Song Itinerary Chechenian Wars
Пацаны
Умирали пацаны страшно,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/23 - 14:33
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Le cifre che ho riportato in introduzione sono quelle dei morti ceceni... Ovviamente la canzone - così come Черный тюльпан di Alexander Rosenbaum - parla dei ragazzi russi mandati a morire nel Caucaso dai vari zar succedutisi dalla caduta dell'URSS fino a tempi recentissimi...
Bernart Bartleby 2015/12/23 - 14:43
Война
О, Аллах, что за боль, что за напасть?!
(Continues)
(Continues)
2019/10/18 - 21:49
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Реанимация
Реанимация
автор: Гражданская Оборона
жанры: russian, post-punk
альбомы: Реанимация, Апельсин. Электричество
Yegor Letov: "Resuscitation" - sia la canzone che l'album sono stati scritti dopo un'altra visita alla rianimazione, o proprio lì nell'ospedale.E 'stato necessario sganciare la flebo di volta in volta, ed uscire nel corridoio, e lì i corpi giacevano arrotolati in un lenzuolo, scaricati, e questo non è qualcosa di banale, ma una specie di routine quotidiana: vengono portati via su una barella, ne vengono portati di nuovi ... C'era un soldato lì, prima della sua morte diceva qualcosa di simile a una grande poesia: sui cani feriti, su un comandante, sui pioppi incandescenti con giù, che vola verso l'orizzonte, sui cavalli ... Mi sono seduto e ho scritto, Ho tempo, come Mayakovsky in un sogno ha scritto alcuni versi, "Cloud In Pants", a mio parere, e quindi non riuscivo a decifrare... (Continues)
автор: Гражданская Оборона
жанры: russian, post-punk
альбомы: Реанимация, Апельсин. Электричество
Yegor Letov: "Resuscitation" - sia la canzone che l'album sono stati scritti dopo un'altra visita alla rianimazione, o proprio lì nell'ospedale.E 'stato necessario sganciare la flebo di volta in volta, ed uscire nel corridoio, e lì i corpi giacevano arrotolati in un lenzuolo, scaricati, e questo non è qualcosa di banale, ma una specie di routine quotidiana: vengono portati via su una barella, ne vengono portati di nuovi ... C'era un soldato lì, prima della sua morte diceva qualcosa di simile a una grande poesia: sui cani feriti, su un comandante, sui pioppi incandescenti con giù, che vola verso l'orizzonte, sui cavalli ... Mi sono seduto e ho scritto, Ho tempo, come Mayakovsky in un sogno ha scritto alcuni versi, "Cloud In Pants", a mio parere, e quindi non riuscivo a decifrare... (Continues)
Бледные просветы посреди ветвей
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donatella Leoni 2019/1/9 - 20:49
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Кукушка
Kukushka
1990
Черный альбом / Chernyy al'bom / The Black Album
Canzone intimista contro la guerra in Afganistan durante l'occupazione russa e in Cecenia.
1990
Черный альбом / Chernyy al'bom / The Black Album
Canzone intimista contro la guerra in Afganistan durante l'occupazione russa e in Cecenia.
Песен еще ненаписанных, сколько?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donatella Leoni 2018/8/25 - 00:41
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, Chechenian Wars
Qui la traslitterazione della canzone per poterla cantare
KUKUSHKA (КУКУШКА)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donatella Leoni 2018/9/5 - 13:34
Lamento per i bambini di Beslan e gli altri
[2005]
Parole e musica di Claudio Canal
Con Simona Sordo (voce), Claudio Canal (organo), Daniele Ughetto (basso elettrico)
Presentato il 19 febbraio 2005 presso il Tempio Valdese di Torino
A Beslan, Ossezia del Nord, il 1 settembre 2004 un grosso commando di fondamentalisti islamici ceceni agli ordini del militante islamista e leader indipendentista ceceno Šamil Basaev (1965-2006) occupò una scuola della città, sequestrando 1200 persone, moltissimi i bambini. Gli obiettivi dell'azione erano costringere il governo russo a porre fine all'occupazione militare della Cecenia e fomentare, attraverso un'azione terroristica particolarmente efferata ed odiosa, l'estendersi del conflitto etnico e religioso in tutto il Caucaso.
Il 3 settembre, dopo aver anche attuato un feroce controsequestro di uomini, donne e bambini ceceni in una base nei pressi di Grozny, le forze speciali russe fecero irruzione... (Continues)
Parole e musica di Claudio Canal
Con Simona Sordo (voce), Claudio Canal (organo), Daniele Ughetto (basso elettrico)
Presentato il 19 febbraio 2005 presso il Tempio Valdese di Torino
A Beslan, Ossezia del Nord, il 1 settembre 2004 un grosso commando di fondamentalisti islamici ceceni agli ordini del militante islamista e leader indipendentista ceceno Šamil Basaev (1965-2006) occupò una scuola della città, sequestrando 1200 persone, moltissimi i bambini. Gli obiettivi dell'azione erano costringere il governo russo a porre fine all'occupazione militare della Cecenia e fomentare, attraverso un'azione terroristica particolarmente efferata ed odiosa, l'estendersi del conflitto etnico e religioso in tutto il Caucaso.
Il 3 settembre, dopo aver anche attuato un feroce controsequestro di uomini, donne e bambini ceceni in una base nei pressi di Grozny, le forze speciali russe fecero irruzione... (Continues)
Questo è un lamento, non un requiem.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/27 - 23:26
Song Itineraries:
Chechenian Wars, Child Abuse
Penso che sarebbe giusto aggiungerla anche la percorso sulla Violenza sull'infanzia...
B.B. 2016/10/28 - 08:13
E' stato fatto. Poi, per chiarire il "mistero della foto": nella stringa era presente un altrettanto misterioso "èhttp" al posto di "http". Salud.
Riccardo Venturi 2016/10/28 - 08:26
Grazie Riccardo. Nessun mistero, sono io che sono un picciu: la "è" è sullo stesso tasto della "["!
Ho trovato in Rete moltissime foto terribili relative al massacro di Beslan... Ho preferito proporre questa, con l'edificio della scuola lasciato come allora e trasformato in luogo del ricordo.
Beslan, una dei tanti orrori di cui si è macchiato lo Czar Vladimir Putin, un individuo che ha saputo abilmente, più di altri, alimentarsi e rafforzarsi col tutto il sangue che ha versato. E anche grazie al sostegno, all'indifferenza e all'oblìo concessigli dai paesi "democratici" e dalle loro pubbliche opinioni.
Ho trovato in Rete moltissime foto terribili relative al massacro di Beslan... Ho preferito proporre questa, con l'edificio della scuola lasciato come allora e trasformato in luogo del ricordo.
Beslan, una dei tanti orrori di cui si è macchiato lo Czar Vladimir Putin, un individuo che ha saputo abilmente, più di altri, alimentarsi e rafforzarsi col tutto il sangue che ha versato. E anche grazie al sostegno, all'indifferenza e all'oblìo concessigli dai paesi "democratici" e dalle loro pubbliche opinioni.
B.B. 2016/10/28 - 08:53
Qualche settimana fa ci sono state le elezioni per la Duma, alle quali non partecipa praticamente nessuno perché in Russia a quanto pare si pensa a tutt'altro.
Le alternative a Russia Unita (54% dei voti) comunque non mancavano, e dal Partito Comunista in poi hanno schierato programmi ed individui ancora più intransigenti con la sola eccezione di alcune formazioni liberali ed atlantiste. Sulle più creative tra esse l'opinione pubblica "occidentale" è stata informata in modo dettagliato per anni, al punto che in "Occidente" si tende a pensare -sicuramente con qualche ragione- che il democratismo russo si compendi di ragazze con pochi vestiti addosso, cui fanno da contraltare giovani donne poco vestite, donzelle seminude, fanciulle in deshabillé, squinzie in mutande (o senza) e via sciorinando.
Ecco, le alternative meno sanguinarie, meno indifferenti e meno obliose rappresentative di un... (Continues)
Le alternative a Russia Unita (54% dei voti) comunque non mancavano, e dal Partito Comunista in poi hanno schierato programmi ed individui ancora più intransigenti con la sola eccezione di alcune formazioni liberali ed atlantiste. Sulle più creative tra esse l'opinione pubblica "occidentale" è stata informata in modo dettagliato per anni, al punto che in "Occidente" si tende a pensare -sicuramente con qualche ragione- che il democratismo russo si compendi di ragazze con pochi vestiti addosso, cui fanno da contraltare giovani donne poco vestite, donzelle seminude, fanciulle in deshabillé, squinzie in mutande (o senza) e via sciorinando.
Ecco, le alternative meno sanguinarie, meno indifferenti e meno obliose rappresentative di un... (Continues)
Io non sto con Oriana 2016/11/1 - 12:46
Чор ҷавон
Il testo originale proveniente da Larende Forum è stato restituito nell'alfabeto cirillico tagico (ma ricordiamo che, dal 1990, il tagico può essere scritto anche con l'alfabeto arabo nazionale persiano). Per l'alfabeto cirillico tagico si rimanda a questa pagina.
Lo scandalo del rock russo: una giovanissima ragazza, la cui vera identità è sconosciuta, che si presenta in scena vestita come una “kamikaze” suicida cecena, una delle “vedove nere” che hanno agito e sono state uccise in azioni come quella al teatro moscovita Dubrovka (costato la vita a oltre 100 persone) e, soprattutto, quella orrenda della scuola di Beslan, in Ossezia Settentrionale, costata la vita a oltre 300 persone tra le quali moltissimi bambini e ragazzi. Come sito di canzoni antimilitariste non possiamo che condannare tali azioni disperate, ma senza dimenticare che la loro radice è la guerra cecena scatenata dalla Russia... (Continues)
Lo scandalo del rock russo: una giovanissima ragazza, la cui vera identità è sconosciuta, che si presenta in scena vestita come una “kamikaze” suicida cecena, una delle “vedove nere” che hanno agito e sono state uccise in azioni come quella al teatro moscovita Dubrovka (costato la vita a oltre 100 persone) e, soprattutto, quella orrenda della scuola di Beslan, in Ossezia Settentrionale, costata la vita a oltre 300 persone tra le quali moltissimi bambini e ragazzi. Come sito di canzoni antimilitariste non possiamo che condannare tali azioni disperate, ma senza dimenticare che la loro radice è la guerra cecena scatenata dalla Russia... (Continues)
Paвoн шoданд чор ҷавон,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/29 - 02:22
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Il testo proveniente da Larende Forum era trascritto in un alfabeto latino turchizzante. Lo abbiamo restituito nell'alfabeto tagico-latino desunto da en.wikipedia
COR ÇAVON
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/29 - 12:15
Friburgo, 29 giugno 2006.
QUATTRO COMPAGNI
(Continues)
(Continues)
Il Vladimiro
Come dire? Puntuale come la morte. Arrivo al termine della mia lunga giornata ed ecco che arriva l'ineffabile Scocciante a darmi la buonanotte. Gli rispondo: "Senti, amico, oggi ho passato ore a mettere qui dentro roba seria, canzoni sull'Irlanda del Nord, Bobby Sands, l'IRA...almeno per una volta mi risparmi la fatica?..." Ma lui no. Non sente ragioni. Minaccia di rivelare cosa c'è dietro a tutta 'sta faccenda, e allora mi tocca abbassare la cresta, e giù ad aprire "Invia nuova canzone", e giù a scrivere pure l'introduzione, e giù ogni cosa. Ditemi voi se è vita e se mi meritavo tutto questo. Ma tant'è. Stasera lo Scocciante se la prende nientepopodimeno che con il capo di una grande nazione, anzi della più grande (almeno quanto ad estensione geografica). Scrive: "Va bene che quell'altro lì a Uòscinton è un popo' di stronzo che manco uscirebbe dal culo d'un capodoglio, però qui dentro ci... (Continues)
Uuuuh, che noia qui al Cremlino, che noia la sera,
(Continues)
(Continues)
2006/8/21 - 23:12
Song Itineraries:
Chechenian Wars
A proposito della terribile e sempre taciuta guerra in Cecenia, vorrei suggerire la visione di "Alexandra", l'ultimo film del regista russo Aleksandr Sokurov, interpretato da un'intensissima Galina Vishnevskaya, vedova del violoncellista Mstislav Rostropovich.
Alexandra è una nonna che va a trovare il nipote, ufficiale in servizio presso una base russa in Cecenia. Alexandra contempla lo smarrimento e l'abbruttimento dei giovani soldati russi, cerca di confortarli e diviene ai loro occhi l'unico barlume di umanità in una realtà squassata dalla guerra. Al tempo stesso, Alexandra percepisce l'odio e l'eguale abbruttimento dei pochi giovani ceceni rimasti, ma sperimenta anche quanto eroica sia la quotidiana lotta per la sopravvivenza delle donne cecene e la loro incredibile capacità di avere ancora sentimenti umani in mezzo a tutto quel dolore e a quella devastazione... Ma i destini di chi può... (Continues)
Alexandra è una nonna che va a trovare il nipote, ufficiale in servizio presso una base russa in Cecenia. Alexandra contempla lo smarrimento e l'abbruttimento dei giovani soldati russi, cerca di confortarli e diviene ai loro occhi l'unico barlume di umanità in una realtà squassata dalla guerra. Al tempo stesso, Alexandra percepisce l'odio e l'eguale abbruttimento dei pochi giovani ceceni rimasti, ma sperimenta anche quanto eroica sia la quotidiana lotta per la sopravvivenza delle donne cecene e la loro incredibile capacità di avere ancora sentimenti umani in mezzo a tutto quel dolore e a quella devastazione... Ma i destini di chi può... (Continues)
Alessandro 2008/6/4 - 12:42
Sempre a proposito di Alexandra, scriveva Alberto Crespi un anno fa, su L'Unità del 25 maggio 2007:
"Tutto ok, se non subentrasse il secondo livello: Alexandra descrive i soldati russi in Cecenia come una comitiva di boy-scouts in gita. Sono tutti bravi, servizievoli, educati. Non bevono un goccio di vodka, non sparano un colpo. L'esercito russo, nel film, sembra una «forza di pace» spedita a civilizzare una banda di musulmani riottosi. Di più: la parola «Cecenia» non viene mai pronunciata. Alexandra è di fatto una clamorosa rimozione, e la cosa è tanto più sospetta se si pensa che senza l'appoggio logistico dell'esercito il film non si sarebbe mai fatto."
Questo commento "ideologico" non mi trova per nulla d'accordo. Sokurov non voleva fare un documentario e nemeno è un regista iconoclasta, come direbbe Scorsese.
Ma l'assurdità e la barbarie della guerra trasuda da questo film, dalle... (Continues)
"Tutto ok, se non subentrasse il secondo livello: Alexandra descrive i soldati russi in Cecenia come una comitiva di boy-scouts in gita. Sono tutti bravi, servizievoli, educati. Non bevono un goccio di vodka, non sparano un colpo. L'esercito russo, nel film, sembra una «forza di pace» spedita a civilizzare una banda di musulmani riottosi. Di più: la parola «Cecenia» non viene mai pronunciata. Alexandra è di fatto una clamorosa rimozione, e la cosa è tanto più sospetta se si pensa che senza l'appoggio logistico dell'esercito il film non si sarebbe mai fatto."
Questo commento "ideologico" non mi trova per nulla d'accordo. Sokurov non voleva fare un documentario e nemeno è un regista iconoclasta, come direbbe Scorsese.
Ma l'assurdità e la barbarie della guerra trasuda da questo film, dalle... (Continues)
Alessandro 2008/6/5 - 11:19
Life Breathe (Ossetia)
[2004]
Album: No Cover Up [2005]
Questa canzone è stata scritta in memoria dei bambini morti nel settembre 2004 ad Ossezia, Beslan.
This song was written in memory of all children that died in Ossezia, Beslan, on september 2004. Ossezia, Beslan.
Album: No Cover Up [2005]
Questa canzone è stata scritta in memoria dei bambini morti nel settembre 2004 ad Ossezia, Beslan.
This song was written in memory of all children that died in Ossezia, Beslan, on september 2004. Ossezia, Beslan.
A white lily over bed
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/2 - 08:25
Song Itineraries:
Chechenian Wars
A Town in Russia (A song for Beslan)
[2004]
Lyrics & Music by Kenn Gordon and Mark Coleshaw
Album: Voice Of Resistance
"This is a sad song for the murdered children of Beslan
"We wrote this song to raise funds for the appeal following the Disaster at Beslan where children were murdered
On its release on its first night on the internet in the chat forum "Paltalk" in the radio room "Voices Of Resistance" the song raised £10,000 and went on to be the driving force for a large concert here in Lincoln in which 10 bands took part to raise funds for Beslan and the Homeless of Lincoln"
www.paltalk.com
Lyrics & Music by Kenn Gordon and Mark Coleshaw
Album: Voice Of Resistance
"This is a sad song for the murdered children of Beslan
"We wrote this song to raise funds for the appeal following the Disaster at Beslan where children were murdered
On its release on its first night on the internet in the chat forum "Paltalk" in the radio room "Voices Of Resistance" the song raised £10,000 and went on to be the driving force for a large concert here in Lincoln in which 10 bands took part to raise funds for Beslan and the Homeless of Lincoln"
www.paltalk.com
In a town in Russia young children lost their lives
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/2/25 - 12:34
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Мёртвый город. Рождество
This song refers to the city Grozny, capital of Checenya, which was almost completely destroyed during the Chechen Wars. Video features footage of the city.
In January 1995, Shevchuk went on a mission of peace to Chechnya, where he performed in 50 concerts for the Russian troops and Chechen citizens alike.
In January 1995, Shevchuk went on a mission of peace to Chechnya, where he performed in 50 concerts for the Russian troops and Chechen citizens alike.
Не найти мне ответа
(Continues)
(Continues)
Contributed by Mario Ferrero 2009/9/12 - 19:04
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Il vestito del violinista
dal'album "Pezzi" (2005)
I bambini sono quelli di Beslan.
Melodia quasi popolare, arrangiamento da rock acerbo. Il tono con cui De Gregori canta - e le sue voci sembrano venire da lontano - è neutro proprio com'è la sofferenza delle vittime di violenza. Compare in questo racconto tutta l'angoscia dell'era contemporanea; l'immagine di un vestito che vola senza il suo padrone mi ricorda il vestito rosso della bambina di "Shinderl's list", visto prima indosso a lei e poi da solo sopra un carro: sola cosa colorata in mezzo alla pellicola in bianco e nero. Ritorna "la ridondanza delle campane" come "il suono dell campane" dell'omonima canzone, visto come ricordo di tempi migliori e atteso come speranza di tempi migliori (in cui ci saranno "falegnami e filosofi / a fabbricare il futuro").
Perchè dovranno pur finire questi tempi bui.
(Antonio Piccolo)
I bambini sono quelli di Beslan.
Melodia quasi popolare, arrangiamento da rock acerbo. Il tono con cui De Gregori canta - e le sue voci sembrano venire da lontano - è neutro proprio com'è la sofferenza delle vittime di violenza. Compare in questo racconto tutta l'angoscia dell'era contemporanea; l'immagine di un vestito che vola senza il suo padrone mi ricorda il vestito rosso della bambina di "Shinderl's list", visto prima indosso a lei e poi da solo sopra un carro: sola cosa colorata in mezzo alla pellicola in bianco e nero. Ritorna "la ridondanza delle campane" come "il suono dell campane" dell'omonima canzone, visto come ricordo di tempi migliori e atteso come speranza di tempi migliori (in cui ci saranno "falegnami e filosofi / a fabbricare il futuro").
Perchè dovranno pur finire questi tempi bui.
(Antonio Piccolo)
Era il vestito del violinista che vedevamo sventolare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Antonio Piccolo 2005/3/26 - 19:04
Song Itineraries:
Chechenian Wars
una canzone asciutta,che spazza via ogni retorica sulla guerra, una fusione perfetta tra musica e lirica che riesce a suscitarmi ogni volta che l'ascolto emozioni esatte; amarezza, desolazione, rabbia, rassegnazione, poi speranza per il futuro, la necessità di credere, la fame d'amore.
Niente d'aggiungere niente da togliere.
questo al mio modesto parere.
saluti stefano
Niente d'aggiungere niente da togliere.
questo al mio modesto parere.
saluti stefano
stefano rezza 2007/3/24 - 19:48
Il vestito del violinista
Chanson italienne - Il vestito del violinista – Francesco De Gregori – 2005
Mélodie quasi populaire, arrangement rock acerbe. Le ton avec lequel De Gregori chante – et ses mots semblent venir de très loin – est neutre tout comme la souffrance des victimes de violence. Dans ce récit, il compare toue l'angoisse de l'époque contemporaine; l'image d'une veste qui vole sans son maître me rappelle le manteau rouge de la gamine dans « La Liste de Schindler », d'abord vu sur son dos et ensuite seul ; la seule colorée sur la pellicule en noir et blanc. Revient « la redondance des cloches » comme le son des cloches de la chanson homonyme, vu comme le souvenir des temps meilleurs et attente comme espoir des temps meilleurs ( dans lesquels on verra « des menuisiers et des philosophes fabriquer le futur. »).
Car ces temps sombres devront bien finir.
(Antonio Piccolo)
Chanson italienne - Il vestito del violinista – Francesco De Gregori – 2005
Mélodie quasi populaire, arrangement rock acerbe. Le ton avec lequel De Gregori chante – et ses mots semblent venir de très loin – est neutre tout comme la souffrance des victimes de violence. Dans ce récit, il compare toue l'angoisse de l'époque contemporaine; l'image d'une veste qui vole sans son maître me rappelle le manteau rouge de la gamine dans « La Liste de Schindler », d'abord vu sur son dos et ensuite seul ; la seule colorée sur la pellicule en noir et blanc. Revient « la redondance des cloches » comme le son des cloches de la chanson homonyme, vu comme le souvenir des temps meilleurs et attente comme espoir des temps meilleurs ( dans lesquels on verra « des menuisiers et des philosophes fabriquer le futur. »).
Car ces temps sombres devront bien finir.
(Antonio Piccolo)
LA VESTE DU VIOLONISTE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/17 - 11:26
Foglie di Beslan
Dall'album "Evolution" (2008).
Strumentale.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Antonio Piccolo 2008/7/20 - 11:32
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Был пацан...
La canzone racconta di un ragazzo di appena 20 anni, morto in Cecenia
У него и жены-то нет!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marina Baglioni 2008/2/20 - 21:36
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Йист
[1998]
Dall'album На краю
La canzone è in lingua cecena. Il testo originale che da oggi siamo in grado di inserire proviene da Teptar.com. La traduzione russa che è stata effettuata dagli stessi Bekxan nel loro sito ufficiale.
Dall'album На краю
La canzone è in lingua cecena. Il testo originale che da oggi siamo in grado di inserire proviene da Teptar.com. La traduzione russa che è stata effettuata dagli stessi Bekxan nel loro sito ufficiale.
mp3
Саца а йист йоцуш, некъ бина велир.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/13 - 09:57
Song Itineraries:
Chechenian Wars
La trascrizione in alfabeto ceceno-latino
JIST
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/13 - 02:00
Город войны
[2001]
Testo e musica di Timur Mucuraev
"La città della guerra" - ovvero Groznyj, capitale della Cecenia completamente distrutta dalla guerra prima di Boris El'cin e poi di Vladimir Putin. La poesia così si intitola; una volta messa in musica dallo stesso Timur Mucuraev, è nota anche con il titolo di Город Грозный ("La città di Groznyj"). Riprendiamo il testo da questa pagina.
Эти стихи следует воспринимать как документ. Их автор — Тимур Муцураев, самый известный из военного поколения музыкантов современной Чечни. Ему 27 лет; в юности он был подающим надежды спортсменом, учеником грозненской школы No.30 — тогда он пел только о любви. В ходе десятилетней войны Тимур потерял ногу и родину, на которой его преследуют как государственного преступника. Биография поэта Муцураева в сжатом виде представляет типичную биографию его соотечественников и современников, а каждая из его песен о городе... (Continues)
Testo e musica di Timur Mucuraev
"La città della guerra" - ovvero Groznyj, capitale della Cecenia completamente distrutta dalla guerra prima di Boris El'cin e poi di Vladimir Putin. La poesia così si intitola; una volta messa in musica dallo stesso Timur Mucuraev, è nota anche con il titolo di Город Грозный ("La città di Groznyj"). Riprendiamo il testo da questa pagina.
Эти стихи следует воспринимать как документ. Их автор — Тимур Муцураев, самый известный из военного поколения музыкантов современной Чечни. Ему 27 лет; в юности он был подающим надежды спортсменом, учеником грозненской школы No.30 — тогда он пел только о любви. В ходе десятилетней войны Тимур потерял ногу и родину, на которой его преследуют как государственного преступника. Биография поэта Муцураева в сжатом виде представляет типичную биографию его соотечественников и современников, а каждая из его песен о городе... (Continues)
Я смотрю на город мой, суровый монолит.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/27 - 18:35
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Traslitterazione in caratteri latini del testo russo originale
Romanized Russian lyrics
Romanized Russian lyrics
GOROD VOJNY
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/27 - 21:52
Чеченская чечеточка...
[1994-2000]
Testo e musica di Viktor Voronov
Lyrics and music by Viktor Voronov
testo/lyrics
У песенки есть предыстория: написана она в 94-95 г.г., как-то не сразу она написалась. В 96-м пил я водку с СОБРовцами (я тогда в УВД работал, пресс-служба пожарной охраны), ну и спел им. Практически первым слушателям. Они меня и спрашивают: "Ты откуда про "чечеточку" знаешь?" Я встречно — "а что это такое?"
Оказывается, при ночных профобстрелах "зеленки" у них была такая "игра": очередями из автомата выстукивать ритм, а напарник его должен был воспроизвести. (Кстати, на ТВС, при показе штурма Норд-Оста, был кадр, где четко слышен был ритм, отбитый автоматной очередью, диктор еще комментировал, что "не сигнал ли какой это".) СОБРовцы так мне и не поверили, что я просто "угадал". И порешили мы с ними, что не стоит петь эту песенку. А в 2000-м я ее реанимировал и отредактировал. И почти нигде не пел.
К сожалению — в этом году пришлось ее запеть.
Виктор Воронов.
Testo e musica di Viktor Voronov
Lyrics and music by Viktor Voronov
testo/lyrics
У песенки есть предыстория: написана она в 94-95 г.г., как-то не сразу она написалась. В 96-м пил я водку с СОБРовцами (я тогда в УВД работал, пресс-служба пожарной охраны), ну и спел им. Практически первым слушателям. Они меня и спрашивают: "Ты откуда про "чечеточку" знаешь?" Я встречно — "а что это такое?"
Оказывается, при ночных профобстрелах "зеленки" у них была такая "игра": очередями из автомата выстукивать ритм, а напарник его должен был воспроизвести. (Кстати, на ТВС, при показе штурма Норд-Оста, был кадр, где четко слышен был ритм, отбитый автоматной очередью, диктор еще комментировал, что "не сигнал ли какой это".) СОБРовцы так мне и не поверили, что я просто "угадал". И порешили мы с ними, что не стоит петь эту песенку. А в 2000-м я ее реанимировал и отредактировал. И почти нигде не пел.
К сожалению — в этом году пришлось ее запеть.
Виктор Воронов.
Чеченская чечеточка
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/24 - 15:28
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Trascrizione del testo russo in caratteri latini
Romanized Russian version
Romanized Russian version
ČEČENSKAJA ČEČETOČKA…
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/24 - 16:38
От Афганской до Чеченской
Над простреленною каской
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/17 - 12:47
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Trascrizione del testo russo in caratteri latini
Romanized Russian version
Romanized Russian version
OT AFGANSKOJ DO ČEČENSKOJ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/17 - 12:56
Моя Чечня
Cолнце спряталось за чернильных туч эскадрилью
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/17 - 00:04
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Trascrizione del testo russo in caratteri latini
Romanized Russian version
Romanized Russian version
MOJA ČEČNJA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/17 - 00:22
Чечня
Над Москвою звездный небосвод утихает
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/13 - 11:03
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Trascrizione del testo russo in caratteri latini
Romanized Russian lyrics
Romanized Russian lyrics
ČEČNJA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/13 - 11:29
The first song on Chechenian wars in AWS website: Баллада о Чечне (A Ballad about Chechenia) by Ljudmila Bondar'. A specially dedicated song itinerary has also been established.
Riccardo Venturi 2006/1/13 - 11:10
Баллада о Чечне
Testo e musica di Ljudmila Bondar'
Lyrics and music by Ljudmila Bondar'
Si tratta della prima canzone sulle attuali guerre di Cecenia mai inserita nelle CCG/AWS. Come avverte l'autrice nella sua pagina, la canzone si riferisce alla prima guerra di Cecenia (1994) scatenata dall'allora presidente russo Boris El'cyn (Eltsin).
Песня написана к 1 -ой годовщине войны в Чечне.
Посвящается нашим детям, погибшим в Чечне и Борису Ельцину,
развязавшему эту бойню, за которую нет ему прощенья от российского народа.
Lyrics and music by Ljudmila Bondar'
Si tratta della prima canzone sulle attuali guerre di Cecenia mai inserita nelle CCG/AWS. Come avverte l'autrice nella sua pagina, la canzone si riferisce alla prima guerra di Cecenia (1994) scatenata dall'allora presidente russo Boris El'cyn (Eltsin).
Песня написана к 1 -ой годовщине войны в Чечне.
Посвящается нашим детям, погибшим в Чечне и Борису Ельцину,
развязавшему эту бойню, за которую нет ему прощенья от российского народа.
Что творилось вокруг?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/13 - 08:34
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Trascrizione in caratteri latini del testo russo
Romanized Russian lyrics
Romanized Russian lyrics
BALLADA O ČEČNE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/13 - 09:17
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[1994-96]
Scritta da Yuri Shevchuk / Юрий Шевчук, fondatore e leader dei DDT
Nell’album intitolato “Рожденный В СССР”, ossia “Born in USSR”
La canzone fu scritta all’epoca della Prima guerra di Cecenia (1994-1996), condotta da Boris Eltsin (bilancio: circa 100.000 morti di cui 80.000 civili) e di lì a poco ripresa dallo czar Vladimir Putin, che nel Caucaso per 10 anni (1999-2009) allestì il suo personale laboratorio per la rinascita della Grande Madre Russia, con oltre 65.000 morti di cui 50.000 civili…