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Author Modena City Ramblers

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Addio paura

Addio paura
2024

Feat. Modena City Ramblers

«Addio paura è un canto di guerra contro un presente e un futuro che vorremmo cambiare. Un inno per rimettersi in piedi, per sfidare la paura che troppe volte ci ferma, congela, inibisce. È un grido che vuole risvegliare il coraggio sopito che una volta avevamo, che faceva parte dei nostri giorni, che era nei nostri cuori e che ora sembra essersi perso, distratto dal mondo e dai mondi del nostro presente. Per tentare di innescare questo meccanismo di ribellione, oltre alla nostra voce e al nostro suono, abbiamo fortemente desiderato che ci fossero i Modena City Ramblers, gruppo che da sempre impersona, racconta, ispira e guida questo desiderio; il desiderio di urlare tutti più forte: Addio paura». 
Sarà che non è facile
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/5/11 - 09:50
Song Itineraries: Fear: mass control weapon
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Mia dolce rivoluzionaria

Mia dolce rivoluzionaria
[2006]
Album: Dopo il lungo inverno
Dopo il lungo inverno

Prologo - Quel giorno a primavera - La musica del tempo - Tota la sira - Oltre la guerra e la paura - Le strade di Crawford - Western Union - Mia dolce rivoluzionaria - Il paese delle meraviglie - Intermezzo - I prati di Bismantova - Mala Sirena - Mama Africa - Risamargo - La stagioun di delinqueint - Il treno dei folli - Come nuvole lontane - Stranger in Birkenau - Epilogo


Questa canzone a lungo è stata solo tra i commenti di Contessa. E' tra l'altro una delle canzoni dei MCR di cui ho sentito maggiori controversie.



Sabato in una mia sortita fiorentina siamo riusciti a rivederci tutti gli admin di questo sito. E sabato i MCR suonavano a Firenze. la citazione "pensare globale agire locale" è stata fatta dagli operai della GKN che hanno introdotto il concerto. E allora mi sono chiesto perché non potesse essere una CCG/AWS autonoma. Quindi eccola qui
Lei voleva la rivoluzione,
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/1/9 - 13:25
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Per quanto si muore

Per quanto si muore
2023
Altomare

feat. Ian Anderson, The One Who Sings (nome d’arte di Zolani Mahola)

“Per quanto si muore” chiude il cerchio, e come “Mediterranea” apriva il tema con i viaggi della speranza”, così questa ultima traccia racconta di viaggi che, purtroppo, finiscono con la morte. Una fine, che però, a differenza dell’epica antica, non regala eroi, ma solo disperati che, una volta morti, diventano anche oggetto di denigrazione.
rocknation.it
Padre Mediterraneo scalda ancora queste mie ali
(Continues)
Contributed by dq82 2023/7/6 - 12:27
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Fuocammare

Fuocammare
2023
Altomare

“Fuocoammare”, dal titolo del bel lavoro del 2016, diretto da Gianfranco Rosi, premiato nello stesso anno con l’Orso d’oro per il miglior film al Festival di Berlino, racconta le tragedie che ormai, purtroppo, sono diventate le moderne odissee, che non fanno più epica, ma solo chiacchiera, e per di più annoiata e disinteressata.
rocknation.it
Fuocammare, fuocammare, fuocammare, fuocammare
(Continues)
Contributed by dq82 2023/7/6 - 12:24
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Le guerre degli altri/Maledetti pacifisti

Le guerre degli altri/Maledetti pacifisti
2023
Altomare
Onore e gloria ai comandanti nelle guerre degli altri
(Continues)
Contributed by Dq82 2023/6/16 - 09:30
Song Itineraries: Damned drones, Heroes
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Dall'altra parte

Dall'altra parte
2023
Altomare
Chi muore ama tacere, (Continues)
Contributed by Dq82 2023/6/14 - 09:42
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Mediterranea

Mediterranea
2023
Altomare

feat. Luca Morino
Olio motore ruggine salsedine
(Continues)
Contributed by Dq82 2023/6/2 - 19:19
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Resistenza Globale

Resistenza Globale
2023
Altomare

feat. Punkreas
Resistenza Globale contro il vuoto che assale
(Continues)
Contributed by Dq82 2023/5/31 - 18:59
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Il paese delle meraviglie

Il paese delle meraviglie
[2006]
Album: Dopo il lungo inverno
Dopo il lungo inverno

Prologo - Quel giorno a primavera - La musica del tempo - Tota la sira - Oltre la guerra e la paura - Le strade di Crawford - Western Union - Mia dolce rivoluzionaria - Il paese delle meraviglie - Intermezzo - I prati di Bismantova - Mala Sirena - Mama Africa - Risamargo - La stagioun di delinqueint - Il treno dei folli - Come nuvole lontane - Stranger in Birkenau - Epilogo
Nel paese delle meraviglie
(Continues)
Contributed by Dq82 2023/5/4 - 12:38
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Impronte

Impronte
2022
Venti

feat. Davide "Dudu" Morandi e Massimo "Ice" Ghiacci dei Modena City Ramblers, Lorenzo Monguzzi, Marino Severini, Luca Lanzi della Casa del vento, Itaiata De Sà dei Negrita
Sono le impronte che lasciano il segno
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/10/10 - 10:42
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Ramblers blues

Ramblers blues
[2004]
Album: "Viva la Vida, Muera la Muerte!"

con “Ramblers Blues” il tono generale (del disco) si fa più pensoso, più riflessivo: “C’è bisogno di aguzzare la vista/ per capire chi sono gli amici /bisognerebbe restare svegli / per scoprire tutti i nemici / ci vorrebbe un paio di scarpe nuove / per partire, scappare lontano / … / Non c’è bisogno di una foto ingiallita / per vedere quanto siamo cambiati / Bisognerebbe fermarsi in tempo / non aver fretta, ma rallentare”. E forse questa potrebbe essere letta un po’ come la poetica del disco.
bielle.org
C'è bisogno di aguzzare la vista
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/5/31 - 08:37
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Sciopero

Sciopero
2022
Homines
feat.Modena City Ramblers
Testo: Gigi Sanna
Musica: Davide Guiso
Ci han traditi un'altra volta
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/4/24 - 13:00
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Litera a sa mamma

Litera a sa mamma
2021
Lussu, un'omine, una vita

feat Modena City Ramblers

trascritto all'ascolto (con gravissime lacune sul sardo)
Cara madre il fascismo è un brutto mostro
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/1/31 - 17:36
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Bella Italia

Bella Italia
2019
Raccontami una storia

feat Modena City Ramblers

Due anni fa crollava il ponte Morandi, 43 persone sono morte.
Noi lo abbiamo inserito nel nostro video #bellaitalia come simbolo di un paese svenduto, abbandonato e violentato dagli interessi politici e economici.
Dove i colpevoli non vengono quasi mai puniti, dove la sicurezza passa in secondo piano e chi ci rimette sono sempre i cittadini.
Facebook
 Si è giocata la fiducia la politica,
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/8/28 - 16:04
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La mia gente

La mia gente
1996
La grande famiglia

Questa canzone mi è tornata in mente ascoltando un discorso di Marino Severini: infatti dice spesso che non è vero che "La storia siamo noi", che noi siamo le "storie" quelle che raccontiamo con le canzoni, quelle degli ultimi, dei perdenti e dei dimenticati, dei lavoratori... insomma, questa brevissima canzone racconta tutto questo...
La mia gente non ha certo un nome
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/5/2 - 11:21
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The Old Main Drag

The Old Main Drag
(1985)
dal secondo album dei Pogues "Rum Sodomy & the Lash" prodotto da Elvis Costello

La musica di questa canzone (credo ripresa da un tradizionale irlandese ma non sono riuscito a trovare quale) spingerà qualcuno in Italia a cantarci sopra "Che roba, contessa..." infatti i Modena City Ramblers la utilizzarono nelle strofe per cantare la storica Contessa di Paolo Pietrangeli.

La canzone originale dei Pogues racconta invece una storia di povertà, disperazione e di violenza poliziesca. Un sedicenne approda nel quartiere a luci rosse di Londra The Old Main Drag, appunto, per le strade di Soho.

La storia ha risvolti autobiografici. Nella sua biografia A Drink with Shane MacGowan, il cantante racconta che, arrestato una sera per avere apparentemente rubato una sedia da un pub, fu picchiato duramente per venti minuti in una cella di detenzione.
When I first came to London I was only sixteen
(Continues)
2020/5/1 - 19:53
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Modena - Milano

Modena - Milano
[2016]
Album : Il lato ruvido
feat. Modena City Ramblers

Un brano che narra l'amicizia tra due band, Punkreas e Modena City Ramblers, un bel brano irish-punk.
ma la strofa
"Raccontar le cose per quelle che non sono
C'è chi n'ha fatto un'arte, una sporca abilità
Far credere alla gente di essere unti dal Signore
Quando invece son fantocci senza alcuna dignità"

ne fa una CCG a tutti gli effetti.
Nel far trucchi meschini, inganni e trabocchetti
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/6/23 - 17:15
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Vendemmia

Vendemmia
2010
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle

Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (Continues)
Ecco un'altra prosaica licenza
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/31 - 18:04
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Differenza di idee

Differenza di idee
2010
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle

Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (Continues)
E cadono cadono le bianche faldelle
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/31 - 17:45
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La storia

La storia
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

La Storia con la S maiuscola, da sempre fatta dai potenti, che stritola innumerevoli vite destinate invincibilmente al ruolo di vittime. La stessa Storia che culmina nel “punto di orrore definitivo”, come lo definisce Elsa Morante, rappresentato dal Ventesimo Secolo.
loudvision.it

E poi sui prati lasciammo
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:31
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Dell’inizio e la fine

Dell’inizio e la fine
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il tragico epilogo. Ida trova in casa il piccolo Useppe privo di vita (anche lui, come la madre, affetto da epilessia) e viene sopraffatta dal dolore fino ad impazzire. Nella sua mente ruotano le scene dell’intera Storia umana, che percepisce come le spire di un assassinio interminabile. Il brano è una celebrazione della vita in tutte le sue forme, con la sua mortuarietà contrapposta alla Storia.
loudvision.it

Ora rimpiangi la notte
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:25
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Nel rifugio, l'Idea

Nel rifugio, l'Idea
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Stefano Disegni: armonica

Sempre Davide, nello stesso anno, arriva nel rifugio di Pietralata presentandosi con il falso nome di Carlo Vivaldi. Stremato e privo di forze, racconta parte della sua storia: arrestato per la propaganda anarchica, ebreo latitante, rinchiuso nelle “anticamere della morte”, viene caricato in un treno merci di deportati dal quale riesce miracolosamente a fuggire mescolandosi tra i cadaveri. Nel brano si fa riferimento anche alle quattro giornate di Napoli del ’43.
loudvision.it


Ida in... (Continues)
A dispetto della bocca impastata dal bere
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:21
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Ceteri desunt

Ceteri desunt
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Nell’immediato dopoguerra Davide Segre si reca a Mantova, nella sua casa paterna. Sa che tutta la sua famiglia è stata deportata nel 1943 ad Auschwitz-Birkenau, dove nessuno di loro è sopravvissuto. Trova stanze abbandonate e vuote, dove gli oggetti di famiglia sono rimasti immobili nel tempo.loudvision.it

Ora Davide torna a casa
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:15
Song Itineraries: Extermination camps
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Luglio '43

Luglio '43
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il 10 luglio 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia. Una mattina Ida e Useppe vengono sorpresi in strada dal bombardamento che devasta San Lorenzo: un inferno da cui escono miracolosamente illesi, ma nel quale morirà Blitz – il loro primo cane – tra la disperazione di Useppe. Perduta la loro casa sotto le bombe, trovano ricovero insieme a un gruppo di sinistrati, in un caseggiato fatiscente nel quartiere di Pietralata. Il 25 luglio dello stesso anno Mussolini viene deposto e arrestato dal re: cade il fascismo.
loudvision.it


Ida... (Continues)
Per Ida la borgata con i suoi abitanti
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:06
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Il potere

Il potere
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Sara Benvenuti: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

La canzone descrive l’episodio iniziale del romanzo della Morante: nel gennaio del ‘41 il giovane soldato tedesco Gunther – una semplice recluta – si aggira malinconico per il quartiere San Lorenzo nella vana ricerca di un bordello. Il suo girovagare lo conduce ben presto in un’osteria, dove si ubriaca di vino. Stordito dall’alcool, esce dal locale riprendendo a camminare per le strade del rione: quando vede Ida Ramundo incamminarsi verso il portone di casa, le si avvicina risoluto. Per lei –... (Continues)
Il soldato non si distingueva
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/11 - 18:45
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Anaciclosi

Anaciclosi
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Sara Benvenuti: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Anaciclosi, con Sara Benvenuti, rientra in ranghi molto placati a livello sonoro, con la chitarra classica che detta i ritmi e il flauto che aggiunge qualche nota più acuta.

La descrizione degli ultimi giorni dell’occupazione tedesca dentro Roma città aperta, quando la città diventa un triste luogo per avvoltoi, i soli a nutrirsi a sazietà. Qualche anno dopo, nel 1947, la guerra è finita; ma non la rabbia e la disperazione di Davide, che in un’osteria tiene un lungo discorso sull’anarchia e... (Continues)
Negli alberghi di lusso
(Continues)
Contributed by DQ82 2018/12/29 - 17:14
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L'anarchia

L'anarchia
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Marco Rovelli: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Brano che narra la storia di Giuseppe Ramundo (il padre di Ida), maestro anarchico calabrese.

Di famiglia contadina, da bambino rimane leggermente storpio a causa di un incidente in campagna. Successivamente i genitori si arrangiano in modo da farlo studiare, mandandolo ad istruirsi dai preti: ma l’esperienza pretesca e padronale non farà che attizzare la sua fede ostinata verso l’anarchia (professarla gli era negato, perfino dalla moglie fra le mura della propria casa).

Giuseppe Ramundo esce... (Continues)
Nei campi quando il sangue
(Continues)
Contributed by DQ82 2018/12/29 - 16:57
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Classe borghese

Classe borghese
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Nicola Pecci: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Classe Borghese (con Nicola Pecci) torna a toni drammatici, con un inizio tranquillo a livello di suoni e un climax drammatico inevitabile. Il personaggio centrale, così come nella precedente Classe operaia, è Davide Segre.

È il racconto di una delle prime ferite di Davide Segre, che segnerà per sempre la sua esistenza con l’inizio dell’odio nei confronti della propria famiglia. A soli 11 anni prende coscienza di far parte di una classe, quella borghese, che definisce teppa del mondo al cospetto... (Continues)
Davide ha un ricordo:
(Continues)
Contributed by DQ82 2018/12/29 - 16:39
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Classe operaia

Classe operaia
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Tiziano Mazzoni: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il disco è un concept album ispirato da "La Storia" di Elsa Morante, che narra la vita della maestra ebrea Ida Rambundo e dei suoi due figli durante e dopo la seconda guerra mondiale.

In “Classe operaia” il protagonista è Davide Segre, appartenente alla classe borghese che decide di farsi assumere temporaneamente in una fabbrica per conoscere le condizioni di schiavitù degli operai.
«Davide è un idealista. Crede nei propri ideali e li persegue a costo della sua stessa vita. Rinnega la propria... (Continues)
Nacque dentro a un vizio sociale
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/11 - 11:18
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Ida in lotta

Ida in lotta
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Valentina Reggio: voce

Il disco comincia con il brano ispirato ad una delle parti centrali – e più drammatiche – del romanzo “La Storia”: la lotta quotidiana della maestra elementare Ida Ramundo, assieme al piccolo Giuseppe (soprannominato Useppe), contro la miseria e la fame; mentre sta rincasando, la donna incontra alcune persone provenire dalla piazza principale del quartiere con pacchi di farina in mano ricevuti dai tedeschi.

La macabra propaganda nazista li immortala, tra fotografi e macchine da presa, mentre distribuiscono viveri alla popolazione. Nel brano si accenna anche al comandante tedesco Kurt Malzer, che si faceva... (Continues)
Eccomi qui, in fila per una minestra economica
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/11/30 - 09:03
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Sogneremo pecore elettriche?

Sogneremo pecore elettriche?
2017
Mani come rami, ai piedi radici

Il brano è ispirato a una pellicola realmente fantascientifica di Ridley Scott, Blade Runner, figlia di un romanzo distopico di Philip K. Dick: Il cacciatore di androidi. Ci rassegneremo a contemplare un mondo robotico, un uomo-macchina privo di sensibilità e che avrà come estensione del proprio corpo i sistemi di finta partecipazione che lo imprigionano da ormai un decennio?

Dudu chiarisce le intenzioni dell’invettiva folk:

Abbiamo voluto gridare questa domanda, che resta senza risposta. È difficile capire dove stiamo andando. Il confine tra restare umani e fare il passo più lungo della gamba è davvero sottile. Oggi rischiamo di estraniarci e lo vediamo nel modo di fare comunicazione, di fare politica. Il web, cinque-sei righe per dire qualcosa, quando ieri per comunicare c’era dietro un lavoro, una ricerca, finalizzata a esprimere la propria operazione.... (Continues)
Distanza, misura e distanza, tra un atomo e la speranza
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/8/12 - 07:48
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Sankara

Sankara
2015
19h07

Il nostro sito è un sito di storie e memoria.
La storia che voglio raccontare è quella di una comunità legata ai Gang. Gianluca Spirito, voce e polistrumentista dei Ned Ludd, ora nei Modena City Ramblers, in occasione del crowdfunding per Sangue e Cenere dei Gang nel 2015 decise di organizzare a Roma una sorta di concerto evento e lo intitolò Que Viva Gang. Da allora se ne sono svolti più di 20, con numerosi ospiti: Legittimo Brigantaggio, Quelli di Anarres, Simone Saccucci, Francesco Di Gregorio, Massimo Ghiacci, Francesco Moneti, Massimo Giuntini. Ultimo a entrare nella "comunità" è stato Fabio Prata, autore del libro Una schiavitù chiamata emigrazione, libro che parte da alcune canzoni e indaga sulle cause della migrazione.

Tra i personaggi del suo libro c'è Thomas Sankara:
« Les masses populaires en Europe ne sont pas opposées aux masses populaires en Afrique. Mais ceux qui veulent exploiter l’Afrique, ce sont les mêmes qui exploitent l’Europe. Nous avons un ennemi commun. »
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/4/26 - 10:45
Song Itineraries: Thomas Sankara
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Fiorella Mannoia: Il cielo d'Irlanda

Fiorella Mannoia: Il cielo d'Irlanda
1992
Nell'album di Fiorella Mannoia: I treni a vapore

Testo e musica di Massimo Bubola
che lo pubblicherà successivamente in "Dopo il lungo addio" (1994)

Questa è una di quelle canzoni che ti rimangono dentro.... forse la prima canzone irlandese che abbia sentito, o più correttamente di sapore "irish", una di quelle canzoni che mi ha fatto scoprire e innamorare dell'Irlanda e della musica irlandese quando avevo 14 anni. Si aggiunga che è stata interpretata da praticamente tutti i gruppi che ho seguito da ragazzo, e che talvolta seguo ancora, quelli per cui ho macinato e macino chilometri.
L'hanno interpretata negli anni Nomadi, Danilo Sacco, Stefano "Cisco" Bellotti, Meneguinness, Servi Disobbedienti, Francesco Moneti con Marco Sonaglia
Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/13 - 17:14
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L'orrore

L'orrore
2017
Testo e musica di Marco Cantini
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria

E' con questo singolo dal titolo “L’Orrore” che il cantautore toscano Marco Cantini torna in scena sempre collegando alla musica concetti testuali e contenuti assai impegnativi ed interessanti.

Il brano accenna ad uno dei momenti iniziali del romanzo “La Storia”: siamo nel gennaio del 1941 a Roma, un giovane militare del Reich vaga alla ricerca di un bordello nel quartiere San Lorenzo. Durante la sua infruttuosa ricerca vede Ida Ramundo, una maestra elementare ebrea che sta rincasando. La donna – convinta che il tedesco sia giunto lì per arrestarla – viene avvicinata dal soldato che si introduce nella sua casa e lì... (Continues)
E la babele terrestre
(Continues)
Contributed by dq82 2017/8/31 - 14:48
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Mani in tasca, rami nel bosco

Mani in tasca, rami nel bosco
2017
Mani come rami, ai piedi radici

Mani in tasca, rami nel bosco, dove il testo spicca sulla musica ed è in grado di smuovere la nostra coscienza facendoci riappropriare delle speranze perdute, lasciandoci in bocca il gusto straziante della rinascita e della vita attraverso metafore in peno stile MCR.
tuttorock.net
Leggera come se nulla potesse cambiarla
(Continues)
Contributed by dq82 2017/5/6 - 20:26
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Volare controvento

Volare controvento
2017
Mani come rami, ai piedi radici

Primo singolo e primo video ufficiale del nuovo album dei MCR, album meno esplicitamente combat, se vogliamo meno "radicato" nell'attualità o nella storia rispetto al precedente, a dispetto del titolo. Ma questa mi sembra una CCG a pieno titolo, indica dei comportamenti controvento, contro chi semina violenza e per chi distribuisce pace e amore. Anche il video, che vede la regia di Andrea Fontanesi e che vede protagonisti della band ma nei panni di marionette umane che suonano per una platea di bambini, indica che spesso siamo marionette inconsapevoli, ma che è facile liberarci dai fili che ci muovono.
C'è chi cerca amore, e chi amore trova
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/1 - 14:54
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Modena City Ramblers: Quacet putèin

Modena City Ramblers: Quacet putèin
2016
Primo brano del prossimo disco (uscita prevista marzo 2017) reso noto dai Modena City Ramblers.
Registrato in presa diretta al VoxRecording di Reggio Emilia

2017
Mani come rami, ai piedi radici
Quacet putèin c'al tira un bròt vèint
(Continues)
Contributed by dq82 2017/1/12 - 15:18
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The Waterboys: Fisherman's Blues

The Waterboys: Fisherman's Blues
1988
The Waterboys
Fisherman's blues

The Fisherman's blues è il quarto disco e il più famoso dei Waterboys. Il testo è di Mike Scott, la musica sempre di Scott con il contributo di un "certo" Steve Wickham, il più grande fiddle rock player (suona il violino in Sunday Bloody Sunday degli U2 per intenderci). Il testo è ispirato alla poesia The Night Mail di W.H. Auden.
Il brano si riferisce alla fuga da una qualche prigione, più precisamente una relazione che si è trasformata in una prigione.
Il brano fu registrato in un giorno nei Windmill Lane Studio di Dublino (gli stessi degli U2) insieme a una dozzina di altre canzoni (nel 2006 fu rieditato l'album con l'intera sessione di registrazione di quest'album).

Fisherman's blues è il brano più riprodotto dei Waterboys dal Giappone agli Stati Uniti d'America, passando per l'Italia (Modena City Ramblers) e la Spagna.
songfacts
I wish I was a fisherman
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/17 - 18:11
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La legge giusta

La legge giusta
15 anni dopo sembra che la famosa "opinione pubblica" sia rimasta al "l'hai ucciso tu con il tuo sasso" o al "se l'è cercata. Cosa ci faceva li' con un passamontagna" o all'"attacco con l'estintore alla indifesa camionetta". Chi prova a tenere viva la memoria di quei giorni viene preso di mira dalla versione moderna e social delle squadracce fasciste, come e' accaduto a Zerocalcare.

Chiediamo quindi in primo luogo a tutti, compresi quelli che capitassero per caso qui e che fanno parte di questa famosa "opinione pubblica" che continua a nutrirsi di luoghi comuni, di provare almeno ad informarsi. Un buon punto di inizio e' questo articolo di Wu Ming
CCG Staff 2016/7/20 - 11:14
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L'unica superstite

L'unica superstite
LA ÚNICA SOBREVIVIENTE
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/7/15 - 02:48
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Al Dievel (La marcia del Diavolo)

Al Dievel (La marcia del Diavolo)

"... Soñabamos con un mundo diferente, un mundo de libertad, un mundo de justicia, un mundo de paz y un mundo de fraternidad y serenidad. Tengo 85 años, y desde entonces han pasado sesenta, y por desgracia ése mundo no existe... Así que, reflexionen, razonen con la cabeza y continúen nuestra lucha... "

(Germano Nicolini, al final de la canción)
AL DIABLO (LA MARCHA DEL COMANDANTE DIABLO)
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/7/11 - 21:43
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L'amore ai tempi del caos

L'amore ai tempi del caos
El AMOR EN LOS TIEMPOS DEL CAOS
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/7/11 - 20:39
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Il Sentiero

Il Sentiero
EL SENDERO
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/7/10 - 02:29
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Terra del fuoco

Terra del fuoco
TIERRA DEL FUEGO
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/7/3 - 03:49
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Coi piedi per terra

Coi piedi per terra
FEET ON THE GROUND
(Continues)
Contributed by Yarikh 2016/7/1 - 15:39
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Cent'anni di solitudine

Cent'anni di solitudine
CIEN AÑOS DE SOLEDAD
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/6/28 - 02:52
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Il ritorno di Paddy Garcia

Il ritorno di Paddy Garcia
Paddy García es un personaje de fantasía que hace homenaje a aquellos héroes que han luchado contra la injusticia. Paddy es producto del encuentro entre dos culturas distantes pero semejantes, Irlanda y América Latina, de ahí el nombre Paddy, popular en las tierras irlandesas y el apellido García el más común entre los latinos.

A pesar de que no se tiene registro de irlandeses que hayan luchado en la Revolución Mexicana, como si lo hay de muchos otros extranjeros que participaron en la guerra -como el italiano Peppino Garibaldi (nieto de Giuseppe Garibaldi), entre otros- existe un pasaje memorable en el imaginario de los mexicanos durante la guerra entre México y los Estados Unidos en la que un batallón entero del ejército norteamericano conocido como el Batallón de San Patricio, conformado principalmente por inmigrantes irlandeses, desertó para unirse a las filas mexicanas.
EL REGRESO DE PADDY GARCÍA
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/6/25 - 04:54
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Transamerika

Transamerika
TRANSAMERIKA
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/6/25 - 03:47
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Carretera Austral

Carretera Austral
La Carretera Austral es un camino de grava de aproximadamente 1000 km de largo, construido en 1979 por el régimen militare de Pinochet, que parte de Puerto Montt y llega hasta el extremo sur de la Patagonia Chilena; un camino completamente inutilizable que servía para hacer movimientos militares para salvaguardar la frontera chileno-argentina.
(de La Grande Famiglia)
LA CARRETERA AUSTRAL
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/6/24 - 03:47
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I cento passi

I cento passi
LOS CIEN PASOS
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/6/24 - 03:21
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Newroz

Newroz
NEWROZ
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/6/23 - 01:13
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Lettera dal fronte

Lettera dal fronte
CARTA DEL FRENTE
(Continues)
Contributed by Santiago 2016/6/21 - 00:06
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Quarant'anni

Quarant'anni
La Repubblica ha ormai settant'anni e non sembra messa molto meglio dei tempi di questa canzone. Pero' non capisco perché "quarant'anni" se la canzone e' del 1993/94 quando la Repubblica Italiana di anni ne aveva quasi cinquanta. Comunque siam sempre allo stesso punto tra massoni, puttanieri, cazzari e berlusconi.
Leonardo 2016/6/2 - 15:57
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Gufo nero

Gufo nero
Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015.

Il canto appare nel primo Canzoniere popolare del 1948 con il sottotitolo ≤Canto di montagna≥; con il titolo ≤Canzone dei ribelli≥, medesime le parole, si trova nei due canzonieri popolari editi successivamente a Reggio Emilia: Canzoni Partigiane , s.d., ma fine anni ’40; Canti della Gioventù, s.d., ma anni ’50. Maria Franceschini(1911-1997) testimoniò di averla ascoltata a Mancasale - nel forese di Reggio Emilia, dove era sfollata con la famiglia dall’inizio dei bombardamenti sulla città- dai partigiani Roberto Redeghieri “Baracca” (77° SAP, Squadre di Azione Patriottica) e Remo Redeghieri “Cherubino” (garibaldino dal maggio ’44). Veniva cantata sull’aria della prima guerra mondiale Addio padre e madre addio. Nella versione partigiana la si ritrova più facilmente con... (Continues)
La canzone dei ribelli (O Germania)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/4/29 - 15:52

Noi siamo partigiani russi

Noi siamo partigiani russi
[1945]
Parole di Viktor Pirogov, soldato sovietico, prigioniero di guerra, sfuggito ai tedeschi e finito nel reggiano a combattere prima nella “Banda Cervi”, poi coi garibaldini, con il nome di battaglia di “Modena”.
Su di un aria popolare russa.
Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015.

Di questo canto ne dà conto Giuseppe Carretti, il partigiano “Dario”, a lungo presidente dell’ANPI di Reggio Emilia, nel volume a carattere etico-storiografico I giorni della grande prova. Appunti per una storia della Resistenza a Cadelbosco, 1964 [cfr. p. 167, III° ed., 2005]. La paternità e attribuita a Viktor Pirogov “Modena”, già nel primo gruppo di azione con i Cervi, poi nominato comandante del “Battaglione Russi” di stanza a Miscoso (con la 144° Brigata Garibaldi, attiva in Val d’Enza). Il 6 marzo 1945 questa formazione... (Continues)
Noi siamo partigiani russi e lottiamo per la libertà
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/29 - 14:29
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Dirty Old Town

Dirty Old Town
"Dirty old town" di Ewan mcColl è diventata nell'immaginario collettivo una canzone irlandese, anche se l'autore è inglese, perché popolare nella versione dei Pogues, nostra band di riferimento fin dagli inizi. Non c'è gruppo che non si sia cimentato con questa canzone, non c'è festa di San Patrizio che non l'abbia in scaletta. E naturalmente anche noi quando suoniamo a Irlanda in festa.
Modena City Ramblers

dq82 2016/3/17 - 11:28
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L'unica superstite

L'unica superstite
Ricostruzione della strage



trailer de "La rugiada di San Giovanni" film sulla strage. Musiche di Beppe Carletti dei Nomadi
dq82 2016/3/10 - 12:58
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The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]

The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]
HERE'S TO YOU
Campagna di Amnesty International

Ancora oggi i diritti umani vengono costantemente violati in Italia e nel mondo.
Per questo ti chiediamo di cantare “Here’s to you” e far sentire la tua voce.
Con i contributi che raccoglieremo realizzeremo un unico videoclip, per mostrare ai Sacco e Vanzetti del mondo che non sono soli e che la lotta alle ingiustizie non è finita.
Da oltre 50 anni Amnesty International lotta per tutti coloro che subiscono violazioni dei diritti umani. Mobilitiamo le persone per fare pressioni sui governi perché i diritti umani siamo rispettati.
Sempre. Ovunque.

herestoyou.it

Tra i musicisti che hanno già aderito al messaggio: Modena City Ramblers, Bocephus King, Enrico Ruggeri, Moltheni, Lillo Stefano Fresi e Fausto Brizzi, Moni Ovadia, Paola Turci, Tullio De Piscopo, Gregory Porter, Stefano Bollani, Ron, Ascanio Celestini, Perturbazione, Francesco... (Continues)
dq82 2016/3/9 - 16:07
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The trumpets of Jericho

The trumpets of Jericho
Modena City Ramblers at CATERPILLAR AM del 25/12/2015
Medley Trumpets of Jericho/War is over

Video
History should teach us something
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/24 - 16:15
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Al Pivarol C'al Vin Dal Ciel (The Brave Scottish Piper)

Al Pivarol C'al Vin Dal Ciel (The Brave Scottish Piper)
Dopo Villa ora Kirpatrick suona la cornamusa in Cielo
da Redacon

David, l’ex boy scout scozzese, rintracciato dal giornalista Matteo Incerti, suonando il celebre strumento nell’assalto al Comando nazifascista di Albinea evitò la rappresaglia sugli abitanti. Il suo paracadute divenne abito nuziale per Albertina Magliani Giampellegrini, contattata tramite un articolo di Redacon. Una vicenda musicata dai Modena City Rambles. Si è spento nella sua casa a Girvan

Il cielo ha un suonatore di cornamusa in più. David Kirkpatrick, il ‘mad piper’ scozzese di OperazioneTombola, l’attacco Alleato-partigiano al comando tedesco della Linea Gotica occidentale a Botteghe d’Albinea il 27 marzo 1945 è spirato serenamente all’età di 91 anni a Girvan, sua città natale. Le sue gesta sono legate ad uno dei più importanti episodi della Resistenza. Negli ultimi 5 anni si erano di nuovo incrociate con le vite... (Continues)
dq82 2016/1/7 - 07:30
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La banda del sogno interrotto

La banda del sogno interrotto
THE GANG OF THE BROKEN DREAM
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2015/12/31 - 00:54
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Il ballo di Aureliano

Il ballo di Aureliano
LA KANTO DE AURELIANO
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2015/12/31 - 00:40
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Barbara

Barbara
2015
Nemici

feat. Modena City Ramblers
Lei se la ricorda quella strada,
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/23 - 10:36
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Curre curre guagliò

Curre curre guagliò
Versione live dalla tournee con i Modena City Ramblers

dq82 2015/11/10 - 12:14
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Il ballo di Aureliano

Il ballo di Aureliano
Tradotto in inglese da ZugNachPankow
Translated by ZugNachPankow
THE DANCE OF AURELIANO
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2015/11/7 - 19:48
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Una Perfecta Excusa

Una Perfecta Excusa
l'ho tolta dagli extra... secondo me ci sta in tutto e per tutto! Se non per altro per "Dejar la puerta abierta a todo caminante"... Secondo me una delle migliori cose che abbiano scritto i MCR dopo i fasti dei primi due album...
Lorenzo 2015/10/5 - 22:56
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Prima, seconda, terza qualità (Pasta nera)

Prima, seconda, terza qualità (Pasta nera)
Pasta nera è anche il titolo di una canzone dei Modena City Ramblers e parla appunto dei "viaggi della speranza" dei bambini del Sud verso il Nord, di cui tratta il documentario di Alessandro Piva
dq82 2015/9/30 - 00:33




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