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Author Eugène Pottier

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Le grand Krack

Le grand Krack
‎[1882?]‎
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)‎

Dedicata a Gustave Rouanet, giornalista di sinistra e deputato socialista (che più tardi però fece ‎parte dell’aggruppamento antisemita alla Camera negli anni dell’Affare Dreyfus)‎
Musica del gruppo “Trois lignes de bling” dal disco “Marius Jacob – Écrits” pubblicato da ‎L’Insomniaque nel 1995 e poi riedito nel 2004 con il diverso titolo de “Les Travailleurs de la Nuit”‎


Proprio come in questi ultimi anni, anche alla fine dell’800 scandali e collassi finanziari e crisi ‎economica portarono le masse alla fame e fecero invece la fortuna di banchieri e speculatori che in ‎gran parte erano stati i responsabili stessi del dissesto. Il tutto con la benedizione e la complicità dei ‎governi. ‎
Questa canzone fu probabilmente scritta dall’autore de L'Internationale nel 1881 o nel 1882, nel pieno di ‎una crisi feroce... (Continues)
Le grand Krack est bien proche,‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/10/25 - 11:33

La grève

La grève
‎[1884]‎
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)‎

Canzone dedicata ad Émile Basly (1854-1928), minatore dall’età di 12 anni, fondatore nel 1883 del ‎sindacato dei minatori di Anzin, nel bacino minerario del Nord-Pas de Calais, e leader del grande ‎sciopero del 1884.‎

Nella seconda metà dell’800 la scoperta di nuovi giacimenti di carbone e l’ingresso di nuovi ‎competitori sul mercato fece andare in crisi la Compagnie des mines d'Anzin, fino a quel momento ‎monopolista dell’estrazione nel Nord-pas de Calais. La botta finale venne nel 1882 in seguito al ‎crac della banca cattolica Union Générale. Naturalmente i padroni la crisi la fecero pagare prima di ‎tutto ai lavoratori e la prima misura di contenimento della spesa fu l’eliminazione dei ‎‎“raccommodeurs”, gli operai addetti alla manutenzione delle gallerie. La compagnia decise che ad ‎armare e manutenere le gallerie... (Continues)
Au secours ! vaincre est nécessaire.
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/10/22 - 09:54

Les classes dirigeantes

Les classes dirigeantes
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)‎

Canzone che Pottier dedicò ad Ernest Vaughan (1841-1929), membro della Prima Internazionale, ‎comunardo, in seguito tra i fondatori del giornale L’Aurore, dove il 13 gennaio 1898 comparve il ‎famoso “J'accuse” di Émile Zola a proposito del “Caso Dreyfus”.‎

‎‎

Io invece la dedico ai Berlusconi, ai Monti e ai Renzi, i dirigenti di ieri, di oggi e di domani, senza i ‎quali la Terra ha continuato, continua e continuerà ancora a girare lo stesso…‎


Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi... (Continues)
Tout un flot d’étoiles filantes
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/10/22 - 09:15
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Elle n'est pas morte!

La versione italiana che qui riportiamo è di Joe Fallisi ed è tratta da "L'uovo di Durruti" (2003).
Elle n'est pas morte!
NON È MORTA
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/5 - 01:41
Most of us don't even know there's a language called "Meadow Mari": imagine now a language called Hill Mari. Well, just with a version in this incredible language our Internationale page now reaches versions in 90 languages. A true "world record" our website is really, though silently, proud of.
Riccardo Venturi 2010/11/16 - 22:14
Downloadable! Video!

Jean Misère

Jean Misère
Nella penultima strofa si fa riferimento al campo di concentramento di Satory, un quartiere a sud-est di Versailles, dove furono detenuti migliaia di comunardi dopo la repressione della “semaine sanglante” del maggio 1871. Molti di loro morirono lì di fame, malattie o uccisi dalle guardie e furono tutti sepolti in una fossa comune vicino allo stagno della Martinière, dove oggi c’è questa targa che li ricorda.
Bartleby 2010/9/29 - 14:10

L'abolition de la peine de mort

L'abolition de la peine de mort
[1848]
Sull'aria di Honneur au coq gaulois
oppure di J' vais êtr' content

"Posto con beneficio d'inventario questa canzone attribuita a Pottier, perchè trovo un solo riscontro in rete..." [Alessandro/Lone Ranger/Bartleby/Dead End], 26 luglio 2010

In realtà, di riscontri in rete ora ce n'è più d'uno; ad esempio, da questo documento dell'Universidade Federal de Minas Gerais (in Brasile!) abbiamo reperito le arie della canzone, che poteva essere cantata addirittura su due canzoni popolari. Quanto all'attribuzione a Pottier, sembra che la canzone provenga da un foglio volante del 1848 firmato "Eugène Pottier", pubblicato dall'editore Delaunay e di cui si hanno notizie qui. [RV]


Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in... (Continues)
Qu'il marronn' le bourreau !
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/7/26 - 11:09




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