Edward
Anonymous
Quhy dois zour brand sae drap wi bluid, [1]
(Continues)
Edward, Edward?
Quhy dois zour brand sae drap wi bluid(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/6 - 11:52
Edward
Versione italiana di Riccardo Venturi
Italian version by Riccardo Venturi
~ 1985
Versione italiana di Riccardo Venturi
Italian version by Riccardo Venturi
~ 1985
Edward
(Continues)
(Continues)
Edward, Edward [1999]
La versione degli Old Blind Dogs
Old Blind Dogs' version
Version des Old Blind Dogs
Old Blind Dogsin versio
Registrata nel 1999, la versione di Edward eseguita dalla band scozzese degli Old Blind Dogs è, come dire, un “recupero” quasi integrale dell’antica ballata probabilmente rimaneggiata dal Percy. Segue molto fedelmente la linea testuale della sua “ava”, ma in uno scozzese attuale e in grafia standard moderna. Non che risulti più facilmente comprensibile a chi non è abituato almeno un po’ all’inglese di Scozia, ma sicuramente -almeno a livello scritto- un po’ meno outlandish. Nel 2006 la versione fu inserita nell'album intitolato The World's Room, che è un'espressione ripresa proprio dal testo di "Edward" (the warldis room) "il vasto mondo". [RV]
La versione degli Old Blind Dogs
Old Blind Dogs' version
Version des Old Blind Dogs
Old Blind Dogsin versio
Registrata nel 1999, la versione di Edward eseguita dalla band scozzese degli Old Blind Dogs è, come dire, un “recupero” quasi integrale dell’antica ballata probabilmente rimaneggiata dal Percy. Segue molto fedelmente la linea testuale della sua “ava”, ma in uno scozzese attuale e in grafia standard moderna. Non che risulti più facilmente comprensibile a chi non è abituato almeno un po’ all’inglese di Scozia, ma sicuramente -almeno a livello scritto- un po’ meno outlandish. Nel 2006 la versione fu inserita nell'album intitolato The World's Room, che è un'espressione ripresa proprio dal testo di "Edward" (the warldis room) "il vasto mondo". [RV]
Edward, Edward
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/6 - 15:43
My son David
Versione raccolta da Hamish Henderson e cantata da Regina "Jeannie" Robertson [1953]
Version collected by Hamish Henderson and sung by Regina "Jeannie" Robertson [1953]
Child #13A
Si rimanda a Terre Celtiche per maggiori notizie. La figlia di Jeannie Robertson, Lizzie Higgins (anch'essa una celebre cantastorie popolare e folklorista), dichiarò al riguardo: “Questa antica ballata è quasi universalmente chiamata Edward (o simili), ma il Son David è presente soltanto in Scozia. (…) Quando Hamish Henderson scoprì Jeannie Robertson nel 1953 e rese noto il suo repertorio, questa ballata suscitò particolare sensazione tra gli studiosi, poiché si pensava che fosse totalmente scomparsa dalla tradizione orale da più di cent’anni. Di conseguenza, il suo repertorio fu esaminato con il massimo interesse.” (Si veda anche l’introduzione generale). Il testo della versione era peraltro già... (Continues)
Versione raccolta da Hamish Henderson e cantata da Regina "Jeannie" Robertson [1953]
Version collected by Hamish Henderson and sung by Regina "Jeannie" Robertson [1953]
Child #13A
Si rimanda a Terre Celtiche per maggiori notizie. La figlia di Jeannie Robertson, Lizzie Higgins (anch'essa una celebre cantastorie popolare e folklorista), dichiarò al riguardo: “Questa antica ballata è quasi universalmente chiamata Edward (o simili), ma il Son David è presente soltanto in Scozia. (…) Quando Hamish Henderson scoprì Jeannie Robertson nel 1953 e rese noto il suo repertorio, questa ballata suscitò particolare sensazione tra gli studiosi, poiché si pensava che fosse totalmente scomparsa dalla tradizione orale da più di cent’anni. Di conseguenza, il suo repertorio fu esaminato con il massimo interesse.” (Si veda anche l’introduzione generale). Il testo della versione era peraltro già... (Continues)
My son David
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/7 - 09:44
Эдвард
Versione russa di Katierina Karlovna Pavlova / Каролина Карловна Павлова (1807-1893)
Russian version by Katyerina Karlovna Pavlova / Каролина Карловна Павлова (1807-1893)
1839
Come detto, l’influenza delle Reliques del Percy fu immensa nella formazione del Romanticismo letterario prima in Gran Bretagna, poi in tutta Europa. La poetessa Katierina Karlovna Pavlova tenne un importante salotto letterario; di origine tedesca (il suo cognome da ragazza era Janisch), fu perfettamente trilingue in russo, tedesco e francese. Scrisse infatti poesie originariamente in una delle tre lingue (ma prevalentemente in russo), autotraducendosele poi nelle altre due. Pur non avendo mai ottenuto il successo dei colleghi maschi (probabilmente proprio perché si trattava di una donna), è considerata un’importante figura di “minore” sia nella letteratura russa che in quella tedesca. Negli ultimi anni della... (Continues)
Versione russa di Katierina Karlovna Pavlova / Каролина Карловна Павлова (1807-1893)
Russian version by Katyerina Karlovna Pavlova / Каролина Карловна Павлова (1807-1893)
1839
Come detto, l’influenza delle Reliques del Percy fu immensa nella formazione del Romanticismo letterario prima in Gran Bretagna, poi in tutta Europa. La poetessa Katierina Karlovna Pavlova tenne un importante salotto letterario; di origine tedesca (il suo cognome da ragazza era Janisch), fu perfettamente trilingue in russo, tedesco e francese. Scrisse infatti poesie originariamente in una delle tre lingue (ma prevalentemente in russo), autotraducendosele poi nelle altre due. Pur non avendo mai ottenuto il successo dei colleghi maschi (probabilmente proprio perché si trattava di una donna), è considerata un’importante figura di “minore” sia nella letteratura russa che in quella tedesca. Negli ultimi anni della... (Continues)
Эдвард [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/7 - 17:54
Edward
La versione tedesca di Johann Gottfried Herder (1744-1803)
German version by Johann Gottfried Herder (1744-1803)
1773
Musica / Music / Musique / Sävel:
1. Johann Carl Gottfried Loewe (1796-1869)
Edward, Ballade 1 Op. 1 [1818]
2. Franz Schubert (1797-1828) - Op. D923 [1827]
3. Johannes Brahms (1833-1897) - Op. 75 n. 1 [1878]
La prima edizione delle Reliques del Percy è del 1765, e Edward vi è già contenuta; in tutta Europa, pur con tutti i suoi limiti e i suoi palesi rimaneggiamenti, fu salutata veramente come l’inizio di una “nuova era”, dando l’avvio alla stagione del Romanticismo inglese (in primis con le Lyrical Ballads di Wordsworth e Coleridge, che riconobbero da subito di ispirarsi alle antiche ballate più o meno “popolari” sia negli argomenti che nel linguaggio) e, poi, in tutta Europa. Il primo paese al di fuori dell’Inghilterra che lo recepì fu, come è lecito attendersi,... (Continues)
La versione tedesca di Johann Gottfried Herder (1744-1803)
German version by Johann Gottfried Herder (1744-1803)
1773
Musica / Music / Musique / Sävel:
1. Johann Carl Gottfried Loewe (1796-1869)
Edward, Ballade 1 Op. 1 [1818]
2. Franz Schubert (1797-1828) - Op. D923 [1827]
3. Johannes Brahms (1833-1897) - Op. 75 n. 1 [1878]
La prima edizione delle Reliques del Percy è del 1765, e Edward vi è già contenuta; in tutta Europa, pur con tutti i suoi limiti e i suoi palesi rimaneggiamenti, fu salutata veramente come l’inizio di una “nuova era”, dando l’avvio alla stagione del Romanticismo inglese (in primis con le Lyrical Ballads di Wordsworth e Coleridge, che riconobbero da subito di ispirarsi alle antiche ballate più o meno “popolari” sia negli argomenti che nel linguaggio) e, poi, in tutta Europa. Il primo paese al di fuori dell’Inghilterra che lo recepì fu, come è lecito attendersi,... (Continues)
Edward [Dein Schwerdt, wie ists von Blut so...]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/7 - 18:35
Шотландская баллада
La versione russa di Alieksiej Konstantinovič Tolstoj / Алексей Константинович Толстой (1817-1875)
Russian version by Alieksiej Konstantinovič Tolstoj / Алексей Константинович Толстой (1817-1875)
1871
Come già Katierina Karlovna Pavlova, conte Alieksiej Konstantinovič Tolstoj tradusse Edward (con il titolo di “Ballata scozzese”) dalla versione tedesca di Herder. Una caratteristica indicativa di questa versione russa, è che il conte Tolstoj (cugino di secondo grado di Leone Tolstoj) la riteneva una creazione originale tedesca di Herder, e che non conosceva né l’originale delle Reliques del Percy, né la versione russa della Pavlova. Soltanto dopo che la versione fu completata, qualcuno glielo fece notare, e Tolstoj reperì l’originale e apportò di conseguenza alcune correzioni e integrazioni alla sua versione. In questo modo, si può dire che la versione di Tolstoj sia in... (Continues)
La versione russa di Alieksiej Konstantinovič Tolstoj / Алексей Константинович Толстой (1817-1875)
Russian version by Alieksiej Konstantinovič Tolstoj / Алексей Константинович Толстой (1817-1875)
1871
Come già Katierina Karlovna Pavlova, conte Alieksiej Konstantinovič Tolstoj tradusse Edward (con il titolo di “Ballata scozzese”) dalla versione tedesca di Herder. Una caratteristica indicativa di questa versione russa, è che il conte Tolstoj (cugino di secondo grado di Leone Tolstoj) la riteneva una creazione originale tedesca di Herder, e che non conosceva né l’originale delle Reliques del Percy, né la versione russa della Pavlova. Soltanto dopo che la versione fu completata, qualcuno glielo fece notare, e Tolstoj reperì l’originale e apportò di conseguenza alcune correzioni e integrazioni alla sua versione. In questo modo, si può dire che la versione di Tolstoj sia in... (Continues)
Шотландская баллада [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/10 - 08:47
Eduardo
Versione spagnola di Mario Bojórquez
Spanish version by Mario Bojórquez
2020
¿Puede un poema suspender el ánimo, quebrar la respiración y entorpecer el habla por emociones difíciles de expresar?, en esta entrega de Apuntes para una literatura ancilar, nuestro editor, el poeta Mario Bojórquez nos conduce por esta pregunta a través de su traducción del escocés medieval de la balada Eduardo, seguida por un video con una interpretación musical moderna del texto.
Eduardo: una balada medieval escocesa.
Apuntes para una literatura ancilar
¿Puede un poema suspender el ánimo, quebrar la respiración y entorpecer el habla por emociones difíciles de expresar? Sí, cuando al penetrar en el territorio complejo de la poesía muchas veces sentimos que una congestión espiritual nos sobrecoge y, aún cuando no lo quisiéramos, el llanto acude al ojo, o una sensación de desasosiego oprime el pecho... (Continues)
Versione spagnola di Mario Bojórquez
Spanish version by Mario Bojórquez
2020
¿Puede un poema suspender el ánimo, quebrar la respiración y entorpecer el habla por emociones difíciles de expresar?, en esta entrega de Apuntes para una literatura ancilar, nuestro editor, el poeta Mario Bojórquez nos conduce por esta pregunta a través de su traducción del escocés medieval de la balada Eduardo, seguida por un video con una interpretación musical moderna del texto.
Eduardo: una balada medieval escocesa.
Apuntes para una literatura ancilar
¿Puede un poema suspender el ánimo, quebrar la respiración y entorpecer el habla por emociones difíciles de expresar? Sí, cuando al penetrar en el territorio complejo de la poesía muchas veces sentimos que una congestión espiritual nos sobrecoge y, aún cuando no lo quisiéramos, el llanto acude al ojo, o una sensación de desasosiego oprime el pecho... (Continues)
Eduardo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/10 - 10:32
Edward
Versione in inglese standard di Giordano Dell'Armellina
Standard English version by Giordano Dell'Armellina
1999
Un importante contributo italiano alla conoscenza ed all’ascolto di Edward è l’armonizzazione ed esecuzione della ballata contenuta nel CD The Ancient Mariner – Ballate britanniche del tempo che fu (1999), opera di Giordano Dell’Armellina. Con Dell’Armellina collaborano qui Maurizio Dehò (violino), Giampietro Marazza (fisarmonica) e Silvia Bozzeda (canto). Qui Edward è eseguita (come d'obbligo) in duetto da Dell'Armellina e dalla Bozzeda; la melodia è una creazione originale di Giordano Dell'Armellina. La versione è in inglese standard, opera anch’essa di Dell’Armellina; a tale riguardo, non si tratta di una pura e semplice modernizzazione grafica, ma di una vera e propria traduzione, e a volte con soluzioni autonome che si allontanano un po’ dall’originale. Mentre la Bozzeda... (Continues)
Versione in inglese standard di Giordano Dell'Armellina
Standard English version by Giordano Dell'Armellina
1999
Un importante contributo italiano alla conoscenza ed all’ascolto di Edward è l’armonizzazione ed esecuzione della ballata contenuta nel CD The Ancient Mariner – Ballate britanniche del tempo che fu (1999), opera di Giordano Dell’Armellina. Con Dell’Armellina collaborano qui Maurizio Dehò (violino), Giampietro Marazza (fisarmonica) e Silvia Bozzeda (canto). Qui Edward è eseguita (come d'obbligo) in duetto da Dell'Armellina e dalla Bozzeda; la melodia è una creazione originale di Giordano Dell'Armellina. La versione è in inglese standard, opera anch’essa di Dell’Armellina; a tale riguardo, non si tratta di una pura e semplice modernizzazione grafica, ma di una vera e propria traduzione, e a volte con soluzioni autonome che si allontanano un po’ dall’originale. Mentre la Bozzeda... (Continues)
Edward
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/10 - 11:43
Son Davie
Motherwell’s Manuscript, p. 139
William Motherwell, Minstrelsy: Ancient and Modern, John Wylie, Glasgow MDCCCXXVII
Child 13A
Un giovane William Motherwell raccolse nel 1819 questa che fu poi considerata dal Child come l’autentica versione principale del canto noto come Edward; non a caso, nelle Child Ballads è la versione #13A. Pare che il Motherwell la abbia sentita cantare e raccolta da un’anziana donna di Kilbarchan, nel Renfrewshire, tale “Mrs King”; il problema è che il Motherwell non sapeva suonare nemmeno il campanello di casa sua. E’ una caratteristica dei più antichi raccoglitori e catalogatori: erano interessati alle ballate come forma di poesia popolare, ed erano digiuni di qualunque cognizione musicale (lo stesso Child aveva una preparazione assai approssimativa nel campo). Non abbiamo quindi una melodia per tale versione; per averne una relativa ad un’ altra versione,... (Continues)
Motherwell’s Manuscript, p. 139
William Motherwell, Minstrelsy: Ancient and Modern, John Wylie, Glasgow MDCCCXXVII
Child 13A
Un giovane William Motherwell raccolse nel 1819 questa che fu poi considerata dal Child come l’autentica versione principale del canto noto come Edward; non a caso, nelle Child Ballads è la versione #13A. Pare che il Motherwell la abbia sentita cantare e raccolta da un’anziana donna di Kilbarchan, nel Renfrewshire, tale “Mrs King”; il problema è che il Motherwell non sapeva suonare nemmeno il campanello di casa sua. E’ una caratteristica dei più antichi raccoglitori e catalogatori: erano interessati alle ballate come forma di poesia popolare, ed erano digiuni di qualunque cognizione musicale (lo stesso Child aveva una preparazione assai approssimativa nel campo). Non abbiamo quindi una melodia per tale versione; per averne una relativa ad un’ altra versione,... (Continues)
1 'What bluid's that on thy coat lap, [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/11 - 10:12
Svend i Rosengaard
Ballata popolare danese
Danish popular ballad
DgF 340
Valravn, "Svend i Rosengård", (2015)
L’esempio del filone scandinavo della ballata è senz’altro Svend i Rosengård DgF 340 (“Rosengaard” nella grafia antica che qui abbiamo mantenuto). Senza addentrarci troppo in problemi di derivazione, vale a dire se le versioni scandinave precedano o seguano quelle scozzesi, possiamo dire (come abbiamo già accennato) che il filone è diffuso particolarmente nel Nord Europa, senza però trascurare altre aree. Svend i Rosengård, che qui si presenta, è la versione danese (in realtà, decine di varianti sono attestate in Danimarca); si tratta di una versione “fratricida” la cui prima parte è sostanzialmente identica all’impianto di Edward / Son Davie. Molte delle versioni danesi si limitano a questa prima parte; qui abbiamo preferito però darne una versione più lunga (da A. P. Berggreen,... (Continues)
Ballata popolare danese
Danish popular ballad
DgF 340
Valravn, "Svend i Rosengård", (2015)
L’esempio del filone scandinavo della ballata è senz’altro Svend i Rosengård DgF 340 (“Rosengaard” nella grafia antica che qui abbiamo mantenuto). Senza addentrarci troppo in problemi di derivazione, vale a dire se le versioni scandinave precedano o seguano quelle scozzesi, possiamo dire (come abbiamo già accennato) che il filone è diffuso particolarmente nel Nord Europa, senza però trascurare altre aree. Svend i Rosengård, che qui si presenta, è la versione danese (in realtà, decine di varianti sono attestate in Danimarca); si tratta di una versione “fratricida” la cui prima parte è sostanzialmente identica all’impianto di Edward / Son Davie. Molte delle versioni danesi si limitano a questa prima parte; qui abbiamo preferito però darne una versione più lunga (da A. P. Berggreen,... (Continues)
Svend i Rosengaard [1]
(Continues)
(Continues)
Sven i Rosengård
Ballata popolare svedese
Swedish popular ballad
SMB 153
TSMB D320
La tradizione svedese è forse quella che presenta le testimonianze (scritte) più antiche di una ballata del filone “Edward / Son Davie / Sven i Rosengaard”: risalgono infatti al XVII secolo. Come si può vedere, le versioni svedesi non differiscono da quelle danesi se non per la formulazione un po’ diversa delle “eventualità impossibili” in risposta al “Quando tornerai a casa?” della madre. Nelle versioni svedesi il protagonista va in esilio (utav landet) oppure vaga per il paese (utom landet). Il testo che qui presentiamio è “composito” perché, in pratica, rappresenta due versioni della ballata: la prima è quella eseguita dal gruppo Garmarna (album: Förbundet, 2020):
Garmarna, "Sven i Rosengård"
La seconda integra le strofe (ovvero le “eventualità impossibili”) riportate qui tra [parentesi quadre], ed... (Continues)
Ballata popolare svedese
Swedish popular ballad
SMB 153
TSMB D320
La tradizione svedese è forse quella che presenta le testimonianze (scritte) più antiche di una ballata del filone “Edward / Son Davie / Sven i Rosengaard”: risalgono infatti al XVII secolo. Come si può vedere, le versioni svedesi non differiscono da quelle danesi se non per la formulazione un po’ diversa delle “eventualità impossibili” in risposta al “Quando tornerai a casa?” della madre. Nelle versioni svedesi il protagonista va in esilio (utav landet) oppure vaga per il paese (utom landet). Il testo che qui presentiamio è “composito” perché, in pratica, rappresenta due versioni della ballata: la prima è quella eseguita dal gruppo Garmarna (album: Förbundet, 2020):
Garmarna, "Sven i Rosengård"
La seconda integra le strofe (ovvero le “eventualità impossibili”) riportate qui tra [parentesi quadre], ed... (Continues)
Sven i Rosengård [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/12 - 10:41
Velisurmaaja / Poikani poloinen
Versione finlandese
Finnish version
In realtà, la rappresentante finlandese del filone c’era già da tempo, nel sito (18 aprile 2019): si tratta di Velisurmaaja “Il fratricida”, nota anche come Poikani poloinen “Povero figlio mio”. Solo che, nel 2019, era stata inserita in tutt’altro contesto e, ovviamente, ancora non esisteva il recentissimo percorso sulle Murder Ballads. Un accenno a questa versione finlandese non poteva però essere tralasciato qui; rimandiamo quindi alla relativa pagina per i testi e le traduzioni, limitandoci qui a (re)inserire il video della versione dei Niekku (che è troppo bella):
Accompagnato da un video della sig.ra Anne Karpinen, che canta un po' "Sven i Rosengård" in svedese, e un po' "Velisurmaaja":
Versione finlandese
Finnish version
In realtà, la rappresentante finlandese del filone c’era già da tempo, nel sito (18 aprile 2019): si tratta di Velisurmaaja “Il fratricida”, nota anche come Poikani poloinen “Povero figlio mio”. Solo che, nel 2019, era stata inserita in tutt’altro contesto e, ovviamente, ancora non esisteva il recentissimo percorso sulle Murder Ballads. Un accenno a questa versione finlandese non poteva però essere tralasciato qui; rimandiamo quindi alla relativa pagina per i testi e le traduzioni, limitandoci qui a (re)inserire il video della versione dei Niekku (che è troppo bella):
Accompagnato da un video della sig.ra Anne Karpinen, che canta un po' "Sven i Rosengård" in svedese, e un po' "Velisurmaaja":
(See relevant page)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/12 - 12:08
Nel “licenziare questa pagina alle stampe” (come si diceva una volta…), segnalo che, su lieder.net, esiste una sezione apposita dedicata a Edward e alla versione tedesca di Herder (q.v.). Nella pagina sono presenti anche delle traduzioni d’arte in catalano (di Salvador Pila), in neerlandese (di Lau Kanen), in inglese (di Kelly Dean Hansen) e in francese (di Guy Laffaille). Lieder.net è un ottimo sito, ma il materiale traduttorio che vi è contenuto non è di pubblico dominio e il sito non perde occasione per ricordarlo. Essendo nota la nostra estrema contrarietà nei confronti del “copyright” e della “proprietà intellettuale” (che ci impedisce di metterci lì a richiedere "autorizzazioni" ecc.) e non desiderando d’altronde infrangere la Legge® e vederci comminare pene le quali, al confronto, farebbero impallidire quella riservata a Edward, ci limitiamo a segnalare la cosa e a fornire un link.
Riccardo Venturi 2025/11/12 - 12:52
What Put the Blood?
Ballata popolare irlandese
Irish popular ballad
- Chappell's "Popular Music of Olden Times", p. 522 ("The Willow Tree")
- Wood's "Songs of Scotland" III, 84-85
- Joyce's "Old Irish Folk Music and Song", p. 189 ("The Gardner's Son")
La tradizione irlandese della ballata è, anch’essa, lunga e complicata; qui ne presentiamo una delle versioni, che peraltro non sono state catalogate da Roud (che si limita alle 148 versioni americane, alle 46 scozzesi e alle 4 inglesi). Le versioni irlandesi sono però discretamente uniformi nel testo, che va usualmente sotto il titolo di “What Put the Blood” sebbene alcune rechino titoli diversi (come “The Willow Tree” o “The Gardner’s Son”. La versione che qui presentiamo è quella incisa cantata e incisa nel 1962 da Paddy Tunney (1921-2002) nel suo album fondamentale The Man of Songs (ripubblicato nel 1978 con il titolo di Lough Erne Shore... (Continues)
Ballata popolare irlandese
Irish popular ballad
- Chappell's "Popular Music of Olden Times", p. 522 ("The Willow Tree")
- Wood's "Songs of Scotland" III, 84-85
- Joyce's "Old Irish Folk Music and Song", p. 189 ("The Gardner's Son")
La tradizione irlandese della ballata è, anch’essa, lunga e complicata; qui ne presentiamo una delle versioni, che peraltro non sono state catalogate da Roud (che si limita alle 148 versioni americane, alle 46 scozzesi e alle 4 inglesi). Le versioni irlandesi sono però discretamente uniformi nel testo, che va usualmente sotto il titolo di “What Put the Blood” sebbene alcune rechino titoli diversi (come “The Willow Tree” o “The Gardner’s Son”. La versione che qui presentiamo è quella incisa cantata e incisa nel 1962 da Paddy Tunney (1921-2002) nel suo album fondamentale The Man of Songs (ripubblicato nel 1978 con il titolo di Lough Erne Shore... (Continues)
“Where have you been the whole day long? [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/12 - 17:18
My Son David
Versione anglicizzata incisa da June Tabor e The Oysterband
Anglicized version recorded by June Tabor and The Oysterband
2011
Contiene (in nota) la traduzione di Cattia Salto tratta dalla relativa pagina di Terre Celtiche; vengono riprodotte anche le note originali. Nella medesima pagina, si avverte che un’ulteriore versione della ballata, ancora diffusa tra i Travellers (gli zingari angloscozzesi e irlandesi), fu raccolta dal canto di Margaret Stewart di Aberdeen. E’ stata incisa da June Tabor e dal gruppo The Oysterband nel 2011, nell’album “Ragged Kingdom”.
Versione anglicizzata incisa da June Tabor e The Oysterband
Anglicized version recorded by June Tabor and The Oysterband
2011
Contiene (in nota) la traduzione di Cattia Salto tratta dalla relativa pagina di Terre Celtiche; vengono riprodotte anche le note originali. Nella medesima pagina, si avverte che un’ulteriore versione della ballata, ancora diffusa tra i Travellers (gli zingari angloscozzesi e irlandesi), fu raccolta dal canto di Margaret Stewart di Aberdeen. E’ stata incisa da June Tabor e dal gruppo The Oysterband nel 2011, nell’album “Ragged Kingdom”.
My Son David
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/12 - 18:55
Johnny Has Gone For A Soldier [Siúil a ruin; Shule Aroon]
Anonymous
"Rod and Reel" implies fishing equipment. This is incorrect. She is selling her flax and spinning equipment: her roc (distaff), reel (skein winder), and spinning wheel. By doing this she has reduced herself to poverty and (in this version) is resorting to prostitution with her red petticoats, thus shaming her parents.
Lynn Carroll 2024/5/1 - 08:51
Some insight into the real history of this song: "Buttermilk" (and "Portland", in at least one version) are almost certainly a corruption (in my opinion) of Portumna in Galway, Ireland, site of the Wild Geese Heritage Museum*. Portumna Castle is surely on a hill, and the Wild Geese were Irish soldiers serving in various European countries in the 16th, 17th and 18th centuries, especially those who went to France in 1691. (*Flight of the Wild Geese, Wikipedia)
Lynn Carroll 2024/5/1 - 09:23
The Bonnie Banks o' Loch Lomond [Loch Lomond; Farewell to the Creeks]
Anonymous
"The Bonnie Banks o' Loch Lomond", conosciuta anche semplicemente come Loch Lomond, è una canzone tradizionale scozzese del 1841. Il nome della canzone si rifà a quello di Loch Lomond, un lago scozzese -il più grande della regione.
Con tutta probabilità la canzone scozzese è un adattamento di un precedente canto giacobita (il giacobitismo fu un movimento politico del XVII Secolo che rivendicava la legittimità della Casata degli Stuart, spodestati dopo la Glorious Revolution)
All'interno del testo di "The Bonnie Banks o' Loch Lomond", infatti, vi sono frequenti riferimenti a Charles Edward Stuart, conosciuto anche come Bonnie Prince Charlie (in scozzese "Bonnie" sta a significare "bello", "caro"), legittimo sovrano d'Inghilterra che, dopo la Glorious Revolution del 1688 che spodestò suo nonno Giacomo II e la conseguente guerra civile (avvenuta con l'insurrezione dei suoi giacobiti) contro... (Continues)
Con tutta probabilità la canzone scozzese è un adattamento di un precedente canto giacobita (il giacobitismo fu un movimento politico del XVII Secolo che rivendicava la legittimità della Casata degli Stuart, spodestati dopo la Glorious Revolution)
All'interno del testo di "The Bonnie Banks o' Loch Lomond", infatti, vi sono frequenti riferimenti a Charles Edward Stuart, conosciuto anche come Bonnie Prince Charlie (in scozzese "Bonnie" sta a significare "bello", "caro"), legittimo sovrano d'Inghilterra che, dopo la Glorious Revolution del 1688 che spodestò suo nonno Giacomo II e la conseguente guerra civile (avvenuta con l'insurrezione dei suoi giacobiti) contro... (Continues)
By yon bonnie banks and by yon bonnie braes,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Elia Sponton 2022/9/11 - 22:21
Il testo eseguito dai Corries [1987, da Barrett's Privateer]. 1876, da JG Wilson, The Poets and Poetry of Scotland, London, Blackie & Son.
"Di seguito la versione del gruppo folk scozzese The Corries; da notare la diversità tra questo e il testo precedente" [Elia Sponton]
E' possibile che la versione eseguita dai Corries (dall'album del 1987 Barrett's Privateers) rifletta vicende del periodo Giacobita, e sicuramente ha un plot narrativo molto più chiaro e completo (una ballata popolare autentica, si ricorda, ha fini narrativi e non “poetici”, una cosa che i raccoglitori sette o ottocenteschi non avevano affatto chiara, presi dal mito della “musa popolare” e che, sovente, intervenivano sui testi per “migliorarne la poesia” creando a volte capolavori sì, ma falsi; l'esempio classico del genere, a parte i geniali pastrocchi di Sir Walter Scott, è il Tam Lin manipolato, o meglio riscritto,... (Continues)
"Di seguito la versione del gruppo folk scozzese The Corries; da notare la diversità tra questo e il testo precedente" [Elia Sponton]
E' possibile che la versione eseguita dai Corries (dall'album del 1987 Barrett's Privateers) rifletta vicende del periodo Giacobita, e sicuramente ha un plot narrativo molto più chiaro e completo (una ballata popolare autentica, si ricorda, ha fini narrativi e non “poetici”, una cosa che i raccoglitori sette o ottocenteschi non avevano affatto chiara, presi dal mito della “musa popolare” e che, sovente, intervenivano sui testi per “migliorarne la poesia” creando a volte capolavori sì, ma falsi; l'esempio classico del genere, a parte i geniali pastrocchi di Sir Walter Scott, è il Tam Lin manipolato, o meglio riscritto,... (Continues)
Loch Lomond
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Contributed by Elia Sponton 2022/9/12 - 16:19
Riccardo Venturi, 12-9-2022 22:31
Il testo del 1841 che qui si traduce (per “testo del 1841” si deve ovviamente intendere la data di prima pubblicazione a stampa; come ben messo in luce da Elia Sponton, il testo tradizionale è sicuramente anteriore) proviene da The Vocal Melodies of Scotland, propriamente: The Vocal Melodies of Scotland united to the songs of Robert Burns, Sir Walter Scott, and other distinguished poets, Arranged with symphonies and accompaniments for the piano forte, a cura di Finlay Dun [1795-1853] e John Thomson [1805-1841]. Pubblicato da Paterson & Roy (27 George Street, Edinburgh), il volume non è in realtà datato e si ritiene il 1841 come anno più probabile, anche se potrebbe essere retrodatato al precedente 1840. Parecchie versioni della ballata hanno grafie irregolari e “fantasiose”, come ad esempio “Loch Loman”. La prima versione a stampa ha invece una grafia... (Continues)
Il testo del 1841 che qui si traduce (per “testo del 1841” si deve ovviamente intendere la data di prima pubblicazione a stampa; come ben messo in luce da Elia Sponton, il testo tradizionale è sicuramente anteriore) proviene da The Vocal Melodies of Scotland, propriamente: The Vocal Melodies of Scotland united to the songs of Robert Burns, Sir Walter Scott, and other distinguished poets, Arranged with symphonies and accompaniments for the piano forte, a cura di Finlay Dun [1795-1853] e John Thomson [1805-1841]. Pubblicato da Paterson & Roy (27 George Street, Edinburgh), il volume non è in realtà datato e si ritiene il 1841 come anno più probabile, anche se potrebbe essere retrodatato al precedente 1840. Parecchie versioni della ballata hanno grafie irregolari e “fantasiose”, come ad esempio “Loch Loman”. La prima versione a stampa ha invece una grafia... (Continues)
Le belle ripe del Lago Lomond
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Riccardo Venturi, 12-9-2022 23:40
Il lago Lomond
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Scarborough Fair/Canticle, provided with The Elfin Knight, Whittingham Fair and Rosemary Lane, and with an Appendix on Riddles Wisely Expounded
Targit (“Il sogno”): La versione berbera (cabila) di Idir
Targit (“Le rêve”): La version kabyle d' Idir
Targit (“The Dream”): Berberian (Kabylian) version by Idir
Targit (“Unelma”): Idirin berberikielinen (kabyylikielinen) versio
Album / Albumi: Idir (2013)
Versione / Version / Versio: Kris Ife
Targit (“Le rêve”): La version kabyle d' Idir
Targit (“The Dream”): Berberian (Kabylian) version by Idir
Targit (“Unelma”): Idirin berberikielinen (kabyylikielinen) versio
Album / Albumi: Idir (2013)
Versione / Version / Versio: Kris Ife
Ourgagh ghlint akk thnissa [1]
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Contributed by Riccardo Venturi 2021/5/8 - 20:35
Versione suonata con chitarra arpa pubblicata da Rocco Rosignoli sul suo canale YouTube.
Basata sulla Child Ballad "The Elfin Knight", "Scarborough Fair /Canticle" non è soltanto una lacerante ballata contro la guerra, ma anche una canzone d'amore impossibile, che ha avuto un ruolo chiave nel film "Il Laureato" di Mike Nichols, 1967.
Basata sulla Child Ballad "The Elfin Knight", "Scarborough Fair /Canticle" non è soltanto una lacerante ballata contro la guerra, ma anche una canzone d'amore impossibile, che ha avuto un ruolo chiave nel film "Il Laureato" di Mike Nichols, 1967.
Don Caramello 2022/2/18 - 16:23
"Se alla fiera di Scarborough vai", la versione italiana di Andrea Buriani
"Se alla fiera di Scarborough vai": Italian version by Andrea Buriani
"Se alla fiera di Scarborough vai": Italian version by Andrea Buriani
SE ALLA FIERA DI SCARBOROUGH VAI
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Eskemm - La versione bretone di Charlez An Dreo
Eskemm - Breton version by Charlez An Dreo
Esiste anche una versione bretone di questa famosissima canzone. Non rispetta per niente il testo tradizionale originale e il testo di Charlez An Dreo rappresenta un viaggio da Roscoff alla Gran Bretagna, con la preghiera per gli Inglesi di non “mandare a quel paese” i Bretoni “come aveva fatto quella donna col povero ragazzo di Scarborough”. E’ interpretata da Véronique Autret con con l’Orchestra Sinfonica di Bulgaria. - Flavio Poltronieri
Eskemm - Breton version by Charlez An Dreo
Esiste anche una versione bretone di questa famosissima canzone. Non rispetta per niente il testo tradizionale originale e il testo di Charlez An Dreo rappresenta un viaggio da Roscoff alla Gran Bretagna, con la preghiera per gli Inglesi di non “mandare a quel paese” i Bretoni “come aveva fatto quella donna col povero ragazzo di Scarborough”. E’ interpretata da Véronique Autret con con l’Orchestra Sinfonica di Bulgaria. - Flavio Poltronieri
Eskemm [1]
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Contributed by Flavio Poltronieri 2025/9/8 - 18:29
@ Flavio Poltronieri
...e per caso, magari, si potrebbe avere il testo armoricano di questa versione breton-bulgara...? Non sarebbe male averlo! Grazie, mersi, trugarez!
...e per caso, magari, si potrebbe avere il testo armoricano di questa versione breton-bulgara...? Non sarebbe male averlo! Grazie, mersi, trugarez!
Richard Gwenndour 2025/9/8 - 18:51
@ Flavio Poltronieri
Grazie per il testo della versione bretone e per la traduzione italiana. Si può vedere tutto nella relativa sezione.
Grazie per il testo della versione bretone e per la traduzione italiana. Si può vedere tutto nella relativa sezione.
Riccardo Venturi 2025/9/9 - 17:58
The Diggers' Song [Levellers and Diggers]
anche in Terre Celtiche Blog
La canzone degli Zappatori [The Diggers song] | Terre Celtiche Blog
“Lavorate insieme. Mangiate il pane insieme”. Tra le prime comuni agrarie che troviamo in Inghilterra, ci sono le comunità religiose dei Diggers.. coloro
con alcune note integrative Cattia Salto 2024/6/10 - 11:24
Strofa che rende ancora più antimilitarista questa canzone
They're rolling out the guns again, hurroo, hurroo
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Contributed by dq82 2021/9/9 - 00:15
Sir Patrick Spens
Anonymous
La ballata nelle numerosi varianti riportate dal prof Child si presta ad una lettura ambigua, da una parte si staglia Spens che, incurante dei presagi funesti e pur di obbedire all'ordine perentorio del re, manda nave e equipaggio sul fondo del mare.
Dall'altra un ignobile traditore che, alle spalle del re, complotta per il fallimento della missione o contro lo stesso Spens.
La questione non è di poco conto, poichè è la dimostrazione di come nelle ballate più antiche, si possano stratificare più interpretazioni, le quali mutano la lettura di una ballata, in base all'epoca storica, in base alla sua trasmissione orale o scritta e non ultimo in base al pubblico a cui era indirizzata.
Perchè le ballate sono condite dall'ironia e dal sarcasmo, armi da sempre ben affilate dei bardi!
Alla prima lettura Patrick Spens è un eroico e fedele servitore del re -e ai nostri occhi un po' coglione- che,... (Continues)
Dall'altra un ignobile traditore che, alle spalle del re, complotta per il fallimento della missione o contro lo stesso Spens.
La questione non è di poco conto, poichè è la dimostrazione di come nelle ballate più antiche, si possano stratificare più interpretazioni, le quali mutano la lettura di una ballata, in base all'epoca storica, in base alla sua trasmissione orale o scritta e non ultimo in base al pubblico a cui era indirizzata.
Perchè le ballate sono condite dall'ironia e dal sarcasmo, armi da sempre ben affilate dei bardi!
Alla prima lettura Patrick Spens è un eroico e fedele servitore del re -e ai nostri occhi un po' coglione- che,... (Continues)
Cattia Salto 2022/11/22 - 15:34
Song For Ye, Jacobites [Ye Jacobites By Name]
The 18th Century Antiwar Anthem
Historyradio
Long before Bob Dylan, the 18’th century Scottish poet and song-writer Robert Burns published an anti-war anthem. Surprisingly modern sounding (video below), the song rejects contemporary war mongering and focuses on the human suffering caused by conflict. However, in order to understand the historical context of the song, we do need an expert. We asked George Mcclellan, a director of the Robert Burns Association of North America, to set the scene.
Historyradio.org: Why was “Ye Jacobites by Name” written”?
Originally to condemn the Jacobite cause. It’s necessary to understand the period following the Reformation when Great Britain became firmly anti-Catholic after years of conflict. There were two periods of Catholic rebellion, The Jacobite risings, or the Jacobite rebellions or the War of the British Succession, 1688 thru 1748, the intent... (Continues)
Historyradio
Long before Bob Dylan, the 18’th century Scottish poet and song-writer Robert Burns published an anti-war anthem. Surprisingly modern sounding (video below), the song rejects contemporary war mongering and focuses on the human suffering caused by conflict. However, in order to understand the historical context of the song, we do need an expert. We asked George Mcclellan, a director of the Robert Burns Association of North America, to set the scene.
Historyradio.org: Why was “Ye Jacobites by Name” written”?
Originally to condemn the Jacobite cause. It’s necessary to understand the period following the Reformation when Great Britain became firmly anti-Catholic after years of conflict. There were two periods of Catholic rebellion, The Jacobite risings, or the Jacobite rebellions or the War of the British Succession, 1688 thru 1748, the intent... (Continues)
Riccardo Venturi 2022/10/20 - 19:53
Henry Martin
Anonymous
HENRY MARTIN (Henry Martin)
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Contributed by Gianni Barnini 2021/11/5 - 12:58
The Braes o' Killiecrankie
Anonymous
SUI PENDII DI KILLIECRANKIE (Killiecrankie)
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Contributed by Gianni Barnini 2021/11/5 - 12:57
She Moved Through the Fair
[? - 1909? Who knows!]
For further and complete info see here and Cattia Salto's Terre Celtiche
1. Jack Taylor e l'antefatto
Qualche mese fa, in compagnia di un'altra persona, stavo guardando un telefilm poliziesco della serie irlandese Jack Taylor. Bella, ben fatta e appassionante, devo davvero dirlo: Jack Taylor (interpretato da Iain Glen, che non è irlandese, ma scozzese) è un ex ufficiale della Garda Síochána, la polizia della Repubblica d'Irlanda, che, dimessosi dalla suddetta si è messo a fare, a Galway, una specie di investigatore privato imbarcandosi in casi difficili, e sovente strani e umanamente tragici. Nell'episodio in questione, intitolato La resa dei conti (e Shot Down in inglese, ma questo l'ho saputo dopo) e girato nel 2013, Jack Taylor, che girovaga da mesi per l'Irlanda in preda ai sensi di colpa per una certa cosa accaduta negli episodi precedenti, e è stavolta dalle... (Continues)
For further and complete info see here and Cattia Salto's Terre Celtiche
1. Jack Taylor e l'antefatto
Qualche mese fa, in compagnia di un'altra persona, stavo guardando un telefilm poliziesco della serie irlandese Jack Taylor. Bella, ben fatta e appassionante, devo davvero dirlo: Jack Taylor (interpretato da Iain Glen, che non è irlandese, ma scozzese) è un ex ufficiale della Garda Síochána, la polizia della Repubblica d'Irlanda, che, dimessosi dalla suddetta si è messo a fare, a Galway, una specie di investigatore privato imbarcandosi in casi difficili, e sovente strani e umanamente tragici. Nell'episodio in questione, intitolato La resa dei conti (e Shot Down in inglese, ma questo l'ho saputo dopo) e girato nel 2013, Jack Taylor, che girovaga da mesi per l'Irlanda in preda ai sensi di colpa per una certa cosa accaduta negli episodi precedenti, e è stavolta dalle... (Continues)
My young love said to me :
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Contributed by Riccardo Venturi 2021/10/29 - 21:30
Riccardo Venturi, 29-10-2021 22:28
Camminava per il mercato
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I Simple Minds hanno riscritto la ballata trasformandola in una vera e propria CCG, Belfast Child.
Lorenzo 2021/10/29 - 23:09
Però hanno anche omaggiato l'originale, cantandolo insieme a Alan Stivell (v. box video) :-)
Riccardo Venturi 2021/10/29 - 23:53
La canzone è anche stata "campionata" dai Modena City Ramblers, cantata da Sinead Kiely, ne "L'uomo delle pianure"
Cinèin ed mama, ascolta
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Contributed by dq82 2021/10/30 - 11:00
Riccardo, mi hai fatto venire in mente ricordi di infanzia anche a me. Ricordo di aver amato questa canzone in uno dei primi dischi di musica celtica entrati in casa mia. Era il 1997 e l'album era Ballads Of Old England (Antiche Ballate Inglesi Ed Irlandesi) di Adrian Harman distribuito da Avvenimenti. Erano gli anni in cui nasceva per me l'amore per la musica irlandese e, conseguentemente/contemporaneamente, per il combat folk.
dq82 2021/10/30 - 11:19
Beh, DQ, mi fa un enorme piacere, davvero. Tra l'altro, se quel che hai raccontato è avvenuto nel 1997, sono esattamente vent'anni dopo quel che ho raccontato io...chissà che questa canzone non "funzioni" di vent'anni in vent'anni. Ognuno di noi ha davvero dei ricordi legati a una data canzone e trovo bello condividerli. Tra l'altro, e qui torno a fare un po' il filogolo figologo figololo filologo, la musica di questa canzone è considerata quanto di meno "celtico" possa esistere e ha dato parecchio da fare agli studiosi. E' ritenuta molto antica e, probabilmente, non di origine irlandese (c'è chi pensa addirittura che possa essere di origine orientale, per certe sue caratteristiche). Gli stilemi della musica "celtica" così come si è venuta configurando con il revival iniziato alla fine degli anni '60 sono in buona parte stati creati dagli autori stessi sulla base di motivi tradizionali che... (Continues)
Riccardo Venturi 2021/10/30 - 11:56
Sperando di fare cosa gradita ho aggiunto qualche video, solo quelli di autori già presenti nel sito, e vi garantisco che solo così sono una marea, visto che è stata reinterpretata praticamente da tutto il mondo folk e da praticamente tutti i musicisti irlandesi (Boyzone compresi)
Dq82 2021/10/31 - 10:57
LEI ATTRAVERSA IL MERCATO (She Moved Through the Fair)
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Contributed by Gianni Barnini 2021/11/5 - 12:53
Scarborough Fair/Canticle, provided with The Elfin Knight, Whittingham Fair and Rosemary Lane, and with an Appendix on Riddles Wisely Expounded
"La Fiera del Perdono", la versione italiana dei Califfi (1968)
"La Fiera del Perdono", Italian cover of "Scarborough Fair", by Califfi (1968)
"La Fiera del Perdono", Italian cover of "Scarborough Fair", by Califfi (1968)
Inserita poi nell'album (all'epoca si diceva: "33 giri") intitolato "Così ti amo", del 1969. Il testo italiano è di Franco Boldrini, che era stato bassista nel gruppo di supporto del popolare cantante Edoardo Vianello. I Califfi vennero fondati a Firenze nel 1965 e restarono in attività fino al 1973, venendo definitivamente sciolti nel 1976. La cover è adattata ad un ambiente tipicamente italiano e, come di consueto in tante versioni nostrane di quegli anni, estremamente "romanticizzata" per non dire sdolcinata. Completamente persa la componente dei "compiti impossibili". E' però assai fedele all'originale dal punto di vista musicale. [RV]
La Fiera del Perdono
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2021/10/27 - 08:00
Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain
Anonymous
LANGEBRO: La cover danese dei Gasolin' [1971]
LANGEBRO: Gasolin's Danish cover [1971]
LANGEBRO: Le cover danois de Gasolin' [1971]
LANGEBRO: Gasolin'in tanskankielinen versio
Si è preferito non inserire Langebro, la versione o “cover” danese dei Gasolin' (dall'album eponimo del 1971, il primo in studio della rock band di Copenaghen e con la copertina disegnata da Hergé, il disegnatore di Tintin), nella normale successione delle versioni della ballata inglese, in quanto si tratta di un testo autonomo, con ambientazione contemporanea e totalmente slegato dall'originale, che usa la melodia della ballata e solo alcuni echi del testo originale (non ultimo lo stesso Langebro del titolo, che è un ponte di Copenaghen, “Ponte Lungo”, ma che presenta una certa assonanza con il London Bridge). Il testo danese fu scritto da Kim Larsen, Wili Jønsson e Franz Beckerlee. [RV]
It was decided not to include... (Continues)
LANGEBRO: Gasolin's Danish cover [1971]
LANGEBRO: Le cover danois de Gasolin' [1971]
LANGEBRO: Gasolin'in tanskankielinen versio
Si è preferito non inserire Langebro, la versione o “cover” danese dei Gasolin' (dall'album eponimo del 1971, il primo in studio della rock band di Copenaghen e con la copertina disegnata da Hergé, il disegnatore di Tintin), nella normale successione delle versioni della ballata inglese, in quanto si tratta di un testo autonomo, con ambientazione contemporanea e totalmente slegato dall'originale, che usa la melodia della ballata e solo alcuni echi del testo originale (non ultimo lo stesso Langebro del titolo, che è un ponte di Copenaghen, “Ponte Lungo”, ma che presenta una certa assonanza con il London Bridge). Il testo danese fu scritto da Kim Larsen, Wili Jønsson e Franz Beckerlee. [RV]
It was decided not to include... (Continues)
Da jeg gik ud over Langebro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2021/1/23 - 16:23
Il seguente piccolo studio integra, ma non sostituisce del tutto, l'introduzione generale alla canzone, redatta originariamente nel 2001. In buona parte non è opera mia, in quanto “ruba” parecchio dalle Terre Celtiche di Cattia Salto (con la speranza che tali frequenti furti che faccio non mi portino, prima o poi, ad essere impiccato come il Geordie del “filone inglese” (q.v.).
LA SAGA DEI GEORDIE
di Riccardo Venturi, 23-1-2020
In generale, Geordie è una ballata, o meglio una serie di ballate angloscozzesi di varie epoche accomunate da un fatto centrale: il protagonista eponimo deve subire un processo, e la sua amante (moglie, fidanzata) cerca di salvarlo implorando per la sua vita. Nel canone Childiano è la ballata n° 209; è invece la n° 90 nel Roud Folk Song Index.
Si tratta di una ballata cantata tradizionalmente in tutto il dominio di lingua inglese, e particolarmente in Inghilterra,... (Continues)
LA SAGA DEI GEORDIE
di Riccardo Venturi, 23-1-2020
In generale, Geordie è una ballata, o meglio una serie di ballate angloscozzesi di varie epoche accomunate da un fatto centrale: il protagonista eponimo deve subire un processo, e la sua amante (moglie, fidanzata) cerca di salvarlo implorando per la sua vita. Nel canone Childiano è la ballata n° 209; è invece la n° 90 nel Roud Folk Song Index.
Si tratta di una ballata cantata tradizionalmente in tutto il dominio di lingua inglese, e particolarmente in Inghilterra,... (Continues)
Riccardo Venturi 2021/1/23 - 16:39
1. LA “VERSIONE DI ROBERT BURNS” - 1792, Scottish Musical Museum [Child #209A]
1. “ROBERT BURNS' VERSION” - 1792, Scottish National Museum [Child #209A]
1. LA “VERSION DE ROBERT BURNS” - 1792, Scottish National Museum [Child #209A]
1. “ROBERT BURNSIN VERSIO” - 1792, Scottish National Museum [Child #209A]
Alistair Hulett, Robert Burns, The Complete Songs, Vol. 7, 1999
La “versione di Robert Burns”, comunicata nel 1792 allo Scottish Musical Museum di James Johnson (di cui Burns era però l'anima), è la versione 209A nel canone Childiano e rappresenta quella che da molti è considerata la vicenda storica originale, avvenuta alla fine del XVI secolo sullo Scottish Border. La versione, probabilmente rimaneggiata da Burns stesso, è in lingua scozzese; nel video allegato, Alistair Hulett la canta integralmente seguendo il testo di Burns. [RV]
George Gordon, sesto conte di Huntly (e diventato... (Continues)
1. “ROBERT BURNS' VERSION” - 1792, Scottish National Museum [Child #209A]
1. LA “VERSION DE ROBERT BURNS” - 1792, Scottish National Museum [Child #209A]
1. “ROBERT BURNSIN VERSIO” - 1792, Scottish National Museum [Child #209A]
Alistair Hulett, Robert Burns, The Complete Songs, Vol. 7, 1999
La “versione di Robert Burns”, comunicata nel 1792 allo Scottish Musical Museum di James Johnson (di cui Burns era però l'anima), è la versione 209A nel canone Childiano e rappresenta quella che da molti è considerata la vicenda storica originale, avvenuta alla fine del XVI secolo sullo Scottish Border. La versione, probabilmente rimaneggiata da Burns stesso, è in lingua scozzese; nel video allegato, Alistair Hulett la canta integralmente seguendo il testo di Burns. [RV]
George Gordon, sesto conte di Huntly (e diventato... (Continues)
There was a battle in the north,
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Contributed by Riccardo Venturi 2021/1/23 - 17:22
1a. Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 1985
Con note di Cattia Salto
Riccardo Venturi, 1985
Con note di Cattia Salto
Geordie
(Continues)
(Continues)
Agnieszka (Azalia) (L. Trans.)
Geordie
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2021/1/24 - 10:25
Rikarður V. Albertsson, 27-1-2021 09:40
Geordie
(Continues)
(Continues)
3. THE LIFE AND DEATH OF GEORGE OF OXFORD (1672/1696)
Come accennato nella ”Saga dei Geordie”, la più antica testimonianza scritta di una ballata di Geordie in una forma già molto simile a quelle più tarde e limate dalla tradizione orale, è questa Life and Death of George of Oxford risalente a un broadside (foglio volante) stampato senza data da P. Brooksley in West Smithfield. Siamo dunque nella parte nordoccidentale di Londra, nel quartiere di Farringdon Without; West Smithfield era, fra le altre cose, un quartiere deputato, nella Londra medievale, all'esecuzione di eretici, ribelli, criminali e dissidenti politici (vi furono giustiziati, tra gli altri, l'eroe scozzese William Wallace nel 1305, il capo della rivolta contadina Wat Tyler nel 1381 e i 200 protestanti messi al rogo durante il regno di Maria I d'Inghilterra).
Il broadside, come detto, non è datato; lo si fa comunque risalire... (Continues)
Come accennato nella ”Saga dei Geordie”, la più antica testimonianza scritta di una ballata di Geordie in una forma già molto simile a quelle più tarde e limate dalla tradizione orale, è questa Life and Death of George of Oxford risalente a un broadside (foglio volante) stampato senza data da P. Brooksley in West Smithfield. Siamo dunque nella parte nordoccidentale di Londra, nel quartiere di Farringdon Without; West Smithfield era, fra le altre cose, un quartiere deputato, nella Londra medievale, all'esecuzione di eretici, ribelli, criminali e dissidenti politici (vi furono giustiziati, tra gli altri, l'eroe scozzese William Wallace nel 1305, il capo della rivolta contadina Wat Tyler nel 1381 e i 200 protestanti messi al rogo durante il regno di Maria I d'Inghilterra).
Il broadside, come detto, non è datato; lo si fa comunque risalire... (Continues)
The Life and Death of
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2021/1/29 - 00:15
3a. Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 29-1-2021 00:56
Con qualche nota
Nota. Vi presento le “Broadside Ballads”: salti mortali per seguire la vicenda (oramai “stilizzata”, anche se può avere avuto basi reali), salti di persona, cambi improvvisi di prospettiva, costruzioni grammaticali e sintattiche spesso sconcertanti e popolaresche (dell'epoca) cui fanno sovente da contraltare un linguaggio pomposo e arcaico e interventi "mitologici" (qui, le Parche): ha funzionato così in tutte le epoche e in tutti i paesi finché le ballate su foglio volante sono state diffuse (anche quelle italiane sono piene di strafalcioni uniti però a bordate di èglino, indarno, speme, ahi me lasso, fia mai) ecc. Quando le ballate da foglio volante sono entrate nella tradizione orale, che le ha abbreviate e ha mantenuto solo le parti necessarie... (Continues)
Riccardo Venturi, 29-1-2021 00:56
Con qualche nota
Nota. Vi presento le “Broadside Ballads”: salti mortali per seguire la vicenda (oramai “stilizzata”, anche se può avere avuto basi reali), salti di persona, cambi improvvisi di prospettiva, costruzioni grammaticali e sintattiche spesso sconcertanti e popolaresche (dell'epoca) cui fanno sovente da contraltare un linguaggio pomposo e arcaico e interventi "mitologici" (qui, le Parche): ha funzionato così in tutte le epoche e in tutti i paesi finché le ballate su foglio volante sono state diffuse (anche quelle italiane sono piene di strafalcioni uniti però a bordate di èglino, indarno, speme, ahi me lasso, fia mai) ecc. Quando le ballate da foglio volante sono entrate nella tradizione orale, che le ha abbreviate e ha mantenuto solo le parti necessarie... (Continues)
Vita e Morte
(Continues)
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Bravo Rick.
Un'ipotesi molto plausibile.
Dedicandomi ultimamente a una visione dei film di un regista strazingaro come Tony Gatlif ho notato nei sottotitoli che "Bohemians" viene usato per nominatre i rom.
Direi che così, tutta sta vicenda, avrebbe finalmente una spiegazione verosimile e giusta.
Non mi azzardarei però nelle conclusioni spinte tipo che fossero i zingari cechi ;-)
Un'ipotesi molto plausibile.
Dedicandomi ultimamente a una visione dei film di un regista strazingaro come Tony Gatlif ho notato nei sottotitoli che "Bohemians" viene usato per nominatre i rom.
Direi che così, tutta sta vicenda, avrebbe finalmente una spiegazione verosimile e giusta.
Non mi azzardarei però nelle conclusioni spinte tipo che fossero i zingari cechi ;-)
krzyś Ѡ 2021/1/29 - 01:09
Se poi si accetta l'ipotesi dei "cavalli del Re" (ma cosa non era del Re, all'epoca...?) si capisce anche meglio la triste fine del bracconiere / ladro: non solo ruba i cavalli del Re, ma li va a vendere pure agli zingari...! Però l'idea che fossero zingari cechi mi sarebbe garbata parecchio, perché io ho in casa un dizionario romanes-ceco (forse te l'ho fatto anche vedere quando sei venuto qua...?). Un abbraccio!
Riccardo Venturi 2021/1/29 - 01:23
Da tenere ben presente anche il seguente articolo da fresnostate.edu, dal quale estrapolo quanto segue:
Ebsworth has "Geordie" [Child 209] as a derivative of "George of Oxford" which is itself related to "... the death of ...George Stoole": "Scotland shows a fantastic and inexplicable modesty, a disparagement of her own resources and native manufacture, insomuch as she actually appropriates to herself several of our English freebooters .... And she has even tried to naturalize 'Georgy' as Geordie.' ... Kinloch thought that it ['Geordie'] 'originated in the factions of the Huntley family, during the reign of Queen Mary' [Ord, p. 457, writes that "The hero of this ballad was George, fourth Earl of Huntly, who was afterwards slain at the battle of Corrichrie on 28th October, 1562"] ... [Joseph Ritson prints] 'A lamentable new Ditty, made on the Death of a worthy Gentleman, named George Stoole... (Continues)
Ebsworth has "Geordie" [Child 209] as a derivative of "George of Oxford" which is itself related to "... the death of ...George Stoole": "Scotland shows a fantastic and inexplicable modesty, a disparagement of her own resources and native manufacture, insomuch as she actually appropriates to herself several of our English freebooters .... And she has even tried to naturalize 'Georgy' as Geordie.' ... Kinloch thought that it ['Geordie'] 'originated in the factions of the Huntley family, during the reign of Queen Mary' [Ord, p. 457, writes that "The hero of this ballad was George, fourth Earl of Huntly, who was afterwards slain at the battle of Corrichrie on 28th October, 1562"] ... [Joseph Ritson prints] 'A lamentable new Ditty, made on the Death of a worthy Gentleman, named George Stoole... (Continues)
Riccardo Venturi 2021/2/2 - 22:49
Marina Pignatta (Марина Пиньата)
В развитие темы песен против смертной казни - пусть будет "средневековая", робингудовская баллада "Geordie" Фабрицио де Андре... Песня написана по мотивам британской баллады "God be wi' thee, Geordie", датируемой XVI-ым веком и сохранившейся во множестве вариантов. Тогда действительно казнили "лесных браконьеров", охотившихся в королевских угодьях.
Джорди же, судя по всему, имел аристократическое происхождение, коли ему в виде привилегии дали шанс быть повешенным на позолоченной веревке. По предположениям историков, этот сюжет, запечатлевшийся в народной памяти, связан с реальным фактом - биографией Джорджа Гордона (Sir George Gordon of Gight - 1512-1562 - граф из Huntly), которых был приговорен к смерти через повешение как организатор восстания против шотландского короля Якоба VI (и предположительно - внебрачный сын Якоба IV).
Джорди же, судя по всему, имел аристократическое происхождение, коли ему в виде привилегии дали шанс быть повешенным на позолоченной веревке. По предположениям историков, этот сюжет, запечатлевшийся в народной памяти, связан с реальным фактом - биографией Джорджа Гордона (Sir George Gordon of Gight - 1512-1562 - граф из Huntly), которых был приговорен к смерти через повешение как организатор восстания против шотландского короля Якоба VI (и предположительно - внебрачный сын Якоба IV).
Джорди
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Contributed by Riccardo Venturi 2021/2/2 - 23:06
Geordie: la versione francese di Claude François (1965)
Geordie: Claude François's French version (1965)
Geordie: La version française de Claude François (1965)
Geordie: Claude François'n ranskankielinen versio (1965)
In Italia siamo forse abituati a pensare che esistano soltanto l' “originale” inglese di Joan Baez e la versione italiana di De André, del 1966. Un anno prima, però, “Geordie” c'era già in francese, con la versione intrerpretata da un mostro sacro della canzone francese, quel Claude François che è l'autore di Comme d'habitude (ovvero My Way). La Geordie di Claude François è contenuta nell'album Même si tu revenais. Verrebbe quasi la voglia di ipotizzare che Fabrizio De André, senz'altro parecchio addentro alla canzone francese, ne abbia preso ispirazione...senonché la versione italiana di De André è assai più vicina all' “originale” inglese che non quella di Claude François,... (Continues)
Geordie: Claude François's French version (1965)
Geordie: La version française de Claude François (1965)
Geordie: Claude François'n ranskankielinen versio (1965)
In Italia siamo forse abituati a pensare che esistano soltanto l' “originale” inglese di Joan Baez e la versione italiana di De André, del 1966. Un anno prima, però, “Geordie” c'era già in francese, con la versione intrerpretata da un mostro sacro della canzone francese, quel Claude François che è l'autore di Comme d'habitude (ovvero My Way). La Geordie di Claude François è contenuta nell'album Même si tu revenais. Verrebbe quasi la voglia di ipotizzare che Fabrizio De André, senz'altro parecchio addentro alla canzone francese, ne abbia preso ispirazione...senonché la versione italiana di De André è assai più vicina all' “originale” inglese che non quella di Claude François,... (Continues)
Geordie
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Contributed by Riccardo Venturi 2021/2/2 - 23:57
Claude François's Russian Fan Club (Фан-клуб Клода Франсуа)
Жорди
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Contributed by Riccardo Venturi 2021/2/3 - 00:18
4. A LAMENTABLE NEW DITTY, &C. [ca. 1630]
A lamentable new Ditty, made vpon the death of a worthy Gentleman, named George Stoole, dwelling sometime on Gate-side Moore, and sometime at New-castle in Northumberland: with his penitent end.
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Contributed by Riccardo Venturi 2021/2/4 - 20:13
Flodden Field
Anonymous
@Riccardo Venturi
Come promesso ecco la puntata di Flodden Field in Terre Celtiche Blog scritta con la tua collaborazione e con alcune note integrative del testo.
Flodden Field e la regina Margherita Tudor | Terre Celtiche Blog Flodden Field fu l'ultima battaglia in stile medievale combattuta sulle isole britanniche il 9 settembre 1513 tra l'armata scozzese di Giacomo IV
Riallacciandomi alla tua introduzione ho aggiunto
"L'onta" cade sul re scozzese, che aveva sposato la sorella di Enrico VIII nel 1503 e rotto il Trattato di pace perpetua siglato l'anno precedente. In teoria Giacomo avrebbe dovuto appoggiare il cognato o quantomeno non intervenire nella guerra intrapresa dall'Inghilterra contro la Francia. Senonchè Scozia e Francia avevano firmato un trattato di aiuto reciproco in caso di invasione dell'Inghilterra, detto Auld Alliance che risaliva alla fine del 1200 ma che,... (Continues)
Come promesso ecco la puntata di Flodden Field in Terre Celtiche Blog scritta con la tua collaborazione e con alcune note integrative del testo.
Flodden Field e la regina Margherita Tudor | Terre Celtiche Blog Flodden Field fu l'ultima battaglia in stile medievale combattuta sulle isole britanniche il 9 settembre 1513 tra l'armata scozzese di Giacomo IV
Riallacciandomi alla tua introduzione ho aggiunto
"L'onta" cade sul re scozzese, che aveva sposato la sorella di Enrico VIII nel 1503 e rotto il Trattato di pace perpetua siglato l'anno precedente. In teoria Giacomo avrebbe dovuto appoggiare il cognato o quantomeno non intervenire nella guerra intrapresa dall'Inghilterra contro la Francia. Senonchè Scozia e Francia avevano firmato un trattato di aiuto reciproco in caso di invasione dell'Inghilterra, detto Auld Alliance che risaliva alla fine del 1200 ma che,... (Continues)
Cattia Salto 2021/4/5 - 18:33
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Roud Folk Song Index #200
Scottish popular ballad
Ballata popolare scozzese
Ballade populaire écossaise
Skotlantilainen kansanlaulu
Thomas Percy's Reliques of Ancient English Poetry:
consisting of Old Heroic Ballads, Songs, and other
Pieces of our earlier Poets, (Chiefly of the Lyric kind.)
Together with some few of later Date. Volume the First.
London: Printed for J. Dodsley in Pall-Mall.
M DCC LXV [1765], pages 53-56.
Musica / Music / Musique / Sävel:
Vedi introduzione / See Introduction / Voir l'introduction
Il tradizionale testo di Edward (nota anche come Edward, Edward, Child #13B) proviene dalle celeberrime Reliques of Ancient English Poetry di Thomas Percy (1729-1811), vescovo di Dromore e antiquario, ed è indubbiamente una delle ballate tradizionali preferite dai lettori più raffinati. Una copia della ballata sembra fosse stata consegnata al celebre antiquario... (Continues)