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Matri i l'emigranti
![Matri i l'emigranti](img/upl/YailaCop.jpg)
2018
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
Sunnu passati ormai tant'anni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/7/27 - 12:45
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Maman
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2018
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
Natena sa ma robe bii yaye diotatouma yaye
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/7/27 - 12:29
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Taranta migrante
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2018
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
Quante aspirazioni tutte ammucchiate sui barconi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/7/27 - 12:08
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Diventano mare
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2018
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
Porterò solo le mie mani, per accarezzarti
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/7/27 - 10:38
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Itaca o Milano
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2018
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
La mia terra oggi è sabbia nelle tasche
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/7/27 - 10:32
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Antiche rotte
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2018
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
Yayla musiche ospitali
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (Continues)
Ti sento qui nell'aria co sta luce
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/7/27 - 10:15
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Nuova terra
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2018
Yayla musiche ospitali
(D. Fossati, A. Ruggiero, R. Colombo)
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero,... (Continues)
Yayla musiche ospitali
(D. Fossati, A. Ruggiero, R. Colombo)
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero,... (Continues)
Si vivrà di nuova terra e nuove città
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/7/27 - 10:10
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Trabau
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[2008]
Album : Bartàs
Album : Bartàs
CNE, emplois précaires
(Continues)
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Contributed by adriana 2018/7/19 - 08:12
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Les fiancés du Nord
[1891]
"Romance créée par Marius Richard, de la Scala"
Paroles / Testo / Lyrics / Sanat : René Esse
Musique / Musica / Music / Musiikki: Gaston Maquis
Interprétation / Interpretazione / Performed by / Laulun esittäjä: Aurore Beaulé
La fusillade de Fourmies est un évènement qui s'est déroulé le 1er mai 1891 à Fourmies (Nord). Ce jour-là, la troupe met fin dans le sang à une manifestation pacifique d'ouvriers clamant : « C'est les huit heures qu'il nous faut ! ». Le bilan est de neuf morts et de 35 blessés. Cet événement fournit un écho national aux socialistes.
Le contexte
Vieille cité industrielle du Nord de la France, la ville de Fourmies atteint son apogée industrielle et démographique à la fin du XIXe siècle grâce au textile. Elle compte alors 37 filatures de coton et de laine, 15 000 habitants, en majorité des ouvriers. Le centre lainier représente alors près d'un cinquième... (Continues)
"Romance créée par Marius Richard, de la Scala"
Paroles / Testo / Lyrics / Sanat : René Esse
Musique / Musica / Music / Musiikki: Gaston Maquis
Interprétation / Interpretazione / Performed by / Laulun esittäjä: Aurore Beaulé
La fusillade de Fourmies est un évènement qui s'est déroulé le 1er mai 1891 à Fourmies (Nord). Ce jour-là, la troupe met fin dans le sang à une manifestation pacifique d'ouvriers clamant : « C'est les huit heures qu'il nous faut ! ». Le bilan est de neuf morts et de 35 blessés. Cet événement fournit un écho national aux socialistes.
Le contexte
Vieille cité industrielle du Nord de la France, la ville de Fourmies atteint son apogée industrielle et démographique à la fin du XIXe siècle grâce au textile. Elle compte alors 37 filatures de coton et de laine, 15 000 habitants, en majorité des ouvriers. Le centre lainier représente alors près d'un cinquième... (Continues)
Ils étaient du même village
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/7/18 - 13:57
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Les Martyrs de Fourmies : Romance, Souvenir du 1er Mai 1891
[1892]
Paroles / Testo / Lyrics / Sanat: Ernest Voillequin
Musique / Musica / Music / Musiikki: Georges Poivilliers
La fusillade de Fourmies est un évènement qui s'est déroulé le 1er mai 1891 à Fourmies (Nord). Ce jour-là, la troupe met fin dans le sang à une manifestation pacifique d'ouvriers clamant : « C'est les huit heures qu'il nous faut ! ». Le bilan est de neuf morts et de 35 blessés. Cet événement fournit un écho national aux socialistes.
Le contexte
Vieille cité industrielle du Nord de la France, la ville de Fourmies atteint son apogée industrielle et démographique à la fin du XIXe siècle grâce au textile. Elle compte alors 37 filatures de coton et de laine, 15 000 habitants, en majorité des ouvriers. Le centre lainier représente alors près d'un cinquième de l'industrie lainière française et la région fourmisienne est le premier centre mondial de la laine peignée jusqu'en... (Continues)
Paroles / Testo / Lyrics / Sanat: Ernest Voillequin
Musique / Musica / Music / Musiikki: Georges Poivilliers
La fusillade de Fourmies est un évènement qui s'est déroulé le 1er mai 1891 à Fourmies (Nord). Ce jour-là, la troupe met fin dans le sang à une manifestation pacifique d'ouvriers clamant : « C'est les huit heures qu'il nous faut ! ». Le bilan est de neuf morts et de 35 blessés. Cet événement fournit un écho national aux socialistes.
Le contexte
Vieille cité industrielle du Nord de la France, la ville de Fourmies atteint son apogée industrielle et démographique à la fin du XIXe siècle grâce au textile. Elle compte alors 37 filatures de coton et de laine, 15 000 habitants, en majorité des ouvriers. Le centre lainier représente alors près d'un cinquième de l'industrie lainière française et la région fourmisienne est le premier centre mondial de la laine peignée jusqu'en... (Continues)
Dans la commune, c'était fête
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/7/18 - 13:49
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Magliette rosse
![Magliette rosse](img/upl/paNe.png)
Ivan Guillaume Cosenza (2018)
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/deed.it
Il brano si concentra sulla progressiva involuzione della sinistra e del pacifismo di fronte al deterioramento delle condizioni sociali, alla guerra sia militare che economica, principale causa di povertà e flussi migratori, ed alla conseguente ascesa delle destre, in Italia così come nel resto dell'Occidente. L'unica risposta che l'odierna società civile è in grado di fornire sono le vuote e "spettacolari" campagne di sensibilizzazione, in cui si rimuovono le cause e si considerano esclusivamente le conseguenze.
I nomi dei fautori della guerra e dello sfruttamento vengono così sostituiti con la retorica e con azioni simboliche, i metodi classici di dibattito e di lotta vengono soffocati da autorevoli hashtag e da cortei carnevaleschi, mentre la difesa dei popoli e dei rispettivi Paesi di origine viene... (Continues)
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/deed.it
Il brano si concentra sulla progressiva involuzione della sinistra e del pacifismo di fronte al deterioramento delle condizioni sociali, alla guerra sia militare che economica, principale causa di povertà e flussi migratori, ed alla conseguente ascesa delle destre, in Italia così come nel resto dell'Occidente. L'unica risposta che l'odierna società civile è in grado di fornire sono le vuote e "spettacolari" campagne di sensibilizzazione, in cui si rimuovono le cause e si considerano esclusivamente le conseguenze.
I nomi dei fautori della guerra e dello sfruttamento vengono così sostituiti con la retorica e con azioni simboliche, i metodi classici di dibattito e di lotta vengono soffocati da autorevoli hashtag e da cortei carnevaleschi, mentre la difesa dei popoli e dei rispettivi Paesi di origine viene... (Continues)
Come mai ci è mancato il coraggio di mostrargli le colpe
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ivan Guillaume Cosenza 2018/7/15 - 18:48
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Miseria
![Miseria](img/upl/Pochetteresistencia.jpg)
[2016]
Album : Resisténcia
Album : Resisténcia
Tota la jornada acacha la testa
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/7/12 - 07:31
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Ice
![Ice](img/art/t1539156.jpg)
[2018]
State terror. For the children and their parents.
State terror. For the children and their parents.
She left late at night out of sight of the gangs
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/7/11 - 10:43
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Keops pyramid
![Keops pyramid](img/upl/vemkan.jpg)
[1972]
Scritta e composta da / Written and composed by / Écrite et composée par / Skriven och komponerad av / Sanat ja sävel: Mikael Wiehe
Album: Vem kan man lita på?
"Keops pyramid" är en sång skriven av Mikael Wiehe, medlem i det svenska proggbandet Hoola Bandoola Band som spelade in låten på albumet Vem kan man lita på? 1972. I låten använder Wiehe historien om byggandet av kung Keops pyramid som en parallell till andra samhällen genom tiderna där många har arbetat för att få ska ha det bra. Låten är en av många Hoola Bandoola Band-låtar med ett klart vänsterbudskap. Förutom byggandet av kung Keops pyramid innehåller låten även referenser till Babels torn, i mittensektionen. "Keops pyramid" har sedan den skrevs framförts live många gånger och finns med på Hoola Bandoola Bands enda officiella liveskiva, För dom som kommer sen. I den versionen är arrangemanget något förändrat och introt... (Continues)
Scritta e composta da / Written and composed by / Écrite et composée par / Skriven och komponerad av / Sanat ja sävel: Mikael Wiehe
Album: Vem kan man lita på?
"Keops pyramid" är en sång skriven av Mikael Wiehe, medlem i det svenska proggbandet Hoola Bandoola Band som spelade in låten på albumet Vem kan man lita på? 1972. I låten använder Wiehe historien om byggandet av kung Keops pyramid som en parallell till andra samhällen genom tiderna där många har arbetat för att få ska ha det bra. Låten är en av många Hoola Bandoola Band-låtar med ett klart vänsterbudskap. Förutom byggandet av kung Keops pyramid innehåller låten även referenser till Babels torn, i mittensektionen. "Keops pyramid" har sedan den skrevs framförts live många gånger och finns med på Hoola Bandoola Bands enda officiella liveskiva, För dom som kommer sen. I den versionen är arrangemanget något förändrat och introt... (Continues)
Jag är en av dom som slavar på kung Keops pyramid,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/7/9 - 19:44
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Refugee
![Refugee](img/upl/buenamedic.jpg)
[2015]
Album: Buena Medicina
Album: Buena Medicina
70 Jahre sind so wenig und so viel,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/7/6 - 12:17
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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L’Europe de Frontex
![L’Europe de Frontex](img/thumb/a11524_130x140.jpeg)
Paroles et musique : la parisienne libérée
Dans l’Europe de Frontex
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/7/6 - 12:09
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
No border
![No border](img/upl/imagecd.jpg)
Le pouvoir trace ses lignes sur la terre,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/7/5 - 08:24
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Un altro me
![Un altro me](img/upl/Un_Altro_Me.jpg)
[2012]
Album : Un altro me
Album : Un altro me
Un altro me, ed altri guai,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/7/1 - 02:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Oltremare
![Oltremare](img/upl/3794942_1321_raffaele_casarano_180124_6033.jpg)
2018
Oltremare
feat. Danno, al secolo Simone Eleuteri, voce storica di Colle der fomento
La musica di Raffaele Casarano, fiore all’occhiello della Tuk Music diretta da Paolo Fresu, si fonde con le parole di Simone "Danno" Eleutheri dei Colle Der Fomento per Oltremare, il racconto del viaggio dei migranti alla ricerca della salvezza, "oltre un mondo feroce lasciato alle spalle da dimenticare", "oltre un sogno rubato e pagato col sangue che ti riga le guance, ci sta un mare che inghiotte la vita di notte, c’è una bocca che piange". Una collaborazione inedita per il rapper, considerato una vera e propria leggenda per la scena hip hop italiana di cui fa parte dagli anni Novanta. E che non è nuovo a sperimentazioni simili, da poco salito sul palco accompagnato dalla Piccola Orchestra di Torpignattara, un inno alla multiculturalità. Oltremare racconta il viaggio dei migranti e si fa metafora... (Continues)
Oltremare
feat. Danno, al secolo Simone Eleuteri, voce storica di Colle der fomento
La musica di Raffaele Casarano, fiore all’occhiello della Tuk Music diretta da Paolo Fresu, si fonde con le parole di Simone "Danno" Eleutheri dei Colle Der Fomento per Oltremare, il racconto del viaggio dei migranti alla ricerca della salvezza, "oltre un mondo feroce lasciato alle spalle da dimenticare", "oltre un sogno rubato e pagato col sangue che ti riga le guance, ci sta un mare che inghiotte la vita di notte, c’è una bocca che piange". Una collaborazione inedita per il rapper, considerato una vera e propria leggenda per la scena hip hop italiana di cui fa parte dagli anni Novanta. E che non è nuovo a sperimentazioni simili, da poco salito sul palco accompagnato dalla Piccola Orchestra di Torpignattara, un inno alla multiculturalità. Oltremare racconta il viaggio dei migranti e si fa metafora... (Continues)
Oltre un sogno rubato e pagato col sangue
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/6/26 - 18:37
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Canto di accoglienza
![Canto di accoglienza](img/upl/migranti-palermo-624x300.jpg)
Da "Trama Tenue" (1999)
Testo di Ginevra Di Marco
Musica di Francesco Magnelli
Chissà se Ginevra di Marco quando ha scritto questa canzone 20 anni fa pensava a questa accoglienza. Ma oggi parlare di accoglienza è diventato rivoluzionario, e quindi per me questa è una CCG.
Testo di Ginevra Di Marco
Musica di Francesco Magnelli
Chissà se Ginevra di Marco quando ha scritto questa canzone 20 anni fa pensava a questa accoglienza. Ma oggi parlare di accoglienza è diventato rivoluzionario, e quindi per me questa è una CCG.
Lasciati avvicinare
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Contributed by Dq82 2018/6/26 - 18:28
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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'E Quatte Notte
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[2018]
Album :Rúa San Giacomo (Marocco Music/Aquadia)
Album :Rúa San Giacomo (Marocco Music/Aquadia)
Dint' a 'stu lagno sole e sudore
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Contributed by adriana 2018/6/21 - 15:26
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The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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E la femina impîs ch'a lu cjala
![E la femina impîs ch'a lu cjala](img/upl/Lino2BStraulino-ZanierCop.jpg)
Musicata da Lino Straulino
Ogni sera. Lino Straulino al cjante Leonardo Zanier (2018)
Ogni sera. Lino Straulino al cjante Leonardo Zanier (2018)
vêso mai jodût
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Contributed by Dq82 2018/6/21 - 10:10
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The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Praying for Time
![Praying for Time](img/upl/listenwithoutprejudice-650x650.jpg)
[1990]
Album: "Listen Without Prejudice Vol. 1"
Testo, musica, arrangiamento e produzione di George Michael
Dopo le "prove generali" fatte con Hand to Mouth e Crazyman Dance, due canzoni dense di sensibilità e di attenzione al sociale composte entrambe attorno al 1987 (anche se la seconda venne pubblicata solo nel 1992), George Michael nel 1990 completa il percorso dando alla luce la sola canzone davvero conosciuta - anzi immensamente popolare - di questo pregevole trittico.
Che le tre canzoni tra loro siano legate da un filo rosso emerge anche dal riferimento, nel testo di ognuna di esse, alla scusa principale di chi è solito voltare la testa dall'altra parte: il "non avere tempo".
Praying For Time è un brano dedicato al tema della povertà; dell'egoismo avido di chi ha già molto; della forbice sempre più ampia ed impietosa tra ricchi e poveri (tra i quali, in costante aumento, proprio... (Continues)
Album: "Listen Without Prejudice Vol. 1"
Testo, musica, arrangiamento e produzione di George Michael
Dopo le "prove generali" fatte con Hand to Mouth e Crazyman Dance, due canzoni dense di sensibilità e di attenzione al sociale composte entrambe attorno al 1987 (anche se la seconda venne pubblicata solo nel 1992), George Michael nel 1990 completa il percorso dando alla luce la sola canzone davvero conosciuta - anzi immensamente popolare - di questo pregevole trittico.
Che le tre canzoni tra loro siano legate da un filo rosso emerge anche dal riferimento, nel testo di ognuna di esse, alla scusa principale di chi è solito voltare la testa dall'altra parte: il "non avere tempo".
Praying For Time è un brano dedicato al tema della povertà; dell'egoismo avido di chi ha già molto; della forbice sempre più ampia ed impietosa tra ricchi e poveri (tra i quali, in costante aumento, proprio... (Continues)
These are the days of the open hand
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Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2018/6/19 - 16:47
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The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Affermativo
![Affermativo](img/upl/4110Y2Be85ZL._SX466_.jpg)
[2017]
Scritta da Lorenzo Cherubini Jovanotti
Nell'album "Oh, vita!"
Pubblicato come singolo nella versione remix di Takagi & Ketra Gipsy Trap
Scritta da Lorenzo Cherubini Jovanotti
Nell'album "Oh, vita!"
Pubblicato come singolo nella versione remix di Takagi & Ketra Gipsy Trap
Mi ricordo il rumore del vento
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Contributed by Bernart Bartleby 2018/6/17 - 11:20
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Lu Fiju a Milano
![Lu Fiju a Milano](img/upl/petipitunga2.jpg)
[2016]
Album : Petipitugna
Album : Petipitugna
Nce do cristiani, maritu e muiere
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Contributed by adriana 2018/6/15 - 16:07
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Fordre niemand, mein Schicksal zu hören
Anonymous
![Fordre niemand, mein Schicksal zu hören](img/upl/_dL_5b23b184_414b458d.jpg)
[metà 800]
Canzone di autore anonimo, probabilmente sulla melodia della popolare francese “D’un héros que la France revére”
Interpretata dal duo folk tedesco Zupfgeigenhansel, nel loro album del 1978 intitolato “Volkslieder 3 - Im Krug Zum Grünen Kranze”.
Canzone di autore anonimo, probabilmente sulla melodia della popolare francese “D’un héros que la France revére”
Interpretata dal duo folk tedesco Zupfgeigenhansel, nel loro album del 1978 intitolato “Volkslieder 3 - Im Krug Zum Grünen Kranze”.
Fordre niemand, mein Schicksal zu hören
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Contributed by Bernart Bartleby 2018/6/15 - 13:30
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Ein Krampenschlag vor Tag
![Ein Krampenschlag vor Tag](img/upl/_dL_5b23b169_429566d6.jpg)
[1934]
Versi di Theodor Kramer (1897-1958), uno dei più importanti poeti austriaci del 900.
Musica del duo folk tedesco Zupfgeigenhansel, in “Andre, die das Land so sehr nicht liebten”, loro ultimo album prima dello scioglimento nel 1985. Il lavoro è interamento dedicato alle opere di Theodor Kramer
La semplicità della quotidianità contadina e artigiana della Bassa Austria, la ricerca istintiva del colorito locale in tutte le sue sfumature e la quasi maniacale insistenza descrittiva del particolare in forma lirica non rimangono mai circoscritte al solo mondo della campagna austriaca, ma si estendono anche alla sfera della periferia industriale di una metropoli come Vienna dove Kramer, silenziosamente, senza perdersi in digressioni autoriali, ritrae la miseria del proletariato e del suo vivere incerto.
È il caso della poesia “Ein Krampenschlag vor Tag” (Una picconata in pieno giorno,... (Continues)
Versi di Theodor Kramer (1897-1958), uno dei più importanti poeti austriaci del 900.
Musica del duo folk tedesco Zupfgeigenhansel, in “Andre, die das Land so sehr nicht liebten”, loro ultimo album prima dello scioglimento nel 1985. Il lavoro è interamento dedicato alle opere di Theodor Kramer
La semplicità della quotidianità contadina e artigiana della Bassa Austria, la ricerca istintiva del colorito locale in tutte le sue sfumature e la quasi maniacale insistenza descrittiva del particolare in forma lirica non rimangono mai circoscritte al solo mondo della campagna austriaca, ma si estendono anche alla sfera della periferia industriale di una metropoli come Vienna dove Kramer, silenziosamente, senza perdersi in digressioni autoriali, ritrae la miseria del proletariato e del suo vivere incerto.
È il caso della poesia “Ein Krampenschlag vor Tag” (Una picconata in pieno giorno,... (Continues)
Was bin ich nur so jäh erwacht?
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2018/6/15 - 13:18
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Ellerinize ve Yalana Dair
![Ellerinize ve Yalana Dair](img/upl/ellerimiz.jpg)
[1949]
Versi di Nâzım Hikmet
Una poesia messa in musica da Maksut Göksu in un album del 1977 intitolato “Bağımsızlığa Ezgiler”, interpretato dal cantante e musicista Yusuf Dağüstün (1947-1999).
Più recentemente (2017), nell’album di Metin Belgin intitolato “Rüzgara Karşı Yürüyen Adam : Nazım Hikmet”
Versi di Nâzım Hikmet
Una poesia messa in musica da Maksut Göksu in un album del 1977 intitolato “Bağımsızlığa Ezgiler”, interpretato dal cantante e musicista Yusuf Dağüstün (1947-1999).
Più recentemente (2017), nell’album di Metin Belgin intitolato “Rüzgara Karşı Yürüyen Adam : Nazım Hikmet”
Bütün taşlar gibi vekarlı,
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Contributed by Bernart Bartleby 2018/6/13 - 13:04
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The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Il valore del lavoro vero
![Il valore del lavoro vero](img/upl/fuego-y-corazon.jpg)
[2018]
Album : Fuego y corazon
Album : Fuego y corazon
Il valore del lavoro vero, il valore del lavoro vero, il vero oro del lavoro è in un futuro meno nero!
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Contributed by Dq82 2018/6/11 - 19:05
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The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Büyük insanlık
![Büyük insanlık](img/upl/117905214.jpg)
[1958]
Versi di Nâzım Hikmet
Musica di Zülfü Livaneli, nel suo album del 1979 intitolato “Atlının Türküsü”
Versi di Nâzım Hikmet
Musica di Zülfü Livaneli, nel suo album del 1979 intitolato “Atlının Türküsü”
Büyük insanlık gemide güverte yolcusu
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Contributed by Bernart Bartleby 2018/6/11 - 08:29
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Danzica e Poznam come Detroit
![Danzica e Poznam come Detroit](img/art/t1122241.jpg)
[anno imprecisato, forse 1971?]
Testo di Joe Fallisi, dall'archivio personale
Musica: non pervenuta
"Dicembre 1970: a Danzica, Stettino e nei grandi centri operai polacchi un possente movimento di lotta dei lavoratori scuote il paese protestando contro la politica del partito comunista al potere che ha appena concluso una serie di accordi con la Germania Occidentale per "convertire" l'economia polacca e raggiungere la competitività del MEC. Il prezzo degli accordi viene fatto pagare ai lavoratori attraverso l'intensificazione dei ritmi sui luoghi di lavoro, e un massiccio aumento dei prezzi alimentari con la decurtazione dei salari. La rivolta operaia è diretta contro la burocrazia e il capitalismo di Stato: al canto dell'Internazionale i lavoratori attaccano il quartier generale del Partito Comunista e nel corso delle manifestazioni di strada, seguite allo sciopero, la polizia spara sui... (Continues)
Testo di Joe Fallisi, dall'archivio personale
Musica: non pervenuta
"Dicembre 1970: a Danzica, Stettino e nei grandi centri operai polacchi un possente movimento di lotta dei lavoratori scuote il paese protestando contro la politica del partito comunista al potere che ha appena concluso una serie di accordi con la Germania Occidentale per "convertire" l'economia polacca e raggiungere la competitività del MEC. Il prezzo degli accordi viene fatto pagare ai lavoratori attraverso l'intensificazione dei ritmi sui luoghi di lavoro, e un massiccio aumento dei prezzi alimentari con la decurtazione dei salari. La rivolta operaia è diretta contro la burocrazia e il capitalismo di Stato: al canto dell'Internazionale i lavoratori attaccano il quartier generale del Partito Comunista e nel corso delle manifestazioni di strada, seguite allo sciopero, la polizia spara sui... (Continues)
Danzica e Poznam come Detroit
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Contributed by Riccardo Venturi 2018/6/10 - 21:42
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The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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In Harm's Way
![In Harm's Way](img/upl/PastedGraphic-11-copy1.jpg)
Scritta da Amanda Palmer
Videoclip di Abel Azcona
rewind a year or so…to septemer 3rd, 2015.
remember this?
if you weren’t living out of the news cycle, you saw this.
this is aylan kurdi, a 3-year-old boy who was lying dead, face down on the shores of turkey during the crisis of 2015…and just happened to be captured by a news photographer.
but children were dying daily, hourly, minutely.
the world turned its attention to the crisis because of the photo, but the news cycle fades, and crisis didn’t go away. it persists.
when i saw the photo, like most people (i assume), my heart skipped a beat and i found myself crying.
how could all of us in this world be taking such poor care of one another?
what the fuck is happening?
i was due to give birth in two weeks.
my womb hurt.
two weeks later, i gave birth to ash in the woods of tenessee, far away from the news, far away from everything.... (Continues)
Videoclip di Abel Azcona
rewind a year or so…to septemer 3rd, 2015.
remember this?
if you weren’t living out of the news cycle, you saw this.
this is aylan kurdi, a 3-year-old boy who was lying dead, face down on the shores of turkey during the crisis of 2015…and just happened to be captured by a news photographer.
but children were dying daily, hourly, minutely.
the world turned its attention to the crisis because of the photo, but the news cycle fades, and crisis didn’t go away. it persists.
when i saw the photo, like most people (i assume), my heart skipped a beat and i found myself crying.
how could all of us in this world be taking such poor care of one another?
what the fuck is happening?
i was due to give birth in two weeks.
my womb hurt.
two weeks later, i gave birth to ash in the woods of tenessee, far away from the news, far away from everything.... (Continues)
What i cannot see cannot be not untrue
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2018/6/10 - 10:27
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The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Padre Nostro
![Padre Nostro](img/upl/EdoardoDeAngelisCop.jpg)
2018
nuoveCanzoni
PADRE NOSTRO è una preghiera laica, scoppiata come una tempesta in mare, un grido lacerante e necessario, quando gli occhi vedono quello che non vogliono guardare, e si cerca una ragione in una logica inesistente, e per poter sopravvivere si cercano forza e ricchezza nel dolore del nostro tempo, in attesa di un rinascimento.
nuoveCanzoni
PADRE NOSTRO è una preghiera laica, scoppiata come una tempesta in mare, un grido lacerante e necessario, quando gli occhi vedono quello che non vogliono guardare, e si cerca una ragione in una logica inesistente, e per poter sopravvivere si cercano forza e ricchezza nel dolore del nostro tempo, in attesa di un rinascimento.
Dio della tempesta dio delle barche rotte
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Contributed by Dq82 2018/6/9 - 22:27
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The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Meldunek
![Meldunek](img/thumb/c45850_130x140.jpeg?1528546138)
Grazie Rick.
Ti faccio sapere più tardi come vanno le tue ultime traduzioni dal polacco. 'Sta primavera galoppante di quest'anno mi ha messo una tarantola nelle mutande che mi è difficile sofermarsi su qualsiasi cosa che accade più a lungo. Volevo solamente attirare la tua attenzione su questo mio contributo di cinque anni fa orsono. È un altro pezzo poco conosciuto e nello stesso tempo geniale, se non profetico, addirritura, di Jacek. Non riesco poi rintraciare nessuna informazione su frammenti del film che illustrano il brano su video di YT. Forse tu ne sai qualcosa??? Di che film si tratta, sarò russo???
Salud
ps
Grazie anche a Marco V.
Ti faccio sapere più tardi come vanno le tue ultime traduzioni dal polacco. 'Sta primavera galoppante di quest'anno mi ha messo una tarantola nelle mutande che mi è difficile sofermarsi su qualsiasi cosa che accade più a lungo. Volevo solamente attirare la tua attenzione su questo mio contributo di cinque anni fa orsono. È un altro pezzo poco conosciuto e nello stesso tempo geniale, se non profetico, addirritura, di Jacek. Non riesco poi rintraciare nessuna informazione su frammenti del film che illustrano il brano su video di YT. Forse tu ne sai qualcosa??? Di che film si tratta, sarò russo???
Salud
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Grazie anche a Marco V.
Krzysiek 2018/6/7 - 22:02
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Mohamed
![Mohamed](img/upl/news136499.jpg)
Adattamento di Alessio Lega di una canzone di Dario Muci
Questa canzone mi viene da Dario Muci, che considero la più bella voce (non un cantante, ma un uomo che canta) non solo del Salento. Gliel’ho sentita fare una volta, e da allora la melodia e il tema mi hanno ossessionato. Non ricordando il suo, ho scritto un mio testo che dice più o meno le stesse cose in italiano (il suo è in leccese).
L’ho fatta qualche volta nei concerti e ho visto che commuoveva il pubblico quanto me, che mi si spezza la voce ogni volta.
Oggi non riesco più a tenerla per me, e la rendo pubblica qui. È un atto d’amore per i nostri fratelli stranieri oggi in pericolo, come ieri i nostri padri. È un atto di stima per Dario. È un atto di memoria per noi che l’abbiamo persa. Spero sia un atto di speranza per tutti.
Questa canzone mi viene da Dario Muci, che considero la più bella voce (non un cantante, ma un uomo che canta) non solo del Salento. Gliel’ho sentita fare una volta, e da allora la melodia e il tema mi hanno ossessionato. Non ricordando il suo, ho scritto un mio testo che dice più o meno le stesse cose in italiano (il suo è in leccese).
L’ho fatta qualche volta nei concerti e ho visto che commuoveva il pubblico quanto me, che mi si spezza la voce ogni volta.
Oggi non riesco più a tenerla per me, e la rendo pubblica qui. È un atto d’amore per i nostri fratelli stranieri oggi in pericolo, come ieri i nostri padri. È un atto di stima per Dario. È un atto di memoria per noi che l’abbiamo persa. Spero sia un atto di speranza per tutti.
Così cacciati da queste parti
(Continues)
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2018/6/7 - 19:33
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The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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70 persone
![70 persone](img/upl/18715076_303.jpg)
[1968]
Parole e musica di Enzo Jannacci
Nell’album “Vengo anch'io? No, tu no!”
Con l’accompagnamento dell’orchestra di Luis Enriquez Bacalov
Testo trovato su LyricsWikia
Parole e musica di Enzo Jannacci
Nell’album “Vengo anch'io? No, tu no!”
Con l’accompagnamento dell’orchestra di Luis Enriquez Bacalov
Testo trovato su LyricsWikia
Ho visto un mare di gente
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2018/6/7 - 13:23
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The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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La mia gente
![La mia gente](img/upl/13_-_Enzo_Jannacci_-_Front.jpg)
[1970]
Parole e musica di Enzo Jannacci
La traccia che dà il titolo all’album del 1970
Testo trovato su LyricsWikia
“… Gli amori di Jannacci, sbocciati fra i pendolari che fanno la spola tra la periferia milanese e le fabbriche del miracolo economico, hanno tutti un triste epilogo; o se l’hanno lieto, nessuno se ne accorge, perché i «poveri cristi» fanno parte della moltitudine anonima descritta in La mia gente (1970): «La mia gente, la mia gente muore e nessuno se ne accorge»; personaggi che «li han lasciati accoppare dietro a una ciminiera». Evidente in questa canzone, e peraltro dichiarato, è il debito che Jannacci contrae con Jacques Brel...”
(dal Dizionario Biografico degli Italiani, di Stefano Pivato, Treccani, 2017)
Parole e musica di Enzo Jannacci
La traccia che dà il titolo all’album del 1970
Testo trovato su LyricsWikia
“… Gli amori di Jannacci, sbocciati fra i pendolari che fanno la spola tra la periferia milanese e le fabbriche del miracolo economico, hanno tutti un triste epilogo; o se l’hanno lieto, nessuno se ne accorge, perché i «poveri cristi» fanno parte della moltitudine anonima descritta in La mia gente (1970): «La mia gente, la mia gente muore e nessuno se ne accorge»; personaggi che «li han lasciati accoppare dietro a una ciminiera». Evidente in questa canzone, e peraltro dichiarato, è il debito che Jannacci contrae con Jacques Brel...”
(dal Dizionario Biografico degli Italiani, di Stefano Pivato, Treccani, 2017)
La mia gente,
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2018/6/7 - 11:27
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Quaranta ghei d'inverno
Anonymous
E anche questa una canzone di protesta dei contadini dell'Alto Milanese risalente agli anni 1885-1889. Le agitazioni dei braccianti agricoli, iniziatesi nel Mantovano al grido de "la boje", si erano estese presto a tutta la Lombardia, poiché la situazione economica dei lavoratori della terra era in quegli anni ovunque insostenibile. E’ di quel periodo infatti il grande esodo verso le Americhe dei contadini del Nord, come testimoniano anche gli ultimi due versi di questa canzone. Il termine "pendizzi" è stato tradotto da vari raccoglitori con "debiti" che in effetti è una delle accezioni del vocabolo lombardo. Nel contesto della canzone però ci sembra piú giusto attribuirgli il significato di "appendici", cioè appendice dei contratti agrari. Citiamo ancora dal classico Cherubini (v.): "Quei regali, consistenti per lo piú in lino, pollami, uova, selvaggiumi o simili, che il conduttore di beni... (Continues)
B.B. 2018/6/5 - 10:28
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E ven quel més
Anonymous
![E ven quel més](img/upl/49400184f0ecfc14df47e55d27db8a48.jpg)
Un brano raccolto ad Arluno, nell’Alto Milanese, e inciso dal Nuovo Canzoniere Milanese nell’LP “Il bosco degli alberi : Storia d'Italia dall'Unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari”, a cura di Gianni Bosio e Francesco Coggiola, I Dischi del Sole, 1971.
Testo trovato nel volume di Nanni Svampa "La mia morosa cara. Canti popolari milanesi e lombardi”, 1977, ultima edizione 2007.
Testo trovato nel volume di Nanni Svampa "La mia morosa cara. Canti popolari milanesi e lombardi”, 1977, ultima edizione 2007.
Végna quel més
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/6/5 - 09:59
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
O scior padrón, i cavalée van male
Anonymous
[1885-89?]
Canzone di protesta dei coltivatori di bachi da seta (cavalée in lombardo) della Brianza. Sembra sia nata durante il periodo delle agitazioni contadine nell'Alto Milanese (1885-1889).
Un brano inciso dal Nuovo Canzoniere Milanese nell’LP “Il bosco degli alberi : Storia d'Italia dall'Unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari”, a cura di Gianni Bosio e Francesco Coggiola, I Dischi del Sole, 1971.
Testo trovato nel volume di Nanni Svampa "La mia morosa cara. Canti popolari milanesi e lombardi”, 1977, ultima edizione 2007.
Canzone di protesta dei coltivatori di bachi da seta (cavalée in lombardo) della Brianza. Sembra sia nata durante il periodo delle agitazioni contadine nell'Alto Milanese (1885-1889).
Un brano inciso dal Nuovo Canzoniere Milanese nell’LP “Il bosco degli alberi : Storia d'Italia dall'Unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari”, a cura di Gianni Bosio e Francesco Coggiola, I Dischi del Sole, 1971.
Testo trovato nel volume di Nanni Svampa "La mia morosa cara. Canti popolari milanesi e lombardi”, 1977, ultima edizione 2007.
O scior padrón, i cavalée van male,
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2018/6/5 - 08:57
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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La leggera
Anonymous
![La leggera](img/upl/Nanni-Svampa-Milanese-Antologia-Della-Canzone.jpg)
Canzone popolare milanese che ritrovo nella raccolta di Svampa intitolata "Milanese - Antologia della canzone lombarda - Seconda parte - Antiche ballate del contado" del 1973
Il testo lo trovo in "La mia morosa cara. Canti popolari milanesi e lombardi”, 1977, ultima edizione 2007.
Nell'intruzione al brano Svampa scrive che la canzone fu incisa originariamente da Norma Midani e Mimma Torri. La prima partecipò negli anni 60 ad uno degli spettacoli "Ci ragione e canto" di Dario Fo
Io son de la ligéra e poco me ne importa che vaga in sü l’ostia, la fabrica e il padrun.
Il testo lo trovo in "La mia morosa cara. Canti popolari milanesi e lombardi”, 1977, ultima edizione 2007.
Nell'intruzione al brano Svampa scrive che la canzone fu incisa originariamente da Norma Midani e Mimma Torri. La prima partecipò negli anni 60 ad uno degli spettacoli "Ci ragione e canto" di Dario Fo
Io son de la ligéra e poco me ne importa che vaga in sü l’ostia, la fabrica e il padrun.
IO SON DE LA LIGÉRA (O CANZONE DEL MURATORE)
(Continues)
(Continues)
2018/6/4 - 12:00
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Italiani nel mondo
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[2018]
All'Italia (riedizione 2018)
All'Italia (riedizione 2018)
Partimmo un bel giorno di sole non so più di quanti anni fa
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Contributed by Dq82 2018/6/3 - 16:49
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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The Law of the Sea
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2017
Songs of the sea
Songs of the sea
All my brothers now live in the sea
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Contributed by Dq82 2018/6/3 - 12:26
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Mare nostro
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2018
Il coraggio della rivoluzione
Il coraggio della rivoluzione
Non lo sapevo che in Italia si potesse arrivare anche per mare
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Contributed by Dq82 2018/6/2 - 10:50
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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O Bellissima More.
Ma chi e More? Un amore lasciato lontano, una bella donna e un interiezione usato tanto nei versi Omerici per esprimere meglio i sentimenti dei cantatori popolari;? si More si identifica in tutti e tre . Morea è il nome di Poleponneso dei giorni moderni , che fu cambiato dai greci. Per questo “O Bellissima More” racconta la nostalgia , il dolore e il ricordo della patria persa per sempre; More è il luogo da cui... (Continues)