Author Ana Belén
Kyrie
(1975)
Kyrie
da "La misa campesina nicaragüense"
interpretato nel 1979 nella versione orchestrale da Ana Belén
Vedi anche il Credo
Uno di questi contadini mi disse "non devo chiedere a Gesù Cristo che abbia pietà di me, sì già lo so che ha pietà di me perché so che lo fa, è il mio Signore, il mio Dio. Quello che devo chiedere è che solidarizzi con me, perché questo chiedere pietà suona come uno schiavo che implora il padrone, mentre io sento Cristo al mio stesso livello, lo guardo come un fratello."
Questo mi illuminò e mi spinse a scrivere il Kyrie che dice "Cristo, identificati con noi, non con la classe degli oppressori"
Carlos Mejía Godoy, El nuevo diario
Kyrie
da "La misa campesina nicaragüense"
interpretato nel 1979 nella versione orchestrale da Ana Belén
Vedi anche il Credo
Uno di questi contadini mi disse "non devo chiedere a Gesù Cristo che abbia pietà di me, sì già lo so che ha pietà di me perché so che lo fa, è il mio Signore, il mio Dio. Quello che devo chiedere è che solidarizzi con me, perché questo chiedere pietà suona come uno schiavo che implora il padrone, mentre io sento Cristo al mio stesso livello, lo guardo come un fratello."
Questo mi illuminò e mi spinse a scrivere il Kyrie che dice "Cristo, identificati con noi, non con la classe degli oppressori"
Carlos Mejía Godoy, El nuevo diario
Cristo Cristo Jesús
(Continues)
(Continues)
2020/3/3 - 23:50
España camisa blanca de mi esperanza
[1981]
Parole e musica di Víctor Manuel, compagno di Ana Belén dai primi anni 70
L’ispirazione arriva dai versi centrali della poesia “España” di Blas De Otero, “desesperada España, camisa limpia de mi esperanza”
Nel disco di Ana Belén intitolato “Géminis”, pubblicato nel 1984
Parole e musica di Víctor Manuel, compagno di Ana Belén dai primi anni 70
L’ispirazione arriva dai versi centrali della poesia “España” di Blas De Otero, “desesperada España, camisa limpia de mi esperanza”
Nel disco di Ana Belén intitolato “Géminis”, pubblicato nel 1984
España camisa blanca de mi esperanza
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/28 - 16:22
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Pra não dizer que não falei das flores
Versione spagnola di Ana Belén dall’album “La paloma del vuelo popular” del 1976.
CAMINANDO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/10 - 12:54
Bajo un olivo (A un lucero muerto, Lorca)
Permettetemi una nota personale: tutto questo mi riporta indietro ai miei vent’anni, alle lezioni di letteratura spagnola all’Università, ed è insieme bello e doloroso, perché in quel periodo e in quel luogo si sono coagulate le mie passioni più profonde e durature. La piccola notazione che segue è uno scampolo di questi ricordi, un ritaglio di lezione che mi emozionò molto all’epoca
L’assassinio di Lorca tra gli ulivi trova una risonanza inquietante in una delle sue elegie più famose, il “Lamento per la morte di Ignacio Sánchez Mejías”.
IV. Alma ausente
No te conoce el toro ni la higuera,
ni caballos ni hormigas de tu casa.
No te conoce el niño ni la tarde
porque te has muerto para siempre.
No te conoce el lomo de la piedra,
ni el raso negro donde te destrozas.
No te conoce tu recuerdo mudo
porque te has muerto para siempre.
El otoño vendrá con caracolas,
uva de niebla... (Continues)
L’assassinio di Lorca tra gli ulivi trova una risonanza inquietante in una delle sue elegie più famose, il “Lamento per la morte di Ignacio Sánchez Mejías”.
IV. Alma ausente
No te conoce el toro ni la higuera,
ni caballos ni hormigas de tu casa.
No te conoce el niño ni la tarde
porque te has muerto para siempre.
No te conoce el lomo de la piedra,
ni el raso negro donde te destrozas.
No te conoce tu recuerdo mudo
porque te has muerto para siempre.
El otoño vendrá con caracolas,
uva de niebla... (Continues)
Maria Cristina Costantini 2013/3/21 - 19:46
Yo vengo a ofrecer mi corazón
[1985]
Parole e musica di Fito Páez
Dall’album “Giros”
La fine della dittatura e la necessità di darsi da fare per ricostruire il paese, la vita, l’amore e la speranza: “Chi ha detto che tutto è perduto? Nonostante tutto il sangue che il fiume si è portato via, io oggi sono qui per offrire il mio cuore…”
Una delle canzoni più famose del cantautore argentino, interpretata da Joan Manuel Serrat, Pablo Milanés, da Ana Belén, León Gieco, da Víctor Heredia, Judit Neddermann ma soprattutto dalla grande “Negra Sosa”, Mercedes Sosa, che ne fece un suo cavallo di battaglia intitolando così il suo album che uscì quello stesso anno.
Parole e musica di Fito Páez
Dall’album “Giros”
La fine della dittatura e la necessità di darsi da fare per ricostruire il paese, la vita, l’amore e la speranza: “Chi ha detto che tutto è perduto? Nonostante tutto il sangue che il fiume si è portato via, io oggi sono qui per offrire il mio cuore…”
Una delle canzoni più famose del cantautore argentino, interpretata da Joan Manuel Serrat, Pablo Milanés, da Ana Belén, León Gieco, da Víctor Heredia, Judit Neddermann ma soprattutto dalla grande “Negra Sosa”, Mercedes Sosa, che ne fece un suo cavallo di battaglia intitolando così il suo album che uscì quello stesso anno.
¿Quién dijo que todo está perdido?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/18 - 13:12
Marchemos
[1937]
Frammento tratto dai versi di “La voz esperanzada - Una canción en coro” del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica dedicata alla guerra civile spagnola e intitolata “España, poema en cuatro angustias y una esperanza”.
Dall’album della Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Musica di Sergio Aschero.
Interpretata anche da Víctor Manuel nell’album “Spanien” del 1977.
Testo trovato su Cancioneros.com
Frammento tratto dai versi di “La voz esperanzada - Una canción en coro” del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica dedicata alla guerra civile spagnola e intitolata “España, poema en cuatro angustias y una esperanza”.
Dall’album della Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Musica di Sergio Aschero.
Interpretata anche da Víctor Manuel nell’album “Spanien” del 1977.
Testo trovato su Cancioneros.com
Todos el camino sabemos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/6 - 14:12
Canción de cuna para despertar a un negrito
[1958]
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “La paloma de vuelo popular”.
Dall’album di Ana Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Musica di Sergio Aschero.
Testo trovato su Cancioneros.com
Interpretata anche da Mercedes Sosa su musica di César Isella
Negro, svegliati ed esci di casa che il sole è già alto, e da sveglio dì finalmente quel che sta per succedere: “A morte il padrone, allo spiedo!”… Ed ora nessuno dorme, a casa non c’è più nessuno…”
Una canzone che mi ha ricordato molto le sequenze di “Queimada” di Gillo Pontecorvo…
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “La paloma de vuelo popular”.
Dall’album di Ana Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Musica di Sergio Aschero.
Testo trovato su Cancioneros.com
Interpretata anche da Mercedes Sosa su musica di César Isella
Negro, svegliati ed esci di casa che il sole è già alto, e da sveglio dì finalmente quel che sta per succedere: “A morte il padrone, allo spiedo!”… Ed ora nessuno dorme, a casa non c’è più nessuno…”
Una canzone che mi ha ricordato molto le sequenze di “Queimada” di Gillo Pontecorvo…
Una paloma
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/6 - 13:52
Me matan si no trabajo
[1934]
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “West Indies, Ltd”.
Musica di Daniel Viglietti per la prima versione e di Sergio Aschero per la versione cantata da Ana Belén.
Interpretata da:
Ángel Parra, vol.2 (1966)
Daniel Viglietti: "Canciones para el hombre nuevo"; 1967
Ana Belén: “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie dello stesso Guillén), 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
“Mi uccidono se non lavoro e se lavoro mi uccidono lo stesso, mi uccidono sempre… Ieri ho visto due bambini che giocavano, e uno faceva finta di uccidere l’altro… Ci sono bambini che sembrano già adulti… Chi glielo spiegherà che quando cresceranno non sarà più un gioco, che li uccideranno comunque, di lavoro o di non lavoro?”
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “West Indies, Ltd”.
Musica di Daniel Viglietti per la prima versione e di Sergio Aschero per la versione cantata da Ana Belén.
Interpretata da:
Ángel Parra, vol.2 (1966)
Daniel Viglietti: "Canciones para el hombre nuevo"; 1967
Ana Belén: “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie dello stesso Guillén), 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
“Mi uccidono se non lavoro e se lavoro mi uccidono lo stesso, mi uccidono sempre… Ieri ho visto due bambini che giocavano, e uno faceva finta di uccidere l’altro… Ci sono bambini che sembrano già adulti… Chi glielo spiegherà che quando cresceranno non sarà più un gioco, che li uccideranno comunque, di lavoro o di non lavoro?”
Me matan si no trabajo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/6 - 11:05
Pánico en Torrejón
[1983]
Album “Géminis”, 1984
Scritta da Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Posso sbagliarmi, ma credo che questa canzoni racconti di un incidente avvenuto vicino a Madrid, quando un aereo militare diretto a o partito dalla base militare di Torrejón lasciò cadere per errore qualche “confetto” su una scuola vicina.
La base aerea militare di Torrejón de Ardoz è attiva dal 1947, ha ospitato ed ospita gli F104, i Phantom, gli F18 ed altri velivoli da guerra dell’Ejército del Aire spagnolo, della NATO e dell’USAF. E’ anche la base dove rientrano le spoglie dei militari spagnoli caduti nelle missioni di “peacekeeping” o, meglio, di “warmaking” in giro per il mondo…
Album “Géminis”, 1984
Scritta da Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Posso sbagliarmi, ma credo che questa canzoni racconti di un incidente avvenuto vicino a Madrid, quando un aereo militare diretto a o partito dalla base militare di Torrejón lasciò cadere per errore qualche “confetto” su una scuola vicina.
La base aerea militare di Torrejón de Ardoz è attiva dal 1947, ha ospitato ed ospita gli F104, i Phantom, gli F18 ed altri velivoli da guerra dell’Ejército del Aire spagnolo, della NATO e dell’USAF. E’ anche la base dove rientrano le spoglie dei militari spagnoli caduti nelle missioni di “peacekeeping” o, meglio, di “warmaking” in giro per il mondo…
Hay un campo verde bajo un cielo azul,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/2 - 09:38
Ahora sí, ahora no
[1977]
Album “De paso”
Scritta da Luis Eduardo Aute per Ana Belèn e in seguito da lui stesso incisa nell’album “Albanta” (1978)
Testo trovato su Cancioneros.com
“Le frasi fatte e i grandi discorsi che promettono libertà sono da temere come lo specchio che nasconde sempre l’altra metà. Sono chissà quanti anni che si prendono sapientemente gioco della verità coloro che han fatto in modo che la fiducia nelle parole perdesse identità…”
Una canzone che mi ha ricordato le parole pronunciate solo l’altro giorno da un filibustiere campione di roboanti discorsi a vuoto e di mistificazione e ribaltamento della verità a suon di frasi fatte:
“Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. È il primo dei diritti dentro il quale esistono tutti gli altri. Siamo scesi in campo nel 1994 perché non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano... (Continues)
Album “De paso”
Scritta da Luis Eduardo Aute per Ana Belèn e in seguito da lui stesso incisa nell’album “Albanta” (1978)
Testo trovato su Cancioneros.com
“Le frasi fatte e i grandi discorsi che promettono libertà sono da temere come lo specchio che nasconde sempre l’altra metà. Sono chissà quanti anni che si prendono sapientemente gioco della verità coloro che han fatto in modo che la fiducia nelle parole perdesse identità…”
Una canzone che mi ha ricordato le parole pronunciate solo l’altro giorno da un filibustiere campione di roboanti discorsi a vuoto e di mistificazione e ribaltamento della verità a suon di frasi fatte:
“Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. È il primo dei diritti dentro il quale esistono tutti gli altri. Siamo scesi in campo nel 1994 perché non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano... (Continues)
Fue toda una vida
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 16:06
Julián Grimau
[1975]
Dall’album “De paso”.
Scritta da Teddy Bautista, forse proprio lo stesso Eduardo Bautista García che, dopo essere stato negli anni 60 e 70 il leader del gruppo Los Canarios ed aver interpretato Giuda nell’edizione spagnola del musical “Jesucristo Superstar”, è finito a fare il presidente della SIAE iberica e poi, di recente, diritto in galera per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altri crimini finanziari di un certo rilievo… Complimenti, una bella carriera! Grimau si rivolterà nella tomba!
Testo trovato su Cancioneros.com
Julián Grimau.
Julián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, fu militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo. Partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari e fu agente del SIM, il Servizio di Informazione Militare repubblicano incaricato... (Continues)
Dall’album “De paso”.
Scritta da Teddy Bautista, forse proprio lo stesso Eduardo Bautista García che, dopo essere stato negli anni 60 e 70 il leader del gruppo Los Canarios ed aver interpretato Giuda nell’edizione spagnola del musical “Jesucristo Superstar”, è finito a fare il presidente della SIAE iberica e poi, di recente, diritto in galera per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altri crimini finanziari di un certo rilievo… Complimenti, una bella carriera! Grimau si rivolterà nella tomba!
Testo trovato su Cancioneros.com
Julián Grimau.
Julián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, fu militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo. Partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari e fu agente del SIM, il Servizio di Informazione Militare repubblicano incaricato... (Continues)
Sembraste una semilla que fructificó
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 13:41
Tengo
Poesia del cubano Nicolás Guillén che dà il titolo alla raccolta del 1964.
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Interpretata anche da Ana Belén nell’album “De paso” del 1977
Testo trovato su Cancioneros.com
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Interpretata anche da Ana Belén nell’album “De paso” del 1977
Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando me veo y toco
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 11:29
Coplas de Juan Panadero
[1948]
Poesia di Rafael Alberti dalla raccolta “Coplas de Juan Panadero. (Libro I)”, Montevideo, Pueblos Unidos, 1949.
Musica di Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album di Ana Belén “De paso”, 1977.
Canzone tratta dai versi che il grande poeta andaluso dedicò, ancora una volta, alla resistenza antifranchista.
Purtroppo non so chi siano tutte le persone citate nel brano, ma Gómez Gayoso e Agustín Zoroa sono sicuramente stati due militanti comunisti e partigiani antifranchisti catturati e giustiziati (assassinati) alla garrota nel 1948.
Poesia di Rafael Alberti dalla raccolta “Coplas de Juan Panadero. (Libro I)”, Montevideo, Pueblos Unidos, 1949.
Musica di Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album di Ana Belén “De paso”, 1977.
Canzone tratta dai versi che il grande poeta andaluso dedicò, ancora una volta, alla resistenza antifranchista.
Purtroppo non so chi siano tutte le persone citate nel brano, ma Gómez Gayoso e Agustín Zoroa sono sicuramente stati due militanti comunisti e partigiani antifranchisti catturati e giustiziati (assassinati) alla garrota nel 1948.
La caja de mi guitarra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 11:16
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Canción
[1974]
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album “Calle del Oso”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album “Calle del Oso”
Testo trovato su Cancioneros.com
Alguien preguntó para qué sirve la canción;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 10:32
Buenos días, Superman
Su Cancioneros.com la canzone è attribuita a Víctor Manuel ed interpretata da Ana Belén un anno prima di Miguel Rios, nell'album intitolato “Calle del Oso”...
???
???
Bartleby 2011/12/1 - 10:27
Oh, general en tu Pentágono
Poesia del cubano Nicolás Guillén che ritrovo in “Las grandes elegías y otros poemas”, Biblioteca Ayacucho, Caracas, Venezuela, 1984, ma probabilmente la prima pubblicazione risale alla raccolta intitolata “Tengo” del 1964.
Musica di Víctor Manuel.
Dall’album di Ana Belén “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
Musica di Víctor Manuel.
Dall’album di Ana Belén “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
¡Oh general en tu Pentágono,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 10:17
Desde mi libertad
[1980]
Album: Desde Mi Libertad [1984]
Album: Desde Mi Libertad [1984]
Sentada en el andén
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/4/8 - 08:03
La puerta de Alcalá
[1986]
Dal doppio album "Para la ternura siempre hay tiempo", con Ana Belén.
Scritta da Luis Mendo, Bernardo Fuster e Francisco Villar Castejón.
La Puerta de Alcalá, posta al centro della Plaza de la Independencia, è uno dei monumenti più importanti di Madrid.
Fu fatta costruire dal re Carlo III nel 1759.
Si può ben dire che sotto le sue arcate è passata la storia della Spagna moderna e contemporanea.
Anche durante la breve stagione della Seconda Repubblica la Puerta de Alcalá fu un luogo simbolico: nel 1937 le autorità municipali repubblicane vi esposero tre grandi ritratti dei leader sovietici Litvinov, Stalin e Voroshilov, per celebrare i 20 anni dalla rivoluzione dell'ottobre 1917... Quando, due anni più tardi, furono le forze golpiste fasciste a prendere il sopravvento, ovviamente la Puerta de Alcalá fu il luogo dove "i tiranni si abbracciano come fratelli, esibendo al popolo le proprie indecenti pelate"
Testo trovato su Cancioneros.com
Dal doppio album "Para la ternura siempre hay tiempo", con Ana Belén.
Scritta da Luis Mendo, Bernardo Fuster e Francisco Villar Castejón.
La Puerta de Alcalá, posta al centro della Plaza de la Independencia, è uno dei monumenti più importanti di Madrid.
Fu fatta costruire dal re Carlo III nel 1759.
Si può ben dire che sotto le sue arcate è passata la storia della Spagna moderna e contemporanea.
Anche durante la breve stagione della Seconda Repubblica la Puerta de Alcalá fu un luogo simbolico: nel 1937 le autorità municipali repubblicane vi esposero tre grandi ritratti dei leader sovietici Litvinov, Stalin e Voroshilov, per celebrare i 20 anni dalla rivoluzione dell'ottobre 1917... Quando, due anni più tardi, furono le forze golpiste fasciste a prendere il sopravvento, ovviamente la Puerta de Alcalá fu il luogo dove "i tiranni si abbracciano come fratelli, esibendo al popolo le proprie indecenti pelate"
Testo trovato su Cancioneros.com
Acompaño a mi sombra por la avenida,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/11/12 - 08:31
Mediterráneo
Mediterraneo è decisamente una delle più belle poesie di Serrat - stante il nobile scopo, ascoltarla (soprattutto nella versione duettata con Ana Belén) solcando le onde del Mare Nostrum, entrando dalla e Colonne d'Ercole (Algeciras) e proseguendo fino al Mar Nero (Istanbul) è una sensazione di libertà e non solo spaziale.
Ironia della sorte: ho ascoltato per puro caso questa canzone per la prima volta nel 1990, avevo dimenticato le cuffie alle orecchie addomertandomi quando mi sono risvegliato al suono dolce di questa canzone, costeggiavamo la costa del Sol diretti oltre Algeciras...
Ironia della sorte: ho ascoltato per puro caso questa canzone per la prima volta nel 1990, avevo dimenticato le cuffie alle orecchie addomertandomi quando mi sono risvegliato al suono dolce di questa canzone, costeggiavamo la costa del Sol diretti oltre Algeciras...
Pasquale G. (grazie a T.R.W.) 2007/4/1 - 21:46
La muralla
[1969]
Composición/Composizione: Nicolas Guillén - Quilapayún
(C. Quezada - P. Castillo - E. Carrasco - G. Oddó)
Da una poesia del poeta cubano Nicolás Guillén
Interpretata anche da Ana Belén e Víctor Manuel
Grabada por la primera vez el el album "Basta"
Incisa per la prima volta nell'album "Basta"
Composición/Composizione: Nicolas Guillén - Quilapayún
(C. Quezada - P. Castillo - E. Carrasco - G. Oddó)
Da una poesia del poeta cubano Nicolás Guillén
Interpretata anche da Ana Belén e Víctor Manuel
Grabada por la primera vez el el album "Basta"
Incisa per la prima volta nell'album "Basta"
Quando si parla di muri e muraglie, siamo abituati a pensare a quello di Berlino, al muro israelo-palestinese , alla muraglia cinese (che doveva essere sì "difensiva", ma che sempre con guerre, invasioni e divisioni ha a che fare) e ad altri mezzi di separazione; ma, in questa famosa canzone tratta da una poesia di Guillén la muraglia ha senz'altro una ben diversa funzione che ci sentiamo di condividere.
Para hacer esta muralla
(Continues)
(Continues)
2005/12/15 - 16:40
×
Dall’album “De paso”
Testo trovato su Cancioneros.com
La “pace” di cui parla Munárriz è quella che alla Spagna fu imposta con le armi dai fascisti di Franco, che prevalsero definitivamente il 1 aprile del 1939.
E quelli come il poeta basco che nacquero subito dopo la guerra civile, quella “pace” dovettero sucarsela tutta fino al 1975 e anche oltre…