[2012]
Scritta da / Written by Walter Micallef
Interpretata assieme alla Big Band Brothers
Performed together with Big Band Brothers
Album: Ftakar
Walter Micallef è nato a Birkirkara (la più grande città dell'arcipelago di Malta) nel 1955, ed è considerato il più importante (e prolifico) kantawtur maltese; tra le sue precise influenze che ama citare ci sono quelle di Gino Paoli e di Giorgio Gaber (ma anche quelle di Jim Croce e James Taylor). Su questa canzone, scritta per denunciare la violenza sull'infanzia, le fonti sono concordi: si tratta come della Luka maltese. “Il mio amico nell'armadio [o “nella credenza”] della cucina”, il luogo dove un bambino cerca di nascondersi per sfuggire alle violenze familiari. Disgraziatamente, le mie conoscenze della lingua maltese sono pari pressoché a zero, né ho potuto reperire in rete una qualsiasi traduzione -seppure parziale- della canzone in... (Continues)
Id-dawl baxx bilkemm nara hawn ġew (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/12/15 - 07:11
Una delle canzoni Maltesi più significative. Un soggetto sempre difficile da trattare; ci piace pensare che in un'isola piccola di quattrocento mila persone, l'abuso fisico e mentale contro i bambini e i più deboli, non esiste.
Invece, eccoci qua.
Walter e` schietto nelle parole. Anche la melodia in minore, con accordi semplici, rende bene l'idea.
One of the most significant Maltese songs. A hard topic to talk about; we would like to think that in a small island of four hundred thousand people, physical and mental abuse against children and the weak in society is non-existant.
Yet, here we are.
Walter is direct with his lyrics. Even the melody, in simple minor keys, gives us a good perspective.
IL MIO AMICO NELL'ARMADIO DELLA CUCINA (Continues)
Prima di tutto, grazie infinite per la traduzione: un piacere doppio, sia per la canzone in sé, sia perché il mio appello di oltre due anni fa...è stato raccolto. Nella tua traduzione italiana, Conrad, ho effettuato solo qualche lievissimo aggiustamento ortografico; per il resto il tuo italiano è perfetto. Naturalmente, se vuoi e se puoi, puoi inviare anche una traduzione inglese della canzone.
Ti chiedo infine una curiosità personale: sei per caso parente del prof. Joseph Aquilina? Te lo chiedo perché, pur non avendo praticamente nessuna conoscenza pratica della lingua maltese, tra i miei libri ho da decenni il suo Teach Yourself Maltese. Sadly enough, I've never taught myself Maltese with that book....but who knows! Tanti carissimi saluti e grazie ancora!
Non ho potuto non collaborare! Trovare il testo in Maltese e` stato difficile anche per me, Maltese di nascita. Quindi, quando trovo il testo in un sito non Maltese, ho pensato di ringraziare con la traduzione :)
Allego la traduzione in Inglese.
Riguardo se sono parentato con il Prof. Aquilina, sfortunatamente non lo sono. Vedo che era anche preside della facolta` delle arti presso il mio posto di lavoro, l'Universita` di Malta.
Non e` mai tardi per imparare, dicono. Lingua bellissima, che ruba dal Arabo, dal Inglese, dal Italiano, ma che e` sempre unica nel suo genere!
Per prima cosa, grazie anche per la tua traduzione inglese della canzone di Walter Micallef. Come puoi vedere, per motivi pratici e di presentazione, l'ho scorporata dal tuo commento, al quale sto rispondendo.
Se ti capiterà ancora di dare un'occhiata al "mare magnum" di questo sito un po' particolare, potrai facilmente vedere che siamo piuttosto abituati ed inclini a cose uniche nel loro genere, e soprattutto a lingue non comunemente frequentate. Come mi capita spesso di dire, questo è un sito che ha tra le sue caratteristiche la biodiversità linguistica.
Poiché di famiglia provengo anche io da un'isola, più piccola di Malta, capisco bene il fatto che tu non sia imparentato con il prof. Aquilina: nelle isole, i cognomi di famiglia sono sempre gli stessi, e "girano". Ho avuto due zii, ad esempio, che si chiamavano lui Dino Dini e lei Sebastiana Dini. Lo stesso cognome,... (Continues)
[2007]
Testo e musica di Walter Micallef
Lyrics and music by Walter Micallef
Album: Ħamsin ("Cinquanta")
Walter Micallef suona e canta, scrivendosi le sue canzoni (oltre un centinaio) fin da quando aveva sedici anni (ne ha sessantadue adesso); dal 1973, cioè da quando di anni ne aveva diciotto, si esibisce in tutti i festival popolari dell'Arcipelago, principalmente in quello che si chiama Il-Għanja tal-Poplu (“La musica del popolo”), che ha vinto più volte sempre e rigorosamente come kantawtur. Fatto sta, però, che il primo album registrato in studio da Walter Micallef risale a quarant'anni dopo il suo esordio: si intitola M'jien xejn (“Non sono nessuno”), e di prim'acchito è stato considerato come uno dei migliori album di canzoni in lingua maltese degli ultimi vent'anni. Il 23 marzo 2007 Walter presenta il suo secondo album, intitolato Ħamsin (“Cinquanta”, ovvero gli anni che aveva... (Continues)
'L Malta fottewha xi kuntratturi (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/12/15 - 19:54
Scritta da / Written by Walter Micallef
Interpretata assieme alla Big Band Brothers
Performed together with Big Band Brothers
Album: Ftakar
Walter Micallef è nato a Birkirkara (la più grande città dell'arcipelago di Malta) nel 1955, ed è considerato il più importante (e prolifico) kantawtur maltese; tra le sue precise influenze che ama citare ci sono quelle di Gino Paoli e di Giorgio Gaber (ma anche quelle di Jim Croce e James Taylor). Su questa canzone, scritta per denunciare la violenza sull'infanzia, le fonti sono concordi: si tratta come della Luka maltese. “Il mio amico nell'armadio [o “nella credenza”] della cucina”, il luogo dove un bambino cerca di nascondersi per sfuggire alle violenze familiari. Disgraziatamente, le mie conoscenze della lingua maltese sono pari pressoché a zero, né ho potuto reperire in rete una qualsiasi traduzione -seppure parziale- della canzone in... (Continues)