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Song Itinerary World War I (1914-1918)

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E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria

Antiwar Songs Blog
E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria
E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria, perché ci sputo sopra alla bandiera; sputo sopra l’Italia tutta ‘ntera e vado ‘n culo al re con la su’ boria. Così recita un canto popolare raccolto da Pino Masi e dal Canzoniere Pisano nel 1966. Un canto, che come è stato ricordato al raduno del nostro […]
Antiwar Songs Staff 2018-11-04 19:27:00
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The Last Man and the Last Shilling

The Last Man and the Last Shilling
With war looming in Europe in 1914 Australian political parties competed to outdo one another in expressing loyalty to Britain in what was essentially a 'khaki election'. Labor Party leader Fisher promised that Australia would support Britain to the last man and the last shilling.
A bloodied young digger lay dying
(Continues)
Contributed by Tony Smith 2016/1/22 - 10:44
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Now the Guns Have Stopped

Now the Guns Have Stopped
Versi di Guy Wilson, ex direttore del museo nazionale inglese dell’Armeria Reale e curatore del libretto de “The Armed Man. A Mass for Peace”.
Musica di Karl Jenkins (1944-), compositore gallese
Nella sua “The Armed Man. A Mass for Peace”, una messa che Jenkins compose nel 1999 su commissione dell’Armeria Reale inglese, che ha la sua sede storica nella Torre di Londra ma che negli anni 90 spostò il grosso delle collezioni in un nuovo spazio espositivo a Leeds.
L’autore dedicò la sua Messa alle vittime della guerra in Kosovo.

Partendo dalla Bibbia con Save Me From Bloody Men, passando attraverso le catastrofi di Hiroshima (Angry Flames) e del Mahābhārata (Torches) – incredibilmente molto simili nella descrizione – Guy Wilson e Karl Jenkins approdano qui alla carneficina della Grande Guerra ed al solitario lamento di un sopravvissuto che ha visto l’amico cadere in battaglia.
Silent, silent, now the guns have stopped.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/21 - 14:41
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La tregua di Natale

La tregua di Natale
[2015]

Primo singolo da Schegge di shrapnel

Testo reperito in questa pagina

La tregua di Natale è il primo brano (si dice ancora singolo?) che abbiamo deciso di farvi ascoltare, pescandolo dalle nove tracce di Schegge di shrapnel.

Il testo è tratto dall’intervista a un reduce cameranese della Grande Guerra, raccolta ormai trent’anni fa da Alberto Recanatini e pubblicata nel volume Di che brigata sei? La mia ha i colori di Camerano… (Camerano, 1994). Ringraziamo l’autore del libro che ci ha permesso di utilizzare il testo, aggiungendo anche qualche particolare sull’identità del testimone. A quanto pare, non si trattava di un individuo “contrario alla guerra”, né di un convinto antimilitarista. Questo, secondo noi, accresce il senso del suo stupore di fronte a una tregua spontanea, decisa grazie a sguardi d’intesa, parole farfugliate a caso e lanci di regali tra opposte trincee. La testimonianza... (Continues)
Arrivò Natale senza che che ce ne accorgessimo
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2016/1/17 - 09:21
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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The Lads of Our Village

The Lads of Our Village
[1917]
Parole e musica di Max Erard, compositore ed organista marito della cantante di varietà Zona Vevey
Nella raccolta a lei dedicata dalla Windyridge Records intitolata “I Recall The Days”
Da ultimo anche in “Oh! It's A Lovely War. Songs and Sketches of the Great War, 1914-18 (Vol.4)”
Testo trovato su Music Hall Lyrics

Oh! It's A Lovely War

“Simple John” era lo scemo del villaggio prima che avesse inizio la guerra. Poi tutti i maschi sono partiti - e chissà quanti torneranno e come - e Johnny non ha potuto dare altro contributo allo sforzo bellico che quello di consolare tutte le ragazze rimaste sole... Chiamalo scemo!
This war is quite upsetting, o'er the country you'll agree
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/4 - 10:31
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The Road to La Bassé

The Road to La Bassé
[1934]
Monologo musicale scritto da Bernard Newman ed Harold Arpthorp
Testo trovato su Music Hall Lyrics

Lo scrittore inglese Bernard Newman combattè nelle trincee francesi durante la Grande Guerra. Nei primi anni 30, lui ed il suo amico ed ex commilitone Harold Arpthorp tornarono nei luoghi in cui avevano combattuto - in particolare a La Bassée, una cittadina del Nord-Pas-de-Calais di cui nel 1918 non era rimasta pietra su pietra - ma li trovarono molto cambiati, a poco meno di 15 anni dalla fine della guerra. Un’atmosfera bucolica e tranquilla che strideva coi ricordi di morte ancora freschi dei due reduci. Eppure era quella la vita mentre era al guerra ad essere innaturale ed assurda: ebbene sì, tanti di loro erano morti solo pewrchè i pullman potessero fare la loro corsa da Béthune a La Bassée...

Il monologo, adattato musicalmente per un racconto teatrale, fu certamente ispirato agli... (Continues)
I went across to France again, and walked about the line,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/4 - 01:23
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Stony Broke in No Man's Land

Anonymous
Stony Broke in No Man's Land
[dopo il 1918]
Testo trovato su firstworldwar.com
Interpretata nel primo dopoguerra da artisti ormai sconosciuti, come tal Frank Miller o tal Albert Edward (Red) Newman, cantante inglese trapiantato in Canada e membro del gruppo d’intrattenimento per le truppe chiamato The Dumbells.

A Grande Guerra finita i sopravvissuti, vinti e vincitori, sprofondarono nella crisi economica, che anche nel Regno Unito portò ad un’importante inflazione, ad una severa crisi produttiva nonché al grande sciopero generale del 1926 ed al radicalizzarsi delle istanze indipendentiste irlandesi.
Per moltissimi reduci la vita divenne più difficile che in trincea…
In 1914 a hundred year's ago it seems
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/28 - 16:07
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A Soldier's Reminiscences

A Soldier's Reminiscences
[1915]
Scritta da Bert Lee ed Ernest Hastings
Testo trovato qui ma alquanto mal messo, sicchè ho provato a sistemarlo un po’ benchè il mio inglese sia abbastanza scarso (se qualcuno sa fare di meglio, si faccia avanti)

Uno dei cavalli di battaglia di Ernest Hastings, il cabarettista che abbiamo già trovato interprete di The Military Representative.
Anche qui il protagonista è una sorta di “Rip van Winkle”, un vegliardo ormai affetto da alzheimer o demenza senile ma spedito comunque in trincea a combattere.
In Gran Bretagna, dopo l’introduzione della coscrizione obbligatoria nel 1916, l’età massima per divenire carne da cannone fu progressivamente innalzata, dai 41 fino ai 51 e addirittura ai 56 anni… Vi rendete conto cosa volesse dire aver 50 anni nell’Europa di 100 anni fa?!? L’aspettativa media di vita in tempo di pace non era tanto più alta! E, non contenti, i macellai inglesi sprofondarono nella Grande Guerra anche 250.000 ragazzini sotto i 19 anni, il limite inferiore previsto dalla legge per andare a combattere overseas
I am an old Soldier with hair iron grey
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/28 - 15:21
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Lloyd George’s Beer

Lloyd George’s Beer
[1915]
Scritta da R. P. Weston e Bert Lee
Interpretata da Ernie Mayne, celebre cantante del music-hall dell’epoca.
Testo trovato su The Western Front Association

Nonostante l’introduzione patriottarda, questa canzone è uno sfogo contro le misure che il governo inglese prese sul “fronte interno” durante la Grande Guerra. Tra le più antipatiche, e a tutto discapito di una working class che già stava dando letteralmente il sudore, il sangue e la vita, il provvedimento che abbassava drasticamente la gradazione alcolica della bevanda nazionale e limitava gli orari d’apertura dei pub. Certo, l’alcolismo era una piaga ma la “temperance” quando non il moralismo proibizionista venivano abbracciati proprio mentre si costringevano i lavoratori a costruire cannoni e spolette e si mandavano i loro figli a provarli sul campo nel più grande macello mai escogitato prima. Inoltre, quanto più diminuiva... (Continues)
We shall win the war, we shall win the war,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/28 - 11:34
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Take Me Back to Dear Old Blighty

Take Me Back to Dear Old Blighty
[1916]
Scritta da Arthur J. Mills, Fred Godfrey e Bennett Scott
L’interpretazione forse più famosa è quella offerta nel 1917 dall’australiana Florrie Ford (1875-1940), una delle star del music-hall dell’epoca
Testo trovato su firstworldwar.com

Allegra canzonetta di varietà sulla follia della guerra e insieme sull’insopprimibile nostalgia di casa del soldato. La follia sta nelle diverse tipologie umane, dall’intrepido soldato che dopo ogni furiosa battaglia tira fuori il grammofono e si commuove, all’asso dell’aviazione che patisce l’aeroplano, al trincerato che sorseggiando il tè sogna la marmellata di more della zia, al tipo che si fà la barba sotto attacco nemico e pensa che i “Crystal Palace Brock's Benefits” - i fuochi artificiali della londinese Brock's Fireworks Ltd - siano molto meglio... Ma tutti immancabilmente sognano di tornare a casa, nella “dear old Blighty”, la cara vecchia... (Continues)
Jack Dunn, son of a gun, over in France today,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/27 - 21:53
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

I’m Glad I've Got a Bit of a Blighty One

I’m Glad I've Got a Bit of a Blighty One
[1916]
Scritta da Herman Darewski & Arthur Wimperis
Cavallo di battaglia di Matilda Alice Powles (1864-1952), in arte Vesta Tilley, cantante inglese di music-hall, assai famosa in quegli anni. Nei suoi numeri si presentava travestita da uomo.
Testo trovato su Monologues - Music Hall

Sebbene Vesta Tilley, come tanti altri artisti, fosse subito divenuta un megafono per la propaganda volta all’arruolamento, nonchè un’affezionata degli spettacoli per le truppe, questa canzone da lei interpretata non racconta una storia di eroismo, tutt’altro.

Qui ad un “Tommy” è riuscito il colpaccio di togliersi dalle trincee e da morte quasi sicura grazie ad una ferita nè troppo lieve nè troppo grave, una cosiddetta “blighty wound”, dove - according to en.wikipedia - “blighty” è termine che non deriva dal negativo “blight” - ruggine, degrado, rovina, morìa - ma da bilayati, o vilayati, parola in lingua... (Continues)
Here I am, here I am,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/27 - 20:48
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

The Military Representative

The Military Representative
[1916]
Scritta da R.P. Weston e Bert Lee
Testo trovato nello studio di John Mullen intiolato “Propaganda and Dissent in British Popular Song during the Great War”, pubblicato su HAL, 2011.

In Gran Bretagna fino al 1915 i soldati mandati a combattere erano tutti volontari. Per quanto inizialmente l’adesione fu massiccia, tuttavia parecchi di coloro che si offrivano erano occupati in mansioni lavorative ritenute essenziali e molti non erano fisicamente in grado di combattere, a causa soprattutto delle conseguenze della diffusissima malnutrizione. E intanto la guerra feroce si mangiava più uomini di quanti ne venissero spediti al fronte, sicchè alla fine del 1915 le autorità decisero per la coscrizione obbligatoria. Vennero così allestite delle commissioni locali in cui chi riteneva di avere una causa di esenzione poteva presentare domanda di congedo. Ma in commissione c’era un rappresentante... (Continues)
The Muckemdyke Tribunal sat in state the other day
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/26 - 22:27
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Alice Annie Wheeldon

Alice Annie Wheeldon
[2013]
Parole e musica di Robb Johnson
Testo trovato su questo sito dedicato alla riabilitazione di Alice Wheeldon, della figlia Winnie e del compagno di lei Alf Mason.

Quella di Alice Wheeldon (1866-1919), coi suoi quattro figli, era una delle tante famiglie operaie di Derby, Inghilterra. Ma loro erano un po’ speciali, perchè militanti socialisti, suffragisti, pacifisti e anti-coscrizione. William Wheeldon ed il cognato Alf Mason erano obiettori di coscienza. Gente come i Wheeldon davano fastidio al Governo, tanto più all’alba di una nuova guerra. Qualcuno molto in alto decise che dovevano essere messi a tacere ed il servizio segreto MI5 li incastrò incolpandoli di un inesistente progetto di attentato al cancelliere David Lloyd George. Alice, Winnie e suo marito furono buttati in galera dopo un processo farsa. Loro non si diedero per vinti e intrapresero diversi scioperi della fame. Così... (Continues)
Hard times in Derby no work for working men
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/25 - 18:55

Anonymous

Dan Kennedy
Anonymous
[2015]
Parole e musica di Dan Kennedy (non ho purtroppo notizie circa l’autore))
Una canzone scritta appositamente per The World Is My Country, progetto inglese nato per celebrare gli obiettori di coscienza della Grande Guerra.

Nel brano viene citata Emmeline Goulden Pankhurst, leader del movimento suffragista femminile britannico, che però fu anche un’ardente anti-comunista e anti-tedesca, tanto da dichiarare nel 1914 che la causa suffragista era sospesa per non intralciaree lo sforzo bellico...

James Keir Hardie, anche lui citato, fu invece un leader socialista, fondatore del Labour Party in Scozia. Al contrario della Pankhurst, Keir Hardie fu un fiero oppositore alla Grande Guerra, tanto da cercare di organizzare uno sciopero generale per mostrare la contrarietà dei lavoratori all’ennesima guerra voluta dai ricchi e dai potenti. Il suo sforzo non ebbe però successo, perchè all’epoca... (Continues)
Oh me and my baby resist
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/25 - 18:01
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Emily’s Bridge

Emily’s Bridge
[2015]
Parole e musica della cantante, compositrice ed attrice australiana Krysia Mansfield
Una canzone scritta appositamente per The World Is My Country, progetto inglese nato per celebrare gli obiettori di coscienza della Grande Guerra.

Il brano è dedicato alla figura di Emily Hobhouse (1860-1926), socialista e pacifista inglese che prima scandalizzò la “candida” opinione pubblica del suo paese rivelando le atrocità commesse - soprattutto nei campi di concentramento e sui civili - dall’esercito di Sua Maestà nella guerra contro i Boeri in Sudafrica (1899-1902), e poi si oppose strenuamente alla Prima guerra mondiale essendo fra le promotrici della Open Christmas Letter, una lettera pubblica che le donne suffragiste inglesi spedirono nel dicembre 1914 alle loro corrispettive tedesche ed austriache in cui si sollecitavano tutti i governanti ad evitare altri spargimenti di sangue, dopo quelli delle guerre boere e balcaniche.
Oo, Oo-oo-oo, aah, a-a-aah
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/23 - 22:22

Choisis Lison

Choisis Lison
[1917]
Parole di Louis Bousquet e musica di Camille Robert, gli stessi autori – come l’interprete – di Quand Madelon…

“Canzone d’Amore Contro la Guerra” recentemente reinterpretata da Tichot nell'album “Chansons de la guerre 14-18. Une vie d' bonhomme. Pendant la guerre la chanson continue” pubblicato nel 2008.

Ho indicato in corsivo alcuni dei diversi refrain usati, sempre varianti con i nomi dei tanti campi di battaglia francesi nella Grande Guerra…
Quand, au printemps, la feuille pousse
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/16 - 14:03
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Leur idéal

Leur idéal
[1914-18]
Poesia che l’anarchico e antimilitarista Bizeau scrisse durante il macello della Grande Guerra.
Messa in musica da François Guernier, leader del gruppo francese Tichot, nell'album “Chansons de la guerre 14-18. Une vie d' bonhomme. Pendant la guerre la chanson continue” pubblicato nel 2008.

On retrouve Eugène Bizeau avec Leur Idéal, titre qui résume parfaitement la chanson. Il s'agit d'une interrogation sur le sens de la guerre face à la violence de la guerre ("la charge folle vers les canons meurtriers") et face aux remises en cause des principes démocratiques ("c'est bâillonner la justice"). La voix de François Guernier prend de l'ampleur à mesure que la colère monte...”
(da Autour du Chemin des Dames)




I disegni sono tratti dal sito dell’Association Laïque des Amis d'Anne et Eugène Bizeau
C'est là-bas dans la tranchée
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/16 - 13:08
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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La Roulante

Anonymous
La Roulante
[1917]
Versi di anonimo “poilu”, soldato francese della Grande Guerra
Musica di Lucien Boyer (1876-1942) è stato un poeta, compositore, chansonnier e goguettier di Montmartre.
Ripresa da Tichot nell'album “Chansons de la guerre 14-18. Une vie d' bonhomme. Pendant la guerre la chanson continue” pubblicato nel 2008.

Certamente si tratta di canzone patriottica, e d’altra parte Lucien Boyer fu insignito della Legion d’Onore quale “chansonnier aux armées”… Eppure si tratta di un’ode alla “roulante”, la cucina da campo, unica macchina di sostentamento e non di morte presente nelle trincee della Grande Guerra.

E intorno alla “roulante” le voci dei “poilus”, perfettamente consapevoli, e con grande sarcasmo, che i loro nemici non erano tanto i “boches” tedeschi quanto i ricchi e i profittatori di casa propria, quelli che invece, nello stesso tempo, mangiavano nei grandi ristoranti di Parigi e sui loro giornali ingannavano l’opinione pubblica sul macello in atto…
Les nouveaux riches dînent chez Fayard
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/16 - 11:55
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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À Hurtebise

À Hurtebise
[1914-18]
Scritta da François Guernier a partire da una o più poesie di “poilus” nelle trincee della Grande Guerra
Nell'album “Chansons de la guerre 14-18. Une vie d' bonhomme. Pendant la guerre la chanson continue” pubblicato nel 2008.

La ferme d'Hurtebise, vicino a Craonne in Picardia, è una fattoria posta nel cuore del Chemin des Dames, dove per tutta la Grande Guerra i “boches” e i “poilus” se le diedero di santa ragione. E creparono a centinaia di migliaia

À Hurtebise, seconde chanson de soldat. Chaque couplet est le prétexte à une nouvelle rime, une nouvelle correspondance avec le lieu d'Hurtebise sur le Chemin des Dames. L'effet est souvent drôle : ‘Forcément, on y économise / A Hurtebise’. Ainsi est décliné chaque aspect de la vie des tranchées, présentée non sans ironie comme une vie d'oisiveté, une vie tranquille. Tichot sert ses paroles avec une mélodie joyeuse.”
(da Autour du Chemin des Dames)
Connaissez-vous ce grand coteau
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/16 - 11:18
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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14/18

14/18
[2008]
Parole e musica di Allain Leprest
Canzone interpretata da Jean-Marie Cayrecastel, in arte JeHaN

Leprest scrisse questa canzone l’8 novembre 2008 a Ivry-sur-Seine, nella Marna, dopo aver letto sul giornale della scomparsa dell’ultimo vecchio inglese che aveva combattuto nella Grande Guerra

Malato di un cancro ai polmoni, Allain Leprest si è tolto la vita il 15 agosto 2011…
Ivry-sur-Seine è il comune dove ha voluto che il suo corpo riposasse…
Il était des fleurs
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/10 - 11:56
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Giugno 1917

Giugno 1917
2012
Offbeat
Lieve come una nuvola
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/4 - 12:43
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Mentre el diretto cammina

Anonymous
Canzone contro la guerra risalente alla prima guerra mondiale, non ne conosciamo l'autore. L'esecuzione (si tratta di volontariato, scusate la qualità scarsa del video) è stata registrata durante la festa del 25 aprile 2015 alla Casa del Popolo di Sottolongera-Podlonjer, Trieste.
Mentre il diretto cammina
(Continues)
Contributed by Claudia Cernigoi 2015/11/19 - 19:46
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Ballata della Grande Guerra

Ballata della Grande Guerra
[2014]
Versi di Roberto Piumini (1947-), pedagogo e scrittore di libri per ragazzi, pubblicati da il Corriere della Sera a commento di un video con immagini sulla Grande Guerra rivolto ai bambini delle scuole elementari. E’ poi stato indetto un concorso per la realizzazione di un altro video in cui la ballata fosse illustrata con i disegni dei bambini e integrata con loro brevi componimenti poetici.
Dopo quasi cent’anni senza guerra,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/30 - 18:30
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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In memoria

In memoria
[1916]
Poesia di Giuseppe Ungaretti
Dapprima nella raccolta Il porto sepolto
Poi nella raccolta complessiva L'allegria
1a edizione: Mondadori, Milano, 1931
Musica di Aldo Bova [2014]

Questa poesia di Giuseppe Ungaretti ha quasi cent'anni. Cent'anni sono passati da quando il poeta combatteva e conosceva gli orrori della guerra sul Carso, "scontando la morte vivendo"; in mezzo ai brevi componimenti nel quale descriveva la terribile vita di trincea, ebbe a ricordare un amico. "Locvizza, il 30 settembre 1916", reca il quaderno di Ungaretti; e Locvizza, o Lokvica, è nei pressi del Monte San Michele "bagnato di sangue italiano", come dice Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori. Nei pressi, anche, di San Martino del Carso. Luoghi di guerra dove Ungaretti si trovava non di rado a ricordare episodi della vita civile, che sembrava oramai lontana diecimila anni. Una meditazione continua... (Continues)
IN MEMORIA.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/10/30 - 18:00
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In Memoriam (Private D. Sutherland Killed in Action in the German Trench, May 16, 1916, and the Others Who Died.)

In Memoriam (Private D. Sutherland Killed in Action in the German Trench, May 16, 1916, and the Others Who Died.)
[1917]
Versi Ewart Alan Mackintosh (1893-1917), poeta inglese di Brighton, Sussex.
Nella raccolta “A Highland Regiment and Other Poems”, 1917
Musica di Martyn Jacques, interpretata dalla band inglese Man's an Idiot con il titolo di “Officer”

Volontario nella Grande Guerra, benchè fosse stato riformato a causa della sua esile corporatura, Ewart Alan Mackintosh combattè fin dal dicembre del 1914. Nell’agosto del 1915 fu ferito nella Somme e dovette rientrare per alcuni mesi in patria per riprendersi. Durante quel periodo ricevette l’incarico di preparare le reclute da spedire al fronte.

Il 16 maggio 1916 il tenente Mackintosh guidava la sua squadra nei pressi di Arras quando caddero in un imboscata tedesca: 14 dei suoi uomini furono feriti e due uccisi, tra i quali quel David Sutherland cui è dedicata questa poesia. Mackintosh cercò di riportare indietro tutti ma fu costretto ad abbandonare... (Continues)
So you were David's father,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/27 - 13:41
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Die erfrorenen Soldaten

Die erfrorenen Soldaten
JÄÄTYNEET SOTILAAT
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/9/22 - 10:01
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The Green Fields Of France (No Man's Land)

The Green Fields Of France (No Man's Land)
“Flowers of the Forest”, richiamata da Bogle nel ritornello, è un’antica – e una delle più famose – canzoni scozzesi. Il testo settecentesco di Jean Elliot riportato in uno dei contributi non è quello originale (sconosciuto) ma solo una delle tante versioni, tra le quali la prima nota è quella risalente alla prima metà del 600 presente nel “John Skene of Halyards Manuscript” con il titolo di "Flowres of the Forrest".
La canzone è un lamento composto in morte del re di Scozia James IV e di tutti i dignitari e combattenti scozzesi che furono massacrati dagli inglesi nella battaglia di Flodden Field, Northumberland, combattuta il 9 settembre 1513. Fu una vera disfatta tattica per gli scozzesi i quali, benchè più numerosi, ebbero perdite da 5 ad 8 volte superiori rispetto agli inglesi (7.000/13.000 morti contro 1.500 circa) e videro sterminati quasi integralmente i vertici del regno.
Oggi “Flowers... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/9/16 - 09:47
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'O surdato 'nnammurato

'O surdato 'nnammurato
Pochi lo fanno notare ma il verso "Sei stato lo prim'ammore" seguito da " lo primo e l'ultimo sarai per me" sottintende il timore - quasi la consapevolezza, data l'alta percentuale di caduti al fronte della guerra 15-18 - che la morte impedirà comunque un'altra relazione amorosa.
Gianni G. 2015/8/27 - 22:22
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Nuclear

Nuclear
Questa canzone è perfetta per quel gioco. Se sarà come i precedenti parlerà di un soldato e di come la guerra cambia la gente. Non è un gioco che esalta la guerra, tutt‘altro
Stefano 2015/8/23 - 13:55
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Weihnachten

Weihnachten
Chanson allemande – Weihnachten – Kurt Tucholsky – 1918

Texte de Kurt Tucholsky, publié sous le nom de Kaspar Hauser (un de ses pseudonymes) sur Die Weltbühne du 19 décembre 1918
Musique de Hanns Eisler
Interprétée par Ernst Busch in “Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht – Deutsches Miserere »

Eh bien, il nous fallait vraiment une chanson de Noël !

Sauf que celle de Tucholsky - écrite en décembre de 1918, à peine plus d'un mois après la fin de la Grande Guerre, dont l'Empire était sorti abîmé par la faute des « idées spartakistes et des socialistes qui empoisonnaient l'armée allemande », comme le dit le grand général Ludendorff, et en plein dans la rébellion socialiste qui de là à peu serait écrasée dans le sang – ce n'est pas vraiment une chansonnette rassurante…

Ah, Lucien l'âne mon ami, tu connais assez Tucholsky pour savoir qui il était et quel talent et quel tempérament l'animaient.... (Continues)
NOËL
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/8/16 - 23:24
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In Memoriam (Easter 1915)

In Memoriam (Easter 1915)
[1915]
Versi di Edward Thomas (1878-1917), poeta e scrittore gallese, caduto sul fronte francese durante la Grande Guerra, il 9 aprile 1917. Nella raccolta “Poems” pubblicata postuma nell’ottobre dello stesso anno.
Musica di Gary Bachlund, prolifico compositore tedesco-americano, da “Ten Poems of Edward Thomas” per pianoforte e voce tenore (2010)

“The title of this poem is, in its place in the collection, In memoriam (Easter 1915). The reference to the war which was to claim the poet's life shortly is contrasted with the beauty of nature and of lovers, whose lives will become irreparably torn apart by the gruesome reality of war, with its gallows far more horrid than the poem earlier in this cycle pictures […]” (Gary Bachlund)
The flowers left thick at nightfall in the wood
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/27 - 16:30
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

The Gallows

The Gallows
[1917]
Versi di Edward Thomas (1878-1917), poeta e scrittore gallese, caduto sul fronte francese durante la Grande Guerra, il 9 aprile 1917. Nella raccolta “Poems” pubblicata nell’ottobre dello stesso anno.
Musica di Gary Bachlund, prolifico compositore tedesco-americano, da “Ten Poems of Edward Thomas” per pianoforte e voce tenore (2010)

Della crudeltà umana, verso i propri simili come pure verso gli animali.

Una poesia che non può non risentire del senso costante e ineluttabile della morte che il poeta respirò nelle trincee di Francia…
There was a weasel lived in the sun
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/27 - 15:59
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Carne da cannone

Carne da cannone
Chanson italienne – Carne da cannone – Casa Del Vento – 2001

Ainsi s'appelaient les soldats envoyés à mourir dans les tranchées lors de la Première Guerre Mondiale. Une chanson antimilitariste, sur les gars, fils de pauvres gens, un non grand et ferme contre la guerre.
CHAIR À CANON
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/7/23 - 23:13
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Carne da cannone

Carne da cannone
Pubblicata anche nell'album Seeds in the wind (2011) insieme a Patti Smith i cui proventi sono stati donati ad Emergency

dq82 2015/7/23 - 10:13
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Monte Pasubio

Monte Pasubio
#Montagnecontrolaguerra.
Una campagna di disinfezione dalla retorica patriottarda

su Alpinismo Molotov

...Per Alpinismo Molotov le montagne rappresentano un punto di vista privilegiato da cui osservare la superficie terrestre, calpestarne i sentieri e spostarsi lungo pendii e creste un’occasione per dotarsi di nuovi strumenti per affrontare le contraddizioni della quotidianità; odioso è che siano violate con trincee e linee di confine, ieri come oggi.

Nell’anno delle celebrazioni per il centenario dell’inizio di una guerra, noi vogliamo ricordare gli ignari mandati al macello, i disertori e i fucilati per insubordinazione, il dolore, la disperazione e la fame di chi patì la guerra nelle trincee, ma anche lontano da queste, nelle case dalle dispense svuotate dall’economia di guerra. Indifferentemente dalla parte del confine in cui albergarono queste sofferenze.
2015/7/22 - 12:26
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Solidarity Forever

Solidarity Forever
[1914-15]
Parole di Ralph Chaplin
Sulle melodie di “John Brown's Body” e “The Battle Hymn of the Republic”
Interpreti: Pete Seeger & The Almanac Singers

Ralph Chaplin cominciò a scrivere questo brano nel 1914, durante uno sciopero di minatori del carbone in West Virginia, e lo completò l’anno seguente a Chicago.
“Solidarity Forever” è uno degli inni sindacali più famosi di sempre e all’epoca comparve, in tutti i paesi di lingua inglese, nelle pubblicazioni e sugli opuscoli distribuiti dai gruppi di attivisti contro la guerra e contro la coscrizione. Per esempio, si trova in apertura di un volantino - lo stesso da cui ho tratto il testo di Never Goes - pubblicato nel 1917 in Australia nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes. In quel caso gli autori riuscirono a infilare il “broadside” in tutte le guide del telefono stampate dal governo e recapitate a casa agli abbonati.
When the union's inspiration through the workers' blood shall run,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/16 - 13:23

Never Goes

Anonymous
Never Goes
[1917]
Testo di anonimo autore australiano, sulla melodia dell’inno religioso “What A Friend We Have In Jesus”
Testo trovato su Australian Folk Songs

Da un opuscolo pubblicato nel 1917 nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes, il cui governo promosse ben due plebisciti sull’argomento, risultando sconfitto in entrambi. La gente in Australia disse NO, ma questo non impedì il macello di oltre 60.000 soldati australiani e neozelandesi in quel conflitto.

Leggo nell’introduzione al link sopra riportato che il foglio contenente questa e altre conzoni contro la coscrizione militare fu inviato a domicilio a chissà quanti australiani, infilato in mezzo alla guida telefonica stampata dal Government Printing Office…
Are you tired of fat's aggression ?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/16 - 12:04
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God Save the People

God Save the People
[1916]
Canzone scritta – sulla melodia dell’inno ottocentesco “Commonwealth” composto da Josiah Booth - da attiviste del Labor Women's Anti-Conscription Committee del Victorian Socialist Party (VSP) australiano in occasione del referendum/plebiscito voluto dal governo retto dal laburista Billy Hughes, che voleva introdurre la coscrizione obbligatoria per sostenere la partecipazione dell’Australia alla Grande Guerra.

Testo trovato su Australian Folk Songs

Hughes perse la prima consultazione ma non si diede per vinto, lasciò il partito, ne fondò uno proprio, ritornò al potere, promosse un nuovo referendum alla fine del 1917, perseguitò pacifisti e attivisti anti-coscrizione (con l’arresto di molti dirigenti socialisti, dell’IWW e di direttori dei giornali favorevoli al NO), mise in campi di concentramento migliaia di cittadini di origine tedesca, perse di nuovo la consultazione popolare…... (Continues)
When wilt thou save the people?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/16 - 11:37
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Women's No-Conscription Song

Women's No-Conscription Song
[1916]
Canzone composta da attiviste del Labor Women's Anti-Conscription Committee del Victorian Socialist Party (VSP) australiano in occasione del referendum/plebiscito voluto dal governo retto dal laburista Billy Hughes, che voleva introdurre la coscrizione obbligatoria per sostenere la partecipazione dell’Australia alla Grande Guerra.

Testo trovato su Australian Folk Songs

Hughes perse la prima consultazione ma non si diede per vinto, lasciò il partito, ne fondò uno proprio, ritornò al potere, promosse un nuovo referendum alla fine del 1917, perseguitò pacifisti e attivisti anti-coscrizione (con l’arresto di molti dirigenti socialisti, dell’IWW e di direttori dei giornali favorevoli al NO), mise in campi di concentramento migliaia di cittadini di origine tedesca, perse di nuovo la consultazione popolare…
E intanto oltre 60.000 ragazzi australiani morirono a Gallipoli e negli altri... (Continues)
Every woman has got to have a say
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/16 - 10:54
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Rosso su verde

Traduzione di Allan Taylor dagli album Leaving At Dawn [2009] e In The Groove [2010]
Rosso su verde
RED ON GREEN
(Continues)
Contributed by dq82 2015/7/14 - 18:45

Le Cri du Front

Le Cri du Front
Le Cri du Front

Canzone française – Le Cri du Front – Marco Valdo M.I. – 2015


Lucien l'âne, mon ami, il te souviendra que l'autre jour, j'avais traduit une chanson italienne, intitulée Natale 1914, que j'avais intitulée en français : Noël 1914. Elle racontait les épisodes de fraternisation qui avaient eu lieu sur le front à ce moment. Je voudrais te faire remarquer deux ou trois choses à ce propos. La première que c'est une chanson écrite par un Italien – Marco Chiavistrelli et que l'Italie n'était entrée en guerre qu'en 1915 et que de ce fait, il n'y a évidemment pas de troupes italiennes qui ont participé à ces embrassades. En fait, et c'est la seconde,de toute façon, c'étaient principalement des rencontres entre les troupes britanniques et allemandes dans ce qui est aujourd'hui le Nord-Pas-de-Calais. Ce sont des épisodes limités, autour du solstice d'hiver, à peine tolérés et qui... (Continues)
Soldats, votre conscience est nette,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/7/13 - 21:12
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Rifiuto la guerra: intervista a Piero Purini

Antiwar Songs Blog
Rifiuto la guerra: intervista a Piero Purini
Migliaia e migliaia di uomini provarono ad evitare la guerra: chi cercando di resistere alla montante esaltazione patriottica e alla propaganda bellicista, chi cercando semplicemente di sfuggire al fronte attraverso la diserzione o la renitenza, chi ancora rifiutando di eseguire gli ordini ed ammutinandosi. E’ una storia poco conosciuta e nascosta, come nascosti dalla propaganda […]
Antiwar Songs Staff 2015-07-13 16:07:00
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Petits morts du mois d'août

Petits morts du mois d'août
[2009]
Paroles et musique: Dominique Grange
Testo e musica: Dominique Grange
Album: Des lendemains qui saignent



Dominique Grange
DES LENDEMAINS QUI SAIGNENT
Recueil de chansons interprétées par Dominique Grange
Illustrations de Tardi
Dossier historique de Jean-Pierre Verney
Éditions : Casterman
Date de parution : octobre 2009




Des lendemains qui saignent est un recueil de dix chansons pacifistes et antimilitaristes directement attachées au souvenir de la Grande Guerre. Rassemblées pour la première fois dans un ouvrage richement illustré (Tardi) et fort bien documenté (Verney), elles se suivent dans un ordre qui s'appuie sur la chronologie du conflit de 14-18. Trois de ces chansons ont été composées récemment par la chanteuse Dominique Grange. Les autres, de factures plus anciennes, sont empruntées au répertoire des chansons engagées voire subversives, écrites tout au long du... (Continues)
Dans les champs d’herbe verte
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/7/8 - 19:05
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Le Chemin des Dames

Le Chemin des Dames
LE CHEMIN DES DAMES
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/26 - 10:36
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Le Chemin des Dames

Le Chemin des Dames
[2006]
Scritta da Renaud Detressan, in arte Gary Wicknam
Nell’album intitolato “Sales gosses”

“Chemin des Dames” è il nome di una località nel dipartimento dell’Aisne, nella regione settentrionale francese di Piccardia. Il luogo fu teatro fin dal 1914 di alcune tra le più sanguinose battaglie della Grande Guerra. Sanguinose ed inutili, visto che su quel fronte la guerra di trincea stallò fino al maggio 1918…

Si veda anche Le Chemin des Dames del gruppo corso Chjami Aghjalesi, con l'approfondita introduzione di Riccardo Venturi...
Garçon faut que j'm'en aille
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/25 - 15:58
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Sogno di Natale

Sogno di Natale
Sulla linea del fronte è lontano il Natale
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/23 - 14:55
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Un aviatore irlandese prevede la sua morte

Un aviatore irlandese prevede la sua morte
Leggo da RV: "...dagli aerei, ora come allora, si sganciavano bombe che cadevano sulla testa di chi stava là sotto" e "...un aviatore che va gettando bombe per impulsi di gioia (leggasi: sadismo inconscio)"
Non era esattamente così, se non altro perchè durante la WW1 i velivoli furono, almeno fino all'ultimo anno di guerra, per lo più ricognitori e caccia e solo i tedeschi si fecero notare bombardando l'Inghilterra, ma con gli Zeppelin.
Lo stesso Kaiser si oppose peraltro (finchè potè) ai suoi generali essendo contrario al bombardamento terroristico sulle città; esisteva ancora, con tutte le virgolette del caso, una specie di atteggiamento "cavalleresco" dal sapore risorgimentale.
Dunque gli aviatori, compreso il nostro,erano una specie di "cavalieri dell'aria" che duellavano tra loro e infatti sono noti ad esempio i casi (italiani) di intendimenti a non usare i proiettili traccianti che... (Continues)
Francesco Brazzale 2015/6/14 - 22:08
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On les aura !

Anonymous
On les aura !
[1917]
Versi di autore anonimo trovati su di una lettera spedita dal fronte e trattenuta per censura dalla commissione di controllo postale.
Non è dato sapere su quale aria fosse stata composta, probabilmente quella patriottica intitolata “Verdun!... On ne passe pas!” di René Mercier (1916).
Testo trovato nel progetto storico-musicale di Denis Le Vraux e Annic Pezé intitolato “Chansons pour une ville en guerre”, dedicato alla Grande Guerra come vissuta a Trélazé nella Loira.

“Courage, on les aura!” è la storica frase pronunciata dal generale Pétain il 10 aprile 1916 mentre a Verdun infuriava una delle battaglie più sanguinose di tutti i tempi. Di lì a dieci giorni Pétain, visto lo stallo della situazione, sarebbe stato sostituito dal generale Nivelle e la battaglia sarebbe proseguita fino al 19 dicembre (per 9 mesi, 3 settimane e 6 giorni!!!) causando più di 280.000 morti e 400.000 feriti... (Continues)
Dans toutes les villes, dans toutes les campagnes
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/10 - 10:15
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

C'est les journaux qui nous l'ont dit !

Anonymous
C'est les journaux qui nous l'ont dit !
[fine 1915, inizio 1916]
Canzone parodistica composta da anonimo “pioupiou” francese sprofondato nel fango di una trincea nei pressi di Tilloloy , Somme.
Sull’aria de “Le pendu (de Saint Germain)” di Maurice Mac-Nab, 1891.
Il brano è riportato nel progetto storico-musicale di Denis Le Vraux e Annic Pezé intitolato “Chansons pour une ville en guerre”, dedicato alla Grande Guerra come vissuta a Trélazé nella Loira.

Su cosa dicono e non dicono i giornali di regime quando soffiano i venti di guerra.
Ne sappiamo qualcosa anche noi, oggi che si combatte alle nostre frontiere assediate da orde di feroci pirati saraceni... E pensare che qualche cretino crede ancora alla balla che siano profughi in fuga da guerre e carestie cui i paesi occidentali, come il nostro, avrebbero pure dato un pesante contributo nel passato remoto e prossimo... bah!
Faut pas croire que vous faîtes la guerre
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/9 - 23:00




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