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Author Pete Seeger

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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door
Italian version by Riccardo Venturi [1988]
IL GRANDE UOMO-FOCA DI SULE SKERRY
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2009/4/10 - 00:21
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door
The Great Silkie Of Sule Skerrie
# Child 113




L'antichissima ballata scozzese nella classica interpretazione di Joan Baez (da Joan Baez Ballad Book, vol. I, 1969). Testo: The Oxford Book Of Ballads, edited by Sir Arthur Quiller-Couch ("Q"), 1910; a sua volta ripreso da: Proceedings of the Society of Antiquaries of Scotland, I (1852), 86. Joan Baez, nella sua versione, si allontana in alcuni punti dalla pronuncia scozzese e non canta la strofa indicata tra [parentesi quadre].
Molto del grande successo di questa canzone, oltre all'emozionante testo di Nâzim Hikmet tradotto da Pete Seeger e interpretato dai Byrds, è dovuto alla melodia assolutamente unica, rielaborata (ma con nessuna modifica sostanziale) da quella dell'antica ballata scozzese The Great Silkie of Sule Skerrie. La seguente presentazione fu da me preparata nel 1988 per un Sito sulle Child Ballads; la riprendo per l'occasione.... (Continues)
An earthly nourrice sits and sings,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/4/9 - 22:21
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Which Side Are You On?

Which Side Are You On?
Ho pensato di proporre questo brano, visto che in questi giorni ricorre il 25° anniversario del grande sciopero dei minatori inglesi del 1984/1985.

Il testo originale fu scritto nel 1931 da una statunitense, Florence Reece, moglie di Sam Reece, uno dei leader del sindacato dei minatori di Harlan County, Kentucky, che aveva organizzato uno sciopero ferocemente represso dalla polizia e dagli sgherri della compagnia mineraria. La Reece scrisse la canzone proprio durante l’assedio della sua casa da parte dello sceriffo J. H. Blair e dei suoi uomini, che cercavano il marito Sam per farlo fuori o imprigionarlo.

Nel suo testo originale la canzone è stata interpretata da molti: The Almanac Singers, Pete Seeger, Dick Gaughan, Dropkick Murphys, Natalie Merchant… Nel 1984/1985, Billy Bragg la ripropose con parole diverse, per adattarla e dedicarla ad uno degli scioperi più lunghi e più duri della... (Continues)
Come all you good workers,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/3/9 - 11:43
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This Land Is Your Land

This Land Is Your Land
Parole di Woody Guthrie
Musica ripresa dall'inno battista "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)

Words by Woody Guthrie
Music adapted from the Baptist hymn "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)

"Non so se sia una dimenticanza, certo non parla direttamente di pace, ma visto il periodo in cui è stata scritta, l'autore e alcuni versi probabilmente ci sta bene." [DQ82]
Concordiamo col "Donqui"; una canzone del genere ci sta sempre bene. Presentiamo qui la versione completa della canzone come riportata sul sito woodyguthrie.org. Come detto, la versione incisa nel 1944 non comprende le ultime tre strofe, più apertamente politiche. Per questo la canzone è stata spesso fraintesa. [CCG/AWS Staff]

This Land Is Your Land" is one of the United States' most famous folk songs. Its lyrics were written by Woody Guthrie in 1940 on an existing melody, in response to Irving Berlin's... (Continues)
This land is your land This land is my land
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/2/4 - 17:02
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door
Japanese version of Nâzim Hikmet's poem
Da/from Questa pagina/This page
原詩
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/1/14 - 04:56
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Bourgeois Blues

Bourgeois Blues
(Huddie Ledbetter / Alan Lomax)
recorded by : Billy Childish; Ry Cooder;
Tav Falco; Arlo Guthrie; Leadbelly; Taj Mahal;
Odetta; Pete Seeger.
Me and my wife went all over town
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/12/3 - 19:59
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door
Non proprio una traduzione, anche se relativamente fedele, ma piuttosto una versione italiana, composta originariamente per essere suonata e cantata, sulle note della versione dei Byrds. Questo l'unico pregio che il traduttore - cui non risultavano altre versioni italiane in musica - si sente di attribuire alla sua modesta rivisitazione del malinconico e sommesso "dolcetto scherzetto" che la piccola ombra recita alla porta della nostra apatia

(© 2001 by AQF - Testo liberamente copiabile, usabile, eseguibile).
IO VENGO E ASPETTO ALLA TUA PORTA
(Continues)
Contributed by AQF (Angelo “Quixote") 2008/11/26 - 21:49
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Deep Blue Sea

Deep Blue Sea
[1963]
Album: "We Shall Overcome: The Complete Carnegie Hall Concert, June 8, 1963"

Seeger ha scritto e interpretato molte canzoni per bambini.
Questa è una lullaby su musica tradizionale. Mi risulta che sia stata interpretata anche da Odetta (album "Movin' It On" del 1987)
Deep blue sea, baby, deep blue sea,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/11/5 - 09:47
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Because All Men Are Brothers

Seconda versione, come eseguita da Pete Seeger, Tom Glazer, Hally Wood Faulk e Ronnie Gilbert (1947)
Because All Men Are Brothers
INTRODUCTION:
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/10/30 - 15:46
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
[Originally 1954]
1967, Stormking Music Inc.
Source: Irwin & Fred Silber's Folksinger's Wordbook, 1973
Lyrics by Ewan McColl
Testo di Ewan McColl
Music: Irish traditional
Musica: tradizionale irlandese


Fino ad oggi (18.11.08), con una delle più tipiche dimenticanze da CCG la canzone era stata attribuita a Rolando Alarcón nella versione spagnola. È stato Alessandro ad accorgersi che si trattava invece della traduzione di questa canzone di Ewan McColl; la pagina viene quindi restaurata e corretta. Su Ho Chi Minh crediamo sia inutile spendere eccessive parole, tanto il personaggio è (o dovrebbe essere) noto. Ma ricordiamo brevemente alcune cose: Ho Chi Minh (in grafia originale: Hồ Chí Minh) si chiamava in realta Nguyễn Tất Thành, che significa, in vietnamita, "Colui che sarà vittorioso". Adottò solo negli anni '30 il nome con cui è passato alla storia, riprendendolo dall'indocinese... (Continues)
Far away across the ocean,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/10/1 - 08:27
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Pay Me My Money Down

Anonymous
Pay Me My Money Down
Traditional, ca. 1880
First published: 1942, Lydia Parrish
Tradizionale, ca. 1880
Prima pubblicazione: Lydia Parrish, 1942

Un'antica e celebre working song afroamericana che ebbe origine tra i lavoratori portuali di colore nelle isole dello stato della Georgia. Fu raccolta da Lydia Parrish e pubblicata nel 1942 nel volume Slave Songs of the Georgia Sea Islands. Sebbene gli stevedores negri non fossero ufficialmente degli schiavi, le condizioni in cui si trovavano a dover lavorare erano del tutto simili, se non identiche: alla richiesta di farsi pagare il dovuto, il padrone risponde con una sprangata.

Sebbene la canzone risalga con tutta probabilità a circa il 1880 (solo pochi anni dopo la nominale abolizione della schiavitù negli stati del Sud, dopo la guerra di secessione), la melodia è molto più antica: Alan Lomax, il principale studioso delle folk ballads americane, nella sua opera... (Continues)
I thought I heard the Captain say
(Continues)
2008/9/5 - 01:10
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Adam The Inventor

Adam The Inventor
ADAMO L'INVENTORE
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/9/1 - 04:14
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door

Ecco le foto segrete di Hiroshima
Chi le scattò resta senza nome
di VITTORIO ZUCCONI
da Repubblica on line

In quel film dell'orrore senza fine che porta il nome di Hiroshima, altri spettri escono dalla grotta dove furono rinchiusi 63 anni or sono, e vengono a chiederci di essere ricordati. Non i corpi, caduti nell'istante del sole artificiale, ma le loro immagini, dieci scatti inediti impressi su un rullino fotografico, probabilmente da qualcuno di loro, prima di raggiungerli nel mucchio di cadaveri.

Sono dieci immagini mai viste finora eppure viste 250 mila volte, quanti furono, migliaio più migliaio meno perché nessuno conoscerà mai il totale, le vittime di "Little Boy", della prima bomba a fissione nucleare esplosa alle 8 e 15 del mattino del 6 agosto 1945. Fotografie che un soldato americano, Samuel Capp, trovò per caso frugando tra i morti e ispezionando una caverna dopo l'occupazione,... (Continues)
2008/5/7 - 09:04
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Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is A Season)

Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is A Season)
Ecclesiastes 3,1-8
King James' Version
To every thing
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/1/24 - 14:14
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I Woke Up This Mornin’ With My Mind Set On Freedom

I Woke Up This Mornin’ With My Mind Set On Freedom
"I Woke Up This Mornin’ With My Mind Set On Freedom" è contenuta nell'unico album del gruppo, "We Shall Overcome", pubblicato per la Mercury nel 1963.

Si tratta di un gospel tradizionale consistente in un semplice ritornello ripetuto. La canzone è stata interpretata anche da Pete Seeger con i SNCC Freedom Singers e poi ripresa e riarrangiata da Peter Yarrow per "Freedom Medley" di Peter, Paul & Mary
I woke up this mornin' with my mind set on freedom
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/11/22 - 12:02
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American Land

American Land
Durante il tour delle Seeger Session, Springsteen ha iniziato a cantare questa canzone che non è presente sul disco in studio, si trova invece nel bellissimo "Live in Dublin". Una versione in studio è apparsa nell'album del 2012 "Wrecking Ball".

La musica è tipicamente celtica, ed è molto simile ad un traditional scozzese intitolato "Gallant Forty-Twa".

Le parole sono una storia di immigrazione, la storia dei milioni di emigranti che hanno costruito l'America e che l'America ha ripagato uccidendoli nei cantieri mentre costruivano ferrovie, lavoravano nelle fabbriche. Da notare che Zerilli (o Zirilli) è il nome italiano della madre di Springsteen, figlio di un irlandese e di una italiana.

Le parole sono ispirate alla poesia "He Lies in the American Land" di Andrew Koval, un immigrante polacco, messa in musica da Pete Seeger


Tratta da una canzone di immigrazione slovacca di inizio secolo,... (Continues)
What is this land of America, so many travel there
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2007/9/10 - 00:19
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Sacco's Letter To His Son

Sacco's Letter To His Son
Non è un commento, ma una richiesta d'aiuto e una segnalazione. Esiste una canzone di Gregor Hause intitolata Requiem für Sacco und Vanzetti: ho trovato la canzone su e-mule, ma il testo no. Ci riuscite voi? Grazie infinite
Renato
Renato Stecca 2007/5/27 - 08:26
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Jusqu'à la ceinture

Jusqu'à la ceinture
Si tratta in realta della traduzione francese di Waist Deep In The Big Muddy di Pete Seeger!
(Lorenzo)

Cavolo, è verissimo! Non me ne ero mai accorto finora...ma va bene lo stesso. Tanto più che la resa di Graeme Allwright è veramente perfetta! [RV]
2007/4/5 - 09:09
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I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night

I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night
[1925]
Lyrics by Alfred Hayes
Testo di Alfred Hayes

Music by Earl Robinson (1936)
Musica di Earl Robinson (1936)

Può essere che questa sia, tra trasposizioni e citazioni, una delle canzoni più presenti in questo sito...senza avere una sua propria pagina. Rimediamo oggi inserendola autonomamente e cominciando a raccogliere anche le versioni e gli adattamenti nelle varie lingue, che probabilmente sono in numero considerevole.

Sulla canzone in sé diremo soltanto poche cose, tanto è nota. In origine fu una poesia scritta da Alfred Hayes in occasione del decennale dell'esecuzione di Joe Hill; fu musicata da Earl Robinson nel 1936, divenendo immediatamente una canzone popolare. E una delle più famose di tutti i tempi, si può dire senz'ombra di dubbio. Nel 1937 era cantata come inno dai minatori del Galles in lotta. E' stata interpretata da Paul Robeson, da Pete Seeger, da Joan Baez (a Woodstock... (Continues)
I dreamed I saw Joe Hill last night,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/2/16 - 15:06
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Elfte September

Elfte September
[2002]
Text och Musik: Olov Hamilton
Testo e musica: Olov Hamilton

Dalla Svezia, una canzone sull'11 settembre interpretata (ma non scritta) da uno dei più noti "protest singers" di quel paese, nonché di un grande amico di "Canzoni Contro la Guerra".
En sång om elfte September, utförd (men inte skriven) av en av de bäst kända svenska protestsångare, som också en stor vän till vår hemsida.
Alla klockor stod liksom still den dan
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/1/20 - 21:47
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
(1995)

Il brano dà il titolo al quindicesimo album di Springsteen, il secondo acustico dopo "Nebraska"

È stato anche riproposto in una versione elettrica e quasi rappata dai Rage Against The Machine.
Reinterpretata da Springsteen in versione elettrica nell'album "High Hopes" (2014) in duetto con Tom Morello.
Interpretata anche in duetto con Pete Seeger nel disco Sowing the Seeds (2006).

Tom Joad è il protagonista del romanzo più famoso di John Steinbeck, "The Grapes of Wrath", uscito negli Stati Uniti nel 1939 e conosciuto in Italia come Furore. Dal libro John Ford ha tratto uno storico film (con Henry Fonda nel ruolo di Tom Joad). Woody Guthrie scrisse la sua ballata Tom Joad quasi dieci anni prima che il boss venisse al mondo, ma anche altri folksinger prima di Springsteen si erano ispirati al personaggio.

"La storia di Furore, per chi non l´abbia mai letta o l´abbia dimenticata,... (Continues)
Men walkin' 'long the railroad tracks
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/1/12 - 21:43
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Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)

Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
...Bene, ecco quì la mia traduzione in dialetto Barese (probabilmente "sporcata" in alcuni punti dalla mia permanenza in provincia).
Chiaramente la traduzione dal dialetto all'Italiano è fedele ai termini usati, anche se in dialetto hanno un significato diverso, tipo: "fare il macello" = fare casino, festeggiare in modo rumoroso. -Alberto
PURT'L A CAS' (CH'NG WUE' BBUN O ZI' SEM)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/13 - 22:34
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Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)

Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
RIPORTELI CASA (SE GHE VOLI' BEN A ZIO SEM)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/8 - 19:15
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Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)

Sempre dalla mailing list bruce.it proviene la seguente versione in piemontese monferrino, opera di Marco Gioanola, fatta pervenire sempre da Diego Bucconi. Riportiamo anche la piccola introduzione fatta dall'autore:
Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
Vi propongo qui il tentativo, nel "mio" dialetto piemontese-monferrino. Mi perdonerete eventuali strafalcioni, compresa la translitterazione di certi suoni. Alcune note: ho tradotto il titolo in una specie di "(ri)chiamateli a casa"; in piemontese, almeno dalle mie parti, il "barba" è lo zio; ho scritto "oeu" per indicare la vocale tipica dei dialetti del nord, la stessa che sta per esempio in "casoeula" tanto per capirci.

Qui abbiamo però riportato l'[oeu] usato da Marco come [ö].
CIAMJI A CA' (SE T'VORI BEN AL BARBA SAM)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/8 - 14:11
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Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)

E dall'8 settembre 2006 ne esiste anche una fantasmagorica versione in anconetano! L'autore è Fabrizio Fiori della mailing list bruce.it e mi è stata fatta pervenire da Diego Bucconi della lista "Combat Folk". La qual cosa fa particolare piacere perché al "Bring Them Home" tirrenico risponde quello adriatico. Sempre marinai siamo!
Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
ARPURTÉLI A CASA (SI JE VULE' BE' A ZIO SAM)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/8 - 12:17
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Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)

Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
Bruce Springsteen la sta suonando in tour in queste settimane... bellissima...



...e sotto ecco il testo della versione modificata cantata dal Boss e dalla Pete Seeger Sessions Band.
Sul verso "When Johnny comes marching home", citazione di una famose canzone della guerra civile americana, si veda Johnny I Hardly Knew Ye.
BRING 'EM HOME [IF YOU LOVE YOUR UNCLE SAM]
(Continues)
Contributed by Zirilli + Riccardo Venturi 2006/6/8 - 12:06
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
CROATO / CROATIAN / CROATE [1]
Monia Verardi

Versione croata di Monia Verardi
Croatian version by Monia Verardi
Version croate de Monia Verardi
KAMO JE CVIJEĆE OTIŠŠLO?
(Continues)
2006/4/15 - 20:01
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
Alle radici della canzone (1): А где ж гуси?
Back to the song's roots (1): А где ж гуси?

А где ж гуси? - La canzone popolare ucraina che ispirò Pete Seeger.

I seguenti sono i versi della canzone popolare ucraina (in realtà in lingua russa) riportata da Michajl Šolochov nel Placido Don [Тихий Дон] dai quali, per sua ammissione, Pete Seeger trasse ispirazione per scrivere Where Have All The Flowers Gone. Sono tratti dall' Edizione tedesca di Wikipedia, che li riporta nell'originale russo (con un errore che abbiamo corretto), in una traduzione tedesca ed in una resa parziale inglese. Abbiamo aggiunto una traslitterazione del testo russo in caratteri latini e la versione italiana.

А где ж гуси? - The Ukrainian folksong which inspired Pete Seeger.

The following are the verses from the Ukrainian folksong (in fact, they are in Russian) quoted by Michail Sholokhov in And Quiet Flows The Don [Тихий... (Continues)
А где ж гуси?
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/3/5 - 01:39
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
Alle radici della canzone (2): Sagt wo sind die Veilchen hin (Johann Georg Jacobi, 1782)
Back to the song's roots (2): Sagt wo sind die Veilchen hin (Johann Georg Jacobi, 1782)

La poesia di Johann Georg Jacobi (1782) che servì probabilmente da modello a Max Colpet per Sagt mir wo die Blumen sind. Le somiglianze sono in effetti assai evidenti. A sua volta, come detto, Jacobi si era servito di una Kettenlied popolare assai più antica; secondo alcuni (come ad esempio in questa discussione tratta dall'assai benemerito Mudcat Café, oppure secondo l'edizione tedesca di Wikipedia), potrebbe addirittura essere Zogen einst fünf wilde Schwäne.

Johann Georg Jacobi's Poem (1782) which Max Colpet probably used as a model for his German version, Sagt mir wo die Blumen sind. As a matter of fact, it shows a great resemblance with the poem. As stated, Jacobi himself had used a much older Kettenlied as a... (Continues)
SAGT WO SIND DIE VEILCHEN HIN
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/3/5 - 00:33
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
ISLANDESE / ICELANDIC / ISLANDAIS [1]
Ríkarður V. Albertsson

Versione islandese di Ríkarður V. Albertsson
Icelandic version by Ríkarður V. Albertsson
Version islandaise de Ríkarður V. Albertsson
03 / 03 / 2006


Þýtt hefur Rikharður V. Albertsson til áminningar á herjarlausu landi, Íslandi, sem aldrei hefur upplifað styrjöld.
HVAR ERU SMÁBLÓMIN?
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2006/3/3 - 14:35
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
FINLANDESE/FINNISH/FINNOIS
Sauvo Puhtila (Veikko Vallas-Saukki) / Kukonpojat - Ritva Oksanen - Ossi Ahlapuro

La versione finlandese di Sauvo Puhtila [1965] interpretata dai Kukonpojat, da Ritva Oksanen e da Ossi Ahlapuro
[1970]
Finnish version by Sauvo Puhtila [1965], performed by Kukonpojat, Ritva Oksanen and Ossi Ahlapuro
[1970]
La version finnoise de Sauvo Puhtila [1965] interprétée par Kukonpojat, Ritva Oksanen et Ossi Ahlapuro
[1970]

Sauvo Puhtila, nato nel 1928 e morto nel 2014, è stato una delle figure più popolari della radio finlandese: autore di canzoni, traduttore, presentatore e quant'altro, lo si potrebbe un po' paragonare al nostro Corrado Mantoni (ovvero Corrado, tout court). Una sua caratteristica era quella di scrivere e comporre usando una pletora di pseudonimi: quello più celebre è stato forse Saukki (diminutivo di Sauvo), ma era anche Veikko Vallas, Jim, Merja, S. Puustinen,... (Continues)
MINNE KUKAT KADONNEET
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/3/3 - 01:22
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
NEERLANDESE / DUTCH / NÉERLANDAIS [1]
Annie M.G. Schmidt / Conny Vandenbos






La versione neerlandese di Annie M.G. Schmidt eseguita da Conny Vandenbos [1970]

Anna Maria Geertruida "Annie" Schmidt (Kapelle, 20 maggio 1911 – Amsterdam, 21 maggio 1995) è stata una scrittrice olandese. La sua produzione letteraria spazia dalla poesia alle canzoni, dalle opere teatrali a quelle per radio e televisione, ai musical, anche se è conosciuta principalmente per i suoi libri per ragazzi: nel 1988 vinse il Premio Hans Christian Andersen con la serie Jip e Janneke. È stata definita "la più versatile e dotata autrice di libri per bambini nei Paesi Bassi", la "madre della canzone teatrale olandese" e la "regina della letteratura per bambini olandese", è stata lodata per il suo "delizioso linguaggio tipicamente olandese" ed è considerata una delle più grandi scrittrici olandesi. Nel 2007, un gruppo di... (Continues)
WAAR ZIJN AL DE BLOEMEN TOCH
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/3/3 - 00:14
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
ROMENO/ROMANIAN/ROUMAIN
Alexandru Constantinescu

Versione romena di Alexandru Constantinescu.
Romanian version by Alexandru Constantinescu.
Version roumaine d'Alexandru Constantinescu.
UNDE AU DISPĂRUT TOATE FLORILE
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/3/2 - 20:51
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Where Have all the Flowers Gone

PORTOGHESE /PORTUGUESE / PORTUGAIS [1]
Jarmila Ferreira Martins

Versione portoghese di Jarmila Ferreira Martins
ricevuta il 2 marzo 2006

Portuguese version by Jarmila Ferreira Martins
received on March 2nd, 2006

Version portugaise de Jarmila Ferreira Martins
reçue le 2 mars 2006

La seguente versione è stata richiesta espressamente alla mia collega ed amica brasiliana Jarmila Ferreira Martins, essendo stato impossibile reperirne una in rete, d'autore o meno. Jarmila ne ha fatto comunque una stupenda versione pienamente cantabile.

The following Portuguese version has been prepared on purpose by my Brazilian colleague and friend Jarmila Ferreira Martins, as it proved impossible to find even a single translation on the Web, by a known author or by the occasional translator. Yet, Jarmila has made a splendid and fully singable translation.

PARA ONDE FORAM TODAS AS FLORES
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/3/2 - 20:26
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
KELARTICO/KELARTIC/KELARTIEN
Risyart Văndtūar

La versione in Kelartico, la lingua personale di Riccardo Venturi
Kelartic version. K. is Riccardo Venturi's personal language.
Version kélartienne, la langue personnelle de Riccardo Venturi
ANŪ BLŌNĀI HOĀ GEGĪ
(Continues)
2006/3/2 - 20:04
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
GREC / GREEK / GREC [1]

La trascrizione della versione greca in caratteri latini (versione semifonetica)
Romanized (semi-phonetic) Greek version.
Transcription de la version grecque en lettres latines (version semi-phonétique).
PES MOU POU’NE TA LOULOUDIA
(Continues)
2006/3/2 - 18:27
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
ESPERANTO
Wouter Pilger / Jacques Yvart

Tradukis Wouter Pilger (1942-2006)
Tradotta da Wouter Pilger (1942-2006)
Translated by Wouter Pilger (1942-2006)
Traduction de Wouter Pilger (1942-2006)

Da questa pagina / From this page / D'après cette page

La canzone è stata interpretata da Jacques Yvart.
The song has been performed by Jacques Yvart.
La chanson a été interprétée par Jacques Yvart.


ĈIUJ FLOROJ ESTAS FOR?
(Continues)
Contributed by Nicola Ruggiero 2006/2/22 - 10:35
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My Rainbow Race

My Rainbow Race
[1967]
Words and Music by Pete Seeger
Parole e musica di Pete Seeger
Album: Pete Seeger Now



Non facciamo alcuna fatica nel capire perchè una canzone come questa sia odiata da individui del genere. E ci permettiamo di aggiungere che l'odio di un assassino fanatico è la migliore prova di quanto una canzone possa essere importante, quando sa andare dritta al cuore delle cose. E meno che mai ci stupiamo che sia proprio di Pete Seeger. [CCG/AWS Staff]

We have no difficulty in understanding why a song like this is hated by such kind of a person. And we take the liberty of saying that the hate shown by a fanatic murderer is the best evidence how much a song can be important, when it knows how to go into the very heart of things. We aren't amazed it's a song by Pete Seeger. [AWS Staff]
One blue sky above us
(Continues)
2006/1/26 - 14:21
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Take It From Dr. King

Take It From Dr. King
(2002)

Una recente canzone di Pete Seeger, che però ricorda storie di quasi cinquant'anni prima. Inutile dire chi è Dr. King...
Down in Alabama, 1955,
(Continues)
2006/1/23 - 00:08
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If I Had A Hammer

If I Had A Hammer
Tre strofe della canzone (quella iniziale del martello, quella della canzone e quella finale) tradotte in russo, da questa pagina. Purtroppo è tutto ciò che siamo stati capaci di reperire.

Three stanzas from the song (the first "if-I-had-a-hammer" stanza, the "if-I-had-a-song" stanza and the final stanza) translated into Russian, available at this page. Sadly enough, it's all what we could find.
[О, ДАЛИ БЫ МНЕ МОЛОТ]
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/14 - 19:26
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Flowers of Peace

Flowers of Peace
A free Russian version available at this page
МИРА СВЕТЛЫЕ ЦВЕТЫ
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/14 - 19:20




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