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Song Itinerary Anti-war classical music

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Dead Man's Dump

Dead Man's Dump
‎[1917]‎
Versi del poeta inglese di origine lettone Isaac Rosenberg (Bristol, 1890 – Fampoux, Nord Passo di ‎Calais, 1918)‎
Musica di Gary Bachlund, compositore statunitense di natali tedeschi.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive



Un soldato – lo stesso Rosenberg, che all’epoca si trovava nelle trincee della Somme, sul fronte ‎occidentale – è impegnato a piazzare filo spinato da qualche parte nella “terra di nessuno”… ‎L’uomo ed il mulo, carico delle pesanti matasse metalliche, nel loro percorso passano accanto a ‎soldati moribondi e sui cadaveri dei morti…‎
The plunging limbers over the shattered track
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/12 - 16:07
Song Itineraries: Anti-war classical music

Returning, We Hear the Larks

Returning, We Hear the Larks
‎[1917]‎
Versi del poeta inglese di origine lettone Isaac Rosenberg (Bristol, 1890 – Fampoux, Nord Passo di ‎Calais, 1918)‎
Musica di Arnold Atkinson Cooke (1906-2005), compositore britannico, dai “Nocturnes, 5 Songs ‎for soprano, horn and piano” del 1956.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive



Isaac Rosenberg era nato a Bristol nel 1890 da una famiglia di religione ebraica originaria di ‎Daugavpils, in Lettonia, rifugiatasi in Inghilterra per sfuggire ai pogrom antisemiti che allora ‎imperversavano nell’Impero Russo. Precoce pittore e poeta, nonostante una bronchite cronica che lo ‎affliggeva ed una visione molto critica della guerra, si arruolò volontario nel 1915 e fu spedito nella ‎Somme, sul fronte occidentale. All’alba del 1 aprile 1918, mentre rientrava – proprio come descritto ‎in questa poesia – da un pattugliamento notturno nei pressi di Fampoux fu ucciso dal colpo di un ‎cecchino:‎

“Cupa è la notte e, anche se siamo ancora vivi, noi tutti sappiamo che una sinistra minaccia è ‎in agguato…”
Sombre the night is.
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/12 - 15:34
Song Itineraries: Anti-war classical music
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The Man He Killed

The Man He Killed
‎[1902]‎
Versi del poeta inglese Thomas Hardy
La poesia è stata musicata dai compositori Garth Baxter – statunitense - e John Pierre Herman ‎Joubert – inglese di origini sudafricane.‎
Dalla raccolta intitolata “Time's Laughingstocks and Other Verses” pubblicata nel 1909.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive‎

Una poesia che si riferisce alla seconda delle cosiddette “guerre boere”, combattute in Sudafrica in ‎due riprese (1880-1881 e poi 1899-1902) tra gli inglesi e i coloni di origine olandese, detti boeri.‎

In una saletta di un pub di un villaggio del Dorset, un reduce della seconda guerra boera racconta ai ‎suoi amici di quella volta che uccise un nemico, un uomo con il quale, in un altro contesto, avrebbe ‎potuto benissimo chiacchierare in amicizia davanti ad un boccale di birra. Il reduce prova a ‎giustificarsi, la guerra è la guerra, o lui o me, ma alla... (Continues)
Scene: The settle of the Fox Inn, Stagfoot Lane
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/12 - 14:26
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Cello Concerto in E Minor Op. 85

Cello Concerto in E Minor Op. 85
(1919)
Cello Concerto in E minor Op. 85
Concerto per violoncello in mi minore, Op. 85



Il Concerto per violoncello in mi minore op. 85 di Edward Elgar (1857 - 1934) venne eseguito per la prima volta a Londra nel 1919. Profondamente colpito dalle sofferenze provocate dalla Prima guerra mondiale, il musicista britannico rimase per parecchi mesi privo di stimoli compositivi. Per questo motivo, Elgar e la moglie Caroline decisero di trasferirsi, nel maggio 1918, nel ridente cottage di Brinkwells presso Fittleworth, un delizioso villaggio del West Sussex. In un contesto agreste più distensivo, Elgar iniziò a dedicarsi ad alcuni lavori cameristici, oltre a quello che sarebbe diventato il concerto per violoncello. Quest’ultimo lavoro progredì rapidamente e venne sottoposto anche all’attenzione dell’amico direttore Landon Ronald, in visita del compositore nel mese di giugno. Successivamente... (Continues)
(instrumental)
2012/10/17 - 23:27
Song Itineraries: Anti-war classical music
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La victoire de Guernica

Traduzione italiana di Franco Fortini da "Paul Éluard, Poesie", Mondadori, 1970.
La victoire de Guernica
riprodotta da Caponnetto-Poesiaperta
LA VITTORIA DI GUERNICA
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/10/3 - 13:53
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A Survivor from Warsaw

A Survivor from Warsaw
Opéra - Texte d'origine en anglais et hébreu – A Survivor from Warsaw – Arnold Schönberg – 1947
Textes de natures et de provenances diverses, tirés des témoignages des survivants de la révolte du ghetto de Varsovie (1943)
Musique : Arnold Schönberg

Au terme de la Seconde Guerre Mondiale, le nazisme définitivement vaincu, Schönberg écrivit un opéra pour évoquer la persécution menée par l'Allemagne de Hitler contre les Juifs. Il utilisa le récit d'un de ceux-ci, échappé au massacre du "ghetto" de Varsovie.
Il s'agit d'une composition dodécaphonique où une voix raconte en anglais (avec de brèves insertions en allemand) le moment dramatique où un groupe de prisonniers juifs sort des baraquements pour être mené aux chambres à gaz.
Le récit de ce jour, fait par un Juif de Varsovie qui a survécu au massacre, peut parfois paraître très cru ; en lisant le texte et en écoutant la musique, nous ne... (Continues)
UN SURVIVANT DE VARSOVIE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/10/1 - 21:03
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A Survivor from Warsaw

A Survivor from Warsaw
An das Meiste kann ich mich nicht erinnern - ich muß lange bewußtlos gewesen sein.
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/24 - 22:50
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Ofiarom Hiroszimy - Tren

Ofiarom Hiroszimy - Tren
La partitura della trainodia
DonQuijote82 2012/8/3 - 17:17
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Dies Irae, Auschwitz Oratorium

Dies Irae, Auschwitz Oratorium
A memorial to the victims at Auschwitz, Dies Irae allows the singers and players to improvise according to their talents and abilities. The chorus recites words, rather than singing them, and the instruments are the framework for the rhythm and pitch. It was first performed on the grounds of Auschwitz in 1967.

Penderecki composed Dies Irae (also known as Auschwitz Oratorio) after the successful performances of his St. Luke Passion. It has much in common with that work, though it is on the whole a less impressive achievement. The text draws on various literary sources: Psalm 116, the Apocalypse, Aeschylus’s Eumenides as well as poems by Broniewski, Aragon, Rózewicz and Valéry. (All the contemporary texts are translated into Latin while the Aeschylus fragments are sung in Greek.) The scoring is for very substantial orchestra with a large percussion section, though without violins, violas and... (Continues)
-strumentale-
Contributed by DoNQuijote82 2012/8/3 - 12:07
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Convien partir

Convien partir
E quando se ajunta uma musica assim com um avoz como a de Maria, Extraordinariamente belo, bellíssimo!
Sérgio 2012/4/27 - 14:33
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Elegia per gli impiccati di Bassano

Elegia per gli impiccati di Bassano
Sono Ezio Piola. Ho letto con grande commozione l' Elegia per gli impiccati di Bassano. A Bassano ero giunto da Trieste con la famiglia per sfuggire alla bestialità titina.

Mio padre, Andrea, tenne la prima lezione alla Facoltà di Giurisprudenza, di cui fu cofondatore. Arrivando a Bassano cademmo dalla padella nella brace, incontrando la furia nazista. Abitavamo vicino al Ponte vecchio e la nostra casa fu distrutta da un grappolo di bombe americane, nell'ultimo bombardamento a tappeto. Abitavamo, muro a muro, nella casa del Comandante Partigiano. Ci salvammo, per miracolo, nella vicina Mussolente. Eravamo rimasti senza nulla, ma ringraziammo gli americani, piangendo dalla gioia.

Il 26 settembre, a quasi cinque anni d' età, ero nel Viale con mia nonna: vidi arrivare i camion tedeschi e assistetti all'impiccagione. Un evento rimasto indelebilmente impresso negli occhi e nel cuore.

I miei... (Continues)
Ezio Piola - 335-6084806. e-mail: e39p.sml@libero.it 2012/4/25 - 13:47
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Canti di Prigionia

Canti di Prigionia
Molto suggestivo e poeticamente felice
antonio lupo 2012/1/27 - 17:11
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The Send-Off

The Send-Off
‎[1918]‎
In "Wilfred Owen. The complete poems and fragments”, a cura di Jon Stallworthy, 1983.‎
Musica di Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra ‎Los Angeles e Berlino, dalla sua “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte (2004).‎



Dopo aver conosciuto gli orrori della Grande Guerra, Wilfred Owen – che era sopravvissuto ‎all’esplosione di una granata di mortaio, che si era risvegliato tra i resti smembrati di un ufficiale ‎suo amico, che poi era rimasto intrappolato per giorni in una trincea nemica… – trascorse qualche ‎mese nell’ospedale Craiglockhart di Edimburgo per riprendersi dai traumi fisici e psicologici subìti. ‎Lì Owen potè ritemprarsi, scrisse molto e fu felice di ricevere la visita di colui che egli considerava ‎maestro ed ispiratore, il poeta Siegfried Sassoon.‎
Ma l’orrore non era finito.‎



Nel luglio del 1918 Owen tornò in servizio in... (Continues)
Down the close, darkening lanes they sang their way
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/22 - 14:47




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