Parcour Les plus anciennes chansons contre la guerre, dans la guerre, autour de la guerre
Darrièr lo castèl de Montvièlh
anonyme
Canzone tradizionale del Lot e Garonna, Nuova Aquitania.
Non so a quando risalga, ma è di certo molto antica...
Testo trovato su Paraulas en Òc
Trovo il brano – in occitano in molte varianti, credo dovute alle diverse trascrizioni possibili della lingua, e in francese - in dischi di Rosina De Peira, Vendémiaire, Perlinpinpin Fòlc, Les Pastourelles du Bas-Limousin, Les Pays, Quatuor vocal Méliades...
Dalla finestra del suo castello a Monviel, il figlio del re sente un canto di donna che si diffonde nella campagna. Il canto è così dolce e triste che il principe ordina al suo servo di sellare un cavallo, perchè vuole andare a conoscere quella donna che canta così bene. Il servo cerca di dissuaderlo ma deve cedere al volere del signore. Ma man mano che il principe si avvicina alla fonte del canto, questo diventa sempre più flebile. Raggiunta la donna, il principe le chiede di continuare a... (continuer)
Non so a quando risalga, ma è di certo molto antica...
Testo trovato su Paraulas en Òc
Trovo il brano – in occitano in molte varianti, credo dovute alle diverse trascrizioni possibili della lingua, e in francese - in dischi di Rosina De Peira, Vendémiaire, Perlinpinpin Fòlc, Les Pastourelles du Bas-Limousin, Les Pays, Quatuor vocal Méliades...
Dalla finestra del suo castello a Monviel, il figlio del re sente un canto di donna che si diffonde nella campagna. Il canto è così dolce e triste che il principe ordina al suo servo di sellare un cavallo, perchè vuole andare a conoscere quella donna che canta così bene. Il servo cerca di dissuaderlo ma deve cedere al volere del signore. Ma man mano che il principe si avvicina alla fonte del canto, questo diventa sempre più flebile. Raggiunta la donna, il principe le chiede di continuare a... (continuer)
Darrièr lo castèl de Montvièlh
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/12/2019 - 20:42
The Maid and the Palmer and the Well Below the Valley
anonyme
"Abitavo allora in una casa enorme in piena campagna, munita persino di una torre con l'orologio fermo alle 8,20 di chissà quale secolo. Quando mettevo il CD di Kay McCarthy e si arrivava alla canzone, spegnevo la luce e mi facevo tranquillamente venire i bordoni, proprio nella famosa torre dove mi ero ricavato una stanza coi libri e un tavolo. Come rivedere una scena di ventidue anni fa." Così scrivevo nell'introduzione oltre due anni fa. La versione incisa da KayMcCarthy nel 1995 per un cd pubblicato dalla defunta rivista "Avvenimenti" è finalmente in rete (sembra inserita dalla stessa Kay McCarthy):
Di anni ne sono passati ora ventiquattro, quasi venticinque e l'effetto è stato lo stesso, anni e anni dopo che non la ascoltavo. Ho spento la luce e mi sono fatto venire i bordoni.
The Well Below the Valley-O
Provided to YouTube by DashGo The Well Below the Valley-O· Kay McCarthy Quintessence 2010 Helikonia Released on: 2010-05-31 Auto-generated by YouTube.
Di anni ne sono passati ora ventiquattro, quasi venticinque e l'effetto è stato lo stesso, anni e anni dopo che non la ascoltavo. Ho spento la luce e mi sono fatto venire i bordoni.
Riccardo Venturi 25/11/2019 - 22:34
La fille aux chansons, ou Marion s'y promène [Isabeau s'y promène; Sur le bord de l'eau et alia]
Suggerisco di sostituire il video dei Pentangle inserito da Riccardo il 3-11-2015 con questo:
perché vederli così giovani e così belli interpretarlo in questo live d'epoca mette dei brividi che non vanno più via per il resto della giornata e guai a chi dice che non è vero perché finirebbe seduta stante "nel mare in tempesta con l'anima pronta per l’Inferno”
Flavio Poltronieri
perché vederli così giovani e così belli interpretarlo in questo live d'epoca mette dei brividi che non vanno più via per il resto della giornata e guai a chi dice che non è vero perché finirebbe seduta stante "nel mare in tempesta con l'anima pronta per l’Inferno”
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 27/10/2019 - 09:12
Velisurmaaja
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson), 23-10-2019 01:47
Þessa þýðingu má syngja í takt við útgáfu Niekku [R.V.A.]
BRÓÐURMORÐINGINN
(continuer)
(continuer)
23/10/2019 - 01:48
Massas e brans
Beh, ma questa andrebbe almeno riportata agli Extra, che all'epoca dell'inserimento ancora non esistevano...
B.B. 6/10/2019 - 14:58
La fille au roi Louis
anonyme
Vieux français transformé en français
LA FILLE AU ROI LOUIS
(continuer)
(continuer)
22/9/2019 - 18:21
Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
28/04/2018
Il Consiglio regionale nella seduta di questo pomeriggio ha approvato la proposta di legge che riconosce il componimento melodico tradizionale "Su patriota sardu a sos feudatarios", noto anche come "Procurade 'e moderare" di Francesco Ignazio Mannu quale inno ufficiale della Regione sarda. Tale riconoscimento viene inserito nella legge regionale con la quale è stata adottata la bandiera della Regione. In questo modo si intende sottolineare il carattere identitario che, nell'ambito dell'unità e indivisibilità della Repubblica italiana, entrambi i simboli costituiscono per quello che l'articolo 15 dello Statuto speciale definisce "popolo sardo". Nella votazione si sono astenuti i consiglieri dei gruppi Sardegna, Forza Italia e Riformatori sardi.
Consiglio regionale Sardegna
Il Consiglio regionale nella seduta di questo pomeriggio ha approvato la proposta di legge che riconosce il componimento melodico tradizionale "Su patriota sardu a sos feudatarios", noto anche come "Procurade 'e moderare" di Francesco Ignazio Mannu quale inno ufficiale della Regione sarda. Tale riconoscimento viene inserito nella legge regionale con la quale è stata adottata la bandiera della Regione. In questo modo si intende sottolineare il carattere identitario che, nell'ambito dell'unità e indivisibilità della Repubblica italiana, entrambi i simboli costituiscono per quello che l'articolo 15 dello Statuto speciale definisce "popolo sardo". Nella votazione si sono astenuti i consiglieri dei gruppi Sardegna, Forza Italia e Riformatori sardi.
Consiglio regionale Sardegna
Dq82 1/9/2019 - 10:58
Re Gilardin
anonyme
La si trova anche come numero 26 nella raccolta "Canti Monferrini" dell'alessandrino G. Ferraro oltre che ne "I Canti popolari del Piemonte" di C. Nigra dove questa ballata reca il numero 21 e il nome "Morte occulta". La vicenda è più o meno sempre quella anche se il protagonista varia spesso nome: Re Carlin, Re Luis, Re Rinald, Re Luigi, Re Rinaldo, Conte Angiolino...
La ricordo interpretata anche da La Macina dell'amico Gastone Pietrucci nella versione maceratese incisa nel loro quarto LP "Marinaio che vai per acqua" e più recentemente dalla bravissima Donata Pinti nel CD del 2010 "Io t'invoco, libertà!: La canzone piemontese dalla tradizione alla protesta" per la meritoria Nota di Udine.
Un testo simile si trova anche in provincia di Ferrara ed è anch'esso riportato nel primo dei testi citati sopra, il protagonista stavolta è il Conte Cagnolino.
La ricordo interpretata anche da La Macina dell'amico Gastone Pietrucci nella versione maceratese incisa nel loro quarto LP "Marinaio che vai per acqua" e più recentemente dalla bravissima Donata Pinti nel CD del 2010 "Io t'invoco, libertà!: La canzone piemontese dalla tradizione alla protesta" per la meritoria Nota di Udine.
Un testo simile si trova anche in provincia di Ferrara ed è anch'esso riportato nel primo dei testi citati sopra, il protagonista stavolta è il Conte Cagnolino.
Flavio Poltronieri 30/8/2019 - 19:22
Diarsera posi un giglio, ovvero E cinquecento catenelle d'oro
anonyme
Riccardo Venturi, 28-08-2019 17:49
Performed by Belle di Mai
Performed by Belle di Mai
YESTREEN I PUT A LILY, or FIVE HUNDRED FINE GOLDEN CHAINS
(continuer)
(continuer)
28/8/2019 - 17:49
The Girl I Left Behind Me
anonyme
Versione strumentale di Sam Sweeney
Molto interessante è anche “The girl I left Behind”…
La conosco da prima che imparassi a suonare il violino. È uno dei brani più suonati in Inghilterra ed è stato adottato nel corso dei secoli come canzone da marcia militare e una canzone, con molte versioni diverse che sono emerse in tutto il Regno Unito e nel Nord America. La melodia è così comune qui che ho voluto metterla nell’album, ancora una volta nel tentativo di reclamarla come una melodia bellissima e non solo qualcosa che è stata distrutta come standard e ha avuto pochissima considerazione.
blogfoolk.com
Molto interessante è anche “The girl I left Behind”…
La conosco da prima che imparassi a suonare il violino. È uno dei brani più suonati in Inghilterra ed è stato adottato nel corso dei secoli come canzone da marcia militare e una canzone, con molte versioni diverse che sono emerse in tutto il Regno Unito e nel Nord America. La melodia è così comune qui che ho voluto metterla nell’album, ancora una volta nel tentativo di reclamarla come una melodia bellissima e non solo qualcosa che è stata distrutta come standard e ha avuto pochissima considerazione.
blogfoolk.com
Dq82 26/5/2019 - 22:34
The Bonny Moorhen
anonyme
Per completezza d'informazione devo dire che in Bretagna (che come sapete è la mia terra d'elezione) Gerard Delahaye ha messo un testo originale su questa favolosa melodia scozzese. Si può ascoltare nel suo CD "La ballade du Nord Ouest" e si tratta di una triste canzone d'amore dal titolo "A Meneziou Crenn".
Flavio Poltronieri 25/5/2019 - 19:16
Die schlesischen Weber
La version française de Maurice Vaucaire (1892)
Maurice Vaucaire's French version (1892)
Maurice Vaucairen ranskankielinen versio (1892)
La versione francese di Maurice Vaucaire, del 1892, non è storica soltanto in sé, ma anche per il fatto che ha senz'altro ispirato la celeberrima canzone di Aristide Bruant, Les Canuts. Il testo di Heine tradotto da Maurice Vaucaire aveva in pratica sostituito il canto dei rivoltosi slesiani del 1844 citato nel dramma Die Weber di Gerhart Hauptmann (anch'egli slesiano, premio Nobel per la letteratura nel 1912, e poi autore compromesso col Nazismo ed inserito nella Lista dei Gottbegnadeten, la lista degli “Artisti benedetti da Dio” stilata personalmente da Adolf Hitler e Joseph Goebbels). Il dramma, tradotto in francese da Jean Thorel, era stato messo in scena da André Antoine nel 1893 al Théâtre-Libre di Parigi.
Maurice Vaucaire (1863-1918) è stato un... (continuer)
Maurice Vaucaire's French version (1892)
Maurice Vaucairen ranskankielinen versio (1892)
La versione francese di Maurice Vaucaire, del 1892, non è storica soltanto in sé, ma anche per il fatto che ha senz'altro ispirato la celeberrima canzone di Aristide Bruant, Les Canuts. Il testo di Heine tradotto da Maurice Vaucaire aveva in pratica sostituito il canto dei rivoltosi slesiani del 1844 citato nel dramma Die Weber di Gerhart Hauptmann (anch'egli slesiano, premio Nobel per la letteratura nel 1912, e poi autore compromesso col Nazismo ed inserito nella Lista dei Gottbegnadeten, la lista degli “Artisti benedetti da Dio” stilata personalmente da Adolf Hitler e Joseph Goebbels). Il dramma, tradotto in francese da Jean Thorel, era stato messo in scena da André Antoine nel 1893 al Théâtre-Libre di Parigi.
Maurice Vaucaire (1863-1918) è stato un... (continuer)
LES TISSERANDS DE SILÉSIE
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 15/5/2019 - 23:21
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[XIX secolo]
Anonimo
Introduzione
E’ un brano popolare della cultura ebrea ashkenazita. Le sue origini risalgono al XIX secolo nell’Europa orientale. Rimase pressoché sconosciuto ai più sino al 1940. Nel 1957 Pete Seeger lo inserì nel disco “Jewish Songs and Games” in un duetto con Ruth Rubin. Maggiore diffusione ebbe grazie a Theodore Bikel, grande attore ebreo e cantante. La sua incisione è del 1960.
Da allora la canzone ha valicato gli ambiti della cultura ebraica per acquisire popolarità a livello internazionale. È entrata a far parte della colonna sonora del film di Roberto Faenza del 2002 “Prendimi l’anima”. La melodia infatti non è affatto banale, rivela un’ intensità apparentemente inattesa. In realtà ciò non sorprende più di tanto se si vanno ad approfondire sviluppi ed espressioni della cultura ebraica nell’Europa dell’Est dal Settecento in poi.
Narra di un... (continuer)