La tessera del fascio
Qualcuno dice che è inutile da fare,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Io non sto con Oriana 2023/12/23 - 11:53
Justin
Parole e musica di Riccardo Tesi
dal bellissimo album Thapsos del 2000
dedicata a Justin Vali, musicista malgascio, una storia di emigrazione per una volta con un lieto fine.
dal bellissimo album Thapsos del 2000
dedicata a Justin Vali, musicista malgascio, una storia di emigrazione per una volta con un lieto fine.
Un piatto di riso faceva la festa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2021/8/18 - 22:27
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Cantar
2021
Mediterraneo Ostinato
Stefano Saletti: vocals, bouzouki
Barbara Eramo: backing vocals
Yasemin Sannino: backing vocals
Gabriele Coen: clarinet
Riccardo Tesi: organetto
Giovanna Famulari: cello
Renato Vecchio: ciaramella
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: drums set
Arnaldo Vacca: udu, canjira, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento)... (Continues)
Mediterraneo Ostinato
Stefano Saletti: vocals, bouzouki
Barbara Eramo: backing vocals
Yasemin Sannino: backing vocals
Gabriele Coen: clarinet
Riccardo Tesi: organetto
Giovanna Famulari: cello
Renato Vecchio: ciaramella
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: drums set
Arnaldo Vacca: udu, canjira, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento)... (Continues)
Andar cercar ouno dgiorno nouovo da rigouardar
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2021/4/4 - 10:45
Ithàki
2021
Mediterraneo Ostinato
E se la trovi povera, Itaca non t'ha illuso. Reduce così saggio, così esperto, avrai capito che vuol dire un'Itaca. (K.Kavafis)
Stefano Saletti: classic guitar, bouzouki, gambrì
Barbara Eramo: vocals
Gabriele Coen: clarinet
Riccardo Tesi: organetto
Carlo Cossu: violin
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: darbouka, riq, drums set
Arnaldo Vacca: udu, talking drums, canjira, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza).... (Continues)
Mediterraneo Ostinato
E se la trovi povera, Itaca non t'ha illuso. Reduce così saggio, così esperto, avrai capito che vuol dire un'Itaca. (K.Kavafis)
Stefano Saletti: classic guitar, bouzouki, gambrì
Barbara Eramo: vocals
Gabriele Coen: clarinet
Riccardo Tesi: organetto
Carlo Cossu: violin
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: darbouka, riq, drums set
Arnaldo Vacca: udu, talking drums, canjira, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza).... (Continues)
Qouando ti mettir in viagio per Ithàki
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2021/4/4 - 10:36
Canterrante
2021
Mediterraneo Ostinato
Stefano Saletti: classic guitar, cavaquinho
Lucilla Galeazzi: vocals
Gabriele Coen: sax
Riccardo Tesi: organetto
Giovanna Famulari: cello
Mario Rivera: double bass
Arnaldo Vacca: bodhran, cajon, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della contaminazione (etnica?) in musica. Ma la densità dello... (Continues)
Mediterraneo Ostinato
Stefano Saletti: classic guitar, cavaquinho
Lucilla Galeazzi: vocals
Gabriele Coen: sax
Riccardo Tesi: organetto
Giovanna Famulari: cello
Mario Rivera: double bass
Arnaldo Vacca: bodhran, cajon, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della contaminazione (etnica?) in musica. Ma la densità dello... (Continues)
Alì dagli Occhi Azzurri uno dei tanti figli di figli, scenderà da Algeri, su navi a vela e a remi. Saranno con lui migliaia di uomini coi corpicini e gli occhi di poveri cani dei padri sulle barche varate nei Regni della Fame (P.P.Pasolini)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2021/4/4 - 10:18
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Old Judge Thayer
La Ballata di Sacco e Vanzetti by Matteo Podda
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
all'organetto Riccardo Tesi
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
all'organetto Riccardo Tesi
VECCHIO GIUDICE THAYER
(Continues)
(Continues)
Contributed by Matteo Podda 2020/8/19 - 10:07
Sott'à lu ponte
Il testo completo della versione cantata da Ginevra Di Marco nell'album "Lune" di Riccardo Tesi & Banditaliana.
NINNA NANNA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2019/11/18 - 16:27
Un figlio
2018
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Tesi: organetto diatonico
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
il pezzo – ispirandosi alle pagine della Morante che raccontano i bombardamenti che nel 1943 devastarono il quartiere San Lorenzo a Roma – racconta la necessità di liberarsi ad ogni costo dai tiranni e dagli oppressori, evocando attraverso il video una forma di resistenza giovanile ambientata ai nostri giorni: sottolineando come alle sopraffazioni che ancora oggi persistono - certamente più invisibili, ma comunque presenti – sia possibile opporsi attraverso un esempio di fratellanza e rispetto, nutrendo sempre speranze verso le nuove generazioni.
Una ballata che è un inno alla giovinezza, e nel contempo un’esortazione alla lotta. Ispirandosi alle... (Continues)
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Tesi: organetto diatonico
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
il pezzo – ispirandosi alle pagine della Morante che raccontano i bombardamenti che nel 1943 devastarono il quartiere San Lorenzo a Roma – racconta la necessità di liberarsi ad ogni costo dai tiranni e dagli oppressori, evocando attraverso il video una forma di resistenza giovanile ambientata ai nostri giorni: sottolineando come alle sopraffazioni che ancora oggi persistono - certamente più invisibili, ma comunque presenti – sia possibile opporsi attraverso un esempio di fratellanza e rispetto, nutrendo sempre speranze verso le nuove generazioni.
Una ballata che è un inno alla giovinezza, e nel contempo un’esortazione alla lotta. Ispirandosi alle... (Continues)
Deformati dalla smorfia della guerra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/11/30 - 09:49
La guerriera
Anonymous
La versione, intitolata Donna guerriera pubblicata sull'album Argento di Riccardo Tesi & Banditaliana con le voci di Ginevra Di Marco, Lucilla Galeazzi, Elena Ledda e Luisa Cottifogli.
E’ un brano che viene dallo spettacolo “Crinali” che era rimasto lì perché non c’era spazio nel disco ma ci piaceva molto. Claudio Carboni, visto il testo, ha avuto l’idea di farlo cantare dalle donne di “Bella Ciao” che normalmente sul palco sono tre. Nel corso dei sessanta concerti che abbiamo fatto in giro per l’Europa, però, Luisa Cottifogli in alcuni casi ha preso il posto di Ginevra Di Marco e quindi in realtà le abbiamo chiamate tutte e quattro. Devo dire che hanno cantato in maniera fantastica questa ballata tradizionale impreziosita da un bellissimo intervento di Francesco Magnelli al piano elettrico a testimonianza del suo gusto ed intelligenza musicale.
Blogfoolk
Blogfoolk
DONNA GUERRIERA
(Continues)
(Continues)
2018/5/19 - 16:08
Cronache scaramantiche
Parole e musica di Maurizio Geri
dall'album Madreperla (2011)
Una bella canzone scritta da Maurizio Geri sull'olocausto degli zingari dall'abum Madreperla di Banditaliana
dall'album Madreperla (2011)
Una bella canzone scritta da Maurizio Geri sull'olocausto degli zingari dall'abum Madreperla di Banditaliana
Di questi tempi non sospetti
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2018/1/27 - 16:19
Song Itineraries:
Rom, Racism, Porrajmos
Poesia facile
[2015]
Poesia di Dino Campana [1928]
Dai Canti Orfici
(1a edizione: Pubblicazione a cura dell'autore, Firenze, 1914)
Musica di Massimiliano Larocca
Interpretazione di Massimiliano Larocca
Voce e chitarra tenore di Cesare Basile
Album: Un mistero di sogni avverati [2015]
Il poeta Dino Campana, nato il 20 agosto 1885 a Marradi, nella Romagna Toscana, si dice fosse pazzo. Poiché di biografie di questo grande poeta, filologicamente corrette oppure romanzate (ed anche filmate e sceneggiate) ne esistono oramai parecchie, non ne aggiungerò certo un'altra in sedicesimo, non parlerò del suo famoso e grande amore con Sibilla Aleramo e andrà a finire che non dirò neppure che in manicomio ci morì davvero, il 1° marzo 1932 a Castelpulci nei pressi di Lastra a Signa, a un tiro di schioppo proprio dalla villa (di proprietà del tenore Enrico Caruso) che vide molta della sua relazione con la Aleramo.... (Continues)
Poesia di Dino Campana [1928]
Dai Canti Orfici
(1a edizione: Pubblicazione a cura dell'autore, Firenze, 1914)
Musica di Massimiliano Larocca
Interpretazione di Massimiliano Larocca
Voce e chitarra tenore di Cesare Basile
Album: Un mistero di sogni avverati [2015]
Il poeta Dino Campana, nato il 20 agosto 1885 a Marradi, nella Romagna Toscana, si dice fosse pazzo. Poiché di biografie di questo grande poeta, filologicamente corrette oppure romanzate (ed anche filmate e sceneggiate) ne esistono oramai parecchie, non ne aggiungerò certo un'altra in sedicesimo, non parlerò del suo famoso e grande amore con Sibilla Aleramo e andrà a finire che non dirò neppure che in manicomio ci morì davvero, il 1° marzo 1932 a Castelpulci nei pressi di Lastra a Signa, a un tiro di schioppo proprio dalla villa (di proprietà del tenore Enrico Caruso) che vide molta della sua relazione con la Aleramo.... (Continues)
Pace non cerco, guerra non sopporto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/8/14 - 21:34
Song Itineraries:
Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom
Gaza Beach
2016
Soundcity
Voce: Barbara Eramo
Organetto: Riccardo Tesi
Un missile uccide un bambino sulla spiaggia di Gaza. L’immagine fa il giro del mondo, l’ennesima vittima innocente di una guerra infinita. Cantato in sabir e in arabo: “La sabbia si tinge di rosso, la palla scivola deviata dal soffio, ti colse un abbraccio, adesso tu voli. O notte, andare o restare…”
Israele, esercito uccise 4 bambini sulla spiaggia di Gaza. Inchiesta: ‘Fu un errore’
Ismail, Mohammed, Zakaria, Ahed, tutti tra i 10 e gli 11 anni, morirono il 16 luglio 2014 nel bombardamento di un container davanti agli hotel dove era alloggiata la stampa internazionale. Le tv di tutto il mondo avevano ripreso i loro corpi mentre venivano caricati sulle ambulanze. Secondo gli investigatori dell’Israel Defence Force, si trattò di un errore di identità: i militari li scambiarono per miliziani di Hamas. Nessun colpevole, nessun... (Continues)
Soundcity
Voce: Barbara Eramo
Organetto: Riccardo Tesi
Un missile uccide un bambino sulla spiaggia di Gaza. L’immagine fa il giro del mondo, l’ennesima vittima innocente di una guerra infinita. Cantato in sabir e in arabo: “La sabbia si tinge di rosso, la palla scivola deviata dal soffio, ti colse un abbraccio, adesso tu voli. O notte, andare o restare…”
Israele, esercito uccise 4 bambini sulla spiaggia di Gaza. Inchiesta: ‘Fu un errore’
Ismail, Mohammed, Zakaria, Ahed, tutti tra i 10 e gli 11 anni, morirono il 16 luglio 2014 nel bombardamento di un container davanti agli hotel dove era alloggiata la stampa internazionale. Le tv di tutto il mondo avevano ripreso i loro corpi mentre venivano caricati sulle ambulanze. Secondo gli investigatori dell’Israel Defence Force, si trattò di un errore di identità: i militari li scambiarono per miliziani di Hamas. Nessun colpevole, nessun... (Continues)
La sabia star teintar el damm
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/4/29 - 08:57
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
Berkin'e bak
2016
Soundcity
Voce: Yasmine Sannino
Organetto: Riccardo Tesi
Il canto di una donna a Istanbul il 28 aprile 2013. "Ci sarà del caos il 1° di maggio" dice un americano che passa... Così è stato. A Gezi Park dopo gli scontri con la polizia morirà un ragazzo di 14 anni, Berkin Elvan. La melodia è ispirata a un tema tradizionale armeno. Il brano è cantato in sabir (o "lingua franca") e in turco. Berkin'e bak significa “Guarda Berkin” [in turco].
Soundcity
Voce: Yasmine Sannino
Organetto: Riccardo Tesi
Il canto di una donna a Istanbul il 28 aprile 2013. "Ci sarà del caos il 1° di maggio" dice un americano che passa... Così è stato. A Gezi Park dopo gli scontri con la polizia morirà un ragazzo di 14 anni, Berkin Elvan. La melodia è ispirata a un tema tradizionale armeno. Il brano è cantato in sabir (o "lingua franca") e in turco. Berkin'e bak significa “Guarda Berkin” [in turco].
Berkin'e bak
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/4/23 - 12:41
A canzona di u trenu (o U trenu di Bastia)
Su Youtube si può ascoltare la versione toscana, sotto il titolo "Iuccumere", tratta dall'LP "Il Tempo Delle Ciliegie"- Cartacanta - 1980. Questa versione è stata successivamente ripresa da Banditaliana, sempre col titolo "Iuccumere", nel CD "Acqua, foco e vento" del 2003.
Iuccumere (o U trenu di Bastia)
Iuccumere (o U trenu di Bastia)
Cristina 2016/2/1 - 23:02
Tirallà
Canzone popolare facente parte del repertorio di Caterina Bueno, che la incise nel 1974 nell’LP intitolato “Se vi assiste la memoria”
Ripresa anche da Lucilla Galeazzi (nell'album tributo a Caterina Bueno con Riccardo Tesi e Maurizio Geri "Sopra i tetti di Firenze")
Testo trovato su Le radici con le ali
Come La monacella, un’altra storia di clausura forzata.
Ripresa anche da Lucilla Galeazzi (nell'album tributo a Caterina Bueno con Riccardo Tesi e Maurizio Geri "Sopra i tetti di Firenze")
Testo trovato su Le radici con le ali
Come La monacella, un’altra storia di clausura forzata.
E la mi’ mamma, per non darmi dote
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/7 - 11:12
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
La mamma di Rosina [feat. Alessio Lega, Ginevra di Marco e Riccardo Tesi]
Anonymous
Canzone popolare italiana
[Versione toscana]
Dallo spettacolo Bella Ciao [2014, con relativo album a cura dell'Istituto Ernesto De Martino]
Con: Alessio Lega, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Andrea Salvadori e l'impareggiabile Riccardo Tesi.
La mamma di Rosina è, credo, tra le cinque o dieci canzoni popolari italiane più note. L'hanno cantata, e la cantano, tutti dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno (quello di Bologna, va da sé); dagli alpini avvinazzati agli avvinazzati non alpini, dalle corali delle Pro Loco al signore improvvisato alla festicciola di paese, dal serio folklorista agli amici nello spogliatoio dopo la partita scapoli-ammogliati. E' diffusa davvero dappertutto ed è, probabilmente, piuttosto antica come origine nonostante la presenza, nel testo, di una pistola; ma le armi da fuoco sono diffuse fin dal '500. Una canzone, si dice, da osteria;... (Continues)
[Versione toscana]
Dallo spettacolo Bella Ciao [2014, con relativo album a cura dell'Istituto Ernesto De Martino]
Con: Alessio Lega, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Andrea Salvadori e l'impareggiabile Riccardo Tesi.
La mamma di Rosina è, credo, tra le cinque o dieci canzoni popolari italiane più note. L'hanno cantata, e la cantano, tutti dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno (quello di Bologna, va da sé); dagli alpini avvinazzati agli avvinazzati non alpini, dalle corali delle Pro Loco al signore improvvisato alla festicciola di paese, dal serio folklorista agli amici nello spogliatoio dopo la partita scapoli-ammogliati. E' diffusa davvero dappertutto ed è, probabilmente, piuttosto antica come origine nonostante la presenza, nel testo, di una pistola; ma le armi da fuoco sono diffuse fin dal '500. Una canzone, si dice, da osteria;... (Continues)
La mamma di Rosina era gelosa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/11/28 - 01:41
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Il Nuovo Bella Ciao
Antiwar Songs Blog
Sono note le controversie suscitate dai versi di “O Gorizia tu sei maledetta” mezzo secolo orsono (era il 1964) nel corso dello spettacolo messo in scena dal Nuovo Canzoniere Italiano per il Festival dei Due Mondi di Spoleto. [Michele Straniero], avendo sostituito nell’esecuzione di O Gorizia tu sei maledetta Sandra Mantovani, vittima di un abbassamento […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-07 21:36:00
Bella Ciao
Anonymous
Montesole, 26 aprile 2015
BELLA CIAO
il riallestimento del più importante spettacolo del Folk italiano diventa un disco.
con
Lucilla Galeazzi - voce,
Elena Ledda - voce,
Ginevra Di Marco - voce,
Alessio Lega - voce, chitarra
Andrea Salvadori - chitarra, tzouras, armonium, arrangiamenti
Gigi Biolcati - percussioni, voce
Riccardo Tesi - organetto, arrangiamenti, direzione musicale
BELLA CIAO
il riallestimento del più importante spettacolo del Folk italiano diventa un disco.
con
Lucilla Galeazzi - voce,
Elena Ledda - voce,
Ginevra Di Marco - voce,
Alessio Lega - voce, chitarra
Andrea Salvadori - chitarra, tzouras, armonium, arrangiamenti
Gigi Biolcati - percussioni, voce
Riccardo Tesi - organetto, arrangiamenti, direzione musicale
2015/4/27 - 22:58
Caterina Bueno: Le streghe di Bargazza
Canzone popolare dell’Appennino tosco-emiliano eseguita da Caterina Bueno nel suo disco intitolato “Canti di maremma e d'anarchia”, in supplemento al settimanale Avvenimenti, 1997.
Caterina Bueno, canto; Andrea Degl'Innocenti, chittara; Maurizio Geri, chitarra; Jamie-Marie Lazzara, violino; Valentino Santagati, chitarra e tamburello.
Non mi sono tenuto. Dovevo proprio contribuire questa canzone per dedicarla alla perfida Admin Adriana che – come tutti sanno – è una streguzza verace con tanto di scopa volante… Chissà, Adriana, “che bell’andare a tutt’aria che gli è!”…
Baragazza è una frazione del Comune di Castiglione dei Pepoli, provincia di Bologna, sull’Appennino tosco-emiliano. A Baragazza sorgeva anticamente una fortezza, sempre contesa tra bolognesi e fiorentini, che fu poi abbandonata e distrutta già nel 400… chissà che non si tratti del palazzo che appare e scompare di questa canzone…... (Continues)
Caterina Bueno, canto; Andrea Degl'Innocenti, chittara; Maurizio Geri, chitarra; Jamie-Marie Lazzara, violino; Valentino Santagati, chitarra e tamburello.
Non mi sono tenuto. Dovevo proprio contribuire questa canzone per dedicarla alla perfida Admin Adriana che – come tutti sanno – è una streguzza verace con tanto di scopa volante… Chissà, Adriana, “che bell’andare a tutt’aria che gli è!”…
Baragazza è una frazione del Comune di Castiglione dei Pepoli, provincia di Bologna, sull’Appennino tosco-emiliano. A Baragazza sorgeva anticamente una fortezza, sempre contesa tra bolognesi e fiorentini, che fu poi abbandonata e distrutta già nel 400… chissà che non si tratti del palazzo che appare e scompare di questa canzone…... (Continues)
Non più treni né cavalli,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/9 - 11:14
Song Itineraries:
Witches
Il trenino che parte e va
Canzone del dopoguerra raccolta a Cavriglia che risale al periodo delle grandi lotte nelle miniere. Veniva cantata per fare colletta dalle donne (le mogli dei minatori) che la mattina partivano in treno per scendere a San Giovanni Valdarno.
Togni è Giuseppe Togni, ministro dell'industria nel 1948.
Note tratte da Sopra i tetti di Firenze, omaggio a Caterina Bueno di Riccardo Tesi & Maurizio Geri. Nel disco omaggio la canzone è cantata da Lucilla Galeazzi.
Togni è Giuseppe Togni, ministro dell'industria nel 1948.
Note tratte da Sopra i tetti di Firenze, omaggio a Caterina Bueno di Riccardo Tesi & Maurizio Geri. Nel disco omaggio la canzone è cantata da Lucilla Galeazzi.
Ecco il trenino che parte e va
(Continues)
(Continues)
2013/2/16 - 21:46
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery, Trains
Ballata di una madre
[2008]
Testo di Eugenio Bennato
Musica di Carlo D'Angiò
Album: Grande Sud
Recentemente reinterpretata da Riccardo Tesi dal nuovo album LA GIUSTA DISTANZA con la voce di Ginevra Di Marco.
Testo di Eugenio Bennato
Musica di Carlo D'Angiò
Album: Grande Sud
Recentemente reinterpretata da Riccardo Tesi dal nuovo album LA GIUSTA DISTANZA con la voce di Ginevra Di Marco.
Così come gira il mondo
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/11/1 - 08:45
Lamento del carbonaro
In realtà sembra che questo canto di anonimo sia molto più antico, forse risalente al 700.
Fa parte dei canti superstiti provenienti dalla montagna pistoiese e raccolti a partire dai primi dell’800 prima da Niccolò Tommaseo (tutti dall’informatrice Beatrice Bugelli) e poi da molti altri (Giuseppe Tigri, Filippo Rossi-Cassiglioli, Francesca Alexander, Michele Barbi). Più recentemente, nei primi anni 70 del secolo scorso, questi canti sono stati sistematizzati dal musicologo e sociologo Sergio Gargini ed è sulle sue ricerche che si fonda la versione proposta da Caterina Bueno così come quella di Riccardo Tesi e Maurizio Geri (Album “Acqua foco e vento” del 2003)
(Fonte: it.wikipedia)
Fa parte dei canti superstiti provenienti dalla montagna pistoiese e raccolti a partire dai primi dell’800 prima da Niccolò Tommaseo (tutti dall’informatrice Beatrice Bugelli) e poi da molti altri (Giuseppe Tigri, Filippo Rossi-Cassiglioli, Francesca Alexander, Michele Barbi). Più recentemente, nei primi anni 70 del secolo scorso, questi canti sono stati sistematizzati dal musicologo e sociologo Sergio Gargini ed è sulle sue ricerche che si fonda la versione proposta da Caterina Bueno così come quella di Riccardo Tesi e Maurizio Geri (Album “Acqua foco e vento” del 2003)
(Fonte: it.wikipedia)
IL LAMENTO DEL CARBONARO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/4/5 - 10:42
Lamento del contadino
[1965]
Primo album: EP (33 giri formato 17 cm) in Canti del lavoro 5 - (I dischi del sole, DS 50)
Ultimo album: Se otto ore son troppo poche (1998)
interpretato anche da Riccardo Tesi & Maurizio Geri in "Acqua foco e vento" (2003)
Da Il Deposito
Primo album: EP (33 giri formato 17 cm) in Canti del lavoro 5 - (I dischi del sole, DS 50)
Ultimo album: Se otto ore son troppo poche (1998)
interpretato anche da Riccardo Tesi & Maurizio Geri in "Acqua foco e vento" (2003)
Da Il Deposito
Vi prego tutti, o cittadini
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/4/4 - 10:31
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Maria la stava in casa (La passione)
"La Maria generalmente divulgata è una creatura piena di grazia, più dea che donna. Nei canti popolari Maria è invece piena di umanità, non la Regina dei Cieli ma una tenera, spaesata, angosciata madre terrena."
(dalle note di copertina del disco "Sopra i tetti di Firenze" omaggio a Caterina Bueno, di Riccardo Tesi & Maurizio Geri)
(dalle note di copertina del disco "Sopra i tetti di Firenze" omaggio a Caterina Bueno, di Riccardo Tesi & Maurizio Geri)
Maria la stava in casa e non sapeva
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2010/4/3 - 11:23
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Miniera
[1931]
Musica di Cesare Andrea Bixio
Testo di Bixio Cherubini
Altri interpreti: Luciano Tajoli, Gianmaria Testa e recentemente Riccardo Tesi & Banditaliana. La attribuiamo qui a Claudio Villa, che ne diede senz'altro l'interpretazione più famosa. [CCG/AWS Staff]
"Un classico degli anni '30, scritta da Bixio e Cherubini, interpretato da Luciano Tajoli, Claudio Villa e molti altri, e ripreso recentemente anche da Gianmaria Testa nel suo album Da questa parte del mare.
Il brano (degli anni '30) è probabilmente ispirato alla grave tragedia nella miniera di carbone della Fairmont CV Company di Monongah, in West Virgina (USA). In questa città mineraria, nel 1907, una esplosione innescò una reazione a catena agevolata anche dai vapori di carbone, che si risolse in uno dei più gravi incidenti minerari di tutti i tempi. Ufficialmente le vittime accertate furono 362, ma secondo successive... (Continues)
Musica di Cesare Andrea Bixio
Testo di Bixio Cherubini
Altri interpreti: Luciano Tajoli, Gianmaria Testa e recentemente Riccardo Tesi & Banditaliana. La attribuiamo qui a Claudio Villa, che ne diede senz'altro l'interpretazione più famosa. [CCG/AWS Staff]
"Un classico degli anni '30, scritta da Bixio e Cherubini, interpretato da Luciano Tajoli, Claudio Villa e molti altri, e ripreso recentemente anche da Gianmaria Testa nel suo album Da questa parte del mare.
Il brano (degli anni '30) è probabilmente ispirato alla grave tragedia nella miniera di carbone della Fairmont CV Company di Monongah, in West Virgina (USA). In questa città mineraria, nel 1907, una esplosione innescò una reazione a catena agevolata anche dai vapori di carbone, che si risolse in uno dei più gravi incidenti minerari di tutti i tempi. Ufficialmente le vittime accertate furono 362, ma secondo successive... (Continues)
Allor che in ogni bettola messicana
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/1/22 - 21:14
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Massimiliano Larocca: La petite promenade du poète
Poesia di Dino Campana (dai "Canti Orfici", 1914)
Musica di Massimiliano Larocca
In "La breve estate", 2008
Riarrangiata da Riccardo Tesi in "Un mistero di sogni avverati - Massimiliano Larocca canta Dino Campana" (2015)
La très longue promenade des poètes
di Riccardo Venturi
Il 15 aprile Massimiliano Larocca ha presentato al centro culturale "Paolo Paoli" di Firenze, nell'area del vecchio manicomio di San Salvi, il suo album "La breve estate". Ci sono canzoni nuove, e ce n'è qualcuna vecchia. Come "La petite promenade du poète", che faceva parte del primo e introvabile suo album interamente tratto dalle poesie dei "Canti Orfici" di Dino Campana. Il fatto che la abbia riproposta in questo suo nuovissimo album mi riempie troppo di felicità perché possa fare a meno di manifestarla, in qualche modo, ricorrendo all'eterna arma degli "Extra". Ho sia per Dino Campana che per questa canzone,... (Continues)
Musica di Massimiliano Larocca
In "La breve estate", 2008
Riarrangiata da Riccardo Tesi in "Un mistero di sogni avverati - Massimiliano Larocca canta Dino Campana" (2015)
La très longue promenade des poètes
di Riccardo Venturi
Il 15 aprile Massimiliano Larocca ha presentato al centro culturale "Paolo Paoli" di Firenze, nell'area del vecchio manicomio di San Salvi, il suo album "La breve estate". Ci sono canzoni nuove, e ce n'è qualcuna vecchia. Come "La petite promenade du poète", che faceva parte del primo e introvabile suo album interamente tratto dalle poesie dei "Canti Orfici" di Dino Campana. Il fatto che la abbia riproposta in questo suo nuovissimo album mi riempie troppo di felicità perché possa fare a meno di manifestarla, in qualche modo, ricorrendo all'eterna arma degli "Extra". Ho sia per Dino Campana che per questa canzone,... (Continues)
Me ne vado per le strade
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/17 - 21:42
Song Itineraries:
Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom
Assedio
di Riccardo Tesi e Maurizio Geri
da "Lune" (2004)
Può capitare, arrivando il giorno prima a Firenze dalla Svizzera, di finire ad un concerto di Riccardo Tesi con la sua Banditaliana a Pontassieve. E di sentir dire "Ora vi cantiamo una canzone contro la guerra che apre il nostro ultimo album, Lune, L'abbiamo scritta all'inizio della guerra in Iraq ma mai come in questo momento c'è bisogno di cantare canzoni contro la guerra!". E di chiedersi come mai, se quel disco l'hai comprato appena uscito, non ti sia mai venuto in mente di inserire questa canzone...
Durante lo stesso concerto, un commosso omaggio a Caterina Bueno, scomparsa pochi giorni prima. Riccardo Tesi e Maurizio Geri che hanno esordito suonando assieme a lei, hanno interpretato un bel brano del suo repertorio, il Lamento del contadino.
da "Lune" (2004)
Può capitare, arrivando il giorno prima a Firenze dalla Svizzera, di finire ad un concerto di Riccardo Tesi con la sua Banditaliana a Pontassieve. E di sentir dire "Ora vi cantiamo una canzone contro la guerra che apre il nostro ultimo album, Lune, L'abbiamo scritta all'inizio della guerra in Iraq ma mai come in questo momento c'è bisogno di cantare canzoni contro la guerra!". E di chiedersi come mai, se quel disco l'hai comprato appena uscito, non ti sia mai venuto in mente di inserire questa canzone...
Durante lo stesso concerto, un commosso omaggio a Caterina Bueno, scomparsa pochi giorni prima. Riccardo Tesi e Maurizio Geri che hanno esordito suonando assieme a lei, hanno interpretato un bel brano del suo repertorio, il Lamento del contadino.
Fra le rughe dell'Appennino
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2007/8/2 - 09:24
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Sott'à lu ponte
Della ninna nanna esiste anche una versione toscana, cantata da Ginevra Di Marco nell'album "Lune" di Riccardo Tesi.
Il testo è molto simile, però non c'è riferimento alla guerra. In rete ho trovato solo una strofa ma a casa ho il libretto del cd e magari inserirò il testo completo:
Ciucciarella inzuccherata
quant'è lunga sta nuttata
fai la ninna fai la nanna
che il tu' babbo è alla campagna
(Lorenzo Masetti)
Ecco intanto il testo di "Ciucciarella" nella sua versione còrsa (testo ripreso da Paroles de chansons corses). Come si vede è esattamente aderente alla versione toscana cantata dalla Di Marco nell'album di Riccardo Tesi. E non c'è da stupirsi della cosa: la tradizione còrsa e quella toscana vanno spesso di pari passo, così come, nelle sue linee essenziali, la lingua còrsa è un dialetto toscano occidentale arcaico (particolarmente influenzato dall'antico pisano, al pari del gallurese).... (Continues)
Il testo è molto simile, però non c'è riferimento alla guerra. In rete ho trovato solo una strofa ma a casa ho il libretto del cd e magari inserirò il testo completo:
Ciucciarella inzuccherata
quant'è lunga sta nuttata
fai la ninna fai la nanna
che il tu' babbo è alla campagna
(Lorenzo Masetti)
Ecco intanto il testo di "Ciucciarella" nella sua versione còrsa (testo ripreso da Paroles de chansons corses). Come si vede è esattamente aderente alla versione toscana cantata dalla Di Marco nell'album di Riccardo Tesi. E non c'è da stupirsi della cosa: la tradizione còrsa e quella toscana vanno spesso di pari passo, così come, nelle sue linee essenziali, la lingua còrsa è un dialetto toscano occidentale arcaico (particolarmente influenzato dall'antico pisano, al pari del gallurese).... (Continues)
2007/1/30 - 15:57
Lasciali fare, gli rompi le zampine
Livorno devastata dalla guerra, dove manca ogni cosa, tranne – forse – i pidocchi. E le zampine di cui si parla nel testo, sono, appunto, quelle dei pidocchi. Comunicata a Caterina Bueno nel 1973 da Giorgio Fontanelli, la canzone fa parte ancora oggi del repertorio dell’attore livornese Attilio Fantolini.
(notizie tratte dall’opuscolo del disco di C.B., Dal vivo [2000] e dall’introduzione che precede l’esecuzione della stessa canzone)
Grazie alla redazione del blog Goyassel La Zucca per averci segnalato questa canzone.
La Rotta è una frazione di Pontedera, in provincia di Pisa.
Nello stesso blog si veda anche la recensione del disco doppio "Eran tre falciatori" di Caterina Bueno (la ristampa di tre dischi degli anni settanta "Eran tre falciatori", "Se vi assiste la memoria" e "Il trenino della leggera").
(notizie tratte dall’opuscolo del disco di C.B., Dal vivo [2000] e dall’introduzione che precede l’esecuzione della stessa canzone)
Grazie alla redazione del blog Goyassel La Zucca per averci segnalato questa canzone.
La Rotta è una frazione di Pontedera, in provincia di Pisa.
Nello stesso blog si veda anche la recensione del disco doppio "Eran tre falciatori" di Caterina Bueno (la ristampa di tre dischi degli anni settanta "Eran tre falciatori", "Se vi assiste la memoria" e "Il trenino della leggera").
Lasciali fare, gli rompi le zampine
(Continues)
(Continues)
2006/3/8 - 10:29
I tre potenti
Da cantarsi sull'aria della canzone popolare pistoiese "Le tre sorelle", eseguita da Riccardo Tesi e la Banditaliana.
C’erano tre potenti,
(Continues)
(Continues)
2006/1/26 - 19:09
Song Itineraries:
The other side of AWS: AntiWar Shit
Smisurata preghiera
[1996]
Testo e musica di Fabrizio De André e Ivano Fossati
Lyrics and music by Fabrizio De André and Ivano Fossati
Album: "Anime salve"
L'ultima canzone dell'ultimo disco di Fabrizio De André, Anime Salve (1996). Smisurata preghiera (ispirata dal "Gabbiere" di Alvaro Mutis) è invece secondo me non solo la somma dei percorsi del disco, ma anche di quelli della vita poetica di De Andrè. Fortissima la presenza di Mutis qui ripreso sia per la "Preghiera" di Maqroll, che al contrario recita "Ricorda Signore che il tuo servo ha osservato pazientemente le leggi del branco. Non dimenticare il suo volto", sia in più punti, a partire da quel "gli elementi del disastro" che ricorda appunto una delle raccolte più note del poeta. Ma De Andrè attraverso la poesia stavolta ci offre un vero, grande affresco a tinte forte della solitudine libera e scelta, presupposto necessario per "consegnare alla morte... (Continues)
Testo e musica di Fabrizio De André e Ivano Fossati
Lyrics and music by Fabrizio De André and Ivano Fossati
Album: "Anime salve"
L'ultima canzone dell'ultimo disco di Fabrizio De André, Anime Salve (1996). Smisurata preghiera (ispirata dal "Gabbiere" di Alvaro Mutis) è invece secondo me non solo la somma dei percorsi del disco, ma anche di quelli della vita poetica di De Andrè. Fortissima la presenza di Mutis qui ripreso sia per la "Preghiera" di Maqroll, che al contrario recita "Ricorda Signore che il tuo servo ha osservato pazientemente le leggi del branco. Non dimenticare il suo volto", sia in più punti, a partire da quel "gli elementi del disastro" che ricorda appunto una delle raccolte più note del poeta. Ma De Andrè attraverso la poesia stavolta ci offre un vero, grande affresco a tinte forte della solitudine libera e scelta, presupposto necessario per "consegnare alla morte... (Continues)
Alta sui naufragi
(Continues)
(Continues)
2006/1/9 - 19:32
Lune
dall'album omonimo (2004)
Testo di Carlo Muratori
Musica di Riccardo Tesi
Una storia d'amore in Palestina, tra un israeliano e una palestinese.
Testo di Carlo Muratori
Musica di Riccardo Tesi
Una storia d'amore in Palestina, tra un israeliano e una palestinese.
Luna prometteva e luna diventò
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2005/6/18 - 10:36
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Fagioli 'olle 'otenne
[Forse 1946 o 1947?]
Scritta da Attilio Fantolini (con alcuni amici)
Written by Attilio Fantolini (with some friends)
Composée par Attilio Fantolini (avec des amis à lui)
Spettacolo / Spectacle: "O porto di Livorno traditore" [1974]
Album / Albumi: "O porto di Livorno traditore" [Fonè, 1984]
Interpretata e incisa anche da / Also performed and recorded by / Interprétée et enregistrée aussi par:
Caterina Bueno
In: Canti di Maremma e d'Anarchia
Album allegato e pubblicato dalla rivista "Avvenimenti" [1997]
E da / And also by / Et aussi par:
De' Soda Sisters
"Questa canzone la cantava il mio nonno, Attilio Fantolini, membro della compagnia originale dello spettacolo 'O porto di Livorno traditore'. L'ho sentita cantare da quando ero piccolo, e a quanto ne sappia l'ha scritta lui con alcuni amici durante una delle svariate cene con stornelli che facevano da giovani, sull'aria di non... (Continues)
Scritta da Attilio Fantolini (con alcuni amici)
Written by Attilio Fantolini (with some friends)
Composée par Attilio Fantolini (avec des amis à lui)
Spettacolo / Spectacle: "O porto di Livorno traditore" [1974]
Album / Albumi: "O porto di Livorno traditore" [Fonè, 1984]
Interpretata e incisa anche da / Also performed and recorded by / Interprétée et enregistrée aussi par:
Caterina Bueno
In: Canti di Maremma e d'Anarchia
Album allegato e pubblicato dalla rivista "Avvenimenti" [1997]
E da / And also by / Et aussi par:
De' Soda Sisters
"Questa canzone la cantava il mio nonno, Attilio Fantolini, membro della compagnia originale dello spettacolo 'O porto di Livorno traditore'. L'ho sentita cantare da quando ero piccolo, e a quanto ne sappia l'ha scritta lui con alcuni amici durante una delle svariate cene con stornelli che facevano da giovani, sull'aria di non... (Continues)
Fagioli 'olle 'otenne,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi
Khorakhané (A forza di essere vento)
[1996]
Testo e musica di Fabrizio de André e Ivano Fossati.
Lyrics and music by Fabrizio De André and Ivano Fossati
Album: "Anime Salve"
I versi finali in "romanes" (la lingua dei rom e dei gitani) sono di Giorgio Bezzecchi, "rom harvato" (cioè "croato") come si specifica nel libretto dell'album. Nell'album sono cantati da Dori Ghezzi, ma anche la figlia Luvi li ha interpretati nel corso degli ultimi concerti del padre.
I "Khorakhané" (alla lettera: "Amanti del Corano") sono una tribù rom musulmana di origine serbo-montenegrina.
Una canzone che, in questi ultimi tempi di razzismo e di caccia al rom (e all' "altro" in generale) assume un valore ancora più grande. Anche Giorgio Bezzecchi, l'autore dei versi in romanes di questa canzone, è stato fatto oggetto di persecuzione. [CCG/AWS Staff]
Accomunati agli Ebrei da uno stesso destino di morte furono almeno mezzo milione gli Zingari che... (Continues)
Testo e musica di Fabrizio de André e Ivano Fossati.
Lyrics and music by Fabrizio De André and Ivano Fossati
Album: "Anime Salve"
I versi finali in "romanes" (la lingua dei rom e dei gitani) sono di Giorgio Bezzecchi, "rom harvato" (cioè "croato") come si specifica nel libretto dell'album. Nell'album sono cantati da Dori Ghezzi, ma anche la figlia Luvi li ha interpretati nel corso degli ultimi concerti del padre.
I "Khorakhané" (alla lettera: "Amanti del Corano") sono una tribù rom musulmana di origine serbo-montenegrina.
Una canzone che, in questi ultimi tempi di razzismo e di caccia al rom (e all' "altro" in generale) assume un valore ancora più grande. Anche Giorgio Bezzecchi, l'autore dei versi in romanes di questa canzone, è stato fatto oggetto di persecuzione. [CCG/AWS Staff]
Accomunati agli Ebrei da uno stesso destino di morte furono almeno mezzo milione gli Zingari che... (Continues)
Il cuore rallenta la testa cammina
(Continues)
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