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Author Woody Guthrie

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Blowin’ Down the Road (I Ain’t Going to Be Treated This Way)‎

Blowin’ Down the Road (I Ain’t Going to Be Treated This Way)‎
‎[1940]‎
Parole e musica di Woody Guthrie e Lee Hays ‎
Album “Dust Bowl Ballads”‎

Durante i primi decenni del XX secolo le grandi e fertili pianure al centro degli USA furono ‎coltivate intensivamente e dissennatamente, senza badare alla rotazione delle colture e senza mai ‎dare respiro alla terra. Durante e dopo la prima guerra mondiale la produzione agricola fu spinta ben ‎oltre la resistenza del suolo, che si inaridì e desertificò velocemente sotto i colpi degli aratri. ‎All’inizio degli anni 30 il dissesto geologico era compiuto e i venti cominciarono a strappare via, ‎letteralmente, la superficie della terra, alzando spaventose tempeste di sabbia. Nella “Dust Bowl”, la ‎‎“conca della polvere”, compresa tra Texas, Kansas, Oklahoma, Colorado e Nuovo Messico, mezzo ‎milione di americani restarono senza nulla e cominciarono un esodo biblico verso ovest, verso la ‎California. Lì, nel “paese... (Continues)
I'm blowin' down this old dusty road,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/20 - 14:08
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Dust Can't Kill Me

Dust Can't Kill Me
‎[1940]‎
Album “Dust Bowl Ballads”‎

Durante i primi decenni del XX secolo le grandi e fertili pianure al centro degli USA furono ‎coltivate intensivamente e dissennatamente, senza badare alla rotazione delle colture e senza mai ‎dare respiro alla terra. Durante e dopo la prima guerra mondiale la produzione agricola fu spinta ben ‎oltre la resistenza del suolo, che si inaridì e desertificò velocemente sotto i colpi degli aratri. ‎All’inizio degli anni 30 il dissesto geologico era compiuto e i venti cominciarono a strappare via, ‎letteralmente, la superficie della terra, alzando spaventose tempeste di sabbia. Nella “Dust Bowl”, la ‎‎“conca della polvere”, compresa tra Texas, Kansas, Oklahoma, Colorado e Nuovo Messico, mezzo ‎milione di americani restarono senza nulla e cominciarono un esodo biblico verso ovest, verso la ‎California. Lì, nel “paese del latte e del miele”, i migranti finivano... (Continues)
That old dust storm killed my baby,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/20 - 13:45
Lorenzo Masetti 2012/8/17 - 23:06
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Don't You Push Me Down

Don't You Push Me Down
‎[1954?]‎
Nell’album “Nursery Days” pubblicato nel 1992.‎

‎“… Originariamente la bandiera della Rivoluzione americana era un serpente attorcigliato che ‎recava le parole ‘Non mi calpestare’: alle origini del rock and roll c’è l’inno militante di Carl ‎Perkins ed Elvis Presley ‘Non calpestare le mie scarpe di pelle blu’. E all’origine ‎dell’educazione e degli insegnamenti di Woody Guthrie, c’è una canzoncina che si chiama “Don’t ‎You Push Me Down”. Non mi spingete a terra, tanto la polvere non può uccidermi e non ho ‎intenzione di essere trattato così. Conosciamo Woody Guthrie come il cantante dei braccianti ‎sradicati dalla loro terra e degli sfollati della ‎‎Dust Bowl, la voce che racconta ‎la storia di ‘Furore’ dall’interno e ‎senza retorica. E conosciamo Woody Guthrie come il cantante delle meraviglie della sua terra e ‎della rabbia per chi se ne appropria indebitamente. Pensiamo a Woody... (Continues)
Well you can play with me
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/13 - 15:56
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I Want My Milk

I Want My Milk
‎[1963?]‎
Nell’album “Songs To Grow On For Mother & Child” pubblicato nel 1992.‎

‎“… Vogliamo la libertà e la vogliamo ora, cantava il movimento americano per I diritti civili: la ‎voce dei bambini che si leva in una richiesta incessante è per Woody Guthrie matrice di azione e ‎protesta politica: vogliamo i nostri diritti e li vogliamo ora.”‎
‎(Alessandro Portelli da “Note americane – Musica e culture negli Stati Uniti”, Shake edizioni, ‎‎2011)‎
I want my milk and I want it now.
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/13 - 15:22
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Christmas in Washington

Christmas in Washington
‎[1997]‎
Parole e musica di Steve Earle.‎
Album: El Corazón, uscito a 30 anni dalla morte di Woody Guthrie
Interpretata anche da Joan Baez nell'album "Dark Chords on a Big Guitar" (2003)

“Ritorna Woody Guthrie, ritorna da noi‎
Strappa il tuo sguardo dal paradiso e risorgi se puoi‎
Se per caso incontri Gesù, forse lui ti può aiutare
Torna Woody Guthrie, torna adesso”

‎(traduzione italiana di Alessandro Portelli da “Note americane – Musica e culture negli Stati Uniti”, ‎Shake edizioni, 2011)‎
It's Christmastime in Washington
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/8/13 - 14:19
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Round, Round Hitler's Grave

Round, Round Hitler's Grave
‎[1942]‎
Scritta da Woody Guthrie, Millard Lampell e Pete Seeger
Sulla melodia della popolare “Old Joe Clark”‎
Testo trovato su WoodyGuthrie.de,‎

La maggior parte del testo fu scritta da Pete Seeger. Di Guthrie certamente la strofa dedicata a ‎Mussolini… ‎

Nell’album “Dear Mr. President”.‎
Poi anche nella compilation intitolata “Kickin' Hitler's Butt: Vintage Anti-Fascist Songs 1940-‎‎1944”‎

Dedicata a “X Mas” ‎‎(che non sta per “Natale” ma per “Decima Mas”), un tizio alquanto confuso che per brevissimo ‎tempo è apparso su queste pagine salvo poi tornarsene per sempre a casa (Pound) con la coda tra le ‎gambe… Auguri! Spero che tu guarisca presto!‎
Now I wished I had a bushel
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/4/6 - 13:54
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Mean Things Happening in This World

Mean Things Happening in This World
[1943]
Lyrics by Woody Guthrie
Music by Blackfire

Le parole sono di Woody Guthrie ma la musica non è sua, è dei Blackfire, un gruppo punk rock formato da due fratelli e una sorella, nativi americani, precisamente Navajo. Nel 2003 hanno realizzato un album con Nora Guthrie, nipote del menestrello dell’Oklahoma, un disco intitolato “Woody Guthrie Singles” che raccoglie brani fino a quel momento sconosciuti e mai pubblicati del grande cantautore.

(Bernart Bartleby)
Mean things happening in this world
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/22 - 19:30
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Talking Centralia

Talking Centralia
‎[1947]‎
In “Long Ways to Travel: The Unreleased Folkways Masters, 1944-1949”, Smithsonian Folkways, ‎‎1994.‎
Parole e musica Woody Guthrie‎



Una delle tre canzoni (le altre due sono The Dying Miner e Waiting At The Gate) che Woody Guthrie scrisse ‎all’indomani del disastro minerario di Centralia, Illinois, dove 111 minatori rimasero uccisi in ‎seguito ad una serie di esplosioni di gas. Poco tempo prima gli ispettori minerari avevano avvertito i ‎proprietari e le autorità locali che le gallerie non erano sicure ma il loro monito era stato ‎deliberatamente ignorato.‎
I'm just a miner in a mining town
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/13 - 15:11
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When the Curfew Blows

When the Curfew Blows
‎[1947]‎
Parole e musica di Woody Guthrie.‎
In “The Asch Recordings, Vol. 4”, Smithsonian Folkways, 1999.‎


Come riportato nelle note di cui alla fondamentale raccolta edita dalla Smithsonian Folkways, ‎Woody Guthrie scrisse questa canzone contro l’imposizione del coprifuoco che in quegli anni era ‎pratica assai comune di gestione dell’ordine in pubblico in molte città del sud contro la popolazione ‎nera, ma anche in California contro le masse dei lavoratori migranti.‎
The lonesomest sound, boys,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/13 - 13:29
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So Long, It's Been Good to Know You (World War II Version)‎

So Long, It's Been Good to Know You (World War II Version)‎
‎[1942]‎
Parole e musica di Woody Guthrie.‎
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.‎

Ancora una canzone con cui Guthrie esprimeva il proprio favore per la guerra contro i nazisti.‎
E’ giusto che canzoni come questa compaiano sulle CCG/AWS? Secondo me, sì. Si tratta di ‎canzoni dell’epoca che celebrano la lotta contro il fascismo che aveva messo a ferro e fuoco ‎l’Europa intera e mi pare che abbiano diritto di stare su queste pagine al pari delle canzoni sulla ‎Resistenza o sulla Guerra di Spagna.‎
I got the news that the war had begun
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/13 - 10:18
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Better World a-Coming

Better World a-Coming
‎[194?]‎
Parole e musica di Woody Guthrie.‎
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.‎

Scritta durante la seconda guerra mondiale, una canzone in cui il menestrello di Okemah auspicava ‎un mondo migliore, lontano dai massacri, dai bombardamenti, dal terrore, dalla miseria e dal pianto.‎
There's a better world that's a-coming
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/13 - 09:38
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What Are We Waiting On?‎

What Are We Waiting On?‎
[1942]‎
Parole e musica di Woody Guthrie
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.‎


‎“Che cosa stiamo aspettando ad abbattere i fascisti?”‎
Tutt’altro che una canzone contro la guerra, anzi. Ma non si riferisce tanto all’intervento militare ‎americano nel secondo conflitto mondiale (quando Guthrie la scrisse gli USA erano già in guerra da ‎alcuni mesi) quanto alla mobilitazione delle masse lavoratrici del mondo contro la minaccia ‎fascista. Per questo ritengo che possa essere inserita a buon diritto fra le CCG/AWS.‎
There's a great and a bloody fight 'round this whole world tonight
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/13 - 08:47
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My Peace

My Peace
‎[1952]‎
Parole di Woody Guthrie ‎
Musica di Arlo Guthrie
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa canzone.‎
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania nel 2006 da Arlo ‎Guthrie con il cantautore tedesco Hans-‎Eckardt Wenzel.‎

My peace, my peace is all I’ve got that I can give to you
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/10 - 15:43

Been Down the River Too Long

Been Down the River Too Long
‎[1951]‎
Parole e musica di Woody Guthrie‎
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa dolorosa canzone di prigionia.‎
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania da Arlo ‎Guthrie con il cantautore tedesco Hans-‎Eckardt Wenzel
I doubt if I can write my right name down;
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/10 - 15:31
Song Itineraries: From World Jails
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Eisler on the Go

Eisler on the Go
‎[1948]‎
Una canzone rimasta inedita e ripresa 50 anni dopo da Billy Bragg & Wilco nel ‎loro “Mermaid Avenue – Vol. 1”.‎
Parole di Woody Guthrie.‎
Musica di Billy Bragg.‎



Come sappiamo, il compositore ebreo tedesco Hanns Eisler, amico e ‎sodàle artistico di Bertolt Brecht, nel 1933 insieme a questi scappò dalla Germania nazista ‎alla volta, prima, di Mosca e poi di New York.‎
Quel che invece è meno noto ai più è che nel 1948 Eisler fu costretto ad un nuovo viaggio d’esilio ‎nel senso esattamente inverso, espulso dalle autorità americane perché accusato di essere non solo ‎un attivista comunista ma addirittura una spia al soldo dei sovietici. La “guerra calda” lo aveva ‎strappato alla sua terra, quella “fredda” lo strappò ai suoi amici Charlie Chaplin, Igor Stravinsky, ‎Aaron Copland e Leonard Bernstein, che inutilmente cercarono di difenderlo, e lo rispedì in ‎Germania, nella... (Continues)
Eisler on the go, Eisler on the move
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/2/10 - 13:45
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Aginst Th' Law

Aginst Th' Law
Album: Mermaid Avenue Vol. II
Incisa da Billy Bragg & Wilco
It's against th' law to walk, it's aginst th' law to talk
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/24 - 22:08
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Blood of the Lamb

Blood of the Lamb
WORDS: Woody Guthrie (1955) -
MUSIC: Jay Bennett/Jeff Tweedy (1997)

Album: Mermaid Avenue Vol. II

Interpretata da Billy Bragg & Wilco
Are your garments all spotless?
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/24 - 22:06
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Pastures of Plenty

Pastures of Plenty
The Asch Recordings Vol. 1 (1944)



Describing the travails and dignity of migrant workers in North America, it is evocative of the world described in John Steinbeck's The Grapes of Wrath. The tune is based on the ballad "Pretty Polly," a traditional English-language folk song from the British Isles that was also well known in the Appalachian region of North America.

Recorded by Pete Seeger, Harry Belafonte, Bob Dylan, Tom Paxton, Jesse Colin Young, Peter Tevis, Peter, Paul and Mary, Dave Van Ronk, Ramblin' Jack Elliot, Flatt and Scruggs, Will Geer, Kingston Trio, Country Joe McDonald, Odetta, The Alarm, Solas, Alison Krauss & Union Station, Paul Kelly, Lila Downs, Cisco Houston, Karl Denver, Scott H. Biram, The Travellers, Judy Collins, Jefferson Starship


Il pezzo fu arrangiato da Ennio Morricone e cantato da Peter Tevis per il film "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. (Ma Si veda qui questa osservazione di Cristian Veronesi)
It's a mighty hard row that my poor hands have hoed
(Continues)
2011/9/1 - 21:45
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Talking Dust Bowl Blues

Talking Dust Bowl Blues
[anni 30]
Pubblicata in “Dust Bowl Ballads” pubblicato nel 1940
Parole e musica di Woody Guthrie.

In fuga dalla siccità e dalle tempeste di vento e di sabbia che hanno sommerso la loro fattoria un tempo fertile, una famiglia di agricoltori è in viaggio verso la California su di una vecchia Ford dove hanno imbarcato i figli e i loro pochi beni… I bambini hanno fame, ma le fette di carne sono così sottili che ci si potrebbe leggere il giornale attraverso, oppure vederci le facce di quei grassi politici responsabili di un tale disastro e della rovina di centinaia di migliaia di americani….



Durante i primi decenni del XX secolo le grandi e fertili pianure al centro degli USA furono coltivate intensivamente e dissennatamente, senza badare alla rotazione delle colture e senza mai dare respiro alla terra. Durante e dopo la prima guerra mondiale la produzione agricola fu spinta ben oltre la... (Continues)
Back in Nineteen Twenty-Seven,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 11:46
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Born To Win

Born To Win
[1942/45]
Interpretazione: The Mammals (musica di Mike Merenda)



Canzone scritta da Guthrie durante la seconda guerra mondiale, quando prestò servizio sulle navi trasporto della marina USA. Guthrie stesso racconta che scrisse “Born To Win” (diventata in seguito anche il titolo di un libro pubblicato nel 1965, due anni prima della sua morte) durante un’attraversata verso l’Europa. La nave trasportava soldati diretti sul fronte francese e molti di loro stavano male a causa del mare mosso. Così, per distrarli, si decise di trasmettere un programma d’intrattenimento radiofonico attraverso gli altoparlanti ma la prima a riecheggiare fu una canzone intitolata “Born To Lose” (Nato per perdere), che non andava affatto bene per tirare su gli animi di ragazzi che stavano vomitando l’anima per il mal di mare e che avevano con la prospettiva di andare a combattere e magari a farsi ammazzare dai tedeschi…... (Continues)
I had my fun and my troubles
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/5 - 14:57
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Crossbone Skully

Crossbone Skully
[1930s]
Sulla melodia della popolare “Cumberland Gap”
Testo trovato su Mudcat Café
Dal volume “Hard Hitting Songs for Hard-Hit People”, realizzato da Alan Lomax, Woody Guthrie e Pete Seeger tra il 1940 ed il 1967, anno della sua definitiva pubblicazione.

Probabilmente “Crossbone Skully” (quello dal teschio con le ossa incrociate) è il soprannome del disperato protagonista della canzone, sarà stato un tatuaggio o sarà stato che era ridotto tutto pelle ed ossa dalla fame…
La canzone è stata interpretata anche da Peggy Seeger con il titolo "Peacock Street".
As I went walking down Peacock Street,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/25 - 13:52
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Mean Talking Blues

Mean Talking Blues
[1945]
Lyrics & Music by Woody Guthrie
Album: Hard travelling - The Asch Recordings Vol. 3 [1998]
I'm the meanest man that ever had a brain,
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/11/10 - 09:03
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Lost John

Lost John
[1940]
Nella raccolta “Chain Gang Blues” (1976)

Nel corso della sua carriera Sonny Terry collaborò con grandi artisti come Blind Boy Fuller, Brownie McGhee, Cisco Houston e Woody Guthrie. E proprio con questi ultimi due registrò negli anni 40 parecchie canzoni. “Lost John” è presente infatti nell’album “Struggle” di Woody Guthrie, realizzato nel 1976 dalla Folkways Records.

Sulle “chain gangs”, le squadre di detenuti alla catena costretti a lavorare dall’alba al tramonto sulle strade, nei campi e nelle cave di pietra in tutti gli States fino alla metà degli anni 50, si vedano anche Another Man Done Gone, Chain Gang, Cryin' Who? Cryin' You! (Part I & II), Nine Foot Shovel e No More Chain Gang. Il sistema delle “chain gangs” era una fonte inesauribile di manodopera a costo zero e, considerato che i neri sono sempre stati la maggioranza della popolazione carceraria, un modo per perpetrare lo schiavismo anche decenni dopo la sua abolizione.
Gonna tell you the story
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/7/30 - 11:29
Song Itineraries: From World Jails
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Hard Travelin'

Hard Travelin'
[1941?]
Incisa nel 1944 o 1945 a New York City grazie a Moses "Moe" Asch.
La registrazione originale si trova nel disco “Hard Travelin', The Asch Recordings, Vol.3” pubblicato dalla Smithsonian Folkways Records nel 1998.
I've been havin' some hard travelin', I thought you knowed.
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/6/1 - 08:04
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Tom Joad

Tom Joad
[1940]
Album "Dust Bowl Ballads"
Tune: John Hardy



Penso che non sia giusto che su questo bel sito ci sia The Ghost Of Tom Joad senza il suo illustre antecedente, "Tom Joad", una canzone che il grande Woody Guthrie – un gigante cui anche The Boss non può che inchinarsi – scrisse subito dopo aver visto il film di John Ford, appena uscito in quel 1940, tratto dal romanzo "The Grapes of Wrath" di Steinbeck. E infatti "Tom Joad" non è che la descrizione della trama della pellicola, tant'è che ne uscì una ballata così lunga da dover essere registrata in due parti.
Tom Joad got out of the old McAlester Pen;
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/5/24 - 21:52
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Johnny Faa, or The Gypsy Laddie

Anonymous
Invece Woody Guthrie incise la sua versione de “The Gypsy Laddie” nel 1941, intitolandola “Gypsy Davey”...
Johnny Faa, <i>or</i> The Gypsy Laddie
GYPSY DAVEY
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/5/24 - 12:51
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Dust Bowl Refugee

Dust Bowl Refugee
[1940]
Album “Dust Bowl Ballads”



Durante i primi decenni del XX secolo le grandi e fertili pianure al centro degli USA furono coltivate intensivamente e dissennatamente, senza badare alla rotazione delle colture e senza mai dare respiro alla terra. Durante e dopo la prima guerra mondiale la produzione agricola fu spinta ben oltre la resistenza del suolo, che si inaridì e desertificò velocemente sotto i colpi degli aratri. All’inizio degli anni 30 il dissesto geologico era compiuto e i venti cominciarono a strappare via, letteralmente, la superficie della terra, alzando spaventose tempeste di sabbia. Nella “Dust Bowl”, la “conca della polvere”, compresa tra Texas, Kansas, Oklahoma, Colorado e Nuovo Messico, mezzo milione di americani restarono senza nulla e cominciarono un esodo biblico verso ovest, verso la California. Lì, nel “paese del latte e del miele”, i migranti finivano invece... (Continues)
I'm a dust bowl refugee,
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/5/24 - 09:44
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East Texas Red

East Texas Red
In “Folk Song and Minstrelsy” (1963?)
Scritta con Woody Guthrie.
Ho preferito attribuirla a Cisco Huston perché non mi risulta che Guthrie l’abbia mai incisa.

Una canzone che fa il paio con Vigilante Man e che mi ha ricordato subito il bel film di Robert Aldrich “Emperor of the North Pole” (da noi “L’Imperatore del Nord”), basato su di un racconto di Jack London. Come la canzone, anche il film – ambientato durante la Grande Depressione - narra dello scontro tra un leader degli “hobos”, “N° 1” (impersonato da Lee Marvin), e Shack, un sadico vigilante delle ferrovie (interpretato da Ernest Borgnine), che è pagato dalla compagnia per buttare giù dai treni i “travellers”, vagabondi e barboni che clandestinamente se ne servono per spostarsi in cerca di lavoro. E Shack non si accontenta di fare il suo già sporco lavoro ma perseguita gli hobos, divertendosi ad ucciderli con il martello di ferro... (Continues)
Down in the scrub oak timber of the Southeast Texas Gulf
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/5/6 - 08:55
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The Dying Miner

The Dying Miner
[1947]
Lyrics by Woody Guthrie
Music: sung to the tune of “Give Me Three Grains of Corn, Mother”
Album: Struggle [1990]


On March 25th, around 3:30 p.m., a great explosion rocked Centralia Coal Company Mine Number 5 (Wikipedia, Centralia mine disaster).
In the aftermath, rescuers brought out eight wounded miners, but over a hundred workers remained underground, their condition unknown. In freezing weather, rescue teams worked around the clock to free those still enclosed while their families gathered at the mouth of the mine. In the end, these efforts and the families’ prayers went unrewarded; all of the missing 111 miners were found dead. But the body count alone did not attract national media attention; for it soon came to light that both state and federal mine inspectors had warned of the mine’s hazardous condition less than week before the disaster. In fact, the state inspector... (Continues)
It happened an hour ago,
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/4/20 - 13:06
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Bound For Glory

Bound For Glory
[1964]
Album "All the News That's Fit to Sing"

Tributo di Ochs al maestro Woody Guthrie.
He walked all over his own growin' land
(Continues)
Contributed by Alessandro 2010/4/2 - 13:01
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Harriet Tubman's Ballad

Harriet Tubman's Ballad
[1944]
Album “Long Ways to Travel: The Unreleased Folkways Masters, 1944-1949”, Smithsonian Folkways Recordings, 1994.
(Testo trovato su The Mudcat Café)

Nel 1944 Guthrie lesse il libro di Earl Conrad intitolato “Harriet Tubman: Negro Soldier and Abolitionist”, dedicato alla figura della celebre afroamericana che, dopo essersi liberata dalla schiavitù, spese molti anni della sua vita come “smuggler”, come conducente dell’”Underground Railroad”, aiutando centinaia di schiavi neri a fuggire verso la libertà e, più tardi, aiutò John Brown a pianificare gli attacchi armati contro i proprietari schiavisti in Virginia, meritandosi il soprannome di “General Tubman”.
La storia di questa donna coraggiosa colpì molto Guthrie, che nel settembre dello stesso anno scrisse su di lei questa canzone biografica, da cantarsi sulla melodia della popolare “Kansas Boys”.
I was five years old in Bucktown Maryland
(Continues)
Contributed by Alessandro 2010/3/18 - 13:55
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I Hate the Capitalist System

I Hate the Capitalist System
[193?]
Parole e musica di Sarah Ogan Gunning, sorellastra di Aunt Molly Jackson.
Dall’album “Girl of Constant Sorrow”, Folk Legacy Records, 1965.
Riproposta da Barbara Dane nell’album “I Hate the Capitalist System”, Paredon Records, 1973.



“Dedication. This recording is respectfully dedicated to the millions of hard-working people who really made America great, in the sure knowledge that one day they will gather up their strength, their courage and their wisdom, and they will come together to smash this decayed and dying system. They will use their inventiveness and industry to raise all our people to a decent living standard, and restore us to a place of respect among the fellowship of nations. They are the creators of history, and they will construct the socialist future.
Specifically, I want to dedicate these songs to my sister , Julia, who has recently entered that great school... (Continues)
I hate the capitalist system,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2010/3/16 - 13:35
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Worried Man Blues

Worried Man Blues
[1930]
This is a traditional folk song first recorded in 1930 by The Carter Family, also recorded 1940 by Woody Guthrie, and with revised lyrics in 1959 by the Kingston Trio, was theme song for the 2001 PBS TV series American Roots Music, performed 2002 by the Southern Comfort Bluegrass Band.
I went across the river, and I lay down to sleep,
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/12/2 - 12:45
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Woody Guthrie

Woody Guthrie
[2003]
Album "Power in the Blood"

Penso che il titolo voglia evocare colui che, con la sua musica, seppe essere sempre un vero spauracchio per tutti i fascisti: "This machine kills fascists"...
Another psychopath in Iowa
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/9/18 - 19:54

Napalm

Napalm
[1965]
Parole di Malvina Reynolds
Musica: Slipknot di Woody Guthrie
Pubblicata su Broadside #60
Lucy Baines, did you ever see that napalm?
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/5/27 - 14:30




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