Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
AUSCHWITZ
(Continues)
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Contributed by Dq82 2018/11/7 - 16:02
2019
Note di Viaggio
Elisa interpreta Auschwitz
Auschwitz è stato il primo brano che ho proposto a Elisa, che ha accettato subito. La tragedia dei campi di sterminio ha toccato anche la sua famiglia: il nonno di Elisa infatti è stato prigioniero in un campo. Mi ero immaginato questo brano cantato da lei fin da subito, perché è un pezzo che vola molto in alto, e ha bisogno di una voce cristallina e leggera. Tutte le volte che Elisa lo ha cantato si è commossa e questa tensione espressiva ha reso l’esecuzione davvero intensa ed emotiva. Siamo partiti insieme, lei alla voce io alla mandola. Ho subito aggiunto il violino, passato attraverso un harmonizer, in modo che avesse un suono straniante, sospeso, com’è sospeso tutto il brano. Ho usato delle piccole percussioni come la kalimba e poi l’orchestra d’archi per far sì che il finale volasse ancora più alto.”
newsic.it
FRANCESCO GUCCINI... (Continues)
Note di Viaggio
Elisa interpreta Auschwitz
Auschwitz è stato il primo brano che ho proposto a Elisa, che ha accettato subito. La tragedia dei campi di sterminio ha toccato anche la sua famiglia: il nonno di Elisa infatti è stato prigioniero in un campo. Mi ero immaginato questo brano cantato da lei fin da subito, perché è un pezzo che vola molto in alto, e ha bisogno di una voce cristallina e leggera. Tutte le volte che Elisa lo ha cantato si è commossa e questa tensione espressiva ha reso l’esecuzione davvero intensa ed emotiva. Siamo partiti insieme, lei alla voce io alla mandola. Ho subito aggiunto il violino, passato attraverso un harmonizer, in modo che avesse un suono straniante, sospeso, com’è sospeso tutto il brano. Ho usato delle piccole percussioni come la kalimba e poi l’orchestra d’archi per far sì che il finale volasse ancora più alto.”
newsic.it
FRANCESCO GUCCINI... (Continues)
Dq82 2019/11/16 - 15:23
TEDESCO / GERMAN / ALLEMAND / SAKSA [4]
Traduzione tedesca di Wolfgang Lobolyrix (L. Trans.)
Deutsche Übersetzung von Wolfgang Lobolyrix (L. Trans.)
German translation by Wolfgang Lobolyrix (L. Trans.)
Traduction allemande de Wolfgang Lobolyrix (L. Trans.)
Wolfgang Lobolyrixin saksankielinen käännös
Traduzione tedesca di Wolfgang Lobolyrix (L. Trans.)
Deutsche Übersetzung von Wolfgang Lobolyrix (L. Trans.)
German translation by Wolfgang Lobolyrix (L. Trans.)
Traduction allemande de Wolfgang Lobolyrix (L. Trans.)
Wolfgang Lobolyrixin saksankielinen käännös
AUSCHWITZ
(Continues)
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Contributed by CCG/AWS Staff 2020/1/6 - 15:38
VENT'ANNI DOPO. LA PAGINA DI AUSCHWITZ CAMBIA PELLE.
Questa pagina compie vent'anni. È una delle due (assieme a quella dell'Internazionale) che sono pre-esistenti all'intero sito, e che vi sono trasmigrate in seguito. Risale, quindi, al fatidico anno 2000 (o “Dumila”), quello dei famigerati “Millennials”. E' una pagina “Millennial” pure lei, quindi. Nell'anno Dumila, il quattordici di giugno, Francesco Guccini compiva sessant'anni; all'epoca, si riuniva quotidianamente sull'ancora misteriosa “Internet”, e nella fattispecie nell'ancor più misteriosa “Usenet”, una congrega di pazzoidi e pazzoidesse in luoghi, embrioni di una già piuttosto folle “socialità” in rete, detti “Newsgroups” (italiano: niusgrùppi o gnusgrùppi); suddivisi in varie “gerarchie”, vi si poteva discutere un po' di ogni cosa. Uno di questi niusgrùppi, della “gerarchia it.”, si chiamava it.fan.guccini (poi mutato in it.fan.musica.guccini).... (Continues)
Questa pagina compie vent'anni. È una delle due (assieme a quella dell'Internazionale) che sono pre-esistenti all'intero sito, e che vi sono trasmigrate in seguito. Risale, quindi, al fatidico anno 2000 (o “Dumila”), quello dei famigerati “Millennials”. E' una pagina “Millennial” pure lei, quindi. Nell'anno Dumila, il quattordici di giugno, Francesco Guccini compiva sessant'anni; all'epoca, si riuniva quotidianamente sull'ancora misteriosa “Internet”, e nella fattispecie nell'ancor più misteriosa “Usenet”, una congrega di pazzoidi e pazzoidesse in luoghi, embrioni di una già piuttosto folle “socialità” in rete, detti “Newsgroups” (italiano: niusgrùppi o gnusgrùppi); suddivisi in varie “gerarchie”, vi si poteva discutere un po' di ogni cosa. Uno di questi niusgrùppi, della “gerarchia it.”, si chiamava it.fan.guccini (poi mutato in it.fan.musica.guccini).... (Continues)
Riccardo Venturi, 2000-2020 2020/1/9 - 11:58
Dio è morto
Il testo di questa che è una delle canzoni più famose di Guccini è abbastanza variabile, sia nelle versioni dei numerosi interpreti che in quelle dell'autore. Ho ricontrollato però il testo con quello riportato nel nuovo libro curato da Gabriella Fenocchio con introduzione e commento alle canzoni di Guccini e ho corretto alcuni punti:
1) nella prima strofa "essere contro od ingoiare / la nostra stanca civiltà / e un dio che è morto" e non "è un dio che è morto" (di conseguenza anche le traduzioni andrebbero cambiate, ad es. " It's a God who's dead" o "c'est un dieu qui est mort").
2) Tolte le maiuscole a Dio perché la canzone parla della "morte di dio, un dio con la minuscola, come l'autore ha tenuto a precisare, simbolo di un'autenticità alternativa alle finzioni, della quale una generazione insoddisfatta e tesa verso un "mondo nuovo" sente il dovere di denunciare il tradimento"
Il... (Continues)
1) nella prima strofa "essere contro od ingoiare / la nostra stanca civiltà / e un dio che è morto" e non "è un dio che è morto" (di conseguenza anche le traduzioni andrebbero cambiate, ad es. " It's a God who's dead" o "c'est un dieu qui est mort").
2) Tolte le maiuscole a Dio perché la canzone parla della "morte di dio, un dio con la minuscola, come l'autore ha tenuto a precisare, simbolo di un'autenticità alternativa alle finzioni, della quale una generazione insoddisfatta e tesa verso un "mondo nuovo" sente il dovere di denunciare il tradimento"
Il... (Continues)
Lorenzo 2018/11/8 - 22:46
Quando Dio morì sul serio
dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
Dio è morto: il celeberrimo aforisma di Friedrich Nietzsche, la canzone di Guccini, la battuta di Woody Allen (“Dio è morto, Marx è morto e anch'io non mi sento troppo bene”)...però occorre sapere che, almeno una volta, si è usciti dalla filosofia e dalla metafora, per occuparsi della morte di Dio in una maniera terribilmente reale e pratica. Dio, infatti, è morto; ma proprio morto stecchito. È accaduto, per la precisione, ventisei anni fa, nel 1994.
In quell'anno, infatti, James Kenneth Morrow, scrittore americano nato nel 1947, pubblicò presso la casa editrice Harcourt Brace un preciso resoconto della morte di Dio e di quel che ne ebbe a conseguire di curioso e di apocalittico. Si tratta di Towing Jehovah (lett.: “rimorchiando Geova”, ma tradotto in italiano nel 1999 per la casa editrice Il Saggiatore col titolo L'ultimo viaggio... (Continues)
dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
Dio è morto: il celeberrimo aforisma di Friedrich Nietzsche, la canzone di Guccini, la battuta di Woody Allen (“Dio è morto, Marx è morto e anch'io non mi sento troppo bene”)...però occorre sapere che, almeno una volta, si è usciti dalla filosofia e dalla metafora, per occuparsi della morte di Dio in una maniera terribilmente reale e pratica. Dio, infatti, è morto; ma proprio morto stecchito. È accaduto, per la precisione, ventisei anni fa, nel 1994.
In quell'anno, infatti, James Kenneth Morrow, scrittore americano nato nel 1947, pubblicò presso la casa editrice Harcourt Brace un preciso resoconto della morte di Dio e di quel che ne ebbe a conseguire di curioso e di apocalittico. Si tratta di Towing Jehovah (lett.: “rimorchiando Geova”, ma tradotto in italiano nel 1999 per la casa editrice Il Saggiatore col titolo L'ultimo viaggio... (Continues)
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2020/1/7 - 10:19
Cioè, fammi capire: credi davvero che ora perché c'è di mezzo una nave cilena e un trasporto eccezionale riuscirai a evitare il vallone di Armageddon...?
Bisanzio
IN ALEMANNO E IN GOTO
Alemanno legge Guccini: "Noi lo cantavamo di nascosto"
(La Repubblica, 25 aprile 2018)
"Non è una mia iniziativa, ma la scelta di Guccini va bene: noi da giovani lo cantavamo perché è sempre stato un grande rivoluzionario, però ce ne vergognavamo, ma la voglia di cambiare la società è appartenuta ai ragazzi di sinistra così come a quelli di destra." Così Gianni Alemanno ha commentato la serata di reading a cui ha partecipato, invitato a leggere alcune famose canzoni di Francesco Guccini come L'avvelenata, Dio è morto e Che Guevara, accompagnato dall'attore di teatro Giovanni D'Andrea. "E' divertente fare il paragone fra quello che diceva Guccini e quello che dice oggi la sinistra: c'è un po' di contraddizione, di spaccatura evidente - ha continuato il segretario del Movimento Nazionale per la Sovranità - Rispetto molto Guccini e invito tutti gli italiani, di destra e di sinistra a non abbandonare i sogni. M'inchino di fronte a un Guccini che ci invita tutti a sognare”.
Alemanno legge Guccini: "Noi lo cantavamo di nascosto"
(La Repubblica, 25 aprile 2018)
"Non è una mia iniziativa, ma la scelta di Guccini va bene: noi da giovani lo cantavamo perché è sempre stato un grande rivoluzionario, però ce ne vergognavamo, ma la voglia di cambiare la società è appartenuta ai ragazzi di sinistra così come a quelli di destra." Così Gianni Alemanno ha commentato la serata di reading a cui ha partecipato, invitato a leggere alcune famose canzoni di Francesco Guccini come L'avvelenata, Dio è morto e Che Guevara, accompagnato dall'attore di teatro Giovanni D'Andrea. "E' divertente fare il paragone fra quello che diceva Guccini e quello che dice oggi la sinistra: c'è un po' di contraddizione, di spaccatura evidente - ha continuato il segretario del Movimento Nazionale per la Sovranità - Rispetto molto Guccini e invito tutti gli italiani, di destra e di sinistra a non abbandonare i sogni. M'inchino di fronte a un Guccini che ci invita tutti a sognare”.
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2018/4/25 - 10:20
Povero Lucio Dalla!
Comunque sicuramente una della canzoni più "ricche" della musica nostrana,
So, che la mia è una spiegazione ben poco economica, ma intendere come "puttana" il cristianesimo a cui da Costantino in poi gli imperatori si sono sposati a doppio filo, e viceversa?
Alla fine ne sarà snaturato
Comunque sicuramente una della canzoni più "ricche" della musica nostrana,
So, che la mia è una spiegazione ben poco economica, ma intendere come "puttana" il cristianesimo a cui da Costantino in poi gli imperatori si sono sposati a doppio filo, e viceversa?
Alla fine ne sarà snaturato
Il mondo antico e molti dei suoi valori e delle sue conoscenze.
Ridurlo soltanto alla Teodora, non so, mi sembrerebbe poco evocativo.
Ma mi rendo conto la mia sia una soprattutto una fascinazione, magari mossa dalla mia νοσταλγια.
Ridurlo soltanto alla Teodora, non so, mi sembrerebbe poco evocativo.
Ma mi rendo conto la mia sia una soprattutto una fascinazione, magari mossa dalla mia νοσταλγια.
Μ. Morelli 2019/3/18 - 19:34
Siete sicuri che l'arrangiamento del pezzo sia da attribuirsi a Lucio Dalla? Anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate a pagina 110 del libro di Cotto che avete trascritto il 23/9/2016....
Su wikipedia è scritto Ettore de Carolis:
Metropolis
e sulla copertina dell'LP originale:
arrangiamenti collettivi con supervisione di Pier Farri
Su wikipedia è scritto Ettore de Carolis:
Metropolis
e sulla copertina dell'LP originale:
arrangiamenti collettivi con supervisione di Pier Farri
Flavio Poltronieri 2019/10/12 - 20:32
Ciao Flavio, così racconta lo stesso Guccini, ma può darsi che poi Pier Farri si sia opposto e l'arrangiamento di Dalla non sia stato usato.
Lorenzo 2019/10/12 - 20:50
Appunto ho scritto qui sopra: "Anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate a pagina 110 del libro di Cotto che avete trascritto il 23/9/2016"
Guccini afferma che l'arrangiamento piaceva a tutti tranne che A Pier Farri e che quello fu l'ultimo disco fatto assieme a lui(con Dalla tornerà invece poi a collaborare per "Emilia")
è evidente che non venne utilizzato il lavoro di Dalla, infatti nessuno lo scrive da nessuna parte, io penso sia meglio toglierlo anche da qui, a meno che non ci sia qualcuno che ha altre informazioni....che dici?
Guccini afferma che l'arrangiamento piaceva a tutti tranne che A Pier Farri e che quello fu l'ultimo disco fatto assieme a lui(con Dalla tornerà invece poi a collaborare per "Emilia")
è evidente che non venne utilizzato il lavoro di Dalla, infatti nessuno lo scrive da nessuna parte, io penso sia meglio toglierlo anche da qui, a meno che non ci sia qualcuno che ha altre informazioni....che dici?
Flavio Poltronieri 2019/10/12 - 21:15
Hai ragione, lo toglierò. Resta la curiosità di come suonasse Bisanzio arrangiata da Dalla... fra l'altro è una canzone che secondo me sarebbe stata perfetta per un duetto tra i due. Peccato...
Lorenzo 2019/10/12 - 22:57
Hai ragione Lorenzo: resta la curiosità. Non sono al corrente però se ne esista una registrazione non ufficiale. Mi informerò da fonti certe e poi ti farò sapere.
Ricordo in passato un altro provino straordinario sempre riguardante Dalla che ho citato il 17-11-2014 in:
Le parole incrociate
Ciao
Ricordo in passato un altro provino straordinario sempre riguardante Dalla che ho citato il 17-11-2014 in:
Le parole incrociate
Ciao
Flavio Poltronieri 2019/10/13 - 09:50
Segnalo la suggestiva interpretazione di Bisanzio nella versione greca di Venturi da parte Christiana Vlanti.
Purtroppo il video s'interrompe a metà della canzone.
https://www.facebook.com/francescogucc...
Purtroppo il video s'interrompe a metà della canzone.
https://www.facebook.com/francescogucc...
Gianluigi 2019/12/12 - 14:58
Carissimo Gianluigi, mi sembra che la cosa fosse stata già segnalata a suo tempo in questa pagina (qui per la precisione). Però ignoravo che l'artista greca si chiamasse Christiana Vlanti, e mi fa piacere saperlo. Mi fa piacere perché è greca e deve aver trovato...cantabile la mia versione in greco bizantino, una faticaccia inenarrabile ti assicuro. A tale riguardo c'è un retroscena piuttosto divertente. Sai che noialtri "admins" del sito, nella "stanza dei bottoni" (wow) abbiamo anche una chat interna che ci serve sia per scambiarci opinioni (inserimenti ecc.) sia per delirare alla grande. Successe che -mi sembra di ricordare- il Webmaster, Lorenzo, in chat mi segnalò una versione greca di Bisanzio e mi chiese se potevo trascriverla. Io, bravo e ubbidiente, mi misi subito al lavoro; poi lasciai andare il video e la versione, come dire, mi risultava un pochino familiare. Della serie: che... (Continues)
Riccardo Venturi 2019/12/12 - 22:55
ΒΥΖΑΝΤΙΟ
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Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2020/1/7 - 09:31
Chanson italienne – Scirocco – Francesco Guccini – 1987
Paroles : Francesco Guccini
Musique : Francesco Guccini – Juan Carlos Biondini [Flaco]
1. Album : Signora Bovary [1987] – Francesco Guccini [1987]
2. Album : Note di viaggio – Capitolo 1: Venite avanti – Interprète : Carmen Consoli [2019]
Dialogue Maïeutique
Je pense, Lucien l’âne mon ami, que tu connais très bien ce sirocco, ce vent des sables, ce vent sec et brûlant qui tombe brusquement sur les villes et qui sème aussi sûrement le chaud que la bise glacée de l’hiver sème l’effroi. L’un comme l’autre vident les boulevards et les esplanades ; ils créent pour un instant un autre climat passablement insalubre et inhospitalier.
Certes, dit Lucien l’âne, ce sont des courants d’airs venus d’ailleurs, qui amènent dans leurs basques des effluves étranges qui bouleversent le paysage olfactif. À moi, ces senteurs lointaines me plaisent... (Continues)
Paroles : Francesco Guccini
Musique : Francesco Guccini – Juan Carlos Biondini [Flaco]
1. Album : Signora Bovary [1987] – Francesco Guccini [1987]
2. Album : Note di viaggio – Capitolo 1: Venite avanti – Interprète : Carmen Consoli [2019]
Dialogue Maïeutique
Je pense, Lucien l’âne mon ami, que tu connais très bien ce sirocco, ce vent des sables, ce vent sec et brûlant qui tombe brusquement sur les villes et qui sème aussi sûrement le chaud que la bise glacée de l’hiver sème l’effroi. L’un comme l’autre vident les boulevards et les esplanades ; ils créent pour un instant un autre climat passablement insalubre et inhospitalier.
Certes, dit Lucien l’âne, ce sont des courants d’airs venus d’ailleurs, qui amènent dans leurs basques des effluves étranges qui bouleversent le paysage olfactif. À moi, ces senteurs lointaines me plaisent... (Continues)
SIROCCO
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/12/23 - 20:17
Il 3 dicembre del '39
Benito Pio Jack Benski Stalìn compie 80 anni!!
Solo di qualche mese maggiore del suo autore (che, come si sa, è nato il 14 giugno 1940, giorno in cui le truppe hitleriane entravano in Parigi conquistata e il Che Guevara compiva 12 anni), oggi Benito Pio Jack Benski Stalìn, il protagonista di questa canzone da "tutta una vita", compie ottant'anni. Bel traguardo! E gli facciamo, ovviamente, tutti i nostri migliori auguri.
Essendo, in pratica, un perfetto esempio di italiano standard, c'è da giurare che si sarà aggiunto dei componenti al suo già lungo nome. Già nell'introduzione a questa canzone (inserita nel 2006...tredici anni fa, quando Benito Pio eccetera di anni ne aveva "solo" sessantasette) la cosa era stata prospettata. Occorre ricordare che la vita di Benito Pio eccetera viene oramai seguita da ben cinquantadue anni (la canzone è del 1967): comincia con un giovane ventottenne.
Come... (Continues)
Solo di qualche mese maggiore del suo autore (che, come si sa, è nato il 14 giugno 1940, giorno in cui le truppe hitleriane entravano in Parigi conquistata e il Che Guevara compiva 12 anni), oggi Benito Pio Jack Benski Stalìn, il protagonista di questa canzone da "tutta una vita", compie ottant'anni. Bel traguardo! E gli facciamo, ovviamente, tutti i nostri migliori auguri.
Essendo, in pratica, un perfetto esempio di italiano standard, c'è da giurare che si sarà aggiunto dei componenti al suo già lungo nome. Già nell'introduzione a questa canzone (inserita nel 2006...tredici anni fa, quando Benito Pio eccetera di anni ne aveva "solo" sessantasette) la cosa era stata prospettata. Occorre ricordare che la vita di Benito Pio eccetera viene oramai seguita da ben cinquantadue anni (la canzone è del 1967): comincia con un giovane ventottenne.
Come... (Continues)
CCG/AWS Staff 2019/12/3 - 06:01
Riccardo Venturi, 3-12-2019 09:06
ON 3 DECEMBER 1939
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Francesco Guccini: Canzone delle osterie di fuori porta
Chanson italienne – Canzone delle osterie di fuori porta – Francesco Guccini – 1972
Paroles de Francesco Guccini
Musique de Francesco Guccini, Ettore De Carolis et Vince Tempera
Album : "Stanze di vita quotidiana"
Presque un testament spirituel et artistique de Francesco Guccini, écrit non pas aujourd’hui, mais il y a presque 50 ans, et au début de son succès…
Paroles de Francesco Guccini
Musique de Francesco Guccini, Ettore De Carolis et Vince Tempera
Album : "Stanze di vita quotidiana"
Presque un testament spirituel et artistique de Francesco Guccini, écrit non pas aujourd’hui, mais il y a presque 50 ans, et au début de son succès…
LA CHANSON DES BISTROTS DE QUARTIER
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/11/28 - 16:58
Canzone delle osterie in pieno centro, ossia: Il testamento dell'Anonimo
dell' Anonimo Toscano del XXI Secolo (28 novembre 2019)
Il sottoscritto approfitta dell' (inatteso) inserimento delle Osterie di fuori porta gucciniane, per fare anch'Egli testamento. D'accordo che, come è del resto risaputo, Egli è pressoché immortale e quindi non ce ne sarebbe a rigore bisogno; però, come si suol dire, non si sa mai. Una nota per Marco Valdo M.I.: ho visto che, a corredo della sua traduzione francese delle Osterie ha messo quel famoso dipinto di Vincenzino l'Olandese che ritrae un bistrot di Arles. Mi è preso un grumo di ricordi; dato che, esattamente nell'aprile del 1992, in quell'esercizio commerciale ci ho messo piede personalmente di persona, e non da solo, una sera che soffiava un mistral spaventoso (e dopo che nel pomeriggio del medesimo giorno ero passato per Sète e per la Plage de la Corniche). Grazie. [AT-XXI]
dell' Anonimo Toscano del XXI Secolo (28 novembre 2019)
Il sottoscritto approfitta dell' (inatteso) inserimento delle Osterie di fuori porta gucciniane, per fare anch'Egli testamento. D'accordo che, come è del resto risaputo, Egli è pressoché immortale e quindi non ce ne sarebbe a rigore bisogno; però, come si suol dire, non si sa mai. Una nota per Marco Valdo M.I.: ho visto che, a corredo della sua traduzione francese delle Osterie ha messo quel famoso dipinto di Vincenzino l'Olandese che ritrae un bistrot di Arles. Mi è preso un grumo di ricordi; dato che, esattamente nell'aprile del 1992, in quell'esercizio commerciale ci ho messo piede personalmente di persona, e non da solo, una sera che soffiava un mistral spaventoso (e dopo che nel pomeriggio del medesimo giorno ero passato per Sète e per la Plage de la Corniche). Grazie. [AT-XXI]
So' ri'iùse ieri, finarmente, l'osterie in pieno centro
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Van Loon
Traducción al español de José María Micó
Interpretazione di / Interpretada por Sílvia Comes
La traduzione di Van Loon in spagnolo, perfettamente cantabile ed effettivamente cantata dalla cantante catalana Sílvia Comes, proviene dal volume Multifilter – Mito e memoria del padre della canzone, a cura di Sergio Secondiano Sacchi, Edizioni squi[libri], Roma 2017. Un ringraziamento speciale va proprio a Sergio, che me ne ha spedito una copia in regalo e che ha dichiarato di seguire e di servirsi assiduamente di questo sito. La traduzione è riprodotta con il suo consenso. Il libro contiene due CD in allegato; nel secondo è presente l'interpretazione in spagnolo di Sílvia Comes. Si riproduce qui di seguito anche il breve scritto di Francesco Guccini presente nel volume (p. 187); dispiace un po' di non poter riprodurre l'illustrazione di Sergio Staino, con un topolino ruggente sopra un libro di... (Continues)
Interpretazione di / Interpretada por Sílvia Comes
La traduzione di Van Loon in spagnolo, perfettamente cantabile ed effettivamente cantata dalla cantante catalana Sílvia Comes, proviene dal volume Multifilter – Mito e memoria del padre della canzone, a cura di Sergio Secondiano Sacchi, Edizioni squi[libri], Roma 2017. Un ringraziamento speciale va proprio a Sergio, che me ne ha spedito una copia in regalo e che ha dichiarato di seguire e di servirsi assiduamente di questo sito. La traduzione è riprodotta con il suo consenso. Il libro contiene due CD in allegato; nel secondo è presente l'interpretazione in spagnolo di Sílvia Comes. Si riproduce qui di seguito anche il breve scritto di Francesco Guccini presente nel volume (p. 187); dispiace un po' di non poter riprodurre l'illustrazione di Sergio Staino, con un topolino ruggente sopra un libro di... (Continues)
VAN LOON
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Contributed by Riccardo Venturi 2018/3/28 - 20:23
Data la prima strofa che delinea in poche parole (quando dovette andare... una guerra spacca come una sassata...) la vicenda di Ferruccio Guccini (1911-1990) uno dei tanti non entrati nella storia, mandato in guerra, catturato in Grecia (Corinto) il 9 settembre 1943 e internato nel campo di Wietzendorf vicino ad Amburgo, forse potrebbe anche essere tolta dagli extra.
Lorenzo 2019/1/12 - 17:29
Ed infatti, oggi 18 novembre 2019 Van Loon esce dagli "Extra" e viene riportata al suo autore.
CCG/AWS Staff 2019/11/18 - 12:31
Ne sono contento, è interessante che per anni io avessi inteso "sembrò quasi baciato da una buona sorte, quando dovette andare" nel senso di una morte "pietosa" magari dopo una lunga malattia, invece quando Guccini scrisse la canzone il padre era ancora vivo e i versi si riferiscono alla partenza per la guerra di Grecia...
Lorenzo 2019/11/18 - 15:19
Per puro caso (o no?) stiamo ragionando di queste cose proprio nell'anniversario esatto (18 novembre) del discorsetto del Dvce in cui affermò con sicumera "Spezzeremo le reni alla Grecia!" (l'attacco era avvenuto il 28 ottobre precedente, anniversario della "Marcia su Roma" e -incidentalmente- anche il giorno in cui mio padre compiva diciassette anni). Salvd!
Riccardo Venturi 2019/11/18 - 16:56
Francesco Guccini: Canzone quasi d'amore
2019
Note di Viaggio
Malika Ayane interpreta Canzone quasi d'amore
Note di Viaggio
Malika Ayane interpreta Canzone quasi d'amore
Malika Ayane sapeva fin dall’inizio di voler interpretare Canzone quasi d’amore, perché, a suo dire, è stata la colonna sonora della sua adolescenza. L’ho immaginata come un discorso tra sé e sé, come un bilancio, raccontato sottovoce, del proprio passato e del proprio presente, fatto di tante domande e di poche certezze. L’introduzione, voce e chitarra, è stata registrata in diretta, senza preoccuparci di tempo e velocità, il resto dell’arrangiamento ho voluto affidarlo al pianoforte e all’orchestra d’archi di modo che la bellezza e il fascino della melodia del brano emergessero a pieno.”
FRANCESCO GUCCINI il nuovo disco traccia per traccia - Newsic.it
Note di Viaggio – capitolo 1: venite avanti… è il nuovo disco di Francesco Guccini. La prima parte di un progetto più ampio di disco-raccolta delle sue più belle e indimenticabili canzoni completamente riarrangiate e prodotte da Mauro Pagani e interpretate dalle grandi voci della musica italiana.
2019/11/16 - 16:03
Opinione personale: si sente la passione di Malika Ayane per questa canzone ma secondo me sbaglia le pause, che soprattutto alla fine sono fondamentali.
Comunque io spero fortemente che nel secondo capitolo troveremo Libera nos domine interpretata dagli Zen Circus e Canzone di notte n.2 rifatta da Giorgio Canali & Rossofuoco. Qualcuno ha il contatto di Pagani per passargli il suggerimento?
Comunque io spero fortemente che nel secondo capitolo troveremo Libera nos domine interpretata dagli Zen Circus e Canzone di notte n.2 rifatta da Giorgio Canali & Rossofuoco. Qualcuno ha il contatto di Pagani per passargli il suggerimento?
Lorenzo 2019/11/16 - 16:08
D'accordo con Lorenzo su questo capolavoro. Poi non trovo assolutamente adatto neanche il suo timbro di voce troppo giovane per parlare di bilanci in maniera emotivamente credibile!
Flavio Poltronieri 2019/11/16 - 16:46
beh in realtà Malika Ayane ha 35 anni che è più o meno l'età che aveva Guccini quando ha scritto questa canzone. Poi certo ci sono quelli che appena giovani sono invecchiati e quelli a cui rimane la voce giovane :)
Lorenzo 2019/11/16 - 16:50
La voce non è solo un timbro. Esprime con le parole quello che sei e hai vissuto ma è altro in essa a renderlo vero o falso. Comunque come diceva Guccini in una sua canzone (che nemmeno quella mi piace, tra l'altro) "ognuno vada dove vuole andare", spero solo non si cominci a fare con Guccini quello che si è fatto con De André...
Flavio Poltronieri 2019/11/16 - 17:31
Noi non ci saremo
Versione strumentale di Giorgio Cordini
DISARMATI
musiche da canzoni d’autore contro la guerra
Diversi anni fa Giorgio Cordini comincia ad arrangiare per sola chitarra alcune tra le canzoni d’autore più note. Nasce l’idea di produrre un album con una raccolta che testimoni questo lavoro di approfondimento, giocato principalmente sulle corde della chitarra. Esce così nel novembre del 2000 "Chitarre d’Autore", un album che raccoglie, tra le altre, "La canzone di Marinella", "Vecchio frack", "Mio fratello che guardi il mondo": il lavoro ottiene, insieme al concerto teatrale che segue, un buon successo di critica e pubblico.
A distanza di poco più di un anno, all’inizio del 2002, Giorgio decide di ripetere l’esperienza, scegliendo ancora tra le canzoni d’autore melodie da arrangiare; ma ora il filo conduttore del nuovo disco non può più essere solamente il fatto che i brani scelti arrivino... (Continues)
DISARMATI
musiche da canzoni d’autore contro la guerra
Diversi anni fa Giorgio Cordini comincia ad arrangiare per sola chitarra alcune tra le canzoni d’autore più note. Nasce l’idea di produrre un album con una raccolta che testimoni questo lavoro di approfondimento, giocato principalmente sulle corde della chitarra. Esce così nel novembre del 2000 "Chitarre d’Autore", un album che raccoglie, tra le altre, "La canzone di Marinella", "Vecchio frack", "Mio fratello che guardi il mondo": il lavoro ottiene, insieme al concerto teatrale che segue, un buon successo di critica e pubblico.
A distanza di poco più di un anno, all’inizio del 2002, Giorgio decide di ripetere l’esperienza, scegliendo ancora tra le canzoni d’autore melodie da arrangiare; ma ora il filo conduttore del nuovo disco non può più essere solamente il fatto che i brani scelti arrivino... (Continues)
Dq82 2019/5/4 - 16:44
2019
Note di Viaggio
Margherita Vicario interpreta Noi non ci saremo
Uno degli obiettivi di questo progetto era far conoscere Guccini a un pubblico più giovane, e in quest’ottica mi è venuto naturale proporre Noi Non Ci Saremo a Margherita Vicario. È uno dei primi pezzi che ha scritto Guccini, un testo molto legato agli anni ‘60, alla cultura beat e, soprattutto, alla paura del disastro nucleare, tipica di quegli anni. Margherita l’ha interpretato con la sua voce limpida, l’innocenza, la solarità e l’energia che molti giovani come lei hanno. Ho voluto usare un mix di strumenti acustici ed elettronici, batterie picchiate e accenni di neofolk, usare, insomma, un linguaggio che potesse risultare famigliare a un coetaneo di Margherita.”
newsic.it
Note di Viaggio
Margherita Vicario interpreta Noi non ci saremo
Uno degli obiettivi di questo progetto era far conoscere Guccini a un pubblico più giovane, e in quest’ottica mi è venuto naturale proporre Noi Non Ci Saremo a Margherita Vicario. È uno dei primi pezzi che ha scritto Guccini, un testo molto legato agli anni ‘60, alla cultura beat e, soprattutto, alla paura del disastro nucleare, tipica di quegli anni. Margherita l’ha interpretato con la sua voce limpida, l’innocenza, la solarità e l’energia che molti giovani come lei hanno. Ho voluto usare un mix di strumenti acustici ed elettronici, batterie picchiate e accenni di neofolk, usare, insomma, un linguaggio che potesse risultare famigliare a un coetaneo di Margherita.”
newsic.it
Dq82 2019/11/16 - 15:32
Margherita Vicario mi è molto simpatica ed ha una bella voce, però mi sembra che nell'interpretare questa canzone ci abbia messo un po' troppa gioia e leggerezza, rispetto allo scenario apocalittico descritto dal testo, non vi sembra?
Lorenzo 2019/11/16 - 15:56
Lorenzo, e come si fa a contraddirti?! Il contrasto è stridente!
Interpretazioni decisamente migliori sotto tutti i punti di vista sono state, per esempio, quelle dei concerti del Guccini International 2016 pubblicate nel cd del Centro Culturale Teatro Camuno di Breno (Brescia).
Interpretazioni decisamente migliori sotto tutti i punti di vista sono state, per esempio, quelle dei concerti del Guccini International 2016 pubblicate nel cd del Centro Culturale Teatro Camuno di Breno (Brescia).
Flavio Poltronieri 2019/11/16 - 16:59
Francesco Guccini: Venezia
Il testo originale dell'Assemblea Musicale Teatrale scritto e cantato da Gian Piero Alloisio (1979)
The original lyrics by Assemblea Musicale Teatrale written and sung by Gian Piero Alloisio (1979)
Les paroles originales de l'Assemblea Musicale Teatrale écrites et chantées par Gian Piero Alloisio (1979)
Assemblea Musicale Teatralen alkuperäiset, Gian Piero Alloision kirjoittamat ja laulamat sanat (1979)
Il testo di Gian Piero Alloisio, precedente di due anni quello sottoposto agli interventi di Guccini per "Metropolis", sarà senz'altro trovato assai più duro e meno "poetico" da chi lo ascolti per la prima volta. Personalmente lo preferisco, ma sono gusti miei e opinioni mie. E' un testo che rimanda di più a Gualtiero Bertelli o a Alberto d'Amico, due veneziani che non indulgevano agli idilli e parlavano di una Venezia cupa, di lotte, di povertà. [RV]
The original lyrics by Assemblea Musicale Teatrale written and sung by Gian Piero Alloisio (1979)
Les paroles originales de l'Assemblea Musicale Teatrale écrites et chantées par Gian Piero Alloisio (1979)
Assemblea Musicale Teatralen alkuperäiset, Gian Piero Alloision kirjoittamat ja laulamat sanat (1979)
Il testo di Gian Piero Alloisio, precedente di due anni quello sottoposto agli interventi di Guccini per "Metropolis", sarà senz'altro trovato assai più duro e meno "poetico" da chi lo ascolti per la prima volta. Personalmente lo preferisco, ma sono gusti miei e opinioni mie. E' un testo che rimanda di più a Gualtiero Bertelli o a Alberto d'Amico, due veneziani che non indulgevano agli idilli e parlavano di una Venezia cupa, di lotte, di povertà. [RV]
VENEZIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/11/15 - 22:19
Riascoltatela allora la Venezia di Alberto D'Amico (che per asciugarsi ha dovuto diventare cubano):
Cavàrte dal fredo
Flavio Poltronieri
Cavàrte dal fredo
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 2019/11/15 - 23:01
Traduzione in veneto di Viola Ortes (L. Trans.) [Versione di Francesco Guccini]
Venetian translation by Viola Ortes (L. Trans.) [Francesco Guccini's version]
Traduction vénitienne de Viola Ortes (L. Trans.) [Version de Francesco Guccini]
Viola Ortesin venetonkielinen käännös (L. Trans.) [Francesco Guccinin version]
Traduction vénitienne de Viola Ortes (L. Trans.) [Version de Francesco Guccini]
Viola Ortesin venetonkielinen käännös (L. Trans.) [Francesco Guccinin version]
VENESSIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/11/15 - 23:04
English translation by Gyps Fulvus (L. Trans.) [Francesco Guccini's version]
Traduzione inglese di Gyps Fulvus (L. Trans.) [versione di Francesco Guccini]
Traduction anglaise de Gyps Fulvus (L. Trans.) [Version de Francesco Guccini]
Gyps Fulvusin englanninkielinen käännös (L. Trans.) [Francesco Guccinin versio]
Traduction anglaise de Gyps Fulvus (L. Trans.) [Version de Francesco Guccini]
Gyps Fulvusin englanninkielinen käännös (L. Trans.) [Francesco Guccinin versio]
VENICE
(Continues)
(Continues)
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
PIEMONTESE TORINESE / TURIN PIEDMONTESE /
PIÉMONTAIS DE TURIN / TORINON PIEMONTE
Traduzione in piemontese torinese di Gio Ferrara
Translation into Turin Piedmontese by Gio Ferrara
Traduction en piémontais de Turin par Gio Ferrara
Gio Ferraran käännös Torinon piemonteseen
[2019]
Vincenzo Guerrazzi (2016)
PIÉMONTAIS DE TURIN / TORINON PIEMONTE
Traduzione in piemontese torinese di Gio Ferrara
Translation into Turin Piedmontese by Gio Ferrara
Traduction en piémontais de Turin par Gio Ferrara
Gio Ferraran käännös Torinon piemonteseen
[2019]
Vincenzo Guerrazzi (2016)
AUSCHWITZ
(Continues)
(Continues)
Contributed by gio ferrara 2019/11/3 - 19:47
Krzysiek, grazie veramente doppie! Senza saperlo, mi hai fatto esattamente gli auguri all'ora e minuto quasi spaccato in cui sono nato (alle 23.45, ho "mancato" il 26 settembre per un quarto d'ora :-P): un tempismo eccezionale! :-) Un abbraccio a te!
Riccardo Venturi 2019/9/26 - 01:38
Francesco Guccini: Canzone per un'amica (In morte di S.F.)
Spero che si legga...è l'articolo pubblicato da "La Stampa" del 3 agosto 1966.
Saluti,
Vito
Saluti,
Vito
Vito Vita 2018/8/22 - 02:27
Beppe Carletti ha recentemente dichiarato che una delle prime volte che, a Modena, i Nomadi eseguirono dal vivo "Canzone per un'amica" (che Francesco aveva da poco scritto), il fratello di Silvana Fontana li affrontò arrabbiatissimo.......
Flavio Poltronieri 2019/8/15 - 11:15
A me sembra una reazione esagerata, quella del fratello.
Francesco Guccini non mi ha mai appassionato, anche se ha scritto qualche bella canzone. E non capisco chi, di questi personaggi, venera il mito. Sono esseri umani anche loro. Luci ed ombre, vizi e virtù...
Francesco Guccini non mi ha mai appassionato, anche se ha scritto qualche bella canzone. E non capisco chi, di questi personaggi, venera il mito. Sono esseri umani anche loro. Luci ed ombre, vizi e virtù...
sergio falcone 2019/8/15 - 13:32
Dear Contro corrente,
I can't make sense of what you write about understanding the etymology of communism. The origin of the concept is clear and indisputable: it's the Latin word communis, referring to things in common, public or shared by all or many. Early human societies survived by sharing hunting and fishing grounds and, more importantly, food. In view of this, I also fail to understand your equation of communism being inhuman. Of course, state communism in the Soviet Union failed and it will keep on failing in existing communist countries, and, of course, there were atrocities such as gulags, executions and military interventions in Hungary and Czechoslovakia. But what's inhuman about sharing, giving everyone according to their needs, which is one of the key ideas of communism - and of humanity for that matter?
I can't make sense of what you write about understanding the etymology of communism. The origin of the concept is clear and indisputable: it's the Latin word communis, referring to things in common, public or shared by all or many. Early human societies survived by sharing hunting and fishing grounds and, more importantly, food. In view of this, I also fail to understand your equation of communism being inhuman. Of course, state communism in the Soviet Union failed and it will keep on failing in existing communist countries, and, of course, there were atrocities such as gulags, executions and military interventions in Hungary and Czechoslovakia. But what's inhuman about sharing, giving everyone according to their needs, which is one of the key ideas of communism - and of humanity for that matter?
Juha Rämö 2018/8/23 - 13:16
La bella interpretazione di Chiara Riondino e Francesca Breschi dal disco La stessa rabbia, la stessa primavera
Lorenzo 2018/11/29 - 20:56
La versione spagnola di Joan Isaac e Sergio Secondiano Sacchi interpretata da Silvia Comes
dall'album "Cançons de les revoltes del 68" del 2018
testo tratto dal volume "Vent'anni di Sessantotto" a cura di Sergio Secondiano Sacchi, Sergio Staino e Steven Forti
testo tratto dal volume "Vent'anni di Sessantotto" a cura di Sergio Secondiano Sacchi, Sergio Staino e Steven Forti
PRIMAVERA DE PRAGA
(Continues)
(Continues)
La Locomotiva
Da quando rifletto sull'omicidio di Idi dienne del folle di Firenze sarà perchè le prime riflessioni con una persona di pelle bianca l'ho fatte con un Gucciniano - Sandro Zonetti - sarà che l'omicida era un sessantacinquenne pensionato ( il quale tra l'altro - sia preso come istigazione all'atto - suicidandosi mi avrebbe anticipato di qualche millesimo di secondo la mia possibile pensione prevista attualmente nell'era dell'uomo su Marte - )
mi affiora forte il pensiero a la LOcomotiva ( notoriamente presentata da Guccini come canzone d'amore ispirata dal suo vicino di casa .. il pensionato per l'appunto).
Le similitudini tra i due il pensionato - educato parco e gentie e il Perrone descritto da chi lo conosceva - per averci lavorato insieme - come giocatore puttaniere amante delle armi e razzista non sono molte.
Ma il pensionato Gucciniano - pensionato d'altri tempi invece di sperperare... (Continues)
mi affiora forte il pensiero a la LOcomotiva ( notoriamente presentata da Guccini come canzone d'amore ispirata dal suo vicino di casa .. il pensionato per l'appunto).
Le similitudini tra i due il pensionato - educato parco e gentie e il Perrone descritto da chi lo conosceva - per averci lavorato insieme - come giocatore puttaniere amante delle armi e razzista non sono molte.
Ma il pensionato Gucciniano - pensionato d'altri tempi invece di sperperare... (Continues)
Luca Monducci 2018/3/7 - 09:40
Caro Luca, berritrovato....e tu m'ha' dato un'ideaccia di nulla, la vedrete fra poco...
Riccardo Venturi 2018/3/7 - 12:00
MALI: SETTE FERROVIERI – SENZA SALARIO DA 11 MESI - MORTI IN SCIOPERO DELLA FAME
(Gianni Sartori)
Come Guccini quando cantava del suo macchinista ferroviere, anch'io “non so che viso avesse”.
Conosco invece, non solo “l'epoca dei fatti”, ma anche il “come si chiamava”.
Mahamadi Sissoko, deceduto il 5 febbraio, è già il settimo ferroviere morto in sciopero della fame a Kita (Mali).
La protesta era iniziata due mesi fa per reclamare oltre dieci (ormai quasi undici) mesi di salario non corrisposto. La prima vittima dello sciopero (a cui partecipano quasi 500 ferrovieri) risale al 18 dicembre 2018. Tuttavia soltanto dopo questo settimo decesso lo Stato del Mali ha proposto il pagamento di tre mensilità. Incontrando però la contrarietà del sindacato e dei lavoratori che - sentendosi “presi in giro” - hanno lanciato la parola d'ordine “O il pagamento integrale dei salari arretrati o la morte”.... (Continues)
(Gianni Sartori)
Come Guccini quando cantava del suo macchinista ferroviere, anch'io “non so che viso avesse”.
Conosco invece, non solo “l'epoca dei fatti”, ma anche il “come si chiamava”.
Mahamadi Sissoko, deceduto il 5 febbraio, è già il settimo ferroviere morto in sciopero della fame a Kita (Mali).
La protesta era iniziata due mesi fa per reclamare oltre dieci (ormai quasi undici) mesi di salario non corrisposto. La prima vittima dello sciopero (a cui partecipano quasi 500 ferrovieri) risale al 18 dicembre 2018. Tuttavia soltanto dopo questo settimo decesso lo Stato del Mali ha proposto il pagamento di tre mensilità. Incontrando però la contrarietà del sindacato e dei lavoratori che - sentendosi “presi in giro” - hanno lanciato la parola d'ordine “O il pagamento integrale dei salari arretrati o la morte”.... (Continues)
Gianni Sartori 2019/2/22 - 09:02
Di mamme ce n'è una sola
Riccardo Venturi, 11-11-2018 23:23
Translator's note. The lyrics of this song are originally written in high-falutin Italian, mostly reproduced from old songs. A number of “keywords” taken from such songs are used: they have been translated, but the flavour and the suggestions they give to Italians can't be fully grasped by non-Italians.
Translator's note. The lyrics of this song are originally written in high-falutin Italian, mostly reproduced from old songs. A number of “keywords” taken from such songs are used: they have been translated, but the flavour and the suggestions they give to Italians can't be fully grasped by non-Italians.
THERE'S ONLY ONE MAMMA
(Continues)
(Continues)
2018/11/11 - 23:24
Ítaca
Roberto Vecchioni e Francesco Guccini: Ti insegnerò a volare
Infinito (2018)
La canzone mette in musica i versi di un celebre poeta greco, Costantinos Kavafis "se partirai per Itaca..." e si tratta di un testo che racconta la storia di Alex Zanardi, un uomo che "se non può correre imparerà a volare". Con Ti insegnerò a volare i due padri della canzone d’autore si rivolgono alle nuove generazioni, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia di Alex Zanardi evocata nel testo è la metafora della "passione per la vita che è più forte del destino". “Questo brano - racconta Vecchioni - si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la 'canzone d’autore' e che non c’è, non esiste più dagli anni 70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto. Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura, semplice... (Continues)
Infinito (2018)
La canzone mette in musica i versi di un celebre poeta greco, Costantinos Kavafis "se partirai per Itaca..." e si tratta di un testo che racconta la storia di Alex Zanardi, un uomo che "se non può correre imparerà a volare". Con Ti insegnerò a volare i due padri della canzone d’autore si rivolgono alle nuove generazioni, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia di Alex Zanardi evocata nel testo è la metafora della "passione per la vita che è più forte del destino". “Questo brano - racconta Vecchioni - si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la 'canzone d’autore' e che non c’è, non esiste più dagli anni 70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto. Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura, semplice... (Continues)
TI INSEGNERÒ A VOLARE (ALEX)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/11/7 - 09:51
Libera nos Domine
Propaganda Live: Diego Bianchi (Zoro) intervista Francesco Guccini
CCG/AWS Staff 2018/4/1 - 23:08
LO CHIAMAVANO IL PAPA
dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
(sull'aria del "Frate")
Lo chiamavano "il Papa",
il nome di tutta una vita,
segno di una fede perduta,
ma ora, chissà, riacquisita.
Ed in piazza San Pietro
in grande pellegrinaggio,
a' bolognesi andò dietro
con gli occhiali scuri, da sàggio.
Dentro alla calca e agli sbandi,
in mezzo a tutti i berrettini
cantava anche Gianni Morandi
con Pierferdinando Casini.
E parlava, parlava
con lui che lo stava a sentire,
mentre Bulåggna in San Pietro
non faceva che gioire...
Parlava in spagnolo e latino,
le lingue di ogni paese
e lui, col suo cappellino
traduceva in pavanese.
Ma sarà stato briaco...?!?
E dire che ha detto che ha smesso!
Dice che c'era anche il Flaco,
che gliel'aveva promesso!
E tutti in Vaticano
in mezzo alla folla infinita,
abbracci e strette di mano
con il papa gesuita.
Ma non ho ancora capito
mentre... (Continues)
dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
(sull'aria del "Frate")
Lo chiamavano "il Papa",
il nome di tutta una vita,
segno di una fede perduta,
ma ora, chissà, riacquisita.
Ed in piazza San Pietro
in grande pellegrinaggio,
a' bolognesi andò dietro
con gli occhiali scuri, da sàggio.
Dentro alla calca e agli sbandi,
in mezzo a tutti i berrettini
cantava anche Gianni Morandi
con Pierferdinando Casini.
E parlava, parlava
con lui che lo stava a sentire,
mentre Bulåggna in San Pietro
non faceva che gioire...
Parlava in spagnolo e latino,
le lingue di ogni paese
e lui, col suo cappellino
traduceva in pavanese.
Ma sarà stato briaco...?!?
E dire che ha detto che ha smesso!
Dice che c'era anche il Flaco,
che gliel'aveva promesso!
E tutti in Vaticano
in mezzo alla folla infinita,
abbracci e strette di mano
con il papa gesuita.
Ma non ho ancora capito
mentre... (Continues)
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2018/4/25 - 08:12
Non mi è mai piaciuto Francesco Guccini.
Non mi sono mai piaciuti il suo modo di cantare, la sua musica e la sua poesia.
Adesso lo so, perché... :)
Anche con questa sua l'ultima uscita da grande compositore consumato:
– Ma, Chopin, mah...
Così, non mi dispiace nemmeno. Per me è restato sempre dove stava.
Dicit
Non mi sono mai piaciuti il suo modo di cantare, la sua musica e la sua poesia.
Adesso lo so, perché... :)
Anche con questa sua l'ultima uscita da grande compositore consumato:
– Ma, Chopin, mah...
Così, non mi dispiace nemmeno. Per me è restato sempre dove stava.
Dicit
Krzysiek 2018/4/25 - 16:59
E si vede che a Guccini non è mai piaciuto Chopin... D'altra parte si sa che lui ascolta Bach. Quello che non capisco è come mai uno che dice che la sua canzone che lo rappresenta di più è libera nos domine poi se ne vada dal Papa...
Lorenzo 2018/4/25 - 18:06
C'è poco da capire. E così che va il mondo.
Io poi ascolto sia Bach che Chopin e Respighi di volta in volta. E tanti tanti altri, di ogni tempo e paese. Beethoven raramente, ma non mi azzardarei mai di liqudarlo con uno:
– mah... – essendo un cantautore di secondo ordine.
Ma Guccini conosce il Papa! Se lo può permettere :)
Una bella operazione di marketing reciproco :D
Chi conosce poi un po' la storia del secondo dopoguerra italiano lo sa bene che gente ha affluito nelle fila del PCI, una volta caduto il regime di Mussolini. Almeno la metà erano ex membri o silenziosi sostenitori del partito fascista.
Si vede che in Italia siamo arrivati al punto inverso della storia, e l'esempio ci danno i due "Grandi Franceschi".
A me personalmente, menomale, cambia poco.
Rimango sereno da polacco e ignorante che sono, ma posso capire almeno in parte, credo, il vostro sgomento :)
Saluti a tutti
Io poi ascolto sia Bach che Chopin e Respighi di volta in volta. E tanti tanti altri, di ogni tempo e paese. Beethoven raramente, ma non mi azzardarei mai di liqudarlo con uno:
– mah... – essendo un cantautore di secondo ordine.
Ma Guccini conosce il Papa! Se lo può permettere :)
Una bella operazione di marketing reciproco :D
Chi conosce poi un po' la storia del secondo dopoguerra italiano lo sa bene che gente ha affluito nelle fila del PCI, una volta caduto il regime di Mussolini. Almeno la metà erano ex membri o silenziosi sostenitori del partito fascista.
Si vede che in Italia siamo arrivati al punto inverso della storia, e l'esempio ci danno i due "Grandi Franceschi".
A me personalmente, menomale, cambia poco.
Rimango sereno da polacco e ignorante che sono, ma posso capire almeno in parte, credo, il vostro sgomento :)
Saluti a tutti
Krzysiek 2018/4/25 - 18:39
Croisades sanglantes contre les habitants de la Prusse et contre le Languedoc. Massacres de Mérindol. Massacres en Allemagne et en France au sujet de la Réforme. Massacres de la Saint-Barthélemy. Massacres d'Irlande. Massacres des vallées de Savoie. Massacres juridiques. Massacres de l'Inquisition. Emprisonnements, exils sans nombre pour des disputes sur l'ombre de l'âme. On jetterait tous les matins un oeil d'horreur sur ce catalogue de crimes religieux, et on dirait pour prière: "Mon Dieu, délivrez-nous du fanatisme!"
Voltaire, De la paix perpétuelle, 1769
Lorenzo da Ferney-Voltaire 2018/6/17 - 19:16
L'antisociale
Vi consiglio di aggiungere anche il testo della versione live dove canta solo l'antisociale, second me parecchio bello. Grazie in anticipo.
Jacopo Claudio Siffredi 2018/4/6 - 11:08
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Versione inglese dell'Equipe 84 - Traduzione di T. Scott
English version by Equipe 84 - Translation by T. Scott
Version anglaise : Equipe 84 - Traduction de T. Scott
Equipe 84'n englanninkielinen versio - T. Scottin käännös
[1967 : 29th september/Auschwitz (Imperial 1967)]
Dopo il grande successo in Italia del brano 29 settembre, anche la Equipe 84 tentò la strada della versione in inglese. Sul retro del disco la Equipe ha scelto di proporre Auschwitz, sempre tradotta in inglese, con grande attenzione alle parole originali scritte da Francesco Guccini, e una buona interpretazione in inglese di Maurizio Vandelli. - musicaememoria.com