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Song Itinerary World War I (1914-1918)

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Nuclear

Nuclear
[2014]
Parole e musica di Mike Oldfield
Interpretata da Mike Oldfield, insieme al cantante Luke Spiller, nell’album intitolato “Man on the Rocks”

Benchè il brano sia pure finito nella colonna sonora dell’action game guerresco “Metal Gear Solid V: The Phantom Pain”, in origine fu ispirato all’autore dalla storia del nonno, un uomo che Mike Oldfield non conobbe ma sul quale fece delle approfondite ricerche scoprendo che, da giovane allegro e cordiale che era, tornò dalle trincee della Grande Guerra completamente trasformato, tanto che tutti i suoi 10 o 11 figli ebbero molti problemi con lui: “Sono esplosivo, sono feroce, mi sto spezzando dentro, un cuore di vetro rotto, sporcato, giù nel profondo, il bambino abbandonato…”

Per capire meglio la psicologia del nonno Mike Oldfield si recò ad Ypres, sui campi di battaglia di allora, e visitò il cimitero del reggimento cui il nonno era appartenuto,... (Continues)
Standing on the edge of the crater
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/9 - 11:17
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Christmas 1914

Christmas 1914
This piece was written by Cormac MacConnell, Mickey MacConnell's brother.
Michael 2014/8/27 - 01:02
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Andrea

Andrea
Io gli avevo dato un interpretazione credo un po' singolare: un grande amore irraggiungibile e poi la diserzione dalla guerra x un altro grandissimo amore...(così un po' grossolanamente :-)).
Diego TN 2014/8/13 - 01:15

The Sleeper Cutters’ Camp

The Sleeper Cutters’ Camp
[1917]
Parole di Dan Sheahan, contadino poeta del Queensland australiano, finito a combattere sul fronte francese. Scrisse questi versi nel giugno del 1917 a Messines, Fiandre occidentali. La musica fu scritta molti anni dopo da Denis Kevans (1939–2005) poeta, songwriter e folk singer di Canberra.
Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui i Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.

Una canzone che in Australia divenne subito molto popolare ma che fu severamente bandita dalla commissione di censura del Commonwealth…
My sole address at present is a battle-field in France,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/7 - 15:08
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Billy Hughes

Billy Hughes
[1916]
Canzone di autore anonimo rivolta contro Billy Hughes, politico laburista e all’epoca primo ministro australiano, accesso interventista e fautore della coscrizione obbligatoria per la Grande Guerra.
Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui i Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.

Billy Hughes divenne primo ministro alla fine del 1915 e, soprattutto dopo le ingenti perdite subite dall’esercito nel luglio ed agosto 1916, appoggiò risolutamente i generali che chiedevano l’estensione della coscrizione obbligatoria, fino a qual momento prevista solo per la difesa nazionale e non per guerre oltreoceano. Billy Hughes era osteggiato persino dai due terzi del suo partito ma ciò nonostante volle promuovere un referendum per estendere la coscrizione: lo perse, e fu anche espulso dal partito laburista.
That dirty traitor Billy Hughes is trying to introduce
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/7 - 14:50
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

To Arms!

To Arms!
[1915]
Da un celebre manifesto anti-coscrizione realizzato nel 1915 dall’IWW, gli Industrial Workers of the World, meglio conosciuti come Wobblies.
Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui i Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.
To Arms!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/7 - 14:14
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Hiding in the Ammunition Van

Hiding in the Ammunition Van
Una canzone appresa dall’informatrice Maysie Tucker di Salt Ash, New South Wales.
Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui i Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.

Canzone che racconta di disertori (questi poco accorti, visto che si vanno a nascondere nel carro delle munizioni!!!)
Le sue versioni sono molteplici perché il testo fu ripreso dalle truppe australiane durante la Grande Guerra, ma l’originale risale alle guerre anglo-boere di fine 800… C’è poi un riferimento a Timbuktu e alle truppe francesi e quindi anche alla dominazione francese nel Mali.
Have I been in battle? Have I been in gaol?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/7 - 13:53

The Jester in the Trench

The Jester in the Trench
[1915]
Versi di Leon Maxwell Gellert (1892–1977), poeta australiano.

Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui i Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.

La morte che arriva improvvisa, il colpo di un cecchino che uccide il più divertente dei propri compagni proprio nel bel mezzo di un racconto o di una barzellette… Mentre tutti intorno a lui si preparavano a ridere, ancora una volta e nonostante la guerra, ecco che la morte fa scendere il suo gelo tra gli uomini nella trincea: “… E con la sua barzelletta rimasta sulle labbra, ancora appoggiato al suo fucile, lo lasciarono lì – morto.”
Una scena che l’autore visse di sicuro direttamente, perchè Leon Gellert combattè nella campagna dei Dardanelli fin dal suo inizio (25 aprile 1915) e nel giugno del 1916 fu gravemente ferito e rimpatriato.
“That just reminds me of a yarn,” he said,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/7 - 13:27
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

War!

War!
[1915]
Versi di Leon Maxwell Gellert (1892–1977), poeta australiano.

Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui i Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.

La morte come sollievo alle sofferenze della guerra…
Una descrizione che credo autobiografica, perché Leon Gellert combattè nella campagna dei Dardanelli fin dal suo inizio (25 aprile 1915) e nel giugno del 1916 fu gravemente ferito e rimpatriato.
When my poor body died, - Alas!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/7 - 11:56
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Hic Jacet

Hic Jacet
[1916]
Versi di Thomas Henry “Crosscut” Wilson (1867-1925), poeta australiano che combattè volontario a Gallipoli (mentendo sulla propria età, che non avrebbe potuto arruolarsi a 47 anni).
Musica di Bob Rummery, cantante, musicista e ricercatore folklorico australiano.
Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui i Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.

Una poesia sulla pietà umana.
Nel novembre del 1916 a Thomas Wilson fu ordinato di andare a seppellire il cadavere di un soldato turco, ucciso vicino alle linee dell’ANZAC, che stava lì ormai da giorni a putrefarsi, appestando l’aria. Convinto di riuscire a fare tutto in fretta e senza vomitare, il nostro soldato scopre stretta nella mano del nemico, ridotta ormai ad una poltiglia nauseabonda,... (Continues)
I buried a Turk in a darksome gorge by officer's orders one evening grey –
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/7 - 11:39
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Sing Me to Sleep

Sing Me to Sleep
[1915-16]
Scritta da tal Arthur Buchannan, che combattè a Gallipoli tra le fila dell’ANZAC.
Si tratta di una parodia di una canzoncina dallo stesso titolo molto famosa all’epoca (di Clifton Bingham ed Edwin Greene, 1902)
Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui i Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.

Più di 11.000 soldati australiani e neozelandesi morirono nel corso della campagna dei Dardanelli, in luoghi come Suvla, Anzac Cove (Arıburnu), Lone Pine (Kanlı Sırt), Gallipoli (Gelibolu Yarımadası)…
Sing me to sleep where bullets fall,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/7 - 10:40
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Friday 14th May

Friday 14th May
[1915]
Versi scritti da tal Cooper, un sergente neozelandese dell’ANZAC inviato a combattere nei Dardanelli.
Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui i Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.

La monotonia della vita di guerra, con la morte sempre dietro l’angolo e l’attaccamento alle piccole cose, come una buona vecchia pipa portata da casa…
Same work
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/7 - 10:16
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

The Route March

The Route March
[1915]
Parole di Henry Lawson (1867-1922), scrittore e poeta australiano.

Musica di Cathie O’Sullivan (1979), cantante e compositrice australiana, virtuosa dell’arpa celtica.

Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui I Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.
Did you hear the children singing, O my brothers?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/7 - 10:01
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

ANZAC Cove

ANZAC Cove
[1915]
Parole di Leon Gellert
Musica di Bob Rummery, cantante, musicista e ricercatore folklorico australiano.
Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui I Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.

Leon Gellert era nato ad Adelaide nel 1892. Fu uno dei primi australiani ad essere spedito al fronte, sui Dardanelli. Prese parte alla terribile campagna di Gallipoli (25 aprile 1915 - 9 gennaio 1916, mezzo milione di morti), fu gravemente ferito e rimpatriato.

ANZAC è l'acronimo con cui è conosciuto l'Australian and New Zealand Army Corps.
ANZAC Cove è il nome che fu dato ad una baia di Gallipoli dove il corpo di spedizione austrialiano sbarcò il 25 aprile 1915.
There’s a lonely stretch of hillocks;
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/7 - 09:43
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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That Crazy War

Anonymous
That Crazy War
CANZONE POPOLARE AMERICANA
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/31 - 09:24
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I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier

I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier
"I Didn’t Raise My Boy To Be A Soldier 2010" - Michael Weston King

Lyrics by Alfred Bryan, 1915
Music by Michael Weston King

Having decided in 2010 to make an album of re-worked protest songs, I spent 6 months researching a lot of old music. It is remarkable, and worrying, how many old, old songs with such a powerful message are still relevant today. It seems we have learned so little in the past 100 years. This song is a real case in point. The lyrics date back to 1915, written in protest by Alfred Bryan, at America's involvement in WW1. As the bodies continue to be flown home from Iraq and Afghanistan and unloaded on English soil, near the village of Wooton Basset,
these words, for countless parents, sadly still ring true.

DonQuijote82 2014/7/31 - 09:12

Ma stanotte la guerra è finita…

Antiwar Songs Blog
Ma stanotte la guerra è finita…
Il ventotto luglio di cent’anni fa segnava l’inizio della « grande guerra ». Quella in cui, finalmente, l’Europa decise di mandare integralmente al macello le sue masse contadine, quella del primo uso dei gas letali, quella del milione di morti della battaglia della Somme,  la preferita del protagonista della famosa canzone di Brassens. Abbiamo finalmente […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-29 20:23:00
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The Green Fields Of France (No Man's Land)

The Green Fields Of France (No Man's Land)
SPAGNOLO / SPANISH [2]

La traduzione spagnola proveniente dal blog Paraíso sin descubrir. Curioso che il blogger si chiami "Panzer Kanone" e abbia come avatar un carro armato... [RV]

Here's the Spanish translation reproduced from the blog Paraíso sin descubrir ("The Undiscovered Paradise"). It's rather astounding that the blogger's name is "Panzer Kanone" and has a tank as his avatar... [RV]
LOS VERDES CAMPOS DE FRANCIA
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/7/29 - 00:07
A hundred years ago, the Austro-Hungarian Empire declared war to Serbia starting the Great War that would cause over 16 million deaths in four years.

A new song itinerary, still far from being complete, collects the songs about those terrible years.
Lorenzo Masetti 2014/7/28 - 22:22

Viole del Carso

Viole del Carso
[1918]
Parole e musica di E. A. Mario, pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta (Napoli, 1884-1961).
I testi di questa e di altre canzoni del maestro napoletano nel 1922 verrano incluse - “Leggenda del Piave” compresa - in un volume d’impronta marcatamente patriottarda intitolato “Il Libro Grigio-Verde”... E bisogna pure aggiungere che il prolifico E. A. Mario fu amato assai durante il fascismo: per esempio, nel 1936 al Gran Teatro la Fenice a Venezia si tenne un grande concerto durante il quale vennero cantate molte sue canzoni di celebrazione del fascismo e della guerra coloniale...

Resta il fatto che “Viole del Carso” di patriottico non ha nulla e credo che possa bene essere accolta nel percorso delle “Canzoni d’amore contro la guerra”, così come a suo tempo fu accolta Le rose rosse, scritta sempre da E. A. Mario e interpretata da Carlo Buti.
Noi siamo le viole del Carso
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/24 - 20:22
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Sarajevo

Sarajevo
(2014)


In scena nella ricorrenza del 28 giugno di cent'anni fa, quando a Sarajevo furono uccisi Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria e Ungheria, e sua moglie Sofia, attentato che di lì a poco avrebbe scatenato la Prima guerra mondiale.

Nel giorno dell'anniversario, sabato 28 giugno, ha preso il via «Sentiero di pace», un evento radiofonico che grazie alla collaborazione tra il Trentino, la Rai e l'Ebu (European Broadcasting Union) diffonde in tutta Europa riflessioni e approfondimenti sulla guerra mondiale 1914-1918. Al teatro Sociale di Trento è andata in scena anche una composizione inedita commissionata appositamente al maestro Nicola Piovani: Sarajevo».

Sabato è stato dunque il linguaggio universale della musica a farsi tramite di emozioni, riflessioni, spunti ma anche occasione di dialogo sul conflitto. A rendere possibile tutto questo l' Orchestra nazionale sinfonica della... (Continues)
Pax
Pax
Pax
2014/7/20 - 22:24
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Stelutis Alpinis

Stelutis Alpinis
La versione realizzata da Francesco De Gregori è la prima che è stata ascoltata ... sul tema. Struggente, da non poter ascoltare, perchè colpisce nel ... profondo senza respiro ... e poi CONTRO l'infame inutile strage ... la parte iniziale dell'ultima guerra dei trent'anni in Europa ... e non solo, dove a morire furono soprattutto contadini e operai... Ora ascolteremo anche ... quella in lingua friula ....
Ernesto Sattaneo 2014/7/17 - 21:22
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La ninna nanna de la guerra

La ninna nanna de la guerra
Volevo segnalarvi - e sarebbe magari da mettere in evidenza tra le novità - che dal 30 giugno su RAI Radio 2 è cominciata un'interessante trasmissione musicale dedicata proprio alle canzoni contro la guerra, in occasione del centenario dall'inizio del grande macello del primo conflitto mondiale.
Il programma si chiama "Rataplan" e va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.00 su Radio2, come ho già detto. Lo conduce l'ottimo John Vignola, un giornalista e critico musicale molto in gamba e competente, uno che si occupa di musica da moltissimo tempo e che in passato ha avuto anche una sua etichetta discografica, la On/Off Records, che nel 1998 ha lanciato un gruppo oggi molto famoso ed apprezzato, i Perturbazione.

Rataplan
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Bernart Bartleby 2014/7/17 - 21:13
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Messa di Requiem

Messa di Requiem
per soprano, mezzosoprano, tenore, basso, doppio coro e orchestra

Composta nell'anno 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni.
Prima esecuzione nella chiesa di San Marco a Milano il 22 maggio 1874 diretta da Giuseppe Verdi

Il 6 luglio scorso Riccardo Muti ha diretto al Sacrario di Redipuglia il grande concerto per i 100 anni della Grande Guerra con cui si apre il ciclo di commemorazioni italiane per l’anniversario dello scoppio del primo conflitto mondiale.

Il Sacrario di Redipuglia è un (orribile a nostro parere) memoriale, costruito durante il ventennio fascista, dove riposano i resti di oltre centomila soldati italiani (di cui 60mila senza nome) caduti nella Grande Guerra. Tra parentesi "Redipuglia" non ha niente a che vedere con la Puglia ma si trova in provincia di Gorizia. Il perché si chiami così è una storiella illuminante. "Redipuglia" è infatti... (Continues)
Requiem e Kyrie - quattro voci soliste e coro
(Continues)
2014/7/9 - 23:21
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England 1914

England 1914
[1969]
Parole e musica di Ralph McTell.
Nell’album intitolato “Spiral Staircase”.

1914-2014. Cento anni dall’inizio della Grande Guerra, della Grande Mattanza: oltre 17 milioni di morti....
Night stirs her inky finger in the water of the day,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/9 - 22:14
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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The Green Fields Of France (No Man's Land)

The Green Fields Of France (No Man's Land)
Ho scoperto questa canzone grazie a questo sito solo qualche tempo fa e non mi stanco di riascoltarla.
gianni 2014/7/9 - 16:00
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L'alba che verrà

L'alba che verrà
2014
Il testamento del capitano



Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.

Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità... (Continues)
Ho cercato nei ricordi
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/6/19 - 12:59
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Vita di trincea

Vita di trincea
2014
Il testamento del capitano



Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.

Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità... (Continues)
I corvi si alzano, i cani abbaiano, ram bara rara ram
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/6/19 - 12:47
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Da Caporetto al Piave

Da Caporetto al Piave
2014
Il testamento del capitano



Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.

Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità... (Continues)
Da Caporetto al Piave è una gran processione
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/6/19 - 12:42
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Neve su neve

Neve su neve
2014
Il testamento del capitano



Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.

Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità... (Continues)
Se vedrai lassù sul monte
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/6/19 - 11:04
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O Gorizia, tu sei maledetta

Anonymous
O Gorizia, tu sei maledetta
O TORRETTA TU SEI MALEDETTA
di ΔR-PLU

Ho scritto questo testo un mattino di questi. Per avere dieci volte la sua efficacia probabilmente dovevo scriverlo qualche mese fa.
Questo è il mio modo di somatizzare quella che ritengo una sconfitta anche personale. Non ho potuto/voluto/dovuto fare molto di fronte alla sfacciataggine dell'Ateneo fiorentino nel ricattare in un modo così basso quella parte degli studenti di psicologia a cui sta più a cuore il destino della propria disciplina. Soffro a ripensarmi in un atteggiamento recalcitrante nelle dichiarazioni eppure al contempo accondiscendente se si pensi alle ripetute occasioni (in particolare una) in cui dipendeva solo da me far saltare l'attivazione di una laurea magistrale e chi si è visto s'è visto.

Chi tocca Psi tocca tutti.

Troverete qui l'introduzione del Collettivo LaboratorioQuindici / Psi per Vendetta della Scuola di Psicologia,... (Continues)
O TORRETTA TU SEI MALEDETTA
(Continues)
Contributed by [ΔR-PLU] 2014/6/1 - 06:35
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Langemarck

Langemarck
[2003]
Parole e musica di George Papavgeris.
Nel suo disco intitolato “Ordinary Heroes”, pubblicato nel 2004.

Langemarck è un nome che forse non dice molto. Quello di Ypres invece è più evocativo.
In quella zona delle Fiandre occidentali si tennero alcune delle battaglie più devastanti della Grande Guerra. Durante la prima battaglia di Ypres (ottobre-novembre 1914) morirono più di 10.000 giovani riservisti tedeschi, alcuni appena quindicenni, mandati al macello da ufficiali senza esperienza. Invece nella seconda battaglia di Ypres (aprile 1915) i tedeschi fecero per la prima volta uso dei gas.

Nel cimitero di guerra tedesco di Langemarck riposano 44.000 soldati.
The guard never changes in Langemarck
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/22 - 10:39
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Minguccio

Minguccio
Carissimi Bernart e Krzys, visto che avete apprezzato Tonino Zurlo, vi invito ad ascoltare anche quest'altra (anche se non è una anti-war song ma piuttosto una anti-slanders song)

http://www.infinititesti.com/2014/05/0...
Flavio Poltronieri 2014/5/18 - 18:54
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Sott'à lu ponte

Sott'à lu ponte
petru santu LECA natu a ARBURI vicinu a VICU.Iso scritti si trovani in l'annu corsu(1933- 1938?)ma anche di MATHIEU CECCALDI:Anthologie de la littérature corse.
chiappini 2014/5/9 - 15:37
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Тaмо дaлеко / Tamo daleko

Тaмо дaлеко / Tamo daleko
I serbi leccavano sempre il culo a Mosca, insieme con il loro grande "poeta e pittore" Milosevic
krzyś 2014/5/3 - 02:13




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