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Author Joan Baez

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La ballade nord-irlandaise

La ballade nord-irlandaise
[1991]
Paroles de Renaud Séchan
Musique: trad. britannique (The Water Is Wide)
Album: "Marchand de cailloux"

Testo di Renaud Séchan
Musica: arrangiamento del motivo tradizionale The Water Is Wide.
Album: "Marchand de cailloux"


The Water is Wide, sull'aria della quale Renaud ha scritto la sua "Ballade nord-irlandaise", è uno dei motivi della tradizione celtica più noti in assoluto (è probabilmente originario della Cornovaglia, anche se alcuni lo considerano di origine scozzese ed è testimoniato vastamente nella tradizione americana). Risale quasi certamente all'epoca elisabettiana, ed è stato -nel testo originale- interpretato da artisti del calibro di Bob Dylan, Joan Baez e Brenda Wooton. E' stato tradotto in francese da Graeme Allwright (con il titolo La mer est immense). Ne ha fornito anche un'adattamento in lingua bretone Gilles Servat, intitolato Divent an dour, eseguito dai Tri Yann nell'album "Marines" (2003).
J'ai voulu planter un oranger
(Continues)
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Parachutiste

Parachutiste
[1969]
Testo e musica di Maxime Le Forestier
Paroles et musique de Maxime Le Forestier
Album: Mon frère [1972]
Interpretata anche dalla sorella Catherine Le Forestier nell'album "Le pays de ton corps" del 1971 e ripresa anche da Joan Baez



La traduzione italiana di questa canzone che provocò qualche problema a Maxime Le Forestier, venne così commentata dall'autore (che all'epoca abitava a Livorno) sul NG it.fan.musica.de-andre, il 23 marzo 2001:

"Tradotta da uno che sta nella città dei Folgorini e che ha un paracadutista nel suo palazzo. Al quarto piano. Il tenente M., tiranneggiato da una moglie più paracadutista di lui. Un giorno le farò fare una paracadutata dalle scale."

Fa parte delle CCG fin dalla raccolta primitiva; la dimostrazione dell' "amore" per i parà nutrito da questo sito fin dai suoi inizi.

In Francia come in Italia, "paracadutista" fa da sempre una rima perfetta... (Continues)
Tu avais juste dix-huit ans
(Continues)
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
[1965]
Parole e musica di Violeta Parra
Lyrics and music by Violeta Parra
Letra y música de Violeta Parra
Album: Las últimas composiciones [1966]



Italiano
English
Español

Forse il più bell'inno alla vita in forma di canzone che sia mai stato scritto al mondo, quindi sarebbe già di per sé una canzone contro la guerra. Può essere che sia una delle dieci canzoni più famose di tutti i tempi, e del tutto giustamente; non ha bisogno né di ulteriori presentazioni, né di spiegazioni. È, del resto, una canzone che dice già tutto da sé, e una canzone che va diritta dentro ad ognuno di noi. Fu scritta nel 1965 per una delusione d'amore; ed all'oggetto di quella delusione, Gilbert Favre, Violeta Parra volle comunque dedicarla per ringraziare la vita. Nel 1966 Violeta la incise a Santiago, accompagnata dai figli Ángel e Isabel; fu poi inserita nell'album intitolato Las últimas composiciones,... (Continues)
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
(Continues)
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Brothers In Arms

Brothers In Arms
Title track dell'album del 1985
Title track from the album of 1985
Parole e musica di Mark Knopfler

Interpretata anche da Joan Baez

The song can be understood as being sung by a dead soldier, who died in battle or is dying, to his friend who survived, telling him about the need to continue on with life after the harsh reality of battle (first verse), thanking him for fighting with him in the battle (second verse), telling that we only have one place to live (third verse), and that wars are a foolish thing (fourth verse).
Wikipedia

La canzone è scritta dal punto di vista di un soldato morto in battaglia (o che sta morendo) al suo amico che è sopravvissuto e gli dice di continuare a vivere dopo la tragica realtà della battaglia (prima strofa), ringraziandolo per aver combattuto al suo fianco (seconda strofa), che abbiamo un solo posto dove vivere (terza strofa) e che le guerre sono cose stupide (quarta strofa).
These mist covered mountains
(Continues)
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Blowin' in the Wind

Blowin' in the Wind
[1962]
Lyrics and music by Bob Dylan
Testo e musica di Bob Dylan
Album: The Freewheelin' Bob Dylan [1963]



Fu portata al successo da Peter, Paul and Mary, ma è una di quelle canzoni che, davvero, hanno cantato tutti. Compresa Joan Baez. E compreso, in una sua non memorabile interpretazione, Mino Reitano...

«In 1962, Dylan said of the song's background: "I still say that some of the biggest criminals are those that turn their heads away when they see wrong and they know it's wrong. I'm only 21 years old and I know that here's been too many wars...You people over 21 should know better." All that he prefers to add by way of commentary now is: "The first way to answer these questions in the song is by asking them. But lots of people have to first find the wind."»
(dalle note dell'album)

"Nel 1962, Dylan disse a commento della canzone "Dico ancora che alcuni dei più grandi criminali... (Continues)
How many roads must a man walk down
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff
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C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones

C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
[1966]
Testo di Franco Migliacci
Musica di Mauro Lusini
Intepretazione di Gianni Morandi
Arrangiamento di Ennio Morricone
Coro: I Cantori Moderni di Alessandroni
Orchestra: Ennio Morricone e il suo complesso



Un brano storico per Gianni Morandi, all'epoca il più famoso cantante e interprete della musica italiana, ma con un repertorio che era partito dal giovanile e spensierato per arrivare al melodico tradizionale ("In ginocchio da te", "Se non avessi più te"). Erano esercitate su di lui vere e proprie pressioni per abbracciare il movimento beat e dire "qualcosa di protesta", in particolare dalle riviste giovanili Ciao Big e Giovani, anche perché era noto il suo interesse per le nuove tendenze del mondo giovanile (e giovane lo era anagraficamente). Il passo fu compiuto con questa canzone del cantautore Mauro Lusini (ritratto alla chitarra con Morandi sulla copertina del 45 giri),... (Continues)
C'era un ragazzo
(Continues)
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The Partisan

The Partisan
(or "The Song Of The French Partisan")

Album: "Songs from A Room" (1969)
Adattamento di Complainte du partisan

Parole francesi di Emannuel d'Astier de la Vigerie detto "Bernard", adattate da Hy Zaret in inglese
Musica di Anna Marly

Anna Marly è la stessa autrice del "Chant des Partisans" interpretato anche da Yves Montand.

La storia della canzone e di come è stata riadattata da Complainte du partisan nel sito The Song Of The French Partisan

La canzone è un rimaneggiamento di Complainte du partisan di Anna Marly con parole originali del partigiano francese Emmanuel d'Astier de La Vigerie, detto Bernard. La versione cantata da Cohen è accreditata a Hy Zaret per l'adattamento inglese ma riprende alcuni versi originali francesi. Una strofa dell'originale sparisce nella versione cantata originariamente da Leonard Cohen, però è stata tradotta e cantata da Joan Baez.

L'ultimo verso,... (Continues)
When they poured across the border
(Continues)
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There But For Fortune

There But For Fortune
[1963]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Paroles et musique de Phil Ochs
Sanat ja sävel: Phil Ochs
Incisioni originali / Original recordings / Enregistrements originels / Alkuperäiset äänitykset:
1. New Folks vol. 2, 1964, Vanguard VRS 9140 (“Vanguard Recordings for the Connoisseur”)
2. Phil Ochs in Concert, 1966, Elektra Records /Track 1 Side B
Incisione di Joan Baez / Recording by Joan Baez:
Album / Albumi: Joan Baez/5, 1964
Single: There but for Fortune / Daddy you been on my Mind (Bob Dylan), 1965

"Scrissi questa canzone pensando a un vecchio modo di dire, 'There but for the grace of God' (siamo qui solo per grazia di Dio). Ma la grazia di Dio non esiste.

La scrissi mentre andavo verso Lincoln, Nebraska. E' uno dei miei pochi casi in cui ho scritto prima la musica, che avevo già pronta. Le parole mi sono venute in dieci minuti mentre guidavo. Il testo... (Continues)
Show me a prison, show me a jail,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi
Song Itineraries: Primitive AWS
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
[1956]
Lyrics and music by Pete Seeger
to the tune of Drill Ye Tarriers Drill
Testo e musica di Pete Seeger
sull'aria di Trill Ye Tarriers Drill
Paroles et musique de Pete Seeger
sur la mélodie de Drill Ye Tarriers Drill
Verses 4 and 5 composed and added by Joe Hickerson
Le strofe 4 e 5 sono state composte e aggiunte da Joe Hickerson
Les couplets 4 et 5 ont été composés et ajoutés par Joe Hickerson



Italiano
English
Français

Il testo di questa, che è tra le più celebri canzoni contro la guerra di ogni tempo, è di Pete Seeger, anche se le versioni più note sono probabilmente quella cantata da Joan Baez in inglese e, soprattutto, Sagt mir wo die Blumen sind, la versione tedesca interpretata da Marlene Dietrich.

Secondo la sua stessa ammissione, Seeger si ispirò ad un brano del Placido Don dello scrittore russo Michajl Šolochov [Михайл Шoлoхoв] (che ottenne per quest'opera il... (Continues)
Where have all the flowers gone,
(Continues)
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Le déserteur

Le déserteur

[15 febbraio 1954]
[15 février 1954]
[February 15, 1954]
[15. helmikuuta 1954]

Parole di Boris Vian
Musica di Boris Vian e Harold Berg

Lyrics by Boris Vian
Music by Boris Vian and Harold Berg

Paroles de Boris Vian
Musique de Boris Vian et Harold Berg

Sanat: Boris Vian
Sävel: Boris Vian ja Harold Berg






Italiano
Français
English


Le Déserteur è sicuramente la canzone contro la guerra e antimilitarista più celebre di tutti i tempi. Eppure la strofa finale originale recitava, come è noto, in tutt'altro modo di quella da tutti conosciuta: Prévenez vos gendarmes, que je serai en arme et que je sais tirer, il che ne faceva una canzone non "pacifista" in senso stretto. Tutti gli "eppure" che si vuole: ma l'antimilitarista (e non "pacifista") Boris Vian scrisse una feroce canzone contro la guerra, probabilmente riferendosi a delle guerre francesi in particolare: la guerra... (Continues)
Monsieur le Président,
(Continues)




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