THE MUDCAT CAFE' : Angola Penitentiary Blues
From: cnd
Date: 07 May 24
Here's my transcription from the recording on Spotify from the 1973 album "The Sonet Blues Story".
“ Some Got Six Months” Robert Pete Williams accompanying himself on the guitar.
In this extemporaneus piece of biography, Robert Pete Williams sometimes omits a word and lets the guitar speak it for him .
When Richard Allen asked Robert Pete to sing a song about doing time in prison,he replied he didn’t know such a song,but he would make one up.
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Il termine white lightning (lampo bianco) era uno dei termini usati per descrivere i distillati prodotti illecitamente negli Stati Uniti
[1959]
Parole e musica di Robert Pete Williams (1914-1980), bluesman della Louisiana
In "Angola Prisoners' Blues", registrazioni degli etnomusicologi Harry Oster e Richard B. Allen nel penitenziario statale della Louisiana
Testo trovato sul blog The Daily Guru e corretto all'ascolto.
Evidentemente le note biografiche concernenti Robert Pete Williams su en.wikipedia non sono esattissime... Nel 1959 doveva essere ancora dentro, visto che è ad Angola che lo registrarono quell'anno... Comunque non è una cosa così importante... Importante è la tristezza, la devastazione interiore che scaturisce da questo blues davvero primordiale e straziante... Credo che se qualcuno dei suoi compagni di prigionia vi assistette, lo implorò di smettere...
In questo blues è concentrato tutto il sentimento di un uomo privato della libertà.
Tutta la prima parte è una spoken song che prepara il canto doloroso finale.
Il Blues, secondo me, è questa roba qua. Non altro.
1956, Robert was gigging at a juke-joint when he shot a man dead; he was convicted of murder and sentenced to life in Angola State Penitentiary. Blues researchers were seeking out the originators of the Blues all over the South and prisons were thought to be a fertile source. Robert was recorded in Angola and the tracks like ‘ Prisoner’s Talking Blues’, ‘Pardon Denied Again’ and ‘Angola Penitentiary Blues’ are heart-rending examples of the Blues born out of confinement.
If country Blues is about lamenting a hard life, with poverty, violence, illiteracy, jail-time and betrayal by your woman, then Robert Pete Williams certainly lived that life. Despite being an endlessly inventive guitarist and a desperately soulful singer, Robert was never a big selling artist, but his appearances at Blues Festivals around the world opened a window on the origins of the Blues. The pain in his voice and... (Continues)
[1958]
Parole e musica di Robert Pete Williams (1914-1980), bluesman della Lousiana
Nell'album "Those Prison Blues", pubblicato nel 1959
La storia di Robert Pete Williams è molto simile a quella di Huddie William Ledbetter, detto Lead Belly.
Nato in una poverissima famiglia di sharecroppers, schiavi della terra, il giovane Robert Pete Williams crebbe senza istruzione, raccogliendo cotone e tagliando canna da zucchero. A 20 anni si costruì una chitarra: la cassa era una scatola di metallo, le corde fili di rame. Appena potè, se ne comprò una vera, di quelle a buon mercato. Tra gli anni 30 e i 50 suonò senza sosta alle feste di ogni genere, continuando a lavorare in un deposito di legname a Baton Rouge.
Ma nel 1956 Robert Pete Williams uccise un uomo nel corso di un alterco in un night club. Disse che era stato costretto a difendersi ma non fu creduto e venne condannato all'ergastolo,... (Continues)
From: cnd
Date: 07 May 24
Here's my transcription from the recording on Spotify from the 1973 album "The Sonet Blues Story".