La queue du chat
Le médium était concentré.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/11/23 - 18:51
Song Itineraries:
Cats & Bad cats
La pêche à la baleine
[193?]
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), celeberrimo compositore francese di origine ungherese.
Interpretata da diversi artisti, come Les Frères Jacques, Mouloudji, Cora Vaucaire, Olivier Cabanel, James Ollivier.
Nel 1935 il regista Louis Bonin (in arte Lou Tchimoukow) realizzò un cortometraggio a partire da questo testo di Prévert, un film che recentemente è stato restaurato e incluso nella nuova edizione (2004) de “Mon frère Jacques par Pierre Prévert”, documentario che il fratello del poeta realizzò su di lui nel 1961.
Una poesia da includere certamente nel percorso sulla “Guerra agli animali” ma che contiene anche la denuncia del terzo caposaldo della triade fascio-nazionalista, il “Diopatriafamiglia”.
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), celeberrimo compositore francese di origine ungherese.
Interpretata da diversi artisti, come Les Frères Jacques, Mouloudji, Cora Vaucaire, Olivier Cabanel, James Ollivier.
Nel 1935 il regista Louis Bonin (in arte Lou Tchimoukow) realizzò un cortometraggio a partire da questo testo di Prévert, un film che recentemente è stato restaurato e incluso nella nuova edizione (2004) de “Mon frère Jacques par Pierre Prévert”, documentario che il fratello del poeta realizzò su di lui nel 1961.
Una poesia da includere certamente nel percorso sulla “Guerra agli animali” ma che contiene anche la denuncia del terzo caposaldo della triade fascio-nazionalista, il “Diopatriafamiglia”.
A la pêche à la baleine, à la pêche à la baleine,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 14:24
Song Itineraries:
War against Animals
Page d’écriture
Versi di Jacques Prévert
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), compositore francese di origine ungherese che mise in musica molte delle poesie di Prévert.
Interpretata da Les Frères Jacques nel disco collettivo “Des chansons qui nous ressemblent: les chansons de Jacques Prévert”.
Propongo questa canzone perchè antiautoritaria, così come altre canzoni già presenti sul sito, come per esempio L'Empereur Tomato-Ketchup dei Bérurier Noir, Chasse à l’enfant dello stesso Prévert e La guerre des pissotières del nostro Marco Valdo M.I….
Prima che nel disco collettivo citato, la canzone si trova in "Yves Montand chante Jacques Prévert" del 1962.
La poesia fu pubblicata invece nella raccolta "Paroles" nel 1946.
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), compositore francese di origine ungherese che mise in musica molte delle poesie di Prévert.
Interpretata da Les Frères Jacques nel disco collettivo “Des chansons qui nous ressemblent: les chansons de Jacques Prévert”.
Propongo questa canzone perchè antiautoritaria, così come altre canzoni già presenti sul sito, come per esempio L'Empereur Tomato-Ketchup dei Bérurier Noir, Chasse à l’enfant dello stesso Prévert e La guerre des pissotières del nostro Marco Valdo M.I….
Prima che nel disco collettivo citato, la canzone si trova in "Yves Montand chante Jacques Prévert" del 1962.
La poesia fu pubblicata invece nella raccolta "Paroles" nel 1946.
Deux et deux quatre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/10/18 - 13:41
Chanson des escargots qui vont à l'enterrement
[1946]
Dalla raccolta “Paroles”
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), compositore francese di origine ungherese che mise in musica molte delle poesie di Prévert.
Interpretata da Cora Vaucaire (1918-2011, chanteuse francese chiamata “La Dame Blanche de Saint-Germain-des-Prés), Yves Montand e Les Frères Jacques, tra gli altri.
“Canzone delle lumache che vanno al funerale”, ovvero Del trionfo della vita sulla morte.
E qui la morte non è solo un fatto biologico; la Morte è la Guerra che era appena finita e quindi non bisognava indugiare oltre, bisognava riprendersi la vita e suoi colori e mettersi a cantare fino a sfinirsi la canzone della vita, dell’estate, e bere e ubriacarsi, mentre nell’alto dei cieli la Luna (e non altri) veglia sul mondo che ha ritrovato la pace…
Dalla raccolta “Paroles”
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), compositore francese di origine ungherese che mise in musica molte delle poesie di Prévert.
Interpretata da Cora Vaucaire (1918-2011, chanteuse francese chiamata “La Dame Blanche de Saint-Germain-des-Prés), Yves Montand e Les Frères Jacques, tra gli altri.
“Canzone delle lumache che vanno al funerale”, ovvero Del trionfo della vita sulla morte.
E qui la morte non è solo un fatto biologico; la Morte è la Guerra che era appena finita e quindi non bisognava indugiare oltre, bisognava riprendersi la vita e suoi colori e mettersi a cantare fino a sfinirsi la canzone della vita, dell’estate, e bere e ubriacarsi, mentre nell’alto dei cieli la Luna (e non altri) veglia sul mondo che ha ritrovato la pace…
À l'enterrement d'une feuille morte
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/10/17 - 14:09
Et la fête continue
[1946]
Dalla raccolta “Paroles”
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), compositore francese di origine ungherese che mise in musica molte delle poesie di Prévert.
Interpretata da Les Frères Jacques nel disco “Les Frères Jacques chantent Prévert"
Recitata anche da Serge Reggiani nell’album “Poètes 2 et 3” del 1974, su musica di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič. Nei crediti le parti vocali in francese sono attribuite a Jeanne Perret, autrice negli anni 30 dell’inno del Fronte Popolare intitolato “Au-devant de la vie” e collaboratrice di Šostakovič nella realizzazione della colonna sonora di alcuni film del realismo sovietico.
Credo che possa stare bene nel percorso Mort au Travail / Morte al Lavoro
Dalla raccolta “Paroles”
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), compositore francese di origine ungherese che mise in musica molte delle poesie di Prévert.
Interpretata da Les Frères Jacques nel disco “Les Frères Jacques chantent Prévert"
Recitata anche da Serge Reggiani nell’album “Poètes 2 et 3” del 1974, su musica di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič. Nei crediti le parti vocali in francese sono attribuite a Jeanne Perret, autrice negli anni 30 dell’inno del Fronte Popolare intitolato “Au-devant de la vie” e collaboratrice di Šostakovič nella realizzazione della colonna sonora di alcuni film del realismo sovietico.
Credo che possa stare bene nel percorso Mort au Travail / Morte al Lavoro
Debout devant le zinc
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/10/17 - 11:08
Song Itineraries:
Mort au Travail / Death to Work
Général à vendre
Dovrebbe esserci una strofa ulteriore tra la 8^ (che finisce con il verso "Il nous racontait ses batailles") e la 9^ (che inizia col verso "Puis le général jusqu'au p'tit matine")... a meno che non si tratti di un'aggiunta posteriore de Les Frères Jacques:
Il nous parlait des Dardanelles
Quand il n'était que Colonel
Et de la campagne d'Orient
Quand il n'était que Commandant
L'épopée napoléonienne
Quand il n'était que Capitaine
Et puis la Guerre de Cent Ans
Quand il n'était que Lieutenant
Les Croisades et Pépin le Bref
Quand il n'était que Sergent-Chef
Et les éléphants d'Hannibal
Quand il n'était que Caporal
Les Thermopyles, Léonidas
Quand il n'était que deuxième classe
Et Ramsès II, la première guerre
Quand sa mère était cantinière
Il nous parlait des Dardanelles
Quand il n'était que Colonel
Et de la campagne d'Orient
Quand il n'était que Commandant
L'épopée napoléonienne
Quand il n'était que Capitaine
Et puis la Guerre de Cent Ans
Quand il n'était que Lieutenant
Les Croisades et Pépin le Bref
Quand il n'était que Sergent-Chef
Et les éléphants d'Hannibal
Quand il n'était que Caporal
Les Thermopyles, Léonidas
Quand il n'était que deuxième classe
Et Ramsès II, la première guerre
Quand sa mère était cantinière
Bartleby 2012/4/26 - 09:12
Le général de Castagnetas
Paroles de J.H.Rys et M.Dabadie (1950)
Il était né à Mexico
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/1/9 - 13:27
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Chanson française – La Queue du Chat – Les Frères Jacques – 1956
Paroles et musique : Robert Marcy – 1948
Bruxelles qui est, entre autres choses, la ville qui nous a vu naître, était ces jours-ci, disent les autorités et les médias, en état de siège et quasiment paralysée par l’effroi qui venait de s’abattre sur elle. Enfin, le temps de saison s’installait avec les pluies et les froids prémonitoires des gels et des neiges de l’hiver prochain. Il était temps pour assurer le refroidissement des brassins de lambic. Une peur impalpable imprégnait jusqu’aux brouillards grisouillards ; il régnait une espèce de terreur indéfinissable, qui troublait l’ordre des choses. Il fallait que quelqu’un réagisse… Les chats, qui sont des animaux terriblement pacifiques et casaniers, d’intenses dormeurs qui n’aiment pas le bruit et qui détestent la bêtise, les chats, dis-je, sont entrés... (Continues)