[1861]
Parole e musica di Frank Wardlaw
Testo trovato su Public Domain Music, nella sezione “American Civil War Music (1861-1865)”
Altrove la canzone viene datata al 1864 e attribuita a tal George H. Miles, che però è forse solo il curatore della raccolta “Said the Rose, and Other Lyrics” (1907) in cui il testo del brano è incluso.
Una canzone – scritta come se fosse cantata nella parlata del negro protagonista, lo zio Sambo – che credo sia piuttosto interessante perché descrive come la Guerra Civile americana abbia formalmente chiuso con la schiavitù ma di fatto aperto la lunga stagione – durata più di un secolo - della segregazione razziale.
“Contraband” oggi non significa altro che “contrabbando” ma all’epoca erano chiamati “contrabands” gli schiavi afroamericani fuggiaschi che ancora non erano stati dichiarati liberi o che si univano alle truppe dell’Unione. “Contraband” significava... (Continues)
Scusate, direi di mettere da parte, almeno per il momento questa canzone perchè potrebbe trattarsi (vedi anche il "nigger speak" adottato) di un testo nostalgico dei tempi della schiavitù: "I giorni migliori per zio Sambo sono passati, adesso lui è soltanto un contraband"...
La questione non è semplice perchè l'abolizionismo nordista non fu sempre genuino (in fondo l'Unità degli USA non fu poi tanto diversa dall'Unità d'Italia, una guerra di occupazione), il Sud aveva le sue ragioni da difendere e l'"emancipazione" dei neri fu spesso un pretesto, tant'è che al sud lo schiavismo non fu affatto sradicato e tutt'al più si passò al segregazionismo.
[1861]
Ignoro chi sia stato Frank Wardlaw, autore e compositore di questo brano, forse uno dei protagonisti, due soldati dell’Unione in turno di guardia notturno…
Testo trovato su Public Domain Music, nella sezione “American Civil War Music (1861-1865)”
Guerra civile americana. Accampamento dell’Unione. I soldati Bill e Frank (?) sono destinati ad un turno di sentinella. E’ una notte chiara, tranquilla, e i due pensano già a quando getteranno i fucili alle ortiche e torneranno dalle fidanzate… Poi, un rumore: è un attacco dei confederati! Frank scatta subito ma Bill rimane paralizzato dal terrore… Frank spara nel buio e ferisce un ribelle, un ragazzino (“a schoolgirl’s toy”), che gli muore tra le braccia invocando la mamma, mentre Frank cerca in qualche modo di confortarlo chiamandolo “Fratello”… Poi Frank torna verso il posto di sentinella e trova Bill ancora lì, impietrito, con gli... (Continues)
Parole e musica di Frank Wardlaw
Testo trovato su Public Domain Music, nella sezione “American Civil War Music (1861-1865)”
Altrove la canzone viene datata al 1864 e attribuita a tal George H. Miles, che però è forse solo il curatore della raccolta “Said the Rose, and Other Lyrics” (1907) in cui il testo del brano è incluso.
Una canzone – scritta come se fosse cantata nella parlata del negro protagonista, lo zio Sambo – che credo sia piuttosto interessante perché descrive come la Guerra Civile americana abbia formalmente chiuso con la schiavitù ma di fatto aperto la lunga stagione – durata più di un secolo - della segregazione razziale.
“Contraband” oggi non significa altro che “contrabbando” ma all’epoca erano chiamati “contrabands” gli schiavi afroamericani fuggiaschi che ancora non erano stati dichiarati liberi o che si univano alle truppe dell’Unione. “Contraband” significava... (Continues)