Author Paco Ibáñez
La poesía es un arma cargada de futuro
Versione italiana di Alberto Cesa
cantata sulla musica di Paco Ibáñez
del disco Folk & Peace. Cantautori contro la guerra.
del disco Folk & Peace. Cantautori contro la guerra.
LA POESIA POPOLARE
(Continues)
(Continues)
2023/11/6 - 22:21
Un español habla de su tierra
da Romancero della resistenza spagnola, vol. II, 1965
UNO SPAGNOLO PARLA DELLA SUA TERRA
(Continues)
(Continues)
2022/7/20 - 19:04
A galopar
dall'antologia "Romancero della Resistenza spagnola", 1960.
AL GALOPPO
(Continues)
(Continues)
2022/7/9 - 20:20
La poesía es un arma cargada de futuro
(si riportano qui solo le strofe cantate)
POETRY IS A WEAPON LOADED WITH THE FUTURE
(Continues)
(Continues)
2019/12/10 - 12:05
L'homme en noir (La guitare et la fronde)
La canzone è dedicata a Paco Ibáñez. L'spirazione, nella forma, viene da "Litanies de l'exile" di Miguel Angel Asturias.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 2019/9/11 - 18:30
Como tú...
[1920?]
Versi di Felipe Camino Galicia de la Rosa, in arte León Felipe (1884-1968), poeta spagnolo.
Messi in musica da Paco Ibáñez nel suo disco “Paco Ibáñez 3” del 1969
Esiste anche una versione francese di Annie Nobel con Philippe Richeux risalente al 1973 e dedicata al Cile sotto dittatura, nel singolo intitolato “Chili” (con la copertina disegnata da Plantu)
Versi di Felipe Camino Galicia de la Rosa, in arte León Felipe (1884-1968), poeta spagnolo.
Messi in musica da Paco Ibáñez nel suo disco “Paco Ibáñez 3” del 1969
Esiste anche una versione francese di Annie Nobel con Philippe Richeux risalente al 1973 e dedicata al Cile sotto dittatura, nel singolo intitolato “Chili” (con la copertina disegnata da Plantu)
Así es mi vida,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/18 - 13:30
Balada del que nunca fue a Granada
BALLATA DI COLUI CHE NON ANDO' MAI A GRANADA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini 2014/2/10 - 18:49
Canción del jinete
[1924]
Versi del grande poeta andaluso, nella raccolta “Canciones y Primeras Canciones”
Musica di Paco Ibáñez, nel disco “Por una canción” del 1990.
Interpretata anche da Chavela Vargas nel disco "Luna Grande", omaggio a García Lorca.
Una canzone in cui il poeta in qualche modo vaticinava (vate, veggente, è ben un sinonimo di poeta...) la propria fine, occorsa il 18 agosto del 1936, 12 anni più tardi, all’inizio della Guerra civile, quando i fascisti lo assassinarono in località Fuente Grande, sulla strada tra Víznar e Alfacar. Lo storico ispanista irlandese Ian Gibson nel suo “La represión nacionalista de Granada en 1936 y la muerte de Federico García Lorca” (1971) riporta le terribili parole di uno degli assassini del poeta-vate, tal Juan Luis Trescastro: “Acabamos de matar a Federico García Lorca… Yo le metí dos tiros en el culo por maricón” … Abbiamo appena ammazzato Federico García... (Continues)
Versi del grande poeta andaluso, nella raccolta “Canciones y Primeras Canciones”
Musica di Paco Ibáñez, nel disco “Por una canción” del 1990.
Interpretata anche da Chavela Vargas nel disco "Luna Grande", omaggio a García Lorca.
Una canzone in cui il poeta in qualche modo vaticinava (vate, veggente, è ben un sinonimo di poeta...) la propria fine, occorsa il 18 agosto del 1936, 12 anni più tardi, all’inizio della Guerra civile, quando i fascisti lo assassinarono in località Fuente Grande, sulla strada tra Víznar e Alfacar. Lo storico ispanista irlandese Ian Gibson nel suo “La represión nacionalista de Granada en 1936 y la muerte de Federico García Lorca” (1971) riporta le terribili parole di uno degli assassini del poeta-vate, tal Juan Luis Trescastro: “Acabamos de matar a Federico García Lorca… Yo le metí dos tiros en el culo por maricón” … Abbiamo appena ammazzato Federico García... (Continues)
Córdoba.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/17 - 19:12
Poderoso Caballero es Don Dinero
[1603?]
Versi dello scrittore e poeta spagnolo del “Siglo de Oro” Francisco de Quevedo, nella raccolta “Primera parte de las flores de poetas ilustres de España” edita nel 1605.
Musica di Paco Ibáñez – che intitola il brano semplicemente “Don Dinero” – nei dischi “Paco Ibáñez 2” del 1967 e “A galopar”, dal vivo nel 1991 (ho indicato tra parentesi le strofe della poesia che Ibáñez omette nella sua versione).
Poesia che fa il paio con Lo que puede el dinero di Juan Ruiz (1284–1351), meglio conosciuto come “Arcipreste de Hita”, pure quella messa in musica da Paco Ibáñez.
Versi dello scrittore e poeta spagnolo del “Siglo de Oro” Francisco de Quevedo, nella raccolta “Primera parte de las flores de poetas ilustres de España” edita nel 1605.
Musica di Paco Ibáñez – che intitola il brano semplicemente “Don Dinero” – nei dischi “Paco Ibáñez 2” del 1967 e “A galopar”, dal vivo nel 1991 (ho indicato tra parentesi le strofe della poesia che Ibáñez omette nella sua versione).
Poesia che fa il paio con Lo que puede el dinero di Juan Ruiz (1284–1351), meglio conosciuto come “Arcipreste de Hita”, pure quella messa in musica da Paco Ibáñez.
Madre, yo al oro me humillo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/17 - 11:45
Autobiografía (No sirves para nada)
[1955-56]
Versi del grande poeta catalano, dalla raccolta intitolata “Salmos al viento” pubblicata nel 1956.
Musica di Paco Ibáñez – che reintitolò la poesia “No sirves para nada” – nell’album “Paco Ibáñez canta a José Agustín Goytisolo” pubblicato nel 2002 (ma la collaborazione tra Ibáñez e Goytisolo iniziò molti anni prima…).
Accompagnata da una citazione dal libro dei Salmi («il salmo più cupo del Salterio, la più tenebrosa di tutte le lamentazioni, il più drammatico De profundis, il Cantico dei cantici del pessimismo...», secondo David Maria Turoldo), ecco un’elegia sarcastica di un uomo e di un poeta inconforme ed inadatto (mai adattato) ai suoi tempi…
Non a caso Paco Ibáñez nei suoi concerti la introduce sempre dicendo che si tratta di un meraviglioso inno alla Libertà…
"… Paco [Ibáñez] llegó a mi casa con una guitarra... al fin comenzó a explicar que le gustaba poner música y... (Continues)
Versi del grande poeta catalano, dalla raccolta intitolata “Salmos al viento” pubblicata nel 1956.
Musica di Paco Ibáñez – che reintitolò la poesia “No sirves para nada” – nell’album “Paco Ibáñez canta a José Agustín Goytisolo” pubblicato nel 2002 (ma la collaborazione tra Ibáñez e Goytisolo iniziò molti anni prima…).
Accompagnata da una citazione dal libro dei Salmi («il salmo più cupo del Salterio, la più tenebrosa di tutte le lamentazioni, il più drammatico De profundis, il Cantico dei cantici del pessimismo...», secondo David Maria Turoldo), ecco un’elegia sarcastica di un uomo e di un poeta inconforme ed inadatto (mai adattato) ai suoi tempi…
Non a caso Paco Ibáñez nei suoi concerti la introduce sempre dicendo che si tratta di un meraviglioso inno alla Libertà…
"… Paco [Ibáñez] llegó a mi casa con una guitarra... al fin comenzó a explicar que le gustaba poner música y... (Continues)
“Fui un mísero afligido desde mi mocedad, siempre lleno de espanto, lleno de tristeza” (Salm., 88, 16).
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/17 - 10:15
La mayoría silenciosa
[1974?]
Parole e musica di Elisa Serna, dal disco “Este tiempo ha de acabar” (che è poi una seconda versione dell’album d’esordio intitolato “Quejido”).
A partire dal 1970 la Serna si autoesilò a Parigi e proprio lì, mentre si esibiva in un locale, venne notata da Paco Ibáñez che decise di produrre il primo disco della cantautrice madrilena, “Quejido”. Nel 1973 la Serna fece ritorno in Spagna e fu subito arrestata per sovversione. Rilasciata, le fu impedito di esibirsi e di pubblicare. Il suo “Quejido” (lamento, in italiano) fu vietato e venne ripubblicato solo nel 1974 con un altro titolo (“Este tiempo ha de acabar”) e un paio di brani nuovi che sostituivano “¿Esta gente qué querrá?” e “Los reyes de la baraja”, vietati dalla censura del regime…
Parole e musica di Elisa Serna, dal disco “Este tiempo ha de acabar” (che è poi una seconda versione dell’album d’esordio intitolato “Quejido”).
A partire dal 1970 la Serna si autoesilò a Parigi e proprio lì, mentre si esibiva in un locale, venne notata da Paco Ibáñez che decise di produrre il primo disco della cantautrice madrilena, “Quejido”. Nel 1973 la Serna fece ritorno in Spagna e fu subito arrestata per sovversione. Rilasciata, le fu impedito di esibirsi e di pubblicare. Il suo “Quejido” (lamento, in italiano) fu vietato e venne ripubblicato solo nel 1974 con un altro titolo (“Este tiempo ha de acabar”) e un paio di brani nuovi che sostituivano “¿Esta gente qué querrá?” e “Los reyes de la baraja”, vietati dalla censura del regime…
El día
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/21 - 08:48
En la mina “El Tarancón”
Canzone popolare asturiana, nell’album dela cantautrice madrilena intitolato “Quejido” del 1972.
Sulla melodia e la struttura di En el pozo María Luisa (Santa Barbara bendita)
A partire dal 1970 la Serna si autoesilò a Parigi e proprio lì, mentre si esibiva in un locale, venne notata da Paco Ibáñez che decise di produrre questo primo disco della cantautrice madrilena. Nel 1973 la Serna fece ritorno in Spagna e fu subito arrestata per sovversione. Rilasciata, le fu impedito di esibirsi e di pubblicare. Il suo “Quejido” (lamento, in italiano) fu vietato e venne ripubblicato solo qualche anno dopo con alcuni brani pesantemente censurati…
Canzone che racconta di un disastro minerario avvenuto nelle Asturie, nei pressi dei villaggi di Caborana e di Moreda de Aller.
Sulla melodia e la struttura di En el pozo María Luisa (Santa Barbara bendita)
A partire dal 1970 la Serna si autoesilò a Parigi e proprio lì, mentre si esibiva in un locale, venne notata da Paco Ibáñez che decise di produrre questo primo disco della cantautrice madrilena. Nel 1973 la Serna fece ritorno in Spagna e fu subito arrestata per sovversione. Rilasciata, le fu impedito di esibirsi e di pubblicare. Il suo “Quejido” (lamento, in italiano) fu vietato e venne ripubblicato solo qualche anno dopo con alcuni brani pesantemente censurati…
Canzone che racconta di un disastro minerario avvenuto nelle Asturie, nei pressi dei villaggi di Caborana e di Moreda de Aller.
En la mina el Tarancón
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/17 - 11:00
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Quejido
[1972]
Parole e musica di Elisa Serna
La traccia che apre e che dà il titolo al suo album d’esordio del 1972.
A partire dal 1970 la Serna si autoesiliò a Parigi e proprio lì, mentre si esibiva in un locale, venne notata da Paco Ibáñez che decise di produrre questo primo disco della cantautrice madrilena. Nel 1973 la Serna fece ritorno in Spagna e fu subito arrestata per sovversione. Rilasciata, le fu impedito di esibirsi e di pubblicare. Il suo “Quejido” (lamento, in italiano) fu vietato e venne ripubblicato solo qualche anno dopo con alcuni brani pesantemente censurati…
Parole e musica di Elisa Serna
La traccia che apre e che dà il titolo al suo album d’esordio del 1972.
A partire dal 1970 la Serna si autoesiliò a Parigi e proprio lì, mentre si esibiva in un locale, venne notata da Paco Ibáñez che decise di produrre questo primo disco della cantautrice madrilena. Nel 1973 la Serna fece ritorno in Spagna e fu subito arrestata per sovversione. Rilasciata, le fu impedito di esibirsi e di pubblicare. Il suo “Quejido” (lamento, in italiano) fu vietato e venne ripubblicato solo qualche anno dopo con alcuni brani pesantemente censurati…
¿Qué es lo que pasa conmigo?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/17 - 10:40
Me llamarán
[1955]
Dalla poesia di Blas de Otero (1916-1979) intitolata “Me llamarán, nos llamarán a todos”, contenuta nella raccolta intitolata “Pido la paz y la palabra” del 1955, che in Spagna fu pubblicata per la prima volta nel 1975, mentre Francisco Franco ed il suo tristo regime stavano finalmente morendo...
Nella sua versione (incisa nel disco “La poesia española de ahora y de siempre” del 1968) Paco Ibañez omette la citazione iniziale e i versi finali, riferiti entrambi al Don Chisciotte di Cervantes.
“Sancho Pueblo” è uno degli affettuosi appellativi dati al personaggio di Sancho Panza dal poeta Gabriel Celaya in una sua famosa poesia.
Dalla poesia di Blas de Otero (1916-1979) intitolata “Me llamarán, nos llamarán a todos”, contenuta nella raccolta intitolata “Pido la paz y la palabra” del 1955, che in Spagna fu pubblicata per la prima volta nel 1975, mentre Francisco Franco ed il suo tristo regime stavano finalmente morendo...
Nella sua versione (incisa nel disco “La poesia española de ahora y de siempre” del 1968) Paco Ibañez omette la citazione iniziale e i versi finali, riferiti entrambi al Don Chisciotte di Cervantes.
“Sancho Pueblo” è uno degli affettuosi appellativi dati al personaggio di Sancho Panza dal poeta Gabriel Celaya in una sua famosa poesia.
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/8 - 15:32
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
En tiempos de ignominia
Antiwar Songs Blog
Una bellissima poesia di José Agustín Goytisolo con cui Paco Ibáñez introduce spesso i propri concerti… “En tiempos de ignominia”, scritta nel 1994, è stata pubblicata solo dopo la morte del grande scrittore e poeta spagnolo (Barcellona, 1928 – 1999) nell’omaggio intitolato “Goytisolo – Veintisiete voces para un único poema, veintisiete miradas para un mismo […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-12 10:23:00
La guerre et la paix
(1971)
François Rabbath es un importante contrabajista y compositor francés de origen sirio, que aparte de sus extraordinarias obras de composición –como la que hoy voy a presentar– ha acompañado con su contrabajo a numerosos grandes cantantes como Jacques Brel, Serge Gainsbourg, Charles Aznavour, Michel Legrand, o Paco Ibáñez.
En este disco se recoge la obra musical, para contrabajo, que compuso François Rabbath en homenaje a Pablo Picasso con motivo del 90 aniversario de su nacimiento. Obra estrenada por François en un concierto celebrado, el 24 de octubre de 1971, en la capilla del castillo de Vallauris (Francia), conocida como "Capilla de la guerra y de la paz" porque en sus muros interiores Picassó pintó, en 1952, dos de sus obras maestras, una dedicada a la paz, y la otra a la guerra.
Fernando Lucini
François Rabbath es un importante contrabajista y compositor francés de origen sirio, que aparte de sus extraordinarias obras de composición –como la que hoy voy a presentar– ha acompañado con su contrabajo a numerosos grandes cantantes como Jacques Brel, Serge Gainsbourg, Charles Aznavour, Michel Legrand, o Paco Ibáñez.
En este disco se recoge la obra musical, para contrabajo, que compuso François Rabbath en homenaje a Pablo Picasso con motivo del 90 aniversario de su nacimiento. Obra estrenada por François en un concierto celebrado, el 24 de octubre de 1971, en la capilla del castillo de Vallauris (Francia), conocida como "Capilla de la guerra y de la paz" porque en sus muros interiores Picassó pintó, en 1952, dos de sus obras maestras, una dedicada a la paz, y la otra a la guerra.
Fernando Lucini
(strum.)
2013/6/15 - 23:09
Casida del llanto
[prima metà degli anni 30]
Versi di Federico Garcia Lorca, dalla raccolta poetica intitolata “Diván del Tamarit”, un progetto iniziato fin dai primi anni 20 ma di cui il poeta non vide la luce, ammazzato dai fascisti il 19 agosto del 1936. L’opera fu pubblicata per la prima volta nel 1940 a Buenos Aires.
Musica di Carlos Cano, dal disco intitolato come la raccolta di Lorca, pubblicato nel 1998, nel centenario della nascita del poeta. Con la collaborazione di Leo Brouwer, della Orquesta Filarmónica de Londres, della corale basca Orfeón Donostiarra, di Fernando Bellver, Mario Hernández, Javier Krahe, Paco Ibáñez, Luis Pastor, José Antonio Labordeta e Santiago Auserón.
“… Ningún hombre verdadero cree ya en esta zarandaja del arte puro. En este momento dramático del mundo, el artista debe llorar y reír con su pueblo. Hay que dejar el ramo de azucenas y meterse en el fango hasta... (Continues)
Versi di Federico Garcia Lorca, dalla raccolta poetica intitolata “Diván del Tamarit”, un progetto iniziato fin dai primi anni 20 ma di cui il poeta non vide la luce, ammazzato dai fascisti il 19 agosto del 1936. L’opera fu pubblicata per la prima volta nel 1940 a Buenos Aires.
Musica di Carlos Cano, dal disco intitolato come la raccolta di Lorca, pubblicato nel 1998, nel centenario della nascita del poeta. Con la collaborazione di Leo Brouwer, della Orquesta Filarmónica de Londres, della corale basca Orfeón Donostiarra, di Fernando Bellver, Mario Hernández, Javier Krahe, Paco Ibáñez, Luis Pastor, José Antonio Labordeta e Santiago Auserón.
“… Ningún hombre verdadero cree ya en esta zarandaja del arte puro. En este momento dramático del mundo, el artista debe llorar y reír con su pueblo. Hay que dejar el ramo de azucenas y meterse en el fango hasta... (Continues)
He cerrado mi balcón
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/4 - 17:29
Abril en Portugal
[1974]
Nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Saluto del grande poeta catalano alla “Revolução dos Cravos” in Portogallo…
La rivoluzione come la donna amata: la bellezza ma anche la fragilità e la preoccupazione per la sua incolumità…
Nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Saluto del grande poeta catalano alla “Revolução dos Cravos” in Portogallo…
La rivoluzione come la donna amata: la bellezza ma anche la fragilità e la preoccupazione per la sua incolumità…
En Lisboa yo vi un clavel
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/31 - 11:47
Ella dio su voto a Nixon
[1973]
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi nella raccolta intitolata “Bajo tolerancia”. In seguito nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Uno sguardo impietoso sull’America che sosteneva Nixon negli anni immediatamente precedenti la clamorosa sconfitta in Vietnam e la vergognosa uscita di scena del presidente in seguito allo scandalo Watergate…
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi nella raccolta intitolata “Bajo tolerancia”. In seguito nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Uno sguardo impietoso sull’America che sosteneva Nixon negli anni immediatamente precedenti la clamorosa sconfitta in Vietnam e la vergognosa uscita di scena del presidente in seguito allo scandalo Watergate…
Se llama Katheleen y es rubia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/31 - 11:19
Completamente libre
[1973]
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi nella raccolta intitolata “Bajo tolerancia”. In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Non certo contro la guerra, anzi, è una poesia/canzone che celebra la violenza guerrigliera… Ma da alcuni dettagli (le sirene d’allarme di un vicino aeroporto, il guerrigliero ferito che dopo l’azione si appoggia a delle canne, una jeep americana saltata in aria…) credo che il teatro si quello della guerra del Vietnam, forse durante la celebre “offensiva del Têt” del gennaio 1968, quando esercito nordvietnamita e vietcong attaccarono anche città importanti come Huế e Sài Gòn…
Vedete un po’ voi, cari Admins, se inserirla o meno…
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi nella raccolta intitolata “Bajo tolerancia”. In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Non certo contro la guerra, anzi, è una poesia/canzone che celebra la violenza guerrigliera… Ma da alcuni dettagli (le sirene d’allarme di un vicino aeroporto, il guerrigliero ferito che dopo l’azione si appoggia a delle canne, una jeep americana saltata in aria…) credo che il teatro si quello della guerra del Vietnam, forse durante la celebre “offensiva del Têt” del gennaio 1968, quando esercito nordvietnamita e vietcong attaccarono anche città importanti come Huế e Sài Gòn…
Vedete un po’ voi, cari Admins, se inserirla o meno…
Asió con ambas manos la baranda
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/31 - 10:58
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from Italy and from the rest of the world
De noche a solas
[1967?]
Poesia in morte di Che Guevara, in seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Poesia in morte di Che Guevara, in seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Aunque los teletipos y la radio
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/31 - 10:22
Song Itineraries:
Che Guevara
Sépalo usted
[1977]
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi in “Canciones olvidadas”, terza parte della raccolta intitolata “Del tiempo y del olvido”. In questa sezione Goytisolo raccolse 15 poesie nate per poter essere messe in musica e cantate.
In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” pubblicata nel 1979 e dedicata, non a caso, all’amico Paco Ibáñez.
Come Aquellas palabras, anche questa poesia è verosimilmente dedicata (ma non ho trovato preciso riscontro) a Miguel Hernández, poeta e drammaturgo spagnolo, combattente repubblicano, morto in un carcere franchista nel 1942.
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi in “Canciones olvidadas”, terza parte della raccolta intitolata “Del tiempo y del olvido”. In questa sezione Goytisolo raccolse 15 poesie nate per poter essere messe in musica e cantate.
In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” pubblicata nel 1979 e dedicata, non a caso, all’amico Paco Ibáñez.
Come Aquellas palabras, anche questa poesia è verosimilmente dedicata (ma non ho trovato preciso riscontro) a Miguel Hernández, poeta e drammaturgo spagnolo, combattente repubblicano, morto in un carcere franchista nel 1942.
Nunca la paz o el sueño
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/31 - 10:06
Aquellas palabras
[1960]
Versi del grande poeta catalano in omaggio a Miguel Hernández, poeta e drammaturgo spagnolo, combattente repubblicano, morto in un carcere franchista nel 1942.
Poesia originariamente pubblicata su “Ínsula - revista de letras y ciencias humanas”, anno XV, n. 168, novembre 1960.
In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” pubblicata nel 1979 e dedicata all’amico Paco Ibáñez.
Versi del grande poeta catalano in omaggio a Miguel Hernández, poeta e drammaturgo spagnolo, combattente repubblicano, morto in un carcere franchista nel 1942.
Poesia originariamente pubblicata su “Ínsula - revista de letras y ciencias humanas”, anno XV, n. 168, novembre 1960.
In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” pubblicata nel 1979 e dedicata all’amico Paco Ibáñez.
Fueron unas palabras
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/30 - 23:22
Más que una palabra
[1977]
Versi del grande poeta catalano dalla raccolta “Del tiempo y del olvido” e poi anche in quella intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (1979), una scelta di “letras para cantar” - come Goytisolo stesso le definiva - che il poeta dedicò all’amico Paco Ibañez, tutte tratte da opere precedenti ma accomunate dalla possibilità o dal desiderio che fossero poste in musica.
Versi del grande poeta catalano dalla raccolta “Del tiempo y del olvido” e poi anche in quella intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (1979), una scelta di “letras para cantar” - come Goytisolo stesso le definiva - che il poeta dedicò all’amico Paco Ibañez, tutte tratte da opere precedenti ma accomunate dalla possibilità o dal desiderio che fossero poste in musica.
La libertad es más que una palabra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/5 - 20:57
Soldado sí
[1977]
Versi del grande poeta catalano dalla raccolta “Del tiempo y del olvido” e poi anche in quella intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (1979), una scelta di “letras para cantar” - come Goytisolo stesso le definiva - che il poeta dedicò all’amico Paco Ibañez, tute tratte da opere precedenti ma accomunate dalla possibilità o dal desiderio che fossero poste in musica.
Versi del grande poeta catalano dalla raccolta “Del tiempo y del olvido” e poi anche in quella intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (1979), una scelta di “letras para cantar” - come Goytisolo stesso le definiva - che il poeta dedicò all’amico Paco Ibañez, tute tratte da opere precedenti ma accomunate dalla possibilità o dal desiderio che fossero poste in musica.
Madre dicen que debemos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/5 - 20:52
Historia conocida
[1959]
Versi di José Agustín Goytisolo nella raccolta intitolata Claridad e 20 anni più tardi anche in quella intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (1979) che il poeta dedicò proprio all’amico Ibañez.
Musicata da Paco Ibáñez e da Joan Manuel Serrat
Nella raccolta pubblicata nel 2002 degli altri concerti - oltre a quello famosissimo all’Olympia del 1969 - che Paco Ibañez tenne a Parigi a cavallo tra gli anni 60 e 70, ed in particolare quelli alla Sorbona e al Palazzo degli Sport.
Una versione è stata offerta anche da Joan Manuel Serrat nel suo disco del 1978.
Una poesia/canzone dedicata a Miguel Hernández, poeta e drammaturgo, combattente repubblicano, morto prigioniero in un carcere franchista nel 1942
Versi di José Agustín Goytisolo nella raccolta intitolata Claridad e 20 anni più tardi anche in quella intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (1979) che il poeta dedicò proprio all’amico Ibañez.
Musicata da Paco Ibáñez e da Joan Manuel Serrat
Nella raccolta pubblicata nel 2002 degli altri concerti - oltre a quello famosissimo all’Olympia del 1969 - che Paco Ibañez tenne a Parigi a cavallo tra gli anni 60 e 70, ed in particolare quelli alla Sorbona e al Palazzo degli Sport.
Una versione è stata offerta anche da Joan Manuel Serrat nel suo disco del 1978.
Una poesia/canzone dedicata a Miguel Hernández, poeta e drammaturgo, combattente repubblicano, morto prigioniero in un carcere franchista nel 1942
Hace tiempo hubo un hombre entre nosotros
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/5 - 20:30
Nadie está solo
[1968]
Dopo tante sue poesie attribuite a Paco Ibañez, questa la devo invece lasciare al suo autore, il grande poeta catalano. Non so se sia mai stata scritta una musica per questi bellissimi versi, ma li contribuisco perchè nascono come canzone, compresa in una raccolta non a caso intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” che Goytisolo dedicò proprio all’amico Ibañez.
Dopo tante sue poesie attribuite a Paco Ibañez, questa la devo invece lasciare al suo autore, il grande poeta catalano. Non so se sia mai stata scritta una musica per questi bellissimi versi, ma li contribuisco perchè nascono come canzone, compresa in una raccolta non a caso intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” che Goytisolo dedicò proprio all’amico Ibañez.
En este mismo instante
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/5 - 19:08
Chanson pour l'auvergnat
La versione spagnola di Paco Ibáñez, scritta da Pierre Pascal, da “Paco Ibáñez canta a Brassens” del 1979.
“Maño” è espressione colloquiale che indica lo spagnolo originario di Saragozza in Aragona.
CANCIÓN PARA UN MAÑO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/2 - 10:26
España en marcha
[1955]
Versi di Gabriel Celaya (1911-1991) poeta spagnolo, dalla raccolta “Cantos iberos” del 1955, la stessa in cui è contenuta La poesía es un arma cargada de futuro.
Musica di Paco Ibáñez, dal disco “Paco Ibáñez en el Olympia” del 1969.
Paco Ibáñez nell’esecuzione omette l’ultima strofa e chiude ripetendo la quinta (“¡A la calle!, que ya es hora…”)
Versi di Gabriel Celaya (1911-1991) poeta spagnolo, dalla raccolta “Cantos iberos” del 1955, la stessa in cui è contenuta La poesía es un arma cargada de futuro.
Musica di Paco Ibáñez, dal disco “Paco Ibáñez en el Olympia” del 1969.
Paco Ibáñez nell’esecuzione omette l’ultima strofa e chiude ripetendo la quinta (“¡A la calle!, que ya es hora…”)
Nosotros somos quien somos.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/30 - 16:46
Vasija de barro
Ciao Maria Cristina,
bello il tuo contributo!
Partendo da uno spunto presente sulla pagina del sito di Atahualpa Yupanqui relativa alla canzone, ho approfondito la questione della paternità e sono arrivato ad una versione di “Vasija de Barro”pubblicata su Youtube da tal “jwr1947”.
L’esecuzione è degli anni 60, incisa in un disco di musica popolare intitolato “Voces y Cuerdas del Ecuador”.
Il contributore riporta le note contenute nel disco:
“El poema Vasija de Barro fue escrito en la noche del 7 de noviembre de 1950, durante una reunión en la casa del pintor Oswaldo Guayasamín por los poetas: Jorge Carrera Andrade, Hugo Alemán, Jaime Valencia, y Jorge Enrique Adoum . Cada uno en ese orden escribió una estrofa del poema. Posteriormente, Gonzalo Benítez, del dúo Benitez y Valencia lo musicalizó a ritmo de Danzante, ritmo precolombino ecuatoriano, en compás de 6/8."
La storia raccontata... (Continues)
bello il tuo contributo!
Partendo da uno spunto presente sulla pagina del sito di Atahualpa Yupanqui relativa alla canzone, ho approfondito la questione della paternità e sono arrivato ad una versione di “Vasija de Barro”pubblicata su Youtube da tal “jwr1947”.
L’esecuzione è degli anni 60, incisa in un disco di musica popolare intitolato “Voces y Cuerdas del Ecuador”.
Il contributore riporta le note contenute nel disco:
“El poema Vasija de Barro fue escrito en la noche del 7 de noviembre de 1950, durante una reunión en la casa del pintor Oswaldo Guayasamín por los poetas: Jorge Carrera Andrade, Hugo Alemán, Jaime Valencia, y Jorge Enrique Adoum . Cada uno en ese orden escribió una estrofa del poema. Posteriormente, Gonzalo Benítez, del dúo Benitez y Valencia lo musicalizó a ritmo de Danzante, ritmo precolombino ecuatoriano, en compás de 6/8."
La storia raccontata... (Continues)
Bernart 2013/3/30 - 21:08
Lá vêm os nossos soldados
[1977]
Letra e música: José Afonso
Testo e musica: José Afonso
Do espetáculo teatral "Barracas 1975"
Dallo spettacolo teatrale "Barracas 1975"
Canzone composta per lo spettacolo teatrale “Barracas 1975”, dedicato alla rivoluzione portoghese, scritto dal drammaturgo e sociologo francese Richard Demarcy e presentato al festival di Avignone nel 1977 dalla compagnia Théâtre de la Commune di Aubervilliers, con la direzione di Teresa Mota, attrice e regista teatrale portoghese, compagna di Demarcy.
Alla colonna sonora collaborò, oltre che Zeca Afonso, anche Paco Ibáñez.
[1977]
Letra e música: José Afonso
Testo e musica: José Afonso
Do espetáculo teatral "Barracas 1975"
Dallo spettacolo teatrale "Barracas 1975"
Canzone composta per lo spettacolo teatrale “Barracas 1975”, dedicato alla rivoluzione portoghese, scritto dal drammaturgo e sociologo francese Richard Demarcy e presentato al festival di Avignone nel 1977 dalla compagnia Théâtre de la Commune di Aubervilliers, con la direzione di Teresa Mota, attrice e regista teatrale portoghese, compagna di Demarcy.
Alla colonna sonora collaborò, oltre che Zeca Afonso, anche Paco Ibáñez.
Lá vêm os nossos soldados
(Continues)
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Contributed by Dead End 2013/3/6 - 13:30
Me lo decía mi abuelito
ver también
http://www.pablo-pares.com/Pablo_Pares...
http://www.pablo-pares.com/Pablo_Pares...
pablo 2012/11/5 - 13:48
Aceituneros (Andaluces de Jaén)
ANDALOUS DE JAÉN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/10/26 - 10:14
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