Song Itinerary The Paris Commune, 1871
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Dimmi buon giovine, o Dimmi bel giovane [Esame di ammissione del volontario alla Comune di Parigi]
La versione più nota, di quattro strofe, raccolta da Leoncarlo Settimelli e ripubblicata nel volume Il pensiero anarchico di F.Pani e S. Vaccaro, Verona, Demetra, 1997, p. 55. È alla base di tutte le interpretazioni successive, compresa quella di Vinicio Capossela e quella delle De' Soda Sisters
![Dimmi buon giovine, <i>o</i> Dimmi bel giovane [Esame di ammissione del volontario alla Comune di Parigi]](img/thumb/c4147_130x140.jpeg?1572169693)
Interpretata da Vinicio Capossela e Neri Marcorè
Dimmi bel giovane,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini + CCG/AWS Staff 2013/6/30 - 23:07
Non siam più la Comune di Parigi
Autore è Raffaele Offidani.
Pietro Nicola Gregorace 2013/6/9 - 19:45
Guillaume et Paris
![Guillaume et Paris](img/upl/30012843-r.jpg)
[Novembre 1870]
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Pubblicata sul giornale “Le Combat” fondato da Félix Aimé Pyat (1810-1889), giornalista e personalità di spicco della Comune.
Guillaume è l’imperatore Guglielmo I di Germania, re di Prussia, le cui truppe assediavano Parigi dal settembre del 1870.
Cambronne - l’esclamazione della città di Parigi che resiste all’assediante – è il generale Pierre Jacques Étienne Cambronne (1770-1842), quello che – leggenda vuole - alla fine della battaglia di Waterloo del 1815 al generale britannico Colville, che gli intimava la resa, rispose: “La garde meurt mais ne se rend pas!” o, più semplicemente, “Merde!”… Nella realtà gli inglesi spazzarono via l’ultima resistenza francese e Cambronne, ferito, fu fatto prigioniero ma “Merde!” rimane ancora oggi... (Continues)
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Pubblicata sul giornale “Le Combat” fondato da Félix Aimé Pyat (1810-1889), giornalista e personalità di spicco della Comune.
Guillaume è l’imperatore Guglielmo I di Germania, re di Prussia, le cui truppe assediavano Parigi dal settembre del 1870.
Cambronne - l’esclamazione della città di Parigi che resiste all’assediante – è il generale Pierre Jacques Étienne Cambronne (1770-1842), quello che – leggenda vuole - alla fine della battaglia di Waterloo del 1815 al generale britannico Colville, che gli intimava la resa, rispose: “La garde meurt mais ne se rend pas!” o, più semplicemente, “Merde!”… Nella realtà gli inglesi spazzarono via l’ultima resistenza francese e Cambronne, ferito, fu fatto prigioniero ma “Merde!” rimane ancora oggi... (Continues)
[Guillaume]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/13 - 14:16
Song Itineraries:
Shit, our sister, The Paris Commune, 1871
N’en faut plus
![N’en faut plus](img/upl/PariscommuneMar18715B15D.jpg)
[Dopo il 1871]
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Ignoro su quale melodia fosse intonata.
Con dedica “À J. Joffrin, conseiller municipal”. Si tratta di Jules Joffrin (1846-1890), sostenitore della Comune, riparato poi in Gran Bretagna come lo stesso Pottier. Socialista, fu in seguito un acerrimo oppositore del nazionalismo boulangista bellicista e antisemita (e fu grande nemico dell’Henri Rochefort cui Pottier dedicò, come abbiamo visto, un’altra sua canzone, Tu ne sais donc rien ?).
Chissà se Rino Gaetano aveva letto il testo di questa canzone di Pottier prima di scrivere la sua celebre invettiva Nun te reggae più?
Qui, poco dopo l’assedio prussiano e La semaine sanglante, è l’operaio della periferia di Parigi (“le fabourien”), quello che ha lottato “Senza-Sentire-Freddo-agli-Occhi”,... (Continues)
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Ignoro su quale melodia fosse intonata.
Con dedica “À J. Joffrin, conseiller municipal”. Si tratta di Jules Joffrin (1846-1890), sostenitore della Comune, riparato poi in Gran Bretagna come lo stesso Pottier. Socialista, fu in seguito un acerrimo oppositore del nazionalismo boulangista bellicista e antisemita (e fu grande nemico dell’Henri Rochefort cui Pottier dedicò, come abbiamo visto, un’altra sua canzone, Tu ne sais donc rien ?).
Chissà se Rino Gaetano aveva letto il testo di questa canzone di Pottier prima di scrivere la sua celebre invettiva Nun te reggae più?
Qui, poco dopo l’assedio prussiano e La semaine sanglante, è l’operaio della periferia di Parigi (“le fabourien”), quello che ha lottato “Senza-Sentire-Freddo-agli-Occhi”,... (Continues)
Pas-Froid-aux-Yeux, le faubourien,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/22 - 14:25
Song Itineraries:
The Paris Commune, 1871
Tu ne sais donc rien ?
![Tu ne sais donc rien ?](img/upl/Edouard_Manet_078.jpg)
[1871]
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Ignoro su quale melodia fosse intonata.
Con dedica “À Henri Rochefort”
Una canzone scritta da Pottier nell’estate del 1871 quando, riuscito miracolosamente a scampare al massacro della Comune, si trovava esule in Gran Bretagna, a Gravesend. Ed è all’immobile ed indifferente foresta che circonda la cittadina inglese che il poeta rivoluzionario si rivolge ancora incredulo per l’enormità di quanto appena accaduto: tutto quel sangue versato, tutta quella inenarrabile violenza, tutte quelle speranze tradite…
La dedica è a Henri Rochefort (1831-1913), giornalista, polemista, direttore di pubblicazioni satiriche, autore di teatro. Sostenne l’esperienza della Comune ma ne fu anche un feroce critico, tanto da inimicarsi sia i comunardi che il governo... (Continues)
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Ignoro su quale melodia fosse intonata.
Con dedica “À Henri Rochefort”
Una canzone scritta da Pottier nell’estate del 1871 quando, riuscito miracolosamente a scampare al massacro della Comune, si trovava esule in Gran Bretagna, a Gravesend. Ed è all’immobile ed indifferente foresta che circonda la cittadina inglese che il poeta rivoluzionario si rivolge ancora incredulo per l’enormità di quanto appena accaduto: tutto quel sangue versato, tutta quella inenarrabile violenza, tutte quelle speranze tradite…
La dedica è a Henri Rochefort (1831-1913), giornalista, polemista, direttore di pubblicazioni satiriche, autore di teatro. Sostenne l’esperienza della Comune ma ne fu anche un feroce critico, tanto da inimicarsi sia i comunardi che il governo... (Continues)
La mort a fait double saignée ;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/22 - 12:10
Song Itineraries:
The Paris Commune, 1871
Les transportés
![Les transportés](img/upl/Pub15.jpg)
[1872]
Sulla melodia de “Les sapins” di Pierre Dupont (1821-1870), cantautore, poeta e “goguettier” francese, lo stesso de “Les carriers” sulla cui melodia durante La semaine sanglante fu composta La Commune.
Abbiamo già incontrato Jean Allemane nella dedica che gli fece Jean-Baptiste Clément della canzone Le capitaine “Au mur”. Comunardo, membro della Guardia nazionale nella difesa di Parigi, alla caduta della Comune fu arrestato e condannato ai lavori forzati a vita. Questa canzone fu da lui scritta a proposito della deportazione in un bagno penale della Nuova Caledonia dove era stato destinato. Lì Jean Allemane continuò a dimostrare di essere un irriducibile e non si piegò mai nonostante le durissime condizioni di prigionia, per lui ancora più feroci visti i suoi continui atti di insubordinazione e i diversi tentativi di evasione. La coerenza del suo ideale rivoluzionario... (Continues)
Sulla melodia de “Les sapins” di Pierre Dupont (1821-1870), cantautore, poeta e “goguettier” francese, lo stesso de “Les carriers” sulla cui melodia durante La semaine sanglante fu composta La Commune.
Abbiamo già incontrato Jean Allemane nella dedica che gli fece Jean-Baptiste Clément della canzone Le capitaine “Au mur”. Comunardo, membro della Guardia nazionale nella difesa di Parigi, alla caduta della Comune fu arrestato e condannato ai lavori forzati a vita. Questa canzone fu da lui scritta a proposito della deportazione in un bagno penale della Nuova Caledonia dove era stato destinato. Lì Jean Allemane continuò a dimostrare di essere un irriducibile e non si piegò mai nonostante le durissime condizioni di prigionia, per lui ancora più feroci visti i suoi continui atti di insubordinazione e i diversi tentativi di evasione. La coerenza del suo ideale rivoluzionario... (Continues)
Vaste Océan, tes vagues écumantes,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/21 - 10:20
Song Itineraries:
From World Jails, The Paris Commune, 1871
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C'est la Mère Michel
![C'est la Mère Michel](img/upl/2004_l_oiseau_noir_du_champ_fauve.jpg)
[2004]
Parole di Michèle Bernard
Sull’aria dell’omonima filastrocca ottocentesca (ma la melodia risale al 600)
Album “L'oiseau noir du champ fauve”
Una celebre filastrocca trasformata in un canto della Comune di Parigi…
Parole di Michèle Bernard
Sull’aria dell’omonima filastrocca ottocentesca (ma la melodia risale al 600)
Album “L'oiseau noir du champ fauve”
Una celebre filastrocca trasformata in un canto della Comune di Parigi…
C´est la Mère Michel qui aimait tant les chats
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/27 - 11:01
Song Itineraries:
The Paris Commune, 1871
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La semaine sanglante
![La semaine sanglante](img/thumb/c968_130x140.jpeg?1328538144)
Ciao, hanno seganalato a ilDeposito.org che la traduzione del ritornello non sarebbe corretta, e che l' espressione "Ça branle dans le manche" andrebbe tradotta con "Tutto può cambiare". Che dite? Certo che "Ciurla nel manico" è più colirita, ma in effetti quale sarebbe il senso?
Un abbraccio
Roberta
Un abbraccio
Roberta
Roberta 2012/2/2 - 15:32
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