percorso su emigrazione? Che ne dite?
krzyś 2014/2/16 - 22:56
Secondo me questa invece rischia di diventare una pagina indimenticabile di questo sito: prima viene attribuita all'incolpevole Umberto Tozzi, poi scoviamo addirittura tale Umberto Tabbi e l' "Italo Disco". Trash allo stato puro. Si noti che, sulla copertina del disco con "Ciao Siciliano" c'è anche la canzone "Vuolo con te", voce del verbo "vuolare". Non saprei nemmeno dire se la canzone "ci può stare", l'ho letta e ascoltata e mi sento come illuminato. Sappiatelo! "Ciao Siciliano" diventerà una pietra miliare: l'immagine del povero emigrato cacciato via come Frank Sinatra e Dean Martin (ovvero Dino Paul Crocetti; in realtà era originario di Montesilvano, provincia di Pescara) e che torna in Mercedes con la mamma è basilare. Come non sentirmi partecipe, quando vado in giro con una macchina del genere?
Insomma, come dire? Ancora una volta bisognerà ringraziare Krzysiek Wrona, autentico fondatore... (Continues)
Insomma, come dire? Ancora una volta bisognerà ringraziare Krzysiek Wrona, autentico fondatore... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/2/17 - 02:02
In polacco risulterebbe già tradotto: qui
Evidentemente il pezzo spopola ancora da quelle parti...
(Bernart Bartleby)
Evidentemente il pezzo spopola ancora da quelle parti...
(Bernart Bartleby)
A questo punto, per la par condicio, voglio un pezzo "polak-disco" in siciliano intitolato "Ciao Casciubo" o roba del genere...!!
Sono convinto che sia questa l'internazionale di fatto, valida per non dire dilagante da sempre, anche oggi. E come capita spesso, dietro la scoperta dell'esistenza di questo brano (follia a parte), c'è una catena di avvenimenti che vorrei svelare per spiegare come ci sono arrivato e perché ho sbagliato la prima attribuzione (bisogna però notare che la seconda, analizzando e approfondendo l'argomento, rimane pur sempre incerta e misteriosa). Dunque, qualche giorno fa uscendo da un ufficio, ho sentito di striscio pronunciare alla radio polacca il nome di Umberto Tozzi. Un fatto di per se insignificante che ha scatenato, però, in me, una valanga di ricordi nonché una amara constatazione che pure suonandomi familiare questo cognome, non riesco ad abbinarlo a nessuna nota. Faceva parte della mia memoria e nello stesso momento smascherava la sua caducità. Così, dopo un paio di giorni, ricordandomi... (Continues)
Krzysiek Wrona 2014/2/17 - 21:18
Per Riccardo, sì, ci sono le traduzioni polacche di questo pezzo, c'è un'altra su Tekstowo, ma non valgono granché. Faresti davvero l'onore a questo artista ignoto, proponendo la tua versione nella lingua di Jan Kochanowski. Come ho accennato qualche tempo fa', prossimamente vorrei trovare un po' di tempo per ripassare le tue traduzioni polacche di brani che risalgono agli arbori del sito e per dare magari qualche suggerimento o correggere inesatezze. Ma le tue ultime traduzioni di Kulisiewicz, per esempio, mi sembrano già molto buone. Prova a pronunciare:
Grzegorz Brzęczyszczykiewicz : P
Salud!
Grzegorz Brzęczyszczykiewicz : P
Salud!
Krzysiek Wrona 2014/2/17 - 22:07
Lo conosco, quel tizio! :-) Solo che me ne ricordo come "Grzegorz Brzęczyszcztykiewicz", con una "t" in più; me lo insegnarono due ragazzi polacchi nell'estate del 1993. Li conobbi per caso per la strada e restarono quasi un mese a casa mia :-PP Erano di Danzica.
Riccardo Venturi 2014/2/17 - 22:20
Grzegorz Brzęczyszczykiewicz (ho fatto solo copia incolla, lo ammetto...), scena dal film "Jak rozpętałem drugą wojnę światową (How I Unleashed World War II) diretto nel 1969 da Tadeusz Chmielewski...
Bernart Bartleby 2014/2/17 - 22:33
Ma la "t" non c'è. Veramente, è una "battutaccia", scusa...il nome viene inventato dal protagonista, un soldato polacco, nella scena del film "Jak rozpętałem II wojnę światową"(Come ho scattenato la II guerra mondiale) in occasione della cattura da parte del Wermacht e seguente l'interogatorio. Giusto per mandare in bestia i teutoni :)
Krzysiek Wrona 2014/2/17 - 22:34
Mi crolla un mito ultraventennale, dovrò abituarmi a dirlo senza la "t" :-PP
Comunque ho cominciato a provare a tradurre in polacco senza guardare il Tekstowo. Senti, Krzysiek, va bene così?
JESTEM SYCYLIJCZYKIEM
Nie ma jednego miejsca na całym świecie
w którym nie spotkasz Sycylijczyka,
w Stanach Zjednoczonych, Francji lub Anglii...
Più o meno, al ritmo che sto tenendo adesso (grammatica polacca anche la mattina sul cesso) conto di imparare il polacco circa in una quindicina di giorni, vediamo un po' se mi riesce. Magari ti farò qualche domanda se ci vuole il verbo perfettivo o imperfettivo, ok? Salud!
Comunque ho cominciato a provare a tradurre in polacco senza guardare il Tekstowo. Senti, Krzysiek, va bene così?
JESTEM SYCYLIJCZYKIEM
Nie ma jednego miejsca na całym świecie
w którym nie spotkasz Sycylijczyka,
w Stanach Zjednoczonych, Francji lub Anglii...
Più o meno, al ritmo che sto tenendo adesso (grammatica polacca anche la mattina sul cesso) conto di imparare il polacco circa in una quindicina di giorni, vediamo un po' se mi riesce. Magari ti farò qualche domanda se ci vuole il verbo perfettivo o imperfettivo, ok? Salud!
Riccardo Venturi 2014/2/17 - 23:11
Dimenticavo una cosa basilare: anch'io, tre giorni fa, SONO TORNATO IN MERCEDES CON LA MAMMA! L'ho accompagnata a Scandicci a fare una visita oculistica, abituata com'è alle mie macchine non si sarebbe certo mai immaginata un figliolo con la Mercedes; però dice che sembra un relitto della II guerra mondiale e che quando si mette in moto puzza di cavoli andati a male...
Sul nome: non sapevo che stava in un "firme", però i ragazzi mi avevano detto che era un nome inventato per fare incazzare gli stranieri. Però glielo pronunciai subito bene, tiè! ghghgh! E che ci vuole? :-PPP Niente a confronto dei commentatori francesi che dovevano pronunciare il nome di un calciatore siciliano che giocava là, tale Miccichè. Dicevano "Miksish"....
Sul nome: non sapevo che stava in un "firme", però i ragazzi mi avevano detto che era un nome inventato per fare incazzare gli stranieri. Però glielo pronunciai subito bene, tiè! ghghgh! E che ci vuole? :-PPP Niente a confronto dei commentatori francesi che dovevano pronunciare il nome di un calciatore siciliano che giocava là, tale Miccichè. Dicevano "Miksish"....
Riccardo Venturi 2014/2/17 - 23:16
Io lo farei magari così
SIEMA SYCYLIA
Nie ma takiego miejsca na tym świecie
gdzie byś nie spotkał Sycyliana
We Francji, Anglii albo Stanach...
cercando la rima e cadenza (con un pizzico di buon umore), ma grammaticamente la tua traduzione filologica non fa una grinza.
Io ho vissuto tredici anni in Italia, da tre anni studio l'italiano è come vedi, da babbeo come sono, ancora devo fare molto. Ma tu sei portato per la cosa e non parti neanche da zero, qualche cosa già lo sai, che "vuolo" dire che ci riuscirai sicuramente; a limite si farà du' settimane di perfezionamento a seguito...
Per "u ballu" in puro stile Disco Polo su kashebé ci farò un pensierino, ma prima mi devo riprendere un po' e ... cominciare a scrivere la mia "benedetta" ed illuminata tesi su De André finalmente, invece di trastullarmi nel carnevale ; )
E che un buon pro ti faccia!
p.s.
Se ho capito bene (lo devi sapere... (Continues)
SIEMA SYCYLIA
Nie ma takiego miejsca na tym świecie
gdzie byś nie spotkał Sycyliana
We Francji, Anglii albo Stanach...
cercando la rima e cadenza (con un pizzico di buon umore), ma grammaticamente la tua traduzione filologica non fa una grinza.
Io ho vissuto tredici anni in Italia, da tre anni studio l'italiano è come vedi, da babbeo come sono, ancora devo fare molto. Ma tu sei portato per la cosa e non parti neanche da zero, qualche cosa già lo sai, che "vuolo" dire che ci riuscirai sicuramente; a limite si farà du' settimane di perfezionamento a seguito...
Per "u ballu" in puro stile Disco Polo su kashebé ci farò un pensierino, ma prima mi devo riprendere un po' e ... cominciare a scrivere la mia "benedetta" ed illuminata tesi su De André finalmente, invece di trastullarmi nel carnevale ; )
E che un buon pro ti faccia!
p.s.
Se ho capito bene (lo devi sapere... (Continues)
krzyś 2014/2/18 - 00:11
Beh, Krzysiek, tu la fai da madrelingua e chiaramente è del tutto diverso...mi stupirei del contrario!
Io comunque mi ci son dedicato, e l'ho fatta così:
JESTEM SYCYLIJCZYKIEM
Nie ma jednego miejsca na całym świecie
w którym nie spotkasz Sycylijczyka,
w Stanach Zjednoczonych, Francji lub Anglii...
Ty się przejdesz a spotykasz krajana,
a noś w sercu nadzieję
że powrócisz do domu pewnego dnia
Mercedesem, z mamą przy sobie
Cześć, cześć, cześć Sycylijczyku!
Cześć, cześć, cześć!
Jesteś globtroterem, szukasz szczęścia
Cześć, cześć, cześć Sycylijczyku!
A, wiem, szczęścia znajdziesz
Gdziekolwiek pojedziesz!
Jeśli weźmiesz pod uwagę geografię
widisz, że But wyrzuci cię z domu!
Ale Sinatra, Martin i inni
pokazali ci drogę,
a noś w sercu nadzieję
że powrócisz do domu pewnego dnia
Mercedesem, z mamą przy sobie
Cześć, cześć, cześć Sycylijczyku!
Cześć, cześć, cześć!
Jesteś... (Continues)
Io comunque mi ci son dedicato, e l'ho fatta così:
JESTEM SYCYLIJCZYKIEM
Nie ma jednego miejsca na całym świecie
w którym nie spotkasz Sycylijczyka,
w Stanach Zjednoczonych, Francji lub Anglii...
Ty się przejdesz a spotykasz krajana,
a noś w sercu nadzieję
że powrócisz do domu pewnego dnia
Mercedesem, z mamą przy sobie
Cześć, cześć, cześć Sycylijczyku!
Cześć, cześć, cześć!
Jesteś globtroterem, szukasz szczęścia
Cześć, cześć, cześć Sycylijczyku!
A, wiem, szczęścia znajdziesz
Gdziekolwiek pojedziesz!
Jeśli weźmiesz pod uwagę geografię
widisz, że But wyrzuci cię z domu!
Ale Sinatra, Martin i inni
pokazali ci drogę,
a noś w sercu nadzieję
że powrócisz do domu pewnego dnia
Mercedesem, z mamą przy sobie
Cześć, cześć, cześć Sycylijczyku!
Cześć, cześć, cześć!
Jesteś... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/2/18 - 00:45
Non so risponderti così su due piedi, ma guarderò la cosa e ripasserò la grammatica (tanto, lo devo fare per farcela).
Scusa, ma tu ce l'hai " er foco ner culo", come si suole dire nella regione della Alta Silesia. Dammi tempo, io invece sarei lieto di avere qualche dritta su "Anime salve" da te, visto l'incombenza scolastica ...che paroloni, però ... ;)
Condivido l'emozione, salud!
Scusa, ma tu ce l'hai " er foco ner culo", come si suole dire nella regione della Alta Silesia. Dammi tempo, io invece sarei lieto di avere qualche dritta su "Anime salve" da te, visto l'incombenza scolastica ...che paroloni, però ... ;)
Condivido l'emozione, salud!
krzyś 2014/2/18 - 01:11
e non dobbiamo dimenticare che il disco "ANDE LA MORE" del 2002 fu preceduto dai due sigle promozionali di cui il primo recava il titolo "Kos i Mos"; Maleńczuk è forse un buffone, ma si ha fatto qualche anno di galera per il rifiuto della leva...l'angolo curiosità ai (Tele) tali (Tabbim)...pim, pim : D
krzyś² 2014/2/18 - 01:58
...ma questi Toscani vogliono far sempre tutto in quindici giorni?
Gian Piero Testa 2014/2/18 - 06:00
Dé, Riccardo, passati questi quindici giorni, già che ci sei, tu potresti anche imparare, anzi, perfezionare il ceco.. Via, ti do massimo una settimana, visto che un po' già tu lo sai e hai fatto delle ottime traduzioni dal ceco. Tanto una volta che ci avrai preso la mano con i verbi perfettivi/imperfettivi, il grosso è fatto. Così poi magari avrò la fortuna di leggere una versione nella mia lingua madre di questa splendida e memorabile canzone :))) O vai, che te ne pare di questa sfida? :)
Stanislava 2014/2/18 - 19:09
Riccardo, eccola la tua traduzione con correzioni che riguardano qualche frase poco felice, in un caso ho cambiato il tempo dal presente al futuro. Gli errori non sono tanti, in due verbi una lettera mancata e in un nome è sbagliato il caso. Per gli aspetti va quasi tutto bene, "przejdziesz" potrebbe andare anche bene, ma non così, piuttosto in imperativo "Przejdź się!", altrimenti meglio "spacerujesz" o "gdzie byś nie poszedł/nie pojechał"(ovunque vai). "Patrzeć krzywo" vuol dire "guardare di traverso" o "torvo". "Pokazać drogę" non è sbagliato, ma si usa più spesso "wskazać". E arriviamo agli aspetti. Adesso so di cosa si tratta e capisco la difficoltà per gli stranieri, ma è pure un po' difficile spiegarlo brevemente. Di solito si applica un preffisso o un suffisso, ma questo lo sai immagino, il punto sta nella scelta giusta. Magari, per adesso, ti potrebbe aiutare questa grammatica in... (Continues)
Krzysiek Wrona 2014/2/18 - 19:45
Beh, direi che come primo tentativo, dai, posso ritenermi abbastanza contento :-) E, più che altro, in qualsiasi cosa si fa è importante avere un "qualcuno" (in questo caso, tu) che corregge gli errori oppure indica soluzioni migliori e più "vive", cioè prese dalla lingua così com'è adesso. Chiaro che, per imparare il polacco sul serio, dovrei pigliare e trasferirmi in Polonia per un po'; cosa che non posso fare. A vent'anni e poco più, forse; ora non più. Però restano la cosa, e mi si permetta, anche il gioco più bello del mondo. Un gioco che però ha bisogno almeno di un "magister ludi", per dirla così. Trovo il polacco una lingua divertente, e lo dico chiaro: per me, più una lingua è complicata e incasinata (e il polacco lo è), più mi diverto come un matto. Io credo che questa sia la vera definizione del famoso "essere portati per le lingue": divertirsi come ragazzini mentre si impara.... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/2/18 - 20:29
Come disse un volta Antonio Albanese: "Non c'è niente di male nel riconoscere i propri limiti." Vedi, Riccardo, io essendo un polacco non ho neanche un bel librone di grammatica polacca. E per questo il mio contributo allo tuo studio in quel momento non può essere più che scarso. Sono mesi che correggi le mie traduzioni mandate al sito ed è una cosa che sia un grande aiuto per me. Mi viene pure in mente una frase sentita una volta da qualche ragazza, non mi ricordo nenche quando e dove: "Se qualcuno ti chiede un favore, vuol dire che fosse puoi essere ancora utile". Fra poche settimane, comunque, avrò un po' più di tempo, perché ho deciso di lasciare il mio atuale posto di lavoro. Un saluto caro.
https://www.youtube.com/watch?v=3U_a-6ow09I
https://www.youtube.com/watch?v=3U_a-6ow09I
Krzysiek Wrona 2014/2/19 - 19:29
E la tua "Non è Francesco" non è di meno : ) Tanto, è proprio nel corso di questi tentativi communicativi, cioé nelle traduzioni genuine fatte durante l'apprendimento, nasce la stragrande maggioranza dell'humour linguistico. Ed è una cosa universale, sempre attuale : D
Grazie simpatia!
Grazie simpatia!
Krzysiek Wrona 2014/2/19 - 20:49
Riccardo, mi fai pensare che un'opposizione perfettivi vs imperfettivi esiste anche nel "nostro" greco: i tempi basati sul tema del presente o su quello dell'aoristo, per esprimere i due differenti aspetti, della durata e dell'azione in sé. Ma te lo dico esitante, convinto che, se le cose stessero così, te ne saresti già tranquillamente accorto tu. Però mi resta la curiosità...
Gian Piero Testa 2014/2/19 - 22:48
Dal punto di vista formale, l'opposizione è precisamente la stessa sia in greco che nelle lingue slave, Gian Piero; ma mentre in greco funziona all'interno di uno stesso verbo con l'opposizione "presente/aoristo" (θα βλέπω "vedrò = continuerò a vedere; θα δω "vedrò = vedrò in un dato momento), nelle lingue slave bisogna formare una coppia di verbi, uno durativo e uno momentaneo (imperfettivo e perfettivo), ognuno dei quali ha la sua coniugazione completa. Il problema della formazione delle coppie di verbi è il principale "muro" delle lingue slave. Non esistono regole fisse, ad esempio, per formare un perfettivo a partire da un imperfettivo: bisogna impararsi le varie coppie una ad una. Inoltre esistono, oltre ai due aspetti principali, diversi "sottoaspetti" (iterativo, frequentativo, causativo ecc.) che, a volte, trasformano le coppie in terzetti o quartetti. Ti assicuro, Gian Piero, che rispetto alle lingue slave anche il greco impallidisce...
Riccardo Venturi 2014/2/19 - 23:18
Come il latino e l'inglese, ah, ah...e tutto a memoria come i verbi irregolari nella miriade dei tempi italiani (non ne parliamo poi del francese). Tutto questo impallidisce di fronte all'euskera che ha ben seidici casi....che del resto esistono sia in latino sia in polacco (ben sette)...ma noi ce l'abbiamo solo tre tempi in practica : P
Krzysiek Wrona 2014/2/19 - 23:36
È curioso anche il caso del mandarino, per quanto riguarda gli aspetti ...
Krzysiek Wrona 2014/2/19 - 23:39
Sì, è proprio così. Infatti, anch'io sarei in difficoltà a spiegare l'uso preciso dei verbi perfettivi e imperfettivi, se non prendendoli caso per caso. Hai proprio ragione, Riccardo, ci sono verbi che hanno più forme perfettive e non esiste assolutamente nessuna regola per la loro formazione. Noi madrelingua (almeno in ceco), per identificare l'aspetto di un verbo, ci aiutiamo provando a formare il futuro con l'ausiliare essere – být: questo funziona solo con i verbi imperfettivi: “budu vidět” – vedrò, mentre la forma perfettiva “uvidět” non si può abbinare con l'ausiliare perché il futuro è già sottinteso nella forma semplice “uvidím” (che vuol dire sempre “vedrò” ma con una sottile differenza, si vuole dare rilievo all'attimo stesso del “vedere”, l'azione istantanea, ma ripeto, dovrei prendere una frase concreta e spiegare perché ci va l'uno o l'altro). Ovviamente questa regola funziona... (Continues)
Stanislava 2014/2/20 - 00:11
A Stanislava. Come ha scritto Riccardo, l'opposizione tra διαρκής (durativo) e στιγμαία (istantaneo) διάθεση (aspetto) nel greco attuale si risolve automaticamente, utilizzando di volta in volta il tema del presente ovvero dell'aoristo nel formare il tempo futuro semplice, o il modo imperativo ecc.: l'unico problema è che troverai sempre un greco volonteroso che ti correggerà la forma che hai usato, proponendoti quella opposta...Anche se non lo pratico più, vagamente ricordo che il greco antico, con la gradazione dei temi verbali, copriva una gamma assai più vasta di aspetti: la lingua in uso oggi è, da questo punto di vista, molto più semplice. Vedo invece che nelle lingue slave c'è ancora un mare magnum di forme, il cui abbandono - immagino - sarebbe magari "democratico", ma sarebbe una grande perdita di ricchezza concettuale e di efficacia espressiva, specialmente in poesia. Immagino.
Gian Piero Testa 2014/2/20 - 08:18
Magazzino 18
Scandicci, 30 gennaio 2014: Contestato lo spettacolo di Simone Cristicchi
La nostra settimana del ricordo prosegue: Contestato Simone Cristicchi a Firenze
da Militant Blog
Ieri sera siamo stati in quel di Scandicci, dove insieme alla Rete Antifascista di Firenze abbiamo contestato lo spregevole spettacolo revisionista, filo-nazionalista e impregnato di retorica anti-slava di Simone Cristicchi, “Magazzino 18”. Come tante volte ribadito, è proprio questo vasto mondo di intellettualità vicina alla sinistra del PD, apparentemente sincera democratica, che in questi anni ha contribuito a sdoganare i peggiori revisionismi e a veicolare la peggiore feccia nazionalista, buonista e pacificata della storia e delle sue ricadute politiche. Lo strumento dell’artista “di sinistra” in questi anni ha aperto voragini nella cultura politica di questo paese, contribuendo in maniera decisiva a sdoganare... (Continues)
La nostra settimana del ricordo prosegue: Contestato Simone Cristicchi a Firenze
da Militant Blog
Ieri sera siamo stati in quel di Scandicci, dove insieme alla Rete Antifascista di Firenze abbiamo contestato lo spregevole spettacolo revisionista, filo-nazionalista e impregnato di retorica anti-slava di Simone Cristicchi, “Magazzino 18”. Come tante volte ribadito, è proprio questo vasto mondo di intellettualità vicina alla sinistra del PD, apparentemente sincera democratica, che in questi anni ha contribuito a sdoganare i peggiori revisionismi e a veicolare la peggiore feccia nazionalista, buonista e pacificata della storia e delle sue ricadute politiche. Lo strumento dell’artista “di sinistra” in questi anni ha aperto voragini nella cultura politica di questo paese, contribuendo in maniera decisiva a sdoganare... (Continues)
Ahmed il Lavavetri 2014/1/31 - 11:46
Alcune recensioni che mettono in luce, oltre alla parzialità, la scarsissima qualità dello spettacolo. Povero Endrigo che si e' visto utilizzare a questi scopi una sua bella canzone.
E il fascista Cristicchi incassa la "solidarietà" dei suoi camerati
Non ci è voluto molto perché il "compagno" Simone Cristicchi, nuovo campione dei "fascisti del terzo millennio", incassasse la sentita "solidarietà" dei "Fratelli d'Italia" di Larussa & co. Il capogruppo di FdI al comune di Firenze, Torselli (punto di riferimento di "Casaggì"), ha infatti appena presentato un'interrogazione che parla da sola. E' bene che accadano cose del genere; da dei fascisti tricolorati come quelli di "Fratelli d'Italia" non è infatti niente di inattendibile, mentre uno come Cristicchi è bene che getti, finalmente, la maschera assieme ai "sinceri democratici" che lo sostengono e vanno a vedere il suo miserevole spettacolino. Spiace solamente per l'incolpevole coro dei minatori di Santafiora che si è esibito a lungo assieme a un personaggio del genere.
Non ci è voluto molto perché il "compagno" Simone Cristicchi, nuovo campione dei "fascisti del terzo millennio", incassasse la sentita "solidarietà" dei "Fratelli d'Italia" di Larussa & co. Il capogruppo di FdI al comune di Firenze, Torselli (punto di riferimento di "Casaggì"), ha infatti appena presentato un'interrogazione che parla da sola. E' bene che accadano cose del genere; da dei fascisti tricolorati come quelli di "Fratelli d'Italia" non è infatti niente di inattendibile, mentre uno come Cristicchi è bene che getti, finalmente, la maschera assieme ai "sinceri democratici" che lo sostengono e vanno a vedere il suo miserevole spettacolino. Spiace solamente per l'incolpevole coro dei minatori di Santafiora che si è esibito a lungo assieme a un personaggio del genere.
Ahmed il Lavavetri 2014/1/31 - 16:06
Invito a leggere anche il delirante resoconto pubblicato dalla "Nazione" di Firenze. Un vero capolavoro di stampa di regime, che la dice molto, ma molto lunga sull' "operazione" messa in piedi da Cristicchi e Bernas. Con la "chicca" finale: il 10 febbraio, "giornata della memoria", Cristicchi sarà nientepopodimeno ospite di Bruno Vespa a "Porta a porta" (la morte sua, verrebbe da dire...), e di seguito Rai 1 trasmetterà l'intero spettacolino "lungimirante" (così lo ha definito l'articolista della "Nazi(one)". Ma la cosa è ovvia: più il nazionalismo italico è di bassa lega e ammiccante al fascismo (altro che "memoria": casomai la memoria viene cancellata!), più viene spalleggiato, foraggiato, pubblicizzato, finanziato. Qui, invece, la recensione dello spettacolo di Claudia Cernigoi, che sarà bene leggere con estrema attenzione. Un'ultima parola su Simone Cristicchi: per quel che mi riguarda,... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/1/31 - 19:17
"La Nazione"? Una garanzia.
Impossibile farne a meno, in un mondo dove le garanzie sono sempre più scarse.
Mamma mia... www.lanazione.it
Impossibile farne a meno, in un mondo dove le garanzie sono sempre più scarse.
Mamma mia... www.lanazione.it
Io non sto con Oriana 2014/1/31 - 21:26
Perchè non costruite una macchina del tempo che vi porti nel dopoguerra e seguite i 2000 monfalconesi al parco divertimenti di Goli Otok?
Dubitavo esistessero simili siti di ignoranti cerebrolesi.
Gli "istriani veri" guardano lo spettacolo e non badano a una trentina di poveracci che si sentono i custodi della verità.
Ma non vi preoccupate, siamo tutti cattivi e ignoranti, voi siete gli unici buoni e depositari della verità, e per dimostrarlo andate a sventolare stracci arcobaleno e cantare bella ciao a degli anziani che dopo 70 anni vogliono solo ascoltare la loro storia nascosta troppo a lungo.
Ah dimenticavo fossi in voi radunerei gli altri kompagni della Duma e proporrei SU-BI-TO di espellere il coordinatore dell'Anpi Vento Angelini che ha osato fare un incontro con gli squadristi dell'Anvgd ammettendo gli errori compiuti verso gli esuli
(La Zecca è in estinzione)
Ci attendevamo... (Continues)
Dubitavo esistessero simili siti di ignoranti cerebrolesi.
Gli "istriani veri" guardano lo spettacolo e non badano a una trentina di poveracci che si sentono i custodi della verità.
Ma non vi preoccupate, siamo tutti cattivi e ignoranti, voi siete gli unici buoni e depositari della verità, e per dimostrarlo andate a sventolare stracci arcobaleno e cantare bella ciao a degli anziani che dopo 70 anni vogliono solo ascoltare la loro storia nascosta troppo a lungo.
Ah dimenticavo fossi in voi radunerei gli altri kompagni della Duma e proporrei SU-BI-TO di espellere il coordinatore dell'Anpi Vento Angelini che ha osato fare un incontro con gli squadristi dell'Anvgd ammettendo gli errori compiuti verso gli esuli
(La Zecca è in estinzione)
Ci attendevamo... (Continues)
Ok, mi scuso per gli insulti, ogni tanto mi capita di giudicare. Se vedo ad esempio uno che entra in autostrada contromano, non lo insulto mica. Si è sbagliato. Se poi gli spiegano che ha confuso entrata e uscita e alla fine lui dice "Eh no, io ho ragione! Sono gli altri 1928 che ho trovato di fronte che han sbagliato" non lo considero una cima.
Ma questo è quello che penso io, magari mi sbaglio.
Intanto cambio nome così nessuno si urtica, su questo c'hai ragione, basta soprannomi stantii.
Ovviamente i fascisti sono fascisti,è un assioma.
Come i post-fascisti di An sono fascisti, come quelli del centro, come quelli tipo Violante e Veltroni, come direi anche il Pd che non prende posizione, Cristicchi è fascista, chi non lo critica è fascista. Gran parte dell'Anpi è fascista.
Quindi se ricostituiscono il partito fascista (sotto falso nome) il 99,2 delle persone lo vota. inquietante.
Conosco... (Continues)
Ma questo è quello che penso io, magari mi sbaglio.
Intanto cambio nome così nessuno si urtica, su questo c'hai ragione, basta soprannomi stantii.
Ovviamente i fascisti sono fascisti,è un assioma.
Come i post-fascisti di An sono fascisti, come quelli del centro, come quelli tipo Violante e Veltroni, come direi anche il Pd che non prende posizione, Cristicchi è fascista, chi non lo critica è fascista. Gran parte dell'Anpi è fascista.
Quindi se ricostituiscono il partito fascista (sotto falso nome) il 99,2 delle persone lo vota. inquietante.
Conosco... (Continues)
Duca d'Istria 2014/2/3 - 15:15
1) Può essere anche che sia vero dei 2000 monfalconesi. Secondo te invece è falso di tutto quel che il fascismo e gli italiani hanno combinato alle popolazioni slave durante il ventennio? Non pensi che la cosa possa avere avuto, chiamiamole così, delle "ripercussioni"? Non pensi che fomentare i nazionalismi abbia prodotto tutto questo? Oppure ti piace la storia slegata a fini propagandistici, come sta avvenendo?
2)Tito secondo me, perché sono un antistalinista viscerale. Poi mi spiegherai che cavolo c'entra, però. Domande come questa mi sembrano quelle di "Vicky di Casapound".
3) L'ho letto attentamente. Essendo un testo teatrale, è pure liberamente scaricabile (qui ad esempio). Ad ogni modo di questo testo di parla qui da un anno esatto, coi testi disponibili (vai a vedere la data di inserimento originale di questa pagina). Non sono abituato a "contestare a priori", e ti garantisco che... (Continues)
2)Tito secondo me, perché sono un antistalinista viscerale. Poi mi spiegherai che cavolo c'entra, però. Domande come questa mi sembrano quelle di "Vicky di Casapound".
3) L'ho letto attentamente. Essendo un testo teatrale, è pure liberamente scaricabile (qui ad esempio). Ad ogni modo di questo testo di parla qui da un anno esatto, coi testi disponibili (vai a vedere la data di inserimento originale di questa pagina). Non sono abituato a "contestare a priori", e ti garantisco che... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/2/3 - 18:13
Non entro nella discussione, anche perchè Cristicchi non l'ho mai potuto soffrire e non conosco questo suo spettacolo, e nemmeno sono molto ferrato sul tema dell'esodo giuliano-dalmata... Però mi sembra che la vicenda dell'esodo dei cantierini monfalconesi sia stata citata a sproposito, se non altro perchè si trattò di un esodo al contrario, verso la Jugoslavia, verso "il sol dell'avvenire"... Che poi molti dei cosiddetti "monfalconesi" siano rimasti stritolati nel contrasto tra Tito e Stalin, ammazzati o internati a Goli Otok, questa è un'altra vicenda ancora...
Bernart Bartleby 2014/2/3 - 21:31
Non ho altro da dire se non che quelle persone meritano rispetto nel ricordo. Aderirono, sembra, alle tesi di Stalin; ecco il perché della domanda del "Duca d'Istria". Facile però farla decenni e decenni dopo, a storia acquisita. Altrimenti, si dovrebbe dedurre dalla sua domanda che pure lui avrebbe aderito alle tesi di Stalin! Comunque ringrazio Bernart per la precisazione anche se il nocciolo della questione rimane sempre un altro. Gli episodi, come questo testè ricordato, possono essere tragici e dolorosi, e su questo non c'è alcun dubbio; si tende però a voler rimuovere in senso nazionalistico i perché di tali episodi. E', in definitiva, quel che accade con tutta la questione dell'esodo giuliano-dalmata, con le foibe eccetera. La rimozione del fascismo italiano, dell'annessione nazifascista dell'intera Slovenia, dell' "italianizzazione" forzata persino dei toponimi e dei cognomi...tutte questioni di cui non si fa la benché minima menzione. Saluti.
Riccardo Venturi 2014/2/3 - 22:49
Il sottoscritto Duca (soprannome che mi deriva da CALCETTO non da presunte superiorità morali o titoli nobiliari che mi fanno ridere) sono io, Stefano Silli, nato il 27.4.1976 a Treviso e residente in provincia di Treviso, comune di Paese.
Il numero non mi va di scriverlo qui, magari ti invio un sms, non anonimo.
Mi sono sempre rifiutato di avere Facebook e altri social network perchè li detesto profondamente.
Sono figlio di un esule istriano, quelli che "spuntano come funghi". Se se ne sono andati in 350000 convieni che ce ne possano essere un bel pò di discendenti o no?
Credo ci fossero anche prima sai? Ma stavano in silenzio.
Quello che il fascismo ha fatto in Istria è assolutamente vero, ovviamente si devono vergognare tutti gli italiani (le uniche presenze fasciste nel paese di mio padre erano un paio di gerarchi provenienti da Roma) e ovviamente le conseguenze di ciò le han pagate... (Continues)
Il numero non mi va di scriverlo qui, magari ti invio un sms, non anonimo.
Mi sono sempre rifiutato di avere Facebook e altri social network perchè li detesto profondamente.
Sono figlio di un esule istriano, quelli che "spuntano come funghi". Se se ne sono andati in 350000 convieni che ce ne possano essere un bel pò di discendenti o no?
Credo ci fossero anche prima sai? Ma stavano in silenzio.
Quello che il fascismo ha fatto in Istria è assolutamente vero, ovviamente si devono vergognare tutti gli italiani (le uniche presenze fasciste nel paese di mio padre erano un paio di gerarchi provenienti da Roma) e ovviamente le conseguenze di ciò le han pagate... (Continues)
Stefano Silli 2014/2/4 - 10:08
Caro Stefano Silli,
Prima di tutto grazie per avere aderito al mio invito a venire allo scoperto, ché a carte scoperte si discute notevolmente meglio; per il numero di telefono va benissimo come riterrai di fare. Ma entriamo un po' nel merito delle questioni, “in medias res” come si suol dire.
Come forse avrai capito o intuito, anche io ero l'altra sera al teatro “Aurora” di Scandicci tra i contestatori dello spettacolo di Cristicchi. Ci ero sia a titolo personale, sia come militante antagonista di un “centro sociale”, vale a dire di uno di quei luoghi che, di solito, vengono descritti come frequentati da “ragazzetti imboniti” o roba del genere (definizione alla quale, vedo, ti uniformi). Ora, il problema è che io, di anni, ne ho cinquantuno, vale a dire un bel po' più di te. Tra i cinquanta o sessanta antagonisti presenti l'altra sera a Scandicci c'erano persone di sessanta e rotti anni,... (Continues)
Prima di tutto grazie per avere aderito al mio invito a venire allo scoperto, ché a carte scoperte si discute notevolmente meglio; per il numero di telefono va benissimo come riterrai di fare. Ma entriamo un po' nel merito delle questioni, “in medias res” come si suol dire.
Come forse avrai capito o intuito, anche io ero l'altra sera al teatro “Aurora” di Scandicci tra i contestatori dello spettacolo di Cristicchi. Ci ero sia a titolo personale, sia come militante antagonista di un “centro sociale”, vale a dire di uno di quei luoghi che, di solito, vengono descritti come frequentati da “ragazzetti imboniti” o roba del genere (definizione alla quale, vedo, ti uniformi). Ora, il problema è che io, di anni, ne ho cinquantuno, vale a dire un bel po' più di te. Tra i cinquanta o sessanta antagonisti presenti l'altra sera a Scandicci c'erano persone di sessanta e rotti anni,... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/2/4 - 16:15
Veramente la "fiction" o la "fiaba" me l'hanno raccontata i libri di storia scritti da chi ha vinto (anzi da chi crede di aver vinto) la guerra.
E' la stessa storia... prima lo slogan era "Kompagni!Le foibe non sono mai esistite!" se avessimo fatto questa discussione 15 anni fa tu staresti a negare la loro esistenza...poi però non si possono più negare e allora "contrordine compagni! le foibe sono esistite, ma solo per rappresaglia e solo i fascisti" e quindi ora discutiamo di numero di morti come se i numeri bassi o altri giustificassero ciò che è accaduto.
Ho aperto gli occhi grazie alle testimonianze di persone che hanno vissuto in quell'epoca e a saggi di storici (non di destra) che hanno studiato il fenomeno e confermato tutte le porcate del tuo idolo Tito.
Che ha avuto il merito di unificare a bastonate la Jugoslavia questo sì, infatti dopo che è morto un popolo non proprio di santarellini... (Continues)
E' la stessa storia... prima lo slogan era "Kompagni!Le foibe non sono mai esistite!" se avessimo fatto questa discussione 15 anni fa tu staresti a negare la loro esistenza...poi però non si possono più negare e allora "contrordine compagni! le foibe sono esistite, ma solo per rappresaglia e solo i fascisti" e quindi ora discutiamo di numero di morti come se i numeri bassi o altri giustificassero ciò che è accaduto.
Ho aperto gli occhi grazie alle testimonianze di persone che hanno vissuto in quell'epoca e a saggi di storici (non di destra) che hanno studiato il fenomeno e confermato tutte le porcate del tuo idolo Tito.
Che ha avuto il merito di unificare a bastonate la Jugoslavia questo sì, infatti dopo che è morto un popolo non proprio di santarellini... (Continues)
Stefano Silli 2014/2/5 - 09:44
A parte tutte le chiacchiere da bar sport di Stefano Silli basterebbe questa frase del Cristicchio.
«è stata un’esperienza incredibile, mi ha ricordato l’atmosfera del campo di concentramento di Auschwitz. Prima di tutto è necessario un permesso speciale per entrare. Una volta dentro, sono rimasto colpito da un salone enorme, pieno di sedie accatastate una sopra l’altra. Dietro ognuna è riportato il nome e il cognome del proprietario. Una stanza è piena di giocattoli, un’altra di libri, registri e perfino di lettere d’amore. Fa venire i brividi».
Ora paragonare un magazzino pieno di cose appartenute a persone che non se le sono andate a riprendere perché evidentemente non ne avevano bisogno ma che comunque erano vive, seppure fossero dovuti andar via dalla loro città (cosa sempre dolorosa certo), con i magazzini degli oggetti dei prigionieri di Auschwitz che erano stati mandati alle camere... (Continues)
«è stata un’esperienza incredibile, mi ha ricordato l’atmosfera del campo di concentramento di Auschwitz. Prima di tutto è necessario un permesso speciale per entrare. Una volta dentro, sono rimasto colpito da un salone enorme, pieno di sedie accatastate una sopra l’altra. Dietro ognuna è riportato il nome e il cognome del proprietario. Una stanza è piena di giocattoli, un’altra di libri, registri e perfino di lettere d’amore. Fa venire i brividi».
Ora paragonare un magazzino pieno di cose appartenute a persone che non se le sono andate a riprendere perché evidentemente non ne avevano bisogno ma che comunque erano vive, seppure fossero dovuti andar via dalla loro città (cosa sempre dolorosa certo), con i magazzini degli oggetti dei prigionieri di Auschwitz che erano stati mandati alle camere... (Continues)
Lorenzo 2014/2/5 - 10:21
Continuando a non entrare nel merito della discussione, rilevo soltanto come nel suo ultimo intervento il Venturi chiariva il suo punto di vista in modo fermo ma pacato, cercando di riportare la discussione su di un piano civile e non urlato... Il nostro Stefano Silli invece non si è smentito rispetto al suo esordio, e così, continuando a fare di ogni erba un "fascio" (lo metto tra parentesi per non essere frainteso e tacciato di ironia fuor di luogo), ha perduto di nuovo le staffe e la misura, mancando ancora una volta il tema del confronto: lo spettacolo di Cristicchi - pur senza poter pretendere che un artista dia la parola definitiva su di una vicenda storica complessa e discussa - aggiunge qualcosa in termini di verità e conoscenza oppure la sottrae?
Bernart Bartleby 2014/2/5 - 11:22
Bene, nell'attesa della mia “estinzione” (che avverrà senz'altro, a una certa data), ci siamo potuti godere questa bella e accorata silloge di Stefano Silli da Paese (Treviso). Il quale ha persino deciso che cosa avrei fatto 15 anni fa. Dev'essere una sorta di “viaggiatore nel tempo”, che dire. Per continuare, ha deciso pure che Josip Broz, detto “Tito”, sarebbe il mio “idolo”; e che Alessandra Kersevan (peraltro da me mai nominata in questa discussione) “sta alla storia come lui [il Silli] sta al cricket”. Intanto il Cristicchi, come a questo punto è logico, approda al “Giornale” il quale recensisce il suo spettacolo come “spettacolo che parla delle foibe” quando invece alle foibe non si fa il benché minimo accenno in “Magazzino 18”. O non sarà mica che tutti 'sti grandi indignati non solo non lo hanno visto, lo spettacolo di Cristicchi, ma neppure letto...? Insomma, ecco tutto l'humus di... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/2/5 - 15:30
Vedi, Lorenzo, so che, per la questione del LHC, mi sto ora rivolgendo ad un esperto di "estinzioni": dopo che avete rischiato di farci inghiottire tutti dal buco nero, figurati che cosa saranno mai le estinzioni predette da uno Stefano Silli. Il fatto è che a discussioni con simili personaggi, anche se non pregiudizialmente idioti (nel qual caso non avrei nemmeno accettato di discuterci), sono abituato da tempo quasi immemore. Obbediscono, mettiamola così, a regole ben precise e a una sorta di "scaletta"; il loro scopo principale è quello di scatenare la "rissa verbale" infilando, nel canovaccio che si sono fissati, ogni sorta di cose e proponendo "invettive" di stile a volte quasi messianico, come abbiamo visto un esempio prima. Quello che ho spesso chiamato un "guazzabuglio", insomma. Naturalmente, tali discussioni si rivelano ben presto inutili: non c'è nessunissima volontà di confrontarsi,... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/2/5 - 18:08
Giusto Riccardo, il problema di queste discussioni in stile facebook per quanto lo Stefano Silli dica di odiarlo, mi danno noia più che altro per l'incapacità di cogliere la complessità di certi eventi storici.
Capisco che in quanto figlio di esuli istriani (ma se è del '76 credo che sia più probabilmente nipote di esuli), si senta parte in causa fino a desiderare che Pippo Baudo si metta a parlare dell'esodo (francamente ci basta e avanza Bruno Vespa) ma a distanza di tanti anni uno dovrebbe anche cercare di distaccarsi dalle vicende famigliari, che per quanto interessanti, sono necessariamente parziali, soprattutto in un contesto così conflittuale dove ogni parte ha per forza di cose la "sua" verità. Se no anch'io dovrei sentirmi parte in causa perché nella famiglia di mia nonna ci fu chi faceva parte della Resistenza slovena durante il fascismo e pagò con la galera e anche peggio. Ma... (Continues)
Capisco che in quanto figlio di esuli istriani (ma se è del '76 credo che sia più probabilmente nipote di esuli), si senta parte in causa fino a desiderare che Pippo Baudo si metta a parlare dell'esodo (francamente ci basta e avanza Bruno Vespa) ma a distanza di tanti anni uno dovrebbe anche cercare di distaccarsi dalle vicende famigliari, che per quanto interessanti, sono necessariamente parziali, soprattutto in un contesto così conflittuale dove ogni parte ha per forza di cose la "sua" verità. Se no anch'io dovrei sentirmi parte in causa perché nella famiglia di mia nonna ci fu chi faceva parte della Resistenza slovena durante il fascismo e pagò con la galera e anche peggio. Ma... (Continues)
Lorenzo Maetti 2014/2/5 - 23:49
Naturalmente non posso sapere se il Silli Stefano sia figlio, nipote o cugino di un esule; usualmente, nelle discussioni, tendo ad accettare come vero quel che mi si dice. Potrebbe anche darsi che il padre del Silli fosse stato un bambino quando è dovuto venire via dall'Istria. Non intendo certamente indagare nella storia familiare di chicchessia, e se poi mi sono state dette delle menzogne la questione riguarda esclusivamente la coscienza di chi le dice. Proprio perché detesto le discussioni “stile Facebook”, non azzardo mai ipotesi su nessuno e su niente. Mi attengo esclusivamente a quel che viene detto (anzi, scritto), e al comportamento che viene tenuto.
Avrei ben poco da risponderti su quel che hai detto, Lorenzo; mi trova completamente d'accordo. Però, a mio parere, l'interesse per eventuali storie familiari (sempre che uno le voglia raccontare, chiaramente; io non forzo mai la cosa)... (Continues)
Avrei ben poco da risponderti su quel che hai detto, Lorenzo; mi trova completamente d'accordo. Però, a mio parere, l'interesse per eventuali storie familiari (sempre che uno le voglia raccontare, chiaramente; io non forzo mai la cosa)... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/2/6 - 01:12
Non capisco perchè è una discussione da facebook quello che scrivo...non ho facebook, cosa vuol dire?
Dovrei scrivere di meno o di più o trasferire la discussione via mail personalmente con Venturi? Ditemi che c'è da fare e lo faccio.
"Se è del '76 dubito che sia figlio di un esule, sarà il nipote" ; un'altra brillante considerazione, frutto di un calcolo nel vostro stile, a spanne, scritto a penna sulla carta del pane.
Invece sulle foibe i morti sono 798, punto e basta.
Siamo nel 2014, abbiamo anagrafi,strumenti di misurazione,gps,satelliti, ma non riusciamo ancora a censire i cinesi ad esempio. Invece 70 anni fa che non c'era nulla di tutto ciò siamo sicuri che erano 798.
Ma va bene, non dobbiamo fare conteggi (per la cronaca qualcuno dei vostri studiosi dice "una cinquantina")
Si è capito che se uno dice quello che pensate voi "è uno storico vero" se 10 dicono il contrario "non sono... (Continues)
Dovrei scrivere di meno o di più o trasferire la discussione via mail personalmente con Venturi? Ditemi che c'è da fare e lo faccio.
"Se è del '76 dubito che sia figlio di un esule, sarà il nipote" ; un'altra brillante considerazione, frutto di un calcolo nel vostro stile, a spanne, scritto a penna sulla carta del pane.
Invece sulle foibe i morti sono 798, punto e basta.
Siamo nel 2014, abbiamo anagrafi,strumenti di misurazione,gps,satelliti, ma non riusciamo ancora a censire i cinesi ad esempio. Invece 70 anni fa che non c'era nulla di tutto ciò siamo sicuri che erano 798.
Ma va bene, non dobbiamo fare conteggi (per la cronaca qualcuno dei vostri studiosi dice "una cinquantina")
Si è capito che se uno dice quello che pensate voi "è uno storico vero" se 10 dicono il contrario "non sono... (Continues)
Stefano Silli buzzurro 2014/2/6 - 09:44
ok mi scuso con Stefano per la cosa del "sarà nipote, non figlio...", una leggerezza sbagliata, magari se vuoi ci puoi raccontare di più della storia di tuo padre, quanti anni aveva quando ha dovuto l'Istria e cosa l'ha spinto, se ha avuto minacce dirette o piuttosto si trattava di una questione di "sentirsi italiano e non jugoslavo" o ancora questioni economiche o lavorative, tutto questo può essere interessante.
Sul racconto del raduno degli esuli che si ritrovano hai scritto delle belle parole e non ho niente da ridire.
Lasciami però dissentire sul fatto che i fascisti abbiano fatto i conti con i loro scheletri negli armadi. Anzi, il postfascista Gianfranco Fini fino a pochi anni fa gettava bottiglie nel mare a Trieste con proclami tipo "Fiume sarai italiana", neanche si credesse D'Annunzio. Più in generale la questione delle foibe viene utilizzata dai neofascisti per farsi passare... (Continues)
Sul racconto del raduno degli esuli che si ritrovano hai scritto delle belle parole e non ho niente da ridire.
Lasciami però dissentire sul fatto che i fascisti abbiano fatto i conti con i loro scheletri negli armadi. Anzi, il postfascista Gianfranco Fini fino a pochi anni fa gettava bottiglie nel mare a Trieste con proclami tipo "Fiume sarai italiana", neanche si credesse D'Annunzio. Più in generale la questione delle foibe viene utilizzata dai neofascisti per farsi passare... (Continues)
Lorenzo 2014/2/6 - 10:54
Perfetto, grazie Lorenzo, qua si riesce anche a parlare.
Intanto ti volevo dire che sono d'accordissimo su una cosa che hai scritto "in Italia ci sono 10 destre" che è anche uguale a dire "in Italia non c'è la destra" e infatti io sono di destra ma non mi sento rappresentato da nessuno.
Sono politicamente apolide, mi avete sgamato.
Sulla questione dei tedeschi ci sarebbe da riempire forum per anni, proprio ieri leggevo su un quotidiano l'annosa questione su quanto e cosa sapessero i tedeschi dei campi di sterminio e ancora oggi non riusciamo a darci una risposta esauriente, neppure in Polonia la situazione non era chiara.
Per dire che non è facile dare giudizi ad anni di distanza.
Io credo che con Fiuggi all'epoca Fini avesse rotto i ponti col passato, e anelavo infatti a una destra moderna, peccato che poi tra i colonnelli, i giochi di potere, la rottura tra i leader che ha fatto si... (Continues)
Intanto ti volevo dire che sono d'accordissimo su una cosa che hai scritto "in Italia ci sono 10 destre" che è anche uguale a dire "in Italia non c'è la destra" e infatti io sono di destra ma non mi sento rappresentato da nessuno.
Sono politicamente apolide, mi avete sgamato.
Sulla questione dei tedeschi ci sarebbe da riempire forum per anni, proprio ieri leggevo su un quotidiano l'annosa questione su quanto e cosa sapessero i tedeschi dei campi di sterminio e ancora oggi non riusciamo a darci una risposta esauriente, neppure in Polonia la situazione non era chiara.
Per dire che non è facile dare giudizi ad anni di distanza.
Io credo che con Fiuggi all'epoca Fini avesse rotto i ponti col passato, e anelavo infatti a una destra moderna, peccato che poi tra i colonnelli, i giochi di potere, la rottura tra i leader che ha fatto si... (Continues)
Stefano Silli spero meno buzzurro 2014/2/6 - 12:27
Oggi al GR1 delle 7 hanno detto che nelle foibe sono stati uccisi "decine di migliaia di italiani, uomini, donne e bambini"... e basta.
Oggi al GR2 delle 7.30 hanno detto che nelle foibe sono stati uccisi "migliaia di italiani"... Poi hanno intervistato Cristicchi che non ha parlato di foibe ma dell'esodo istriano e ha parlato di "bambini morti di freddo nei campi di raccolta" e di persone "morte di malinconia e di alcol, di depressione, si direbbe oggi, perchè sradicati dalle loro terre e dai loro legami sociali"...
Poi hanno intervistato un italiano sopravvissuto alla foibe che ha raccontato che gli jugoslavi, dei giovani croati, legarono lui e altri italiani col filo di ferro e poi lui vide che alcuni prigionieri erano costretti da quei soldati a prendere la rincorsa e a schiantarsi con la testa contro le rocce, e poi venivano risvegliati a secchiate d'acqua o con la baionetta o a calci...
Oggi al GR2 delle 7.30 hanno detto che nelle foibe sono stati uccisi "migliaia di italiani"... Poi hanno intervistato Cristicchi che non ha parlato di foibe ma dell'esodo istriano e ha parlato di "bambini morti di freddo nei campi di raccolta" e di persone "morte di malinconia e di alcol, di depressione, si direbbe oggi, perchè sradicati dalle loro terre e dai loro legami sociali"...
Poi hanno intervistato un italiano sopravvissuto alla foibe che ha raccontato che gli jugoslavi, dei giovani croati, legarono lui e altri italiani col filo di ferro e poi lui vide che alcuni prigionieri erano costretti da quei soldati a prendere la rincorsa e a schiantarsi con la testa contro le rocce, e poi venivano risvegliati a secchiate d'acqua o con la baionetta o a calci...
Bernart Bartleby 2014/2/10 - 09:16
i veri fascisti siete voi che mostrate tutto il vostro odio e la vostra violenza repressa nei vostri scritti
alessandro 2014/2/16 - 09:45
Ti Auguro
Un testo particolarmente ispirato .... della cantautrice per la Pace, la Nonviolenza,contro tutte le guerre e le mafie.
Ti Auguro...
(Continues)
(Continues)
2013/10/18 - 12:20
Song Itineraries:
The other side of AWS: AntiWar Shit
Non è l'inferno
(2011)
Ho dato la vita e il sangue per il mio paese
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luca 2013/10/18 - 00:52
Song Itineraries:
The other side of AWS: AntiWar Shit
Adieu, mon pays
Alcuni altri dati, comunque.
La manifestazione pro-Israele e pro-Tsahal cui Enrico Macias ha preso parte il 4 gennaio 2009 si è tenuta a Parigi in risposta ad una manifestazione di protesta tenutasi il giorno prima nella capitale francese, cui avevano preso parte 25.000 persone. Pochi giorni dopo, Enrico Macias ha ribadito un'intervista che il suo sostegno all'esercito israeliano "non verrà mai meno". Per un certo periodo, grazie alle sue "canzoni di pace", Enrico Macias è stato "ambasciatore della pace" dell'UNICEF; tale qualifica gli è stata però ritirata dall'organizzazione affiliata alle Nazioni Unite. La "Migdal", che aveva organizzato nel 2008 il raduno a sostegno di Tsahal cui Macias ha preso parte, è un'organizzazione di estrema destra; nel 2013, in occasione delle ultime elezioni legislative israeliane, Enrico Macias non ha mancato di sostenere apertamente Bibi Nethanyahu. Insomma, nessuna censura per le sue canzonette, ma a questo punto il "bollino bleah" non glielo toglie nessuno.
La manifestazione pro-Israele e pro-Tsahal cui Enrico Macias ha preso parte il 4 gennaio 2009 si è tenuta a Parigi in risposta ad una manifestazione di protesta tenutasi il giorno prima nella capitale francese, cui avevano preso parte 25.000 persone. Pochi giorni dopo, Enrico Macias ha ribadito un'intervista che il suo sostegno all'esercito israeliano "non verrà mai meno". Per un certo periodo, grazie alle sue "canzoni di pace", Enrico Macias è stato "ambasciatore della pace" dell'UNICEF; tale qualifica gli è stata però ritirata dall'organizzazione affiliata alle Nazioni Unite. La "Migdal", che aveva organizzato nel 2008 il raduno a sostegno di Tsahal cui Macias ha preso parte, è un'organizzazione di estrema destra; nel 2013, in occasione delle ultime elezioni legislative israeliane, Enrico Macias non ha mancato di sostenere apertamente Bibi Nethanyahu. Insomma, nessuna censura per le sue canzonette, ma a questo punto il "bollino bleah" non glielo toglie nessuno.
Riccardo Venturi 2013/6/27 - 16:49
In questo articolo pubblicato su Le Quotidien d’Oran nel 2011 e ripreso da Algerie-Focus viene raccontata una storia un po’ diversa sul periodo algerino di Macias e sui motivi dell’esodo degli ebrei da quel paese durante il conflitto coloniale…
Sintetizzando, i passaggi che mi hanno più colpito sono i seguenti, anche se non ho nessuna certezza circa l’attendibilità delle fonti citate:
- Raymond Leyris, meglio conosciuto come Cheikh Raymond, grande e rispettato musicista arabo-andaluso di fede ebraica, padre adottivo e artistico di Gaston Ghrenassia, meglio conosciuto come Enrico Macias, fin dai primi anni 50 accettò l’incarico offertogli dal Mossad israeliano di coordinare l’esodo della comunità ebraica della città di Constantine (Qacentina). Erano infatti gli anni in cui il neonato Stato ebraico coordinava le “Aliyah” degli ebrei sparsi nei vari Stati arabi nemici… E fin qui,... (Continues)
Sintetizzando, i passaggi che mi hanno più colpito sono i seguenti, anche se non ho nessuna certezza circa l’attendibilità delle fonti citate:
- Raymond Leyris, meglio conosciuto come Cheikh Raymond, grande e rispettato musicista arabo-andaluso di fede ebraica, padre adottivo e artistico di Gaston Ghrenassia, meglio conosciuto come Enrico Macias, fin dai primi anni 50 accettò l’incarico offertogli dal Mossad israeliano di coordinare l’esodo della comunità ebraica della città di Constantine (Qacentina). Erano infatti gli anni in cui il neonato Stato ebraico coordinava le “Aliyah” degli ebrei sparsi nei vari Stati arabi nemici… E fin qui,... (Continues)
Bernart 2013/6/28 - 13:48
La classica goccia da far traboccare il vaso. Direi che con questo squallidissimo personaggio la possiamo anche finire qui...
Riccardo Venturi 2013/6/28 - 15:46
Dicono i giovani di piazza Cherem
di certi vecchi ebrei di Costantina
che si aggirano ancora chi sa dove
e dove vanno i giovani cabili
per non sentire il presidente – dice
che l’acqua è il primo impegno dello Stato
Costantina, 15 agosto 2013
di certi vecchi ebrei di Costantina
che si aggirano ancora chi sa dove
e dove vanno i giovani cabili
per non sentire il presidente – dice
che l’acqua è il primo impegno dello Stato
Costantina, 15 agosto 2013
L.L. 2013/9/25 - 16:28
Davide e Golia
Ho trovato per caso questa pagina facendo una ricerca sui fatti del 1989. Premetto che sono cattolico e che mi piacciono molte canzoni del Gen Rosso; questa però non mi sembra riuscita molto male, sia per la musica, banalissima, sia per il testo, estremamente didascalico e privo di qualunque afflato poetico. Ciò detto, anche la presetnazione, invece di ironizzare su contenuti religiosi importanti per un credente, poteva limitarsi a un sia pure severissimo giudizio estetico. Un saluto
Giuseppe Caruso 2013/7/7 - 21:44
Nell'introduzione non si ironizza su "contenuti religiosi importanti per un credente"; in questo sito, di canzoni provenienti da ambiti religiosi (non solo cattolici) ce ne sono letteralmente a centinaia (vedere ad esempio questa, proveniente dallo scoutismo cattolico; ma è soltanto un esempio tra mille, con testi a volte provenienti direttamente dalle Scritture). Si ironizza sui contenuti di questa canzone, peraltro specificando che i Genrosso hanno fatto cose migliori di questa. Si potrà dire, sig. Caruso, "Gesummaria" o "Santiddìo" -anche in senso ironico- senza che un cattolico debba per forza prenderle come "bestemmie" o, comunque, come offese alle proprie convinzioni religiose? Comunque sia, il problema è -credo- di altra natura; deriva dal fatto di non saper resistere mai (da cattolico o da ateo non ha nessuna importanza) a esprimere giudizi basandosi su una "pagina trovata a caso"... (Continues)
CCG/AWS Staff 2013/7/7 - 23:21
Enfants de tout pays
Per l'attribuzione del "Bollino bleah", si veda Adieu, mon pays. Segnalo che Enrico Macias è anche interprete di una "Malheur à celui qui blesse un enfant" ("Sventura a chi ferisce un bambino", 1975, testo di Jacques Demarny), alla quale si potrebbe rispondere così:
Due delle centinaia di bambini uccisi a Gaza durante gli attacchi israeliani tanto calorosamente sostenuti dal signor Gaston Ghrenassia, o Enrico Macias.
Due delle centinaia di bambini uccisi a Gaza durante gli attacchi israeliani tanto calorosamente sostenuti dal signor Gaston Ghrenassia, o Enrico Macias.
Riccardo Venturi 2013/6/27 - 17:07
Apprendre à vivre ensemble
Nella foto, un tipico esempio di "Apprendre à vivre ensemble d'Israël en Irlande":
Ahmed il Lavavetri 2013/6/27 - 16:57
×
'gnorro la data e il luogo, non parladone del tempo...
Label: Carrere
Country: Belgium
Released: 1986
Genre: Electronic
Style: Italo Disco
Dati e immagini tratti da da Feel the Rhythm, sito dedicato all'Italo Disco gestito da un appassionato turco (sic).
Nessuna notizia biografica è stata per ora potuta reperire su Umberto Tabbi. In una miriade di siti e pagine è indicato come "Umberto Tabbini", su un disco è "Umerto Tabbi" (forse avevano deciso che c'erano troppe "b". [RV]