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Author Modena City Ramblers

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Differenza di idee

Differenza di idee
2010
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle

Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (Continues)
E cadono cadono le bianche faldelle
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/3/31 - 17:45
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La storia

La storia
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

La Storia con la S maiuscola, da sempre fatta dai potenti, che stritola innumerevoli vite destinate invincibilmente al ruolo di vittime. La stessa Storia che culmina nel “punto di orrore definitivo”, come lo definisce Elsa Morante, rappresentato dal Ventesimo Secolo.
loudvision.it

E poi sui prati lasciammo
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:31
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Dell’inizio e la fine

Dell’inizio e la fine
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il tragico epilogo. Ida trova in casa il piccolo Useppe privo di vita (anche lui, come la madre, affetto da epilessia) e viene sopraffatta dal dolore fino ad impazzire. Nella sua mente ruotano le scene dell’intera Storia umana, che percepisce come le spire di un assassinio interminabile. Il brano è una celebrazione della vita in tutte le sue forme, con la sua mortuarietà contrapposta alla Storia.
loudvision.it

Ora rimpiangi la notte
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:25
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Nel rifugio, l'Idea

Nel rifugio, l'Idea
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Stefano Disegni: armonica

Sempre Davide, nello stesso anno, arriva nel rifugio di Pietralata presentandosi con il falso nome di Carlo Vivaldi. Stremato e privo di forze, racconta parte della sua storia: arrestato per la propaganda anarchica, ebreo latitante, rinchiuso nelle “anticamere della morte”, viene caricato in un treno merci di deportati dal quale riesce miracolosamente a fuggire mescolandosi tra i cadaveri. Nel brano si fa riferimento anche alle quattro giornate di Napoli del ’43.
loudvision.it


Ida in... (Continues)
A dispetto della bocca impastata dal bere
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:21
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Ceteri desunt

Ceteri desunt
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Nell’immediato dopoguerra Davide Segre si reca a Mantova, nella sua casa paterna. Sa che tutta la sua famiglia è stata deportata nel 1943 ad Auschwitz-Birkenau, dove nessuno di loro è sopravvissuto. Trova stanze abbandonate e vuote, dove gli oggetti di famiglia sono rimasti immobili nel tempo.loudvision.it

Ora Davide torna a casa
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:15
Song Itineraries: Extermination camps
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Luglio '43

Luglio '43
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il 10 luglio 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia. Una mattina Ida e Useppe vengono sorpresi in strada dal bombardamento che devasta San Lorenzo: un inferno da cui escono miracolosamente illesi, ma nel quale morirà Blitz – il loro primo cane – tra la disperazione di Useppe. Perduta la loro casa sotto le bombe, trovano ricovero insieme a un gruppo di sinistrati, in un caseggiato fatiscente nel quartiere di Pietralata. Il 25 luglio dello stesso anno Mussolini viene deposto e arrestato dal re: cade il fascismo.
loudvision.it


Ida... (Continues)
Per Ida la borgata con i suoi abitanti
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:06
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Il potere

Il potere
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Sara Benvenuti: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

La canzone descrive l’episodio iniziale del romanzo della Morante: nel gennaio del ‘41 il giovane soldato tedesco Gunther – una semplice recluta – si aggira malinconico per il quartiere San Lorenzo nella vana ricerca di un bordello. Il suo girovagare lo conduce ben presto in un’osteria, dove si ubriaca di vino. Stordito dall’alcool, esce dal locale riprendendo a camminare per le strade del rione: quando vede Ida Ramundo incamminarsi verso il portone di casa, le si avvicina risoluto. Per lei –... (Continues)
Il soldato non si distingueva
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/11 - 18:45
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Anaciclosi

Anaciclosi
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Sara Benvenuti: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Anaciclosi, con Sara Benvenuti, rientra in ranghi molto placati a livello sonoro, con la chitarra classica che detta i ritmi e il flauto che aggiunge qualche nota più acuta.

La descrizione degli ultimi giorni dell’occupazione tedesca dentro Roma città aperta, quando la città diventa un triste luogo per avvoltoi, i soli a nutrirsi a sazietà. Qualche anno dopo, nel 1947, la guerra è finita; ma non la rabbia e la disperazione di Davide, che in un’osteria tiene un lungo discorso sull’anarchia e... (Continues)
Negli alberghi di lusso
(Continues)
Contributed by DQ82 2018/12/29 - 17:14
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L'anarchia

L'anarchia
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Marco Rovelli: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Brano che narra la storia di Giuseppe Ramundo (il padre di Ida), maestro anarchico calabrese.

Di famiglia contadina, da bambino rimane leggermente storpio a causa di un incidente in campagna. Successivamente i genitori si arrangiano in modo da farlo studiare, mandandolo ad istruirsi dai preti: ma l’esperienza pretesca e padronale non farà che attizzare la sua fede ostinata verso l’anarchia (professarla gli era negato, perfino dalla moglie fra le mura della propria casa).

Giuseppe Ramundo esce... (Continues)
Nei campi quando il sangue
(Continues)
Contributed by DQ82 2018/12/29 - 16:57
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Classe borghese

Classe borghese
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Nicola Pecci: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Classe Borghese (con Nicola Pecci) torna a toni drammatici, con un inizio tranquillo a livello di suoni e un climax drammatico inevitabile. Il personaggio centrale, così come nella precedente Classe operaia, è Davide Segre.

È il racconto di una delle prime ferite di Davide Segre, che segnerà per sempre la sua esistenza con l’inizio dell’odio nei confronti della propria famiglia. A soli 11 anni prende coscienza di far parte di una classe, quella borghese, che definisce teppa del mondo al cospetto... (Continues)
Davide ha un ricordo:
(Continues)
Contributed by DQ82 2018/12/29 - 16:39
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Classe operaia

Classe operaia
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Tiziano Mazzoni: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il disco è un concept album ispirato da "La Storia" di Elsa Morante, che narra la vita della maestra ebrea Ida Rambundo e dei suoi due figli durante e dopo la seconda guerra mondiale.

In “Classe operaia” il protagonista è Davide Segre, appartenente alla classe borghese che decide di farsi assumere temporaneamente in una fabbrica per conoscere le condizioni di schiavitù degli operai.
«Davide è un idealista. Crede nei propri ideali e li persegue a costo della sua stessa vita. Rinnega la propria... (Continues)
Nacque dentro a un vizio sociale
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/11 - 11:18
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Ida in lotta

Ida in lotta
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Valentina Reggio: voce

Il disco comincia con il brano ispirato ad una delle parti centrali – e più drammatiche – del romanzo “La Storia”: la lotta quotidiana della maestra elementare Ida Ramundo, assieme al piccolo Giuseppe (soprannominato Useppe), contro la miseria e la fame; mentre sta rincasando, la donna incontra alcune persone provenire dalla piazza principale del quartiere con pacchi di farina in mano ricevuti dai tedeschi.

La macabra propaganda nazista li immortala, tra fotografi e macchine da presa, mentre distribuiscono viveri alla popolazione. Nel brano si accenna anche al comandante tedesco Kurt Malzer, che si faceva... (Continues)
Eccomi qui, in fila per una minestra economica
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/11/30 - 09:03
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Sogneremo pecore elettriche?

Sogneremo pecore elettriche?
2017
Mani come rami, ai piedi radici

Il brano è ispirato a una pellicola realmente fantascientifica di Ridley Scott, Blade Runner, figlia di un romanzo distopico di Philip K. Dick: Il cacciatore di androidi. Ci rassegneremo a contemplare un mondo robotico, un uomo-macchina privo di sensibilità e che avrà come estensione del proprio corpo i sistemi di finta partecipazione che lo imprigionano da ormai un decennio?

Dudu chiarisce le intenzioni dell’invettiva folk:

Abbiamo voluto gridare questa domanda, che resta senza risposta. È difficile capire dove stiamo andando. Il confine tra restare umani e fare il passo più lungo della gamba è davvero sottile. Oggi rischiamo di estraniarci e lo vediamo nel modo di fare comunicazione, di fare politica. Il web, cinque-sei righe per dire qualcosa, quando ieri per comunicare c’era dietro un lavoro, una ricerca, finalizzata a esprimere la propria operazione.... (Continues)
Distanza, misura e distanza, tra un atomo e la speranza
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/8/12 - 07:48
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Sankara

Sankara
2015
19h07

Il nostro sito è un sito di storie e memoria.
La storia che voglio raccontare è quella di una comunità legata ai Gang. Gianluca Spirito, voce e polistrumentista dei Ned Ludd, ora nei Modena City Ramblers, in occasione del crowdfunding per Sangue e Cenere dei Gang nel 2015 decise di organizzare a Roma una sorta di concerto evento e lo intitolò Que Viva Gang. Da allora se ne sono svolti più di 20, con numerosi ospiti: Legittimo Brigantaggio, Quelli di Anarres, Simone Saccucci, Francesco Di Gregorio, Massimo Ghiacci, Francesco Moneti, Massimo Giuntini. Ultimo a entrare nella "comunità" è stato Fabio Prata, autore del libro Una schiavitù chiamata emigrazione, libro che parte da alcune canzoni e indaga sulle cause della migrazione.

Tra i personaggi del suo libro c'è Thomas Sankara:
« Les masses populaires en Europe ne sont pas opposées aux masses populaires en Afrique. Mais ceux qui veulent exploiter l’Afrique, ce sont les mêmes qui exploitent l’Europe. Nous avons un ennemi commun. »
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/4/26 - 10:45
Song Itineraries: Thomas Sankara
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Fiorella Mannoia: Il cielo d'Irlanda

Fiorella Mannoia: Il cielo d'Irlanda
1992
Nell'album di Fiorella Mannoia: I treni a vapore

Testo e musica di Massimo Bubola
che lo pubblicherà successivamente in "Dopo il lungo addio" (1994)

Questa è una di quelle canzoni che ti rimangono dentro.... forse la prima canzone irlandese che abbia sentito, o più correttamente di sapore "irish", una di quelle canzoni che mi ha fatto scoprire e innamorare dell'Irlanda e della musica irlandese quando avevo 14 anni. Si aggiunga che è stata interpretata da praticamente tutti i gruppi che ho seguito da ragazzo, e che talvolta seguo ancora, quelli per cui ho macinato e macino chilometri.
L'hanno interpretata negli anni Nomadi, Danilo Sacco, Stefano "Cisco" Bellotti, Meneguinness, Servi Disobbedienti, Francesco Moneti con Marco Sonaglia
Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/13 - 17:14
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L'orrore

L'orrore
2017
Testo e musica di Marco Cantini
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria

E' con questo singolo dal titolo “L’Orrore” che il cantautore toscano Marco Cantini torna in scena sempre collegando alla musica concetti testuali e contenuti assai impegnativi ed interessanti.

Il brano accenna ad uno dei momenti iniziali del romanzo “La Storia”: siamo nel gennaio del 1941 a Roma, un giovane militare del Reich vaga alla ricerca di un bordello nel quartiere San Lorenzo. Durante la sua infruttuosa ricerca vede Ida Ramundo, una maestra elementare ebrea che sta rincasando. La donna – convinta che il tedesco sia giunto lì per arrestarla – viene avvicinata dal soldato che si introduce nella sua casa e lì... (Continues)
E la babele terrestre
(Continues)
Contributed by dq82 2017/8/31 - 14:48
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Mani in tasca, rami nel bosco

Mani in tasca, rami nel bosco
2017
Mani come rami, ai piedi radici

Mani in tasca, rami nel bosco, dove il testo spicca sulla musica ed è in grado di smuovere la nostra coscienza facendoci riappropriare delle speranze perdute, lasciandoci in bocca il gusto straziante della rinascita e della vita attraverso metafore in peno stile MCR.
tuttorock.net
Leggera come se nulla potesse cambiarla
(Continues)
Contributed by dq82 2017/5/6 - 20:26
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Volare controvento

Volare controvento
2017
Mani come rami, ai piedi radici

Primo singolo e primo video ufficiale del nuovo album dei MCR, album meno esplicitamente combat, se vogliamo meno "radicato" nell'attualità o nella storia rispetto al precedente, a dispetto del titolo. Ma questa mi sembra una CCG a pieno titolo, indica dei comportamenti controvento, contro chi semina violenza e per chi distribuisce pace e amore. Anche il video, che vede la regia di Andrea Fontanesi e che vede protagonisti della band ma nei panni di marionette umane che suonano per una platea di bambini, indica che spesso siamo marionette inconsapevoli, ma che è facile liberarci dai fili che ci muovono.
C'è chi cerca amore, e chi amore trova
(Continues)
Contributed by dq82 2017/4/1 - 14:54
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Modena City Ramblers: Quacet putèin

Modena City Ramblers: Quacet putèin
2016
Primo brano del prossimo disco (uscita prevista marzo 2017) reso noto dai Modena City Ramblers.
Registrato in presa diretta al VoxRecording di Reggio Emilia

2017
Mani come rami, ai piedi radici
Quacet putèin c'al tira un bròt vèint
(Continues)
Contributed by dq82 2017/1/12 - 15:18
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The Waterboys: Fisherman's Blues

The Waterboys: Fisherman's Blues
1988
The Waterboys
Fisherman's blues

The Fisherman's blues è il quarto disco e il più famoso dei Waterboys. Il testo è di Mike Scott, la musica sempre di Scott con il contributo di un "certo" Steve Wickham, il più grande fiddle rock player (suona il violino in Sunday Bloody Sunday degli U2 per intenderci). Il testo è ispirato alla poesia The Night Mail di W.H. Auden.
Il brano si riferisce alla fuga da una qualche prigione, più precisamente una relazione che si è trasformata in una prigione.
Il brano fu registrato in un giorno nei Windmill Lane Studio di Dublino (gli stessi degli U2) insieme a una dozzina di altre canzoni (nel 2006 fu rieditato l'album con l'intera sessione di registrazione di quest'album).

Fisherman's blues è il brano più riprodotto dei Waterboys dal Giappone agli Stati Uniti d'America, passando per l'Italia (Modena City Ramblers) e la Spagna.
songfacts
I wish I was a fisherman
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/10/17 - 18:11

Noi siamo partigiani russi

Noi siamo partigiani russi
[1945]
Parole di Viktor Pirogov, soldato sovietico, prigioniero di guerra, sfuggito ai tedeschi e finito nel reggiano a combattere prima nella “Banda Cervi”, poi coi garibaldini, con il nome di battaglia di “Modena”.
Su di un aria popolare russa.
Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015.

Di questo canto ne dà conto Giuseppe Carretti, il partigiano “Dario”, a lungo presidente dell’ANPI di Reggio Emilia, nel volume a carattere etico-storiografico I giorni della grande prova. Appunti per una storia della Resistenza a Cadelbosco, 1964 [cfr. p. 167, III° ed., 2005]. La paternità e attribuita a Viktor Pirogov “Modena”, già nel primo gruppo di azione con i Cervi, poi nominato comandante del “Battaglione Russi” di stanza a Miscoso (con la 144° Brigata Garibaldi, attiva in Val d’Enza). Il 6 marzo 1945 questa formazione... (Continues)
Noi siamo partigiani russi e lottiamo per la libertà
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/29 - 14:29
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Barbara

Barbara
2015
Nemici

feat. Modena City Ramblers
Lei se la ricorda quella strada,
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/23 - 10:36
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Uomo o Brigante

Uomo o Brigante
Male Bene 2009 - R. Usai
feat Fry Moneti - Violino (Modena City Ramblers)
Sono qui seduto dentro un treno imbavagliato
(Continues)
Contributed by dq82 2015/7/13 - 15:00
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Sentieri di libertà

Sentieri di libertà
2015
Sentieri di libertà

feat. Francesco Moneti (Modena City Ramblers)

«L’idea di unirci a Libera Comunità Terapeutica nasce durante una manifestazione di quattro giorni fatta di trekking e dibattiti sulla salute mentale insieme ai “guarenti” – racconta la band - Abbiamo registrato in quell’occasione il brano “Sentieri di libertà” (title track del cd) con un coro formato dai protagonisti di questo progetto. E’ stata per noi un’esperienza unica. Per noi è fondamentale che i nostri progetti e la nostra musica possano contribuire a sensibilizzare e dare voce a tematiche di cambiamento, di evoluzione culturale e sociale come questo meraviglioso “esperimento” sulle malattie mentali e sui suoi processi di guarigione. E’ stata una magia che solo la musica può regalare; abbiamo visto quel sentiero appartenerci perché il nostro percorso ha tracciato un’alternanza di sacrifici e soddisfazioni che oggi più che mai vogliamo condividere e dedicare a coloro che ci hanno aiutati a segnarlo».
Non e' un sogno come altri
(Continues)
Contributed by dq82 2015/7/13 - 14:41
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The trumpets of Jericho

The trumpets of Jericho
2015
Tracce Clandestine

L’unico brano di nuova composizione, arrangiato e registrato assieme a Terry Woods (Pogues) nel corso di tre giorni di live sessions in uno studio sperduto nella campagna irlandese. Quante canzoni ancora si dovranno cantare prima che ogni muro diventi semplice riparo e non serva invece a dividere gli uomini?
History should teach us something
(Continues)
Contributed by dq82 2015/3/30 - 09:41
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Saluteremo il signor padrone

Versione dei Modena City Ramblers da Tracce clandestine (2015) con Eugenio Finardi
Saluteremo il signor padrone



(in corsivo le modifiche rispetto al testo di Finardi)
Saluteremo il signor padrone
(Continues)
Contributed by dq82 2015/3/30 - 09:16
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Prega Crest

Prega Crest
Versione dei Modena City Ramblers da Tracce clandestine (2015) con Alberto Bertoli
dq82 2015/3/30 - 09:09
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!Viva la Vida, Muera la Muerte!

!Viva la Vida, Muera la Muerte!
Este es tu tiempo, no lo dispierdicies
(Continues)
Contributed by dq82 2015/2/11 - 19:11
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I cento passi

I cento passi
LA CENT PASXOJ
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2014/9/11 - 16:52
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I cento passi

I cento passi
Εκατό βήματα
(Continues)
Contributed by dq82 2014/8/27 - 12:22
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Il ballo di Aureliano

Il ballo di Aureliano
Chanson italienne – Il ballo di Aureliano – Modena City Ramblers - 1997

Dédiée à Nestor Cartolini, commandant du « TupacAmaru », groupe de guérilla guévariste du Pérou.

Alberto Cottica explique : « Un certain Fujimori, d'origine japonaise mais né au Pérou, fut élu démocratiquement Président ; un beau jour, il décide de suspendre pour une durée indéterminé les élections et réalise une espèce d'auto-coup d'état. Il est le président et il gouverne. Il gouverne un peu bien et un peu mal. M. Cartolini pense qu'il gouverne plus mal que bien, et en ne trouvant pas une manière civile et démocratique pour protester vu que M. Fujimori contrôle aussi tant de « belles affaires », il décide d'occuper l'ambassade japonaise pendant une réception où il y a les diplomates de tout le monde. On les retient sans aucune violence, en libérant un peu à la fois pendant qu'ils cherchent une négociation avec les... (Continues)
LE BAL D'AURÉLIEN
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/8/7 - 20:58
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È primavera

È primavera
Chanson italienne – È primavera – Modena City Ramblers – 2013

Avant de parler de la chanson elle-même, avais-tu remarqué, Lucien l'âne mon ami, que l'album d'où elle est tirée porte un titre (Niente di nuovo sul fronte occidentale : Rien de nouveau sur le front occidental) qui semble inspiré du titre d'un roman d'un des personnages-clés de nos Histoires d'Allemagne, l'écrivain Erich Maria Remarque Boue, bombe, bruit et brouillard qui écrivit « À l'Ouest, rien de nouveau »... Je dis ça, car cette Guerre-là commençait il y a tout juste cent ans... Maintenant, la chanson s'intitule « È primavera », que j'ai traduit par « C'est le printemps »... Elle parle du Printemps arabe... Le printemps arabe ? Selon Wiki, en langue française, l'origine du terme « printemps arabe » renverrait aux épisodes relativement comparables que connut l’Europe en 1848. On sait ce qui s'en suivit...

En effet, le... (Continues)
C'EST LE PRINTEMPS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/8/5 - 21:33
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Pane e libertà

Pane e libertà
2012
Nebbia bassa
feat. Modena City Ramblers



Giuseppe Di Vittorio, nato a Cerignola-Puglia-l'11 agosto 1892, è stato un politico, sindacalista e antifascista italiano. Fra gli esponenti più autorevoli del sindacato italiano del secondo dopoguerra, a differenza di molti altri sindacalisti non aveva origini operaie ma contadine, nato in una famiglia di braccianti, il gruppo sociale più numeroso alla fine dell'ottocento in Puglia.
I suo genitori lavoravano la terra dei marchesi Rubino-Rossi di Cerignola. Costretto a fare il bracciante,a causa della morte del padre per un incidente sul lavoro nel 1900, dopo aver imparato a leggere e a scrivere sommariamente, teneva un quaderno in cui annotava termini ignoti che udiva, mettendo da parte faticosamente i soldi per acquistare un vocabolario.
Già negli anni dell'adolescenza, a 12 anni circa,aveva iniziato una intensa attività politica e sindacale... (Continues)
Giuseppe Di Vittorio contadino
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/5/3 - 15:26
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The Body of an American

The Body of an American
Bella, non la conoscevo, ma mi son trovato a cantarci sopra "Ho un vecchio amico che sta per partire...". Mi convinco sempre di più che i Modena City Ramblers stiano ai Pogues come Zucchero sta a Joe Cocker... ;)
Lorenzo 2013/10/19 - 21:43
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Fischia il vento

Fischia il vento
[1943]
Testo di Felice Cascione
Musica di Matvej Isaakovič Blanter (Katjuša)

Текст: Феличе Кашоне (Катюша)
Музика: Матвей Исаакович Блантер

Lyrics by Felice Cascione
Music by Matvej Isaakovič Blanter (Katyusha)

Alcuni interpreti / Some performers of the song:
1965 - Milva in Canti della libertà
1967 - I Gufi in Non So, Non Ho Visto, Se C'Ero Dormivo
1974 - Duo di Piadena in Il vento fischia ancora
1976 - Maria Carta in Vi canto una storia assai vera
1977 - Yu Kung in In piazza
1993 - Modena City Ramblers in Combat Folk
1994 - Atrox in Domani Rosso Sangue
1995 - Skiantos in Materiale resistente (Dischi del mulo)
2003 - Banda Bassotti in Así es mi vida
2003 - Sine frontera in Sine Frontera
2011 - Gang in La rossa primavera
2013 - Giulia Tripoti in Arrovesciata (feat. FryDa)
2015 - Modena City Ramblers in Tracce Clandestine

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Fischia il vento e infuria la bufera
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/9/17 - 15:44
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Lettera dal fronte

Lettera dal fronte
LETTER FROM THE FRONT LINE
(Continues)
Contributed by Giulio98 2013/9/2 - 23:14
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Una Perfecta Excusa

Una Perfecta Excusa
A me la canzone ricorda molto Down Under dei Men At Work.
Mariano 2013/5/14 - 12:40
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La ballata della dama bianca

La ballata della dama bianca
Castagnole delle Lanze (AT) - Festival Contro (2010)

Erika 2013/4/15 - 08:46
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Quarant'anni

Quarant'anni
FORTY YEARS
(Continues)
Contributed by Giulio98 2013/3/22 - 16:23
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Il Sentiero

Il Sentiero
THE PATH
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Contributed by Giulio98 2013/3/22 - 15:48
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Un condannato

Un condannato
2011
Da storie in un bicchiere

feat .Franco “Franchino” D’Aniello dei MCR
Il tappeto rosso attende l'arrivo di sua maestà,
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Contributed by DoNQuijote82 2013/3/1 - 14:58
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Ghetto

Ghetto
Chanson italienne – Ghetto - Modena City Ramblers – 2002

Je trouve que le message de cette chanson est très beau… une invitation pour les personnes les moins chanceuses à ne pas se résigner et à lutter pour devenir meilleures même dans les pires des circonstances, en outre une invitation à nous tous à ne pas tourner le dos et à tendre une main pour aider ces personnes.
Un message d'espoir pour les opprimés du monde, pour les Indiens de Rigoberta Menchù morts dans le génocide à Guatemala ; pour les victimes de guerre assistées de Gino Strada et d'Emergency ; pour les mexicains de Paco Taibo II ; pour les enfants de la Gare du Nord sauvés de la rue par Miloud ; pour les réfugiés de Sabra et de Chatila ; pour les désespérés du ghetto noir de Trenchtown ; pour le peuple des saharawi de Smara et El Ayoun, villes du Sahara Occidentale occupées par le Maroc ; pour les victimes des « troubles »... (Continues)
GHETTO
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/2/25 - 17:00
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Niente di nuovo sul fronte occidentale

Niente di nuovo sul fronte occidentale
Chanson italienne – Niente di nuovo sul fronte occidentale – Modena City Ramblers – 2013

Déjà, le titre de la chanson Niente di nuovo sul fronte occidentale indique qu'il s'agit d'une évocation de l'écrivain allemand Erich Maria Remarque et de son livre Im Westen nichts Neues, publié en 1929. L'édition française est parue en sous le titre repris ici de «À l'Ouest rien de nouveau »; livre publié. Écrivain pacifiste et anti-nazi, il vit ses œuvres interdites et brûlées et sa sœur Elfriede décapitée pour « atteinte au moral de l'armée » en 1943. Quant à lui, il ne dut la vie sauve que d'avoir – à temps – prit le chemin de l'exil d'où il mena le combat contre le régime.

N'était-ce pas lui, l'écrivain qui paraissait sous le nom d' « À l'Ouest » dans tes Histoires d'Allemagne, qui parlaient des années 1914- Boue, bombe, bruit et brouillard – ; 1915 – Casques à Pointe et Casques d'Acier; 1916... (Continues)
À l'OUEST,RIEN DE NOUVEAU
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/2/18 - 21:41
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Tarantella Tarantò

Tarantella Tarantò
2013
Niente di nuovo sul fronte occidentale
MCR-niente di nuovo

Niente di nuovo sul fronte occidentale è un doppio album studio dei Modena City Ramblers, il tredicesimo della loro carriera. Sono diciotto le canzoni contenute nell'album: scritte, arrangiate e prodotte dai Modena City Ramblers.

Lato A: Niente di nuovo: Niente di nuovo sul fronte occidentale - Occupy World Street - È primavera - C'era Una Volta - La Guèra D'L Baròt - Pasta nera - Fiori d'Arancio e Baci di Caffè - La luna di Ferrara- Beppe e Tore
Lato B: Sul fronte occidentale: Il Violino di Luigi - Due magliette rosse - Tarantella Tarantò - La Strage delle fonderie - Afro - Kingstown Regatta - Il giorno che il cielo cadde su Bologna - Nostra Signora dei Depistati - Briciole e spine
Mi alzo in piena notte e metto su il caffè,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/2/14 - 19:45
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Fiori d'Arancio e Baci di Caffè

Fiori d'Arancio e Baci di Caffè
28/03/2012 - LA STAMPA
La sfida delle spose dei profughi
"All'altare contro i pregiudizi"

Fuggivano dalla Libia, nel Veneto leghista hanno trovato un futuro

Un anno fa, per scappare dalla guerra civile libica, hanno sfidato il Mediterraneo e la sorte: quattro giorni senza cibo né acqua, stretti insieme a centinaia di altri disperati a bordo di un peschereccio; poi lo sbarco a Lampedusa e l’odissea nei centri d’accoglienza di mezza Italia. Ora, dieci mesi dopo il loro arrivo a Santo Stefano di Cadore, Belluno, hanno sposato tre ragazze venete. Affrontando, insieme alle loro mogli, la diffidenza di una provincia che, con il 27,7% alle ultime politiche, è una delle più leghiste d’Italia.

La terza vita di Jude Thaddeus Ejims, 32 anni, meccanico e piastrellista nigeriano, Sainey Badie, 31, insegnante d’inglese del Gambia, Ousmane Aboubacar Malam Sidi, 33, operaio del Niger, tutti e tre emigrati... (Continues)
Fiori d'arancio, chicchi di riso, cocco, polenta e baci di caffè!
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/2/14 - 19:39
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Occupy World Street

Occupy World Street
Chanson italienne – Occupy World Street – Modena City Ramblers – 2013
OCCUPY WORLD STREET
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/2/14 - 18:11




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