Author 10,000 Maniacs
The Colonial Wing
Here is the storehouse of Her Majesty
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/9 - 21:57
Indian Names
[1834]
Versi di Lydia Huntley Sigourney (1791-1865), poetessa americana
Nella raccolta “Poems” publicata nel 1834
Musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nel doppio album intitolato “Leave Your Sleep” (2008-09), i cui testi sono costituiti da poesie di autori dell’800 e 900 dedicate all’infanzia.
La memoria dei nativi nord-americani, sconfitti e quasi annientati da una società solo più ingorda e crudele – la nostra - non potrà mai essere cancellata perché risiede ancora nei nomi stessi di tutto ciò che ci circonda…
Le ultime due strofe sono indicate tra parentesi perché non incluse dalla Merchant nella sua versione.
Versi di Lydia Huntley Sigourney (1791-1865), poetessa americana
Nella raccolta “Poems” publicata nel 1834
Musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nel doppio album intitolato “Leave Your Sleep” (2008-09), i cui testi sono costituiti da poesie di autori dell’800 e 900 dedicate all’infanzia.
La memoria dei nativi nord-americani, sconfitti e quasi annientati da una società solo più ingorda e crudele – la nostra - non potrà mai essere cancellata perché risiede ancora nei nomi stessi di tutto ciò che ci circonda…
Le ultime due strofe sono indicate tra parentesi perché non incluse dalla Merchant nella sua versione.
Ye say they all have passed away,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/8 - 14:53
Song Itineraries:
Native American Genocide
It’s a-Coming
[2014]
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
It’s a-coming.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/8 - 14:01
The End
[2014]
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
Una bella canzone, piena di dolore ma anche di speranza. Ed un’esplicita accusa contro i danni incalcolabili provocati dalle grandi religioni monoteiste.
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
Una bella canzone, piena di dolore ma anche di speranza. Ed un’esplicita accusa contro i danni incalcolabili provocati dalle grandi religioni monoteiste.
That’ll be the end of the road,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/8 - 13:55
Hateful Hate
[1989]
Album “Blind Man's Zoo”
"That's one of the most powerful songs we've ever done, but the topic is just as grave. It's about slaughter for money, for ivory, and the slaughter is as much the fault of people on Fifth Avenue who buy the ivory as it is the hunters themselves." - Toronto Star, 1989
"Hateful Hate is about the situation in Africa and its historical context - what led up to what's happening there today. There's this intolerance of the differences between races and cultures that the colonial Europeans express towards Africans - that they were primitive and savage." - Spin, 1989
(da un paio di interviste a Natalie Merchant)
Album “Blind Man's Zoo”
"That's one of the most powerful songs we've ever done, but the topic is just as grave. It's about slaughter for money, for ivory, and the slaughter is as much the fault of people on Fifth Avenue who buy the ivory as it is the hunters themselves." - Toronto Star, 1989
"Hateful Hate is about the situation in Africa and its historical context - what led up to what's happening there today. There's this intolerance of the differences between races and cultures that the colonial Europeans express towards Africans - that they were primitive and savage." - Spin, 1989
(da un paio di interviste a Natalie Merchant)
In the dark night a giant slumbered
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/7 - 09:15
Please Forgive Us
[1989]
Album “Blind Man's Zoo”
L'Iran-Contras affair (noto anche col nome di Irangate) è lo scandalo politico che nel 1985-1986 coinvolse vari alti funzionari dell'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan accusati dell'organizzazione di un traffico illegale di armi con l'Iran. I proventi di questa operazione erano serviti a finanziare l'opposizione violenta dei Contras al governo sandinista del Nicaragua. La vendita di armi all'Iran era stata pianificata puntando al rilascio di alcuni ostaggi statunitensi in quel momento nelle mani di Hezbollah in Libano, organizzazione legata all'Iran.
L'Iran, all'epoca impegnato nella guerra contro l'Iraq di Saddam Hussein, pur violentemente antiamericano era molto sensibile alle offerte di materiale USA, visto che la maggior parte delle sue forze armate erano equipaggiate proprio con veicoli e armi fabbricate negli... (Continues)
Album “Blind Man's Zoo”
L'Iran-Contras affair (noto anche col nome di Irangate) è lo scandalo politico che nel 1985-1986 coinvolse vari alti funzionari dell'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan accusati dell'organizzazione di un traffico illegale di armi con l'Iran. I proventi di questa operazione erano serviti a finanziare l'opposizione violenta dei Contras al governo sandinista del Nicaragua. La vendita di armi all'Iran era stata pianificata puntando al rilascio di alcuni ostaggi statunitensi in quel momento nelle mani di Hezbollah in Libano, organizzazione legata all'Iran.
L'Iran, all'epoca impegnato nella guerra contro l'Iraq di Saddam Hussein, pur violentemente antiamericano era molto sensibile alle offerte di materiale USA, visto che la maggior parte delle sue forze armate erano equipaggiate proprio con veicoli e armi fabbricate negli... (Continues)
"Mercy, mercy," why didn't we hear it?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/7 - 09:12
I'm Not the Man
[1992]
Album “Our Time In Eden”
Scritta da Natalie Merchant
Un nero, ingiustamente accusato di un omicidio che non ha commesso e condannato senza prove sulla base soltanto di una confessione estorta con la tortura, attende in cella l’esecuzione mentre fuori del carcere una folla inferocita, aizzata dai cappucci bianchi del Ku Klux Klan, ne invoca una lenta e dolorosa agonia…
Album “Our Time In Eden”
Scritta da Natalie Merchant
Un nero, ingiustamente accusato di un omicidio che non ha commesso e condannato senza prove sulla base soltanto di una confessione estorta con la tortura, attende in cella l’esecuzione mentre fuori del carcere una folla inferocita, aizzata dai cappucci bianchi del Ku Klux Klan, ne invoca una lenta e dolorosa agonia…
It crawls on his back, won't ever let him be
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/7 - 09:11
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Tolerance
[1992]
Album “Our Time In Eden”
Scritta da Natalie Merchant
Una canzone ispirata dai Los Angeles Riots del 1992, quelli scaturiti dal proscioglimento, nonostante le prove schiaccianti, di quattro agenti di polizia del LAPD che l’anno precedente avevano ingiustificatamente massacrato di botte l’afroamericano Rodney King, causandogli danni fisici permanenti.
Il bilancio della rivolta dei neri, durata quasi una settimana, fu di 53 morti e centinaia di feriti (e di un miliardo di dollari di danni)
Album “Our Time In Eden”
Scritta da Natalie Merchant
Una canzone ispirata dai Los Angeles Riots del 1992, quelli scaturiti dal proscioglimento, nonostante le prove schiaccianti, di quattro agenti di polizia del LAPD che l’anno precedente avevano ingiustificatamente massacrato di botte l’afroamericano Rodney King, causandogli danni fisici permanenti.
Il bilancio della rivolta dei neri, durata quasi una settimana, fu di 53 morti e centinaia di feriti (e di un miliardo di dollari di danni)
The still and silence is torn with violence
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/7 - 09:10
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Anthem for Doomed Youth
[1917]
Da “Human Conflict Number Five” (1981), EP di debutto della band all’epoca capitanata da Natalie Merchant.
Testo di Wilfred Owen
Musica di John Lombardo.
Il testo è quello di una celebre poesia di Wilfred Owen, soldato e poeta britannico morto di "fuoco amico" nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale.
Owen scrisse "Anthem for Doomed Youth" nel 1917 mentre si trovava presso il Craiglockhart War Hospital di Edimburgo, ricoverato per le conseguenze di un'esplosione da cui era stato investito in battaglia.
Da “Human Conflict Number Five” (1981), EP di debutto della band all’epoca capitanata da Natalie Merchant.
Testo di Wilfred Owen
Musica di John Lombardo.
Il testo è quello di una celebre poesia di Wilfred Owen, soldato e poeta britannico morto di "fuoco amico" nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale.
Owen scrisse "Anthem for Doomed Youth" nel 1917 mentre si trovava presso il Craiglockhart War Hospital di Edimburgo, ricoverato per le conseguenze di un'esplosione da cui era stato investito in battaglia.
For whom do the bells toll when sentenced to die?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2010/12/16 - 14:19
My Mother the War
[1983]
Album “Secrets of the I Ching”
Scritta da Natalie Merchant and Michael Walsh.
Album “Secrets of the I Ching”
Scritta da Natalie Merchant and Michael Walsh.
She borders the pavement
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2010/12/16 - 13:10
What's The Matter Here?
[1987]
Album "In My Tribe"
Parole e musica di Natalie Merchant
Una canzone sulla violenza sulle donne e sui bambini.
Album "In My Tribe"
Parole e musica di Natalie Merchant
Una canzone sulla violenza sulle donne e sui bambini.
That young boy without a name
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/8/13 - 15:26
Song Itineraries:
Child Abuse
The Big Parade
1999
Detroit to d.C., night train, capitol, parts east
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/1/10 - 10:45
Once A City
1999
This was once a city harmony a common theme
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/12/28 - 12:34
Grey Victory
There was light and atomic fission
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/12/28 - 12:25
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
Gun Shy
[1987]
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell'album intitolato "In My Tribe"
Testo ripreso dal sito ufficiale dell'autrice
"Sono così bravi a fare dei soldati, ma non altrettanto a fare degli uomini."
"... C'è un mondo fuori da questa stanza e quando vorrai incontrarlo promettimi che non lo farai con la tua pistola..."
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell'album intitolato "In My Tribe"
Testo ripreso dal sito ufficiale dell'autrice
"Sono così bravi a fare dei soldati, ma non altrettanto a fare degli uomini."
"... C'è un mondo fuori da questa stanza e quando vorrai incontrarlo promettimi che non lo farai con la tua pistola..."
I always knew that you would
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/3/22 - 17:31
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Scritta da Robert Buck e Natalie Merchant
Nell’album “The Wishing Chair”
Breve storia del Colonialismo, come anche nella successiva Hateful Hate...