Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
MondOrchestra
Album : Banditi, pirati e carrettieri
Storia
Bonagia, in provincia di Trapani, è una ridente località marinara sul golfo che si estende tra la montagna di Erice e pizzo Cofano. La testimonianza storica del posto è la torre. Faceva parte del sistema di avvistamento per difendersi dalle scorrerie dei pirati. L’11 giugno 1624 la torre venne distrutta dai pirati turchi che assalirono Bonagia con 13 galee. Dai cannoni di queste partì una bordata di 200 colpi. I morti si contarono a decine. I bonagioti vivi furono deportati nel NordAfrica come schiavi.
Saraceni
Saraceni era uno dei nomi con cui si designarono nel Medioevo le popolazioni di religione musulmana senza distinzioni geografiche. Altri sinonimi in... (Continues)
Vinniru ca (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2020/4/13 - 22:57
[2003]
o U Sceccu
Dall’album “Banditi, Pirati e Carrettieri”
Testo trovato sul sito ufficiale dei MondOrchestra.
Un brano tradizionale, riarrangiato da Rocco Pollina dei MondOrchestra, risalente alla rivoluzione indipendentista siciliana o “Primavera dei popoli” del 1848, rivoluzione anti-borbonica che ebbe come centro propulsore Palermo. Per 16 mesi, fino al maggio del 1849, la Sicilia si governò come Stato indipendente con Ruggeru Sèttimu a capo del governo. Poi i Borboni ripresero in mano la situazione e Ruggeru Sèttimu fuggì a Malta dove morì in esilio nel 1863.
(Immagino che questa canzone piacerà a Marco Valdo M.I. e, soprattutto, al suo inseparabile Lucien Lane.)
U sceccu (o la Rivoluzione del 1848), qui attribuita ai MondOrchestra, non è affatto una canzone di autore anonimo.
Il testo è riportato nel libro “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani” di Antonino Uccello (che a sua volta riprende quanto raccolto nella seconda metà dell’800 dai suoi illustri conterranei Salomone Marino e Pitré) ed attribuito a Salvatore Adelfio, poeta popolare che partecipò direttamente ai moti del 1848. Scrive l’Uccello (nel senso di Antonino, naturalmente):
“Questo sonetto con la coda vide la luce in una raccolta di poesie di Salvatore Adelfio intitolata Scelta di poesie siciliane di un amico del popolo, Palermo 1848.
Ogni moto insurrezionale, a carattere genuinamente popolare, nasce in Sicilia come immediata, elementare manifestazione di protesta contro le intollerabili condizioni di disagio economico cui le classi popolari urbane e contadine (braccianti,... (Continues)
d'après L’ASINO, version italienne de MondOrchestra
d'une chanson sicilienne – 'A rivoluzioni du 1848 ('U saziu nun criri a lu diunu) o U Sceccu – MondOrchestra – 2003
De l'album “Banditi, Pirati e Carrettieri”
Un morceau traditionnel, un réarrangement de Rocco Pollina du MondOrchestra, remontant à la révolution indépendantiste sicilienne ou « Printemps des peuples » de 1848, une révolution anti-bourbonique qui eut comme centre moteur Palerme. Pendant 16 mois, jusqu'en mai 1849, la Sicile se gouverna en État indépendant avec Ruggeru Sèttimu à la tête du gouvernement. Ensuite les Boourbons reprirent en main la situation et Ruggeru Sèttimu fuit à Malte où il mourut en exil en 1863.
(J'imagine que cette chanson plaira à Marco Valdo M.I et, surtout, à son inséparable Lucien Lane.)
Bien sûr qu'elle nous a plu et d'ailleurs, on l'a traduite en français... ou plutôt, on l'a réarrangée en une... (Continues)
[2007]
Testo e Musica di Rocco Pollina
Album: La Mafia non esiste
"La voce del presidente Allende ci porta all’11 settembredel 1973, al colpo di stato del dittatore cileno Pinochet, morto recentemente impunito e sepolto con tutti gli onori dell’esercito.Ammazzàti…ammazzàti… comincia con quell’11 settembre lontano e ovviamente arriva a quello recente e ben noto, ma certamente si riferisce a tante altre stragi,da quelle in Russia e Cecenia a quelle in Iraq.Nella canzone di Rocco Pollina chi lancia bombe e si macchia di crimini contro l’umanità è, molto semplicemente,un gran figlio di troia, insieme a chi non compie materialmente l’atto ma ne condivide l’ideologia fascista e guerrafondaia Con lo stesso linguaggio Pino Veneziano bollava gli assassini di piazza della Loggia in una sua canzone che prima o poi proporremo in una nostra versione"
Parole e musica di Pino Veneziano, ma non so in che anno preciso l’abbia scritta.
Sicuramente non fa parte del suo unico album, “Lu patruni è suvecchiu” del 1975.
Considerato che nel testo il commissario Luigi Calabresi, ucciso nel 1972, viene dato come morto di mafia al pari del procuratore Pietro Scaglione, ammazzato l’anno prima, forse si può datare questa canzone ai primissimi anni 70…
Reinterpretata e riarrangiata da Rocco Pollina e i MondOrchestra per il loro album del 2007 intitolato proprio così, “La mafia non esiste”.
Pollina ha premesso al brano la registrazione di una dichiarazione di Totò Riina che suona assai simile alle continue attuali esternazioni – le ultime solo ieri – del capo cosca e presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: “Cioè sono i comunisti che portano avanti queste cose… Il signor Violante, il signor Caselli da Palermo, cioè c’è tutta una combriccola, tutto... (Continues)
Parole e musica di Pino Veneziano, ma non so in che anno (nei 70? Negli 80?) l’abbia scritta. Sicuramente non fa parte del suo unico album, “Lu patruni è suvecchiu” del 1975.
Reinterpretata e riarrangiata da Rocco Pollina e i MondOrchestra per il loro album del 2007 intitolato “La mafia non esiste”.
[2003]
Dall’album “Banditi, Pirati e Carrettieri” (quando i MondOrchestra si chiamavano Mon Doh)
Scritta da Panizza/Polimeni/Pollina
Testo trovato sul sito ufficiale dei MondOrchestra.
Un altro dei motivi fondamentali di protesta contro il governo italiano nel periodo immediatamente successivo all'unità, fu l'estensione all'intero territorio nazionale del sistema fiscale piemontese lento, vessatorio e irrazionale. Abituato a tasse assai più leggere e più razionalmente riscosse e distribuite, il popolo siciliano reagì come poté... e non solo con le canzoni...
Interpretata anche dalla MondOrchestra
Questa canzone è dedicata a Mauro Rostagno ucciso a Trapani dalla mafia e a tutti quelli che sono morti per mano mafiosa perchè non hanno avuto paura di combattere e di vivere.
L'introduzione è una ninna nanna tradizionale.
Into this dark night” is a song about Mafia and the people who have fought against this criminal organization. It is particularly dedicated to Mauro Rostagno who was murdered in Trapani. This song starts with a traditional lullaby.
Into this dark night don’t be afraid of the wolf. (Continues)
[2003]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Anonimo
Musica / Music / Musique / Sävel:
Rocco Pollina
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
MondOrchestra
Album : Banditi, pirati e carrettieri
Storia
Bonagia, in provincia di Trapani, è una ridente località marinara sul golfo che si estende tra la montagna di Erice e pizzo Cofano. La testimonianza storica del posto è la torre. Faceva parte del sistema di avvistamento per difendersi dalle scorrerie dei pirati. L’11 giugno 1624 la torre venne distrutta dai pirati turchi che assalirono Bonagia con 13 galee. Dai cannoni di queste partì una bordata di 200 colpi. I morti si contarono a decine. I bonagioti vivi furono deportati nel NordAfrica come schiavi.
Saraceni
Saraceni era uno dei nomi con cui si designarono nel Medioevo le popolazioni di religione musulmana senza distinzioni geografiche. Altri sinonimi in... (Continues)