Questa canzone parla di campi di periferia, di rugby. E il rugby è uno sport fatto di fango fatica e sudore, a volte pure un po' di sangue, e l'idea del cadere e rialzarsi è l'essenza di questo sport; è quindi una metafora del riscatto. E inserisco questa canzone, seppure tra gli extra, per raccontare due storie di riscatto... una è quella delle Tre Rose Nere (Il documentario), una squadra di rifugiati di Casale Monferrato.
L'altra è quella dei Briganti Rugby di Librino, cui è stata bruciata la club house al campo San Teodoro Liberato di Catania, con un chiaro messaggio mafioso, per un luogo di aggregazione doposcuola, un piccolo faro in un quartiere periferico di Catania, uno di quelli col più alto tasso di dispersione scolastico.
Il bocia è qui da poco e l’hanno messo all’ala (Continues)
Chanson italienne – Rugby di periferia – Piccola Bottega Baltazar – 2016
Cette chanson parle de terrains de banlieue, de rugby. Et le rugby est un sport fait de boue, de travail et de sueur, parfois même d’un peu de sang, et l’idée de tomber et de se relever est l’essence même de ce sport, c’est donc une métaphore de la réhabilitation. Cette chanson raconte deux histoires de réhabilitation… L’une est celle des Trois Roses Noires (Le documentaire), une équipe de réfugiés de Casale Monferrato (Piémont).
L’autre est celle du Briganti Rugby de Librino, dont le local du camp de San Teodoro Liberato à Catane (Sicile) a été incendié, avec un message clairement mafieux, pour un lieu de rencontre après l’école, un petit phare dans un quartier suburbain de Catane, un de ceux où l’abandon scolaire précoce est le plus fréquent.
Dialogue Maïeutique
As-tu déjà joué au rugby, Lucien l’âne mon ami ?... (Continues)
Pour ceux qui n’y comprennent pas trop rien, il est recommandé d’écouter l’explication du rugby haute en couleurs par Daniel Herrero, qui lui s’y connaît.
(dall'album Canzoni in forma di fiore, 2004)
(Testo: G. Gobbo; Musica: S Marchesini)
"I padovani oggi percorrono a decine via S. Francesco, verso le piazze, ogni giorno. Palazzo Giusti nel 1943 rimbombava la notte di grida umane: la banda del maggiore Carità, abbandonata Firenze liberata, si prodiga per ridurre al silenzio quanti più partigiani possibile, dopo aver cavato loro di bocca, assieme ai denti, nomi, luoghi e nascondigli"
(testo tratto dal libretto del cd)
LA BANDA CARITA'
da Ferri taglienti
Fino dal 17 settembre 1943 si era ricostituita a Firenze la 92a legione della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. La 92 a legione creò al suo interno un autonomo « Ufficio politico investigativo», a capo del quale fu messo Mario Carità. Era così nata la famigerata «banda», la R.S.S., «Reparto dei servizi speciali». Questo «reparto», ma è più giusto chiamarlo «banda», era formato... (Continues)
Sbufa i do fradei (Continues)
Contributed by Silvia - eungiorno su IFMG 2005/11/6 - 15:03
2016
Sulla testa dell'elefante
Questa canzone parla di campi di periferia, di rugby. E il rugby è uno sport fatto di fango fatica e sudore, a volte pure un po' di sangue, e l'idea del cadere e rialzarsi è l'essenza di questo sport; è quindi una metafora del riscatto. E inserisco questa canzone, seppure tra gli extra, per raccontare due storie di riscatto... una è quella delle Tre Rose Nere (Il documentario), una squadra di rifugiati di Casale Monferrato.
L'altra è quella dei Briganti Rugby di Librino, cui è stata bruciata la club house al campo San Teodoro Liberato di Catania, con un chiaro messaggio mafioso, per un luogo di aggregazione doposcuola, un piccolo faro in un quartiere periferico di Catania, uno di quelli col più alto tasso di dispersione scolastico.