La Zamba del Che was written in November 1967 by Rubén Ortiz Fernández. It premiered at the Auditorio de la Facultad de Medicina of the UNAM and was played at the demonstrations held during the 1968 student movement in Mexico. It was premiered end recorded by Víctor Jara in Chile in 1970.
Dall'album "Sogni e Tradimenti"
(Renato Franchi, Giovanni Arzuffi, Carlo "Manolo" Cilibrasi, Marta Franchi, Giorgio Macchi, Roberto D'Amico, Viky Ferrara, Elena Lavazza, Davide Saccozza)
Edizioni: Storie di Note S.r.l.
Anno 2006
Canzone scritta la mattina successiva alla morte di Carlo ed eseguita la prima volta con grande emozione nell’ambito del presidio promosso dalla rete di lilliput del 20-luglio-2001 tenutosi a Varese.
Il testo nel corso del tempo è stato rivisto leggermente grazie a indicazioni preziose venute da chi lo ha ascoltato nei concerti.
Questa leggera operazione di riscrittura a posteriori non ne ha ridotto l’intensità emotiva con cui era stato scritto, ma ne ha rafforzato il contenuto narrativo rendendolo piu’ incisivo a favore del cuore e della memoria .
la canzone e’ un viaggio-racconto sui misteri , sulle stragi e sui fatti clamorosi di violenza che hanno colpito il cuore democratico del nostro paese nel corso di diversi anni e che sono costati la vita e il sangue di uomini e donne innocenti .
ai bei vent’anni di Carlo Giuliani un angelo senza spada , e a tutte le vittime delle stragi e’... (Continues)
Non ero più tornato a Genova da quel luglio 2001.
Il 20 di luglio, mentre Carlo Giuliani veniva assassinato, mi trovavo poco distante da Piazza Alimonda ed ero appena miracolosomante scampato ad un pestaggio ad opera di alcuni solerti celerini...
Ma il luogo preciso dove Carlo cadde non l'avevo mai visto di persona...
Oggi ho deciso di andarci e, con grande sgomento, non ho trovato nessun segno che ricordasse quella vita così ferocemente strappata... Soltanto in un angolo, accanto ad una delle targhe che indicano la piazza, c'era scritto piccolo, piccolo, quasi timidamente, "Carlo Vive"...
Sono passati solo cinque anni e stiamo già dimenticando?
[1968]
Lato B di un 45 giri del 1968.
Sul lato A, “La colomba”, versione italiana di “Se equivocó la paloma”, poesia di Rafael Alberti del 1938 dedicata a Pablo Neruda e messa in musica nel 1941 dal compositore argentino Carlos Guastavino.
di Sergio Endrigo
Una canzone dedicata a Ernesto Che Guevara.
[1968]
Testo di Nicolás Guillén
Musica di Harold Gramatges
Prima interpretazione di Paco Ibáñez
Guitarra en duelo mayor, meglio nota come Soldadito boliviano è sicuramente una delle più note canzoni sull'uccisione del Che Guevara, avvenuta in Bolivia il 7 ottobre 1967. Il testo è del massimo poeta cubano contemporaneo, Nicolás Guillén; fu interpretata per la prima volta da Paco Ibáñez all'Olympia di Parigi, nel dicembre del 1969. L'immagine del "Soldatino boliviano" è ripresa direttamente dal Diario de Bolivia di Ernesto Che Guevara, alla pagina del 3 giugno 1967. [Dati provenienti da: Meri Lao, Al Che, Poesie e canzoni dal mondo, Edizioni Erre Emme, 1995, pp. 158-159][RV]
La canzone parla delle ultime ore di vita del Che in Bolivia. Il titolo è preso dalla frase che il Che pronunciò davanti agli occhi del suo carnefice che impietrito dalla paura non riusciva a premere il grilletto dalla pistola. Il ritornello è preso da una frase che il Che scrisse nel suo diario ancora prima di partire guerrigliero a Cuba, cioè quando ancora studiava medicina nel '48. Il ritmo e gli arrangiamenti della canzone ricalcano i ritmi e le sonorità cubane
TRAMA
Un giovane virgulto partecipa alla processione di Santa Libertà. Tra sacro e profano, segue la sua icona, la bandiera che più di ogni altra simboleggia un uomo libero. Ma da lontano giunge l'eco dei bombardieri americani. Avrebbe potuto intitolarsi "Alla ricerca dell'americano perduto". È un canto d'amore per un popolo che in microscopica minoranza è eccezionale.
(da "Cineclub Bandabardò" - In viaggio con la Banda in 14 film immaginari. Articolo uscito sul "Rosso Fiorentino", mensile di Controradio, novembre 2004)
La Zamba del Che was written in November 1967 by Rubén Ortiz Fernández. It premiered at the Auditorio de la Facultad de Medicina of the UNAM and was played at the demonstrations held during the 1968 student movement in Mexico. It was premiered end recorded by Víctor Jara in Chile in 1970.
From This page
Il testo è ripreso da: Meri Lao, Al Che, poesie canzoni dal mondo, Edizioni Erre Emme, 1995, pp.48-49. [RV]