Author Don Backy
Sognando
[1971]
Testo e musica di Aldo Caponi [Don Backy]
Lyrics and music by Aldo Caponi [Don Backy]
Interpretata anche da Mina
Prima incisione: 1974
First recording: 1974
Album: Sognando [1978]
Su Single / Single Release: 1978
Il signor Aldo Caponi, da Santa Croce sull'Arno (Pisa), paese di concerie di pellame, di odori mefitici e che ha condiviso con Firenze la rovinosa alluvione del 1966, è con tutta probabilità e ragionevolezza uno dei più grandi cantautori italiani. Dimenticavo: si fa chiamare “Don Backy” da una quarantina d'anni buoni; quel nome d'arte americaneggiante, come imponevano l'epoca e il roccherròlle, glielo diede il suo ex amico Adriano Celentano. Il quale, a scrivere testi e musiche, non gli lega nemmeno le scarpe. Solo che Adriano Celentano è famoso in tutto il mondo, mentre Aldo Caponi, alias Don Backy, dopo qualche anno di grande notorietà e canzoni splendide (Immensità,... (Continues)
Testo e musica di Aldo Caponi [Don Backy]
Lyrics and music by Aldo Caponi [Don Backy]
Interpretata anche da Mina
Prima incisione: 1974
First recording: 1974
Album: Sognando [1978]
Su Single / Single Release: 1978
Il signor Aldo Caponi, da Santa Croce sull'Arno (Pisa), paese di concerie di pellame, di odori mefitici e che ha condiviso con Firenze la rovinosa alluvione del 1966, è con tutta probabilità e ragionevolezza uno dei più grandi cantautori italiani. Dimenticavo: si fa chiamare “Don Backy” da una quarantina d'anni buoni; quel nome d'arte americaneggiante, come imponevano l'epoca e il roccherròlle, glielo diede il suo ex amico Adriano Celentano. Il quale, a scrivere testi e musiche, non gli lega nemmeno le scarpe. Solo che Adriano Celentano è famoso in tutto il mondo, mentre Aldo Caponi, alias Don Backy, dopo qualche anno di grande notorietà e canzoni splendide (Immensità,... (Continues)
Me ne sto lì seduto e assente,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/2/12 - 04:20
Song Itineraries:
Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom
La versione cantata da Mina è ovviamente riportata al femminile; l'adattamento fu effettuato da Don Backy stesso. Vi sono altre lievissime differenze testuali. Proviene dallo storico album "Singolare" del 1976, di cui è il brano di apertura. L'arrangiamento e la direzione orchestrale sono del m. Pino Presti.
SOGNANDO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/2/12 - 05:05
Don Backy n'est pas né au Minnesota ou au Mid-West, comme son nom pourrait faire penser. De son vrai nom Aldo Caponi, il est né dans une ville industrielle mi-chemin entre Florence et Pise, Santa Croce sull'Arno, une série interminable de tanneries qui empestent l'air et les rivières. Son destin était d'aller bosser dans une de ces tanneries, mais il aimait la musique et, surtout, était un poète de la chanson. Lié au “clan” d'Adriano Celentano, dont il était ami, il connut le célébrité dans les années soixante avec des chansons inoubliables; puis il dut découvrir ce que c'est l'envie et la fausse amitié. D'un jour à l'autre il se retrouva dans l'oubli complet; le puissant Celentano l'avait drôlement arrangé. C'est alors qu'il commença à écrire des chansons tout à fait différentes, et qu'il alla les chanter aux fêtes de village ou dans des petits théâtres pleins de fumée, quand on pouvait... (Continues)
MES RÊVES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/3/27 - 02:21
Versione francese "supplementare" di Marco Valdo M.I.
Version française - EN RÊVANT – Marco Valdo M.I. – 2009
Chanson italienne – Sognando – Don Backy (Aldo Caponi) – 1971
Chanson italienne – Sognando – Don Backy (Aldo Caponi) – 1971
EN RÊVANT
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff + Marco Valdo M.I. 2009/3/28 - 18:22
Un altro paio di considerazioni "a ruota libera" su questa canzone.
La prima riguarda l'interpretazione di Mina. Come ho detto nell'introduzione, non sono un eccessivo "fan" della "Tigre di Cremona"; pur ovviamente riconoscendole tutte le qualità vocali che ha, e che sono indiscusse e indiscutibili, le ritengo spesso un suo limite interpretativo. Spingendole al massimo delle sue possibilità, spesso -a mio parere- Mina snatura le canzoni che le sono affidate (o che decide di interpretare); un esempio tipico è proprio la "Marinella" di De André, che pure contribuì in modo decisivo a renderlo famoso. È un'interpretazione da night club di lusso, da "Bussola", che è inadatta alla canzone o che comunque la rende un'altra cosa.
Nel caso di "Sognando", però, queste considerazioni -fortunatamente- non valgono. È uno dei rarissimi casi in cui Mina si è come messa da parte, di fronte ad un testo... (Continues)
La prima riguarda l'interpretazione di Mina. Come ho detto nell'introduzione, non sono un eccessivo "fan" della "Tigre di Cremona"; pur ovviamente riconoscendole tutte le qualità vocali che ha, e che sono indiscusse e indiscutibili, le ritengo spesso un suo limite interpretativo. Spingendole al massimo delle sue possibilità, spesso -a mio parere- Mina snatura le canzoni che le sono affidate (o che decide di interpretare); un esempio tipico è proprio la "Marinella" di De André, che pure contribuì in modo decisivo a renderlo famoso. È un'interpretazione da night club di lusso, da "Bussola", che è inadatta alla canzone o che comunque la rende un'altra cosa.
Nel caso di "Sognando", però, queste considerazioni -fortunatamente- non valgono. È uno dei rarissimi casi in cui Mina si è come messa da parte, di fronte ad un testo... (Continues)
Riccardo Venturi 2009/3/28 - 18:55
Dopo aver visto alla televisione "C'era una volta la città del matti", mi è venuta voglia di riascoltare questa canzone e ho capito subito che avrei potuto trovarla in questo sito.
La fiction sul lavoro di Basaglia e i suoi collaboratori è stata una lodevole eccezione nel piattume (o pattume) dei programmi Rai.
La fiction sul lavoro di Basaglia e i suoi collaboratori è stata una lodevole eccezione nel piattume (o pattume) dei programmi Rai.
Silva 2010/2/13 - 19:00
solo chi ha vissuto vicino a chi è stato colpito da questa disgrazia capisce fino in fondo quanto siano vere le parole di questa canzone. mi piacerebbe sapere se Don Backy ha scritto questa canzone avendo provato sulla sua pelle certe sensazioni o se è stata solo la sua sensibilità da grande artista a fare questa meravigliosa canzone.
luciano 2011/3/21 - 22:56
Vi ringrazio per la grande considerazione dedicata alla canzone e a me. Ho inviato le traduzioni in francese e inglese a Mina, perché è stato bravissimo il traduttore a non snaturarne il senso.Tante volte le venisse in mente una versione in quegli idiomi.
Posso dire a Luciano, che non ho provato (per fortuna) sulla mia pelle direttamente quelle sensazioni, ma ho cercato di scendere nell'universo/mondo di un ragazzino autistico.
Ciao. Don Backy
Posso dire a Luciano, che non ho provato (per fortuna) sulla mia pelle direttamente quelle sensazioni, ma ho cercato di scendere nell'universo/mondo di un ragazzino autistico.
Ciao. Don Backy
Don Backy 2012/5/6 - 19:33
Avoir un cerveau détruit, ne jamais pouvoir se faire comprendre par les mots, marcher avec incertitude est un destin curieux, terrible et à peine supportable. Des fois, ça fait trop mal et alors, je crie Hou ! Hou !
Ainsi Parlait Atalante
Ainsi Parlait Atalante
Marco Valdo M.I. 2012/5/6 - 20:55
Carissimo Don Backy, io persisto nel credere che tutti i ringraziamenti siano dovuti a te per questa canzone fondamentale, e per tutte le altre. Sono uno dei traduttori, e devo dirti che questa canzone l'ho ascoltata per la prima volta non molto dopo che è uscita; avevo, allora, quindici o sedici anni. Non mi ha più abbandonato. Non avrei potuto mai, neanche volendo, snaturarne il senso; è una cosa, questa canzone, che mi porto dentro per parecchi motivi. Nel mondo di quel ragazzo hai saputo scenderci in profondo, e idealmente ti abbraccio anche se, ovviamente, non ci siamo mai conosciuti. Vorrà dire che quando passo da Santa Croce sull'Arno sulla FI-PI-LI, ti manderò un saluto col pensiero. Grazie per esserci venuto a trovarci su questo sito, che io ed altri mandiamo avanti senza rumore; un saluto davvero caro.
Riccardo Venturi 2012/5/7 - 00:55
Tradução portuguesa de Riccardo Venturi
7 / 5 / 2012
7 / 5 / 2012
La presente versione è un omaggio che voglio fare precisamente a Don Backy e alla sua canzone. Sicuramente tutti avranno capito che verso "Sognando" ho una partecipazione che va al di là di parecchie cose, ma non voglio scendere nei particolari; dico soltanto che è una delle due sole canzoni che, quando mi capita di cantarmele (rigorosamente da solo), mi fanno letteralmente trasfigurare (l'altra è "Il Natale è il 24" di Piero Ciampi). La lingua portoghese si presta particolarmente bene alla traduzione di questa canzone e permette di mantenerne quasi intatta la struttura fonetica e ritmica anche se, in alcuni piccoli punti, mi sono permesso qualche libertà per tenere una rima o quantomeno un'assonanza. La traduzione è condotta "al femminile" perché ho constatato che consentiva maggiore aderenza al testo, ma se devo immaginarmi qualcuno di madrelingua portoghese che la canta, questo è Roberto Carlos. [RV]
SONHANDO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/5/7 - 17:43
Vorrei solo dire: Grazie Don Backy; la tua canzone mi emoziona fino alle lacrime. Sei stato un grande e tuttora lo sei. Un consiglio: rifuggi le trasmissioni televisive nelle quali vogliono ridurti al ruolo di comparsa e vogliono farti parlare a comando. Tu sei stato un protagonista e tuttora lo sei. L'unica tua colpa è di avere detto le cose giuste, nel modo giusto ma con troppo anticipo sugli altri. Questo è il triste destino di tutte le persone geniali. Galileo Galiei docet! Lucio Di Martino
D'accordo sulla genialità di Aldo Caponi detto "Don Backy" (diceva di essere contrario ai capelloni etcetera, e poi assumeva uno pseudonimo inglese e si faceva crescere i capelli anche lui!) ma paragonarlo a Galilei mi pare proprio una gran cazzata.
Paco 2012/9/4 - 16:34
Beh, ma in fondo sia Galileo Galilei che Don Backy sono della provincia di Pisa... :-P
Riccardo Venturi 2012/9/4 - 16:44
Il paragone a Galileo Galilei era dovuto solo al fatto che, anche lui come Don Backy, ha precorso i tempi ed ha detto delle cose quando era sconveniente dirle. Sono due persone geniali anche se in materie assolutamente diverse. Anche Don Backy meriterebbe di essere studiato a scuola, come oggi già si studia Pasolini e fra non molto si studierà Rino Gaetano e Giorgio Gaber. Sicuramente meritano di essere annoverati tra gli artisti più vicini alla nostra epoca che hanno scritto le cose migliori. Lucio Di Martino
Giustissimo! Viva la squola con Dombacchi, Gaetano e Gaber
abbasso quella con Dante, Petrarca e Boccaccio
abbasso quella con Dante, Petrarca e Boccaccio
Manu' 2012/9/6 - 23:16
D'accordo con Paco... E poi, meglio un morto in casa che un pisano all'uscio...
Marco Messeri 2012/9/7 - 00:38
No Manù. Si continui a studiare Dante, Petrarca e Boccaccio ma senza trascurare fenomeni più recenti che, comunque, hanno segnato la nostra epoca. Lucio Di Martino
Mi chiedo se quel Marco Messeri che si è dichiarato d'accordo con Paco sia questo Marco Messeri. Essendo quest'ultimo livornese di nascita, e vista la sua considerazione sui pisani, ci sarebbe quasi da crederlo, sebbene "Messeri" sia un cognome assai comune in Toscana. Ad ogni modo, non credo che questa sia la pagina adatta per eventuali diatribe regionalistiche; con tutto il rispetto (anzi, l'irrispetto), non ha molto in comune col "Vernacoliere". Sarebbe bene cercare di tenerlo presente.
Riccardo Venturi 2012/11/24 - 19:22
Un gigantesco grazie a Don Backy per averci regalato un brano a dir poco stupendo
Sono alla ricerca del 45 giri con la canzone "Sognando" ma finora non sono riuscito a trovarlo. Qualcuno può aiutarmi? Lucio Di Martino
Lucio Di Martino 2014/3/18 - 22:22
Grazie a tutti, anche ai livornesi (diavoli accesi), che se non ci mettono almeno un tentativo di far ridere, non si sentono tali. Sì, Riccardo, le diatribe regionalistiche lasciano il tempo che trovano e sono - forse - divertenti soltanto al bar con gli amici. Qui parliamo di questa canzone che, pian piano, sta sorgendo dal dimenticatoio dove era stata relegata. Lo dimostra il fatto che nonh ho mai potuto toglierla dal repertorio fin dall'anno in cui l'ho scritta (1971) e vi assicuro che cantarla nei concerti non è stato sempre facile in quegli anni....
Don Backy 2014/6/11 - 18:09
È UNA CANZONE CHE STRIZZA IL CUORE:DON BAKI HA TRATTATO UN TEMA TERRIBILE CON EStrema poetica
delicatezza.È una canzone che turba perché ci costringe a chiederci "chi è il matto?",e chi siamo noi che,con le nostre regole imposte,procediamo tanto dolore?.Bravo DON Baki
delicatezza.È una canzone che turba perché ci costringe a chiederci "chi è il matto?",e chi siamo noi che,con le nostre regole imposte,procediamo tanto dolore?.Bravo DON Baki
Fabrizia 2014/9/8 - 14:19
Come autore di testi può darsi, ma come autore di musiche è decisamente meglio Celentano; una cosa come Prisencolinensinainciusol (naturalmente parlo delle musiche), Don Backy non riuscirebbe a concepirla in un milione di anni.
Antonio 2014/9/26 - 21:18
A Firenze negli anni '70 si diceva "Prendinculounettodacciughe, olràit!" Scherzi a parte, credo che si tratti di cose molto diverse; Don Backy non ha mai "roccheggiato", almeno a quanto ne so io. Per il resto non sono nessuno per giudicare il valore musicale di questo o quello; ma tra una canzone come "Sognando" e l'anche alto valore musicale di un brano come Prisencoli eccetera, sceglierò sempre la prima. Saluti cari.
Riccardo Venturi 2014/9/26 - 23:30
È venuto, oggi, un amico a pranzo a casa mia, ed è successa una cosa che merita di essere raccontata sia pure per sommi capi. Praticamente: pochi minuti prima era stato al bar qui all'angolo a comprare le sigarette, e il tabaccaio stava canterellando una data canzone, di cui non ricordava il titolo. "Sai, quella canzone di Don Backy...e di Mina..."; al che, ha cominciato a cantarne la musica -diciamo qualcosa del genere, perché il mio amico è un bravissimo e capace ragazzo, ma non è stato mai sfiorato in vita sua dalla benché minima dote canora. Ci ho messo infatti un attimo a riconoscere "Sognando", andando in soccorso al mio amico che, comunque, era visibilmente emozionato di aver risentito quella canzone, questa canzone che continua a girare, girare e girare in modo pressoché sotterraneo fino ad affiorare, ad esempio, in un tabaccaio che la canta mentre consegna un pacchetto di MS da dieci.... (Continues)
Riccardo Venturi 2015/3/10 - 16:22
Svensk översättning av Riccardo Venturi
5. november 2016 01:35
5. november 2016 01:35
I MINA DRÖMMAR
(Continues)
(Continues)
Visto che c'è la versione portoghese,mi piacerebbe veramente tanto sentirla cantare da Caetano Veloso. Ho sempre pensato che la sua voce fosse affine alla canzone...Un sogno
Valerio cozzoli 2016/12/11 - 15:13
Avevo 9anni quando la sentii la prima volta ora ne ho 50 stesse identiche emozioni stupenda poesia cantata dalla straordinaria Mina dopo tanti anni la sentii cantata da Don Backy e seppi che era sua Grazie una canzone che non ha tempo e mai passera
Davide 2019/5/31 - 18:21
La nuova versione di Gianni Maroccolo con Stefano Edda Rampoldi e la partecipazione dello stesso Don Backy.
In cerca di te (Perduto amore)
[1945]
Nota anche con il titolo del verso iniziale, “Sola me ne vò per la città”
Parole di Gian Carlo Testoni
Musica di Eros Sciorilli
Incisa per la prima volta a Torino, negli studi della Cetra, il 7 luglio 1945, con l'orchestra del maestro Beppe Mojetta.
Incisero questa canzone molti altri artisti, come Dea Garbaccio, Natalino Otto, Carlastella, Carlo Buti, Teddy Reno, Jula De Palma, Nicola Arigliano, Bruno Pallesi, Gianni Morandi, Gabriella Ferri, Johnny Dorelli, Don Backy, Simona Molinari, Mariangela Melato, Iva Zanicchi...
Arrivo con qualche ora di ritardo sul 25 aprile, ma vorrei lo stesso contribuire questa canzone, per tutti coloro che quel giorno non sapevano se ridere di felicità o piangere di disperazione: un riso e un pianto comunque di Liberazione.
“Nel testo della canzone la voce della Colombo implora la vana ricerca dell'amato disperso tra il fumo della guerra. Il... (Continues)
Nota anche con il titolo del verso iniziale, “Sola me ne vò per la città”
Parole di Gian Carlo Testoni
Musica di Eros Sciorilli
Incisa per la prima volta a Torino, negli studi della Cetra, il 7 luglio 1945, con l'orchestra del maestro Beppe Mojetta.
Incisero questa canzone molti altri artisti, come Dea Garbaccio, Natalino Otto, Carlastella, Carlo Buti, Teddy Reno, Jula De Palma, Nicola Arigliano, Bruno Pallesi, Gianni Morandi, Gabriella Ferri, Johnny Dorelli, Don Backy, Simona Molinari, Mariangela Melato, Iva Zanicchi...
Arrivo con qualche ora di ritardo sul 25 aprile, ma vorrei lo stesso contribuire questa canzone, per tutti coloro che quel giorno non sapevano se ridere di felicità o piangere di disperazione: un riso e un pianto comunque di Liberazione.
“Nel testo della canzone la voce della Colombo implora la vana ricerca dell'amato disperso tra il fumo della guerra. Il... (Continues)
Sola me ne vò per la città,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/26 - 16:43
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Don Backy: I Gatti
I gatti sono animali strani
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/5/18 - 15:49
Song Itineraries:
Cats & Bad cats
Chanson italienne – I Gatti – Don Backy – 2003
Vois-tu mon ami Lucien l'âne aux sabots et aux yeux de braise volcanique, si l'âne est admiré et bien aimé ici, il est un autre animal domestique – au sens, d'animal de la maison – qui est aussi très apprécié et tout comme lui, depuis la plus haute Antiquité. C'était le grand protecteur des récoltes, le gardien du garde-manger des hommes. Un animal aimé et recherché dans les campagnes et dans les villes et jusque dans la marine... Pour les voyages au long cours, on ne partait jamais sans lui. Il a tant rendu de services, tant aidé l'humaine nation – tout comme l'âne d'ailleurs – qu'on lui réserve à présent une place de premier choix dans la maison, où parfois encore, il rend quelque menu service croquant un rat ici, une souris là. Comme tu l'as deviné, je pense, c'est...
Le chat... dit Lucien l'âne tout rigolard. À nous les ânes aussi, il... (Continues)
Vois-tu mon ami Lucien l'âne aux sabots et aux yeux de braise volcanique, si l'âne est admiré et bien aimé ici, il est un autre animal domestique – au sens, d'animal de la maison – qui est aussi très apprécié et tout comme lui, depuis la plus haute Antiquité. C'était le grand protecteur des récoltes, le gardien du garde-manger des hommes. Un animal aimé et recherché dans les campagnes et dans les villes et jusque dans la marine... Pour les voyages au long cours, on ne partait jamais sans lui. Il a tant rendu de services, tant aidé l'humaine nation – tout comme l'âne d'ailleurs – qu'on lui réserve à présent une place de premier choix dans la maison, où parfois encore, il rend quelque menu service croquant un rat ici, une souris là. Comme tu l'as deviné, je pense, c'est...
Le chat... dit Lucien l'âne tout rigolard. À nous les ânes aussi, il... (Continues)
LES CHATS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/5/18 - 15:54
EN VOILÀ UN QUI ESSAYE DE METTRE UN TIGRE DANS SON MOTEUR... BONNE CHANCE !
LUCIEN LANE
LUCIEN LANE
Lucien Lane 2012/5/18 - 17:38
Fantasia
[1971]
Testo e Musica di Aldo Caponi (Don Backy)
L’Imperatrice fu chiamata Fantasia. Non a caso nel ’68 la volevamo al potere.. Bacchetta magica contro grandi poteri. Facoltà senza confini che arriva “all’interiorità” della pioggia e del tempo. Sacerdotessa che celebra il matrimonio tra il fuoco e l’acqua. Energia che trasforma il corporeo in piuma-viaggiatrice nel cosmo, ed anche oltre, senza limiti. Spinta trasformatrice delle gambe e delle braccia “disabituate” all’arrampicata. Fata che convince il pettirosso affinché non fugga quando l’uomo si approssima. Intermediaria col dio degli alberi che sta per conto suo, affinché offra amicizia e mostri la nascita di un lilla. Corona di una tristezza non più “popolana” e simbolo delle tristezze in viaggio. Compagna che diventa malattia: preziosa linfa che sembra “stato patologico” da quando è entrata nella pietra di carne che fu scolpita per... (Continues)
Testo e Musica di Aldo Caponi (Don Backy)
L’Imperatrice fu chiamata Fantasia. Non a caso nel ’68 la volevamo al potere.. Bacchetta magica contro grandi poteri. Facoltà senza confini che arriva “all’interiorità” della pioggia e del tempo. Sacerdotessa che celebra il matrimonio tra il fuoco e l’acqua. Energia che trasforma il corporeo in piuma-viaggiatrice nel cosmo, ed anche oltre, senza limiti. Spinta trasformatrice delle gambe e delle braccia “disabituate” all’arrampicata. Fata che convince il pettirosso affinché non fugga quando l’uomo si approssima. Intermediaria col dio degli alberi che sta per conto suo, affinché offra amicizia e mostri la nascita di un lilla. Corona di una tristezza non più “popolana” e simbolo delle tristezze in viaggio. Compagna che diventa malattia: preziosa linfa che sembra “stato patologico” da quando è entrata nella pietra di carne che fu scolpita per... (Continues)
Che farei – senza la mia azzurra malattia ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/5/13 - 08:42
Version française – IMAGINATION – Marco Valdo M.I. – 2012
Chanson italienne – Fantasia – Don Backy – 1971
Texte et musique : Aldo Caponi (Don Backy)
L'Impératrice fut appelée Imagination. Ce n'est pas par hasard si en 68, nous la voulions au pouvoir.. Baguette magique contre grands pouvoirs. Université sans frontières qui pénètre « l'intériorité » de la pluie et du temps. Prêtresse qui célèbre le mariage de l'eau et du feu. Énergie qui transforme le matériel en plume-voyageuse dans le cosmos, et même au-delà, sans limites. Poussée transformatrice des jambes et des bras déshabitués de monter. Fée qui convainc le rouge-gorge de ne pas fuir quand l'homme s'approche. Intermédiaire avec le dieu des arbres qui agit au près de lui, pour qu'il offre de l'amitié et montre la naissance d'un lilas. Couronne d'une tristesse plus populaire et symbole des tristesses en voyage. Compagne qui devient maladie:... (Continues)
Chanson italienne – Fantasia – Don Backy – 1971
Texte et musique : Aldo Caponi (Don Backy)
L'Impératrice fut appelée Imagination. Ce n'est pas par hasard si en 68, nous la voulions au pouvoir.. Baguette magique contre grands pouvoirs. Université sans frontières qui pénètre « l'intériorité » de la pluie et du temps. Prêtresse qui célèbre le mariage de l'eau et du feu. Énergie qui transforme le matériel en plume-voyageuse dans le cosmos, et même au-delà, sans limites. Poussée transformatrice des jambes et des bras déshabitués de monter. Fée qui convainc le rouge-gorge de ne pas fuir quand l'homme s'approche. Intermédiaire avec le dieu des arbres qui agit au près de lui, pour qu'il offre de l'amitié et montre la naissance d'un lilas. Couronne d'une tristesse plus populaire et symbole des tristesses en voyage. Compagne qui devient maladie:... (Continues)
IMAGINATION
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/5/18 - 09:51
Il pianeta del sole
[1981]
Album “Difetti e virtù”
Testo trovato sul sito ufficiale dell’artista
Inclusa anche nell’album del 1994 intitolato “X amore e x rabbia”
Reggae utopico o, meglio, distopico dove la terra è vista come un formicaio incurante della distruzione che si approssima…
Album “Difetti e virtù”
Testo trovato sul sito ufficiale dell’artista
Inclusa anche nell’album del 1994 intitolato “X amore e x rabbia”
Reggae utopico o, meglio, distopico dove la terra è vista come un formicaio incurante della distruzione che si approssima…
Pennelli e colori
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/7 - 08:59
Chanson italienne – Il pianeta del sole – Don Backy – 1981
Un reggae utopique ou, mieux, dystopique où la terre est vue comme une fourmilière insouciante de sa destruction qui approche.
Je voudrais juste souligner , dit Lucien l'âne, la date de conception de cette chanson... 1981... Depuis les choses n'ont fait qu'empirer.
En effet, dit Marco Valdo M.I., mais à mon sens, il faudrait sérier un peu les risques : la guerre, je veux dire, la militaire, celle qui fait couler le sang, qui bombarde, qui tue joyeusement... se porte extrêmement bien.
D'ailleurs, de ce point de vue, si j'ose dire, du point de vue de la planète du soleil, de l'autre planète, on est toujours à deux doigts de réaliser la prévision de Caussimon
« Tu vois, c'est écrit à la une
On se dispute déjà la Lune.
Enfants de demain, innocents !
Un général sur les planètes
Vous suivra de loin, à la lunette
Et dira : C'est rouge... (Continues)
Un reggae utopique ou, mieux, dystopique où la terre est vue comme une fourmilière insouciante de sa destruction qui approche.
Je voudrais juste souligner , dit Lucien l'âne, la date de conception de cette chanson... 1981... Depuis les choses n'ont fait qu'empirer.
En effet, dit Marco Valdo M.I., mais à mon sens, il faudrait sérier un peu les risques : la guerre, je veux dire, la militaire, celle qui fait couler le sang, qui bombarde, qui tue joyeusement... se porte extrêmement bien.
D'ailleurs, de ce point de vue, si j'ose dire, du point de vue de la planète du soleil, de l'autre planète, on est toujours à deux doigts de réaliser la prévision de Caussimon
« Tu vois, c'est écrit à la une
On se dispute déjà la Lune.
Enfants de demain, innocents !
Un général sur les planètes
Vous suivra de loin, à la lunette
Et dira : C'est rouge... (Continues)
LA PLANÈTE DU SOLEIL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/5/8 - 21:55
quale dei sette fratelli cervi interpretava don backy nel film degli anni 60 con cucciolla e volonté ? gelindo o agostino?
marzia 2012/5/9 - 19:38
Diluvio universale
[2003]
Testo e musica di Aldo Caponi (Don Backy)
Lyrics and music by Aldo Caponi (Don Backy)
Album: Diluvio universale
Testo e musica di Aldo Caponi (Don Backy)
Lyrics and music by Aldo Caponi (Don Backy)
Album: Diluvio universale
Non rimane che augurarci, un diluvio universale
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/7/23 - 01:52
Chanson italienne – Diluvio Universale – Don Backy – 2003
Où il est démontré qu'on a bien eu tort de ne pas s'intéresser aux chansons italiennes qui ne passent pas à la télévision. Du moins, en gros. De temps en temps, peut-être, l'une ou l'autre, mais c'est une erreur. Comme disait Léo Ferré à Satan : Pour ton honneur à ne paraître jamais à la télévision...
C'est dommage pour la télé... dit l'âne Lucien, qui en sait un bout sur l'étrange lucarne. Au début, on a cru qu'elle pourrait servir à quelque chose et même, qu'elle pourrait être une source, que dis-je, un fleuve amazonien d'intelligence... Elle a vite détrompé tous ces espoirs. Maintenant, comme une quelconque midinette , elle couche avec des vieillards... Ah ! Suzanne... Toutes ces damoiselles contemporaines n'ont pas ta vertu, ni un Daniel pour faire condamner les barbons. Quoique, ça bouge...
Faut l'espérer, répond Marco Valdo... (Continues)
Où il est démontré qu'on a bien eu tort de ne pas s'intéresser aux chansons italiennes qui ne passent pas à la télévision. Du moins, en gros. De temps en temps, peut-être, l'une ou l'autre, mais c'est une erreur. Comme disait Léo Ferré à Satan : Pour ton honneur à ne paraître jamais à la télévision...
C'est dommage pour la télé... dit l'âne Lucien, qui en sait un bout sur l'étrange lucarne. Au début, on a cru qu'elle pourrait servir à quelque chose et même, qu'elle pourrait être une source, que dis-je, un fleuve amazonien d'intelligence... Elle a vite détrompé tous ces espoirs. Maintenant, comme une quelconque midinette , elle couche avec des vieillards... Ah ! Suzanne... Toutes ces damoiselles contemporaines n'ont pas ta vertu, ni un Daniel pour faire condamner les barbons. Quoique, ça bouge...
Faut l'espérer, répond Marco Valdo... (Continues)
DÉLUGE UNIVERSEL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/8/21 - 23:07
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Scritta da Mariano Detto, in arte Detto, e Aldo Caponi, in arte Don Backy
Con il gruppo de I Fuggiaschi ("The first italian beat group, founded in 1960 Mantova", Discogs
Lato B del singolo "Io che giro il mondo"