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Author Woody Guthrie

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Peace Pin Boogie

Peace Pin Boogie
[1963]
Parole e musica di Woody Guthrie
Interpretata da Kurt Elling (cantante jazz americano) nel disco collettivo “Note Of Hope: A Celebration Of Woodie Guthrie” del 2011.
Interpretata da Pete Seeger in “Pete Remembers Woody” del 2012


Went to kiss my sweetie, same as before;
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/29 - 14:12
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The House of the Rising Sun

Anonymous
The House of the Rising Sun
[fine 800, primi del 900]
Parole di autore anonimo. Probabilmente - data la storia che racconta - la versione originale era al femminile.
Melodia forse ispirata a quella di «Matty Groves», ballata inglese del 600.
Al femminile, nel repertorio di Joan Baez.
Al maschile - versione ben più nota - in quello di Woody Guthrie, Pete Seeger, Bob Dylan, Leadbelly e, soprattutto, de The Animals di Eric Burdon, il loro cavallo di battaglia, coverizzato da moltissimi. In Italia da segnalare la cover offerta da Riki Maiocchi con il titolo «Non ditelo a mia madre», che fu censurata dalla RAI.
Notizie tratte - come anche il testo e le sue versioni - da Musica &Memoria, cui rimando per un’esegesi più approfondita del brano.





Canzone che originariamente raccontava di ragazze perdute, prostitute di Storyville, l’antico quartiere a luci rosse di New Orleans conosciuto anche come «The District»,... (Continues)
There is a house in New Orleans
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/25 - 16:48
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Deportees

Versione spagnola di Roy Brown dall’album “Que vaya bien” di Roy Brown, Tito Auger ‎e Tao Rodríguez-Seeger (2006)‎
Deportees
DEPORTADO
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/3 - 10:27
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Los Olimareños: Homenaje a Víctor Lima

Los Olimareños: Homenaje a Víctor Lima
‎[1969]‎
Parole e musica di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e ‎‎“payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti ‎della musica popolare uruguaya.‎



Propongo questa canzone come Extra perché non si tratta di una canzone contro la guerra ma di un ‎omaggio al poeta e cantastorie uruguayo Víctor Lima, amico e collaboratore di Rubén Lena e di ‎Pepe Guerra e Braulio López, i due Olimareños, che proprio quell’anno si tolse la vita gettandosi ‎nelle acque vorticose del río Uruguay.‎


Forse non è azzardato dire che Víctor Lima sta alla musica popolare dell’Uruguay come ‎‎Woody Guthrie sta a quella statunitense.‎


Víctor Lima: un poeta endemoniado‎

Por Aldo Roque Difilippo, LaRed21‎

Muchas de sus canciones han sido cantadas por los más diversos intérpretes. Algunas de ellas ‎constituidas hoy en verdaderos... (Continues)
Hermano de voz clara, tu corazón
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/23 - 16:23
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The Ballad of Harry Bridges

The Ballad of Harry Bridges
‎[1941]‎
Su alcuni siti il testo di questa canzone viene attribuito ad alcuni degli Almanac Singers, ‎ossia Lee Hays, Millard Lampell e Pete Seeger…. Ma lo stesso vecchio Seeger in un’intervista ‎ascoltabile su YouTube racconta che furono lui ‎e Woody Guthrie a scriverla nel 1941 a San Francisco, dove si erano incontrati perché ‎entrambi erano lì per manifestare contro l’espulsione dagli USA del leader sindacale Harry Bridges.‎



Harry Bridges (1901-1990) era nato a Melbourne, in Australia. Marinaio fin da giovanissimo, era ‎approdato negli USA nel 1920. Divenuto operaio portuale, Bridges si era subito avvicinato ai ‎Wobblies, gli agitatori dell’Industrial Workers of the World (IWW). Nei primi anni 30 emerse come ‎figura di riferimento all’interno di un gruppo di sindacalisti rivoluzionari noto come “Albion Hall ‎Group”, responsabile del grande sciopero dei portuali di San Francisco del... (Continues)
Let me tell you of a sailor, Harry Bridges is his name,
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/7 - 11:03
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Le trimardeur

Le trimardeur
[1965]
Adattamento di Graeme Allwright di non so quale canzone di Woody Guthrie.
«Trimardeur» starebbe per «Tramp», vagabondo, ma non sono riuscito a trovare una canzone di Guthrie con un titolo ed un testo simile...
Canzone che dà il titolo all’album di esordio di Graeme Allwright, edito dalla BAM e prodotto da Mouloudji
J'ai trimé comme un pauvre bougre toute ma vie
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/10/11 - 23:41
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Leroy's Dustbowl Blues

Leroy's Dustbowl Blues
‎[1998]
Album “The Mountain”, con la Del McCoury Band



Una canzone che non può non essere un tributo al “menestrello dell’Oklahoma” e alle sue ‎‎“Dust Bowl Ballads”…‎
Leroy was a farmer and an honest man
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/21 - 09:13
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Soup Song

Soup Song
‎[1960?]‎
Non so se la canzone sia proprio di Cisco Houston o un brano di anonimo risalente magari alla ‎Grande Depressione… Non fa comunque parte del “Little Red Songbook” dell’IWW.‎

Nell’album “Songs of the ‎Open Road” del 1960, pubblicato poi dalla Folkways nel 1962 dopo la prematura scomparsa del ‎grande amico e collaboratore di Woody Guthrie.‎
I'm spending my nights in the flophouse,‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/3 - 09:38
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Mysteries of a Hobo's Life (the Job I Left Behind Me)‎

Mysteries of a Hobo's Life (the Job I Left Behind Me)‎
‎[1910]‎

Sulla melodia della tradizionale “The Girl I Left Behind Me”‎
Canzone scritta da Matti Valentin Huhta, meglio conosciuto come ‎‎T-Bone Slim (1880-1940), nato in Ohio da immigrati ‎finlandesi. Come il più celebre Joel Emmanuel Hägglund, immigrato svedese, meglio conosciuto ‎come Joe Hill, anche T.Bone Slim fu agitatore sindacale, poeta, musicista girovago, ‎‎“hobo” e sono sue molte delle canzoni contenute nel “Little Red Songbook” dei Wobblies, gli ‎Industrial Workers of the World (IWW), l’organizzazione operaia nata nel 1905 e che ebbe il suo ‎culmine nei primi 20 anni del secolo passato.‎



Cisco Houston, grande amico e collaboratore di Woody Guthrie, incise questo brano nel ‎suo “Songs of the Open ‎Road” del 1960, pubblicato poi dalla Folkways nel 1962 dopo la sua morte.‎
I took a job on an extra gang,‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/3 - 09:07
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The Marion Massacre

The Marion Massacre
‎[1929]‎
Testo di Frank Welling e John McGhee
Sulla melodia della popolare "I'll Be All Smiles Tonight" della ‎‎Carter Family.‎

‎Alcuni siti attribuiscono questa canzone al menestrello dell’Oklahoma… Lui, ‎che mai fu estraneo alla sua gente, sicuramente la cantò – per cui gliel’ho attribuita - ma il testo non ‎è suo bensì di Frank Welling e John McGhee, rispettivamente un musicista di strada ed un ‎predicatore del West Virginia.‎



Marion, North Carolina, 2 ottobre 1929.‎
‎600 lavoratori dell’industria tessile Marion Manufacturing Company erano in sciopero già da ‎diverse settimane per una paga migliore e migliori condizioni di lavoro. La compagnia finse di ‎accettare buona parte delle loro rivendicazioni e loro tornarono al lavoro, trovando però capisquadra ‎e sgherri a insultarli e picchiarli e la polizia schierata a sostegno degli aguzzini. Quando uno degli ‎operai riuscì ad azionare... (Continues)
A story now I'll tell you,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/31 - 12:10
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Beluthahatchee Bill

Beluthahatchee Bill
‎[1952]‎
Testo tratto da “I Rode With The Ku Klux Klan”, meglio noto con il titolo di “The Klan ‎Unmasked”, scritto da Stetson Kennedy nei primi anni 40 e pubblicato in Francia nel 1954.‎

Canzone scritta da Woody Guthrie per l’amico Stetson Kennedy, ricercatore del folklore musicale ed ‎attivista per i diritti civili e dei lavoratori, minacciato più volte di morte dal KKK. Infatti, anni ‎prima Stetson Kennedy era riuscito ad infiltrarsi nell’organizzazione rivelando poi al mondo molti ‎segreti, codici e rituali…‎


‎ “Beluthahatchee”, Florida, fa riferimento al nome del fiume nei cui pressi Stetson Kennedy aveva ‎una casa presa di mira dai terroristi suprematisti. Proprio lì, ospite dell’amico, Woody Guthrie ‎scrisse questa canzone e pure concluse la sua autobiografia “Seeds of Man: An Experience Lived ‎and Dreamed”…‎
Name that I was borned with, name that I’ve got still,‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/27 - 15:31
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Stetson Kennedy

Stetson Kennedy
‎[1950]
Parole di Woody Guthrie
Musica di Billy Bragg‎
Album: “Mermaid Avenue, Vol. II” di Billy Bragg e Jeff Tweedy dei Wilco, ora in ‎‎“Mermaid Avenue – The Complete Sessions”, 2012, che include tutte e tre le parti del progetto.‎

Canzone per la campagna elettorale di Stetson Kennedy, grande amico di Guthrie, ricercatore del ‎folklore musicale ed attivista per i diritti civili e dei lavoratori.‎

‎Stetson Kennedy (1916-2011), proveniente da un’agiata famiglia bianca di ‎Jacksonville, Florida (sua madre lo chiamò con quel nome curioso in onore del nonno John ‎Batterson Stetson, celebre inventore del più classico tra i cappelli da cowboy), esordì alla fine degli ‎anni 30 con i suoi studi di storia orale e folklore condotti sul campo insieme all’antropologa ‎afroamericana Zora Neale Hurston, esponente del movimento dell’ “Harlem Renaissance”. Il loro ‎lavoro non fu affatto facile perché... (Continues)
I done spent my last three cents
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/27 - 14:39
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Feed of Man

Feed of Man
Parole di Woody Guthrie‎
Musica di Jeff Tweedy dei Wilco
Album: “Mermaid Avenue, Vol. II” di Billy Bragge Wilko, ora in “Mermaid Avenue – The ‎Complete Sessions”, 2012, che include tutte e tre le parti del progetto.‎

Bisogna seminare e far crescere il gener umano e non dissanguarlo e sterminarlo…
If you
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/23 - 15:24
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Union Prayer

Union Prayer
Parole di Woody Guthrie
Musica di Billy Bragg
Dall’album di Wilco e Billy Bragg “Mermaid Avenue – The Complete Sessions”, 2012 (che include ‎la nuova parte terza del progetto e ripubblica le precedenti due)‎

Pregare cambierà le baracche in case decenti? Pregare trasformerà l’odio in opere d’amore? ‎Pregare mi darà il diritto di votare? Pregare darà lavori ad una paga giusta? Pregare riempirà la ‎pancia? Pregare farà sì che il ricco tratti bene il povero? Pregare terrà lontano il KKK? Pregare ‎fermerà i linciaggi?... Se così fosse, allora pregherei fino a non poterne più, ma la mia preghiera è ‎quella che faccio con la gente che insieme si organizza…
I hear that prayer and praying
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/23 - 15:00
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The Peekskill Story (Parts 1 & 2)‎

The Peekskill Story (Parts 1 & 2)‎
‎[1949]‎
Voce narrante: Howard Fast, che poi su quegli eventi ‎scrisse pure un libretto intitolato “Peekskill, U.S.A.”‎
Interpreti: Pete Seeger (che suona anche il banjo), Lee Hays, Fred Hellerman e Ronnie Gilbert.‎
Musica: sulla melodia di Hold the Line scritta da Pete Seeger e Lee Hays.‎
La voce di Paul Robeson fu registrata a Peekskill proprio il 4 settembre 1949 da Francis ‎Dellorco, così come pure i rumori di sottofondo che si riferiscono alle aggressioni dei gruppi di ‎fascisti e razzisti.‎
Testo trovato su Folk Archive.‎

‎In un’America che si stava preparando agli anni bui del maccartismo, alcuni ‎coraggiosi sindacalisti (che in seguito vennero espulsi dalle rispettive organizzazioni perché in ‎odore di comunismo) organizzarono a Peekskill, NY, un concerto per i diritti civili e sindacali, ‎sempre più a repentaglio in quell’immediato secondo dopoguerra.‎

La star della serata... (Continues)
Let me tell you the story of a line that was held
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/23 - 10:42
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My Thirty Thousand

My Thirty Thousand
‎[1949]‎
Parole di Woody Guthrie
Musica di Billy Bragg‎
Dall’album di Wilco e Billy Bragg “Mermaid Avenue – The Complete Sessions” (che include la ‎nuova parte terza del progetto e ripubblica le precedenti due)‎

‎Dopo Hold the Line di Pete Seeger, ecco il racconto che dei fatti di Peekskill del ‎‎1949 fece il menestrello dell’Oklahoma, anche lui intervenuto in quei giorni - insieme ad altri trentamila, "I miei trentamila" - in sostegno a Paul ‎Robeson, alla libertà di espressione, ai diritti civili e sindacali e contro fascisti e razzisti.‎

In un’America che si stava preparando agli anni bui del maccartismo, alcuni coraggiosi sindacalisti ‎‎(in seguito espulsi dalle rispettive organizzazioni perché in odore di comunismo) organizzarono un ‎concerto per i diritti civili e sindacali, sempre più a repentaglio in quell’immediato secondo ‎dopoguerra. La star della serata doveva essere niente... (Continues)
Paul Robeson he’s the man
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/22 - 16:12
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Hold the Line

Hold the Line
‎[1949]‎

‎Il resoconto quasi giornalistico di ciò che avvenne a Peekskill (contea di ‎Westchester, Stato di New York) nell’agosto del 1949.‎


In un’America che si stava preparando agli anni bui del maccartismo, alcuni coraggiosi sindacalisti ‎‎(in seguito espulsi dalle rispettive organizzazioni perché in odore di comunismo) organizzarono un ‎concerto per i diritti civili e sindacali, sempre più a repentaglio in quell’immediato secondo ‎dopoguerra. La star della serata doveva essere niente meno che Paul Robeson, il possente ‎baritono nero e fieramente comunista che aveva appena dichiarato che i neri americani non ‎avrebbero mai combattuto contro l’Unione Sovietica nel caso di scontro tra gli opposti blocchi.‎
Gli spettatori arrivati in massa per il concerto si trovarono circondati da una “mob” furiosa armata ‎di sassi e di mazze da baseball, spalleggiata dalla polizia locale, che urlava... (Continues)
Let me tell you the story of a line that was held,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/22 - 15:56
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John Henry

Anonymous
John Henry
‎[seconda metà dell’800]‎

‎Quella del fortissimo nero John Henry in gara con la perforatrice a vapore nella ‎costruzione di una ferrovia è una figura mitica dell’orgoglio afroamericano, così come ‎‎Casey Jones lo è per i macchinisti e ferrovieri bianchi ‎o The Big Hewer per minatori inglesi. ‎
Mitologica ma anche storica.‎

Come tantissime sono le versioni della canzone popolare – io ho scelto quella pubblicata nel 1900 il ‎cui testo ho reperito proprio sul sito dedicato, John ‎Henry, the Steel Driving Man – parecchie sono le biografie del protagonista. Quel che è sicuro è ‎che un possente nero chiamato Henry, uno schiavo oppure un detenuto membro di una “chain gang” ‎‎(le squadre di prigionieri alla catena utilizzati come manodopera a costo zero nei lavori più faticosi), ‎lavorò nella seconda metà dell’800 alla costruzione di un tunnel ferroviario, probabilmente in ‎Virginia. La leggenda... (Continues)
John Henry was a railroad man,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/21 - 15:11
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Howjido

Howjido
‎[1947]‎
Nell’album “Nursery Days” pubblicato nel 1956 e poi in edizione rimasterizzata ed ampliata nel ‎‎1991 dalla Smithsonian Folkways Records.

‎“[…] Come I bambini, Woody Guthrie è intento a riscoprire il linguaggio, come loro ama giocare ‎con il suono puro e semplice e con la forma delle parole. […] Come un bimbo, Woody Guthrie ‎prende le parole in mano, le fa rotolare sulla lingua, sulla macchina da scrivere e sulla matita, le ‎esamina come se fossero state appena inventate, come se il linguaggio stesse giusto emergendo dal ‎caos ‘semiotico’ delle origini: ’…Howdy doozle doodle doozie, howji hijie heejie hojie, ‎howjido, howjido, howjido, doodle doosie, howjido.’‎
E tuttavia non perde l’occasione di includere un messaggio, di pace e di fratellanza, anche in una ‎canzoncina senza senso: ospitalità per tutti, buoni o cattivi, amici o nemici. Purchè siano umani: ‎‎‘… Caccio fuori la... (Continues)
I stick out my little hand
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/21 - 13:14
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The Jolly Banker

The Jolly Banker
‎[1940]‎
Dalla collezione di Alan Lomax custodita presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti ‎d’America.‎

‎"Tom Cranker è l’allegro banchiere che ti tira fuori dai guai, un vero protettore dei contadini, ‎delle vedove e degli orfani. Quando la siccità uccide il raccolto, se i parassiti si mangiano il tuo ‎cotone, se non hai di che dar da mangiare alla tua famiglia, ecco che l’allegro banchiere è pronto per ‎ogni tuo bisogno, se firmi una bella ipotechina su quanto possiedi! Non preoccuparti ora, tanto dopo ‎mi restituirai il doppio di quanto ti ho imprestato e quando avrai bisogno d’aiuto l’allegro banchiere ‎sarà lì pronto a rastrellarti tutto quel che hai e a scotennarti!‎
E se hai dei problemi con i proprietari - quei cattivoni – non preoccuparti: l’allegro banchiere ti ‎manderà la polizia per tirarti fuori dai guai!"

"The Jolly Banker" è anche una delle canzoni che Wilco... (Continues)
My name is Tom Cranker and I'm a jolly banker,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/20 - 15:11
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Blowin’ Down the Road (I Ain’t Going to Be Treated This Way)‎

Blowin’ Down the Road (I Ain’t Going to Be Treated This Way)‎
‎[1940]‎
Parole e musica di Woody Guthrie e Lee Hays ‎
Album “Dust Bowl Ballads”‎

Durante i primi decenni del XX secolo le grandi e fertili pianure al centro degli USA furono ‎coltivate intensivamente e dissennatamente, senza badare alla rotazione delle colture e senza mai ‎dare respiro alla terra. Durante e dopo la prima guerra mondiale la produzione agricola fu spinta ben ‎oltre la resistenza del suolo, che si inaridì e desertificò velocemente sotto i colpi degli aratri. ‎All’inizio degli anni 30 il dissesto geologico era compiuto e i venti cominciarono a strappare via, ‎letteralmente, la superficie della terra, alzando spaventose tempeste di sabbia. Nella “Dust Bowl”, la ‎‎“conca della polvere”, compresa tra Texas, Kansas, Oklahoma, Colorado e Nuovo Messico, mezzo ‎milione di americani restarono senza nulla e cominciarono un esodo biblico verso ovest, verso la ‎California. Lì, nel “paese... (Continues)
I'm blowin' down this old dusty road,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/20 - 14:08
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Dust Can't Kill Me

Dust Can't Kill Me
‎[1940]‎
Album “Dust Bowl Ballads”‎

Durante i primi decenni del XX secolo le grandi e fertili pianure al centro degli USA furono ‎coltivate intensivamente e dissennatamente, senza badare alla rotazione delle colture e senza mai ‎dare respiro alla terra. Durante e dopo la prima guerra mondiale la produzione agricola fu spinta ben ‎oltre la resistenza del suolo, che si inaridì e desertificò velocemente sotto i colpi degli aratri. ‎All’inizio degli anni 30 il dissesto geologico era compiuto e i venti cominciarono a strappare via, ‎letteralmente, la superficie della terra, alzando spaventose tempeste di sabbia. Nella “Dust Bowl”, la ‎‎“conca della polvere”, compresa tra Texas, Kansas, Oklahoma, Colorado e Nuovo Messico, mezzo ‎milione di americani restarono senza nulla e cominciarono un esodo biblico verso ovest, verso la ‎California. Lì, nel “paese del latte e del miele”, i migranti finivano... (Continues)
That old dust storm killed my baby,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/20 - 13:45
Lorenzo Masetti 2012/8/17 - 23:06
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Don't You Push Me Down

Don't You Push Me Down
‎[1954?]‎
Nell’album “Nursery Days” pubblicato nel 1992.‎

‎“… Originariamente la bandiera della Rivoluzione americana era un serpente attorcigliato che ‎recava le parole ‘Non mi calpestare’: alle origini del rock and roll c’è l’inno militante di Carl ‎Perkins ed Elvis Presley ‘Non calpestare le mie scarpe di pelle blu’. E all’origine ‎dell’educazione e degli insegnamenti di Woody Guthrie, c’è una canzoncina che si chiama “Don’t ‎You Push Me Down”. Non mi spingete a terra, tanto la polvere non può uccidermi e non ho ‎intenzione di essere trattato così. Conosciamo Woody Guthrie come il cantante dei braccianti ‎sradicati dalla loro terra e degli sfollati della ‎‎Dust Bowl, la voce che racconta ‎la storia di ‘Furore’ dall’interno e ‎senza retorica. E conosciamo Woody Guthrie come il cantante delle meraviglie della sua terra e ‎della rabbia per chi se ne appropria indebitamente. Pensiamo a Woody... (Continues)
Well you can play with me
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/13 - 15:56
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I Want My Milk

I Want My Milk
‎[1963?]‎
Nell’album “Songs To Grow On For Mother & Child” pubblicato nel 1992.‎

‎“… Vogliamo la libertà e la vogliamo ora, cantava il movimento americano per I diritti civili: la ‎voce dei bambini che si leva in una richiesta incessante è per Woody Guthrie matrice di azione e ‎protesta politica: vogliamo i nostri diritti e li vogliamo ora.”‎
‎(Alessandro Portelli da “Note americane – Musica e culture negli Stati Uniti”, Shake edizioni, ‎‎2011)‎
I want my milk and I want it now.
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/13 - 15:22
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Christmas in Washington

Christmas in Washington
‎[1997]‎
Parole e musica di Steve Earle.‎
Album: El Corazón, uscito a 30 anni dalla morte di Woody Guthrie
Interpretata anche da Joan Baez nell'album "Dark Chords on a Big Guitar" (2003)

“Ritorna Woody Guthrie, ritorna da noi‎
Strappa il tuo sguardo dal paradiso e risorgi se puoi‎
Se per caso incontri Gesù, forse lui ti può aiutare
Torna Woody Guthrie, torna adesso”

‎(traduzione italiana di Alessandro Portelli da “Note americane – Musica e culture negli Stati Uniti”, ‎Shake edizioni, 2011)‎
It's Christmastime in Washington
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/13 - 14:19
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Round, Round Hitler's Grave

Round, Round Hitler's Grave
‎[1942]‎
Scritta da Woody Guthrie, Millard Lampell e Pete Seeger
Sulla melodia della popolare “Old Joe Clark”‎
Testo trovato su WoodyGuthrie.de,‎

La maggior parte del testo fu scritta da Pete Seeger. Di Guthrie certamente la strofa dedicata a ‎Mussolini… ‎

Nell’album “Dear Mr. President”.‎
Poi anche nella compilation intitolata “Kickin' Hitler's Butt: Vintage Anti-Fascist Songs 1940-‎‎1944”‎

Dedicata a “X Mas” ‎‎(che non sta per “Natale” ma per “Decima Mas”), un tizio alquanto confuso che per brevissimo ‎tempo è apparso su queste pagine salvo poi tornarsene per sempre a casa (Pound) con la coda tra le ‎gambe… Auguri! Spero che tu guarisca presto!‎
Now I wished I had a bushel
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/4/6 - 13:54
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Hangknot, Slipknot

Hangknot, Slipknot
NODO SCORSOIO
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/29 - 07:44
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Mean Things Happening in This World

Mean Things Happening in This World
[1943]
Lyrics by Woody Guthrie
Music by Blackfire

Le parole sono di Woody Guthrie ma la musica non è sua, è dei Blackfire, un gruppo punk rock formato da due fratelli e una sorella, nativi americani, precisamente Navajo. Nel 2003 hanno realizzato un album con Nora Guthrie, nipote del menestrello dell’Oklahoma, un disco intitolato “Woody Guthrie Singles” che raccoglie brani fino a quel momento sconosciuti e mai pubblicati del grande cantautore.

(Bernart Bartleby)
Mean things happening in this world
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/22 - 19:30
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Talking Centralia

Talking Centralia
‎[1947]‎
In “Long Ways to Travel: The Unreleased Folkways Masters, 1944-1949”, Smithsonian Folkways, ‎‎1994.‎
Parole e musica Woody Guthrie‎



Una delle tre canzoni (le altre due sono The Dying Miner e Waiting At The Gate) che Woody Guthrie scrisse ‎all’indomani del disastro minerario di Centralia, Illinois, dove 111 minatori rimasero uccisi in ‎seguito ad una serie di esplosioni di gas. Poco tempo prima gli ispettori minerari avevano avvertito i ‎proprietari e le autorità locali che le gallerie non erano sicure ma il loro monito era stato ‎deliberatamente ignorato.‎
I'm just a miner in a mining town
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/13 - 15:11
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When the Curfew Blows

When the Curfew Blows
‎[1947]‎
Parole e musica di Woody Guthrie.‎
In “The Asch Recordings, Vol. 4”, Smithsonian Folkways, 1999.‎


Come riportato nelle note di cui alla fondamentale raccolta edita dalla Smithsonian Folkways, ‎Woody Guthrie scrisse questa canzone contro l’imposizione del coprifuoco che in quegli anni era ‎pratica assai comune di gestione dell’ordine in pubblico in molte città del sud contro la popolazione ‎nera, ma anche in California contro le masse dei lavoratori migranti.‎
The lonesomest sound, boys,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/13 - 13:29
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Hangknot, Slipknot

Hangknot, Slipknot
In "Pastures of Plenty: a Self Portrait" Woody Guthrie scrive: "Dedicata a tutte le madri, i padri e i figli neri che sono stati linciati ed impiccati sotto il ponte del Canadian River, sette miglia a sud di Okemah, Oklahoma, la mia città natale. Perchè questo non accada mai più".
Guthrie si riferiva in particolare all'orribile assassinio di Lawrence e Laura Nelson avvenuto nel 1911, linciaggio cui probabilmente prese parte anche suo padre, e a cui Woody dedicò anche la canzone Don’t Kill My Baby and My Son.
Bartleby 2012/2/13 - 12:13
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So Long, It's Been Good to Know You (World War II Version)‎

So Long, It's Been Good to Know You (World War II Version)‎
‎[1942]‎
Parole e musica di Woody Guthrie.‎
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.‎

Ancora una canzone con cui Guthrie esprimeva il proprio favore per la guerra contro i nazisti.‎
E’ giusto che canzoni come questa compaiano sulle CCG/AWS? Secondo me, sì. Si tratta di ‎canzoni dell’epoca che celebrano la lotta contro il fascismo che aveva messo a ferro e fuoco ‎l’Europa intera e mi pare che abbiano diritto di stare su queste pagine al pari delle canzoni sulla ‎Resistenza o sulla Guerra di Spagna.‎
I got the news that the war had begun
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/13 - 10:18
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Better World a-Coming

Better World a-Coming
‎[194?]‎
Parole e musica di Woody Guthrie.‎
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.‎

Scritta durante la seconda guerra mondiale, una canzone in cui il menestrello di Okemah auspicava ‎un mondo migliore, lontano dai massacri, dai bombardamenti, dal terrore, dalla miseria e dal pianto.‎
There's a better world that's a-coming
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/13 - 09:38
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What Are We Waiting On?‎

What Are We Waiting On?‎
[1942]‎
Parole e musica di Woody Guthrie
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.‎


‎“Che cosa stiamo aspettando ad abbattere i fascisti?”‎
Tutt’altro che una canzone contro la guerra, anzi. Ma non si riferisce tanto all’intervento militare ‎americano nel secondo conflitto mondiale (quando Guthrie la scrisse gli USA erano già in guerra da ‎alcuni mesi) quanto alla mobilitazione delle masse lavoratrici del mondo contro la minaccia ‎fascista. Per questo ritengo che possa essere inserita a buon diritto fra le CCG/AWS.‎
There's a great and a bloody fight 'round this whole world tonight
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/13 - 08:47
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My Peace

My Peace
‎[1952]‎
Parole di Woody Guthrie ‎
Musica di Arlo Guthrie
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa canzone.‎
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania nel 2006 da Arlo ‎Guthrie con il cantautore tedesco Hans-‎Eckardt Wenzel.‎

My peace, my peace is all I’ve got that I can give to you
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/10 - 15:43

Been Down the River Too Long

Been Down the River Too Long
‎[1951]‎
Parole e musica di Woody Guthrie‎
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa dolorosa canzone di prigionia.‎
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania da Arlo ‎Guthrie con il cantautore tedesco Hans-‎Eckardt Wenzel
I doubt if I can write my right name down;
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/10 - 15:31
Song Itineraries: From World Jails
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Eisler on the Go

Eisler on the Go
‎[1948]‎
Una canzone rimasta inedita e ripresa 50 anni dopo da Billy Bragg & Wilco nel ‎loro “Mermaid Avenue – Vol. 1”.‎
Parole di Woody Guthrie.‎
Musica di Billy Bragg.‎



Come sappiamo, il compositore ebreo tedesco Hanns Eisler, amico e ‎sodàle artistico di Bertolt Brecht, nel 1933 insieme a questi scappò dalla Germania nazista ‎alla volta, prima, di Mosca e poi di New York.‎
Quel che invece è meno noto ai più è che nel 1948 Eisler fu costretto ad un nuovo viaggio d’esilio ‎nel senso esattamente inverso, espulso dalle autorità americane perché accusato di essere non solo ‎un attivista comunista ma addirittura una spia al soldo dei sovietici. La “guerra calda” lo aveva ‎strappato alla sua terra, quella “fredda” lo strappò ai suoi amici Charlie Chaplin, Igor Stravinsky, ‎Aaron Copland e Leonard Bernstein, che inutilmente cercarono di difenderlo, e lo rispedì in ‎Germania, nella... (Continues)
Eisler on the go, Eisler on the move
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/10 - 13:45
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Aginst Th' Law

Aginst Th' Law
Album: Mermaid Avenue Vol. II
Incisa da Billy Bragg & Wilco
It's against th' law to walk, it's aginst th' law to talk
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/24 - 22:08
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Blood of the Lamb

Blood of the Lamb
WORDS: Woody Guthrie (1955) -
MUSIC: Jay Bennett/Jeff Tweedy (1997)

Album: Mermaid Avenue Vol. II

Interpretata da Billy Bragg & Wilco
Are your garments all spotless?
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/24 - 22:06
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Talking Dust Bowl Blues

Talking Dust Bowl Blues
[anni 30]
Pubblicata in “Dust Bowl Ballads” pubblicato nel 1940
Parole e musica di Woody Guthrie.

In fuga dalla siccità e dalle tempeste di vento e di sabbia che hanno sommerso la loro fattoria un tempo fertile, una famiglia di agricoltori è in viaggio verso la California su di una vecchia Ford dove hanno imbarcato i figli e i loro pochi beni… I bambini hanno fame, ma le fette di carne sono così sottili che ci si potrebbe leggere il giornale attraverso, oppure vederci le facce di quei grassi politici responsabili di un tale disastro e della rovina di centinaia di migliaia di americani….



Durante i primi decenni del XX secolo le grandi e fertili pianure al centro degli USA furono coltivate intensivamente e dissennatamente, senza badare alla rotazione delle colture e senza mai dare respiro alla terra. Durante e dopo la prima guerra mondiale la produzione agricola fu spinta ben oltre la... (Continues)
Back in Nineteen Twenty-Seven,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 11:46
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Born To Win

Born To Win
[1942/45]
Interpretazione: The Mammals (musica di Mike Merenda)



Canzone scritta da Guthrie durante la seconda guerra mondiale, quando prestò servizio sulle navi trasporto della marina USA. Guthrie stesso racconta che scrisse “Born To Win” (diventata in seguito anche il titolo di un libro pubblicato nel 1965, due anni prima della sua morte) durante un’attraversata verso l’Europa. La nave trasportava soldati diretti sul fronte francese e molti di loro stavano male a causa del mare mosso. Così, per distrarli, si decise di trasmettere un programma d’intrattenimento radiofonico attraverso gli altoparlanti ma la prima a riecheggiare fu una canzone intitolata “Born To Lose” (Nato per perdere), che non andava affatto bene per tirare su gli animi di ragazzi che stavano vomitando l’anima per il mal di mare e che avevano con la prospettiva di andare a combattere e magari a farsi ammazzare dai tedeschi…... (Continues)
I had my fun and my troubles
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/5 - 14:57
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Crossbone Skully

Crossbone Skully
[1930s]
Sulla melodia della popolare “Cumberland Gap”
Testo trovato su Mudcat Café
Dal volume “Hard Hitting Songs for Hard-Hit People”, realizzato da Alan Lomax, Woody Guthrie e Pete Seeger tra il 1940 ed il 1967, anno della sua definitiva pubblicazione.

Probabilmente “Crossbone Skully” (quello dal teschio con le ossa incrociate) è il soprannome del disperato protagonista della canzone, sarà stato un tatuaggio o sarà stato che era ridotto tutto pelle ed ossa dalla fame…
La canzone è stata interpretata anche da Peggy Seeger con il titolo "Peacock Street".
As I went walking down Peacock Street,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/25 - 13:52
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Mean Talking Blues

Mean Talking Blues
[1945]
Lyrics & Music by Woody Guthrie
Album: Hard travelling - The Asch Recordings Vol. 3 [1998]
I'm the meanest man that ever had a brain,
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/11/10 - 09:03
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Lost John

Lost John
[1940]
Nella raccolta “Chain Gang Blues” (1976)

Nel corso della sua carriera Sonny Terry collaborò con grandi artisti come Blind Boy Fuller, Brownie McGhee, Cisco Houston e Woody Guthrie. E proprio con questi ultimi due registrò negli anni 40 parecchie canzoni. “Lost John” è presente infatti nell’album “Struggle” di Woody Guthrie, realizzato nel 1976 dalla Folkways Records.

Sulle “chain gangs”, le squadre di detenuti alla catena costretti a lavorare dall’alba al tramonto sulle strade, nei campi e nelle cave di pietra in tutti gli States fino alla metà degli anni 50, si vedano anche Another Man Done Gone, Chain Gang, Cryin' Who? Cryin' You! (Part I & II), Nine Foot Shovel e No More Chain Gang. Il sistema delle “chain gangs” era una fonte inesauribile di manodopera a costo zero e, considerato che i neri sono sempre stati la maggioranza della popolazione carceraria, un modo per perpetrare lo schiavismo anche decenni dopo la sua abolizione.
Gonna tell you the story
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/7/30 - 11:29
Song Itineraries: From World Jails




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