Edward Colston era un mercante di schiavi britannico del seicento. Nel 1895 la città di Bristol eresse una statua in suo onore. È rimasta in piedi fino al 7 giugno 2020, quando migliaia di manifestanti antirazzisti l’hanno gettata in mare, a pochi giorni di distanza dalla morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso dal poliziotto bianco Derek Chauvin a Minneapolis. C’è un filo che lega il movimento Black lives matter statunitense a quello britannico: la comunità nera si mobilita, a New York come a Londra.
E se c’è un referente musicale credibile per questi due mondi, quello è Shabaka Hutchins. Sassofonista e clarinettista cresciuto tra Londra e le Barbados, Hutchins è il leader di tre progetti molto interessanti: Shabaka and the Ancestors, The Comet is Coming e Sons of Kemet. In passato ha collaborato con la Sun Ra... (Continues)
[2018]
Parole e musica di Shabaka Hutchings, sassofonista e clarinettista inglese originario delle Barbados.
Il titolo non è quello di una canzone ma di un intero concept album dedicato a figure di donne nere che hanno lottato contro l'oppressione, il razzismo, la violenza.
I brani sono quasi tutti strumentali, salvo quello introduttivo, dedicato alla bisnonna dell'autore, e quello finale, dedicato a Doreen Lawrence, inglese di origine giamaicana, madre coraggio, madre di Stephen, un ragazzo trucidato a Londra da un branco di razzisti bianchi che, anche a causa della copertura loro offerta dalla polizia, furono incriminati e processati solo 20 anni dopo e solo grazie all'ostinazione di una donna e ai progressi della scienza forense.
La seconda traccia, "My Queen Is Mamie Phipps Clark" – una psicologa sociale afroamericana che combattè contro il modello segregazionista nell'istituzione... (Continues)
1 - My Queen Is Ada Eastman (1) (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/11/22 - 22:20
"Your Queen Is a Reptile", "La vostra regina è un rettile",
mentre le mie regine sono tutte donne a sangue caldo, forti ed irriducibili, che hanno lottato tutta la vita contro l'oppressione, il razzismo, la violenza, caratteristiche queste deteriori che Shabaka Hutchings e i suoi Sons of Kemet attribuscono al colonialismo inglese e al suo rappresentante legale, Her Majesty The Queen.
Black to the Future
Sons of Kemet, Pick up your burning cross
Edward Colston era un mercante di schiavi britannico del seicento. Nel 1895 la città di Bristol eresse una statua in suo onore. È rimasta in piedi fino al 7 giugno 2020, quando migliaia di manifestanti antirazzisti l’hanno gettata in mare, a pochi giorni di distanza dalla morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso dal poliziotto bianco Derek Chauvin a Minneapolis. C’è un filo che lega il movimento Black lives matter statunitense a quello britannico: la comunità nera si mobilita, a New York come a Londra.
E se c’è un referente musicale credibile per questi due mondi, quello è Shabaka Hutchins. Sassofonista e clarinettista cresciuto tra Londra e le Barbados, Hutchins è il leader di tre progetti molto interessanti: Shabaka and the Ancestors, The Comet is Coming e Sons of Kemet. In passato ha collaborato con la Sun Ra... (Continues)