Author Pete Seeger
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Wasn't that a time
La versione di Pete Seeger, quella che nel 1955 lo fece condannare dalla commissione per le attività antiamericane (come spiegato sopra).
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Anche questa versione è stata reperita sul blog francese Folk & Politique e controllata all’ascolto.
Si trova, per esempio, in “With Voices Together We Sing” del 1956 e in “Wimoweh And Other Songs Of Freedom And Protest” del 1968, entrambi editi dalla Folkways Records.
Si trova, per esempio, in “With Voices Together We Sing” del 1956 e in “Wimoweh And Other Songs Of Freedom And Protest” del 1968, entrambi editi dalla Folkways Records.
WASN’T THAT A TIME
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/27 - 21:35
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Fayette County
![Fayette County](img/upl/fee9034cc7a1c61efdef40f9c597a9bb.jpg)
[1960-61]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham, cantautrice e fondatrice nel 1962 - insieme al marito Gordon Friesen - del Broadside Magazine.
Interpretata da Pete Seeger in molti suoi dischi, a partire da “Gazette, Vol. 2” del 1961
L’autrice ne incise una sua versione nel disco “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown” pubblicato nel 1976 dalla Folkways Records.
“Fayette County in Tennessee in the winter of 1960-61 was where the Black people made their first modern militant stand for the right to register and vote. It was the beginning of a long and bitter struggle which now finds millions of Blacks enrolled and voting in the once all-white Southern polls.” (dalle note presenti in “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”)
Fayette County fu soprannominata “Tent City” perchè quando i neri, molti dei quali sharecroppers (braccianti), cominciarono a lottare per ottenere il diritto di voto,... (Continues)
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham, cantautrice e fondatrice nel 1962 - insieme al marito Gordon Friesen - del Broadside Magazine.
Interpretata da Pete Seeger in molti suoi dischi, a partire da “Gazette, Vol. 2” del 1961
L’autrice ne incise una sua versione nel disco “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown” pubblicato nel 1976 dalla Folkways Records.
“Fayette County in Tennessee in the winter of 1960-61 was where the Black people made their first modern militant stand for the right to register and vote. It was the beginning of a long and bitter struggle which now finds millions of Blacks enrolled and voting in the once all-white Southern polls.” (dalle note presenti in “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”)
Fayette County fu soprannominata “Tent City” perchè quando i neri, molti dei quali sharecroppers (braccianti), cominciarono a lottare per ottenere il diritto di voto,... (Continues)
In the County called Fayette in the State of Tennessee
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/25 - 18:23
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
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Those Three Are On My Mind
![Those Three Are On My Mind](img/thumb/c10728_130x140.jpeg?1346594953)
My Mother in law wrote the lyrics to this song...Pete wrote the music. Her name was Frances Fink Taylor.
May they both rest in peace.
May they both rest in peace.
Robb 2016/4/20 - 02:09
All the flowers are back
Antiwar Songs Blog
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Nel nostro sito, esistono una decina di “Canzoni fondamentali” che, nel corso degli anni, sono state considerate una sorta di canzoni contro la guerra universali. Stanno lì, da sempre, in bella vista sulla homepage; nelle rispettive pagine sono contrassegnate da un bannerino rosso con una “B” che sta per “Basic”. Avere quel bannerino, per una […]
Antiwar Songs Staff 2016-04-15 03:04:00
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Where Have all the Flowers Gone
![Where Have all the Flowers Gone](img/upl/ellyogragnar.jpg)
ISLANDESE / ICELANDIC / ISLANDAIS [2]
Jón Sigurðsson / Ragnar Bjarnason – Elly Vilhjálms (“Elly og Ragnar”)
La seguente cover islandese di Jón Sigurðsson è stata interpretata da Ragnar Bjarnason e da Elly Vilhjálms. Della canzone originale di Pete Seeger rimane solo la musica e l'impostazione “a catena”; per il resto si tratta di un testo dove si rimpiange un luogo caro, il “fiore azzurro” che c'era, i bambini che giocavano, una giovane fanciulla che presumibilmente amava e tutto quanto quel che c'era d'altro. La cover è del 1965; Elly e Ragnar, che si esibivano in duo, la incisero in un minialbum di quattro canzoni intitolato Elly og Ragnar með hljómsveit svavar gests.
The following Icelandic cover by Jón Sigurðsson was performed by Ragnar Bjarnason and Elly Vilhjálms. Only the tune and the “chain texture” of Pete Seeger's original song were left; the lyrics are a “love-and-regret song”... (Continues)
Jón Sigurðsson / Ragnar Bjarnason – Elly Vilhjálms (“Elly og Ragnar”)
La seguente cover islandese di Jón Sigurðsson è stata interpretata da Ragnar Bjarnason e da Elly Vilhjálms. Della canzone originale di Pete Seeger rimane solo la musica e l'impostazione “a catena”; per il resto si tratta di un testo dove si rimpiange un luogo caro, il “fiore azzurro” che c'era, i bambini che giocavano, una giovane fanciulla che presumibilmente amava e tutto quanto quel che c'era d'altro. La cover è del 1965; Elly e Ragnar, che si esibivano in duo, la incisero in un minialbum di quattro canzoni intitolato Elly og Ragnar með hljómsveit svavar gests.
The following Icelandic cover by Jón Sigurðsson was performed by Ragnar Bjarnason and Elly Vilhjálms. Only the tune and the “chain texture” of Pete Seeger's original song were left; the lyrics are a “love-and-regret song”... (Continues)
HVERT ER FARIÐ BLÓMIÐ BLÁTT
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Contributed by CCG/AWS Staff 2016/3/30 - 04:00
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Where Have all the Flowers Gone
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GIAPPONESE / JAPANESE / JAPONAIS [2]
Kenichi Tahara / Mr Children
La band J-Rock Mr Children (in anglo-giapponese Misutā Chirudoren , e conosciuta popolarmente come Misuchiru), formata nel 1988 da Kazutoshi Sakurai, Kenichi Tahara, Keisuke Nakagawa e Hideya Suzuki, è titolare di un vero e proprio fenomeno in Giappone e non solo. Hanno venduto oltre 50 milioni di dischi; negli anni '90 si è parlato nel Paese del Sol Levante di vero e proprio “fenomeno Misuchiru”. Nel 1994, al di fuori dei loro tredici album in studio, hanno pubblicato un singolo, Innocent World, che ha raggiunto la prima posizione nella classifica dei singoli mai venduti in Giappone (1.935.830 copie); la canzone è stata poi inserita nell'album Atomic Heart. Il singolo prevedeva originariamente un lato B: si trattava della versione giappponese (scritta da Kenichi Tahara) di Where Have all the Flowers gone. Il fatto è che... (Continues)
Kenichi Tahara / Mr Children
La band J-Rock Mr Children (in anglo-giapponese Misutā Chirudoren , e conosciuta popolarmente come Misuchiru), formata nel 1988 da Kazutoshi Sakurai, Kenichi Tahara, Keisuke Nakagawa e Hideya Suzuki, è titolare di un vero e proprio fenomeno in Giappone e non solo. Hanno venduto oltre 50 milioni di dischi; negli anni '90 si è parlato nel Paese del Sol Levante di vero e proprio “fenomeno Misuchiru”. Nel 1994, al di fuori dei loro tredici album in studio, hanno pubblicato un singolo, Innocent World, che ha raggiunto la prima posizione nella classifica dei singoli mai venduti in Giappone (1.935.830 copie); la canzone è stata poi inserita nell'album Atomic Heart. Il singolo prevedeva originariamente un lato B: si trattava della versione giappponese (scritta da Kenichi Tahara) di Where Have all the Flowers gone. Il fatto è che... (Continues)
花はどこへいった
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Contributed by CCG/AWS Staff 2016/3/29 - 04:36
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Where Have all the Flowers Gone
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BASCO (EUSKARA) / BASQUE (EUSKARA) / BASQUE (EUSKARA)
Lou Toupet & Harkaitz Cano
La versione basca del gruppo Lou Topet assieme a Harkaitz Cano (composta nel 2012, pubblicata in singolo nel 2015)
Basque (Euskara) version by the band Lou Topet together with Harkaitz Cano (written 2012, single release 2015)
Version basque (Euskara) de Lou Topet avec Harkaitz Cano (composée en 2012, enregistrée en 2015)
Lou Toupet & Harkaitz Cano
La versione basca del gruppo Lou Topet assieme a Harkaitz Cano (composta nel 2012, pubblicata in singolo nel 2015)
Basque (Euskara) version by the band Lou Topet together with Harkaitz Cano (written 2012, single release 2015)
Version basque (Euskara) de Lou Topet avec Harkaitz Cano (composée en 2012, enregistrée en 2015)
LOREAK NON DIRA?
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Contributed by CCG/AWS Staff 2016/3/28 - 22:54
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Where Have all the Flowers Gone
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SERBO / SERBIAN / SERBE
La versione serba è sostanzialmente la versione croata 3 adattata alle caratteristiche fonetiche del dialetto ekavo (il dialetto sul quale si basa la lingua letteraria serba) e riportata in alfabeto cirillico. Abbiamo scelto per questa “operazione” la versione croata 3 in quanto sicuramente la più corretta e vicina all'originale.
The Serbian version is practically the Croatian version 3 which has been adapted to the phonetic characteristics of the Ekavian dialect (the dialect the literary Serbian languages is based upon) and transcribed into Cyrillic characters. We chose for this “operation” the Croatian version 3 as it is no doubt the one most correct and closest to the original. [CCG/AWS Staff]
The Serbian version is practically the Croatian version 3 which has been adapted to the phonetic characteristics of the Ekavian dialect (the dialect the literary Serbian languages is based upon) and transcribed into Cyrillic characters. We chose for this “operation” the Croatian version 3 as it is no doubt the one most correct and closest to the original. [CCG/AWS Staff]
КУД' ЈЕ ЦВЕЋЕ НЕСТАЛО
(Continues)
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Contributed by CCG/AWS Staff 2016/3/27 - 22:16
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Where Have all the Flowers Gone
PERSIANO (FÂRSI) / PERSIAN (FÂRSI) / PERSAN (FÂRSI)
La traduzione persiana è ripresa dalla pagina di fa.wikipedia. E' riportata in “forma schematica” per evitare le ripetizioni, una pratica generalmente aborrita in questo sito; ma in questo caso la manteniamo per le oggettive difficoltà di lettura.
The Persian (Fârsi) translation is reproduced from the relevant page of fa.wikipedia. It is reproduced in a “schematic” (abridged) form to avoid repetitions, something we don't really like in this site; but we kept this format due to objective reading difficulties. [CCG/AWS Staff]
The Persian (Fârsi) translation is reproduced from the relevant page of fa.wikipedia. It is reproduced in a “schematic” (abridged) form to avoid repetitions, something we don't really like in this site; but we kept this format due to objective reading difficulties. [CCG/AWS Staff]
اون همه گل کجا رفتند؟
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Contributed by CCG/AWS Staff 2016/3/27 - 21:49
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Where Have all the Flowers Gone
DANESE / DANISH / DANOIS
La seguente versione danese appare dichiaratamente come una traduzione della versione russa di Oleg Nesterov, ma è comunque aderente alle linee base del testo. E' stata reperita da una pagina danese di Life Schools contenente un articolo intitolato Da Mikhail Sholokhov inspireret Pete Seeger til at skabe sange? (“Quando Mihajl Šolohov ha ispirato Pete Seeger a comporre canzoni?”) che contiene una storia della canzone che sembra palesemente la traduzione dell'introduzione alla pagina di questo sito.
The following Danish version is clearly declared as a translation of Oleg Nesterov's Russian version, but it is nevertheless close to the basic English lyrics. It is reproduced from a Danis Life Schools page including an article named Da Mikhail Sholokhov inspireret Pete Seeger til at skabe sange? (When did Michail Sholohov inspire Pete Seeger to compose songs?), including a history of the song apparently very close to the introduction to this site page. [CCG/AWS Staff]
La seguente versione danese appare dichiaratamente come una traduzione della versione russa di Oleg Nesterov, ma è comunque aderente alle linee base del testo. E' stata reperita da una pagina danese di Life Schools contenente un articolo intitolato Da Mikhail Sholokhov inspireret Pete Seeger til at skabe sange? (“Quando Mihajl Šolohov ha ispirato Pete Seeger a comporre canzoni?”) che contiene una storia della canzone che sembra palesemente la traduzione dell'introduzione alla pagina di questo sito.
The following Danish version is clearly declared as a translation of Oleg Nesterov's Russian version, but it is nevertheless close to the basic English lyrics. It is reproduced from a Danis Life Schools page including an article named Da Mikhail Sholokhov inspireret Pete Seeger til at skabe sange? (When did Michail Sholohov inspire Pete Seeger to compose songs?), including a history of the song apparently very close to the introduction to this site page. [CCG/AWS Staff]
HVOR ER BLOMSTERNE?
(Continues)
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Contributed by CCG/AWS Staff 2016/3/27 - 20:13
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Where Have all the Flowers Gone
CINESE / CHINESE / CHINOIS [2]
Versione cinese “schematica” presente in decine di siti.
A “schematic” Chinese translation included in dozens of websites.
Traduction chinoise “schématique” présente dans de très nombreux sites.
In molti siti si trova questa traduzione “schematica” accompagnata quasi invariabilmente dall'articoletto di zh.wikipedia. Lo schema è elementare: “Dove sono finiti tutti i fiori? Li hanno presi le ragazze. Dove sono finite tutte le ragazze? Sono andate a sposare gli uomini.” E così via, fino alle tombe ricoperte di fiori. [RV]
Versione cinese “schematica” presente in decine di siti.
A “schematic” Chinese translation included in dozens of websites.
Traduction chinoise “schématique” présente dans de très nombreux sites.
In molti siti si trova questa traduzione “schematica” accompagnata quasi invariabilmente dall'articoletto di zh.wikipedia. Lo schema è elementare: “Dove sono finiti tutti i fiori? Li hanno presi le ragazze. Dove sono finite tutte le ragazze? Sono andate a sposare gli uomini.” E così via, fino alle tombe ricoperte di fiori. [RV]
花儿都到哪里去了?
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(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/3/15 - 12:00
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سپاہی
![سپاہی](img/thumb/c51535_130x140.jpeg?1455189554)
“Jaane wale sipahi se poochho” is a song of whose history Sumangala’s experience is now a part. When American folk singer Pete Seeger came to India, he accompanied Sumangala on the guitar at a gathering where she sang this song. “He could feel its emotion though he didn’t understand the language.” Also, after the 1984 anti-Sikh riots, during a peace march at DU in a tense atmosphere, Safdar Hashmi asked Sumangala to sing this song. “This song taught me how music can have tremendously cathartic effects,” Sumangala told her IIC audience. “It completely transformed the atmosphere.”
Songs of Freedom. Sumangala Damodaran on reviving songs of IPTA. (*)
(*) L’Indian People’s Theatre Association è stata un’organizzazione culturale indiana legata al Partito comunista, attiva in tutta l’India negli anni 40, successivamente limitata ad alcune aree in Bengala e Chhattisgarh
Songs of Freedom. Sumangala Damodaran on reviving songs of IPTA. (*)
(*) L’Indian People’s Theatre Association è stata un’organizzazione culturale indiana legata al Partito comunista, attiva in tutta l’India negli anni 40, successivamente limitata ad alcune aree in Bengala e Chhattisgarh
Bernart Bartleby 2016/2/12 - 20:50
The General and the Goats
![The General and the Goats](img/upl/Phoney-War.jpg)
[1939 o 1940]
Parole di Mike Stratton
Musica di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts
Pochissime le notizie reperibilin Rete sul conto di questo duo composto da Saul Aarons e Mike Stratton. Furono di certo, seppur marginalmente, due songwriter e a New York fecero parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.
Saul Aarons e Mike Stratton non sono passati alla storia perché le loro canzoni erano lunghe e difficili, più adatte al teatro musicale o al cabaret… E poi mica tutti possono diventare dei Pete Seeger! Comunque il buon vecchio Pete di certo si avvalse del lavoro di tanti come Aarons e Stratton.
Questa canzone fu scritta mentre in Europa si “combatteva” la cosiddetta “Phoney War” (la “Strana Guerra”, o in francese “drôle... (Continues)
Parole di Mike Stratton
Musica di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts
Pochissime le notizie reperibilin Rete sul conto di questo duo composto da Saul Aarons e Mike Stratton. Furono di certo, seppur marginalmente, due songwriter e a New York fecero parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.
Saul Aarons e Mike Stratton non sono passati alla storia perché le loro canzoni erano lunghe e difficili, più adatte al teatro musicale o al cabaret… E poi mica tutti possono diventare dei Pete Seeger! Comunque il buon vecchio Pete di certo si avvalse del lavoro di tanti come Aarons e Stratton.
Questa canzone fu scritta mentre in Europa si “combatteva” la cosiddetta “Phoney War” (la “Strana Guerra”, o in francese “drôle... (Continues)
[Narrator]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/10 - 09:49
Song Itineraries:
War against Animals
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Capitalistic Boss
![Capitalistic Boss](img/upl/peoples_songs_robeson.jpg)
[1937 o 1941]
Parole di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts
Canzone inclusa nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (1996)
Originariamente pubblicato sul Volume III (nn. 6 e 7, luglio/agosto 1948) del “People's Song Bulletin”
Non ci sono molto notizie in Rete sull’autore di questa allegra e sarcastica canzoncina, dotata di un umorismo marcatamente “yiddish”… Mettendo insieme alcuni frammenti, Saul Aarons deve essere stato, seppur marginalmente, un songwriter che a New York fece parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.
Sono un boss capitalista… non sono cattivo, è che mi dipingono così… E’ vero, a volte mi comporto male ma non so spiegarmi il perché, c’è qualcosa che non va nel mio cervello… Sono malato di “capitalistite”!...
Parole di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts
Canzone inclusa nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (1996)
Originariamente pubblicato sul Volume III (nn. 6 e 7, luglio/agosto 1948) del “People's Song Bulletin”
Non ci sono molto notizie in Rete sull’autore di questa allegra e sarcastica canzoncina, dotata di un umorismo marcatamente “yiddish”… Mettendo insieme alcuni frammenti, Saul Aarons deve essere stato, seppur marginalmente, un songwriter che a New York fece parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.
Sono un boss capitalista… non sono cattivo, è che mi dipingono così… E’ vero, a volte mi comporto male ma non so spiegarmi il perché, c’è qualcosa che non va nel mio cervello… Sono malato di “capitalistite”!...
I'm the much-maligned capitalistic boss
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/9 - 13:47
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Two Brothers
![Two Brothers](img/upl/FW05717.jpg)
Questa non è una canzone DALLA guerra civile americana ma SU quella guerra.
Si vedano al proposito le note su “Songs of the Civil War”, disco curato da Irwin Silber e Jerry Silverman e pubblicato dalla Folkways Record nel 1960.
“Two Brothers” è stata infatti composta nei primi anni 50 (del 900) da Israel Goldener, meglio noto come Irving Gordon (1915-1996), songwriter nativo di Brooklyn ed autore di molte canzoni per Duke Ellington, Perry Como, Billie Holiday e Bing Crosby, per citare solo alcuni degli artisti con cui collaborò.
Uno dei suoi più indimenticabili successi rimane “Unforgettable”, scritta per Nat King Cole.
Trovo il brano - con il titolo “Two Brothers (The Blue And The Grey)” - anche interpretato da The Weavers (Ronnie Gilbert, Lee Hays, Fred Hellerman e Pete Seeger) nel loro disco live del 1957 “The Weavers On Tour”.
Si vedano al proposito le note su “Songs of the Civil War”, disco curato da Irwin Silber e Jerry Silverman e pubblicato dalla Folkways Record nel 1960.
“Two Brothers” è stata infatti composta nei primi anni 50 (del 900) da Israel Goldener, meglio noto come Irving Gordon (1915-1996), songwriter nativo di Brooklyn ed autore di molte canzoni per Duke Ellington, Perry Como, Billie Holiday e Bing Crosby, per citare solo alcuni degli artisti con cui collaborò.
Uno dei suoi più indimenticabili successi rimane “Unforgettable”, scritta per Nat King Cole.
Trovo il brano - con il titolo “Two Brothers (The Blue And The Grey)” - anche interpretato da The Weavers (Ronnie Gilbert, Lee Hays, Fred Hellerman e Pete Seeger) nel loro disco live del 1957 “The Weavers On Tour”.
Bernart Bartleby 2016/2/4 - 22:04
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God Made Us All (Ode to the Negro Race)
![God Made Us All (Ode to the Negro Race)](img/upl/_dwn1452878732_1334398523.jpg)
[1946]
Parole e musica di Rupert Westmore Grant, in arte Lord Invader (1914-1961), come Sir Lancelot nativo di Trinidad e Tobago e come lui uno dei principali musicisti calypso trapiantati negli USA del secondo dopoguerra.
Nel disco “Calypso in New York”, realizzato dalla Smithsonian Folkways Records nel 2000 utilizzando incisioni risalenti agli anni 40 e 50.
La canzone fu incisa a New York nel 1946 con l’introduzione e l’accompagnamento al banjo di Pete Seeger. Piacque molto a Leadbelly, che nel 1948 ne fece una sua versione. Fu infatti questo brano di Lord Invader ad ispirarlo e non, come erroneamente si afferma su en.wikipedia, uno di Sir Lancelot…
Parole e musica di Rupert Westmore Grant, in arte Lord Invader (1914-1961), come Sir Lancelot nativo di Trinidad e Tobago e come lui uno dei principali musicisti calypso trapiantati negli USA del secondo dopoguerra.
Nel disco “Calypso in New York”, realizzato dalla Smithsonian Folkways Records nel 2000 utilizzando incisioni risalenti agli anni 40 e 50.
La canzone fu incisa a New York nel 1946 con l’introduzione e l’accompagnamento al banjo di Pete Seeger. Piacque molto a Leadbelly, che nel 1948 ne fece una sua versione. Fu infatti questo brano di Lord Invader ad ispirarlo e non, come erroneamente si afferma su en.wikipedia, uno di Sir Lancelot…
If you are a Negro you can plainly see
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/15 - 14:40
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
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Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
![Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)](img/thumb/c895_130x140.jpeg?1328269874)
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
TUTTI A CASA :
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:53
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Ode to Joy
![Ode to Joy](img/art/t239937.jpg)
La versione di Pete Seeger dell'inno alla gioia di Beethoven.
Build the road of peace before us
(Continues)
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Contributed by Leoskini 2015/10/24 - 18:21
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Tomorrow's Children
![Tomorrow's Children](img/upl/FW02456.jpg)
[1964?]
Adattamento inglese a cura di Walter Lowenfels (1897-1976, poeta e giornalista comunista americano) dei versi del poeta bretone Eugène Guillevic
Musica di Pete Seeger
In “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Record 1964
Adattamento inglese a cura di Walter Lowenfels (1897-1976, poeta e giornalista comunista americano) dei versi del poeta bretone Eugène Guillevic
Musica di Pete Seeger
In “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Record 1964
But you who know days of a different kind
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/18 - 11:40
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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I Ain't a-Scared of Your Jail
Anonymous
![I Ain't a-Scared of Your Jail](img/upl/Birmingham-firemen-blasting-Black-demonstrators_1963.jpg)
[1963]
Canzone nata a Birmingham, Alabama, nella primavera del 1963, durante le manifestazioni non violente per i diritti civili duramente represse dalla polizia col massiccio impiego di gas lacrimogeni, idranti e cani feroci lanciati anche contro bambini.
Sulla melodia di “Old Abe Lincoln Came Out Of The Wilderness”, una vecchia canzone risalente all’epoca della Guerra Civile.
Registrata da Pete Seeger in “Broadside Ballads, Vol. 2”, Folkways Records 1963.
Canzone nata a Birmingham, Alabama, nella primavera del 1963, durante le manifestazioni non violente per i diritti civili duramente represse dalla polizia col massiccio impiego di gas lacrimogeni, idranti e cani feroci lanciati anche contro bambini.
Sulla melodia di “Old Abe Lincoln Came Out Of The Wilderness”, una vecchia canzone risalente all’epoca della Guerra Civile.
Registrata da Pete Seeger in “Broadside Ballads, Vol. 2”, Folkways Records 1963.
I ain't a-scared of your jail, because I want my freedom
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/18 - 11:21
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
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Flowers of Peace
![Flowers of Peace](img/thumb/c2365_130x140.jpeg?1477161095)
According con il testo come pubblicato in “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Records, 1964, le due ultime strofe sono seguite da un ritornello leggermnte diverso dal precedente:
Then they'll bloom, ever bloom
Then you'll bloom in the springtime
O, you flowers of peace
And the world will be in ringtime
Then they'll bloom, ever bloom
Then you'll bloom in the springtime
O, you flowers of peace
And the world will be in ringtime
Bernart Bartleby 2015/8/18 - 09:48
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The Dove
![The Dove](img/upl/FW02456.jpg)
[1962]
Parole di David I. Arkin (1906-1980), insegnante, pittore, scrittore e liricista, padre dell’attore Alan Arkin.
Misica di Waldemar Hille (1908-1995), pianista e compositore, direttore musicale della First Unitarian Church, amico di Pete Seeger e Paul Robeson.
Testo pubblicato su Broadside #7 del giugno 1962
Registrata da Pete Seeger in “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Records, 1964.
Da ricordare che l’autore di questa canzone, David I. Arkin, nel secondo dopoguerra fu una delle tante vittime della “witch hunt” anticomunista scatenata da quell’ubriacone del senatore McCarthy.
Arkin, che era un insegnante, perse il lavoro e non fu mai in grado di recuperarlo, nonostante i ripetuti ricorsi. Fu riabilitato solo dopo la sua morte, avvenuta per un cancro nel 1980.
Anche suo figlio Alan è stato un attore scomodo: si pensi ai suoi esordi in “The Russians Are Coming, the Russians... (Continues)
Parole di David I. Arkin (1906-1980), insegnante, pittore, scrittore e liricista, padre dell’attore Alan Arkin.
Misica di Waldemar Hille (1908-1995), pianista e compositore, direttore musicale della First Unitarian Church, amico di Pete Seeger e Paul Robeson.
Testo pubblicato su Broadside #7 del giugno 1962
Registrata da Pete Seeger in “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Records, 1964.
Da ricordare che l’autore di questa canzone, David I. Arkin, nel secondo dopoguerra fu una delle tante vittime della “witch hunt” anticomunista scatenata da quell’ubriacone del senatore McCarthy.
Arkin, che era un insegnante, perse il lavoro e non fu mai in grado di recuperarlo, nonostante i ripetuti ricorsi. Fu riabilitato solo dopo la sua morte, avvenuta per un cancro nel 1980.
Anche suo figlio Alan è stato un attore scomodo: si pensi ai suoi esordi in “The Russians Are Coming, the Russians... (Continues)
The storm clouds hang on the hill
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/18 - 09:37
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I Can See a New Day
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[1962]
Parole e musica di Les Rice
Testo trovato su Broadside #3, aprile 1962
Interpretata dai New World Singers (Bob Cohen, Gil Turner, Happy Traum) nella raccolta Broadside Ballads Vol. 1, Folkways Records 1963.
Non ho molte notizie su Les Rice, l’autore di questa canzone. Era un coltivatore di mele di Newburgh, Stato di New York, sindacalista nella Farmers Union, contributore occasionale di Broadside Magazine. Sua anche “Banks of Marble” (1948) che divenne uno dei cavalli di battaglia di Pete Seeger alla fine dei 50.
Parole e musica di Les Rice
Testo trovato su Broadside #3, aprile 1962
Interpretata dai New World Singers (Bob Cohen, Gil Turner, Happy Traum) nella raccolta Broadside Ballads Vol. 1, Folkways Records 1963.
Non ho molte notizie su Les Rice, l’autore di questa canzone. Era un coltivatore di mele di Newburgh, Stato di New York, sindacalista nella Farmers Union, contributore occasionale di Broadside Magazine. Sua anche “Banks of Marble” (1948) che divenne uno dei cavalli di battaglia di Pete Seeger alla fine dei 50.
I can see a new day
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/14 - 09:00
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Ernie Marrs: Plastic Jesus
![Ernie Marrs: Plastic Jesus](img/upl/dashboard-jesus.jpg)
[1957/1964]
Scritta da Ed Rush e George Cromarty nel 1957
Grande successo di Ernie Marrs & The Marrs Family nel 1965
Testo trovato sulla Raymond’s Folk Song Page
Testo pubblicato originariamente su in Broadside # 39 e # 41, 1964
La versione di Ernie Marrs, registrata nel 1965, è inclusa nella compilation “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone “blasfema” ed “iconoclasta” che causò non pochi problemi fin dalla sua prima uscita, tanto che persino Pete Seeger, che ad un certo punto si era quasi deciso a registrarla, venne dissuaso dal proporla.
Uno degli autori, tal Ed Rush, raccontava che la canzone nacque tra un gruppo di ragazzi di Fresno, California, che la sera, per rompere la noia, si trovava a cantare ed ascoltare la radio all’aperto. La... (Continues)
Scritta da Ed Rush e George Cromarty nel 1957
Grande successo di Ernie Marrs & The Marrs Family nel 1965
Testo trovato sulla Raymond’s Folk Song Page
Testo pubblicato originariamente su in Broadside # 39 e # 41, 1964
La versione di Ernie Marrs, registrata nel 1965, è inclusa nella compilation “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone “blasfema” ed “iconoclasta” che causò non pochi problemi fin dalla sua prima uscita, tanto che persino Pete Seeger, che ad un certo punto si era quasi deciso a registrarla, venne dissuaso dal proporla.
Uno degli autori, tal Ed Rush, raccontava che la canzone nacque tra un gruppo di ragazzi di Fresno, California, che la sera, per rompere la noia, si trovava a cantare ed ascoltare la radio all’aperto. La... (Continues)
I don't care if it rains or freezes,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/13 - 14:01
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
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My Father's Mansion's Many Rooms
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[1966]
Parole e musica di Pete Seeger
Testo pubblicato in Broadside # 78, 1966
Registrata nel 1973 ed inclusa nel disco intitolato “Banks of Marble and Other Songs”, Folkways Records, 1974
Una rilettura in chiave pacifista ed egualitaria di un passo del Vangelo di Giovanni (14:2), “Nella casa di mio Padre ci sono molte stanze”…
Parole e musica di Pete Seeger
Testo pubblicato in Broadside # 78, 1966
Registrata nel 1973 ed inclusa nel disco intitolato “Banks of Marble and Other Songs”, Folkways Records, 1974
Una rilettura in chiave pacifista ed egualitaria di un passo del Vangelo di Giovanni (14:2), “Nella casa di mio Padre ci sono molte stanze”…
My father's mansion's many rooms
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/12 - 10:57
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Do as the Doukhobors Do
![Do as the Doukhobors Do](img/upl/2206824.jpg)
[1962]
Parole e musica di Malvina Reynolds
Testo pubblicato su Broadside # 7, 1962, con il titolo “The Doukhobor Do”
Registrata nel 1963 da Pete Seeger e finita nelle outtakes della raccolta “Broadside Ballads Vol. 2”
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone in qualche modo sorprendente che ci racconta di come le “Femen” e le “Pussy Riot” abbiano adottato forme di protesta per nulla originali e che pure fanno scalpore ancora oggi… Figuriamoci 50 o anche 100 anni fa!
Era un bel giorno del mese di maggio del 1962 e il primo ministro canadese John Diefenbaker stava tenendo un discorso nella cittadina di Trail, British Columbia. Ad un certo punto, diverse donne tra il pubblico improvvisamente si spogliarono nude, urlando in faccia all’uomo... (Continues)
Parole e musica di Malvina Reynolds
Testo pubblicato su Broadside # 7, 1962, con il titolo “The Doukhobor Do”
Registrata nel 1963 da Pete Seeger e finita nelle outtakes della raccolta “Broadside Ballads Vol. 2”
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone in qualche modo sorprendente che ci racconta di come le “Femen” e le “Pussy Riot” abbiano adottato forme di protesta per nulla originali e che pure fanno scalpore ancora oggi… Figuriamoci 50 o anche 100 anni fa!
Era un bel giorno del mese di maggio del 1962 e il primo ministro canadese John Diefenbaker stava tenendo un discorso nella cittadina di Trail, British Columbia. Ad un certo punto, diverse donne tra il pubblico improvvisamente si spogliarono nude, urlando in faccia all’uomo... (Continues)
There's a new tactic to use, my dear,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/3 - 13:57
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Solidarity Forever
![Solidarity Forever](img/upl/a2158608150_16.jpg)
[1914-15]
Parole di Ralph Chaplin
Sulle melodie di “John Brown's Body” e “The Battle Hymn of the Republic”
Interpreti: Pete Seeger & The Almanac Singers
Ralph Chaplin cominciò a scrivere questo brano nel 1914, durante uno sciopero di minatori del carbone in West Virginia, e lo completò l’anno seguente a Chicago.
“Solidarity Forever” è uno degli inni sindacali più famosi di sempre e all’epoca comparve, in tutti i paesi di lingua inglese, nelle pubblicazioni e sugli opuscoli distribuiti dai gruppi di attivisti contro la guerra e contro la coscrizione. Per esempio, si trova in apertura di un volantino - lo stesso da cui ho tratto il testo di Never Goes - pubblicato nel 1917 in Australia nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes. In quel caso gli autori riuscirono a infilare il “broadside” in tutte le guide del telefono stampate dal governo e recapitate a casa agli abbonati.
Parole di Ralph Chaplin
Sulle melodie di “John Brown's Body” e “The Battle Hymn of the Republic”
Interpreti: Pete Seeger & The Almanac Singers
Ralph Chaplin cominciò a scrivere questo brano nel 1914, durante uno sciopero di minatori del carbone in West Virginia, e lo completò l’anno seguente a Chicago.
“Solidarity Forever” è uno degli inni sindacali più famosi di sempre e all’epoca comparve, in tutti i paesi di lingua inglese, nelle pubblicazioni e sugli opuscoli distribuiti dai gruppi di attivisti contro la guerra e contro la coscrizione. Per esempio, si trova in apertura di un volantino - lo stesso da cui ho tratto il testo di Never Goes - pubblicato nel 1917 in Australia nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes. In quel caso gli autori riuscirono a infilare il “broadside” in tutte le guide del telefono stampate dal governo e recapitate a casa agli abbonati.
When the union's inspiration through the workers' blood shall run,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/16 - 13:23
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Eight Hour Day
![Eight Hour Day](img/thumb/c46934_130x140.jpeg?1394446072)
Due strofe aggiuntive da una versione trovata su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009
“The Knights Of Labor” è stata la più importante organizzazione sindacale nell’ultimo ventennio dell’800.
THE KNIGHTS OF LABOR
[…]
Here’s to the Knights of Labor,
That brave and gallant band,
That Corbon and old Swigard
Is trying to disband.
But stick and hang brave union men,
We’ll make them rue the day
They thought to break the K. of L.
In free Americ-a.
[…]
“The Knights Of Labor” è stata la più importante organizzazione sindacale nell’ultimo ventennio dell’800.
THE KNIGHTS OF LABOR
[…]
Here’s to the Knights of Labor,
That brave and gallant band,
That Corbon and old Swigard
Is trying to disband.
But stick and hang brave union men,
We’ll make them rue the day
They thought to break the K. of L.
In free Americ-a.
[…]
Bernart Bartleby 2015/4/23 - 11:00
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The Popular Wobbly
![The Popular Wobbly](img/upl/wobblook.gif)
[1920]
Parole di T-Bone Slim
Sulla melodia dell’allora molto popolare ragtime “They Go Wild, Simply Wild Over Me” (1917), di Joseph McCarthy e Fred Fisher.
Nell’edizione del 1920 del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’Industrial Workers of The World (IWW), i cui membri erano appunto noti come “Wobblies”
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Interpretata, tra gli altri, da Pete Seeger, Utah Phillips, David Rovics e Joe Glazer.
Come mai “tutti si scagliavano selvaggiamente” contro i militanti dell’IWW?
Perchè il suo cantore, lo svedese Joe Hill, fu assassinato dal Governo dell’Utah nel 1915?
Come mai nel 1916 la polizia di Everett, Washington, sparò sui wobblies in sciopero uccidendone 5?
Perchè il wobbly Frank Little fu barbaramente linciato in Montana nel 1917?
Come mai il wobbly Wesley Everest, veterano decorato della Grande Guerra, fu linciato a Centralia,... (Continues)
Parole di T-Bone Slim
Sulla melodia dell’allora molto popolare ragtime “They Go Wild, Simply Wild Over Me” (1917), di Joseph McCarthy e Fred Fisher.
Nell’edizione del 1920 del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’Industrial Workers of The World (IWW), i cui membri erano appunto noti come “Wobblies”
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Interpretata, tra gli altri, da Pete Seeger, Utah Phillips, David Rovics e Joe Glazer.
Come mai “tutti si scagliavano selvaggiamente” contro i militanti dell’IWW?
Perchè il suo cantore, lo svedese Joe Hill, fu assassinato dal Governo dell’Utah nel 1915?
Come mai nel 1916 la polizia di Everett, Washington, sparò sui wobblies in sciopero uccidendone 5?
Perchè il wobbly Frank Little fu barbaramente linciato in Montana nel 1917?
Come mai il wobbly Wesley Everest, veterano decorato della Grande Guerra, fu linciato a Centralia,... (Continues)
I’m a mild mannered man as can be,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/19 - 14:52
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Hard Times in the Mill
Anonymous
![Hard Times in the Mill](img/upl/197e17680057e5eb759be45d24ea52b7.jpg)
[inizio 900]
Canzone composta dai lavoratori della Columbia Duck Mill, Columbia, South Carolina, sull’aria della tradizionale “Hard Times in Cryderville Jail”
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Il brano era ancora ben ricordato e cantato dagli operai tessili negli anni 40.
La canzone fa parte del repertorio di Pete Seeger (in “American Industrial Ballads”, Folkways Records 1956) e Joe Glazer (in “Sings Labor Songs”, Collector Records, 1971).
Si veda anche Hard Times in a Cotton Mill (Cotton Mill Blues)
Canzone composta dai lavoratori della Columbia Duck Mill, Columbia, South Carolina, sull’aria della tradizionale “Hard Times in Cryderville Jail”
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Il brano era ancora ben ricordato e cantato dagli operai tessili negli anni 40.
La canzone fa parte del repertorio di Pete Seeger (in “American Industrial Ballads”, Folkways Records 1956) e Joe Glazer (in “Sings Labor Songs”, Collector Records, 1971).
Si veda anche Hard Times in a Cotton Mill (Cotton Mill Blues)
Every morning at half-past four,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/17 - 08:49
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Quite Early Morning
![Quite Early Morning](img/thumb/c46648_130x140.jpeg?1390988055)
ispirato dall'articolo di Alessandro Portelli
I DOMANI PER CANTARE
(Continues)
(Continues)
2015/4/15 - 23:03
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I Don't Want Your Millions, Mister
![I Don't Want Your Millions, Mister](img/upl/NewportBroadside-VCD.jpg)
La canzone non dovrebbe essere attibuita a Barbara Dane.
Prima di lei (la sua versione è del 1973) l’hanno incisa infatti molti altri, a cominciare dall’autore stesso, Jim Garland (che, fra l’altro, era il fratellastro di Sarah Ogan Gunning)
La sua versione originale si trova, per esempio, nella raccolta intitolata “Newport Broadside”, registrazione del Newport Folk Festival del 1963, pubblicata dalla Vanguard nel 1964.
Quella di Woody Guthrie con Pete Seegere The Almanac Singers è del 1941 (poi in “Talking Union and Other Union Songs” del 1955)…
Quella di Tom Rush del 1963…
Quindi Barbara Dane c’entra veramente poco e attribuirei il brano a Jim Garland, che fu anche il coautore, con la sorella Aunt Molly Jackson, di The Death of Harry Simms.
Prima di lei (la sua versione è del 1973) l’hanno incisa infatti molti altri, a cominciare dall’autore stesso, Jim Garland (che, fra l’altro, era il fratellastro di Sarah Ogan Gunning)
La sua versione originale si trova, per esempio, nella raccolta intitolata “Newport Broadside”, registrazione del Newport Folk Festival del 1963, pubblicata dalla Vanguard nel 1964.
Quella di Woody Guthrie con Pete Seegere The Almanac Singers è del 1941 (poi in “Talking Union and Other Union Songs” del 1955)…
Quella di Tom Rush del 1963…
Quindi Barbara Dane c’entra veramente poco e attribuirei il brano a Jim Garland, che fu anche il coautore, con la sorella Aunt Molly Jackson, di The Death of Harry Simms.
Bernart Bartleby 2015/4/15 - 11:39
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Ballad of Barney Graham
![Ballad of Barney Graham](img/upl/GrahamBarney1933.jpg)
[1933]
Canzone composta dalla giovanissima Della Mae Graham in morte di suo padre, il leader sindacale Barney Graham, assassinato a colpi di pistola.
Testo trovato su Folk Archive
Brano interpretato da Pete Seeger e presente in diverse sue raccolte, a cominciare da “American Industrial Ballads” pubblicata dalla Folkways Records nel 1956.
Nel 1932 Barney Graham, militante dell’United Mineworkers, il sindacato dei minatori, era stato tra i leader di uno sciopero nel distretto di Davidson-Wilder, Tennessee. Una domenica mattina del 1933 Graham stava passeggiando per la via princiapale di Wilder quando due individui gli spararono alle spalle, proprio davanti allo spaccio della compagnia mineria.
Si trattava di sicari che la compagnia stessa aveva fatto venire da Chicago per “dare una lezione” al sindacalista. Siccome a Wilder non si muoveva foglia che i boss della miniera non volessero,... (Continues)
Canzone composta dalla giovanissima Della Mae Graham in morte di suo padre, il leader sindacale Barney Graham, assassinato a colpi di pistola.
Testo trovato su Folk Archive
Brano interpretato da Pete Seeger e presente in diverse sue raccolte, a cominciare da “American Industrial Ballads” pubblicata dalla Folkways Records nel 1956.
Nel 1932 Barney Graham, militante dell’United Mineworkers, il sindacato dei minatori, era stato tra i leader di uno sciopero nel distretto di Davidson-Wilder, Tennessee. Una domenica mattina del 1933 Graham stava passeggiando per la via princiapale di Wilder quando due individui gli spararono alle spalle, proprio davanti allo spaccio della compagnia mineria.
Si trattava di sicari che la compagnia stessa aveva fatto venire da Chicago per “dare una lezione” al sindacalista. Siccome a Wilder non si muoveva foglia che i boss della miniera non volessero,... (Continues)
On April the thirtieth,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/14 - 15:09
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Cotton Mill Colic
![Cotton Mill Colic](img/upl/HuberMcCarn.jpg)
[1926]
Parole e musica di David “Dave” McCarn (1905-1964), chitarrista, armonicista e songwriter originario di Gaston County, North Carolina.
Testo trovato su Folk Archive
La più celebre delle canzoni di Dave McCarn, interpretata in seguito da Pete Seeger, Mike Seeger e Joe Glazer.
Più recentemente nella raccolta “Gastonia Gallop. Cotton Mill Songs & Hillbilly Blues. Piedmont Textile Workers on Record, Gaston County, North Carolina 1927-1931” pubblicata dalla Old Hat Records.
Il brano fu raccolto e trascritto per la prima volta nel 1939 dal solito Alan Lomax (ricercatore senza il quale sarebbe molto più difficile conoscere oggi le roots della musica nordamericana), che lo incluse nel suo fondamentale volume “The Folksongs Of North America”
Dave McCarn lavorò come operaio tessile fin da bambino. Altrettanto presto imparò a suonare la chitarra e l’armonica, esibendosi frequentemente... (Continues)
Parole e musica di David “Dave” McCarn (1905-1964), chitarrista, armonicista e songwriter originario di Gaston County, North Carolina.
Testo trovato su Folk Archive
La più celebre delle canzoni di Dave McCarn, interpretata in seguito da Pete Seeger, Mike Seeger e Joe Glazer.
Più recentemente nella raccolta “Gastonia Gallop. Cotton Mill Songs & Hillbilly Blues. Piedmont Textile Workers on Record, Gaston County, North Carolina 1927-1931” pubblicata dalla Old Hat Records.
Il brano fu raccolto e trascritto per la prima volta nel 1939 dal solito Alan Lomax (ricercatore senza il quale sarebbe molto più difficile conoscere oggi le roots della musica nordamericana), che lo incluse nel suo fondamentale volume “The Folksongs Of North America”
Dave McCarn lavorò come operaio tessile fin da bambino. Altrettanto presto imparò a suonare la chitarra e l’armonica, esibendosi frequentemente... (Continues)
When you buy clothes on easy terms,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/4/13 - 14:04
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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