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Author Woody Guthrie

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Mean Talking Blues

Mean Talking Blues
Con "The Asch Recordings" s'intende una serie di registrazioni che Woody Guthrie fece presso la casa discografica di Moses Asch a New York tra il 1944 ed il 1945.
Questa canzone in particolare (n. 900 in catalogo) fu registrata il 24 maggio 1945.

Tutte quelle registrazioni videro la luce in dischi diversi prima di venire raccolte tutte insieme nei quattro volumi pubblicati dalla Smithsonian Folkways Records tra il 1997 ed il 1999.

"Mean Talking Blues" compariva già nel disco intitolato "Poor Boy" pubblicato nel 1968, sempre dalla Folkways Records.
Bernart Bartleby 2016/3/2 - 14:04
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Do Re Mi

Do Re Mi
(ottima) versione degli Stormy Six. Il testo pare avere qualche leggera differenza dall'originale, ma purtroppo la mia comprensione dell'american english degli anni '30 non è sufficiente a fornirne un'accurata trascrizione.

leoskini 2016/1/4 - 19:51
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The Preacher and the Slave, or Pie in the Sky, or Long Haired Preachers

The Preacher and the Slave, <I>or</I> Pie in the Sky, <I>or</I> Long Haired Preachers
Joe Hill: 1915-2015

Era la fine del 1915, cent’anni fa. A Salt Lake City, Utah, i tribunali e lo stato uccisero Joe Hill, militante e bardo del sindacato rivoluzionario degli Industrial Workers of the World (IWW). Dal carcere, aveva scritto: “So che molti ribelli importanti dicono che la satira e la canzone sono fuori luogo in un’organizzazione di lavoratori, e ammetto che le canzoni non sono indispensabili alla causa; ma ogni volta che mi viene, continuerò a scrivere queste mie sciocchezze cantate, anche se so bene che la lotta di classe è una cosa seria.” Scrive Tom Morello, musicista ribelle di oggi: “Senza Joe Hill, non ci sarebbero Woody Guthrie, Bob Dylan, Bruce Springsteen, i Clash, i Public Enemy, Minor Threat, System of a Down, Rage against the Machine.” Joe Hill spiegava: “Un opuscolo, per buono che sia, lo leggi una volta e basta, ma una canzone la impari a memoria e la canti... (Continues)
dq82 2016/1/2 - 13:15
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Woody Guthrie, Working Man!

Woody Guthrie, Working Man!
2012
Hero in you

Nella galleria di ritratti di eroi di questo album compare anche Woody Guthrie
Woody's jumping on a train
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/1 - 15:14
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Buffalo Skinners

Anonymous
Buffalo Skinners
[1873?]
Canzone di autore anonimo conosciuta in innumerevoli versioni (con titoli diversi, come “The Buffalo Song”, “The Hills of Mexico”, “On the Trail of the Buffalo”, “Buffalo Range”, ecc.) tutte riconducibili ad una folk song nata tra i cacciatori che nella seconda metà dell’800, attirati dagli incentivi offerti dal governo, sterminarono le immense mandrie di bisonti nelle pianure centrali del nord America. Il governo pagava profumatamente per le pelli e le carcasse scuoiate venivano lasciate a marcire sotto il sole. Questo per spiegare che lo sterminio del bisonte americano non fu opera di bracconieri (anche perché la caccia cominciò ad essere seriamente regolamentata solo nel 900, come si racconta nell’introduzione a The Ballad of Earl Durand) ma venne pianificato a tavolino dal governo USA. Certamente levare di mezzo i bisonti rese più veloce lo sterminio dei nativi.

Sulla melodia... (Continues)
Come all you buffalo hunters and listen to my song
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/14 - 14:19

The Shelter Diggers

The Shelter Diggers
[1962]
Parole di Agnes “Aggie” Friesen, scrittrice, poetessa e disegnatrice (suoi molti dei disegni a penna che illustravano i numeri di Broadside), è la figlia di Gordon Friesen e Agnes “Sis” Cunningham, fondatori di Broadside e membri degli Almanac Singers negli anni 40.
Sulla melodia di Buffalo Skinners, canzone del 1873 che divenne in seguito celebre nella versione, originale nel testo, di Woody Guthrie (ancora mancante sulle CCG/AWS, sicchè provvederò quanto prima)
Testo pubblicato su Broadside #4, metà aprile 1962

Come nell’originaria “Buffalo Skinners”, anche qui un gruppo di giovani disoccupati viene ingaggiato da un datore di lavoro. Là era un commerciante di pelli, qui è un milionario che vuole farsi costruire un rifugio anti atomico duecento piedi sotto terra. Gli operai si rendono subito conto della difficoltà del lavoro (per esempio, scavando tranciano un cavo elettrico e... (Continues)
I found myself in Brooklyn in the year of sixty two
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/14 - 13:18
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Plains of Nebrasky-O

Plains of Nebrasky-O
[1964]
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato in Broadside # 40, 1964
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 3”, con l’accompagnamento di Phil Ochs, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.

Una canzone in puro stile Guthrie e che per andamento ricorda anche brani come What Did You Learn In School Today?
Have you heard about a country where the rivers run free?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/3 - 14:54
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Jackhammer John

Jackhammer John
[1944]
Parole e musica di Woody Guthrie
Nelle raccolte “Woody Guthrie Sings Folk Songs”, con Leadbelly, Sonny Terry e Cisco Houston (Smithsonian Folkways Records, 1989) e “The Asch Recordings” (Smithsonian Folkways Records, 1997-99).




Oggi è stato per lo più sostituito dal braccio di una pala meccanica, ma quello del “martellista”, l’operaio addetto al martello pneumatico (sulle strade, sulle ferrovie, nelle miniere…), è stato fino a non molto tempo fa uno dei lavori più duri ed alienanti da che l’uomo ha inventato degli attrezzi meccanici per frantumare e perforare…

Le malattie professionali legate all’uso intensivo del martello pneumatico vanno da importanti disturbi uditivi a gravi sindromi articolari e vascolari.
Il testo della canzone restituisce in tutto e per tutto il suono e la vibrazione ripetitiva dell’attrezzo, ormai trasferitisi in permanenza nel corpo e nella vita del povero John…
Jackhammer John was a jackhammer man,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/20 - 16:36
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I Don't Want Your Millions, Mister

I Don't Want Your Millions, Mister
La canzone non dovrebbe essere attibuita a Barbara Dane.

Prima di lei (la sua versione è del 1973) l’hanno incisa infatti molti altri, a cominciare dall’autore stesso, Jim Garland (che, fra l’altro, era il fratellastro di Sarah Ogan Gunning)
La sua versione originale si trova, per esempio, nella raccolta intitolata “Newport Broadside”, registrazione del Newport Folk Festival del 1963, pubblicata dalla Vanguard nel 1964.

Quella di Woody Guthrie con Pete Seegere The Almanac Singers è del 1941 (poi in “Talking Union and Other Union Songs” del 1955)…
Quella di Tom Rush del 1963…

Quindi Barbara Dane c’entra veramente poco e attribuirei il brano a Jim Garland, che fu anche il coautore, con la sorella Aunt Molly Jackson, di The Death of Harry Simms.
Bernart Bartleby 2015/4/15 - 11:39
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Bascom Lamar Lunsford: Jesse James

Bascom Lamar Lunsford: Jesse James
1924
Bascom Lamar Lunsford

1967
Words and music adaptation by Woody Guthrie & Huddie Ledbetter

Visto che nel sito esiste, sottotraccia, un percorso su ribelli e banditi, non poteva mancare questa splendida canzone di Woody Guthrie, reinterpretata, tra gli altri, dai Pogues, da Pete Seeger, da Bruce Springsteen e da tanti altri.
Da notare come la versione di Pete Seeger, nonostante Jesse James non fosse certo uno stinco di santo, e anche combattesse per i confederati, diventando di fatto un sabotatore dei treni unionisti, ne faccia una sorta di moderno Robin Hood


Jesse Woodson James (Contea di Clay, 5 settembre 1847 – Saint Joseph, 3 aprile 1882) è stato un criminale statunitense. Attivo con la sua banda negli anni appena successivi alla Guerra di secessione in quanto ex soldato confederato. Rapinò banche e impedì la costruzione di una grande ferrovia nel suo paese, il Missouri,... (Continues)
Just about the worst gun battle ever out on the western plains
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2015/1/8 - 10:34
”Every tongue this world around”: The reshaping and complete translation into Italian of the Ballads of Sacco and Vanzetti by Woody Guthrie comes today to completion. A reshaping and translation mainly due to ”The March of Sorrow”, the clandestine film on the burial of the two Italian anarchists discovered and shown in world preview at De Martino Institute of Sesto Fiorentino (Florence, Italy) on August 21, 2014 (the film has never been publicly shown in the US). This website, concerned every day with “every tongue this world around”, gives this way its constant “Here's to You” to Nick and Bart.
Riccardo Venturi 2014/9/12 - 12:56

In ogni lingua di questo mondo

Antiwar Songs Blog
In ogni lingua di questo mondo
  ”In ogni lingua di questo mondo”: Termina oggi la ristrutturazione e la traduzione integrale in italiano delle Ballads of Sacco and Vanzetti di Woody Guthrie. Le undici ballate, più la dodicesima, (Sacco’s Letter To His Son), musicata e cantata nel 1951 da Pete Seeger, erano già state inserite nel sito nel 2006; ma, a […]
Antiwar Songs Staff 2014-09-12 12:53:00
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Vanzetti's Rock

Vanzetti's Rock
11 settembre 2014

Due parole del traduttore. Secondo la tradizione, la cosiddetta Roccia di Plymouth fu lo scoglio (in realtà un masso erratico ai piedi della Cole's Hill) sul quale posarono per primo i loro piedi William Bradford e i “Padri Pellegrini” sbarcati dalla nave Mayflower, il 21 dicembre 1620. In realtà, la tradizione non ha alcun fondamento storico certo; ma la Roccia di Plymouth ha un valore pressoché sacrale negli Stati Uniti. Valore che è rispettato da Woody Guthrie, ma che è messo a contrasto con la folla di curiosi e di “turisti della morte” venuti a presenziare all'esecuzione di Sacco e Vanzetti. Desacralizzata in modo così violento e volgare, la Roccia di Plymouth diventa allora la “Roccia di Vanzetti”. Il luogo sacro alla memoria collettiva degli Stati Uniti diviene il luogo dove si assiste alla più orribile delle ingiustizie, commessa verso due persone che, come un tempo... (Continues)
LA ROCCIA DI VANZETTI
(Continues)
2014/9/11 - 10:08
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Vanzetti's Letter

Vanzetti's Letter
4/9 settembre 2014

Due parole del traduttore. La lunghissima ballata basata sull'estrema lettera di Vanzetti al governatore Fuller ha richiesto giorni di lavoro, e non solo per le sue dimensioni, ma anche per il particolare linguaggio usato. Per la sua non buona conoscenza dell'inglese scritto, Vanzetti si fece effettivamente redigere la lettera dai compagni di prigionia; i quali, dovendo rivolgersi al governatore di uno Stato, usarono quella mistura di inglese burocratico e "high-flown" (arcaismi ecc.) unita a volgarismi (tipo "cussed" per "cursed", o l'uso regolare del singolare "was" per "were" ["we was"] ecc.) e grafie scorrette (tipo "Shelly" per il poeta Shelley). Nulla di tutto questo può essere riprodotto in italiano in modo adeguato; ho quindi scelto una traduzione in linguaggio piano e corretto, interpretando a volte alcuni passi che, tradotti letteralmente, non avrebbero avuto... (Continues)
LA LETTERA DI VANZETTI
(Continues)
2014/9/9 - 06:02
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Two Good Men

Two Good Men
2 settembre 2014
DUE BRAV'UOMINI
(Continues)
2014/9/2 - 13:15
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Suassos Lane

Suassos Lane
1° settembre 2014

Due parole del traduttore. Scarsissime notizie ho trovato sul Suassos Lane, la strada dove Bart Vanzetti teneva il suo carretto del pesce. Non di rado lo si trova nominato anche come Suasso's Lane, ivi compreso nel titolo di questa ballata nella quale vengono enunciate le testimonianze di alcune persone a favore di Vanzetti (testimonianze precise di cui il giudice Thayer non tenne alcun conto). Nella traduzione ho però reso con "Vicolo Suasso", tenendo presente che la stradina doveva avere qualcosa a che fare con la famiglia Suasso, antichi banchieri.
VICOLO SUASSO
(Continues)
2014/9/1 - 10:32
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Root Hog And Die

Root Hog And Die
31 agosto 2014

Due parole del traduttore.Il modo di dire root hog or die (alla lettera: “grufola maiale, o muori”) significa “combatti o muori”; qui si noti che si dice and die, quasi non ci fosse alternativa alla lotta. Il testo della canzone presente in rete è sbagliato in alcuni punti, per il consueto procedimento della copia automatica e acritica di testi imprecisi; e così è rimasto a lungo anche in questo sito. All'ascolto sono stati effettuati gli opportuni aggiustamenti.
LOTTA E MUORI
(Continues)
2014/8/31 - 21:02
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Red Wine

Red Wine
28 agosto 2014



Vino rosso per Sacco e Vanzetti, dalle loro terre.
Red wine for Sacco e Vanzetti, from their homelands.
VINO ROSSO
(Continues)
2014/8/28 - 11:31
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The Flood And The Storm

The Flood And The Storm
25/26 agosto 2014

Il fatto che nella canzone sia nominato Wilson poteva avere una valenza particolare per Guthrie: il suo nome completo era infatti Woodrow Wilson Guthrie, che suo padre gli diede essendo un ammiratore dell'allora governatore del New Jersey, e che sarebbe divenuto Presidente di lì a poco. [RV]
L'ALLUVIONE E LA TEMPESTA
(Continues)
2014/8/26 - 22:31
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I Just Want To Sing Your Name

I Just Want To Sing Your Name
24 agosto 2014
VOGLIO SOLO CANTARE IL VOSTRO NOME
(Continues)
2014/8/24 - 14:08
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(Indian) Corn Song

(Indian) Corn Song
Parole di Woody Guthrie.
Musica dei Blackfire, band punk rock composta da due fratelli e una sorella nativi americani, precisamente Navajo.
Nel disco intitolato “Woody Guthrie Singles”, raccolta di brani fino a quel momento sconosciuti e mai pubblicati del grande cantautore, realizzato in collaborazione con la di lui nipote Nora Guthrie.

Il titolo originale ha una riga tirata sopra “Indian” (io non ero capace a formattare correttamente e l’ho messo tra parentesi), a sottolineare che gli argomenti che la canzone affronta - l’affarismo anche in campo bellico, il furto della terra, la corruzione politica e la povertà morale del capitalismo - riguardano tutti noi come vittime, e non solo i nativi americani cui evidentemente Guthrie si voleva rivolgere in primis...
I been a restin’.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/16 - 20:41
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(I’m Marching Down) Freedom Road

(I’m Marching Down) Freedom Road
[1942]
Versi del grande poeta afroamericano Langston Hughes.
Musica di Emerson Harper.
Registrata da Josh White (chitarra e voce) nel 1944.
Trovo il brano in un paio di collezioni: “That's Why We're Marching: World War II and the American Folksong Movement” (Smithsonian Folkways Records, 1996) e “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (Bear Family Records, sempre del 1996)

Se per i bianchi di sinistra, come Guthrie e Seeger, la guerra in Europa era una battaglia anti-fascista, una nuova Internazionale e “cantare canzoni di guerra non era poi diverso da cantare canzoni di lavoro”, per gli afroamericani come Josh White (anche lui, non a caso, collaborò strettamente con gli Almanac Singers) la guerra era pure un’occasione per ribadire che se la lotta è comune allora tutti sono uguali, bianchi e neri… “United we stand, divided we fall” sancisce anche la... (Continues)
Hand me my gun, let the bugle blow loud
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/13 - 10:20
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You Better Get Ready

You Better Get Ready
[1942]
Parole e musica di Woody Guthrie.
Conosciuta anche con i titoli alternativi di “Sing On Brother, Sing!” e “The Devil’s Song”.
La canzone fu registrata per la prima volta nel 1944 dagli Union Boys, un “supergruppo” costituito da Burl Ives, Brownie McGhee, Sonny Terry, Tom Glazer e Pete Seeger.
Trovo il brano in un paio di collezioni: “That's Why We're Marching: World War II and the American Folksong Movement” (Smithsonian Folkways Records, 1996) e “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (Bear Family Records, sempre del 1996)

Il nostro menestrello dell’Oklahoma, preoccupato dalla guerra in Europa, incontra in sogno il Diavolo il quale gli dice di non avere indugi, che Hitler ed il nazismo sono peggio assai dell’Inferno e che pure il principe degli Inferi sta dalla parte di chi combatte un simile flagello e, anzi, promette a Guthrie che, una volta... (Continues)
I had a dream the other night.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/13 - 09:39
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Side by Side

Side by Side
[Febbraio 1942]
Parole di Arthur Stern.
Sulla melodia di un canto tradizionale di marinai.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.

Canzone del “Why We Fight”…
There stood a house upon the hill…
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/12 - 12:02
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The Sinking of the Reuben James

The Sinking of the Reuben James
[1941]
Parole e musica di Woody Guthrie, con Millard Lampell.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.

Questa canzone invece provo a proporla come CCG a tutti gli effetti perchè, pur essendo tratta dal disco interventista “Dear Mr. President”, non è “patriottarda”, piuttosto sgomenta, di fronte ad uno degli episodi che accelerarono l’intervento degli USA nella guerra in Europa, prima ancora però dell’attacco giapponese a Pearl Harbor.
A partire dal marzo del 1941 gli Stati Uniti cominciarono a preoccuparsi seriamente di quel che stava accadendo nel cuore dell’Europa e anche in Manciuria e nel Pacifico. Roosevelt si convinse di dover aiutare pesantemente chi combatteva contro Germania e Giappone. 50 miliardi di dollari di aiuti... (Continues)
Have you heard of a ship called the good Reuben James
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/12 - 11:44
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The Almanac Singers: Dear Mr. President

The Almanac Singers: Dear Mr. President
[Febbraio 1942]
Parole di Pete Seeger
Musica degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham)

Propongo questa canzone tra gli Extra per pura cautela, perché si tratta – a differenza di canzoni precedenti degli Almanac Singers, soprattutto quelle tratte da “Songs for John Doe”, album d’esordio emblema dell’“isolazionismo” - di un brano in appoggio all’intervento USA nella guerra in Europa.
Fino alla primavera del 1941 gli USA restarono piuttosto indifferenti a quel che succedeva in Europa. Poi, a marzo, Roosevelt fece approvare il cosiddetto “Land-Lease Act” attraverso cui aiutare finanziariamente gli Stati la cui difesa era considerata strategica per l’America, e cioè non solo la Gran Bretagna ma anche la Francia, l’Unione Sovietica e la Cina (vennero erogati più di 50 miliardi di dollari di aiuti). La reazione tedesca e italiana,... (Continues)
Dear Mr. President, I sat me down
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/12 - 10:38
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Lungo la strada

Lungo la strada
[2014]
Parole e musica di Lino Straulino
Dall’album intitolato “Bar Italia”, disco uscito sia su vinile (tiratura limitata) che su cd, con canzoni in Italiano scritte da Straulino a partire dai primi anni '80.
Testo ripreso da YouTube

Una canzone che farebbe la gioia di Woody Guthrie e di Pete Seeger...
Quanti silenzi
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/2 - 20:59




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