…θα `χω ένα θάνατο κοινό και θλιβερό πολύ
και μια κηδεία σαν των πολλών ανθρώπων τις κηδείες.
…avrò una morte comune e molto triste
e un funerale come quello che i più si fanno fare.
La poesia, più nota con il titolo francese Mal du Départ , fu pubblicata nella raccolta Marabù. I versi menzionati sono quelli finali, spesso citati in letteratura. Per una singolare coincidenza la morte di Kavvadías, 42 anni dopo la stesura di questi versi, fu proprio come l’aveva immaginata. La sua sepoltura non ebbe luogo negli “abissi dell’Oceano Indiano”... (Continues)
Θα μείνω πάντα ιδανικός κι ανάξιος εραστής (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2020/10/21 - 23:57
Su queste pagine in questi giorni di coronavirus è tornata protagonista B.B., irresistibile sex symbol degli anni 60 e impegnata in storiche battaglie per i diritti degli animali. Questa canzone ecologista è proprio cucita addosso al personaggio della Bardot. Certo è che il suo amore per gli animali si è a volte esteso in maniera ingiustificato a bestie di altro tipo che a noi non sono per nulla simpatiche.
[1972]
Paroles / Στίχοι / Testo / Lyrics / Sanat:
Maurice Fanon
Musique / Μουσική / Musica / Music / Sävel:
Yannis Spanos / Γιάννης Σπανός
Interprétée par / Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Laulavat:
Melina Merkouri / Μελίνα Μερκούρη
Album /'Αλμπουμ: LP Melina Mercouri
E’ una canzone tra le tante incise da Melina Mercouri durante gli anni del suo esilio in Francia. Traspare tutta la nostalgia dell’attrice per la sua terra lontana, un desiderio composto che, nella sua dolcezza, non sa e non vuole rassegnarsi.
Le parole sono del grande Maurice Fanon che produsse una versione della canzone greca Mαζι σου στην ακρογιαλια / Mazi sou stin akrogialia. Ci parla di tre barche come di tre magi che non vanno a rendere omaggio al messia, al mondo nuovo, ma a farsi propaggini di un mondo assopito che tuttavia non ha smarrito la sua identità. Protagonista in ogni immagine attraverso... (Continues)
Il va venir trois bateaux blancs (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2020/2/29 - 16:31
[1971]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Αλέξης Αλεξόπουλος / Alexis Alexopoulos
Μουσική / Musica / Music/ Musique / Sävel: Γιάννης Σπανός / Yannis Spanos
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat: Αφροδίτη Μάνου & Γιάννης Φέρτης / Afrodite Manou e Giannis Fertis
'Αλμπουμ / Album: Εκείνο το καλοκαίρι / Ekeino to Kalokairi / That summer
Non é soltanto una canzoncina romantica. Certo è una spiaggia diversa da quella figurata in Aρνισι / Arnisi. Tuttavia, ha ereditato da un orizzonte mitologico remoto la suggestione delle favole, quelle serie, che propongono di reinterpretare il mondo (non di offrire fughe e oppiacei attraverso aggregati di pixel). Anch’esse possono concorrere da antidoto contro le guerre e i nostri démoni.
[Riccardo Gullotta]
Un lampo di nostalgia per un lampo di vita nel buio dell' Occupazione. I piccoli del quartiere giocano a guardie e ladri e il loro capoccia è una ragazzina, Arghirò. Arghirò - raccontò nel 1983 Lefteris Papadopoulos al suo giornale, Ta Nea - faceva la lustrascarpe, vestita da ragazzino, Anni dopo, rivisitando d'abitudine il vecchi luoghi dei suoi giochi, Papadopoulos sentì per caso da un'antica amichetta d'infanzia, Fotinì, la triste storia di Arghirò. Una mattina, mentre andava a raggiungere l'angolo dove lavorava, era stata travolta da un'automobile dei Tedeschi. Rimase seriamente ferita. Ma l'investitore, un soldato austriaco, fu colpito nello scoprire che quel piccolo sciuscià ateniese era in realtà una bambina. E aiutò lei e la sua famiglia a sopravvivere nella carestia che falcidiò la popolazione... (Continues)
[ 1933 ]
Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Níkos Kavvadías
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Yannis Spanos
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Kostas Karalis [Κώστας Καράλης]
'Αλμπουμ / Album: Τρίτη Ανθολογία [ Tríti Anthología ] [ 1976 ]
…θα `χω ένα θάνατο κοινό και θλιβερό πολύ
και μια κηδεία σαν των πολλών ανθρώπων τις κηδείες.
…avrò una morte comune e molto triste
e un funerale come quello che i più si fanno fare.
La poesia, più nota con il titolo francese Mal du Départ , fu pubblicata nella raccolta Marabù. I versi menzionati sono quelli finali, spesso citati in letteratura. Per una singolare coincidenza la morte di Kavvadías, 42 anni dopo la stesura di questi versi, fu proprio come l’aveva immaginata. La sua sepoltura non ebbe luogo negli “abissi dell’Oceano Indiano”... (Continues)