[1979]
Scritta da Charly García con David Lebón, chitarrista della band.
Dall’album “Bicicleta” del 1980
Composta nel 1979 all’indomani di una convocazione che Charly García e altri artisti in vista di quell’epoca avevano ricevuto da parte del ministro dell’Interno della dittatura, il generale Albano Harguindeguy, conosciuto come “El Diablo” per la sua crudeltà. Immagino che in quell’occasione il ministro abbia suggerito agli invitati di fare molta attenzione, ma sembra che Charly García non abbia raccolto l’invito…
Processato dopo la fine del regime per crimini contro l’umanità, Albano Harguindeguy fu poi tra i gerarchi che beneficiarono dell’indulto elargito dal presidente Menem. I processi a suo carico ripresero dopo il 2003, anno in cui la Corte Suprema revocò l’indulto presidenziale, le cosiddette leggi “Punto Final” y “Obediencia Debida” o, più concretamente, “Leyes... (Continues)
Canzone scritta da Charly García qualche anno prima della sua pubblicazione, all’epoca dei Serú Girán, in piena dittatura.
Nel 1982, con la disfatta delle Malvinas, la “junta” stava tirando le cuoia e gli argentini cominciavano a ritornare alla vita (almeno quelli che erano sopravvissuti).
Il 26 dicembre di quell’anno allo stadio del Club Ferro Carril Oeste a Buenos Aires si tenne un grande concerto dove “Inconsciente colectivo” fu interpretata da Mercedes Sosa.
Per parte sua Charly García eseguì No bombardeen Buenos Aires mentre il grande fondale che raffigurava la capitale, disegnato dall’artista Renata Schussheim, veniva fatto saltare in aria con i fuochi d’artificio…
Un concerto indimenticabile e liberatorio che segnò di fatto la fine degli anni del terrore e della morte.
Nace una flor, todos los días sale el sol (Continues)
[1982]
Title track dell'album registrato dal vivo all'Estadio del Club Obras Sanitarias, Buenos Aires, 6 marzo 1982.
"No llores por mí, Argentina es el quinto disco del grupo de rock argentino Serú Girán, que se transformó, desde su edición en 1982, en un LP clave no sólo de la carrera de esta banda sino también de la música popular argentina" (es.wikipedia)
Una canzone contro la dittatura scritta da Charly García in piena dittatura... Forse i fascisti - che in genere sono anche ignoranti e stolti - non ne capirono il senso...
Scritta da Charly García con David Lebón, chitarrista della band.
Dall’album “Bicicleta” del 1980
Composta nel 1979 all’indomani di una convocazione che Charly García e altri artisti in vista di quell’epoca avevano ricevuto da parte del ministro dell’Interno della dittatura, il generale Albano Harguindeguy, conosciuto come “El Diablo” per la sua crudeltà. Immagino che in quell’occasione il ministro abbia suggerito agli invitati di fare molta attenzione, ma sembra che Charly García non abbia raccolto l’invito…
Processato dopo la fine del regime per crimini contro l’umanità, Albano Harguindeguy fu poi tra i gerarchi che beneficiarono dell’indulto elargito dal presidente Menem. I processi a suo carico ripresero dopo il 2003, anno in cui la Corte Suprema revocò l’indulto presidenziale, le cosiddette leggi “Punto Final” y “Obediencia Debida” o, più concretamente, “Leyes... (Continues)